Sono rimasti ormai pochi gli appuntamenti irrinunciabili in Edicola per me, uno di questi arriva in Estate quando la
Mondadori presenta la traduzione annuale di
YEAR'S BEST SF nella sua collana
MILLEMONDI.
Con quello di quest'anno siamo arrivati ormai al tredicesimo volumetto e l'editore di
Segrate mantiene una distanza di almeno due\tre anni dalla pubblicazione originale. quindi questa sarebbe la raccolta uscita in USA nel 2008 dei migliori racconti dell'anno precedente.
Ma cosa fa si che un racconto o un romanzo breve possa essere definito migliore di un altro, se non addirittura il migliore?
Negli Stati Uniti praticamente ogni Editore ha una sua raccolta del meglio e sentirete ripetere fino alla nausea che la migliore è quella curata dal mastodontico
Gardner Dozois per la
San Martin's Griffin ma che è troppo voluminosa per il mercato nostrano.Ma sentirete ripetere anche che "quasi" allo stesso livello di quella di
Dozois è quella sicuramente più snella ed agile preparata dal veterano
David G. Hartwell per la
Harper Prism, ed è questa che ogni anno viene tradotta nel nostro paese.
Ai miei occhi l'antologia che
Hartwell(dal 2002 coadiuvato dalla moglie
Kathryn Cramer) ha almeno un vantaggio rispetto a quelle rivali; cioè lo sguardo, o almeno il tentativo, rivolto anche al mondo non strettamente americano o anglosassone: infatti in molti volumi sono stati ospitati (non in questo però)racconti giapponesi; francesi(due racconti di
Dunyach); franco-canadesi; spagnoli e argentini.
Torniamo alla domanda di prima.
Ogni curatore ha, ovviamente, gusti e preferenze personali, o autori preferiti e se non è inusuale che uno stesso racconto possa comparire in più antologie (un anno capitò ad esempio al racconto
"Dolbin's lecture" di
Allen Steele), spesso e volentieri ogni antologista ha i "suoi" preferiti.
Nelle antologie
YEAR'S BEST SF della coppia
Hartwell-Cramer,tanto per fare un esempio, al momento di scegliere compaiono spesso racconti e romanzi brevi di
Gene Wolfe; Nancy Kress;Robert Reed o
Michael Swanwick
e
Terry Bisson(questi ultimi due , almeno per me un po sopravvalutati,mentre
Dozois dimostra una particolare predilezione per la
Connie Willis.
Altro esempio estemporaneo:
Gregory Benford è considerato un maestro del genere
Hard Science Fiction ma nelle antologie "Hartwelliane" vengono ospitati racconti di
Benford di non ascrivibili a questo genere.
Fortunatamente per noi sia
Dozois che
Hartwell hanno ottimi gusti.
E se per quelle "Dozoisiane", a meno di non masticare perfettamente l'Inglese, dovremmo accontentarci del
BEST OF THE BEST tradotto in due parti sempre da Mondadori un paio di anni fa, quelle "Hartwelliane" fortunatamente con una cadenza regolare risultano facilmente disponibili rappresentando una summa abbastanza fedele delle evoluzioni della
science fiction ed anche del suo mercato con sempre meno riviste cartacee, sempre più antologie e la progressiva comparsa delle pubblicazioni online.
Detto questo veniamo a
VENNERO DAL FUTURO, quest'anno vengono raccolti 22 racconti ed una poesia come rappresentativi della produzione anglosassone del 2007.
Che dire ?
Personalmente ho apprezzato molto
MEMORARE di
Gene Wolfe un racconto su Tombe nello Spazio;
Wolfe è un autore molto empatico sia verso i suoi personaggi che verso i lettori ed ogni suo racconto in un certo senso è come se fosse un piccolo romanzo incompiuto così come molto belli sono
RECLUTAMENTO di
Greg Egan e
COME INIZIA LA MUSICA di
James Van Pelt su una banda musicale di liceo rapita da alieni in cerca dell'esecuzione perfetta per tornare a casa, come sempre ci sarà un amaro prezzo da pagare.
Mi è piaciuto di meno invece
LA LUSTRAZIONE di
Bruce Sterling scritto col solito stile del padre del Cyberpunk che ultimamente amo poco (mio limite sicuramente) e
LA MOGLIE DELLA TOMBA dell'Inglese
Gwyneth Jones che si perde un po nel finale.
Mentre perfetta è la piccola poesia che dà il titolo al volume.
VENNERO DAL FUTURO scritta dal cantautore britannico
Robyn Hitchcock che vale molto di più di tanti saggi sull'evoluzione della fantascienza e della sue visioni del futuro: amara e lucida quanto basta.
Valido in questo senso anche
COME SAI, BOB di
John Henry l'unico racconto tratto dalla rivista
Analog dopo aver letto questo piccolo e ironico gioiellino capirete perchè molti scrittori preferiscano scrivere
fantasy piuttosto che
science fiction oggi come oggi.
Certo in alcuni momenti leggendo le introduzioni dei curatori mi sembrava di notare un minor coinvolgimento,una minor cura rispetto agli anni precedenti. Per tutta la lettura ho dato la colpa alla fastidiosa sensazione dovuta ad un
"mio minor coinvolgimento, una mia distrazione causata dalla mie vicissitudini personali", poi verso la fine del volume quando i curatori nei
ringraziamenti finali si sono lasciati sfuggire un commento sul fatto che durante la realizzazione del volume un anonimo criminale ha falsificato col loro nome un assegno di
46.000 Dollari e allora ho capito.
Cazzo!
46.000 dollari?!? Io al loro posto non sarei nemmeno riuscito a finirlo il volume.
20 commenti:
Verso l'una dovrò andare al lavoro quindi potrò rispondere ai vostri commenti solo dopo le 21.00 voi commentate pure.
Un avvertenza però, dato che come altri colleghi prima di me sto cominciando a ricevere visite indesiderate, i commenti offensivi ed irridenti degli eventuali troll saranno cancellati senza pensarci due volte.
A buon intenditor...
Wow. Vedo se lo becco, cosa dici?
Se lo becco per bancarelle non me lo faccio scappare! Dobbiamo fare provvista di libri quando il mondo tornerà indietro di un secolo.
Fortunatamente ho ancora da parte la macchina da scrivere. ^__^
Allora ne hai comprato un'altra copia! (Nick sa a che mi riferisco). Sicuramente buoni Memorare e Come sai, Bob; anch'io ho trovato brutto Sterling (non amo il suo genere). Preferisco comunque l'antologia Dozois.
Temistocle
Sembra interessante, punto su Egan. Sterling per me rimane leggibile solo sul breve.
Ed ecco la ripartenza sul piano editoriale! Grande Nick!
Non sono pratico del genere, i nomi elencati mi dicono poco (ma li terrò presenti per un'infarinatura), ma condivido l'attenzione per la scelta delle antologie tradotte.
Non so se ti avevo parlato del mio acquisto inusuale di un Urania, il volume dedicato ad Edogawa Ranpo. In questo caso è stata tradotta un'antologia inglese (quindi neanche direttamente dal giapponese) degli anni Sessanta.
Molti fan Urania non hanno gradito la piccola e temporanea svolta verso il giallo, a me è venuta comoda! ;)
P.S. ma questa piaga delle visite indesiderate da dove proviene? Social network o altri lidi?
Eccomi qua!
Andiamo con qualche risposta:
@ Eddy ed Edu.
Io ve la consiglio, anzi se beccate un qualsiasi volume della serie si tratterà sempre di un acquisto ben indirizzato. Non so se arriverà la fine della civiltà ma sto facendo scorta anche io.
Basta che non mi succeda come al protagonista di TEMPO PER LEGGERE, il bellissimo episodio di TWILIGHT ZONE, lo conoscete?
@ Tim.
Certo che ne ho comprato due copie; Sterling alle volte è troppo pesante e Dozois credo che sia il migliore come antologista. Ma Hartwell, come ho scritto, ha il pregio di essere attento anche alla produzione non Americana.
@ Case.
Benvenuto sul mio blog, mi sa che Sterling non ha molti estimatori,qui tra noi vero?
Egan è un grande almeno per me.
@ Occhio sulle Espressioni.
Conosco quell'ambiente, quello dei lettori di Urania intendo.
Per quello che mi riguarda non sono stato sempre d'accordo con le scelte di Urania, anche con alcune sue politiche, però in questo caso ritengo che Edogawa Rampo sia un grande scrittore, quindi è stato giusto stampare quel volumetto.
Riguardo alle visite indesiderate, devo dirti che non vengono da Social Forum.
Ciao.
Ce l'ho anch'io in coda che aspetta…
E sì, quest'antologia annuale è un appuntamento imperdibile per capire cos'è la fantascienza ora.
(Anche per me quella di Dozois è migliore, non tanto per le dimensioni, quanto piuttosto per un'attenzione maggiore a settori più laterali della fantascienza attuale. Insomma, quella pur buona di Hartwell m'è sempre parsa anche troppo ortodossa nelle scelte.)
Ciao Giorgione!
Io l'ho già terminata.
Se dovessimo fare un confronto tra l'antologia di Dozois e l'antologia di "chiunque altro"...beh, penso che quel "chiunque altro" ne uscirebbe con le ossa rotte; Dozois riesce a coprire tutti gli aspetti anche quelli più eterodossi della Sf, ed è anche vero che Harwell è forse più classico (o vogliamo dire più moderato ?)rispetto al collega; non a caso Harwell nelle sue introduzioni ripete sempre che lui pur stimando anche altri generi sceglie sempre la Sf ben definibile come tale nelle sue antologie.
Bella dritta, non sapevo niente di queste iniziative. Se dovessi trovarlo in qualche edicola lo prendo di sicuro anche io.
@ Weirdcave.
Se la trovi fammi sapere che ne pensi.
Domanda: come mai nell’edizione americana della stessa antologia ci sono 25 testi invece di 23? Erano finite le pagine? Qui il link http://en.wikipedia.org/wiki/Year%27s_Best_SF_13
Urania sicuramente rappresenta uno dei pochi bastioni della SF in Italia e ha una storia gloriosa alle spalle. In compenso l’abitudine, non nuova, di tagliare i testi proprio non riesce a togliersela.
Ti rispondo subito: I due testi che mancano, se non erro quello della Sinisalo e quello di ribbeck erano tratti da un antologia di Morrow sulla Sf Europea già tradotta dalla Mondadori questo inverno, probabilmente non hanno voluto fare una ripetizione.
Se però mi chiedi se mi piaccia questa politica dei tagli attuata dalla Mondadori, la mia risposta è : NO, neanche un po.
Giusta precisazione, non sapevo dell’altro volume. Verrebbe da chiedersi come programmano le uscite e la gestione del materiale ma questo è un discorso diverso e decisamente OT. Scusami il tono polemico, io sono decisamente deluso da come Mondadori fa le cose, non me la prendo con te. :-)
Ciao Angelo!
Avevo capito benissimo che non ce l'avevi con me.
Anzi ti dico che hai fatto benissimo a segnalare la cosa; infatti prima della tua segnalazione non avendo visto l'edizione originale non sapevo dei due racconti non inseriti.
Anzi mi hai dato l'occasione di ribadire che non amo i tagli o i non inserimenti. Basterebbe che quando non s'inserisce un racconto che la cosa perlomeno vada segnalata.
Un abbraccio.
Un altro post interessante pieno di cose che non sapevo.
Me lo sono letta tutta seria e concentrata, poi sono arrivata alla fine, alla storia dell'assegno, e mi son messa a ridere... :)
per carità mi dispiace per il furto, ma hai un modo di raccontare le cose che fa morir dal ridere :)
Grazie Michela, sono tutto rosso per i complimenti che mi fai ogni volta. ;)
Bravissimo Nick, hai molto talento lo sai vero? Non diventare rosso però.
Ciao
angie ginev
Ormai è tardi: sono sempre più rosso. ;)
Ciao Angie e grazie.
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