James P. Blaylock è uno di quegli scrittori provenienti da quel substrato culturale, del tutto particolare ed irripetibile, che è la California
L' autore di cui parleremo in questi giorni, nasce nel 1950 nella mitica Long Beach all'interno dello Stato dell'Oro .
James Paul Blaylock a differenza dei suoi coetanei del periodo, però, dimostra una gran passione nei confronti della letteraura ed una fervida immaginazione, doti che lo porteranno alla decisione di iscriversi alla prestigiosa California State University.
Quelli, col senno di poi, saranno gli anni più importanti della sua vita, anni che cambieranno la narrativa di genere fantastico.
Blaylock stringe amicizia con due ragazzi con cui condivide filosofia di vita e passioni: Tim Powers e KW Jeter; tutti e tre amano la fantascienza, ma non apprezzano totalmente il filone imperante del Cyberpunk, certo in quel periodo entreranno in contatto con Philp K. Dick che diventerà per molti sensi il loro mentore.
Però il terzetto di scrittori in erba non si sente completamente a suo agio con storie di connessioni neurali; spazi virtuali e di rapporti variabili tra esseri umani e tecnologie della rete.; ai tre interessano ben altri scenari. Sarà l'ambientazione di una Londra Vittoriana quella dei libri di Conan Doyle e di Wells a conquistarli.
Un ambientazione ucronica in cui al posto dell'energia elettrica è il vapore ad essere strumento dell'evoluzione.
Di quei primi anni ne ho parlato anche QUI, nasce quindi un nuovo genere letterario : lo steampunk e i tre uomini ne saranno i padri abbastanza consapevoli; o meglio nasce una nuova catalogazione per indicare un tipo di storie, che magari esistevano già prima dei tre californiani, ma che spesso passavano quasi inosservate .
A tutto questo Blaylock aggiungerà un ulteriore tocco personale col suo stile spesso ironico,ma fondamentalmente affabulatorio. L'uomo di Long Beach nel corso degli anni preferirà descrivere delle incursioni del fantastico nel nostro mondo piuttosto che creare improbabili mondi fantasy. Al punto che molti critici dovendo descrivere lo stile di James P. Blaylock preferiscono parlare di realismo magico.
-LE OPERE.
Il ciclo più importante scritto da James P. Blaylock è quello chiamato, alternativamente, di Narborndo o di Langdon St.Ives, rispettivamente villain ed eroe principale della serie, in cui la Londra vittoriana fa da sfondo ai tentativi del geniale criminale Narbordo di conquistare il potere.
Di questo ciclo, di cui presto uscirà un nuovo capitolo in America, i romanzi più importanti sono indubbiamente HOMUNCULUS(1986) che narrerà di una bizzarra invasione di creature simili ai morti viventi contrastata da Langdon e dai suoi alleati,nonchè il suo seguito LA MACCHINA DI LORD KELVIN (1992).
Degna di nota è anche la "BALUMNIA TRILOGY, una serie ispirata liberamente a Il Vento nei Salici di Kenneth Grahame e aLo Hobbit
Blaylock dimostra di essere a suo agio anche nel campo della narrativa breve; due suoi racconti: PAPER DRAGON e THIRTEEN PHANTASMS hanno vinto il prestigioso Word Fantasy Award nel 1986 e nel 1987.
In italia il nostro autore è stato tradotto in anni ormai lontani per chi fosse interessato,HOMUNCULUS ha avuto un edizione per Bompiani nel 1995, LA MACCHINA DI LORD KELVIN è stato stampato dalla sempiterna Urania addirittura un anno prima.
Da sempre Blaylock alterna l'attività di scrittore all' attività di insegnante di Inglese e di scrittura creativa alla prestigiosa Chapman University, da tempo però ha preferito ambientare i suoi racconti nella sua amata Orange County piuttosto che nella nebbiosa e misteriosa Inghilterra ottocentesca.
Penso che abbiate indovinato chi sarà il prossimo scrittore intervistato da Nocturnia, vero?
Oblò Horror - autori vari
-
Serata di Halloween, e mi sembrava il momento giusto per parlare di Oblò
Horror!
Finalmente ritorna Oblò, la fanzine a fumetti edita dall'associazione...
2 ore fa
20 commenti:
Un altro colpaccio? Ma tutti tu li trovi :)
Che bella la copertina di Homunculus.
Lo steampunk è una cosa particolare, bellissimo da vedere, con tutti quegli oggetti, ma le storie più di altri generi vanno sapute fare, se no è un attimo fare danni.
@Michela.Verissimo,specialmente adesso che il genere è diventato di moda e tutti vodliono fare solo steampunk e derivati.
Ciao.
Ma cos'è mai la moda se non il desiderio di essere alla moda per non mollare mai?
Cordialità micheannichilite e rispettose a entrambi!
@ Frank.
O altrimenti il desiderio di ammodare gli altri con la propria modalità.
Saluti rispetterrimi Frank. ;)
Notevole come al solito, Nick... complimenti:-)
@ Ferruccio.
Il merito maggiore va sempre all'intervistato e alla sua gentilezza, a me però fa piacere riuscire a poter, finalmente, combinare qualcosa di buono all'interno dell'ambiente letterario che amo tanto.
Spero che il discorso delle interviste possa essere apprezzato sempre di più. :-)
e mò vediamo che avete cucinato, tu e questo blailocche! :-)
Solo piatti sopraffini...'a regazzì.
Aò.:-)
Ho perso :D ahahaha!
Aspetterò l'intervista, come premessa già mi garba :)
P.s. Adoro California e dintorni...credo che dovrò leggere i suoi ultimi lavori quindi :D
Beh, dai Melinda, a fine mese uscirà anche quell' altra.;-)
Ammetto di non conoscere le opere di Blayblock quindi attendo la tua intervista per approfondire la mia conoscenza sull'autore
Buon weekend
Ancora pochi giorni di pazienza caro EDU. ;-)
Bro', e fallo un post tipo "oggi ho fatto merenda con il cioccolato" o "mia cugina di quinto grado ha partorito", altrimenti mi costringi sempre a dover aspettare il momento in cui ho la giusta attenzione, causa profondità ed altissima qualità dello scritto!
;)
Va bene. Se questa è la volontà popolare....:-)
diamine, ma davvero Nick, hai sempre un asso nascosto nella manica!! Grandissimo, non vedo l'ora di leggere l'intervista, già la presentazione è succosa, tipo davvero tosto qst James! sn tutta occhi...
Ciao, se tutto va bene domani esce l' intervista.
Ho letto con gusto Homunculus e sto leggendo La macchina di Lord Kelvin, mi fa piacere saperne di più su questo autore. Un altro centro, Nick, complimenti!
Fà
@ morbidiapprodi.
Grazie Fà.
Domani mattina l'intervista sarà online. ;)
Ho preferito di gran lunga la loro scelta, anch'io preferisco il "realismo magico" alle neuro connessioni, non sono neanche amantissimo di film con reti e cervelli, preferisco la carne (è proprio il caso di dirlo) di un Cronenberg, il fantastico mischiato al giornaliero. Comunque, questo esempio a parte, situazioni ucroniche, ancor più se vittoriane, le apprezzo ben volentieri!
L'intervista sarà succosissima!
Mi auguro che tu gradisca.....eccola online. ;-)
Posta un commento