Venezia.Ultimi scampoli del diciannovesimo secolo.
Marcello,uno studente giunto nella città lagunare,totalmente indeciso sulla direzione da imprimere alla propria vita, incontra Sveva, nobile veneziana infelicemente sposata.
Tra i due nasce una relazione nemmeno troppo clandestina.
Strane nebbie però offuscano la loro vita quasi immediatamente. Imprecisi personaggi di contorno cominciano ad ammorbare l'aria attorno ai due amanti, tutto per una quadro cominciato da un oscuro e semidimenticato pittore vissuto decenni prima.
Qual'è la realtà?
Marcello e Sveva si sono già incontrati, sia pure sotto altre forme, in vite passate? Perchè in troppi sono ossessionati da un quadro mai terminato?
Sullo sfondo la geografia e la geometria di Venezia con le sue calli, le sue isole e i suoi segreti che poco a poco restituiscono le tracce di un passato che sarebbe meglio non ricordare.
OMBRE A VENEZIA è uno di quei romanzi che sfugge ad una classificazione immediata, c'è sì una nota di fantastico, quasi da ghost story, ma è un fantastico con toni lievi, nascosto tra le righe, tra gli onnipresenti dialoghi tra personaggi. Un elemento che affiora piano piano, senza scossoni, tassello dopo tassello, in modi alle volte eleganti, altre quasi forzatamente.
Un fantastico praticamente in sottotraccia che procede parallelamente all'esplorazione di Venezia da parte del protagonista, con le sue Calli, Campielli e callette; il suo dialetto, il clima lagunare, accompagnato dai pregi e dai difetti dei suoi abitanti, nonchè la sua decadenza, le maledizioni e i residui di un passato talmente grande ed oppressivo da soffocare il presente.
Una Venezia che l'autore, il cuneese Raffaele Olivieri dimostra di conoscere bene, dopo averci vissuto due anni. L'autore preferisce però ambientare temporalmente il suo racconto nell'anno 1894, quando la città era ancora lontana dal diventare la costosa trappola per turisti in cui si è trasformata ai giorni nostri, e che, pur manifestando già tutti i segni del futuro disfacimento conservava ancora una certa vitalità.
immagine presente all'interno del libro. |
In un certo senso Sveva, la donna che affascina e fa innamorare di se il protagonista è essa stessa l'impersonificazione di Venezia, come la città in cui abita, essa stessa vive prigioniera nel ricordo delle sue fortune e ricchezze passate, incapace di separarsene del tutto.
OMBRE A VENEZIA è si una storia d'amore, ma è un amore malsano, condannato, quasi predestinato. Man mano che si procede nella lettura aumentano i segnali che i due, e chi gli sta intorno, si siano già incontrati in un' altra vita.
Lo stesso Marcello si convince di essere destinato a terminare un quadro, un dipinto incompleto e perduto cominciato del misterioso pittore Nicola Cuzavolo un uomo nato cento anni prima. Il quadro, una veduta de Le Fondamente Nove , nasconderebbe il tassello in grado di rivelare un mistero vecchio di decenni.
Basta questo per convincere il giovane Marcello di aver finalmente trovato il suo scopo nella vita.
OMBRE A VENEZIA è principalmente un lungo racconto d'atmosfera, di sensazioni appena sussurrate, ma anche di fantasmi, di entità ritornanti, di sedute spiritiche. Tutto questo dentro uno scenario debitore di tante influenze di vecchi sceneggiati RAI come IL SEGNO DEL COMANDO (di cui parleremo presto) e di RITRATTO DI DONNA VELATA, di cui abbiamo già parlato.
Non tutto scorre perfettamente, ci sono dei brani un po' artificiosi, alcuni passaggi o dialoghi eccessivamente forzati, comprimari inseriti e poi abbandonati, penso ad esempio al cameriere che per primo accompagna Marcello alla ricerca della tomba di Cuzavolo al cimitero di San Michele e che poi semplicemente scompare dalla scena senza spiegazione alcuna.
Lo stesso protagonista, preso dalla sua monomaniacale ossessione nei confronti del misterioso quadro o in alcuni atteggiamenti durante l'interazione con gli altri personaggi non sempre risulta un protagonista con cui sia facile immedesimarsi.
Altrove ci sono momenti di indubbia capacità narrativa specialmente quando ad essere sotto i riflettori in cui la protagonista è la città nel suo complesso, Olivieri poi conduce con mano ferma i suoi protagonisti guidandoli verso la soluzione della storia.
Il tono del romanzo, volutamente retrò, ai miei occhi ha compiuto il suo scopo, facendomi apprezzare la costruzione della trama generale.
E' come se Sveva e Marcello nelle mani del loro autore avvertissero il loro essere marionette in mano a qualcun altro ed ognuno dei due reagirà in maniera diversa.
Ma ogni scelta per quanto forte, per quanto disperata ricondurrà i due giovani amanti a doversi ancora una volta guardare negli occhi e comprendere che per ogni scelta c'è sempre, inevitabilmente un prezzo da pagare.
Starà ai personaggi, e noi lettori con loro, decidere quanto quel prezzo sarà giusto da pagare.
OMBRE A VENEZIA è un romanzo dalle forti dicotomie: eros e thanatos, luci e tenebre, passato e presente, destino ed autodeterminazione; ognuno di questi elementi dalla prima all'ultima pagina riusciranno ad integrarsi e a diventare una cosa sola; un unica immensa ombra che gravita su protagonisti e comprimari.
Edizioni della Vigna.
Edizione cartacea 248 pagine EURO 16,00.
Edizione eBook in PDF Euro 4,80.
9 commenti:
Caspita che spettacolo :)
"Fantastico in sottotraccia" sembra bellissimo...
Ti dirò che Venezia è splendida, ma in un certo modo mi ha sempre fatto un po' paura: mi pare di capire che quest'aspetto inquietante qui c'è in pieno... bello, grazie del suggerimento :)
ottima recensione, come sempre!
@ Michela.
Venezia mi piace molto, ha un fascino unico, ma ha un suo aspetto inquietante, specie di sera o d'inverno lontano dalle sue parti turistiche. Per me è la città giusta dove ambientare storie gotiche, l'autore in questo senso è stato bravo.
@ TIM.
Era un pezzo che non ne facevo di recensioni di libri, devo dire che mi mancavano.
beh questo è davvero fenomenale, mi piace davvero parecchio, e poi sapendo come amo venezia...Grazie zietto!!
@ LadyGhost.
A te dovrebbe piacere una cosa del genere, credo che sia il tuo genere. :)
A un certo punto smetterò di leggere recensioni, perché ci sono davvero troppi libri che destano la mia curiosità. E devo dire che la tua recensione è stata crepuscolare al punto giusto, molto in tono con il romanzo (presumo).
Vedremo!
@Salomon.
Il romanzo ha un tono a volte retrò, a volte invece ha valenze gotiche, tieni presente che quando recensisco esprimo sempre e solo gusti personali non certo veritá assolute. E' una sorta di piccolo diario dei miei gusti.
Sulle recensioni ti capisco ogni volta che ne leggo una la mia whishlist aumenta pericolosamente. :)
Bellissima recensione, tanto da aver desiderio di leggere questo libro, una love storie inusuale...e colma di mistero...Dovrebbero pagarti Nick
Ciao Angie
@ Angie.
Grazie perchè apprezzi sempre i miei post. ;)
Posta un commento