LO STRANO CASO DEI VOLTI DI BELMEZ. - Prima Parte.

" L' uomo è l'unica creatura che rifiuti di essere quello che è. "
( Albert Camus )




L'uomo ha bisogno di sapere, ha bisogno di credere.
Da quando vivevamo ancora nelle caverne noi,  gli esseri
umani, abbiamo anelato a scoprire cosa succedeva dopo.
Esiste un aldilà ? cosa succede alla nostra consapevolezza? 
C'è stato un momento in cui si è creduto di avere la risposta.



- IN UNA PICCOLA CITTA'.

Spagna.
Anno 1100 D.C.
Gli abitanti dell'Andalusia vivono nel terrore: la peste flagella la regione. Non sarà né la prima né l'ultima volta  nel corso della Storia in cui il male cancellerà intere popolazioni in Europa. 
Ma la Storia è fatta di persone, di singoli individui. 
All'interno della tragedia collettiva s'inseriscono le vicende di un piccolo gruppo di persone.
Alcuni sopravvissuti dell'antica rocca di Belmez, un luogo dove la peste ha decimato gli abitanti, decidono di abbandonare quel luogo di morte e fondare una nuova cittadina.
Non tutti sono però d'accordo sulla scelta della località, vecchie storie raccontano di stragi avvenute in passato e compiute dagli arabi, dai "Mori" tempo prima.
La maggioranza però vince tutte le resistenze e un nuovo insediamento sorge.
Secoli dopo qualcuno si ricorderà di tutte quelle storie.

- LA CASA.

23 Agosto 1971.
Belmez de la Moraleda è  un sonnacchioso paesino a stento segnato
dalle carte.
Tutto cambia quando Maria Gomez Camara rientrando dalle spese
nota l'apparizione di una macchia sul pavimento di cemento in casa sua.
La macchia comincia ad assumere parvenze umane, Maria spaventata
assieme al marito Juan Pereira e al figlio Miguel fa di tutto per rimuovere la strana macchia: il pavimento viene picconato, una nuova colata di cemento viene gettata sul pavimento.
Ma la macchia dopo qualche mese ricompare.
Questo è almeno quello che viene raccontato.


La notizia si diffonde, altre facce compaiono col tempo, alcune di queste sembrano assumere espressioni spaventate o angosciate.
A questo punto delle storia entra in campo la scienza.
E anche la parapsicologia.
Gli studiosi ufficiali ammirano le fattezze dei volti, un parapsicologo spagnolo German de Argumosa invita a studiare il fenomeno  Hans Bender, un suo collega tedesco di provata fama.
Bender assolutamente in buona fede dichiara di aver assistito lui stesso alla formazione di un altro volto.
Gli scettici indagano. ma tutti gli esami  compiuti non trovano nessuna traccia di pigmenti o coloranti artificiali.


Arrivano anche i curiosi, i turisti.



Il paese si rianima; vengono calcolate almeno 10.000 persone a settimana in visita alla "Casa dei Volti".
Altri parlano di 20.000 in preda al furore mistico-religioso la sola domenica.
Particolare squallido: la famiglia di Maria Gomez Camara fa pagare il biglietto per visitare la loro abitazione e il fotografo di Belmez  vende a caro prezzo le foto da lui scattate ai diciotto volti apparsi sul pavimento.

Tenete a mente questo particolare.
Perché ci torneremo in futuro.

In tutto questo fervore, qualcuno si ricorda delle vecchie leggende.
Sia di quelle risalenti all'epopea della dominazione moresca, sia altre, più recenti, che narrerebbero di una strage avvenuta nel 1700  a causa di una faida tra famiglie.
Sia quello che sia si scava sotto il pavimento della casa.
La scena che si presenta ha qualcosa di incredibile.
Incredibile e macabro al tempo stesso.
Nel sottosuolo della casa di Maria Gomez Camara viene rinvenuto un antico cimitero.
I giochi sembrano fatti, una risposta  definitiva sembra essere stata data.
Ho detto sembra.
(  Continua....)

19 commenti:

Fra Moretta ha detto...

Mi ricordo di questo caso avevo visto un servizio da qualche parte in televisione anni fa e mi aveva inquietato abbastanza.Non ricordo però come ando a finire la faccenda e sn curioso di leggere la seconda parte Nick.

Nick Parisi. ha detto...

@ Fra.
La storia andò avanti per anni ed ebbe una conclusione insolita.
Questo ti posso anticipare per il momento.

Obsidian M ha detto...

Hai chiuso il post da vero professionista della suspance... e adesso quanto mi tocca aspettare per sapere come va a finire? Comunque, se devo dire la verità, anch'io avrei fatto pagare il biglietto d'ingresso a tutti quei romp... curiosi.

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian
Penso che sarebbero stati in tanti a fare la stessa cosa facendo pagare il biglietto.
Tieni presente questo particolare perché sarà importante.
E ho detto fin troppo.;)

Massimo Citi ha detto...

Fantastico! Il genere di storia che spesso - anche se non sempre- trova un finale perfettamente comprensibile ma che interessa non poco chiunque vi inciampi. Davvero interessante, attendo con ansia la seconda puntata.

Nick Parisi. ha detto...

@ Max
Prometto che non vi farò aspettare troppo per la seconda parte.

Ariano Geta ha detto...

Ci credi che mi fa paura sapere il seguito?

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano
Ci credo, ci credo...

Sekhemty ha detto...

Non conoscevo questa storia, ora sono curioso di sapere come finisce!

Lucrezia Simmons ha detto...

E' una storia agghiacciante, non vedo l'ora di leggere il resto!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Nick Parisi. ha detto...

@ Sekhemty
Non sarà un attesa lunga, promesso!

Nick Parisi. ha detto...

@ Lady Simmons
Per te poi ci sarà una sorpresa in più.
Promesso. ;)

Argonauta Xeno ha detto...

Giusto un poco inquietante!

Nick Parisi. ha detto...

@ Salomon
Eh, si vedendola così è giusto un pelettino inquietante.

Anonimo ha detto...

mi ero persa questo tuo post e sono tornata a recuperare...I volti misteriosi mi hanno da sempre affascinato, c'è un motivo a tutto ciò ... te ne avevo accennato per email tanto tempo fa e ne riparleremo appena avrò un po' di tempo per fare una scansione a delle foto, cosa che avevo già fatto ma il risultato era nell'hard disk del mio vecchio pc, ormai defunto!

Nick Parisi. ha detto...

@ Misia.
E' sempre un piacere averti qui. Ricordo quella nostra vecchia conversazione, quando vuoi mandami le foto se riesci a recuperarle.
Chi lo sa se magari ci può venir fuori un bell'articolo.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Anche a me sembra di aver visto qualche anno fa una trasmissione che ne parlava.

La famiglia che faceva pagare il biglietto mi ha fatto venire in mente quel signore che a Napoli faceva la stessa cosa con i turisti per scendere a visitare gli acquedotti greco-romani. Aveva anche istituito un ingegnoso sistema che spostava il letto con una carrucola, sotto cui c'era la scalinata che scendeva Quando è stato "beccato" dalle Belle Arti, si era giustificato dicendo che in fondo l'accesso era da casa sua. ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Cristina M. Cavaliere
Sono di Napoli e conosco benissimo quella vicenda e ti posso raccontare anche com'è finita. Adesso quella casa, che però conduceva ai resti di un teatro romano adiacente all'acquedotto è stata ceduta all'associazione Napoli Sotterranea" che ha aggiunto la casa e le sue fondamenta al suo percorso. Ovviamente d'accordo e con il permesso della Sovrintendenza delle Belle Arti.
Io stesso l'ho visitata diverse volte negli anni passati, quando scendevo a Napoli.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Meno male che è andata a finire bene! :-) Tra parentesi, io ho diversi parenti a Napoli, ma saranno più di dieci anni che non capito da quelle parti. L'ho visitata due volte, è una città affascinante. Ricordo con particolare stupore la Cappella San Severo con il mirabile Cristo velato e le macchine anatomiche.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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