Seconda donna ospite di
Nocturnia.
Dopo
Alda Teodorani, la regina dell'horror letterario italiano sono orgoglioso di potervi presentare con un intervista che pubblicherò a giorni
Debbie Rochon, la regina dell'horror cinematografico d'oltreoceano
.
Un cinema indipendente, spesso a basso budget, sanguigno e politicamente scorretto, di quelli che non finiscono nella Top-Ten, differente dalle confezioni patinate e glitterate che tanto sembrano piacere alle masse, ma proprio per questo lontano dalle mode del momento e più vero e vitale.
Insomma, stiamo parlando di quel tipo di Cinema che ha fatto la storia dell'horror sin dalla sua nascita e e a cui tutti dobbiamo essere grati.
Debbie Rochon fa parte di quel mondo, un mondo che lei ama e in cui si riconosce completamente.
Forse anche perchè in un certo momento della sua vita le ha dato la possibilità di salvarsi e di risalire la china.
E' bella
Debbie, di quelle bellezze selvagge e istintive, che ti mozzano il respiro, ma sopratutto conoscendola, anche solo per mail ti fa avvertire una bellezza e una gentilezza interiore.
Incontrare
Debbie Rochon, intervistarla, interagire con lei significa si conoscere un pezzo della storia della settima arte, ma anche conoscere un meraviglioso essere umano, una di quelle persone che hanno visto con i loro occhi il lato peggiore della vita e i suoi aspetti più truci, senza però farsene influenzare.
Riuscendo invece a rialzarsi in piedi senza farsi sporcare dalle brutture del mondo.
Debbie Ann Rochon nasce il 3 novembre del 1968 a
Vancouver, una delle più grandi città del
Canada.
I primi anni di vita non sono per niente facili , a causa di contrasti con i genitori già all'età di dieci anni viene mandata in riformatorio in attesa di trovare una famiglia adottiva.
La ragazza però fugge da quel luogo che non ama, che non le dà niente.
Per un lungo periodo vivrà per le strade come una senzatetto.
La strada, inutile a dirsi, è un ambiente crudele: una notte viene aggredita e derubata delle poche cose che possiede da un altro homeless, il risultato
di quell'aggressione sarà una lunga cicatrice ancora oggi visibile sul braccio.
il destino per fortuna ha altro in serbo per la ragazza.
Nel 1981, a neanche 13 anni
Debbie risponde, quasi per caso, ad un annuncio
riservato ai senzatetto per un ruolo in una commedia teatrale.
Quell'annuncio sarà per lei l'inizio di una nuova esistenza : da quel momento Debbie Rochon comincerà a lavorare sempre di più per il teatro, spesso in produzioni underground. Quello che conta è che finalmente lei trova la sua strada.
Trasferitasi a
New York, dopo un inizio che la vede impegnata negli spettacoli di
Broadway, l'attrice si sente pronta a debuttare nel suo primo amore
: il
cinema.
Nel corso degli anni interpreterà numerosi film (si parla di almeno cento\ duecento pellicole ) diventando un attrice cult, un icona del cinema del Terrore.
Certo, alle volte si tratta di piccole parti, altre volte sono piccole le produzioni a cui partecipa ma quello che è indiscutibile è il suo talento. Non sono nemmeno tutte rose e fiori, il mondo del
cinema bis (per usare una definizione cara ai critici della rivista
NOCTURNO ) è un mondo particolare, non sempre attento alla sicurezza e nel 1993 mentre gira una scena le capita un altro incidente (di cui parlerà lei stessa nella sua intervista ).
Famosa tra le altre cose, è la sua collaborazione con
Lloyd Kaufman , il leggendario
patron della
Troma, la casa di produzione famosa per le sue pellicole dissacranti e grottesche.
Dal 1994 la
Rochon comparirà in molti dei film più famosi della
Troma:
TROMEO AND JULIET (1996); TERROR FIRMER (1999); CITIZEN TOXIE: THE TOXIC AVENGERS IV (2000) e anche in parecchie produzioni televisive della stessa azienda.
Col tempo i suoi ruoli cambieranno: da
scream queen passerà ad interpretare anche ruoli da cattiva.
In quegli anni il suo nome viene associato anche ad uno dei film più leggendari di tutti i tempi:
LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI.
Infatti, quando nel 1999
John Russo,un ex collaboratore di
George Romero decide di girare delle scene aggiuntive al capolavoro
romeriano per festeggiarne il trentennale chiamerà anche
Debbie Rochon a farne parte.
L'operazione, nonostante ila partecipazione di alcuni degli attori originariamente comparsi nel 1968 (tra cui
Bill Hinzman che riprende il suo ruolo dello zombi del cimitero
) si attirerà diverse critiche da parte degli appasisonati, critiche che comunque non riguarderanno direttamente l'attrice.
A mio personale parere infatti, tra le poche cose che si possono salvare, di tutta l'operazione ci sono proprio le scene interpretate dalla
Rochon nel ruolo di una reporter che cerca di investigare sulla
zombie-outbreak.
Col passare del tempo
Debbie diversifica le sue attività, diventa sceneggiatrice, produttrice e anche modella per disegnatori. Comincia anche una felice collaborazione con le rivista
Fangoria ( la bibbia di tutti gli
horror-fans ) per conto della quale oltre che a scrivere articoli ha condotto per quattro anni anche una rubrica radiofonica.
Numerose sono state le copertine a lei dedicate dalle riviste del settore, così come numerosi sono stati anche i riconoscimenti ottenuti (tra cui il premio come miglior
Scream Queen of Decade 1990-1999 ).
Il 2008 è l'anno di
COLOUR FROM THE DARK tratto dai racconti di
H.P.Lovecraft e girato in
Italia e precisamente nel
Polesine, operazione fortemente voluta dal regista
Ivan Zuccon.
Il film passato quasi inosservato in
Italia diventa un cult nei paesi di lingua anglosassone, anzi alcuni critici giungono a considerare l'opera del regista italiano come uno dei migliori adattamenti cinematografici di un opera di
Lovecraft.
Piccola considerazione polemica: quand'è che anche in Italia ci accorgeremo dell'esistenza di registi di talento come Ivan Zuccon e Federico Greco ?
La carriera attoriale di
Debbie Rochon continua felicemente, basti citare il nuovissimo
WRATH OF THE CROWS (sempre girato da
Zuccon ) così come continuano le sue molteplici attività sempre legate alla settima arte.
La settimana prossima (orientativamente tra lunedì e martedì ) dovrei pubblicare la piccola intervista che mi ha concesso.
Cosa dite, ci sarete?
12 commenti:
Ma certo. Che poi, oltretutto, l'è anche un bel donnìn... ;)
Questo è un colpaccio, Nick!
Complimenti, davvero.
E certo che ci sarò, non me la lascerò scappare per nessun motivo
@ Eddy
Ed è anche una vera signora molto gentile e colta.
@ ilgiornodeglizombi
Grazie. Sono contento sopratutto perchè potremo parlare di quello che succede nel mondo del cinema di settore con una testimone d' ecezione.
Ci sarò eccome! :)
@ Gianluca
Bene! :)
siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii che storia...intrigante!!
@ Lady
Direi proprio di si.
Mi ci tuffo di cranio, grande! Tromeo and Juliet lo consiglio come ottima trasposizione, eheh.
çei è un esempio di larghissima dedizione al lavoro, centinaia di pellicole sul tema rimanendo internazionalmente fuori dai lustrini patinati, come ben dici.
Ah, fra i registi italiani di valore hai dimenticato Luigi Castellitto!
@ Occhio
E citiamo anche Luigi Castellitto, va...! :)
Dai che se tutto va bene, domani posto l'intervista.
Vi avevo promesso una scream queen internazionale e vi ho dato una delle migliori (inutile dire che sono a dir poco conquistato da lei)
Ahahahah! :D
Questo è un colpaccione!
@ Occhio
Ogni intervista per me è un colpaccio. Però ti assicuro che Debbie Rochon si è rivelata una persona molto affascinante. :D
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