Nel corso delle mie periodici acquisti librari qualche settimana fa- tra le altre cose- avevo comprato un paio di antologie delle Edizioni Della Vigna che m'interessavano particolarmente. Se del primo, IL GIARDINO DELLE POLENE una interessante raccolta di racconti di ambientazione balcanica ne abbiamo già parlato in PRECEDENZA adesso, superati alcuni impegni lavorativi e familiari, posso scrivere qualche nota sul secondo.
Ho comunque atteso molto prima di parlare di STRANI NUOVI MONDI 2012, il volume infatti fa parte di una serie,è un antologia che raccoglie i racconti finalisti di un concorso annuale: il Premio Giulio Verne che viene assegnato nella città di Bari nel corso della LEVANTECON.
Ma anche di questo ne abbiamo già abbondantemente parlato nel post dedicato al primo libro della serie, quello dedicato ai racconti del 2010, ora discutiamo del numero tre : STRANI NUOVI MONDI 2012, per l'appunto ( presto però recupereremo anche il secondo, è una promessa ).
Anche in questo caso, i racconti presentati sono cinque, tutti mediamente buoni con un paio di punte di eccellenza.
Si comincia subito bene con l'ottimo affresco de L'Arcano senza Nome scritto da Simone Conti una piacevole storia ucronica, anzi diesel-punk, come direbbero quelli bravi, in cui per un istante torniamo ad atmosfere balcaniche. Conti nativo della provincia di Reggio Emilia ci descrive una belle epoque alternativa dentro cui si muove un aspirante pilota di dirigibili monoposto da competizione chiamato Gavrilo Princip (eh, si! Quel Gavrilo Princip ). Il pilota arriva in Italia per gareggiare nella più importante competizione mondiale. Dietro la gara si muovono interessi ben più grandi di un singolo uomo: se l'Impero asburgico desidera approfittare dell'occasione per stringere alleanza con quanto resta di un regno d'Italia il cui sovrano è appena stato assassinato, qualcun altro però ha ben altre intenzioni...
La lettura de L' Arcano senza Nome risulta piacevole e scorrevole, pur senza inventare niente di nuovo la storia risulta azzeccata, non ultimo con tutte le digressioni scientifiche nelle pagine dedicate alle tecnologie e alle invenzioni presenti nel racconto (la "macchinologia " come la definisce l'autore)
Non sempre in passato ho apprezzato la tendenza degli scrittori italiani a concentrarsi esclusivamente verso l' ucronia, in diverse occasioni mi è parsa come una sorta di scorciatoia, però in questo caso con il racconto di Simone Conti siamo decisamente incamminati nella direzione giusta, secondo il mio modesto parere di lettore.
Gradevole anche il secondo racconto Troppo Futuro per un Uomo Solo scritto da Samuele Nava, altro nome da tenere d'occhio, che nel suo pezzo invece affronta temi complottistici e viaggi tramite teletrasporto, unendoli in una classica storia di fantascienza, però se devo essere completamente sincero il mio racconto preferito è il successivo Sinfonia per Theremin e Merli di Andrea Viscusi.
L'autore toscano ( meglio conosciuto in rete come Piscu ) compone una indovinata novellette incentrata sul rapporto tra musica e matematica, tema questo che mi sembra spesso centrale nelle opere di Viscusi.
In questo caso però risulta interessante anche l'impostazione di base di tutto il racconto: cosa succederebbe se si scoprisse che tutti i presupposti, tutti gli assiomi su cui si basa la matematica sono completamente falsi? Quale mondo ne verrebbe fuori? E quale tipo di società ?
Intendiamoci anche con questo racconto siamo in presenza di una storia che rielabora concetti classici della fantascienza: le dittature, il futuro distopico, la lotta di una minoranza o di un singolo individuo nei confronti della maggioranza silenziosa, insomma una storia che risente (in maniera ottimale ) delle influenze di romanzi quali Fahrenheit 451. Quello che è importante, quindi è la capacità degli autori, Viscusi in questo caso, di riuscire a creare la giusta commistione, l'indovinata amalgama tra tutti gli elementi.
E non da tutto nella capacità delle storie stesse nel riuscire ad appassionare nella lettura, ogni lettore così potrà darsi la sua personale risposta: nel mio personale caso di lettore il risultato finale mi sembra pienamente riuscito.
Come i volumi precedenti anche questo STRANI NUOVI MONDI 2012 per esigenze di sincronicità con la serata della premiazione è stato stampato prima di conoscere i risultati,quindi non sono segnalati i vincitori nel loro esatto ordine cosa- che come scrivevo nel precedente post dedicato all'edizione del 2010 - faceva perdere qualche punto al volume, specialmente se visto dal punto di vista di un appassionato collezionista - sono un fanatico, lo so -però si può ovviare facilmente andando sia sul SITO della manifestazione dove sono segnalati i podi anno per anno, sia nell'appendice del volume stesso dove sono segnalate le premiazioni delle edizioni precedenti, in maniera tale se non altro da soddisfare i possessori della serie completa.
In ogni caso segnalo, sempre per completezza, che il vincitore dell' edizione 2012 è stato Simone Conti, il secondo classificato è Andrea Viscusi mentre il terzo podio se lo è aggiudicato Samuele Nava.
Così anche io mi rendo utile. ;)
Altre due storie sono presenti nel volume- e di questi i premi sono segnalati all'interno del libro in quanto assegnati prima della serata finale.
Il Premio Speciale della Giuria è andato al racconto La Costumanza di Syulut scritto dal barese Vito Introna.
Ora se il racconto di Piscu era debitore dei temi di Ray Bradbury quest'ultimo pezzo risente chiaramente di echi "a la" Jack Vance. Anche questo si fa leggere volentieri.
Invece la sezione Miglior Giovane Autore se l'è aggiudicata la giornalista di Barletta Ida Vinella con il racconto L'Uomo Digitale.
Ecco, probabilmente sbaglierò, il racconto è carino, ben strutturato, però magari avrebbe avuto bisogno di un paio di pagine in più per svilupparsi meglio. Insomma mi dà l'idea di un qualcosa ancora in embrione.
Ad ogni modo dal momento che la Vinella è un abituè della manifestazione attendo con interesse e curiosità le sue altre prove letterarie.
C'è bisogno di antologie come queste nel nostro paese. Pur con tutti i loro difetti i racconti contenuti rappresentano una speranza, una piccola grande possibilità per la narrativa fantastica, grazie a progetti come questi i giovani scrittori riescono a farsi le ossa, a maturare e a fare esperienze.
Gli spazi in Italia sono indubbiamente pochi, però se vogliamo cominciare a far cambiare le cose non saranno certo le solite ristampe dei soliti noti ma progetti come STRANI NUOVI MONDI.
STRANI NUOVI MONDI 2012. Autori Vari.
Edizioni della Vigna. 160 Pagine.
Edizione Cartacea 9,90 Euro.
14 commenti:
Anche nelle due precedenti edizioni il premio giovane autore era stato dato a racconti un po' acerbi. Forse è giusto che sia così, proprio perché giovani. Cercherò di leggere questo libro prima di dicembre! Fra l'altro, scopro ora che Simone Conti si piazzò anche l'anno scorso, con un racconto ambientato grossomodo in quel periodo storico.
@ Salomon
Si probabilmente è così, tra parentesi sono convinto che la Ida Vinella abbia le carte giuste per poterci sorprendere ancora dal punto di vista letterario.
Gran bella segnalazione. Ultimamente sto davvero seguendo con grande interesse i lavori di Piscu. In alcuni casi (vedi le 4 apocalissi) mi ha addirittura sorpreso.
Bravo!
beh, riguardo al "giovane autore" personalmente io ero di appena un anno oltre la soglia prevista, quindi non credo che basti questi a giustificare l'"acerbità"! :D
grazie per il commento, questo racconto (nato per la Discronia di XII, purtroppo naufragata) è uno di quelli su cui mi sono impegnato di più, e non escludo che in futuro potrei espanderlo in una storia più lunga e complessa.
@ Eddy
Concordo. :D
@ Andrea Viscusi
Riguardo al "giovane autore" e all'acerbità, per quanto mi riguarda, l'espressione "acerbo" non ha necessariamente caratteristiche negative, semplicemente forse significa che alcune cose, indipendentemente dall'età e dall'esperienza maturata, potrebbero essere ancora perfettibili e aggiustabili, tutto qui. :D
Ricordo il progetto "Discronia" che sarebbe dovuta essere la terza grande antologia della XII dopo " Archetipi" e "Carnevale" e mi è dispiaciuto che non abbia mai visto la luce, però mi consola che almeno qualche racconto preparato per lei sia riuscito a venire fuori.
Ho letto anche io la 2012.
Concordo con te che i racconti sono buoni e quello di Piscu è il mio preferito.
Ho fatto invece un po' fatica con la
costumanza che ho trovato troppo "infodumposo"
E nel frattempo è uscita anche la 2013 :D (quest'ultima frase è, ovviamente, "interessata" :)
@ Angelo
Complimenti a te Angelo per il bel risultato ottenuto nell' edizioni 2013, naturalmente a suo tempo arriverà anche la rece dell' apposito libro (sempre che non chiudo prima... lol)
Riguardo alla Costumanza, una certa dose di infodump c'è ed è magari eccessiva questo è indubbio, il racconto si fa comunque leggere bene.
Ciao e grazie per essere passato.;)
Grazie a te per i complimenti
@ Angelo
Pienamente meritati. ;)
Beh, nonostante lo spirito critico che è ESSENZIALE, si tiene botta, tutto grasso che cola!
@ Occhio
Direi proprio di si! ;)
grandissimo il presentatore! ;)
@ Misia.
Grazie e complimenti per la tua laurea!!!!!!!
:)?
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