Dalla Sinossi Ufficiale: Desolation Road non dovrebbe esistere: una fermata non prevista lungo i binari della Ferrovia Bethlehem Ares, nata per errore, cresciuta ostinata come i suoi abitanti. È una parentesi nella Storia, nell’attesa che si compia il suo destino.
A Desolation Road non conta il passato e il presente è un’incognita polverosa: che si viaggi nel tempo all’inseguimento del futuro o si percorrano le sue strade a bordo di un risciò.
A Desolation Road ci sono solo due regole: si bussa prima di entrare e non si disturba durante la siesta.
Tra angeli meccanici e locomotive nucleari, matrimoni poliamorosi e spettacoli itineranti, gli abitanti di Desolation Road nascono, crescono, si innamorano, muoiono. Uccidono, a volte.
Come sempre arrivo con un ritardo clamoroso con queste recensioni.
Il libro è uscito ormai da qualche mese e solo adesso riesco a trovare il tempo di parlarne.
In questo caso però ci sono dei motivi, a parte la mia pigrizia cronica, che posso addurre per giustificare il ritardo.
Infatti parlare di questo libro significa parlare di un esordio, anzi due.
Tanto per cominciare, Desolation Road è il primo libro pubblicato da Zona42, la nuova casa editrice fondata dal mio amico Giorgio Raffaelli ( è sempre difficile giudicare con il giusto distacco l'opera di un amico, ma spero di cavarmela bene )
Inoltre,
Desolation Road è il primo romanzo (risale al
1988) scritto dal britannico
Ian McDonald, un autore- grande, grandissimo- che però è stato pubblicato a fasi alterne nel nostro paese, anche se ultimamente sembra stia vivendo un aumento di traduzioni, quasi come se ci fosse una sorta di ( meritata ) riscoperta da parte dei nostri editori.
In un certo senso il culmine del fenomeno c'è stato l'anno scorso con la presentazione da parte della
Mondadori de
Il Fiume degli Dei (scritto nel
2004) che molti considerano come il capolavoro dello scrittore di
Belfast.
Non è però il caso di fare paragoni tra i due romanzi.
Desolation Road è indubbiamente un romanzo molto diverso da
Il Fiume degli Dei, ma già contiene in
nuce alcuni elementi che negli anni e nei libri successivi ricorreranno spesso nella narrativa di
Ian McDonald, a partire da un ambientazione esotica fino alla predilezione per la costruzione di romanzi corali.
Per quanto riguarda l'ambientazione esotica, se ad esempio
Il Fiume degli Dei è ambientato in
India ed altri romanzi in
Brasile o in
Turchia, nel caso di
Desolation Road la scenografia è il pianeta
Marte.
Un Marte trasfigurato, che sa tanto di America Latina e che viene nominato esplicitamente solo nell'ultimo rigo del romanzo anche se l'autore per tutta la durata della storia semina comunque indizi per far comprendere comunque che si sta parlando del Pianeta Rosso.
Desolation Road pur essendo l'opera di un esordiente è senza dubbio un romanzo molto ambizioso e completo, leggendolo si trova dalla prima all'ultima pagina una narrazione in cui
McDonald sfoggia una ricchezza ed una complessità di linguaggio (ed in questo senso è stata bravissima la traduttrice
Chiara Reali nel mantenere questa complessità ) in grado di affabulare il lettore con uno stile lieve, fluido quasi lirico.
Per
Desolation Road sono stati scomodati paragoni illustri : dalle
Cronache Marziane di
Ray Bradbury fino a
Cent'Anni di Solitudine di
Gabriel Garcia Màrquez.
E, i paragoni una volta tanto ci stanno tutti; in
Desolation Road è fortissima l'influenza del
Realismo Magico di
Màrquez, si respira questa similitudine in ogni parola, in ogni singola sillaba e perfino nella descrizione dei personaggi.
I personaggi.
Come dicevamo
Desolation Road è un opera corale nella quale
Ian McDonald gestisce i suoi (numerosi) personaggi, tratteggiandoli tutti in maniera molto umana, creando figure archetipe cariche di pregi e difetti, sia nel caso dei personaggi positivi che in quelli malvagi. Con poche efficaci pennellate lo scrittore li fa entrare in scena, ne racconta il passato, li fa interagire tra loro quasi sempre in maniera ottimale.
Certo, non sempre
McDonald riesce completamente nei suoi intenti, qualche svarione ogni tanto capita, ad esempio nel momento in cui deve raccontare l'uscita di scena di alcuni dei comprimari o alcuni tra gli stessi protagonisti.
Questo a volte a lascia l'amaro in bocca ma sotto quest'aspetto
Desolation Road subisce lo stesso rischio di tutti i romanzi corali.
Ma
Desolation Road è anche la storia di un luogo, un posto che non dovrebbe esistere, una città, la
Desolation Road del titolo, fondata in un luogo non programmato ma che sorge grazie alla volontà dei suoi abitanti. Un luogo che per ventitré anni nasce, cresce, si sviluppa e poi....
E poi come tutte le opere dell'ingegno umano dopo aver vissuto la sua fase di sviluppo e splendore vive anche la sua fase di decadenza e di morte.
Però, nel corso di tutti questi ventitré anni, Desolation Road vive di vita propria, diventa Il luogo, quasi un simbolo dello stato dell' esistenza umana, un aspetto dell'anima e dello spirito, praticamente il risultato della resistenza dei suoi abitanti.
Resistenza al deserto marziano, alla natura avversa, al potere delle corporazioni, al terrorismo, alle ipocrisie e ai fanatismi religioni o politici e perfino resistenza alla meschinità dei suoi stessi abitanti ed anche ai loro eroismi.
Desolation Road è un piccolo grande libro che mi sento di consigliare non solo a coloro cresciuti a pane e
Fantascienza ma sopratutto a tutte quelle persone che di solito non leggono o non amano il genere, un libro che, forse, potrebbe contribuire a combattere molti dei pregiudizi che gravitano attorno alla narrativa
fantastica.
Prima di chiudere voglio spendere qualche parola sul lavoro effettuato da Zona42 su questo volume.
Dell'efficace traduzione di Chiara Reali abbiamo già parlato,ottima la cura grafica complessiva del volme, anzi direi perfino superiore a quella utilizzata da tanti editori considerati "maggiori" così come è da segnalare la completa postfazione scritta dal decano Sandro Pergameno che aiuta il lettore ad inquadrare meglio la vita e la carriera di Ian McDonald.
Rimangono però alcune cose ancora da sistemare, intendiamoci piccole cose che però non levano in alcun modo valore al buon lavoro compiuto su questo volume da Zona42.
Alla quale, anzi vanno riconosciuti molti meriti, non ultimo quello di aver contribuito a riportare la
SF e alcuni suoi autori nelle librerie.
Che questo possa essere solo l'inizio di un lungo, lunghissimo cammino editoriale.
VERSIONE CARTACEA
404 pagine, brossura cucita a filo refe con copertina a quattro ante plastificata. Euro 15,90
Spedizione gratuita in tutta Italia.
VERSIONE DIGITALE
Formato epub e mobi. Euro 6,99
16 commenti:
Recensione davvero coinvolgente... mi aspettavo che la versione digitale fosse piu' economica. Vado di sicuro a curiosare la casa editrice del tuo amico, immagino che trattera' solo di Fantascienza ..
Bravo Nick ti leggo sempre con piacere :))) un caro salutone
Lo sento elogiare un po' da tutti, mi sa che presto o tardi lo prendo.
Bellissima recensione.:-)
Anch'io ho notato l'ampia convergenza dei pareri che si trovano in giro, anche di chi con la fantascienza ha un rapporto conflittuale o se ne tiene lontano. Ottimo inizio per Zona42, la cui passione ha portato a un prodotto ben confezionato (oltre a essere un bel romanzo).
@ Blogghidee -Ximi
Grazie per i complimenti!
Sei sempre troppo gentile.
Desolation Road è uno di quei libri che possono tranquillamente piacere anche a coloro che non amano la fantascienza, anzi. Leggendolo ritrovavo Mrquez, Borges e tutte le atmosfere sud americane che hanno fatto grande la narrativa tout court.
Leggendo i programmi di Zona42 penso che tratteranno di molti aspetti del fantastico, comunque aspetto con piacere e curiosità io per primo le loro prossime uscite.
@ Pirkaf
Grazie davvero! :)
Se lo prendi questo libro fammi sapere cosa ne pensi.
A presto. ;9
@ Salomon Xeno
Infatti, credo che questo sia uno di quei testi che possa davvero soddisfare anche chi di solito ritiene che la fantascienza sia una cosa solo per bambini.
Forse è una cosa risaputa ma per ora non l'ho letta nelle recensioni. Penso che il titolo del libro sia ispirato a "Desolation Row" la vecchissima (e bellissima) canzone di Bob Dylan. Anche la canzone narra di un luogo fuori dal mondo abitato da un intero catalogo di personaggi bizzarri tratteggiati con poche efficaci pennellate.
@ Ivano Landi
Ci hai azzeccato!
Mio caro Nick , nelle mie lunghe notti insonni, accompagnate da qualche vecchio film o qualche intrigante libro ho letto pure questo , pur ( e lo confesso ) non essendo una grande amante della fantascienza. Ma in questo libro la fantascienza è un pretesto, per parlare dell'affabulazione dei rapporti umani, come ha ricordato degnamente il nostro Ivano( il Poeta insegna sempre qualcosa)
In breve , un libro da leggere!
Un abbraccio forte!
Beh, Desolation Road è il romanzo che mi ha guarita dall'allergia alla fantascienza, penso che rimarrà a lungo conficcato nel mio animo di lettrice... oddio, più che avermi guarita dall'allergia mi ha aiutato a comprendere la vastità del termine 'fantascienza'.
E sono d'accordo sia con la bravura della traduttrice che nel dire che è quasi entusiasmante vedere una casa editrice dopotutto appena nata balzare subito fuori con un prodotto così ben confezionato.
Davvero notevole il fatto che, come tu giustamente sottolinei, nonostante questo sia il suo esordio, la scrittura dell'autore sia ricca e ambiziosa. Questo mi piace in un autore, sin da subito...
@ Nella Crosiglia
Infatti.
A voler ben vedere la stessa storia che McDonald racconta ambientandola su Marte si sarebbe benissimo trasporre nell'America Latina, nel Sud italia ottocentesco o tra le rive del Po a cavallo tra le due guerre.
E potrei andare ancora avanti con gli esempi.
Desolation Road è principalmente la storia di rapporti umani, di amore e morte e per questo possiamo considerarla come una storia senza tempo.
Ricambio l'abbraccio.
@ LaLeggivendola
Avevo letto la tua recensione, davvero molto bella peraltro.
Mi fa piacere che tu ti stia ricredendo nei confronti della fantascienza.
Anzi, mi permetto di consigliarti anche un altro libro che potrebbe piacerti:
La Ragazza Meccanica di Paolo Bacigalupi.
@ Manuela Bonci
"Desolation Road" è una gran bella opera d'esordio.
Davvero molto completa e, ti assicuro, che nei romanzi successivi come "Il Fiume degli Dei" l'autore migliora ulteriormente.
Interessante, e la tua recensione è coinvolgente. Questo libro lo voglio comprare...
Grazie Nick
@ Angie Ginev
Grazie a te Angie, come sempre.
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