Bon Appetit!
1) NOVITA' FUTURE FICTION
Francesco Mantovani mi comunica le ultime novità e le recenti iniziative (passate e future) dell'etichetta Future Fiction
Il 2016 l'abbiamo aperto con "Il Quinto Dragone" - lo spinoff di Luna:New Moon, il romanzo di Ian McDonald, nella traduzione di Gabriella Gregori e con la copertina di Federico Bardzki.
A Febbraio ci siamo regalati l'opportunità di mettere in linea un piccolo manifesto di cos'è Future Fiction: "iMate", un romanzo breve scritto a quattro mani da Francesco Verso e Francesco Mantovani.
Il personaggio principale è Janna, una donna del futuro prossimo che vive in una Svezia molto avanzata sia tecnologicamente che socialmente insieme ad un compagno molto malato, Eskin. La malattia del partner è il motivo per cui Janna - esperta ricercatrice nel campo del comportamento e condizionamento delle Intelligenze Artificiali - cerca un lavoro di alto livello (e retribuzione) che le permetta sia di sostenere le spese mediche del compagno che di realizzare il proprio sogno di maternità. Giocata tra Stoccolma e Napoli, la storia è un'opportunità per guardare nel futuro del lavoro e delle relazioni tra intelligenze artificiali ed esseri umani. Forse, per leggerlo, converrà abbandonare qualche stereotipo sulla fantascienza e sul mondo del futuro fatto di robot, silicio e macchine antropomorfe cigolanti... un biobot, dotato di un'intelligenza artificiale e controllato da sottili condizionamenti psicologici potrebbe farci ricredere sul domani che aspetta. La copertina è di Francesco De Aguilar.
http://www.futurefiction.org/imate/
La terza uscita è un doveroso omaggio alla propensione della collana ad indagare senza preclusioni geografiche: Nina Munteanu è un'autrice rumena residente in Canada. Con la sua "Natura dell'acqua", ci porterà in un futuro molto prossimo, con multinazionali che controllano l'acqua e la metereologia tenendo in scacco l'intera umanità. La traduzione è di Fiorella Moscatello e la copertina è di Brad Sharp, un nuovo illustratore di casa FF (e anche lui tenetelo a mente... perchè ne vale la pena). Nina Munteanu è un'ecologista, esperta del tema della sostenibilità, tuttavia questo non basta a chiarire la forza della sua narrazione: la Munteanu è una storyteller meravigliosa con una visione molto chiara sul nostro futuro. L'acqua è il sangue della terra, scorre negli alberi come nelle vene di un organismo. Se controlli l'acqua, controlli il mondo... e l'acqua è già oggetto di speculazione economica oggi, la chamano il "nuovo oro". Nel Medioevo la porzione di mondo coperta da foreste rappresentava il settantacinque percento del totale, oggi è di poco superiore al venticinque; e la scarsità è uno dei motori dell'economia, giusto? Cominciamo a raccontare dell'acqua con la Munteanu, e non ci fermeremo.
A Marzo - in onore della sua partecipazione alla DeepCon 17 - usciremo con una raccolta di tre racconti Ken MacLeod tradotti da Gabriella Gregori e Flora Staglianò.
Nello stesso mese torneremo alla carta per il secondo volume di Storie dal domani (che è già pronto, chiuso e "approvato, si stampi) con il meglio della produzione breve di Future Fiction del 2015. Per noi è un altro piccolo traguardo: ogni volta che facciamo una cosa di nuovo ci sembra di aver affermato con più forza che "ci siamo e siamo tremendamente unici". Il secondo volume è quasi migliore del primo - e non era facile - ma è stupefacente vedere quanti futuri si possono narrare tenendo gli occhi e le orecchie aperte in ogni direzione: Ken Liu, Kenneth Schneyer, Clelia Farris, Tom Crosshill, Xia Jia, Olivier Paquet, Pepe Rojo, Liz Williams... e anche di più.
A Marzo si parte con una serie di incontri letterari (e non) presso la Libreria Assaggi di Roma: Francesco Verso incontrerà una serie di personaggi come Sandro Pergameno, storico editor di Editrice Nord e Fanucci, Arielle Saiber, docente di Letterature e Lingue Romanze al Bowdoin College di Portland, Roberto Paura, ricercatore del CERN e membro dell’Istituto del Futuro, Leopoldo Santovincenzo, ideatore e co-autore del programma Wonderland di RAI 4... sarà un'occasione per esplorare temi a cavallo tra fantascienza, letteratura di genere e futuro, andando anche oltre la parola scritta (anche grazie agli interventi di Katiuscia Magliarisi, autrice, regista e performer, partner della Future Fiction Factory e già interprete dell'antologia teatrale di fantascienza The Milky Way).
Poi... poi si vedrà: per ora diciamo che il tour 2016 di Future Fiction prevede puntate in Russia, Cina, Brasile, Corea, Zimbabwe, Grecia, Stati Uniti, Italia e Inghilterra...
Chiudo con un pezzetto di cuore che appartiene al 2015:"Diario di Un poliorcete pentito", di Ugo Bellagamba, uscito a Dicembre è un gioiellino (non a caso ha vinto il “Prix Rosny Aîné 2012”). Vedere la Primavera araba attraverso gli occhi di un mercenario armato di nanotecnologie è il modo migliore per ricordarsi che nulla è come appare, per fortuna. La sorpresa, animata da una scrittura eccellente, è in agguato ad ogni pagina, ben mixata tra "sense of wonder" e ucronia. http://www.futurefiction.org/diario-un-poliorcete-pentito/
Mi contatta Daniele Picciuti per comunicarmi l'uscita del suo nuovo lavoro come autore. Si tratta di Nero Elfico, edito da Watson Edizioni, un romanzo di genere Fantasy/ Bizzarro Fiction.
NERO ELFICO.
Daniele Picciuti
Pagine: 278
ISBN: 9788898036424
Disponibile in libreria e in ebook
Sinossi:
Ponte Spaccato è un villaggio sperduto di quattrocentocinquanta abitanti, un paese di fabbri, muratori, contadini, falegnami e artigiani, gente semplice che conduce una vita tranquilla. Finché non fa la sua apparizione Lacero, un mezz’elfo feroce e astuto, che nel giro di poco tempo riesce a diventare sceriffo. Lui e Violata, la sua donna, una spietata assassina, si trovano presto al centro di una serie di macabri e sanguinosi avvenimenti che sconvolgono la cittadina. Il Male stesso, nelle vesti di alcuni personaggi diabolici e perversi – il demone Scribacchio, la contessa Bianca, il mago Grimorio, il nano Toro-Dai, il Negromante – si abbatte su quella povera gente che, suo malgrado, dovrà fare affidamento, per la propria sopravvivenza, al “male minore” costituito dalla scanzonata coppia di criminali. Della partita saranno le terribili gemelle Coro, il Castigatore muto, il grosso Melmone e sua madre Poiana, e numerosi altri personaggi uno più improbabile dell’altro, fino a scomodare nientemeno che dei viaggiatori stellari. Presto, tutti comprenderanno che l’ago della bilancia in questo scontro è il Trono d’ossa, un antico artefatto che dà, a chi vi siede, il dominio sui morti.
Biografia:
Nato a Roma nel gennaio del 1974, Daniele Picciuti si appassiona all'horror grazie ai romanzi di Stephen King prima, Peter Straub e Dean R. Koontz poi, fino a scoprire uno dei fondatori del genere: H.P. Lovecraft. Finalista a molti concorsi letterari di genere, tra cui Il Sentiero dei Draghi e Short Kipple, vincitore del Premio NASF 6 (2010), terzo classificato al Premio Algernon Blackwood (2011).
È Presidente dell’Associazione Culturale Nero Cafè, co-responsabile del magazine Knife e del marchio editoriale Nero Press. È ideatore di diversi premi letterari, come Minuti Contati, Nero Lab e il Premio John W. Polidori di Letteratura Horror (per Nero Cafè).
È autore de I Racconti del Sangue e dell’Acqua con Bel-Ami Edizioni; Ritorno alla Mary Celeste, con Dunwich Edizioni; Terraluna, con Runa Editrice; La polvere del tempo con Nero Press; R’Lyeh – Dal profondo sempre per Dunwich; Clowns Vs Zombies per Nero Press.
ISBN: 9788898036424
Disponibile in libreria e in ebook
Sinossi:
Ponte Spaccato è un villaggio sperduto di quattrocentocinquanta abitanti, un paese di fabbri, muratori, contadini, falegnami e artigiani, gente semplice che conduce una vita tranquilla. Finché non fa la sua apparizione Lacero, un mezz’elfo feroce e astuto, che nel giro di poco tempo riesce a diventare sceriffo. Lui e Violata, la sua donna, una spietata assassina, si trovano presto al centro di una serie di macabri e sanguinosi avvenimenti che sconvolgono la cittadina. Il Male stesso, nelle vesti di alcuni personaggi diabolici e perversi – il demone Scribacchio, la contessa Bianca, il mago Grimorio, il nano Toro-Dai, il Negromante – si abbatte su quella povera gente che, suo malgrado, dovrà fare affidamento, per la propria sopravvivenza, al “male minore” costituito dalla scanzonata coppia di criminali. Della partita saranno le terribili gemelle Coro, il Castigatore muto, il grosso Melmone e sua madre Poiana, e numerosi altri personaggi uno più improbabile dell’altro, fino a scomodare nientemeno che dei viaggiatori stellari. Presto, tutti comprenderanno che l’ago della bilancia in questo scontro è il Trono d’ossa, un antico artefatto che dà, a chi vi siede, il dominio sui morti.
Biografia:
Nato a Roma nel gennaio del 1974, Daniele Picciuti si appassiona all'horror grazie ai romanzi di Stephen King prima, Peter Straub e Dean R. Koontz poi, fino a scoprire uno dei fondatori del genere: H.P. Lovecraft. Finalista a molti concorsi letterari di genere, tra cui Il Sentiero dei Draghi e Short Kipple, vincitore del Premio NASF 6 (2010), terzo classificato al Premio Algernon Blackwood (2011).
Daniele Picciuti. |
È Presidente dell’Associazione Culturale Nero Cafè, co-responsabile del magazine Knife e del marchio editoriale Nero Press. È ideatore di diversi premi letterari, come Minuti Contati, Nero Lab e il Premio John W. Polidori di Letteratura Horror (per Nero Cafè).
È autore de I Racconti del Sangue e dell’Acqua con Bel-Ami Edizioni; Ritorno alla Mary Celeste, con Dunwich Edizioni; Terraluna, con Runa Editrice; La polvere del tempo con Nero Press; R’Lyeh – Dal profondo sempre per Dunwich; Clowns Vs Zombies per Nero Press.
Mi scrive il mio amico Marco Di Giaimo (marco.kapp per chi frequenta il sito di UraniaMania) per parlarmi del suo romanzo breve La Piana del Drago, che nonostante il titolo, è un' opera di Hard Science Fiction:
Marco Di Giaimo e Giuseppe Bono |
Quarta di copertina
Sono molti i misteri nella storia dell’uomo che eventi eccezionali hanno contribuito a far nascere.
Racconti, storie, fiabe narrate attorno a un fuoco di notte e tramandate di generazione in generazione potrebbero essere veramente accadute.
La cruenta battaglia tra San Giorgio e il Drago sarebbe stata combattuta nei tempi antichi e diventata leggenda solamente perché non ne rimasero prove.
E se qualcuno ai giorni nostri trovasse queste prove?
Nota biografica:
Marco Di Giaimo è nato a Brescia nel 1969. Ha lavorato come geometra libero professionista a Borgo San Giacomo (BS) fino all’ottobre del 2014. Da più di un anno si è trasferito a Mosca, dove ha trovato impiego in un’azienda italiana di interior design. È un appassionato lettore di fantascienza e possiede un migliaio di libri, molti dei quali della famosa collana Urania. Colleziona anche la serie a fumetti della Bonelli Nathan Never.
Giuseppe Bono è nato a Orzinuovi (BS) nel 1969 e lavora in una ditta di componenti meccanici di precisione a Soncino (CR). Accanito lettore di romanzi fantasy e d’avventura, è amico di Marco Di Giaimo dall’infanzia.
Breve sinossi:
Il romanzo è ambientato nei pressi di un piccolo villaggio della Grecia, Kopanaki, in particolare in una zona arida denominata “Piana del Drago”.
Adibita a discarica dal sindaco del villaggio, la Piana rappresenta un mistero, in quanto risulta essere l’unica area sterile in mezzo a distese di uliveti e macchia mediterranea. Durante i lavori preliminari di scavo vengono rinvenuti i resti di un rettile preistorico, e l’archeologo Dragan Rissas si trova a dover risolvere l’enigma della coesistenza di questi resti con altri che non dovrebbero trovarsi in quel luogo, cioè quelli di un legionario romano. Allo stesso tempo deve vedersela con Mikis Zagaris, il sindaco arrogante e corrotto di Kopanaki, che vuole a tutti i costi chiudere gli scavi e proseguire i lavori per la nuova discarica.
Tra gli studenti e i ricercatori dell’equipe intanto circola la leggenda che i resti appartengano addirittura al mitico San Giorgio.
In seguito alla scoperta di anomalie di carattere geologico, Rissas e il collega Nikos Mallis decidono di interpellare un fisico dell’Università di Atene, il dottor Kostis Dellas, che ipotizza la formazione, duemila anni prima, di una falla spazio-temporale che avrebbe messo in comunicazione il nostro universo con un altro avente un andamento temporale inverso.
Dopo le iniziali perplessità, l’equipe archeologica acconsente a far effettuare a Dellas un esperimento, cercando con un trucco di ritardare la chiusura degli scavi da parte di Zagaris.
Il sindaco però non cade nella trappola e si precipita al cantiere scortato dalla polizia locale per sgomberare il sito.
Scopre che gli scienziati nel frattempo hanno installato una sofisticata macchina che ha lo scopo di riattivare la falla spazio-temporale.
Nasce una colluttazione tra i membri dell’equipe di ricercatori e le forze della municipalità, sotto le nere nubi di un imminente temporale.
All’improvviso un fulmine colpisce l’antenna che avrebbe dovuto generare la falla temporale, e avviene un fatto straordinario: si crea una bolla che all’interno fa intravedere un ambiente di un’altra epoca.
La bolla si ingrandisce sempre più, fino a inglobare Rissas, Zagaris e il professor Dellas, dopodiché scompare lasciando al suo posto un enorme cratere.
Passano tre anni e una ricercatrice di nome Lucia Fermi, invaghitasi di Rissas, cerca in tutti i modi di ricreare le condizioni per formare una nuova bolla spazio-temporale e recuperare i tre dispersi.
Sono necessari sacrifici e grandi investimenti, e Lucia Fermi e il professor Brown del MIT di Boston si trovano sempre più sotto pressione da parte del governo greco che vuole chiudere l’esperimento, ma quando tutte le speranze sembrano perdute, Lucia ha un’ispirazione dettata
proprio dalla visita al museo dove vengono conservate le spoglie del leggendario legionario romano e del rettile preistorico. Grazie a una modifica del dispositivo la squadra di scienziati riuscirà nell’intento di far ritornare i dispersi.
Sono molti i misteri nella storia dell’uomo che eventi eccezionali hanno contribuito a far nascere.
Racconti, storie, fiabe narrate attorno a un fuoco di notte e tramandate di generazione in generazione potrebbero essere veramente accadute.
La cruenta battaglia tra San Giorgio e il Drago sarebbe stata combattuta nei tempi antichi e diventata leggenda solamente perché non ne rimasero prove.
E se qualcuno ai giorni nostri trovasse queste prove?
Nota biografica:
Marco Di Giaimo è nato a Brescia nel 1969. Ha lavorato come geometra libero professionista a Borgo San Giacomo (BS) fino all’ottobre del 2014. Da più di un anno si è trasferito a Mosca, dove ha trovato impiego in un’azienda italiana di interior design. È un appassionato lettore di fantascienza e possiede un migliaio di libri, molti dei quali della famosa collana Urania. Colleziona anche la serie a fumetti della Bonelli Nathan Never.
Giuseppe Bono è nato a Orzinuovi (BS) nel 1969 e lavora in una ditta di componenti meccanici di precisione a Soncino (CR). Accanito lettore di romanzi fantasy e d’avventura, è amico di Marco Di Giaimo dall’infanzia.
Breve sinossi:
Il romanzo è ambientato nei pressi di un piccolo villaggio della Grecia, Kopanaki, in particolare in una zona arida denominata “Piana del Drago”.
Adibita a discarica dal sindaco del villaggio, la Piana rappresenta un mistero, in quanto risulta essere l’unica area sterile in mezzo a distese di uliveti e macchia mediterranea. Durante i lavori preliminari di scavo vengono rinvenuti i resti di un rettile preistorico, e l’archeologo Dragan Rissas si trova a dover risolvere l’enigma della coesistenza di questi resti con altri che non dovrebbero trovarsi in quel luogo, cioè quelli di un legionario romano. Allo stesso tempo deve vedersela con Mikis Zagaris, il sindaco arrogante e corrotto di Kopanaki, che vuole a tutti i costi chiudere gli scavi e proseguire i lavori per la nuova discarica.
Tra gli studenti e i ricercatori dell’equipe intanto circola la leggenda che i resti appartengano addirittura al mitico San Giorgio.
In seguito alla scoperta di anomalie di carattere geologico, Rissas e il collega Nikos Mallis decidono di interpellare un fisico dell’Università di Atene, il dottor Kostis Dellas, che ipotizza la formazione, duemila anni prima, di una falla spazio-temporale che avrebbe messo in comunicazione il nostro universo con un altro avente un andamento temporale inverso.
Dopo le iniziali perplessità, l’equipe archeologica acconsente a far effettuare a Dellas un esperimento, cercando con un trucco di ritardare la chiusura degli scavi da parte di Zagaris.
Il sindaco però non cade nella trappola e si precipita al cantiere scortato dalla polizia locale per sgomberare il sito.
Scopre che gli scienziati nel frattempo hanno installato una sofisticata macchina che ha lo scopo di riattivare la falla spazio-temporale.
Nasce una colluttazione tra i membri dell’equipe di ricercatori e le forze della municipalità, sotto le nere nubi di un imminente temporale.
All’improvviso un fulmine colpisce l’antenna che avrebbe dovuto generare la falla temporale, e avviene un fatto straordinario: si crea una bolla che all’interno fa intravedere un ambiente di un’altra epoca.
La bolla si ingrandisce sempre più, fino a inglobare Rissas, Zagaris e il professor Dellas, dopodiché scompare lasciando al suo posto un enorme cratere.
Passano tre anni e una ricercatrice di nome Lucia Fermi, invaghitasi di Rissas, cerca in tutti i modi di ricreare le condizioni per formare una nuova bolla spazio-temporale e recuperare i tre dispersi.
Sono necessari sacrifici e grandi investimenti, e Lucia Fermi e il professor Brown del MIT di Boston si trovano sempre più sotto pressione da parte del governo greco che vuole chiudere l’esperimento, ma quando tutte le speranze sembrano perdute, Lucia ha un’ispirazione dettata
proprio dalla visita al museo dove vengono conservate le spoglie del leggendario legionario romano e del rettile preistorico. Grazie a una modifica del dispositivo la squadra di scienziati riuscirà nell’intento di far ritornare i dispersi.
Mi scrive il giovane autore viareggino Alessio Del Debbio per segnalarmi un' uscita in linea con gli interessi di Nocturnia.
Titolo: L’ora del diavolo
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: Sensoinverso Edizioni
Vincitore del III concorso Obiettivo Libro.
Genere: Antologia di racconti fantastici
Formato: cartaceo
Pagine: 130
Prezzo: 15 euro
ISBN: 9788867932184
Trama: L’ora del diavolo è un’antologia di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni lucchesi, rielaborate in forma romanzesca. Tredici storie, tredici strade che ci portano dritti nelle tenebre, nei luoghi oscuri e misteriosi delle Alpi Apuane, in Versilia e nella Piana di Lucca. Leggende e antiche credenze sono amalgamate in racconti dalle sfumature inquietanti e fantastiche, con magia e speranza che si intrecciano facendo luce sugli aspetti più crudi della natura umana.
Il diavolo si insinua nelle vite degli uomini, li tenta e li inganna: ma da sempre è l’uomo stesso a invocarne la presenza per godere di favori altrimenti inappagati e impossibili da soddisfare. L’ora del diavolo rielabora l’eterna lotta tra il Bene e il Male: bontà e forza di volontà contrapposte e furbizia e malvagità.
Numerose le leggende locali utilizzate nella creazione dei racconti, incentrati o legati alla figura del diavolo, come corruttore di anime, mercante di sogni, sobillatore e firmatario di patti che impegnano gli uomini in cambio di qualche servizio reso loro dal maligno. Qualche esempio? La storia di Lucida Mansi, della Busdraga di Camaiore, l’edificazione del Ponte del Diavolo (a Borgo a Mozzano), le figure degli streghi e dei Serpenti Volastri, della Serpe Regola, dell’Omo Selvatico, il gigante del Monte Freddone, le fate di pioggia, le sirene, il linchetto, i buffardelli, l’ombra di fumo e via dicendo.
Il libro è acquistabile dal sito della casa editrice Sensoinverso e sui principali store (Amazon, Ibs, Mondadori Store, Libreria Universitaria).
Ad esempio: http://www.amazon.it/gp/product/8867932187?keywords=del%20debbio&m=AYHXD8Q3FZVNQ&qid=1454936039&ref_=sr_1_1&s=merchant-items&sr=1-1 o http://www.libreriauniversitaria.it/ora-diavolo-debbio-alessio-sensoinverso/libro/9788867932184
Questi i racconti presenti:
- L’ora del diavolo, racconto di apertura che dà il nome alla raccolta, mette in scena le ultime ore di Lucida Mansi, nobildonna lucchese che strinse un patto col diavolo per rimanere giovane, ma che adesso, poco prima dello scoccare dell’ora fatale, cerca di ritardare la scadenza, correndo per una Lucca nebbiosa, inseguita dal diavolo e dai fantasmi dei suoi amanti assassinati e dei suoi peccati.
- Il guardiano degli Oceanini: il guardiano del faro di Viareggio ha il compito di sorvegliare il popolo degli Oceanini, sconfitto dalla crociata guidata da Federico II di Svevia e isolato negli abissi sotto la Torre della Meloria. Negli anni però il periglioso popolo di sirene, tritoni e creature marine ha rialzato la testa e adesso il guardiano cerca vendetta.
- Quando il diavolo abbaia: racconto horror legato alla costruzione del Ponte del Diavolo, a Borgo a Mozzano, con il patto stipulato dal diavolo con il capomastro e il tributo di sangue che richiede ogni anno.
- La donna di fuoco: racconto incentrato sulla Busdraga di Camaiore, una donna che amava essere circondata di giovani amanti e che ottenne dal diavolo, seducendolo, l’eterna giovinezza. Ma, come tutti i patti, anche questo ha le sue clausole piccole.
- La luna sul fondo: un pescatore canta e prega la luna (e le sirene che, crede, vi abitino) affinché salvino il figlio da una terribile malattia.
- La guerra del Fatonero: è guerra aperta tra l’esercito del diavolo e le forze degli Streghi, i Signori dei Boschi e della Natura, combattuta lungo le valli e i pendii delle Alpi Apuane, con un’ampia partecipazione di tutte le creature che dimorano nelle montagne. Dalla parte del diavolo combattono l’Avversieri e i suoi pirati fantasma che terrorizzano la costa Versiliese, i lupi di Compignano, i linchetti, la Gamba Gialla e la Serpe Regola, dalla parte degli Streghi, i Serpenti Volastri, i boscaioli e gli abitanti delle foreste, i folletti buoni (Giosalpino e i suoi fratelli buffardelli), le fate, Lencio Meo e i pescatori di Viareggio.
- Le voci alla Balza: sopra Camaiore, alla Balza, c’è una casa dove ci si sente. Ci sono gli spiriti di coloro che sono morti, anni addietro, in un incendio. Gianni, Gigi e Ax vogliono passarci la notte ma si ritrovano coinvolti in una macabra danza di fiamme e morte.
- Il violinista del diavolo: Sandorino trova un misterioso violino, in una grotta presso Levigliani, e inizia a suonarlo senza requie, distraendo, quasi incantando, chi ne ode il suono. Ma un dono del diavolo ha sempre un prezzo.
- Il mercante di sogni: breve racconto incentrato sul diavolo, sul suo ruolo di tessitore di sogni, che innesta nella mente degli uomini, spingendoli poi a trovare un modo per realizzarsi, anche a costo di stringere patti con lui.
- Gli uomini della neve: storia e leggenda delle Apuane si mescolano, ricordando le figure degli Uomini della Neve che, da Cardoso, raggiungevano la cima della Pania, per staccare blocchi di ghiaccio e portarli in paese, nonostante le difficoltà dovute al maltempo e al diavolo.
- Le fate di pioggia: a Basati (nelle Apuane meridionali), Fabio vede le fate, leggiadre, quasi eteree, scivolare nel vento nei giorni di pioggia. Vorrebbe conoscerle, così si fa tentare dal diavolo a raggiungere la cascata dell’Acquapendente, dove si riuniscono, e a prendere la loro rugiada che il maligno usa per sconfiggere le forze dei Boschi e della Natura. Toccherà a Fabio liberare le fate prigioniere e dimostrarsi degno dell’eredità di suo padre.
- Il risveglio degli Oceanini: gli Oceanini, popolo abissale che viveva sotto il mare al largo di Livorno, si sono svegliati, decisi ad assumere il controllo della terraferma. Spetta ai Dodici fermarli, guidati dal guardiano del faro di Viareggio, ma l’invasione è iniziata e, prima che riescano ad accorgersene, si troveranno a combattere per le vie della loro città.
- Che fine ha fatto Babbo Natale?: Daniele non si dà pace. Da quando si è trasferito a Levigliani (sopra Stazzema) Babbo Natale non gli ha più fatto visita e non capisce perché. Eppure la verità si cela proprio sotto casa sua.
Pagina Facebook dell’autore: “I mondi fantastici – Alessio Del Debbio”: https://www.facebook.com/alessio.deldebbio/
Blog dell’autore: http://www.imondifantastici.blogspot.it/
Sito dell’autore: http://www.alessiodeldebbio.it/
Twitter dell’autore: https://twitter.com/ADelDebbio
Alessio Del Debbio |
Biografia dell’autore: Viareggino, Alessio Del Debbio ha pubblicato il racconto fantasy distopico “L’abisso alla fine del mondo”, nel 2014, il romanzo young adults “Anime contro”, nel 2015, il romanzo new adult “Favola di una Falena”, Panesi Edizioni, nel 2016. Numerosi suoi racconti sono usciti in antologie, come “I mondi del fantasy”, di Limana Umanìta Edizioni, “Racconti toscani” di Historica Edizioni, e le riviste Contempo e Streetbook Magazine.Dal 2015 collabora con il portale di letteratura fantastica “Lande incantate” in cui scrive recensioni di romanzi fantasy contemporanei. Nell’estate 2015 organizza, assieme alla scrittrice Elena Covani, la rassegna “Un libro al tramonto” – Aperitivi letterari presso il Bagno Paradiso di Viareggio, per far conoscere autori toscani. Cura il blog “I mondi fantastici” che promuove scrittori emergenti di letteratura fantastica italiana.
E anche per questo mese è tutto! Accade in Italia ritorna ad Aprile con nuove proposte da parte degli autori e degli editori.
Voi quale preferite?
22 commenti:
Diffondo! Un po' per tutti i titoli ma in particolare per "L'ora del diavolo"...
@ Ivano Landi
Sono curioso: cosa ti piace in particolare, ne "L' Ora del Diavolo" ?
Grazie per la condivisione!
Grazie per la segnalazione! :)
@ Alessio Del Debbio
E' stato un piacere! :)
Mi attira l'argomento diavolo, il fatto che siano racconti basati sul folklore locale e anche l'ambientazione toscana, sebbene da un po' di anni ormai io non frequenti più la Lucchesia.
Wow, l'ora del diavolo, lo prendo, non ora ma lo prendo. Complimenti anche agli altri. Bravo Nick.
@ Ivano Landi
In linea di massima sono gli stessi motivi per cui ho effettuato questa segnalazione, sai che l'argomento folklore locale interessa molto anche a me, inoltre avendo passato un periodo come obiettore di coscienza (fu un anno molto formativo per il sottoscritto) in Toscana, Valdelsa per la precisione con la tua regione ho un rapporto molto speciale. Quindi ne parlo sempre volentieri.
@ massimiliano riccardi
E con la prossima puntata, orientativamente a fine mese, ci sarà anche il tuo Joshua!
Ussignur, ma che bello, grazie. Mamma mia che bel regalo che mi fai.
@ massimiliano riccardi
Te l'avevo promesso ed io le promesse cerco sempre di mantenerle.
Eh, mica male! *__* Mi incuriosisce il primo titolo: a dire il vero, ho iniziato a leggere tempo fa Desolation Road di McDonald e non l'ho ancora terminato (nessun dramma eh :D a volte mi capita di lasciare un libro e riprenderlo in seguito, spesso per urgenze di altre letture).
L'ora del diavolo interessa anche me (sai che amo storia e folclore, in questo caso la stessa zona presa in considerazione è ulteriore stimolo) *__* E Nero Elfico mi pare curiosissimo!
@ Glò
Aggiungo un altro voto per "L'Ora del Diavolo" che mi pare stia incuriosendo parecchio tutti quanti ed anche "Nero Elfico", visto che l'autore finora ha sempre fatto parlare bene di sé!
Grazie per i commenti di interesse! :) Approfitto per segnalare che Sabato 26/03 alle 18.00 ci sarà un aperitivo letterario presso il Caffè Lettera 22 di Viareggio, con presentazione, appunto, di "L'ora del diavolo", se qualcuno fosse in zona! :-)
A me interessa molto il racconto di MacDonald! Considerando che c'è una promozione in corso di Future Fiction, credo che ne usufruirò! ^^
@ Alessio Del Debbio
Mi dispiace non poterci essere. :(
@ Salomon Xeno
MacDonald è un ottimo autore, sono certo che ti sorprenderà favorevolmente!
L'ora del diavolo è curioso. Nella biblioteca della mia città c'è un libro simile dedicato però ai racconti popolari sul diavolo e (le streghe) di ambientazione piemontese.
Per esempio la conoscevi la superstizione delle mie parti che nominare spesso il Diavolo lo porta ogni volta più vicino alla tua anima?
@ Marco Lazzara
Non la conoscevo questa superstizione, però è interessante. Hai voglia di approfondire?
In che modo?
@ Marco Lazzara
Ci verrebbe fuori un bell'articolo per il tuo blog sulle superstizioni piemontesi, in particolare sulle affermazioni come questa.
In effetti è già in scaletta. :)
@ Marco Lazzara
Mi fa piacere! :)
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