Oggi infatti vi presento la mia intervista con il disegnatore spagnolo José Fonollosa (QUI trovate una mia scheda sull'autore).
Ringrazio José, per la sua disponibilità, per la sua gentilezza e anche per aver dovuto combattere anche con la mia scarsa conoscenza dello spagnolo e con i miei svarioni nella lingua di Cervantes. Oltretutto José si è dimostrato una persona fantastica, quindi doppiamente grazie!
Alla fine della versione italiana troverete anche la versione originale in castigliano.
Buona lettura a tutti!!!
Les presento a la entrevista con José Fonollosa , el genial artista español .
Aprovecho esta oportunidad para agradecer a José Fonollosa por la amabilidad con la que se han presentado a mis preguntas.
Al final de la lengua italiana en los lectores españoles pueden encontrar la versión original en español.
Les deseo una cálida bienvenida a los lectores españoles, con una advertencia: cualquier error cometido debe cargarse sólo a mí mismo.
Que se diviertan!
Nick: Benvenuto su Nocturnia José. E' un vero onore averti mio ospite Come prima domanda ti chiedo di raccontarci il momento in cui hai deciso di diventare un disegnatore.
Quali sono stati i fumetti ed i disegnatori che ti hanno formato maggiormente come lettore, prima ancora che come disegnatore. Naturalmente puoi citare anche libri, film, serie televisive e tutto quello che ti viene in mente.
José Fonollosa: Credo che, come tutti quanti gli altri artisti, tutto sia cominciato quando da bambino bambino leggevo tutto quello su cui riuscivo a mettere le mani. Negli anni '80 in Spagna non esistevano ancora le fumetterie, così ci dovevamo accontentare dei pochi fumetti che venivano venduti nelle edicole, insieme a riviste e giornali.
Ricordo con particolare affetto i personaggi di Francisco Ibáñez (Mortadelo e Filemon, Pepe Gotera e Otilio, ecc ...) e Jan (Superlópez, Pulgarcito). Inoltre la biblioteca pubblica della mia città possedeva le collezioni complete di classici della BD francofona come Asterix, Iznogoud, Valerian o Blueberry che ho riletto più e più volte.
Nella mia adolescenza ho cominciato a collezionare i fumetti dei supereroi, principalmente quelli della Marvel. Cose che continuo a leggere ancora adesso, ma ci sono talmente tante serie e così tanti collegamenti tra le medesime che mi stanno portando a perdere l'interesse per questo tipo di fumetti.
Suppongo che sia un riflesso dell' età.#
Quando sono diventato adulto poi mi sono interessato anche ad altri autori, ma credo che quelle letture che ti ho citato siano state la base su cui si è cementato il resto.
Nick: Nel 2000 cominci a disegnare su "Camacuc" una rivista per bambini. Raccontaci di questo tuo esordio.
Fonollosa: "Camacuc" è una rivista per bambini pubblicata in lingua valenciana, si tratta di una pubblicazione che esiste da molto tempo e ancora oggi continua ad essere pubblicata, qualcosa di unico. La leggevo da bambino quando andavo a scuola, e quando all'età di 20 anni sono andato a studiare presso l' Università di Valencia, ho scoperto che veniva ancora pubblicato, ho provato così qualcosa di bello nel collaborare con i miei fumetti alla rivista. E 'strano pensare che in questo momento ci sono bambini che, forse, si stanno appassionando ai fumetti grazie alle mie storie, come è successo a me più di 30 anni fa.
Nick: In Italia abbiamo cominciato a conoscerti grazie alla trilogia " Il Viaggio di Darwin" cominciata nel 2008, e pubblicata sia in Spagna che in Italia da Planeta. Cosa ti ha spinto a volerti occupare del viaggio di Darwin sulla HMS Beagle e cosa ti affascina in quella vicenda ?
Fonollosa: "Il Viaggio di Darwin" è stato un progetto di un fumetto storico che doveva comporsi in 5 album, purtroppo non ho potuto finire raccontare la vicenda e la serie ha chiuso al terzo numero.
Avevo trovato interessante l'idea di raccontare la storia di Charles Darwin nel' occasione del suo bicentenario.
Oltre a questo io sono appassionato di biologia (a livello amatoriale, non professionale) la storia di quel viaggio intorno al mondo ha funzionato perfettamente come una sorta di viaggio iniziatico; Darwin ha lasciato la sua casa per trovare se stesso ed è tornato dopo 5 anni essendosi trasformato in un uomo nuovo oltre ad aver trovato una teoria che ha rivoluzionato i fondamenti della scienza di quel tempo. La storia di Charles Darwin parla di perseveranza, del fatto che una persona debba fidarsi dei suoi ideali senza lasciarsi influenzare dalle opinioni e dalle decisioni degli altri se crede fortemente in quello che fa.
E 'stata una storia perfetta da raccontare e mi è piaciuto molto il tempo che ho impiegato a raccogliere la documentazione per poterla raccontare.
Fonollosa: Proprio perché questo viaggio è stato studiato ampiamente documentato ci sono molte storie da raccontare, alcune di queste al giorno d'oggi ci possono inorridire, ma a quel tempo erano cose perfettamente normali. Non c'è stato bisogno di inventare nulla perché tutto è documentato. Erano tempi brutali e volevo che che quell'atmosfera di violenza trasparisse nelle mie vignette.
Nick: Una domanda che faccio sempre ai miei intervistati riguarda il loro rapporto con i loro animali da compagnia (anzi, la dico meglio "il rapporto con i membri pelosi della famiglia"). Tu in particolare ci hai scritto dei fumetti come Miao e Miao Miao in cui racconti la tua vita quotidiana e la convivenza tua e di tua moglie con le tue gattine Rufa e Belfi. Ci vuoi parlare di questa serie di fumetti? Come ti è nata l'idea di quella serie?
Fonollosa: Ho iniziato a disegnare la serie Miao solo dopo aver terminato "I Viaggi di Darwin". Dopo due anni che avevo impiegato per una storia che mi aveva richiesto richiesto un duro lavoro di documentazione preliminare ho voluto cambiare completamente la registro; creare qualcosa di semplice e divertente per il lettore come per me.
Ho vissuto con degli animali la maggior parte della mia vita quindi quella di iniziare a parlare della convivenza con i miei gatti è stata una decisione molto semplice da prendere.
Altri esempi di vita quotidiana con animali in Miau |
Nick: E' vero che la serie nasce inizialmente nel 2009 come webcomics?
Fonollosa: E 'verissimo.
A quel tempo i webcomics stavano cominciando a diventare molto popolari in Spagna. Almeno io ero un fedele seguace di alcuni di loro.
E durante un viaggio al Salone del Fumetto di Madrid (ci ero andato per autografare le copie de "Il Viaggio di Darwin", se non ricordo male) i miei unici acquisti sono stati trasposizioni su carta di fumetti che avevo letto in precedenza sotto forma di webcomics.
Questo mi ha dato l'idea che fosse un modo perfetto per promuovere la mia serie proprio mentre la stavo disegnando. Si poteva creare un gruppo di appassionati alla serie mesi prima della pubblicazione su carta, cosa che i metodi di pubblicazione tradizionali di pubblicazione non riescono a consentire.
Con Miao ha funzionato perfettamente e ancora oggi la pagina di Facebook della serie continua a pubblicizzare i libri in riedizione.
Nick: La serie ha avuto tanto successo che l'editore Diabolo dopo averlo pubblicato in Spagna lo ha tradotto anche l'Italia e so che ha avuto altre edizioni anche in Francia e Germania. Qual è il paese dove ha avuto più successo?
Fonollosa: Tra le altre cose la serie è stata pubblicata anche negli USA.
Di gran lunga posso dire che il fumetto ha avuto il suo maggior successo proprio in Spagna. Immagino che la promozione delle strisce su Internet abbia aiutato nelle vendite. Ogni giorno molti lettori si mettono in contatto con me, mi inviano le loro storie, le foto dei loro gatti e qualsiasi cosa si possa immaginare. E 'pazzesco.
Nick: Nel secondo libro " Miao Miao" includi anche momenti più drammatici come il tumore di Rufa. Credo che questo abbia contribuito a dare una nuova dimensione ai tuoi personaggi, li umanizza quasi. E' stata una scelta voluta la tua?
Fonollosa: Non si è trattato di una scelta deliberata. Stavo disegnando le ultime strisce quando ci è capitato di trovare quella piccola cisti sulla gatta. Per fortuna si è trattato solo di un piccolo spavento su cui in seguito ci ho potuto scherzare sopra. Scherzare sul quanto possono star male gli esseri umani quando i nostri animali sono malati, naturalmente.
Perché anche se la mia idea di fondo quando ho disegnato le pagine di Miao è sempre stata quella di far ridere i lettori, ho sempre cercato di far si che il tema principale delle mie storie sia l'amore e il rispetto che dobbiamo sempre avere per i nostri animali.
Nick: Possiamo dire che il successo della serie dipende dal fatto che nonostante le varie differenze culturali i vari proprietari di gatti si sono riconosciuti nelle tue esperienze?
Fonollosa: Suppongo proprio di si. Anche se le varie persone vivono in paesi diversi, i gatti si comportano alla stessa maniera in qualsiasi luogo essi si trovino. Benché io con la mia serie racconti quello che avviene realmente ogni giorno con i miei gatti è come se rapportassi un diario aggiornato di tutte le persone che abbiano mai avuto dei gatti.
Nick: In Italia la serie non è stata ancora pubblicata del tutto. Precisamente di quanti volumi è composta la serie?
Fonollosa: I miei libri sui gatti sono composti da:
Due libri di strisce a fumetti: Miao e Miao Miao.
Guìa Gatuna; Si tratta di un libro umoristico che descrive circa un centinaio di comportamenti che hanno tutti i gatti che vivono con noi.
Tonin; dopo 3 libri sulla vita con i miei gatti ho pensato che non avevo niente altro da dire. Quest'anno abbiamo adottato un nuovo gattino Tonin, e abbiamo dovuto imparare come includere un nuovo animale in una casa. Tutto questo ha creato nuovi aneddoti di cui parlare. In questo libro ho dato anche consigli sul come procedere con la"gattificazione" della casa, per poter così rendere la vita più confortevole per i nostri piccolini
Ultragato: Strisce umoristiche con protagonista un gattino supereroe, si tratta di un umorismo più classico e che contiene riferimenti ai fumetti dei supereroi americani.
Nick: Recentemente hai cominciato a lavorare anche a The Walking MAD! (Los muertos revivientes) una chiara parodia di The Walking Dead . Quando ti è nata l'idea di questa parodia?
Fonollosa: In Spagna la realizzazione di parodie dedicate a serie e film famosi è un qualcosa di ampiamente accettato e diffuso, così quando ho proposto all'editore Dolmen la realizzazione di The Walking Mad ci siamo messi subito al lavoro. Il libro è stato editato oltre che in Spagna anche in Italia, Francia e Germania.
Mi diverto molto a realizzare prodotti umoristici sulle cose che amo e questa non sarà certo l'ultima parodia che disegno.
Nick: In Spagna il fumetto ha una lunga tradizione eppure a partire dagli anni 90 del secolo scorso ha subito una lunga crisi. Ci sai dire invece qual'è adesso lo stato di salute del fumetto in Spagna?
Fonollosa: Sono circa 15 anni che mi dedico professionalmente al settore del fumetto e sin dal primo giorno ho sempre sentito dire di come in Spagna il settore stia morendo... solo che alla fine non muore mai, quindi non ho notato grandi cambiamenti.
Certo conosco autori che sono in circolazione da più tempo di me che raccontano sempre storie di quando anche in Spagna venivano prodotte riviste a fumetti e grazie a questo loro potevano lavorare con una certa continuità e stabilità per il mercato spagnolo. Quei tempi sono passati, ora gli autori debbono cercare lavoro nei mercati americani ed europei se vogliono dedicarsi a tempo pieno a questo mestiere.
Accade qualcosa di curioso in Spagna, non so se una cosa del genere avviene anche negli altri Paesi, però si producono oggi molte più serie e fumetti rispetto al passato, eppure è molto difficile, se non impossibile, riuscire guadagnarsi da vivere con il fumetto.
Eppure, tutti coloro che si dedicano a questo mondo, dagli autori fino ai librai, sono veri appassionati del settore ed è per questo che alla fine noi continuiamo a vivere in questo mondo che tanto amiamo.
Nick: Attualmente quali sono i personaggi ed i disegnatori più rappresentativi del fumetto spagnolo?
Fonollosa: A livello internazionale ti direi senza alcun dubbio Juan Diaz Canales e Juanjo Guarnido, gli autori di Blacksad la pluripremiata serie di fama mondiale. Nel fumetto americano ci sono autori molti spagnoli che brillano come Carlos Pacheco e Salvador Larocca e, all'interno di tutti i grandi editori europei lavorano molti autori spagnoli che così possono sviluppare la loro arte.
All'interno della Spagna, sia Moderna de Pueblo che Paco Roca hanno ottenuto un grande successo al di fuori della cerchia dei fumetti e la cosa si traduce in un pubblico molto più ampio per le vendite.
Senza dimenticare il grande Francisco Ibañez che l'anno scorso, a 80 anni compiuti ha creato un best-seller con il suo penultimo numero di Mortadelo e Filemon, che parlava di corruzione politica.
Nick: Parliamo adesso del lato tecnico del tuo lavoro: che tipo di carta utilizzi? Preferisci usare il pennino, il pennarello oppure preferisci utilizzare tecniche digitali? E quanto tempo impieghi mediamente per realizzare una tavola?
Fonollosa: Amo lavorare su carta preparata per inchiostro, ma che non abbia grosse grammature, al massimo 120-150 grammi/m2. Nonostante abbia anche provato a lavorare con una matita blu, riesco a trovarmi a mio agio soltanto se disegno con una normale matita e dopo inchiostro con pennelli con marcatori a punta, ci sono molte marche in circolazione e a me piace averne a disposizione molti tipi diversi con cui lavorare.
Di solito seguo diversi progetti contemporaneamente, quindi mi è difficile dirti quanto tempo mi ci vuole per fare una pagina. Inoltre il mio sistema di lavoro è abbastanza caotico e quindi posso lavorare contemporaneamente allo storyboard; fare le matite; inchiostrare e colorare un progetto.
In un giorno posso fare un disegno a pagina 54; inchiostrare la 32 e colorare la 7.
Forse non è il miglior metodo di lavoro, ma per il mio modo di essere è l'unico che mi riesce.
In un secondo momento eseguo le rifiniture e la colorazione delle pagine che eseguo con photoshop, dopo aver scannerizzato il tutto,
Nick: Descrivi una giornata tipo di José Fonollosa.
Fonollosa: La vita del disegnatore è piuttosto tranquilla. Nel mio caso la prima cosa che faccio quando suona la sveglia è quella di dare la medicina alle mie gatte, che ormai sono anziane e si devono riguardare e poi dedico il resto della giornata e a lavorare sul tavolo da disegno.
Non esistono trucchi di magia in questo lavoro.
Nick: Quali sono i tuoi progetti futuri? Puoi darci qualche anticipazione?
Fonollosa: Nel futuro più immediato (in questo momento, in effetti) Sto lavorando su una parodia di Game of Thrones pubblicata in Germania e Spagna. Questo progetto fa parte di una serie di cui è stato pubblicato il primo libro e sto già lavorando al terzo libro, che corrisponde alla terza stagione della serie TV.
Spero che piaccia al pubblico e che questo mi possa permettere di continuare a lavorare su questa serie per un lungo periodo di tempo, perché mi diverte.
Sono anche sempre alla ricerca di nuove idee le quali poi tanto possono concludersi col diventare un libro tanto possono risolversi in un nulla di fatto.
Nick: Bene, Josè è tutto. Ti ringrazio ancora per la tua gentilezza. Nel salutarti ti rivolgo, la classica domanda finale di Nocturnia. esiste una questione di cui avresti parlato con piacere, una domanda a cui avresti risposto volentieri e che io invece non ti ho rivolto?
Fonollosa: Tante grazie a te per il tuo interesse.
ENTREVISTA A JOSE' FONOLLOSA - VERSIÓN EN ESPAÑOL
Con esto post que publico la versión original en castellano de mi entrevista con el genial artista José Fonollosa.
Gracias José Fonollosa por su amabilidad y disponibilidad.Este post está dedicado a mis lectores españoles con una advertencia, ya que sólo estoy aprendiendo su lengua hermosa Pido disculpas si hay algún error.
Espero que disfruten de la lectura.
Nick: Bienvenido A Nocturnia José.
Es un verdadero honor tenerte como mi invitado primera pregunta que yo pido que decirnos sobre el momento en que decidió convertirse en un dibujante.
¿Cuáles Fueron los cómics y los dibujantes que se han formado más como autor, más que como un diseñador. Por supuesto, también se puede hablar de libros, películas, programas de televisión y todo lo que viene a la mente.
José Fonollosa: Supongo que como todos los artistas, de niño leia todo lo que llegaba a mis manos. En los años 80 no habían en España tiendas especializadas de comic, asi que te tenias que conformar con los pocos comics que llegaban a los kioskos, junto a las revistas y los periodicos.
Los personajes de Francisco Ibañez (Mortadelo y Filemon, Pepe Gotera y Otilio, etc...) y los de Jan (Superlopez, Pulgarcito) los recuerdo con especial cariño. Ademas en la biblioteca publica de mi pueblo estaban las colecciones completas de clasicos de la BD como Asterix, Iznogud, Valerian o Blueberry que los leia una y otra vez.
En mi adolescencia fue cuando empecé a coleccionar superheroes, Marvel sobretodo. Ahora sigo leyendolos pero hay demasiadas colecciones y cruces de series y hacen que pierda el interes. Supongo que es cosa de la edad.
Cuando yo fui mayor empecé a interesarme por otro tipo de autores, pero creo que esas lecturas fueron la base sobre la que se cimentaron el resto.
Nick: En el año 2000 comienza a dibujar en "Camacuc" una revista para niños. Háblenos de su debut en esto.
José Fonollosa: "Camacuc" es una revista infantil publicada en idioma valenciano y que aun hoy en dia sigue publicandose, algo casi unico. Cuando era niño yo la leia en el colegio y cuando fuí a estudiar a la universidad de Valencia, ya con 20 años y descubrí que aun se estaba publicando, me pareció algo bonito colaborar con mis comics en ella. Es algo extraño pensar que ahora mismo hay niños que, quizás, se aficionen a los comics con mis historias, igual que me pasó a mi hace mas de 30 años.
Nick: En Italia que comenzó a reunirse con la trilogía de "El Viaje de Darwin" se inició en 2008, y publicado tanto en España como en Italia por Planeta. ¿ Qué motivò que usted tome el viaje a Darwin en el Beagle y lo que fascina en esa historia? *
José Fonollosa: "El viaje de Darwin" fue un proyecto de comic historico que se componia de 5 albumes, desgraciadamente no pude acabar de contar la historia y la serie se cerró en el tercer número.
Aprovechando la celebración del bicentenario del nacimiento de Charles Darwin me pareció una idea interesante contar su historia.
Además de que soy un apasionado de la biologia (a nivel amateur, no profesional) la historia de ese viaje alrededor del mundo funcionaba perfectamente como viaje iniciatico; Darwin salió de su hogar buscandose a si mismo y despues de 5 años volvio siendo un hombre nuevo ademas de con una teoria que revolucionó las bases de la ciencia de aquel tiempo. La historia de Charles Darwin habla de la perseverancia, de como una persona ha de confiar en sus ideales y no dejarse llevar por las opiniones y decisiones de otras personas, si el cree firmemente en lo que hace.
Era una historia perfecta para contar y disfruté mucho el tiempo que estuve documentandome para contarla.
Nick: En el primer volumen de "El Viaje de Darwin", titulado "Plymouth- Río de Janeiro" hay una escena muy intensa que me impresionó mucho, me refiero a la página en los dos propietarios europeos que Charles Darwin se reúne amenazan entre sí porque uno de ellos apuntó con un arma a un niño de color. ¿Cuán difícil es para un artista con una irónica como la suya hacer una escena dramática de esa manera?
José Fonollosa: Como ese viaje fue extensamente documentado y estudiado hay muchas historias que contar, algunas que a dia de hoy nos horrorizan pero que en ese momento era algo normal. No era necesario inventarme nada porque todo está ya documentado. Eran tiempos brutales y queria que esa atmosfera de violencia se viera en mis viñetas
Nick: Una Pregunta que siempre les digo a mis entrevistados consideran que su relación con su mascota (de hecho, mejor que digo con "miembros peludos de la familia"). Usted ha escrito en los cómics titulados como Miau y Mas Miau que informe a su vida cotidiana y su convivencia y su esposa con sus gatitos Rufa y Belfi. ¿Quieres hablar acerca de esta serie de cómics? ¿Cómo surgió la idea de la serie?
José Fonollosa: Empecé a dibujar la serie Miau justo despues de acabar "El Viaje de Darwin". Despues de dos años trabajando en una historia que requería un trabajo duro de documentacion previo queria cambiar completamente de registro; hacer algo sencillo y agradable para el lector y para mi.
Yo he vivido con animales casi toda mi vida asi que fue una decision muy sencilla empezar a hablar sobre la vida junto a mis gatos.
Nick: Es cierto que la serie fue fundada en 2009 inicialmente como webcomics?
José Fonollosa: Es cierto.
En ese tiempo los webcomics estaban empezando a ser populares en España. Al menos yo era fiel seguidor de varios de ellos.
Y en un viaje al salon del comic de Madrid (a dedicar ejemplares de "El Viaje de Darwin", supongo) mis unicas compras fueron comics en papel de webcomics que yo ya habia leido antes.
Eso me dio la idea de que era una manera de promocionar tu serie perfecta mientras la estas dibujando. Meses antes de su publicación en papel estas creando un grupo de seguidores que de la manera clasica de publicacion no los tienes.
Con Miau funcionó perfectamente y aun a dia de hoy sigue la pagina de Facebook en marcha y los libros se siguen reeditando.
Situaciones de convivencia en la serie de "Miau". |
Nick: La serie ha tenido tanto éxito que la editorial Diábolo después de la publicación en España se ha traducido también Italia y sé que él tenía otros asuntos en Francia y Alemania. ¿Cuál es el país en el que ha tenido más éxito?
José Fonollosa: Además tambien se ha publicado en USA.
Con mucha diferencia ha tenido el mayor exito en España. Imagino que la promoción de las tiras en internet ayudan en las ventas. Los lectores se ponen en contacto conmigo y me envian sus historias, fotos de sus gatos y cualquier cosa que te puedas imaginas todos los dias. Es una locura.
Nick: En el segundo libro Mas Miau incluyen incluso los momentos más dramáticos como el cáncer de Rufa. Creo que ha ayudado a dar una nueva dimensión a sus personajes, casi les humaniza. Es una elección deliberada tuyo?
José Fonollosa: No fue una eleccion premeditada. Yo estaba dibujando las ultimas tiras cuando ocurrió lo del pequeño quiste que le encontramos. Afortunadamente fue solo un pequeño susto y pude hacer bromas sobre ello. Bromas sobre lo mal que lo pasamos los humanos cuando nuestros animales estan enfermos, claro.
Aunque mi idea cuando he dibujado las paginas de Miau es hacer reir a los lectores, siempre he intentado que el tema principal de mis historias sea el amor y el respeto que les tenemos que tener a nuestros animales.
Otras situaciones de convivencia |
Nick: ¿Podemos Decir que el éxito de la serie depende del hecho de que a pesar de las diversas diferencias culturales las diferentes dueños de gatos han reconocido en su experiencia?
José Fonollosa: Supongo que si. Aunque los humanos seamos de diferentes paises los gatos se comportan igual en todos los sitios. Aunque cuento mi historia con mis gatos realmente estoy contando la historia del dia a dia de todos los que vivimos con gatos.
Nick: En Italia, la serie aún no ha sido publicada en absoluto. Precisamente cuántos volúmenes se compone de la serie?
José Fonollosa: Mis libros sobre gatos se componen de:
Dos libros de tiras; Miau y Mas Miau.
Guia Gatuna; es un libro de humor hablando de 100 comportamientos que tienen todos los gatos que viven con nosotros.
Toñin; despues de 3 libros sobre la vida con mis gatos yo creia que no tenia nada mas que contar. Ese año adoptamos un nuevo gatito, Toñin y tuvimos que aprender como incluir un nuevo animal en una casa. Todo eso creó nuevas anecdotas sobre las que hablar. En este libro además doy consejos sobre la "gatificacion" de la casa, como hacer la vida mas confortable a nuestros pequeños
Ultragato: Tiras de humor sobre un gatito superheroe con un humor mas clasico y con referencias a los comics de superheroes americanos.
Nick: Recientemente comenzó a trabajar también en el Los Muertos Revivientes una parodia clara de The Walking Dead. Cuando surgió la idea de esta parodia?
José Fonollosa: En España la parodia de series y peliculas populares es algo con mucha aceptación, asi que cuando lo propuse a la editorial Dolmen nos pusimos enseguida a trabajar. El libro se ha editorado ademas de en España en Italia, Francia y Alemania.
Yo me lo paso muy bien haciendo humor sobre cosas que me gustan y no fue la ultima parodia que dibujé
Nick: En España, el cómic tiene una larga tradición y sin embargo, desde los años 90 del siglo pasado ha sufrido una larga crisis. ¿Puede decirnos en cambio lo que hoy es el estado de salud del cómic en España?
José Fonollosa: Yo hace aproximadamente unos 15 años que me dedico profesionalemente al comic en España y siempre lo he conocido al borde de la muerte... pero no se muere, así que no he notado grandes cambios.
Si que conozco a autores mas veteranos que te cuentan historias de cuando aun se publicaban revistas de comic en España y se podia trabajar con cierta continuidad y estabilidad para el mercado español. Esos tiempos han pasado y ahora los autores han de buscarse el trabajo en el mercado americano y europeo si quieren dedicarse a tiempo completo a este trabajo.
Pasa algo curioso en España, no se si en el resto de paises ocurre algo parecido, que se publican mas series y comics que nunca pero es muy dificil, si no imposible, ganarse la vida con el comic.
Aun así todos los que nos dedicamos a esto, desde los autores a los libreros, somos apasionados del medio y es por eso porque seguimos en este mundo que tanto nos apasiona.
Nick: ¿Cuáles son ahora los personajes y los diseñadores ahora más representativos del cómic español?
José Fonollosa: A nivel internacional diría que Juan Diaz Canales y Juanjo Guarnido, autores de la mundialmente conocida y multipremiada serie Blacksad. En el comic americano hay autores españoles que brillan como Carlos Pacheco o Salvador Larroca y en las grandes editoriales europeas hay multitud de autores españoles desarrollando su arte.
Dentro de España, tanto Moderna de Pueblo como Paco Roca han conseguido gran exito fuera del circulo de los comics y eso se traduce en un publico y ventas mucho mas amplio para sus comics.
El año pasado Francisco Ibañez, a sus 80 años consiguió un superventas con su penultimo numero de Mortadelo y Filemon, hablando sobre la corrupción politica.
Nick: Vamos a hablar de la parte técnica de su trabajo: ¿qué tipo de papel que utilice? ¿Prefiere utilizar un lápiz, marcador o prefiere usar técnicas digitales? Y el tiempo que tarda en promedio para hacer una pagina?
José Fonollosa: Me gusta trabajar en papel preparado para tinta, pero sin demasiado gramaje, maximo 120-150 gramos/m2. Aunque he intentado trabajar unicamente con lapiz azul me siento mas comodo dibujando con lapiz normal de toda la vida y despues entintar con rotuladores de punta de pincel, hay muchas marcas y a mi me gusta tener un monton de tipos distintos para trabajar con ellos, no tengo un tipo preferido.
Lo habitual es que lleve varios proyectos a la vez, asi que es dificil decir cuanto tiempo tardo en hacer una pagina. Ademas mi sistema de trabajo es bastante caotico y hago al mismo tiempo el storyboard, lapiz, tinta y color de un proyecto.
En un mismo dia puedo estar dibujando la pagina 54, entintando la 32 y coloreando la pagina 7.
Quizas no es el sistema mas optimo, pero para mi forma de ser es la unica manera de trabajar.
Despues la rotulacion y color de las paginas de comic las hago con el photoshop, despues de escanear la página.
Nick: Describa un día típico de José Fonollosa.
José Fonollosa: La vida del dibujante es bastante tranquila. En mi caso lo primero que hago cuando suena el despertador es darle las medicinas a mis gatas, que ya son mayores y tienen que cuidarse y el resto del dia lo dedico a trabajar en la mesa de dibujo. No hay trucos de magia en este trabajo.
Nick: ¿Cuáles Son tus planes de futuro? ¿Puede darnos un adelanto?
José Fonollosa: En el futuro mas inmediato (ahora mismo, de hecho) estoy trabajando en una parodia de Game of Thrones que se publica en Alemania y España. Este proyecto es una serie del que se ha publicado el primer libro y yo ya estoy trabajando en el tercer libro, que cuenta la tercera temporada de la serie de TV.
Espero que le guste al publico y pueda continuar con esta serie por mucho tiempo, porque me encanta trabajar en ella.
Además siempre estoy buscando nuevas ideas que pueden acabar siendo un libro o pueden quedarse en nada.
Nick: Bueno, José es todo. Gracias de nuevo por su amabilidad. Dará la bienvenida a su vez, la clásica pregunta final de Nocturnia final. hay una pregunta de donde había hablado con el placer, una pregunta que le gustosamente respondió y sin embargo no se han abordado
José Fonollosa: Muchas gracias a ti por tu interés.
18 commenti:
Non conoscevo questo disegnatore, è stata l'opportunità di scoprire un artista nuovo. Come sempre, ottimo lavoro del blogger :-)
@ Ariano Geta
Grazie, sia per essere sempre presente sia per i continui apprezzamenti!
Hai migliorato tu a me questo lunedì! :)
Nemmeno io conoscevo questo disegnatore, che peraltro ha uno stile che mi ispira moltissimo! :)
Poi, vabbé, ha gatti, quindi lo amo già :))
Sono felice schiavo (altro che "padrone" o "proprietario"!!!) di due micie e di un cagnolino che sono continua fonte di aneddoti e divertimento: posso capire che per un fumettista sia come avere sempre un divertente plot a disposizione per scrivere e disegnare ;)
Inoltre una cosa che mi ha fatto una buona impressione è stato il suo aver amato e... amare ancora i supereroi! Ebbene sì, questo recente vezzo di sputare su tutto ciò che vola e/o ha superpoteri un po' m'intristisce, perché seppure di un'altra generazione anch'io sono cresciuto a pane e supereroi e vederli disprezzati mi fa sempre male, anche se le storie attuali non sono proprio memorabili... (ma anche in campo supereroistico ci sono, anche oggi, delle buone cose).
Un carissimo saluto Nick!
Avevo scritto un commento ma poi mi sono accorto che non era vero al 100%, quindi l'ho eliminato.
Avevo scritto che da alcuni anni ho risolto il problema della continuity Marvel concentrandomi solo sulle seie dove compare Kitty Pryde. Da X-men #600 sono così passato a Guardians of the Galaxy. Però ci sono le eccezioni: ho collezionato, per esempio, anche i New X-Men di Grant Morrison o Books of Doom di Brubaker con l'approfondimento sulle origini del Dottor Destino.
Splendida intervista, complimenti ;-)
@ Fumetti di Carta (Orlando Furioso)
Conosco molto bene la sensazione: anche io sono cresciuto sempre in compagnia di animali, alla fine diventiamo noi i loro compagni non il contrario. Per questo ho amato un fumetto come "Miao", perché alla fine mi ci riconoscevo anche io in molte delle situazioni raccontate da José Fonollosa.
In quanto ai supereroi, amico mio, concordo con te! Io amo tutti i tipi di fumetti, anche se tra quelli con cui sono cresciuto, ci sono i personaggi della Marvel, certo sono molto diversi rispetto a quando li leggevo io, per alcune cose li trovo irriconoscibili, però ritengo che questo faccia parte della natura delle cose.
Non sopporto questa moda di massacrare il genere, mi ricorda il periodo in cui passata la fase delle riviste d'autore, molti di coloro che fino al giorno prima avevano letto o pubblicato sulle medesime riviste cominciarono a criticarle pesantemente.
Non è un atteggiamento che mi piaccia!
@ Ivano Landi
Apprezzo molto anche io il personaggio di Kitty Pride, soprattutto amavo molto il ciclo di ExCalibur.
Comprendo quanto sia difficile seguire le serie Marvel per via della continuity, io ormai ho preso la decisione di comprare solo paperback (sia della Marvel che della Distinta Concorrenza) con cicli interi. Mi sembra un buon modo per mantenere i contatti con quel mondo.
Però anche il tuo è un ottimo sistema, in particolare per l'amore che hai nei confronti di un personaggio in particolare! ;-)
@ Lucius Etruscus
Grazie, amico mio! ;-)
Optimo Nick
Ciao zio Nick, ciao zio Nick, ciao zio Nick, ciao zi.... Ok, basta! Se non si fosse capito sono passata per un saluto. XD
Non conoscevo questo disegnatore, ma mi intriga parecchio. Devo vedere se riesco a trovare qualcosa di suo. Grazie per avercelo "presentato".
Un abbraccio forte :)
@ Anonimo
Grazie anonimo, chiunque tu sia! ;)
@ Poiana
Ciao Poiana! Ciao Poiana! Ciao Poiana! Ciao Poiana! XD XD XD
Ho ricambiato il saluto con gioia, che mi fa sempre piacere ! XD
Grazie a te per aver apprezzato la "presentazione"!
Ricambio volentieri l'abbraccio!
"Nella mia adolescenza ho cominciato a collezionare i fumetti dei supereroi, principalmente quelli della Marvel. Cose che continuo a leggere ancora adesso, ma ci sono talmente tante serie e così tanti collegamenti tra le medesime che mi stanno portando a perdere l'interesse per questo tipo di fumetti."
Credo proprio abbia centrato il problema di fondo della Marvel.
Miao sembra molto simpatico come fumetto. :)
@ Marco Lazzara
Infatti il problema centrale è proprio quello. Io amo i fumetti di Supereroi, sia quelli della Marvel che quelli della D.C. però è indubbio che si sia creato un eccesso di complicazioni, di dati, di contraddizioni che finiscono per allontanare ed annoiare molti lettori.
Come mi sta simpatico questo fumettista, che devo dire in tutta sincerità non conoscevo.
Ma al solo vedere come parla e quali fumetti disegna per i suoi adorabili gatti , mi verrà senza alcun dubbio la voglia di andarlo a cercare..
Grazie come sempre Nick, sei diabolico.
Un bacio notturno!
@ Nella Crosiglia
Credo che i fumetti di José Fonollosa, possano piacere a tutti gli amanti degli animali, sopratutto coloro che possiedono dei gatti si riconosceranno senza problemi nelle vicissitudini dei protagonisti della serie di "Miau".
Diabolico io? Al massimo un pochettino sulfureo. ^^
Ciao!
Riconfermo l'interesse per la trilogia dedicata a Darwin! E la parodia di GoT potrebbe essere veramente divertente :D
Bella l'intervista Nick! La risposta relativa alla presunta crisi del settore, mi ha fatto pensare al fatto che, volenti o meno, le "riviste" in genere stanno scomparendo. Forse la soluzione è davvero nella globalizzazione (intesa nel senso migliore).
@ Glò
Sulla crisi del settore del fumetto se ne discorre da decenni, certo la perdita di lettori si sente: nel 1990 quando ho cominciato a leggere io, le riviste vendevano ventimila copie, i personaggi Bonelli superavano quasi tutti le centomila copie di venduto al mese e il Topolino della Mondadori arrivava a mezzo milione. Oggi invece tra i Bonelli il solo Tex supera le centomila copie di venduto, mentre Dyd è di poco sotto, le riviste sono quasi scomparse mentre il migliaio di copie vendute viene considerato come un numero interessante da editori anche grossi. Secondo me una via d'uscita ci sarebbe gli editori dovrebbero cominciare a fare "gruppo" a collaborare presentando edizioni comuni interlingua per diversi paesi.
Una via difficile, lo so ma è che vale la pena tentare.
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