Banner creato da Alessandro Iascy |
Con questo articolo parte la fase ufficiale del Progetto Pax Fantascientifica, ricordate? Qualche giorno fa ho stimolato la vostra curiosità! Ammetto di avere un po barato e me ne scuso, adesso è venuto il momento di spiegare cosa è e cosa dovrebbe diventare il Progetto Pax fantascientifica.
Non c'è niente di religioso, tranquilli (LOL) non intendo creare una nuova religione! Si tratta semplicemente di un tentativo di creare una serie di collaborazioni e di sinergie (brutta parola questa, ma dotata di un grande senso positivo) tra blog che trattano lo stesso argomento , la fantascienza nello specifico, ( ma un domani la cosa potrà essere estesa anche all'horror e al fantasy).
Sappiamo tutti quanto possa essere litigiosa la blogosfera, vero?
Ecco lo scopo è proprio quello di andare in controsenso, creando una rete tra blogger che si stimano grazie ad un certo numero di post incrociati.
Qualche mese fa c'è stata la prova generale tra Nocturnia e Arne Saknussemm , uno degli articolisti di Cronache di un Sole Lontano in occasione dell'articolo su Jacques Spitz
(Anzi, per la cronaca la prima idea di una collaborazione tra Nocturnia e CDUSL è stata sua, quindi è giusto riconoscergliene il merito )
Oggi si replica.
E si amplia.
Stavolta la collaborazione sarà tra Nocturnia e Un Blog Senzapretese, il bel sito gestito dal bravo DereK Zoo. Uno dei migliori che si possano trovare in rete dedicati al genere.
E' stato un piacere collaborare con DereK, uno che sa davvero il fatto suo; quindi il consiglio spassionato è : visitate il suo blog! Ne vale davvero la pena!
Nell'occasione dell'uscita del romanzo Selezione Naturale ( titolo originale Maul) per i tipi di Zona42 il bravo DereK ha realizzato da par suo una grande recensione del romanzo (sarà pubblicata in giornata e la trovate QUI), mentre il sottoscritto si è occupato di compilare qualche dato biografico sulla scrittrice.
Li leggerete dopo queste righe di introduzione.
A corredo di entrambi i post troverete i banner realizzati dal mitico Alessandro Iascy di Andromeda e TrueFantasy che compariranno ogni volta ci sarà una collaborazione similare.
Con questo progetto ci andremo piano, senza fretta e senza forzature. L' intenzione sarebbe quella di creare un dialogo tra bloggers, una sorta di rete da cementare nel lungo periodo.
Un segnale da mandare, una dimostrazione che questo ultra litigioso ambiente è in grado di far nascere tante cose buone.
Certo, le collaborazioni tra blog sono sempre esistite, gli articoli condivisi anche. La volontà stavolta è quella di creare discorso per tappe e nel lungo periodo.
Almeno un altro post condiviso uscirà questo mese e poi lentamente si vedrà di espanderlo.
Nel frattempo, fateci sapere cosa ne pensate di questa collaborazione.
La Selezione Naturale di Tricia Sullivan
Ci sono alcuni autori che sfuggono ad ogni definizione, scrittori che pur facendo completamente parte di un genere, ne trascendono i limiti, ne sfruttano e ne piegano le regole per creare qualcosa di infinitamente personale.
Per una sorta di gustosa ironia si tratta di quegli stessi nomi che da più parti vengono considerati come i più interessanti del recente panorama anglosassone.
O come alcuni tra i nuovi migliori talenti del genere fantastico tout court se preferite.
Se volessimo compilare una ipotetica lista tra i tanti nomi da inserire senza dubbio potremmo citare l'israeliano Lavie Tidhar , il canadese Karl Schroeder, (due artisti di cui ho abbondantemente parlato in passato sul blog) e, sicuramente anche, la scrittrice USA Tricia Sullivan.
Tricia Sullivan nasce il 7 luglio del 1968, non so se si possa definire come un prodotto del '68 (se così fosse il '68 ci guadagnerebbe di molto) ma di sicuro all'interno della sua narrativa finiranno per confluire molti dei temi e delle tendenze della cultura popolare sorti dopo questo periodo.
Tra i quali , bisogna ricordare, una sorta di femminismo non convenzionale, che sarà sempre presente all'interno delle sue opere.
Il luogo di nascita è il New Jersey, ma la Sullivan non ci rimarrà per tutta la vita.
Già nell'adolescenza la futura scrittrice dimostra la sua natura indipendente, lei stessa si diverte a raccontare di come abbia cominciato a praticare karate all'età di tredici anni giusto per sfuggire al controllo di genitori troppo iperprotettivi.
Ed è sempre con lo stesso spirito, che la ragazza del New Jersey intraprenderà il suo primo viaggio all'estero: a soli 16 anni, infatti Tricia Sullivan trascorre un periodo di studio ad Okinawa in Giappone
Rimane sorpresa dalla considerazione e dal rispetto di cui godono le arti marziali in Oriente e dal loro essere parte integrale di un certo tipo di Cultura.
Però rimane ancora più sorpresa al suo ritorno negli Stai Uniti, quando si rende conto proprio delle enormi differenze che si possono riscontrare nelle specifiche visioni culturali tra i due popoli anche su un unico semplice argomento come le arti marziali.
Così la sua esperienza di viaggio sembra insegnarle che la conoscenza è certamente potere (sulle cose e sulle persone), ma che esistono diversi modi di poter vedere (e ragionare) sulle stesse cose.
E che non necessariamente possono corrispondere al sentire comune.
Nel corso degli anni la ragazza del New England unirà alla pratica del karate anche gli studi di musica e di astrofisica che contribuiranno ad arricchire ulteriormente il suo bagaglio culturale.
In più avviene anche un' altra cosa.
Tricia Sullivan comincia a scrivere.
Per la verità, i tentativi iniziali non vanno esattamente a buon fine.
Più volte i suoi primi racconti vengono rifiutati dalle riviste e dagli editors, però è proprio su quelle non riuscite prove che l'autrice lentamente lima sempre di più le sue capacità, inserisce un numero via via crescente di elementi di cultura pop, di violenza, ma si diverte anche a giocare sui luoghi comuni relativi ai rapporti tra sessi e sviluppa una sua visione femminista della fantascienza.
Tuttavia proprio nel momento in cui l'autrice sembra vicinissima a rinunciare che arriva il primo successo: nel 1995 un suo racconto dal titolo "The Question Eaters" viene acquistato e finisce con l' essere inserito all'interno del quinto volume di Full Spectrum, una delle più importanti serie di antologie statunitensi del periodo.
L'autrice sembra- come direbbero a Roma- aver svoltato.
Sempre nello stesso anno la Casa editrice Bantam acquista i diritti di Lethe, il suo primo romanzo che ottiene il plauso della critica ed i complimenti entusiasti di colleghi come David Brin e Ian McDonald che ne apprezzano i toni forse un po audaci, ma sicuramente adatti ad un pubblico contemporaneo.
Due anni dopo, nel 1997 arriva anche un secondo romanzo: Someone to Watch Over Me, un 'opera piena di influenze post cyberpunk, all'interno del quale l'autrice riversa (specie nella costruzione della figura del protagonista ) tutte le sue conoscenze sulle arti marziali.
Nel frattempo però, la vita dell'autrice ha continuato a cambiare: ha conosciuto Steve Morris, una figura importante di quel mondo del karate da lei tanto amato, con lui si è sposata e ha messo su famiglia.
E, sempre con lui ha deciso di lasciare gli Stati Uniti per trasferirsi in Inghilterra.
Sarà lei stessa a spiegare, nel corso di numerose interviste future, la scelta motivandola col fatto che nel Vecchio Continente, quando spiega di essere una scrittrice di fantascienza perlomeno ha la sensazione di incontrare gente che sappia davvero cosa siano i libri invece di persone che seguono il genere solo attraverso film e telefilm.
E l' Inghilterra ricambia. Non solo la Contea dello Shropshire accoglie la famiglia, ma lentamente la scrittrice comincia ad essere considerata quasi di casa, al punto che la donna comincia a concorrere (e spesso anche a vincerli ) per i maggiori premi inglesi.
Nel 1999 vince l'Arthur C. Clarke Award per il romanzo Dreaming in Smoke mentre lo stesso Selezione Naturale (Maul) il romanzo di cui oggi parliamo raggiunge la finale non solo dello stesso Arthur C. Clarke ma anche del BSFA, il più importante tra i contest britannici.
Certo non sono sempre tutte rose e fiori, la stessa scrittrice nell'introduzione italiana a Selezione Naturale racconta sommessamente di come abbia scritto la prima e la seconda stesura del romanzo nel bel mezzo di una gravidanza e di come ad un certo punto l'intera famiglia sia rimasta senza casa,
Però alla lunga, come dicevamo, l' Inghilterra ricambia.
Maul uscito nel 2003, è probabilmente uno dei romanzi più maturi della scrittrice,;che ancora una volta prende un concetto classico della fantascienza rielaborandolo alla luce della propria sensibilità.
Il concetto in questione è quello di un mondo senza uomini, di un epidemia che ha spazzato quasi tutti i maschi dalla faccia del pianeta. Un tema, come dicevamo, affrontato decine di volte, nella narrativa: ricordo, ad esempio, il classico Houston, Houston do you Read? di James Tiptree o molti romanzi di Joanna Russ o ancora il misconosciuto Nomansland scritto nel 1993 dallo scrittore britannico David Guy Compton (da noi tradotto col titolo Terra di Nessuno da Urania Mondadori nel 1996). Ma anche nei comics e basterebbe ricordare, il capolavoro di Brian K. Vaughan Y L'Ultimo Uomo, senza dimenticare vari film e telefilm, girati sia per il cinema che per la televisione.
Solo che Tricia Sullivan, come dicevamo, ci aggiunge del suo e non mi riferisco solo alla forte carica di violenza (mai gratuita, però) presente in Maul e nemmeno alle scene all'interno del Centro Commerciale, che finiscono per dare un senso di assedio continuo al già precario equilibrio psicofisico di molti personaggi.
No mi riferisco al continuo giocare con i luoghi comuni, al loro totale ribaltamento.
L'autrice senza quasi rendercene conto, quasi in maniera subliminale si fa domande è costringe il lettore a farsele proprie.
Tra queste, ce ne sarà una che continuerà a risuonare fino alla fine e che e verrà simboleggiata sopratutto dalla figura di Meniscus, uno dei personaggi del libro.
Non sarà che tutti i discorsi sulla fine dell'umanità, tutte queste paure collettive alla fine non ne nascondano che una più profonda e personale: quella che, nel nostro più segreto intimo ha colpito tutti noi, almeno una volta nella vita, cioè quella di scomparire senza aver lasciato nessuna traccia di noi, senza aver trasmesso l'eredità di ciò che siamo e di quello che siamo stati?
Tricia Sullivan non sembra avere di questi problemi: ancora oggi continua a scrivere ottimi romanzi, a volte quando scrive fantasy utilizza lo pseudonimo di Valery Leith.
Inoltre assieme al marito e ai tre figli vive ancora nello Shropshire ben felice di essere lì.
La ragazza che a tredici anni aveva preso lezioni di karate per sfuggire al controllo dei genitori decisamente sembra aver trovato il suo posto nel mondo.
In tutti i sensi.
E adesso vi lascio con il bell'articolo di DereK.
Per chi volesse approfondire, QUI trovate il blog della scrittrice mentre QUI trovate una interessante intervista in lingua ingleseche la scrittrice ha rilasciato molti anni fa al sito Infinity Plus.
29 commenti:
Bella iniziativa, non c'è dubbio. Ma non era meglio quando si passava il tempo a litigare? Non era meglio quando ci si dava dell'incompente? Del maneggione? Dell'analfabeta? In fondo la gente si ferma sempre a guardare un litigio per la strada... *_*
A parte gli scherzi, ottima idea, anche se temo che tra non molto toccherà al sottoscritto.
Qualunque iniziativa di "collaborazione" anziché "scontro" può solo partire da un blogger educato come te.
E devo dire che questo romanzo di cui parli mi ha proprio incuriosito...
@ Massimo Citi
Si, presto toccherà anche a te! ;)
@ Bara Volante
Alessandro Iascy ha fatto un ottimo lavoro con i banner, grazie anche da parte sua! :)
@ Ariano Geta
So che non sei un appassionato di fantascienza, ma prima o poi mi piacerebbe coinvolgere anche te.
E' per scaramanzia che il progetto Pax è inaugurato proprio da un libro il cui titolo originale richiama l'idea dello scontro e del conflitto? ;-)
Buon lavoro, Nick!
Ecco finalmente svelato l'arcano! Una rete fantascientifica di blogger! Leggerò tutto con avidità. Siete dei miti!
Mi unisco al coro dei complimenti: bravi! ottima iniziativa!
Mamma mia, iniziativa fantastica. Grande Nick.
Splendida iniziativa, e visto il livello di acredine dell'ambiente... ce n'era proprio bisogno!
Mi spiace solo di essere ormai un outsider della fantascienza, l'ho abbandonata anni fa e comunque sono sempre rimasto legato alla golden age o alle opere contemporanee che le strizzassero l'occhio. Però ti sono vicino con il cuore ^_^
@ Ivano Landi
In realtà volevamo cominciare con "La Guerra dei Mondi" di H. G. Wells! ;)
E poi, niente di meglio di un conflitto per cominciare la "pace! ;)
@ Obsidian Mirror
Non credere di potertela scapolare! :)
Prima o poi verrai coinvolto anche tu!
@ Angelo Frascella
Grazie carissimo Angelo! Sei sempre molto gentile! :)
@ massimiliano riccardi
Grazie amico mio! Sono felice che la cosa ti piaccia! :)
Come direbbe Obi Wan Kenobi: che la rete sia con voi! O qualcosa del genere... ;)
Comunque mi ero già imbattuto in questa iniziativa proprio con Spitz, e anche con un autore così poco noto ne è venuto fuori un buon risultato.
@ Lucius Etruscus
Abbiamo bisogno di lettori come te!
@ Coriolano
Spitz è stata la prova generale, in quel caso l'idea iniziale è stata di Arne Sacknussemm.
C'è spazio anche per te, sai?
Vincerai il Nobel per la Pax! :-)
Una battuta meravigliosa per complimentarmi e farti i migliori auguri per l'iniziativa!
@ Diego
Battuta e auguri apprezzatissimi, veramente! ;)
Ho il tuo sostegno?
Incondizionato!
@ Diego
Ne sono contento! Ti coinvolgerò presto!
Grande idea! Non potrò partecipare attivamente, ma leggerò con piacere.
Siete in molti a trattare questo argomento e farò una mia classifica segreta tra voi esperti. Grazie Nick, con te ci si diverte.
Cristiana
@:cristiana 2011
Quando vorrai e se vorrai, m' interesserebbe conoscere la tua classifica, almeno degli articoli preferiti.
Ciao.
Oddio? Io? Ma io non sono per niente un guru della fantascienza... casomai potrei andare bene per "visti da lontano"...
@ Obsidian Mirror
Vedrai che l' argomento giusto di cui trattare lo troviamo...;)
Bella iniziativa, bravo!
Ma se vuoi diventare famoso e andare da Barbara d'Urso, questa non è la strada giusta... ;-p
Il Moro
@ Moreno Pavanello
Per carità, Dio ce ne scampi! :)
Tutto nella vita, ma non i programmi della d' Urso. :P
Passo dopo aver letto il post di Derek, ottima l'idea di proporre questo tipo di approfondimenti incrociati! E la Sullivan mi ha conquistata, da quello che avete scritto sembra avere un interesse non banale per tematiche femministe.
@ Glò
Perdonami per l'enorme ritardo con cui ti rispondo, purtroppo sono stati giorni molto incasinati.....perdonami davvero tanto.
venendo alla tua osservazione,hai perfettamente ragione, la Sullivan nei suoi scritti dimostra di avere una gran passione per le tematiche femministe, ma lo fa descrivendo sia i lati peggiori che quelli migliori delle donne.
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