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sabato 18 febbraio 2017

MIDNIGHT CLUB # 9: IL VAMPIRO !

"Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
mettetevi comodi e raccontateci la vostra storia.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
Sentitevi a casa vostra.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
I bambini lasciati incustoditi saranno venduti come schiavi"



Non invitata, assolutamente inaspettata giunge una nuova puntata del Midnight Club e cioè uno di quei brevi post per brevi storie, in alcuni casi dei semplici flash.
 Storie macabre, fantastiche, dedicate a figure particolari della storia, eventi e personaggi "strani," a volte semplicemente fuori dalla norma ma incastonati in vicende troppo brevi da inserire nei normali Dossier Mysteri Notturni 
Questo post come tutti quelli futuri contrassegnati con questo banner  andrebbe letto sul finire del giorno, quasi verso la mezzanotte, un po come quei racconti sui fantasmi che i nostri nonni raccontavano  attorno ad un fuoco; figurine di un album,  tessere di un antico domino, ospiti non invitati delle vostre serate, desiderosi di raccontarvi la loro vicenda umana.

Ed anche le loro vicende inumane.
Chiudete bene la porta, assicuratevi di aver serrato correttamente le finestre e soprattutto lasciate accesa la luce.
Andiamo a cominciare.

-  UN VAMPIRO CHIAMATO "MASSIMO SPAVENTO".

"La verità è una bugia che non è ancora stata scoperta"
Antico proverbio arabo.


Nel 1922 la Germania sconfitta dalla Grande Guerra è una nazione lacerata da fermenti sociali drammaticamente incontrollabili.
Povertà, rancori interni ed internazionali; svalutazioni incontrollate; frequenti tentativi di colpi di stato e scioperi continui.
In un clima da operetta si esaurisce lentamente l'esperienza della Repubblica di Weimar si esaurisce lentamente collassando piano piano su se stessa mentre a Monaco il fabbro Anton Drexler già dal 1919 comincia a radunare al' interno di una birreria alcuni disillusi reduci tra cui un oscuro caporale di origine austriaca; poco alla volta l'ombra di quel' oscuro caporale avvolgerà prima la Germania e poi tutto il mondo in una pesante cappa di odio e di morte.
Mentre i tedeschi si cominciano ad abituare al rumore delle marce militari, c'è qualcosa nel paese che continua a funzionare, sia pure tra mille difficoltà.
Si tratta dell' industria del Cinema.

Tra gli altri c'è un regista proveniente dalla corrente dell'espressionismo, il suo nome è Friedrich Wilhelm Murnau e nel 1922 decide di realizzare un film tratto da un romanzo famoso, ma di farlo senza pagare i diritti d'autore.
Il famoso romanzo s'intitola Dracula ed il film che sta per nascere si chiamerà Nosferatu,eine Symphonie des Grauens ( Nosferatu, il Vampiro)


Murnau trasforma un po tutto dal nome del succhiasangue trasformatolo da Conte Dracula a Conte Graf Orlok, perfino le ambientazioni vengono "germanizzate" così come i vari personaggi.
Non manca nemmeno sottotraccia un pizzico di quella quotidianità che sta contribuendo ad infiammare la terra tedesca.
Con Nosferatu il regista crea un lungo incubo cinematografico che però, in un certo senso, quasi vorrebbe far dimenticare- ma che in sostanza anticiperà- quell'altro incubo, quello reale che ben presto trasformerà una intera nazione in un' unica indistinguibile caserma.

Ma quello che colpisce è la presenza dell'attore che interpreta il malvagio della storia, si tratta di una bizzarra ed inquietante figura dotata di un nome altrettanto inquietante.
Max Schreck
Che in tedesco significa semplicemente Massimo Spavento.

Molto del lavoro lo compie il trucco questo è vero ma è indubbio che le movenze stesse, il comportamento dell'attore sul set spaventino gli altri membri della troupe.
Schreck viene presentato come un veterano dei teatri berlinesi ma all'interno della cerchia di Murnau nessuno sembra conoscerlo  difficilmente viene visto non truccato.
Cominciano a sorgere le prime leggende.
C'è chi dice che non esista nessun Max Schreck, che in realtà il ruolo del Conte Graf Orlok venga interpretato dallo stesso Murnau sotto pseudonimo, c'è perfino che si spinge a sostenere che il regista, recentemente rientrato da un lungo viaggio nei Carpazi abbia portato sul set un vero vampiro.



Sia come sia la lavorazione di Nosferatu,eine Symphonie des Grauens  viene terminata con successo, la pellicola proiettata nelle sale cinematografiche di mezzo mondo con enorme successo.
Ed è qui che cominciano i guai.

I vari adattamenti non bastano ad impedire che gli eredi di Bram Stoker, con Florence la vedova dello scrittore in testa, denuncino il plagio del romanzo, dal processo Murnau uscirà con le ossa rotte: il regista verrà perfino costretto a distruggere tutte le copie esistenti del suo film.

Il regista obbedisce solo in parte all'ordine, conserva una copia nei suoi archivi per la sua personale visione, molto tempo dopo quella copia verrà ritrovata, restaurata e riproposta al pubblico mondiale facendo rinascere così il culto nei confronti di questo film muto tedesco.
Ma questa è un'altra storia.

Nel frattempo sono successe parecchie cose.
Il mondo è andato avanti, la situazione in Europa e nel resto dell'emisfero continua a peggiorare, i venti di guerra sono sempre più incipienti.
Più in piccolo continuano le voci sul Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau, continuano anche le voci su Max Schreck.
Ma Murnau non farà in tempo ad accorgersi di tutto questo.
Da tempo il regista si è trasferito negli Stati Uniti.
Ed è lì che giunge la tragedia.

- MORTE DI UN REGISTA.

Anche la morte di Murnau finisce per contribuire alla triste leggenda del suo film.
E' la mattina dell' 11 marzo 1931 quando l'auto del cineasta si scontra contro un camion, a guidare è il quattordicenne Garcia Stevenson, cameriere personale ed attuale compagno di vita del regista.
Garcia Stevenson muore sul colpo, Friedrich Wilhelm Murnau lo seguirà dopo qualche ora.
I giornalisti scandalistici ci andranno a nozze.
Alcuni tra loro riferiranno di un particolare inquietante.
Cioè che, al momento del recupero dei corpi, i soccorritori abbiano rinvenuto le due vittime avvinghiate tra loro, non come se stessero semplicemente litigando.
No, quasi come se i due stessero cercando di mordersi reciprocamente sul collo.
Ma questo particolare non verrà mai confermato ufficialmente.


F.W. Murnau

La leggenda del vampiro sul set di Nosferatu va avanti, acquista sempre più sostenitori.
Decenni dopo ci verrà perfino girato un altro film sopra,
Nel 2000, il regista E. Elias Merhige dirige il controverso L'Ombra del Vampiro in esso sostiene pienamente la tesi che Max Schreck fosse davvero un vampiro.
Tesi di cui qualcuno è convinto ancora oggi.
Peccato che le cose non stiano davvero così.
Perché la verità è sempre più semplice di tutte le ipotesi.
Anche di quelle più fantasiose.

- VITA DI UN ATTORE.

Già, perché a quanto pare un attore tedesco chiamato Max Schreck è esistito davvero.
Ecco il suo volto.


Siori e Siore ecco a voi: l'unico e il solo Max Schreck
in una foto scattata nel 1922 lo stesso anno in cui
l'attore venne coinvolto nelle riprese del film Nosferatu


Friedrich Gustav Max Schreck nato a Berlino nel 1879 e morto a Monaco il 20 febbraio del 1936 è stato un talentuoso attore di teatro e di cabaret, ha preso parte ad almeno trenta -quaranta film tedeschi dell'epoca del muto e dei primi anni del sonoro, anzi una volta che la pratica del doppiaggio prese piede anche in Germania, per un certo periodo fu attivo anche come doppiatore.
Certo, bisogna dire che spesso lavorò in piccoli ruoli, a volte anche non accreditato (come avvenne ad esempio durante la prima programmazione del film La Sposa Venduta (Die Verkaufte Braut) girato da Max Ophuls nel 1932) e che sovente lavorò -sia a Teatro che nel Cinema- in produzioni dichiaratamente pacifiste, se non proprio anti nazionalsocialiste ( pare che per un certo periodo abbia lavorato anche con Bertold Brecht) e questo potrebbe giustificare almeno parzialmente i motivi per cui molte informazioni su di lui andarono perdute durante il periodo della dittatura nazista ( non credo che quei tristi omini in divisa avessero molto interesse nel conservare o nel diffondere film, locandine o altro materiale relativo ad una persona probabilmente non allineata con la loro turpe visione del mondo)
La seconda guerra mondiale col suo bagaglio di distruzione fece il resto.



Max Schreck  nel film Die Straße
del 1923

Poi c'è da dire, come abbiamo ripetuto più volte, durante la serie dedicata ai film perduti che parecchio del materiale cinematografico dei primi decenni del XX secolo è andato perduto - guerra o non guerra, nazismo o non nazismo- per i più vari motivi, ma principalmente perché ai tempi non si pensava certo a cose come conservazione per il futuro, non si pensava certo al Cinema come ad un "arte".
E lo stesso se non peggio succedeva con il Teatro.


Schreck in una scena del suo primo film
Der Richter von Zalamea del 1920

Ad ogni modo sono pervenute fino a noi alcune locandine di spettacoli teatrali tedeschi degli anni '20s che riportano chiaramente tra i nomi degli attori impegnati anche quello di Max Schreck, così come sono sopravvissuti alcuni dei film girati dall'attore, di cui una manciata diretti proprio da Murnau come il dramma Die Straße  (anzi pare che i due sul set di Nosferatu scherzassero molto sul significato letterale del nome dell'attore consci che questa combinazione avrebbe portato parecchio valore aggiunto  e tanta ma taaanta curiosità nei confronti della pellicola).

Un manifesto  per una riedizione de La Sposa Venduta
(Die Verkaufte Braut) del 1932
Tra gli attori compare anche Max Schreck
Friedrich Gustav Max Schreck non fu probabilmente uno degli attori più famosi della sua epoca, probabilmente non figurava tra i preferiti del pubblico tedesco di allora, ma fu una persona realmente esistita.
Fu probabilmente un uomo del suo tempo, magari non riuscì nemmeno a comprendere appieno le trasformazioni che avvenivano nella sua patria davanti ai suoi occhi ma di certo ne fece parte.
Si sposò con una collega attrice, ebbe una sua famiglia, continuò a recitare in Teatro fino al momento della sua morte.
Visse in tempi difficili e controversi.
E a suo modo, suo malgrado divenne anche lui una figura controversa.


Un altra foto di Friedrich Gustav Max Schreck
Stavolta l'anno è il 1906
Un uomo comune trasformato in una sinistra leggenda.
E questo per colpa della sua interpretazione di maggior successo.
C'è qualcosa di sinistramente ironico in tutto questo, non trovate?

Friedrich Gustav Max Schreck è morto per cause naturali nel 1936,  di anni ne aveva appena 56.
E' stato sepolto nel cimitero di Güterfelde, una piccola frazione della cittadina di Stahnsdorf vicino Berlino, la sua tomba, la numero U-UR 670 è ancora là.
Anzi recentemente la sua lapide è stata anche sostituita con una più moderna.
E se proprio vi interessa saperlo nessun fenomeno paranormale è mai stato segnalato da quelle parti.
E se è per questo, nemmeno casi di presunto vampirismo.

42 commenti:

  1. @ Bara Volante
    E pensare che ero perfino restio a scrivere di Max Schreck perché ero convinto che la sua vicenda fosse stra conosciuta. ;)

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  2. Nick, ti amo.
    Lo giuro, ti amo.
    A me i vampiri non piacciono nemmeno (come gli zombie), ma questo post è quello che io chiamo FOTTUTO OTTIMO BLOGGING.
    L'ho divorato.
    Non conoscevo nessuna delle cose che hai detto, dalla leggenda sull'attore/non attore alla morte del regista.

    Sai, amo molto queste leggende che sorgono in merito a un titolo famoso. Conosci ad esempio quella di Zarcone e Diabolik? :D

    Ribadisco: ottimo post.

    Moz-

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  3. @Miki Moz
    Conosco alcune leggende su Diabolik film, sulla prima pellicola che non venne mai girata, quella che sarebbe dovuta essere interpretata da Jean Sorel.
    Ma su Zarcone so solo che è stato uno dei primi disegnatori del personaggio.
    Ignoro se c'è una leggenda o diceria in merito.
    Racconta, racconta che sono curiosissimo. :)
    Potrebbe venirne fuori un altro bel post.;)

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  4. Potresti fare un post sulle leggende di Diabolik, no?
    Possiamo anche farlo a 4 zampe :)
    Zarcone è il primissimo disegnatore di Diabolik, del primo albo (e solo di quello).
    La leggenda vuole che questo tizio, soprannominato "il tedesco" perché biondo, sia sparito dalla circolazione senza manco prendere il compenso.
    E mai più ritrovato.
    Le Giussani, per riuscire a rintracciarlo, anni dopo, pare che abbiano anche assoldato un detective privato: zero risultati.
    Se il tutto sia vero o meno ancora non è chiaro... :)

    Moz-

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    1. @ MikiMiz
      Senza dimenticare che le Giussani poi dovettero affidare la realizzazione del secondo numero ad una grafica semisconosciuta in fretta e furia. Tra le altre cose il secondo numero è quasi più raro del primo.
      L'idea del post a quattro mani su Diabolik è molto buona.Sentiamoci la settimana prossima per concordare la cosa.

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  5. E bravo Nick!
    Non questo di Murnau probabilmente 😊😊😊😊 ma film su nosferatu uno di certo l'ho visto con Klaus Kinsky mi pare 😊
    Una volta ero appassionata del genere

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    1. @ Patricia Moll
      Ecco, fai conto che quel film con Klaus Kinsky era praticamente il remake di quello di cui ho parlato io oggi...anche se i due film differiscono parzialmente nel finale.

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  6. Sei meglio di Wikipedia. :-)

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    1. @ Pirkaf
      Nessuno è meglio di Wikipedia...però grazie: avevo bisogno di una iniezione di autostima.:)

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  7. Avevo già vagamente letto qualcosa della leggenda che si era creata attorno a questo attore, ma senza poi mai entrare nei dettagli (che ora scopro grazie a te). Non mi stupisco delle voci che sono circolate... il volto di Schreck è agghiacciante e da solo era riuscito a rendere immortale il film. Non era facile girare un film horror all'epoca del muto. E chi riusciva nell'intento, non sarebbe comunque riuscito a perpetuarne il successo o nei secoli.
    Tra l'altro Schreck è a mio parere forse la rappresentazione più riuscita di Dracula, seguita piuttosto alla lontana da quella di Kinski, anche lui un talento naturale. Dispiace per Lugosi e Lee, ma siamo su un altro pianeta.

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    1. @ Obsidian M.
      Per parecchio tempo si è davvero parlato molto di questa voce sull' inesistenza di un attore chiamato Max Schreck, Anche perché molti dei propugnatori dell' ipotesi vampirica non avevano certo la pazienza di andsrsi a cercare info su Max Schreck che sono poche ma ci sono Concordo sul fatto che la sua versione del mostro sia una delle più riuscite.

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  8. Leggenda nella leggenda. C'è sempre da scoprire qualcosa di interessante nei tuoi post.

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    1. @ Ariano Geta
      Posso dire la stessa cosa di te e della tua serie di post sulle città fantastiche

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  9. Interessantissimo post, non sapevo nulla di questo attore!
    Il Moro

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    1. @ Moreno Pavanello.
      Grazie! Davvero è stata una sorpresa anche per me la scoperta di molte info su Schreck

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  10. Come TOM conoscevo la leggenda (ho anche intravisto, tra gli sbadigli, "L'ombra del vampiro") ma nulla sapevo della carriera extra-Nosferatu di Schreck e il post mi ha quindi interessato molto. Grazie :-)

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  11. Ricordo che portai mia figlia al cinema a vedere "Nosferatu"; lei era affascinata dalle storie di vampiri, e mentii sulla sua età, ora non ricordo se fosse vietato ai 16enni o ai 14enni.
    Ci tenevamo per mano ma ci piacque molto.
    Ora le racconterò ciò che hai scritto, sempre alla tua maniera molto accattivante.
    Buondì e grazie.
    Cristiana

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  12. @ Ivano Landi
    Beh si, "L'Ombra del Vampiro" è davvero noioso !;)
    In quanto alla carriera di Schreck per fortuna adesso con internet è più facile reperire notizie in merito. Capisco che prima non fosse così semplice e che quindi venissero fuori parecchie dicerie, consideriamo poi che molti dei film interpretati dall'attore sono rari o quasi scomparsi del tutto ed il quadro sarà completo.

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  13. @ cristiana2011
    Pensa che invece il film con Kinsky all'epoca mi spaventò molto...ero in una fase in cui non amavo l'horror. Ero bambino e cose come vampiri o mostri mi facevano davvero tanta paura.

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  14. Che dire? Post spettacolare... e sapevo almeno metà della storia! Non sapevo cioè che poi alla fine Max è stato "trovato" sul serio.
    Da ragazzo ho amato molto di più il Nosferatu di Murnau che quello di Herzog, che ho avuto la fortuna di prendere in VHS in edicola. All'epoca era roba dozzinale ma oggi sarebbe una primizia rarissima: dopo quella versione mi sono imbattuto solo in vergognose e assurde edizioni "colorate", che il Dio del Cinema li stramaledica... Sarebbe come trasformare in 3D i dipinti di Caravaggio per venire incontro alle stupide mode del momento... Comunque...
    Mi sa che sono tra i pochi ad aver amato "L'ombra del vampiro", e già quando uscivo dalla sala cinematografica sentivo la gente insultarlo. Sono rimasto rapito non solo dalla mostruosa bravura dei due attori protagonisti, ma anche dell'atto d'amore verso il cinema espressionista tedesco, un modo unico di fare cinema che ha scritto da solo un intero capitolo della storia di quest'arte.
    Che darei per avere ancora quella misera VHS da edicola di Nosferatu, che custodiva la localizzazione italiana del film ormai persa, oltre che uno stupendo bianco e nero che ne moltiplicava la potenza visiva...
    Ah, e un mistero di Diabolik è che il film "Totò Diabolicus" non è la parodia... visto che è uscito sei mesi PRIMA del primo numero del fumetto! ^_^ (dici che non vale come "mistero"?)

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  15. @ Lucius Etruscus
    Guarda, spero di non aggiungere dispiacere a dispiacere ma ti dico che, all'epoca comprai anche io una VHS da edicola contenente il Nosferatu di Murnau, sarà stato il 1999/2000 più o meno, quindi dimmi se è la stessa edizione o meno. Conservo ancora quella VHS, così come ne conservo molte altre. Rimpiango quel periodo nel quale nelle edicole si trovavano tante perle come quella. Ovviamente concordo con te per quanto riguarda lo splendore del bianco e nero originale.
    P.s
    Mi avete convinto: scriverò presto un post sui misteri di Diabolik, splendido il particolare che racconti su "Totò Diabolicus", che è anche uno dei miei preferiti tra i film di Totò, assieme a "Totò Monaco di Monza". Lo ignoravo, lo ignoravo del tutto. Magari può essere che quel film non fosse la parodia di Diabolik ma di altri "neri" già usciti, ma forse mi sbaglio.
    Il particolare rimane interessante.

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    1. Rispondo in ordine ;-)

      1) La VHS di Nosferatu la presi molto prima, era il 1992 circa: quando nel gennaio 1993 uscì in Italia il Dracula di Stoker già ero ferrato in Nosferatu! Era una collana di VHS a basso prezzo che presentava tutti i cult: avevo La Mummia di Karloff e Il bacio della pantera, mentre non ricordo se uscì Frankenstein, che se non sbaglio in Italia ha avuto una vita travagliata con i copyright, ma che comunque avevo in VHS sin dal 1990 in una rara edizione.

      2) Hai possibilità di digitalizzare da VHS? Quelle cassette che conservi sono rarissimi e preziosissimi scrigni di informazioni ormai completamente perdute, con l'avvento del digitale. Insieme ad altri appassionati stiamo raccogliendo i titoli italiani presenti nelle vecchie vhs, e il venerdì ne presento alcuni nella mia rubrica "Italian credits" sul blog "Doppiaggi Italioti".
      Se riesci a digitalizzare quelle VHS, saresti un mito ^_^ Solo però se presentano le scritte in italiano, altrimenti non c'è bisogno. Per intenderci, è facile trovare il film in cui i titoli recitino "The Mummy", difficilissimo trovarne con su scritto "La mummia"...

      3) Oggi è quasi totalmente dimenticato, ma fino agli anni Sessanta Fantômas è stato il re assoluto del nero criminale, e sia Totò che Diabolik vi si sono pesantemente, ma dichiaratamente, rifatti per il look. Negli anni poi nessuno è andato a controllare la data di uscita al cinema di "Totò Diabolicus" e si è pensato ad una parodia di Diabolik, quando in realtà entrambi si limitavano a rifarsi ad una certa iconografia di Fantômas.
      Per il mio saggio Lupin contro Holmes mi sono andato a controllare date e scaltabellare riviste francesi di inizio Novecento per ricostruire la Guerra del Nero: ogni quotidiano ingaggiava un romanziere per scrivere racconti a puntate sulle gesta di un criminale sempre più efferato, e ognuno si scopiazzava a vicenda, dando vita a personaggi che hanno dominato la scena italiana per mezzo secolo, prima di venir dimenticati. Ho trovato notizie di un uomo processato in Italia in cui i giornalisti sono andati a nozze... quando a casa sua hanno trovato i libri di Lupin!
      Per completare la marchetta, ricordo anche il mio speciale Macchie Nere, sulle conseguenze che quei personaggi neri hanno avuto sul fumetto italiano, ricostruendo anche la Guerra delle K degli anni Sessanta. Tra l'altro, faccio notare che Diabolik è tra i primi personaggi a fare quello che solo James Bond e poche altre spie al cinema avevano il coraggio di fare... picchiare a mani nude con uno stile marziale! Il celebre colpo di mano sul collo - un perfetto nukitè di karate - potrebbe sembrare uno scimmiottamento dei film marziali asiatici che i cinema italiani trasmettevano a fiumi... ma Diabolik lo tira quasi dieci anni prima di qualsiasi film marziale proiettato nel nostro Paese!
      Insomma, la nostra gloria nazionale meriterebbe davvero uno specialone nocturno ^_^

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  16. @ Lucius Etruscus
    Beh, io in vhs ho nell'ordine: "La Mummia" con Karloff;"Frankenstein"; "La Sposa di Frankenstein"; "Il Figlio di Frankenstein"; "Il Terrore di Frankenstein" tutti della serie della Universal; il "Dracula" con Lugosi. Di italiano diverse cose degli anni '50s e '60s, hai presente quelli della Sheldene & Moizzi messi in vendita a fine anni '90s. Roba come "La Cripta e l'Incubo" di Mestrocinque con Christopher Lee in uno dei suoi rari ruoli da buono; "La Maschera del Demonio" di Bava; "L'Orribile Segreto del Dottor Hickoock" con la Barbara Steele; "La Notte dei Dannati" con Pierre Brice e Patrizia Viotti e tanti altri.

    Vedrò cosa si può fare con la scannerizzazione, purtroppo non conosco nessuno in zona che possa aiutarmi.

    Non avevo pensato a Fantomasperò ora che ci penso è chiarissimo il legame tra la Fantomas e Diabolicus.
    Mi hai convinto! Un bel post su Diabolik uscirà prestissimo.

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    1. Se guardi alcune locandine d'epoca di film di Fantômas usciti in Italia, troverai che è in tutto uguale a Diabolik, anche quando poi nella storia non gira per nulla mascherato. Anche il mitico Macchia Nera di Topolino deriva dalla stessa moda "fantomatica" ;-)

      Non cerchiamo VHS di film italiani, ma copie di film stranieri con i titoli italiani. Quegli stupendi film che mi hai citato con che lingua presentano i titoli di testa? Quando arriva il titolo del film, appare "The Mummy" o "La Mummia"?
      Dall'avvento del digitale ogni copia di titoli italiani è scomparsa nel nulla, quindi la rarità delle vecchie cassette si ha quando presentano titoli tradotti in italiano: se invece i titoli di testa e di coda sono lasciati in inglese, allora non serve alcuna scansione. Sono copie che si trovano facilmente in riversamenti digitali.
      Per esempio io ho ancora la mia copia VHS del 1990 di Frankenstein ma le scritte nel film sono tutte in inglese, quindi non serve per il lavoro di "Preservazione" delle copie italiane. Invece ho tante altre cassette dove i titoli sono tradotti, dove c'è scritto "Regia di" invece di "Directed by": è questo che rende rare queste versioni!
      Quando ti capiterà, sono curioso di sapere se quelle copie Universal che hai vantano titoli inglese o in italiano ^_^

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    2. @ Lucus Etruscus
      I titoli sono in italiano e il doppiaggio mi sembra quello originale. Ho riconosciuto tra le voci quelle di Gualtiero de Angelis e di G. Panigali esponenti della prima mitica generazione del doppiaggio italiano. Hi decine di titoli in vhs . Ti farò una lista.

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  17. @ Luciu Etruscis
    Dimenticavo....lo fate soli per i titoli americani o anche per gli europei? Non so film spagnoli come " Grida nella Notte" di J. Franco o francesi come i tre " Fantomas" con Louis De Funes?

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    1. Uh, penso che siano chicche anche quelle di altri Paesi: basta che non siano italiani "mascherati" ;-)
      Ti ringrazio dell'interessamento e spero ti lascerai contagiare dal virus della video-archeologia! Ieri sera ho registrato da La7 "Sfida all'OK Corral" coi titoli italiani ed ero contentissimo ^_^

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  18. @ Nick/Lucis - il vostro scambio epistolare è una meraviglia. Me ne starei qui a leggervi per ore... ^__^

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    1. @ Obsidian M.
      Puoi partecipare anche tu, sei ufficialmente invitato. So bene che anche tu ami questo tipo di Cinema.

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  19. Visto che stiamo intrigando TOM, ne approfitto per mostrare un paio di chicche dalla citata rubrica "Italian credits"
    Rarissima versione italiana dei titoli di "Shining" di Kubrick
    https://doppiaggiitalioti.files.wordpress.com/2016/11/shining_c.jpg
    e delizioso titolo italiano di "Notorious"... con Hitchcock scritto male!
    https://doppiaggiitalioti.files.wordpress.com/2017/01/notorious_c.jpg
    Fino al '99 queste cose erano banalità a cui nessuno faceva caso, ma con l'avvento del DVD è tutto scomparso: i film sono SOLO con i titoli originali, le faticacce dei distributori nostrani sono tutte andate perse. Vi ricordate che nei film quando inquadravano una lettera scritta a mano... era scritta in italiano? Vi ricordate che quando inquadravano i giornali questi riportavano titoli italiani? Ecco, quelle ammazzate dei nostri distributori sono tutte scomparse... Rimangono solo alcune chicche nelle VHS dei collezionisti ;-)

    Per finire una parentesi sul "nero".
    Spinto Maurice Leblanc a inventarsi Lupin come la "versione criminale" di Sherlock Holmes, l'editore Pierre Lafitte adocchia un giornalista che scrive racconti a puntati e spinge anche lui a scrivere testi più neri, che Lafitte poi può pubblicare. Il giornalista si chiama Gaston Leroux e per Lafitte scrive "Il fantasma dell'Opera". Leroux scrive per il giornale "Le Matin" il cui editore si secca: perché queste storie nere non le scrive per il suo quotidiano? Chiama Léon Sazie e si fa scrivere racconti a puntate sul criminale Zigomar, vestito di un manto nero che compie malefatte firmandole con la Z... dieci anni PRIMA di Zorro! (Qualcuno ricorderà che la nostra Zakimort, "sorellastra" di Diabolik, ha per padre un certo Zigomar...)
    Lupin il ladro gentiluomo, Erik il fantasma dell'Opera e Zigomar il criminale spopolano tanto che il giovane editore Arthème Fayard scalpita: vuole un cattivo pure lui! Va da un giornalista sportivo che da poco ha provato a scrivere un giallo e gli chiede se sia capace di scrivere qualcosa di "nero". Il giornalista e un suo collega, cioè Souvestre e Allain, durante un viaggio in metro si inventano un personaggio: gentiluomo come Lupin, criminale come Zigomar... e fantôme come Erik. Vanno dall'editore e gli mostrano un foglietto con su scritto il nome del nuovo eroe nero, Fantômus. Fayard legge male... e nasce Fantômas!
    Il resto lo trovate qui :-P

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    1. @ Lucius Etruscua
      Vedo che ti stai facendo un po di pubblicità, eh?
      :P

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    2. @ Lucius Etruscua
      Ovviamente scherzo. È bello vedere quanta passione ci metti e come conosci bene l' argomento.
      Comunque aspettati dei miei articoli sull' argomento.
      😉

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  20. È che mi appassionano le storie dove gli incontri (e gli scontri) tra autori creano buona narrativa, anche se di genere. Anche la censura, il moralismo e il bacchettonismo aiutano tantissimo: più si biasima e si condanna qualcosa, più la si rende appetibile per i lettori. Purtroppo mi sembra che dal Duemila siano gli autori stessi ad autocensurarsi, almeno in Italia, preferendo non creare assolutamente nulla piuttosto che dispiacere a qualche tuttologo od opinionista televisivo. In un periodo passato, quando addirittura i ministri intervenivano per condannare certe pubblicazioni, la produzione narrativa italiana era nettamente più frizzante e vivace...

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  21. @ Lucius Etruscus
    Concordo in pieno! Almeno questa è stata la situazione italiana, almeno fino a tutti gli anni 70s.
    Tra parentesi, se ti interessa il discorso "neri" e "parodie" vedi se riesci a reperire un misconosciuto film degli anni della Guerra. Si intitola " Macario contro Zagomar"
    Ricorda niente il secondo nome? :)

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  22. Nooooo, che spettacolo! Voglio assolutamente quel film ^_^ Adoro le parodie dei neri, anche solo per nome: in "Totò le Mokò" il personaggio nerissimo di Za la Mort diventava Za la Mortadel :-D

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  23. @ Lucius Etruscus
    Guarda, "Macario contro Zagomar" è una di quelle pellicole che non è facile reperire, non impossibile ma nemmeno facilissimo. Credo che dipenda dal fatto che si tratta di quei film prodotti durante gli anni più bui della seconda guerra mondiale, se non ricordo male l'anno di uscita fu il 1943, quindi film che hanno circolato pochissimo e in un numero ridotto di copie.
    Qualche info la trovi qui:
    http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=13664

    P.s
    "Toto le Moko" è un altro dei miei preferiti tra i film di Totò.
    Nell'ordine:
    Totò Monaco di Monza
    Totò Diabolicus.
    Totò e i Re di Roma
    Totò Tarzan (che è poi l'unico film in cui compaiono -sia pure non nelle sstesse scene- le tre storiche spalle teatrali di Totò e cioè: Mario Castellani; Edoardo Passarelli e Guglielmo Inglese.
    L'Allegro Fantasma.
    Totò sceicco.
    Totò contro i Quattro
    e ovviamente....
    Totò le Moko.

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  24. Eh sì, ha ragione il buon Miki... questo è fare buon blogging. Curato, accattivante, semplice ma approfondito.

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    1. @ Marco Lazzara
      Grazie spero di non deludere mai nessuno di voi in futuro.

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  25. Lucius Etruscus16 marzo, 2022

    Come vola il tempo, sono passati cinque anni dall'ultima volta che ho commentato su questa pagina!
    Ne approfitto per fare gli auguri a "Massimo Spavento" per il suo ruolo che questo mese festeggia cento anni di vita cinematografica ;-)

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    1. @ Lucius Etruscus
      Si sono passati cinque anni! Ma di Massimo Spavento tornerò presto a parlare. ;) Faccio anche io gli auguri all'attore

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  26. Con un nome così, e con un ruolo così iconico sulle spalle, non potevano non nascere leggende urbane sul conto di Max! Alla storia di Murnau avvinghiato al servitore per morderlo sul collo non credo nemmeno per un secondo, però! X--D

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    1. @ SamSimon
      C'è anche quella di leggenda. Difficile dire a cosa credere o non credere. XD

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