In questa strana fine d'inverno il nostro paese pare quasi sospeso, a metà strada di un guado che, ancora non si può dire, non si sa da che parte ci farà sbarcare.
L'unica cosa certa è che questa esperienza finirà per cambiare abitudini stratificate da decenni.
La settimana prossima Nocturnia tornerà alla usuale programmazione, nel frattempo però approfitto di questa situazione per compiere la mia seconda ed ultima deviazione dagli argomenti che di solito tratto.
Sarà un post diverso rispetto i temi che siete abituati a leggere ma come vedrete alla fine finiremo comunque a parlare di letteratura.
Qualche tempo fa su Facebook con l'amico TOM si parlava delle sorprese che possono venir fuori dai punti di BookCrossing : secondo TOM molto spesso in mezzo al mare magnum dei volumi lasciati di vecchi proprietari in attesa di nuovi proprietari e lettori si possono rinvenire delle vere e proprie gemme.
Dove risiedo io a Mira nel veneziano di questi punti ce ne sono almeno un paio, delle vere e proprie casette di legno create da una benemerita associazione di volontariato dove chiunque volendo, può prendere e lasciare i libri che gli interessano.
Quando lavoravo facendo pulizie sui treni di solito portavo presso quei punti tutti quei volumi che i viaggiatori dimenticavano o abbandonavano volutamente per i vagoni, volumi che non facevano parte delle mie letture abituali (tipo tanti Segretissimo, altri Gialli o parecchie storie d'amore) e che altrimenti i miei colleghi avrebbero buttato assieme a tante altre cose abbandonate dai "civilissimi" viaggiatori (non avete idea o forse ce l'avete fin troppo bene di quante cose si lascino volontariamente sui treni, tanto ci sarà qualcun altro che dovrà pulire). Ultimamente poi ci lasciavo quei volumi che ho da anni ma dei quali da tempo ho perso speranza o interesse di leggere, di norma quello che ci trovavo che potesse rispondere ai miei gusti erano al massimo dei vecchi Urania (buonissimi anche quelli, intendiamoci Eh!) o se ero proprio fortunato fortunato i romanzi di X-Files del Club del Libro.
Più o meno un mese e mezzo fa però le cose sono andate in maniera molto diversa.
Sin da bambino ho sempre avuto un rapporto privilegiato coi libri, a volte mi sembra che mi "chiamino da lontano"
Questa è stata una di quelle volte.
Quel giorno di un mese e mezzo fa ho notato, quasi sepolti in mezzo agli altri un nutrito gruppo di volumi, una cinquantina circa che si differenziavano dagli altri, tutti apparentemente molto datati. i volumi dovevano essere appartenuti alla stessa collezione privata, la vecchia proprietaria forse la nonna dell'anonimo donatore nel corso degli anni aveva strappato le copertine originali sostituendoli con rilegature cartonate posticce e senza inserirgli i titoli, le copertine dei libri più antichi avevano come immagine i leoni o i cavalli rampanti tipici di tanti stemmi araldici, sulla maggior parte delle cover fittizie invece vedevano campeggiare la figura del giglio stilizzato.
Dicevamo del'età dei tomi in questione.
I più recenti erano stati pubblicati nel 1931, il più vecchio era l'edizione del 1880 di Vita dei Campi di G. Verga, la prima edizione mai stampata della raccolta di racconti dello scrittore siciliano.
A scanso di equivoci lo dico subito, temo che i volumi data la particolare operazione di ricopertinatura della vecchia proprietaria non abbiano più nessun valore economico e nessun interesse per i collezionisti duri e puri.
M'interesserebbe però conoscere la storia dietro alla padrona di quei volumi, compare spesso un nome vergato in inchiostro antico, di quelli che si vergavano col pennino direttamente dal calamaio nelle prime pagine, il nome è Pierina De Gobyen o de Goblyen, la grafia mi sembra infantile e inesperta.
Un cognome francese? Fiammingo? Spagnolo ? Oppure di qualche antica famiglia veneta?
Non sono riuscito a trovare riferimenti soddisfacenti in rete in proposito.
Ma sarebbe interessante poter ricostruire la storia di questa vecchia collezione, magari anche per sapere se esistono altri volumi dispersi in giro.
Veniamo adesso ai libri che ho trovato.
Come visto c'è tanto Verga, tanta Grazia Deledda, diverse opere di Giacosa, l'edizione del 1900 (credo che sia la seconda edizione italiana) del Quo Vadis di Henryk anzi di Enrico Sienkiewicz come si usava scrivere allora italianizzando sempre i nomi propri stranieri. Ma anche tanti nomi oggi dimenticati.
La vecchia lettrice doveva avere una vera e propria predizione per il Verismo dal momento che ho trovato molte opere scritte da Neera, nom de plume dell'autrice milanese Anna Maria Zuccari, una scrittrice molto attenta alla condizione femminile, ma che però ne giustificava la posizione subordinata rispetto agli uomini (mi chiedo cosa ne penserebbero le odierne femministe), diversi drammi di tal Gerolamo Rovetta, che pare fosse un autore molto popolare nell'Italia di inizio 900. Oppure vi dice niente il nome di Luciano Zuccoli?
Si trattava di un nobile italo-svizzero che era nato nel Canton Ticino da una famiglia mista: il suo vero nome era Luciano Von Ingenheim, ma per motivi patriottici preferì adottare il cognome della madre italiana. il Conte Zuccoli fu giornalista a Venezia, Modena e a Milano, collaborò tra le altre cose anche al Corriere della Sera, fu un autore molto popolare anche lui legato al Verismo, anche se scrisse anche un romanzo dai toni decisamente horror come Il Maleficio Occulto nel 1920 (che è uno dei volumi che ho trovato). Purtroppo Zuccoli non doveva essere una persona molto gradevole: le polemiche lo accompagnarono per tutta la vita, nel 1912 fu allontanato dalla direzione della Gazzetta di Venezia a causa del suo estremo antisemitismo e, tanto per raccontarne una, al tempo della Guerra di Libia si scagliò pubblicamente contro l'esercito italiano perché "faceva troppi prigionieri ".
Così giusto per farvi capire il livello del personaggio.
Sarebbe interessante capire anche un'altra cosa e cioè se le firme di Grazia Deledda presenti all'interno dei suoi romanzi siano autografe oppure se si tratti solo di un timbro (credo sia vera la seconda ipotesi però chiedo aiuto e lumi a quei lettori più bibliofili del sottoscritto, ma così sempre come mia curiosità)
Come dicevo i libri dovrebbero avere perso tutto il loro valore economico, io però li conserverò gelosamente come testimonianza di una parte del passato culturale e letterario italiano.
E nel frattempo, continuerò a cercare informazioni sulla loro vecchia proprietaria.
Se qualcuno a Mira (Ve) o da altre parti mi potrà aiutare a ricostruirne la vita è il benvenuto.
Chi lo sa se un giorno non ci possa uscire fuori una bella storia per Nocturnia?
31 commenti:
Ti auguro di trovare la proprietaria.
Anche da me, a Monopoli, un'associazione ha fatto installare, di recente, una casetta di legno con dei libri, in una villetta.
Onestamente non so se l'idea funziona. Qui al sud prevale il vandalismo, purtroppo.
Appena finisce la quarantena andrò a verificarne lo stato e a sfogliare i libri che vi si trovano all'interno.
Buona serata.
Mi unisco all'augurio di Claudia ed aggiungo che il valore economico di un libro è l'ultima cosa, quello che conta è il suo contenuto, le emozioni ed i messaggi che l'autore comunica ai suoi lettori. Queste cose fanno di un libro un oggetto dal valore inestimabile.
Che bella storia, la capisco in pieno perché io farei altrettanto. I libri antichi per me hanno un fascino unico. Ti auguro - non si sa mai - che magari almeno uno dei tomi abbia un discreto valore collezionistico e che magari trovi qualcuno disposto a comprarlo per una cifra adeguata.
Direi che ce ne sono tutti gli ingredienti. Ti invidio questa esperienza, deve essere bellissimo scoprire tracce di persone del passato disseminate fra vecchi libri. Avevo pensato di comprare un "ex libris", uno di quelli fatti artigianalmente.
@ Claudia Turchiarulo
I vandali non mancano nemmeno in provincia di Venezia, come nel resto del mondo. Dove vivo io c'è anche un altro fenomeno, purtroppo, cioè quello dei soliti "furbi": le persone che depredano letteralmente le postazioni del bookcrossing prendendo tutti o quasi i libri, senza metterne nemmeno uno in cambio. Si tratta di fenomeni isolati però capita anche questo. Io quando prendo dei libri ne metto sempre altri in cambio anche dei volumi a fumetti se non ne ho altri (che tanto sono sempre libri come tutti gli altri) ma spesso noto che non tutti lo fanno.
@ Daniele Verzetti il Rockpoeta®
La proprietaria originale temo sia morta, magari da decenni però mi piacerebbe poterne ricostruire la storia umana, ho la sensazione che possano venirne fuori delle cose interessanti sia a livello storico che umano. In quanto al valore dei libri, per me sono senza prezzo, non m'interessa la rarità o l'aspetto economico, ma il loro valore culturale. :D l'ho voluto dire per chiarire subito solo per completezza del post.
E comunque: W sempre la Cultura e W i libri.
@ Ariano Geta
Ti auguro che ti capiti anche a te una esperienza simile perchè è bellissima. A me è già capitato due o tre volte, una volta con una moneta: un centesimo italiano del 1867 e diverse volte con dei libri, sono esperienze bellissime, un legame col passato che si ricostruisce.
@ Luz
tra gli ex libris ce ne sono parecchi che sono molto belli, sono delle vere opere d'arte. Ti auguro di vivere esperienze simili a questo mio ritrovamento.
Affascinante scoperta di un passato lontano, probabilmente la proprietaria ricopertinandoli si voleva creare una sorta di biblioteca di volumi che all'epoca andavano di moda. Penso che la firma sia un clichè di stampa che sostituiva il futuro bollino Siae del diritto d'autore per evitare copie contraffatte.
Io l'unica cosa che trovo nei libri usati sono delle dediche o dei fogliettini di auguri, ed una volta persino un foglietto scritto a macchina con frasi Zen dedicate ad un gruppo di adepti di qualche culto Buddhista.
Ma deve uscire qualcosa da interessare tutti i tuoi lettori. Già il modo in cui li hai trovati aleggia in aria con tutto il suo "mistero". Chissà che personaggio doveva essere la proprietaria con il suo pennino alla china e i suoi libri sul verismo.
Spero che qualcuno di noi possa darti una mano sulla ricerca.
Anche io amo i libri d'epoca. Ne ho alcuni molto belli comprati al mercatino di via Armorari di Milano.
@ Gioacchino Di Maio
Penso che la tua ipotesi sul fatto che la proprietaria volesse creare una sua libreria uniforme sia corretta, pensavo anche io ad una cosa del genere, anche per questo mi chiedo se sparsi in giro ci siano altri volumi della stessa collezione. Si, credo anche che sia corretta la tua ricostruzione sul cliché di stampa: non ce la vedo Grazia Deledda a firmare migliaia e migliaia di copie dei suoi libri.
@ Pirkaf
Servono anche quelle, in questo momento abbiamo bisogno tutti di un po di Zen. ;)
A parte gli scherzi, io sono stato fortunato, me ne rendo conto, però so che si tratta di casi rari,anche io di solito trovo solo quello che trovi tu.
@ Mariella
Mi piacerebbe davvero poter riuscire a trovare informazioni, anzi spero che qualcuno mi possa dare lumi. Finora ho trovato solo scarse notizie su una pittrice spagnola chiamata Pierina De Goblen, ma non credo che sia la stessa persona. :(
Come scrivevo altrove, ultimamente ho avuto un colpa di fortuna incredibile nel punto di bookcrossing del mio paese (che non è la solita casettina di legno, ma un tavolone lungo dieci metri all'interno del parco cittadino).
Purtroppo gran parte dello spazio è sempre occupato da vecchie enciclopedie mai sfogliate da anima viva e da inutili libri scolastici risalenti alle guerre puniche.
I tuoi ritrovamenti sono fantastici. Probabilmente, come dici tu, non hanno alcun valore economico ma pazienza... il valore alla fine è solo quello che gli dai tu, come appassionato.
Un mistero molto sfizioso per il tuo senso dell'investigazione. :)
@ Obsidian M
Enciclopedie mai sfogliate ma non solo. Quello che si trovano spesso almeno da me sono tanti libri di autori popolarissimi negli anni 70s, tipo Luca Goldoni comprati perché tutti ne parlavano ma nessuno li leggeva veramente.
Quei libri che ho trovato per me valgono tantissimo, il valore sentimentale è altissimo per me.
@ Grazia Gironella
Di sicuro adesso di temo libero per lavorarci sopra. ;)
Un caro saluto.
Ciao Nick.
Mi ha colpito molto una frase che hai scritto , cioè quando racconti che i libri sembra stiano a chiamarti.
Due anni fa circa scrissi qualcosa su un blog di cinema a riguardo ...molto simile a quello che dici te riguardo i libri.
Mi farebbe piacere se la leggessi anche solo per presentazione che mi ha fatto il blogger ahaha a cui voglio molto bene!
Ti linko l’indirizzo
https://ilbuioinsala.blogspot.com/2017/10/recensione-stolen-lives-scritti-da-voi.html?m=1
Riguardo al tuo post che dirti...leggo poco anzi ti confesso che ho ricominciato a leggere da tre anni più o meno costantemente grazie alla curiosità che mi aveva instillato un blogger che forse conosci , Riccardi Massimiliano su un suo libro.
Ho letto tre romanzi suoi , un altro libro di un altro blogger , l’ultimo che ho preso è quello di Nino Baldan che hai presentato pure te qua su Nocturnia , lo devo cominciare fra poco.
Tra autori più famosi ho letto da poco Cecità di Saramago e finito da poco un Thriller di Stuart Mcbride.
Son carine le casette dove ripongono i libri ..quasi delle mini biblioteche...apprezzo molto questo genere d’iniziative ma sono molto distanti dal mio intendere l’approccio con la lettura.
Sbaglio io lo so ma ho il piccolo difetto di volere delle cose che mi piacciono l’originale e solo per me.
Compatibilmente con le mie possibilità economiche ecco perché non frequento biblioteche o posti dove danno cose usate ...lo so non è cosa di cui andar fieri ma che ci vuoi fare..
Tanti saluti e un forte abbraccio a te e a Venusia.
Ps . Spero riuscirai a trovare notizie sulla tua anziana e misteriosa scrittrice💪🏻
@ MAX
Ho letto e devo dire che prima o poi ti chiederò anche io un guest post, "Stolen Lives" non mi è piaciuto molto, ma la tua recensione si, quindi complimenti! In effetti, capita di sentirsi chiamati, da un libro, da un film e perfino da un animale, pensiamo sempre diessere noi a scegliere, ma in realtà il più delle volte siamo noi ad essere scelti. Conosco Massimiliano Riccardi, è un grande! E' un poco che non lo sento però magari approfitto di questi giorni di fermo obbligatorio per scrivere ad un poco di amici che non sento da tempo.
Riguardo ai libri....ma vale anche per i fumetti, i DVD e perfino con le vecchie videocassette il più delle volte la penso come te, sono un collezionista "vecchia scuola" e preferisco roba perfetta, o comunque in condizioni ottimali, se un giorno dovessimo organizzare una grigliata (quando tutta questa situazione del coronavirus sarà finita) o una pizzata con i blogger della zona vi farò vedere anche la mia collezione di libri e fumetti Però a volte si trovano delle belle occasioni nell'usato (così ad esempio ho trovato alcune cose interessanti come diversi numeri di Tex )ed allora va bene anche l'usato.
Un abbraccio a te e a tutte le persone che ami.
PS
Se riuscirò a trovare la collezionista dei libri pubblicherò le informazioni sul blog, intanto domani provo a scrivere nuovi post, in questi giorni sinceramente non è che abbia molti stimoli.
Grazie per aver letto.
Felice di sapere che qualcun’altro ha visto Stolen lives oltre me😀.
Credo l’abbiano passato in tv due volte , la seconda deve essere stata quella mia.
Non sei l’unico a pensare che il film sia brutto ...dopo averlo visto ho letto recensioni in giro non proprio positive ma che dirti non è un capolavoro ma a me ha toccato una punta di cuore.
Onorato di poter scrivere qualcosa per te se c’è ne sarà l’occasione ...ma guarda che io ci gioco , essere letto mi fa piacere ma nella scrittura son tutto tranne che alla vostra altezza.
Sono molto più eccitato all’idea di una pizza in compagnia...ahahah!
Quando vuoi..fai un fischio.
Magari fai un annuncio qua sul tuo blog oppure ti lascio la mail : Gorgon2011@libero.it sarà un piacere conoscerti /vi ecc..
Su occasioni legate all’usato son successe pure a me.
Quando lavoravo a Mestre frequentavo un negozietto in via Miranese che aveva fumetti , libri e dischi usati.
Ho trovato dischi che cercavo e pure dei F.Q gigante originali con storie che avevo letto da ragazzino e mi erano rimaste dentro.
È stato un piacere rileggere quegli albi ,buoni ma comunque segnati dal tempo.
Più avanti quelle storie le ho ritrovate nei vari Masterwork della Marvel ristampati e per quanto i dischi li ho ricomprati tempo dopo stampati su CD.
@ MAX
Conosco quel negozio, lo frequentavo anche io qualche annetto fa, sai per caso se c'è ancora ? Che magari il giorno che si potrà tornare ad uscire magari ci andro!
Appena organizzo qualcosa ti contatto.
Guarda mi spiace ma non lo saprei proprio...son più di vent’anni che non passo per quella strada dove c’era il negozio.
Se fosse ancora aperto sarebbe quasi un miracolo.
Ciao e a presto
Complimenti compare per il bellissimo e prezioso ritrovamento. Sicuramente non avranno valore economico ma anch'io non mi sarei fatto sfuggire l'occasione di portarli a casa con me.
@ MAX
Si, più o meno è lo stesso periodo mio, saranno una ventina di anni (da quando abitavo a Chioggia) che non passo da lì.
@ Long John Silver
Non potevo lasciarmeli scappar via, da amante dei libri sarebbe stato un crimine farlo.
Che bello questo "Chi l'ha visto?" letterario! :)
@ Federica Leonardi
Bello e soprattutto inaspettato. ;)
Mannaggia!" A me non capita mai!!!!
ps l'urlo che hai sentito è quello del marito che dice menomale!!!! ahhahahahah
Posti di book crossing in paese da me non ce ne sono. Ne ha uno proprio sotto casa la figlia e si serve abbondantemente
@ Patricia Moll
tua figlia fa benissimo! anzi spero che aprano un punto di book crossing anche sotto casa tua.
Difficile Nick. Abito in collina in una frazione con un centinaio di persone... qquando mai?
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