SCHEGGE DAL BUIO #2: ISTANTANEE DA "L' ALBA DEI MORTI VIVENTI" (2004)

L'altra volta avevo affrontato una pellicola risalente agli anni '40 s del XX° Secolo, invece oggi per la mia nuova rubrica mi occuperò di un film relativamente recente: il Dawn of the Dead (L'Alba dei Morti Viventi ) di Zack Snyder del 2004. Ricordo che in questo caso non si tratta di una rubrica di recensioni, ma che, più che altro, si tratta di un tentativo, un modo per parlare di un argomento (che sia un film, un libro o di qualsiasi altra cosa) semplicemente tramite brevi schede, piccole informazioni legate tra loro tramite un fil rouge estremamente definito.
Informazioni sparse che porteranno quasi sempre a scoprire legami inaspettati tra le cose.
Cominciamo...

Si è tentato per anni di costruire un remake del classico di John Romero, ma Dawn of the Dead (da noi Zombi) proprio per la sua natura di cult scoraggiato ogni  tentativo di replicarlo.
Imitazioni si, sequel più o meno autorizzati anche, ma repliche mai.
Il momento giusto sembrò essere arrivato a fine 2003 quando il produttore ( ed ex collaboratore di Romero) Richard P. Rubinstein assieme alla Universal credettero di individuare il regista e lo sceneggiatore giusto, rispettivamente nelle persone di Zack Snyder e di James Gunn.

- Snyder proveniva dal mondo degli spot pubblicitari, esattamente come Romero prima di lui.

- Gunn, invece, come sappiamo, aveva lavorato a lungo con la Troma, ed anni dopo avrebbe diretto Guardians of the Galaxy.

Entrambi parevano avere le idee chiare.

Leggendo i nomi delle persone coinvolte, tuttavia saltano fuori altre sorprese.
Ad occuparsi degli effetti speciali, fu la società AFX, uno studio creato dalla coppia David LeRoy Anderson ed Heather Langenkamp, e se quest'ultimo nome vi sembra pericolosamente familiare avete tremendamente ragione.
Stiamo parlando della stessa Heather Langenkamp,attrice icona dell' horror famosa per aver interpretato ben tre dei film della saga di Nightmare
La Langenkamp ha da tempo affiancato la sua attività recitativa a quella di produttrice e truccatrice, lavorando a cosucce come questa e come Cinderella Man.


Heather Langenkamp oggi. E meno male che dopo il
primo"Nightmare"non voleva più essere associata al
genere horror
.
Quando si trattò di definire le prime scelte di casting sia il regista che i produttori avrebbero voluto avere per la parte del burbero ed apparentemente cinico poliziotto Kenneth Hall il gigantesco Ving Rhames, all'epoca lanciatissimo grazie al successo del franchise di Mission Impossible con Tom Cruise, ma erano titubanti a chiederglielo per paura che l'attore rifiutasse. Con gran sorpresa di tutti fu lo stesso Rhames a farsi avanti e ad opzionare per sè stesso il ruolo.
Quando in un secondo momento fu chiesto all'attore i motivi di quella scelta il buon Ving rispose candidamente che,viste le tendenze del cinema americano, quello era uno dei rari film in cui un attore afroamericano potesse sperare che il personaggio da lui interpretato riuscisse ad arrivare vivo fino ai titoli di coda.


Ving Rhames, probabilmente questo sarà uno dei ruoli
per cui sarà più ricordato.

Pur ambientato nella fittizia cittadina di Everett nel Wisconsin, il film fu girato in Canada nell' Ontario tra Toronto e Tornhill, per motivi prettamente economici.Il Canada ha un regime fiscale più favorevole rispetto ai vicini Stati Uniti ed una produzione cinematografica statunitense che giri lì -oltre a poter contare su attori e maestranze di gran qualità-risparmia almeno il 30% sulle spese previste.
Tendenza questa cominciata negli anni '90s con serie quali X-Files che continua ancora oggi.
La scelta della location condizionò comunque anche parte delle scelte del cast, compresa quella della protagonista Ana Clark interpretata dalla canadese Sarah Polley, fino a quel momento conosciuta esclusivamente per le sue partecipazioni televisive e a produzioni "indies"
E proprio con la tecnica solitamente usata per i film indipendenti, vale a dire in ordine cronologico, dalla prima scena all'ultima senza salti o senza intervalli, che venne girato almeno all'inizio Dawn of the Dead. In questo modo i vari attori vissero la produzione in maniera differente, entrando meglio nelle varie parti.


Sarah Polley

Come set venne scelto un vero centro commerciale:  il Thornill Square, un esercizio  appena chiuso e destinato alla demolizione (e infatti è stato abbattuto appena dopo la fine delle riprese!) situato in quartiere di Thornhill che stava per essere riqualificato ma ancora molto densamente abitato.
E questo ha fatto si che non sempre le cose andassero lisce.
A metà della lavorazione era stata prevista una scena in cui dal terrazzo del Mall, il personaggio di Terry, una delle tre guardie della sicurezza del centro commerciale, interpretato dall'attore Michael Barry, riconoscesse tra gli zombi affamati in arrivo nel parcheggio una sua vecchia conoscenza. Sempre la sceneggiatura prevedeva che il personaggio si mettesse ad offendere ed irridere ad alta voce il morto vivente con espressioni del tipo: " Facevi schifo da vivo e fai ancora più schifo da morto!" oppure:"Era ora che tu morissi bastardo!"

Michael Barry alias Bart
Non è cattivo: è che lo disegnano
così !
Peccato che nelle vicinanze ci fosse una chiesa (per motivi di privacy mai inclusa nelle riprese) e che proprio quel giorno fosse previsto, proprio a quell'ora, un vero funerale.
Con i risultati che si possono immaginare.
Quando si rese conto dell'avvicinarsi della processione e dello sgomento che le sue urla provocavano tra i parenti del vero defunto il povero Barry provò talmente tanta vergogna da chiedere al regista (senza essere ascoltato) che s'interrompessero le riprese per potersi andare a scusare.
Purtroppo per l'attore, quasi come una beffa finale, quando si trattò di montare il film, la scena venne esclusa dal girato finale. (1)


David Emge
Missing in Action
?

Come la maggior parte dei remake anche in L'Alba dei Morti Viventi vennero chiamati alcuni degli interpreti del film originale (2) ad interpretare dei piccoli ruoli, nello specifico-e questa è cosa risaputa- ricomparvero il grande Tom Savini che nell'originale del 1978, oltre ad occuparsi del make up, aveva interpretato Blade, uno dei motociclisti razziatori; il cultissimo Ken Foree e Scott H. Reiniger due dei quattro protagonisti originali.  Mancava Gaylen Ross, che in Zombi interpretava l'unico personaggio femminile, suo era stato infatti il ruolo di Fran \ Jane ma -ed è cosa risaputissima anche questa- venne contattata dalla produzione, non se la sentì a comparire ma permise l'utilizzo del suo nome. Mancava all'appello il solo David Emge che in Zombi era stato il pilota Stephen (altrimenti detto Fly Boy per  via del suo lavoro). La versione ufficiale della produzione,confermata da alcune dichiarazioni di Snyder effettuate dal regista negli audio commentary del Dvd, fu semplicemente che non erano riusciti a rintracciare l'attore in tempo utile.

Non vi preoccupate: Emge non è scomparso nel nulla.
Come testimonia questa foto del 2006 (e quindi posteriore al film di Snyder)
che lo vede ospite ad un incontro coi fans assieme a Joe Pilato e a Ken Foree

In effetti uno dei momenti più toccanti ed iconici di tutta la pellicola e probabilmente anche uno dei più commoventi, si verifica durante il cameo di Ken Foree, quando l'attore a distanza di molti anni replicò la battuta più celebre della pellicola originale,  e forse di tutta la cinematografia del perturbante, la graffiante: "When there's no more room in hell the dead will walk the earth !".
"Quando non ci sarà più spazio all'inferno i morti cammineranno sulla Terra"!
In seguito per confermare la sua riconquistata statura di Kult-Actor il buon Foree, avrebbe partecipato ad un terzo zombie movie, quel Zone of the Dead (ribattezzato in un secondo momento Apocalypse of the Dead) una sciagurata co-produzione tra Italia, Spagna e Serbia realizzata nel 2009 ed ambientata nella serba Panchevo,la città più inquinata d' Europa. In quella occasione Foree affiancato da diverse star locali avrebbe citato sé stesso ed i suoi film più famosi. Gli sceneggiatori serbi misero in bocca all'attore americano battute sul tipo che sarebbe stato meglio non cercare rifugio all'interno di posti come i Centri Commerciali per sfuggire alla furia ed alle brame dei morti viventi.

Ken Foree in Dawn of the Dead nel 2004
"When there's no more room in hell the dead will walk the earth !".
Ma all'interno de L'Alba dei Morti Viventi c'era comunque un altro cameo importante, notato però da pochi.
Quello dello stesso regista Zack Snyder.
Sta tutto in un breve fotogramma contenuto nei titoli di testa del film, quello che rappresenta la fuga in elicottero del Presidente degli Stati Uniti da Washington. Fate caso alle guardie armate che falciano a colpi di mitra la folla (non si capisce se di morti viventi o di semplici cittadini spaventati) che si avventano contro il mezzo presidenziale. Concentratevi sul militare più a sinistra.
Fatto?
Bene, ecco Zack Snyder in tutta la sua potenza recitativa.


Sulla sinistra  Zack Snyder, nel suo cameo
Del resto, volendo avere gli occhi aperti, il regista ha disseminato un poco tutta la pellicola di omaggi, riferimenti e di inside jokes relativi al film di Romero.
Ma anche verso qualcos'altro.
Qualcosa di meno aspettato.

-Snyder ha sempre considerato il suo film, più che come un vero e proprio remake, come un film parallelo, cioè come il racconto delle avventure di un altro gruppo di sopravvissuti all'interno dello stesso universo narrativo della quadrilogia romeiana dei Living Dead. Per questo all'interno di una delle scene iniziali del film, quelle della zombie outbreak viene inserito con l'ausilio della computer grafica una immagine di un altro elicottero. Quello pilotato da David Emge nel film del 1978.

-All'interno delle parti speciali del Dvd della Director's Cut rilasciata nel 2004 è presente anche un filmato intitolato Special Report ( Edizione Straordinaria: Interrompiamo il Programma,secondo la titolazione italica). Si tratta di un mock video della durata di 21 minuti in lingua inglese e sottotitoli in lingua dantesca che descrive una finta diretta televisiva da parte di una rete statunitense dell'apocalisse zombesca. Dall'incredulità iniziale del commentatore televisivo si passa ben presto in maniera progressiva all'angoscia, al caos, di chi ha perso i propri riferimenti razionali, fino alla rassegnazione finale.
Il filmato è -bisogna dirlo -girato in maniera a volte dilettantesca e grossolana. A salvarlo è l'interpretazione dell'attore Richard Biggs, un volto noto della fantascienza televisiva, celebre per l'interpretazione del Dottor Stephen Franklin nella serie Babylon 5.
Biggs con grande professionalità regge praticamente da solo tutto il cortometraggio, in quella che si confermerà come la sua ultima interpretazione. 
Pochi mesi dopo aver lavorato a questo video, il giorno 22 marzo del 2004 Richard Biggs lascerà questa terra stroncato a soli 44 anni da una dissecazione aortica. 
Particolare questo, ironicamente inquietante, per un attore che nel corso della sua carriera aveva quasi esclusivamente interpretato ruoli da medico.

Richard Biggs (1960-2004)
in Special Report
Verso il finale di Special Report, viene compiuto un altro omaggio a Babylon 5.
Prima che la piccola rete venga obbligata a sospendere le trasmissioni, prima che le responsabilità passino alla Rete d' Emergenza (Emergency Broadcasting Network) viene fatto passare l'ultimo messaggio alla Nazione del Presidente degli Stati Uniti che, come abbiamo visto, ha già provveduto ad abbandonare Washinton e a scappare verso una segretissima località sicura.
La voce impiegata è quella dell'attore Bruce Boxleitner, che in Babylon 5 interpretava il comandante (e poi presidente ) della Stazione Spaziale John Sheridan.

E a proposito di voci, rimarrebbe un ulteriore cosa da dire.

BONUS CARD: A PROPOSITO DEL DOPPIAGGIO ITALIANO.

Il doppiaggio nostrano cercò di essere particolarmente accurato. All'operazione parteciparono molti validi professionisti del settore, tra le altre si riconoscono le voci di Massimo Lodolo e Francesco Pannofino, due tra le più belle dell'attuale generazione dei doppiatori italiani.
Tuttavia, tra tutte, c'è una voce che merita di essere ricordata per via della sua storia e del suo vissuto.
Che è un poco tutta la storia del Cinema e del mondo dello spettacolo italiano.

Jayne Eastwood

Tra i vari sopravvissuti che cercano rifugio all'interno del Centro Commerciale,  c'è anche l'anziana Norma, la donna che guida il camion carico di rifugiati. Ad interpretarla l'attrice canadese Jayne Eastwood, una veterana con decine di pellicole alle spalle, un curricula ricco di soddisfazioni senza alcun dubbio.
Ma non è di Jayne Eastwood che voglio parlare oggi.
Quanto piuttosto della sua doppiatrice italiana.
Andando a scorrere i credits troverete un nome: quello di Miranda Bonansea.
Non vi dice niente vero?


1937. Un flano de Il Messaggero
Riconoscete il nome in basso a destra?

Eppure dovrebbe.
Perché Miranda Bonansea (nata a Mondovì nel 1926) è stata forse la più longeva doppiatrice del nostro cinema.
Ha cominciato quasi subito come attrice nel 1935, la chiamano la Shirley Temple italiana, per via dei ruoli affidatigli di piccola orfanella.
E della Temple diventerà presto anche la voce ufficiale italiana.
Fa in tempo però a partecipare come attrice al primo film interpretato da Totò. E' il 1937, il film s'intitola Fermo con le Mani, non farà un granché come incassi, la critica lo massacra ed il "principe dei comici" si dimostra ancora abbastanza acerbo come talento.
Però intanto lancia due carriere.


Totò e Miranda Bonansea
in Fermo con le Mani (1937)

Miranda Bonansea cresce, matura come nel lavoro, doppia attrici come Marylin Monroe e Judy Garland. Di lei fa in tempo nel corso degli anni '50s anche ad occuparsi la stampa scandalistica per via del suo matrimonio (e poi della sua separazione) col cantante Claudio Villa nel frattempo però, l'ex attrice prosegue la sua attività di doppiatrice.
Attività conclusa solo nel 2009: con ben 77 anni di attività Miranda Bonansea è stata la doppiatrice più longeva del nostro showbiz. Ha attraversato intere generazioni col suo lavoro e ha fatto in tempo anche a partecipare a questo L'Alba dei Morti Viventi.
Non male, no?
Siamo partiti con il parlare degli zombi di Dawn of the Dead, siamo passati attraverso Babylon 5 e siamo finiti con Totò ed il Cinema comico italiano.
Quando dico che le cose spesso sono collegate tra loro in maniere sovente imprevedibili intendo anche questo.
Siamo però in grado di rendercene conto?

NOTE:
(1) La potete comunque trovare, almeno in parte, tra i contenuti speciali dell'edizione Director's Cut in DVD del film. Assieme ovviamente a tante altre scene tagliate.
(2) Abitudine questa,  persa in questi ultimi anni.

16 commenti:

Ariano Geta ha detto...

E' incredibile la quantità di curiosità e notizie che riesci a mettere insieme in poche righe. E mi riferisco non solo all'aneddoto dell'attrice italiana presente nel film o al cameo del regista, ma anche, per dire, al fatto che girare film in Canada costa meno che in America (cosa che, essendo gli USA il primo mercato cinematografico al mondo con le più grandi case produttrici, non avrei mai immaginato, ritenendo erroneamente che le leggi statiunitensi favorissero il settore).

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Si gli USA sono ancora il primo mercato cinematografico al mondo ma il Canada approfittando proprio della vicinanza già a partire dagli anni'90s ha creato una legislazione favorevole a tutte le produzioni statunitensi che venissero a girare in quel paese. Hanno cominciato quelli di X-Files, poi hanno proseguito in molti altri: le produzioni di "Stargate" e "Galactika", Romero con "Land of Dead" e tantissimi altri.
Adesso credo che le cose siano un poco cambiate e diverse produzioni sono tornate negli States, ma fino a qualche tempo fa la norma era quella.

Unknown ha detto...

Ai tempi lo avevo abbastanza odiato, il tuo post mi è piaciuto molto più del film posso dirlo, lo vorrei rivedere e conto di farlo a breve in vista di una cosetta che sto preparando dalle mie parte, in ogni caso gran post! ;-) Cheers

Massimo Citi ha detto...

Davvero interessante Nick. Un lavoro notevole di ricostruzione di carriere, occasioni e interventi degno di un rotocalco dedicato al cinema. Stimolante e curioso, grazie Nick.

Nick Parisi. ha detto...

@ Bara Volante
A me il film piacque abbastanza, l'unica cosa che non mi piacque furono gli zombie "veloci", io preferivo i morti viventi "lenti" alla Romero. Però se non ci fosse stato questo film non ci sarebbe nemmeno stato il revival "zombesco" al quale stiamo assistendo in questi ultimi anni e senza questo film nemmeno Romero avrebbe potuto la possibilità di poter girare i suoi ultimi film. Che poi dopo si sia giocato male questa occasione e che si sia incartato da solo con gli zombie intelligenti di "Land of the Dead", questo è un altro discorso.
Attendo la cosa che stai preparando.

Nick Parisi. ha detto...

@ Massimo Citi
Grazie a te, non ero molto sicuro se pubblicare o meno questo articolo, più che altro per i riferimenti a Totò e al cinema comico italiano-argomento come sappiamo non molto nocturniano. ;)

Obsidian M ha detto...

Beh, a me il Dawn of Dead di Zack Snyder è piaciuto moltissimo. Magari mi confondo, ma mi pare fu proprio quel film il primo ad introdurre i terrificanti zombi corridori...

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M
Si e No.
Si,nel senso che Fu lui il primo in occcidente ad introdurre gli zombi corridori (che sono effettivamente più minacciosi e pericolosi di quelli "lenti"! E' molto più difficile riuscire a scappare da un nemico che corre più veloce di Mennea).
No, nel senso che (almeno mi sembra) già in alcuni film di Honk Kong molto precedenti alla pellicola di Snyder erano stati inventati gli zombi velocisti.
Chiarisco una cosa a me il Dawn of the Dead era piaciuto molto, l'unica cosa che mi aveva lasciato perplesso erano proprio gli zombi veloci, più che altro per un motivo di tradizione; ero cresciuto con gli zombi lenti di Romero e tutt'ora oggi preferisco quelli.
Però "Dawn of the Dead" non mi era dispiaciuto, anzi avevo anche sperato che realizzassero l'annunciato sequel "Army of the Dead", ma come sai non se ne fece più niente...e temo che quel treno sia ormai passato per sempre.
Che poi dopo Romero si sia incartato da solo, finendo in una grandissima empasse, creando gli zombi intelligenti, quello -ripeto-è un altro discorso....

Babol ha detto...

Più interessante l'articolo del film di cui, visto al cinema all'epoca dell'uscita, non ricordo proprio nulla!

Nick Parisi. ha detto...

@ Babol
Il film non è male e ha avuto i suoi meriti, probabilmente il problema degli zombie movie è che alla fine i prodotti validi come questi vengono seppelliti da una valanga di scarse imitazioni con trame tutte uguali.
Buon inizio settimana.

Anonimo ha detto...

Io ho sempre preferito l'originale, questo l'ho criticato, ma alla fine trovo sempre gradevole la visione.
Fantastico l'aneddoto sul funerale, anche io avrei fatto come l'attore, avrei interrotto le riprese per andarmi a scusare..
Sapevo invece che gli attori originali e Savini avevano fatto dei camei nella nuova versione.
Ovviamente nulla sapevo di Miranda Bonansea, lo ammetto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Riccardo Giannini
Io di Miranda Bonansea ho saputo solo perché tra le mie passioni ( o fissazioni, fai tu) c'è anche quella per gli attori e i film italiani del passato. Al punto che alle volte mi verrebbe voglia di aprire un secondo blog tutto dedicato alla cinematografia italiana degli anni trenta /quaranta. Poi dopo penso agli impegni che comporta l' avere anche solo un singolo blog figuriamoci due e rinuncio all' idea. Lol. ;)

Marco L. ha detto...

Io ho questo non l'ho visto, ma solo l'originale.
Facepalm per l'aneddoto su Barry...
Pensa che la prima volta che ho visto Zombie era stato in una versione pesantissimamente tagliata da Rete 4. Me n'ero accorto proprio perché, tra l'altro, avevano tagliato la scena in cui veniva pronunciata la mitica frase di Foree. Per questo alcuni anni dopo me lo rivedi in versione integrate in streaming.

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
E pensa che esistono ancora altre due versioni di Zombi, o meglio di "Dawn of the Dead"in lingua inglese, si tratta delle versioni che hanno circolato in America, la prima voluta da Romero prima che Dario Argento facesse la versione europea e poi quella voluta sempre da Romero in un secondo momento.
In quel caso si trovano ancora più scene che in Italia non sono arrivate al Cinema, si trovano nella versione di Zombi in Dvd che ha circolato nel 2008 in occasione del trentennale del film.

Elfoscuro ha detto...

Un buon remake, mi fece buona impressione al tempo ed ancora oggi.

Nick Parisi. ha detto...

@ Elfoscuro
Per cominciare benvenuto su Nocturnia! Riguardo al film concordo con te, si tratta di un ottimo remake che ancora oggi si fa guardare molto volentieri.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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