Siamo o non siamo nell'era del villaggio globale ?
Eppure c'è stato un tempo, nemmeno troppo lontano in cui non era così. Un tempo in cui se una serie non veniva tradotta dalla RAI, non solo non l'avremmo mai vista ma non ne saremmo mai nemmeno venuti a conoscenza.
E come spesso succede in questi casi, il prodotto in questione bello o brutto che fosse, acquista un alone quasi mitico.
Facciamo qualche esempio. Volete ?
-BLAKE'S 7. U.K.
Quattro stagioni per la BBC dal 1978 al 1981. Se per gli inglesi DOCTOR WHO è la serie per eccellenza, BLAKE'S / compete tranquillamente come buona seconda , non certo per gli effetti speciali, poveri perfino per gli standard televisivi dei seventies ma per le trame e per la caratterizzazione dei personaggi.
Per la prima volta viene ribaltata l'ottimistica visione del futuro ipotizzata fino a quel momento: l'Impero Umano del futuro viene proposto come un Impero crudele e totalitario, opprimente fino alla dittatura; nemmeno i ribelli guidati da RoJ Blake ( un ottimo Gareth Thomas) non sono i soliti idealisti ed inseparabili come gruppo visti nelle serie coeve ma un accozzaglia di personaggi sfaccettati, criminali e non sempre vincenti.
Parte del fascino della serie è dovuta proprio allo sviluppo dei personaggi :Blake inizialmente presentato come l'unico "buono" della storia diventerà lentamente un personaggio fanatico, negativo al punto da arrivare col tempo a passare dall'altra parte tradendo perfino i suoi vecchi compagni di rivolta, mentre come contrappunto l'altro ribelle Kerr Avon( un indovinato Paul Darrow) presentato inizialmente come personaggio totalmente cinico e paranoico, in un gioco di contraltari, assumerà caratteristiche sempre più positive e da idealista.
In BLAKE'S 7 non vengono fornite sicurezze: gli "eroi" non vincono sempre, compiono errori,possono essere sostituiti e per la prima volta in una serie corale possono anche morire. Non certo per motivi di audience come capiterebbe oggi, ma solo per motivi di sviluppo della trama.
Perfino il cattivo della serie,il supremo Comandante Servalan, per la prima volta viene interpretato da una donna, un affascinante Jacqueline Pearce, certo non si resisterà alla tentazione di stereotiparla, d'inguainarla in improbabili "abiti a tubino" più adatti ai una sfilata che ad un Astronave, ma alla fine la sua Servalan funzionerà da modello per tutte le Diana di V-visitors che verranno.
Nell'ultimo episodio intitolato semplicemente BLAKE,si compie un ultimo capovolgimento delle regole televisive fino a quel momento codificate ed intoccabili: il tirannico impero vince.
I ribelli vengono uccisi uno ad uno dai soldati imperiali, mentre Kerr Avon è costretto ad uccidere Blake trasformatosi in un brutale cacciatore di taglie.
L'episodio si conclude così con il sorriso sornione di un Avon, che pur circondato dai nemici, trova il coraggio di alzare la sua arma e combattere fino alla fine.
BLAKE è stato visto da almeno 10 milioni di telespettatori.
Nel 2003 era circolata insistentemente in U.K. la voce di una nuova stagione di BLAKE'S 7 e lo stesso Paul Darrow si era dichiarato disponibile a riprendere il personaggio di Avon come capo di un nuovo gruppo di ribelli.
Come spesso capita,al momento non se n'è fatto ancora nulla.
Un cenno sul creatore: Terry Nation, completamente misconosciuto nel nostro paese, è in realtà uno dei grandi padri della Science fiction televisiva. A questo gallese scomparso nel 1997 dobbiamo l'invenzione dei Daleks in DOCTOR WHO e la creazione della serie distopica I SOPRAVVISSUTI.
- DARK SHADOWS USA
Quando nel 1966 il prolifico produttore Dan Curtis propose alla ABC il progetto per una nuova soap opera barò sapendo di barare. Curtis presentò la sua idea come un qualcosa di
"leggermente diverso"dal solito, e difatti Victoria Winters la protagonista delle prime puntate era la classica "donna con segreto" in fuga da un ancora più classico "fidanzato che non la merita".
Solo che poi una volta rodata la serie il Produttore pensò bene d'introdurre nuovi personaggi.
Il più importante fu Barnabas Collins.
Professione Vampiro.
DARK SHADOWS diventò la prima, e finora unica GOTHIC SOAP OPERA mai trasmessa.
La serie originale andò in onda fino al 1971 creando un vero e proprio fenomeno di culto negli USA, con fenomeni d'isteria collettiva da parte delle fans innamorate del personaggio di Barnabas.
Non che Johnathan Fryd, l' interprete il Vampiro, fosse propriamente un campione di bellezza, ma possedeva dalla sua una gran carica di carisma derivante da anni di teatro shakespeariano, il suo Barnabas Collins risulta ancora oggi lontano dalle derive alla Tuailait, una figura tormentata, maledetta e solo nel finale addolcito dagli eventi.
La serie originale non è mai arrivata nel nostro paese, non così i due film-compendio HOUSE OF DARK SHADOWS ( La Casa dei Vampiri -1970) e NIGHT OF DARK SHADOWS (LA Casa delle Ombre Maledette -1971) con gli stessi attori della Soap, Fryd compreso.
Così come è arrivato il dimenticabilissimo remake anni '90 trasmesso dalle Reti Fininvest come sempre ad orari tardi.
Adesso però non resta che aspettare il film annunciato per l'anno prossimo da Tim Burton con il sodale Johhny Depp nel ruolo di Barnabas Collins e annunciati camei di Christopher Lee e Johnathan Fryd.
E le porte di Collingwood Manor si riapriranno di nuovo.
- L'HOMME SANS VISAGE. Francia.
Parigi è sempre stata sinonimo di mistero, location ideale per storie macabre e di fantasmi.
Un esempio è la classica I COMPAGNI DI BAAL realizzato dalla Televisione Francese nel 1968, la miniserie fu fortemente voluta da Jacques Champreux,sceneggiatore\attore non molto prolifico ma sicuramente di discreto talento. Ne I COMPAGNI, di cui parleremo presto, Champreux interpretava l'eroe della situazione e visto il buon successo internazionale dello sceneggiato nel 1975 pensò bene di doppiare stavolta interpretando l'incappucciato capo della malavita parigina in questo L'HOMME SANS VISAGE per la regia del grande regista transalpino Georges Franju.
Complotti, scienziati pazzi; Tesori di origine Templari; zombi robotici il tutto in 8 Episodi nonchè un film NUITS ROUGES del 1973 mai arrivati in Italia nonostante L' HOMME SANS VISAGE fosse una coproduzione internazionale tra Francia, l'allora Germania Ovest e indovinate un po'? ...L'Italia.
Come italiani erano anche almeno la metà degli attori coinvolti.
Ma anche di questo ne riparleremo.
24 commenti:
Da appassionato di serie tv non posso che apprezzare tutto questo ben di dio :)
Blake's 7 lo conoscevo, pur non avendolo mai visto, mentre gli altri due li scopro solo ora.
Chi losa, magari con un colpo di fortuna potrei anche riuscire a scovarli da qualche parte (qualcuno ha parlato dello zio che vive vicino al torrente?...)
Bravissimo, non ti sei risparmiato, questo articolo è una vera miniera...
Un abbraccio
Angie
bravo davvero! hai visto? sn tornata monocolo ;)
Come sempre un'occhiata in più e un sacco dic ose che non sapevo :)
Grande Nick.
@ Narratore.
beh, immaginavo che un appassionato come te conoscesse già Blake's 7.
@ Angie.
Grazie,avevo voglia di tornare a scrivere qualcosa di "sentito".
@ Liber@
Ho visto. Ma è un monocolo triste questo. Io voglio rivedere il monocolo combattivo di prima.
@ Michela.
Merci. di cuore.
I have not seen any of these movies ... :(
I was born in bad times ...
@ Judk
aThey are all serials made at the time of the Berlin Wall, so it was difficult to arrive in Poland in those years.
Put it this way: you were born in good times because Europe is more united than before. ;)
Blake's 7 conosciuto di nome, ma mai visto, idem L'homme sans visage, proprio per via di Franju!
Dark Shadows me lo fai scoprire tu e pare interessante! C'è da dire che non ricordavo neanche la trama di Blake e l'impostazione mi piace, penso che cercherò di recuperare.
Queste sono vere e proprie "finezze", non si grida al capolavoro, ma sono opere non banali e vicine alla letteratura, quindi è un bene riscoprirle.
Grande bro'!
@ Occhio.
Tu ogni giorno fai segnalazioni ben più interessanti delle mie.
Ma a serie sei decisamente più propositivo tu, specialmente se sci-fi. :)
Non c'entra col post di oggi, ma ti ricorda qualcosa "Albert e l'uomo lupo" sceneggiato anni '70 con la colonna sonora rubata ai Pink Floyd?
@ Occhio.
Perchè è un argomento che m'interessa molto, magari in futuro recupererò qualche film in più.
@ TIM.
Ammetto di non ricordarmelo. Vado in cerca.
Assolutamente d'accordo. Penso anche a Twin Peaks, la prima serie di X Files, Millennium (per cui facevo le nottate) e molti altri. Internet ci ha dato una bulimia contagiosa di titoli e opportunità eppure, pur apprezzando questo mondo e sfruttandolo per le mie cose, non ne sono schiavo a tal punto da essermi dimenticato cosa sono e da dove vengo. Per questo ho riscoperto la radio che è un linguaggio di comunicazione che ha ancora un fascino intatto a distanza di anni.
Chi non ha memoria del passato non ha nemmeno un futuro.
Carissimo EDU, quelle che hai citato sono tutte serie su cui ho lasciato un pezzo di cuore, e di due di queste parlerò in un nuovo pezzo.
Hai ragione riguardo quanto dici su internet e infatti questo periodo di "forzata semilatitanza dal Web" mi ha fatto rivedere anche molte delle convinzioni che avevo sulla rete e sul suo utilizzo.
Nick sei un pozzo senza fondo di conoscenza! Non avevo mai sentito parlare di queste serie e le trame, soprattutto delle ultime che proponi, sono parecchio interessanti (il gotico in tv? il vero gotico? magari!). Speriamo nel remake del vecchio zio Tim a questo punto.
Articolo molto interessante Nick,Blake's7 e L'Homme sans Visage non li conoscevo,invece Dark Shadows si e poterla vedere in tutta la sua interezza è uno dei miei sogni...
Grazie Mettiu!
Pensa che su Blake's 7 ho narrato solo il dieci per cento di quello che succede, mentre su Dark Shadows essendo una serie giornaliera, soggetta ai cambi e alle regole di tutte le Soap Operas è praticamente impossibile narrare tutto quello che è successo, anche se gli esperti narrano di una progressiva "ingenuizzazione" delle trame nell'ultimo periodo.
Il buon vecchio Tim Burton è uno dei pochi registi che, secondo il mio parere, possa far uscire un ottimo remake, lo ha già dimostrato in passato.
Altro che i vari Nispel e compagnia cantando...
@ Fra.
Eh si sarebbe ache il mio, perlomeno nelle parti in cui appare Barnabas.
E'bellissimo tornare a leggerti e con un post davvero molto interessante. Adesso io DEVO vedere Blake's 7, a ogni costo.
E mi viene da pensare che il fatto che non sia mai arrivato dalle nostre parti, con quella struttura cosí priva di speranza e persino nichilista, non sia casuale.
Ciao Lucia!
Non ho ancora risolto i miei problemi, però è bello tornare a scrivere. Ed è bellissimo riavere TE qui.
BLAKE'S 7 è sicuramente diverso da ogni altra cosa trasmessa nel 1980. Dovresti trovare vari spezzoni su You Tube così puoi farti un idea della serie.
Blakes 7 è l'ispirazione (molto libera) per la serie The Administration di Manna Francis -
una complessa e intelligente saga distopico/politico/etico/sociale con torride scene di sesso fra maschi - che si può volere di più?
The Amnistration
(quil'autrice spiega la dinamica dell'ispirazione)
@ Marco.
Bentornato, sai mi eri mancato.
Senti vado O.T e quell'Elveziaccio di uno Sciallis che fine ha fatto? Che è un po che non lo sento.
Eh mi sa che è un periodo che siamo tutti un po' colla testa altrove...
Blake's 7 mi ispira un casino!
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