Oggi proprio non ce la faccio a parlare di libri; di film; di fantascienza e di tutte le cose che renderebbero più gradevole la mia vita.
O meglio ne avrei anche voglia ma che senso avrebbe parlare oggi di MALAPUNTA, ad esempio con le immagini di Genova ancora negli occhi?
MALAPUNTA mi è piaciuto moltissimo, ne parleremo in settimana, promesso, però come si fa a non sentirsi così tremendamente scollati dalla realtà ?
Certo di cose negative ne sono sempre successe in ogni tempo e in ogni luogo, ma una esondazione di un fiume specialmente in un territorio massacrato idrogeologicamente come il nostro, non era una cosa così imprevedibile. Non stiamo parlando di un terremoto, si sarebbero potuto prevenire o mettere in sicurezza, o no?
Stessa cosa a Massa, e vogliamo poi parlare di quello che è successo a Vicenza un anno fa?
Proprio ieri seguendo un Tg locale sentivo di come molti sindaci dei comuni aggrediti dalle acque fossero preoccupati perchè a distanza di mesi ancora non fosse stato fatto niente per impedire il ripetersi degli avvenimenti.
Ma allora cosa abbiamo noi che non va ?
Proseguendo la sfilza delle belle notizie, a quanto pare, il nostro paese adesso è sorvegliato speciale del FMI. Neanche questa è una cosa rassicurante...insomma, non è che le terapie del Fondo Monetario Internazionale in passato abbiano brillato per risultati anzi gli unici esempi di paesi venuti fuori dalle crisi economiche sono quelli dell' Islanda, e parzialmente dell' Argentina, che tutto hanno fatto fuorchè seguire le indicazioni di quell' ente.
Però ancora una volta non solo non ci abbiamo fatto una bella figura a livello internazionale. Dove è bene saperlo da tempo siamo isolati; senza credibilità (basta vedere le foto dell'ultimo G20) e considerati inaffidabili
Certo la crisi esiste ce ne accorgiamo da mesi ogni volta che andiamo a fare la spesa, però ingenuamente mi chiedo cosa sarebbe successo se qualcuno invece di raccontarci favolette sull'Italia paese sicuro avesse lavorato per affrontare meglio le cose?
O meglio, mi sarebbe bastato che quel qualcuno invece di perdere anni preziosi dietro a riforme della Giustizia; Processi Brevi; Processi Medi; Processi Lunghi;(ille)gittimi impedimenti e surrettizzi tentativi di stravolgimento dell'articolo 18 avesse pensato più all'economia e al benessere dei cittadini.
In parole povere, perchè la mamma mi diceva sempre di parlare come si mangia, sarebbe stato sufficiente che quel qualcuno avesse fatto quello per cui era stato votato.
E non crediate che qui parli solo il "sinistrorso" che
Non m'interessa fare un discorso meramente politico. M'interessa l'aspetto sociale di tutta la storia: un senso ci dovrà pur essere, un insegnamento per il futuro si dovrà pur trarre.
Così noi chiusi nel calduccio delle nostre case stiamo semplicemente assistendo allo sgretolamento delle nostre personali convinzioni, alla trasformazione di stili di vita che ritenevamo consolidati, così come tanti piccoli segnali che, uno dopo l'alto vengono a bussare alla nostra porta.
Non affronterò in questa sede i provvedimenti ipotizzati dai nostri illuminati governanti, per affrontare la stesa crisi che fino all'altro giorno negavano. Sarebbero risibili se non fossero drammatici. L'unica cosa che mi sento di dire è che chi chiede sacrifici agli altri dovrebbe dimostrare lui di saperli fare in prima persona.
E datemi pure dello sporco comunista, ma questo è quello che penso.
Saltando ancora di palo in frasca nella mia lista degli argomenti, in settimana c'è stata l'ennesima vicenda all'italiana, con la ben nota vicenda SIAE sui pagamento dei trailer.
A distanza di giorni l'unico risultato visibile che questa iniziativa ha portato è stata quella della cancellazione da tutti i siti nazionali sia amatoriali che professionali di trailer e booktrailer con conseguente perdita di visibilità nonchè pubblicità gratuita a diverse opere.
Non c'è che dire proprio un bel modo di tutelare gli interessi dei propri assistiti.
E sempre a scanso di equivoci ribadisco, nel caso ce ne fosse bisogno, che chi scrive è uno di quelli che di trailers et similia non ne ha mai linkato nemmeno uno.
Ma ugualmente ritengo sbagliato il provvedimento.
Che chi lo sa il perchè arriva a neanche troppo tempo di distanza dal tentativo dell' AgCOM di imbrigliare la rete, segno delle sempre maggiori attenzioni che un certo qual mondo riversa sempre più su internet.
E in Italia, ci sarà ancora oppure no la libertà di poter criticare o di dire su cosa non si è d'accordo. O no?
Insomma, un bel post allegro ed ottimista. Ideale per il fine settimana, direte voi. In realtà il mio innato ottimismo mi dice che ne verremo fuori, che la risposta alla crisi arriverà. che tra qualche tempo ci saremo lasciati alle spalle tutte queste brutture.
Ma alla fine la domanda è sempre la stessa:
WHO WATCHES THE WATCHMEN ?
19 commenti:
L'Europa ci tiene d'occhio, perchè ritenuti INAFFIDABILI. Bhè, gli italiani SONO inaffidabili. Cialtroni, pigri, in malafede.
La mia esperienza è che ci sono poche mosche bianche che fanno il loro dovere e una moltitudine di scarafaggi che ne approfittano.
E con un governo simile secondo voi i nodi non sarebbero mai venuti al pettine?
Seminato male, raccolto marcio.
L'Italia ha quello che si merita.
Sono profondamente dolente per i morti e i feriti e gli sfollati delle esondazioni.
Mi chiedo sempre e comunque come mai i fiumi nei paesi del Nord ci sono, come mai queste disgrazie vengano gestite DIVERSAMENTE, se accadono.
Un fiume è una forza della natura certo. Ma quelli sono uomini come noi, eppure danno precedenza come nazioni alla sicurezza nazionale, invece di dilapidare patrimoni pubblici in minchiate (scusate il francesismo, m'infervoro).
C'è più serietà sociale, il bene comune è quasi una religione altrove.
Almeno nei paesi a nord dell'Italia.
Porca miseria ogni anno dobbiamo assistere alle frane, alle esondazioni, alle forze della natura che fanno scempio di innocenti.
Queste cose accdranno sempre, è la natura della natura. Ma bisogna mettere in sicurezza i centri abitati. Invece "poi lo faremo" Blaterano i programmi politici. Ma sono parole a bagno, oggi.
Mi vergognerò ancora per molto di dire che sono italiana.
Ciao Lu.
L'Italia avrebbe numerose potenzialità, ma altrettanto facilmente negli ultimi anni le ha sprecate tutte. E il guaio è che adesso tutti i nodi stanno venendo al pettine.
accipicchiola, sei di umore tetro oggi, mi sa che anche il tempo così uggioso nn aiuta!cmq concordo su tutta la linea con le tue osservazioni, simao arrivati a un punto in cui vivere nella nostra (ex) bella Italia sta cominciando ad andarmi stretto...un abbraccio!
Ciao Ginevra.
No, in realtà non sono di umore tetro, anzi. Semplicemente ritengo sia arrivato il momento di dire basta alla tante, troppe storture che siamo costretti a subire.
hai ragione Nicola,basterebbe avere la forza di farlo,in tutti i sensi, e lasciarsi tutto alle spalle!;)
Bravo, Nick, il tuo articolo è giusto, sinceramente avrei voluto scriverne uno anch'io, e non è detto che non lo farò, rientra sempre nel mistero no? Come questa nostra povera Italia, sia completamente abbandonata in momenti come questi.
Le persone che sono morte chi le riporterà indietro? Chi aiuterà realmente coloro che sono rimasti senza casa?
E' tutto giusto, certo lo sconforto è grande, ma cosa si potrebbe fare di più se non scrivere?
Un grande abbraccio
Da Angie
Cara Angie.
Io credo che si, il mistero, le passioni sono importanti però non mi voglio scordare del mondo in cui viviamo, operiamo, respiriamo e almeno alzare la voce e far sentire, che se non altro, siamo dissenzienti dalle troppe storture che ci circondano.
I disastri capitano anche nel resto d'Europa e a volta fanno molti più morti. Quello che cambia è che dopo si fa qualcosa per riparare ai danni, a volte con molta celerità. Succede anche che se ci sono responsabilità di qualcuno, quel qualcuno va in galera o paga i danni fino all'ultimo eurocent.
Quanto al resto, o alziamo la testa o ce la schiacciano nel fango. Fate vobis.
Ciao,
a parte che quoto in toto il periodo in cui parli del "sinistrorso" che è in te, non posso che quotare anche tutto il resto.
Abbiamo, purtroppo, il governo che ci meritiamo (per convinzione, pigrizia o menefreghismo) che a partire dal raddoppio ingiustificato dei prezzi post-euro ha cominciato a chiamare "visionari" coloro che lo denunciavano.
Sintomatico.
Potevano forse ammettere per tempo che c'era una crisi e agire di conseguenza? Potevano forse correggere antichi vizi invece di esaltarli?
Potevano i furbastri e gli evasori di sempre, culturalmente glorificati, rinunciare al proprio profitto (chè tanto paga Pantalone)?
E poteva l'opposizione più assurda del mondo, la stessa che ha sbagliato qualunque rigore e spianato la strada, fare qualcosa di sensato?
No.
E se ce lo aspettavamo eravamo in errore.
Tocca a noi, gente normale, rimboccarsi le maniche come al solito. A partire dal nostro piccolo.
Non ci sono alternative.
@ Angelo.
L' Italia troppe volte ha mancato nelle politiche di lungo corso. E' nel nostro DNA, viviamo troppo alla giornata. Però dal governo in carica e dagli amministratori locali io mi aspetterei qualcosa di di diverso, qualcosa di più.
Sbaglio io?
@Mitvisier.
Innanzitutto, benvenuto di vero cuore.
Quello che spaventa a me è la coazione a ripetere, io questo film è dal 1994 che sono obbligato a rivederlo...ed ogni volta è ancora più spaventoso. Mi piacerebbe per una volta cambiare pagina; riguardo i sacrifici, io sono disposto a farli solo che vorrei,questa volta, che li facessero anche quelli sopra di noi.
Ciao a tutti e due. ;)
Aggiungo peraltro che persone competenti esistono. Spesso sono geologi, che avvertono in tempi di calma che bisogna opportunamente creare piani di emergenza in tutto il territorio.
Prima delle emergenze.
Come è d'uso nei paesi più civili di noi abituati a fronteggiare questo genere di situazioni (e no, non sono supereroi).
In Italia vengono giudicati non come esperti a cui dare ascolto per evitare tragedie, ma come strambi personaggi sottopagati e fuori dalla società che portano quasi rogna.
"Ma siiii cosa vuoi che succeda..."
Ecco cosa succede. Il disastro.
La paura di dormire stanotte vicino ad un fiume sapendo che in caso d'ermegenza potrò contare solo sulle mie forze.
Che pena.
Facciamo la RIVOLUZIONE!
@ Lady.
Il tipo di rivoluzione che vorrei io è una rivoluzione culturale. Mi basterebbe che l' Italia diventasse un paese serio.
Concordo in pieno con il tuo ultimo commento e con tutta la disamina dell'articolo. La situazione è decisamente sconcertante e ci vuole un cambio di marcia. Io desiderei fuggire dal Paese. E non l'ho mai trovata una cosa proprio positiva. Anche perchè poi, andando all'estero, la gente mi riderebbe anche appresso.
@ Cinefatti.
La situazione per i giovani è particolarmente tragica, anche io, che giovane non sono più,mi rendo conto delle difficoltà che riscontra uno che cominci adesso a costruirsi una vita.
Sconcertante è dir poco.
@ lady.
Ho visto il filmato su You Tube: non ho parole.
Ci sentiamo in prvt domani.
Buonanotte ad entrambi.
Allora:
io sono di Sarno e da oltre dieci anni viviamo con il terrore della pioggia. Tempo fa si parlò di sud arretrato e incapacitato a risolvere tali problemi. Invece il rischio idrogeologico è una spada di Damocle che affligge tutto lo stivale con i risultati di ieri e ieri l'altro.
Sulla politica non parlo, altrimenti divento cattivo sul serio
Sulla questione dei Trailer sembra ci sai uno spiraglio almeno per i blogger che non mettono pubblicità di google sui loro siti: non essendoci profitto (c'è da ridere...) allora sono esonerati dalla tassa.
Ci sono anch'io, anche se in ritardo.
Proprio in questi giorni sto leggendo uno dei romanzi con protagonista Wallander, quindi ci troviamo in Svezia. E dalla lettura vengono fuoro usi e costumi di quella terra: i medici hanno nel proprio studio le apparecchiature per le analisi esenziali e i raggi X; tutti si danno del tu; ogni condominio ha la lavanderia comune, basta prenotarsi... . E mi chiedo se cose così sarebbe possibili in Italia. Certo che sarebbero 'possibili', visto che già esistono in un altro paese! Il discorso è che non sono 'fattibili' visto che noi italiani sembriamo non avere i fondamentali per vivere in un paese civile. E' normale, infatti, che se chi dovrebbe dare l'esempio, in ogni campo, è sempre il primo a farla fuori dal vaso, chi segue non ha stimoli a fare meglio. Come diceva Angelo Benuzzi di la', noi siamo quelli che pensano anzitutto: a chi interessa questo? e poi subito dopo: come ci posso guadagnare qualcosa io? Quindi, noi siamo messi male, chi ci governa non è capace di raddrizzarci, anzi... Sarò pessimista, ma la vedo nera!
@ EDU.
Come si sta comportando il fiume, leggo dal televideo che sta dando problemi?
Tienimi informato.
Sui Traliers, alla fine quasi nessuno di noi mette la pubblicità...quindi che sia la solita montagna che partorisce il topolino?
@ TIM.
Qui non si è mai in ritardo. E devo ammettre che hai ragione, spesso e volentieri siamo noi italiani ad essere provinciali su tante, troppe cose. Tu hai fatto l'esempio svedese che è calzantissimo, eppure basta andare anche in paesi più vicini a noi per respirare un aria diversa. Cambieremo mai?
@TIM
Commento azzeccatissimo!
Eppure gli svedesi sono uomini come noi, eppure loro riescono a far funzionare le cose.
Essendo civili, dici giustamente. E' una mentalità inculcata a scuola, con l'economia domestica insegnata a meschi e femmine (altro che bunga bunga, una testata in fronte al maschilista!), dove l'educazione civica è la prassi, dove nessuno si permette di strappare un fiorellino dall'aiuola pubblica o parcheggiare sulla striscia del parcheggio.
Non perchè sono "freddi" o "tristi", ma perchè NON SI FA. PErchè c'è un profondo e religioso rispetto per la cosa pubblica, e per il diritto di tutti di goderne.
Certo, anche lì c'è il ricco, ma paga più tasse.
Ahahaah in Italia la lavanderia comune. Quanto durerebbero le lavatrici e le asciugatrici?
Non cambieremo per i prossimi 50 anni, almeno.
I piani di emergenza per queste eveniente esistono lì già da 30 anni.
Noi siamo fermi al "vabbè...ma si...tanto solo al sud che sono abusivi". Altro che sud.
Qui siamo al Medioevo intellettuale, politico, civile.
@ Lady: a volte faccio un esempio: nelle scuole superiori ormai studiano educazione stradale, tanto che, mi sembra, alla fine possano prendere il patentino per la moto. Eppure i ragazzi (si parla nel mucchio, eh!) non hanno il minimo rispetto dei segnale, delle strisce pedonali, delle precedenze. Quindi è un discorso di educazione a scuola, prima di tutto, ma anche di educazione e rispetto personali. Anche all'interno dell'Italia stessa le differenze sono evidenti. Quando andai in trentino in vacanza due anni fa, sono rimasto colpito dalla pulizia delle strade, dal rispetto della gente, dal controllo continuo su tutto da parte delle forze dell'ordine. Eppure abito anch'io al nord! Hai perfettamente ragione, ci vuole "rispetto per la cosa pubblica e per il diritto di tutti a goderne". E queste cose si insegnano a scuola, ma anche nelle famiglie, attraverso i mezzi di comunicazione. Hai visto i fiumi (letteralmente!) si spazzatura che hanno invaso le strade di Saviano e zone limitrofe perché i fiumi esondati erano ricoperti di immondizia? E' un paese civile questo? e se non lo è, perché nessuno pensa a farlo diventare? nessun amministratore pubblico ha mai visto la spazzatura sul greto di quel fiume? E' brutto dirlo, sembra il solito ritornello fancazzista, ma "il pesce puzza sempre dalla testa!" e non è un modo per lavarsi la coscienza.
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