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mercoledì 25 novembre 2015

LO STRANO CASO DELLA FAMIGLIA SODDER. - Conclusione.

Le prime due parti di questo dossier sono uscite QUI e QUI.



"Le semplici verità avranno un effetto su una dozzina di uomini al massimo in una nazione, o in un secolo, mentre il mistero menerà per il naso milioni di persone."
Henry Saint-John Bolingbroke.

"E' comune defetto degli uomini, non fare conto, nella bonaccia, della tempesta."
Machiavelli.


Non tutte le Storie sono eguali, nessuna può essere sovrapposta perfettamente ad un altra.
Tuttavia, in alcuni casi, ci sono elementi che ritornano, similitudini anche inquietanti. Parliamo di particolari difficilmente inquadrabili presi singolarmente ma che messi in fila finiscono per dare una sorta di macabro senso a tutta la vicenda.
C'è la polizia che non brilla per iniziativa.
Che non ascolta le testimonianze, ad esempio.
E, credetemi, di queste ultime ne spuntano fuori diverse


Oltre all'albergatrice, si fanno vive altre persone: c'è un autista che sostiene di aver visto delle persone aggirarsi la notte dell'incendio nelle vicinanze di Casa Sodder, lo stesso autista in seguito dichiarerà di aver notato anche quelle persone lanciare delle bombe incendiarie contro l'edificio. C'è una donna che sostiene di aver visto una macchina in cui c'erano anche dei bambini a bordo, che si allontanava a forte velocità dal luogo dell'incendio.
E poi c'è l'albergatrice.
La donna di cui abbiamo già parlato nel post precedente, dopo alcuni tentativi riesce ad identificare la lingua parlata dagli sconosciuti che accompagnavano quei cinque bambini che, secondo lei, assomigliavano ai ragazzi Sodder.
La lingua era l'italiano.
E questo dà vita ad una nuova ipotesi.
Un'ipotesi perfino peggiore delle precedenti.


- L'ULTIMA TEORIA.

Si comincia a parlare di Mafia.
Già, perché in questi anni, la Mafia sta espandendo i suoi interessi: ci sono la prostituzione, gioco d'azzardo, il contrabbando certamente.
Ma anche il trasporto del carbone.
Che è l'attività in cui da tempo opera George Sodder.

Ma ci sarebbe anche un'altra cosa da aggiungere, una cosa che finora non è stata detta.
Cioè che anche i Sodder sono di origine italiana.

Sodder è la deformazione di Soddu, un tipico cognome sardo, però ci sono dei Soddu anche in Sicilia ed alcuni di loro nel 1945 hanno dei rapporti con la Mafia.
Non è certo il caso di George Sodder, da tutti considerato come una persona onesta, però in molti cominciano ad ipotizzare un rapimento a scopo di intimidazione, per tenere a bada, un possibile concorrente.
Ipotesi stiracchiate e poco credibili ?
E' possibile.
Nemmeno George, Jennie e la loro figlia Marian sembrano disposti a crederci.
Finché, molti anni dopo non avviene qualcosa d'altro.

- LA FOTO.

Siamo arrivati al 1967, per molti il caso dei cinque bambini scomparsi è un qualcosa di dimenticato, al massimo una nota a piè pagina, della polvere da nascondere sotto un tappetto; eppure un giornale decide di dedicare un articolo alla vicenda, almeno per dare spazio ad uno dei tanti casi della cronaca americana rimasti ancora insoluti.
A volere fortemente la stesura dell'articolo, ancora una volta, è il patriarca George che, dopo anni, non riesce a darsi pace.

La foto del 1967 che ritrae il presunto Louis Sodder

L'articolo esce, ha una vasta eco, pare che le ricerche possano ripartire.
Pochi giorni dopo nella ricostruita magione dei Sodder arriva una strana foto.
La foto ritrae un giovane uomo, un uomo dai tratti mediterranei. Dietro la foto scritto a mano c'è un nome.
Il nome è Louis Sodder.
Forse è uno scherzo, l'ultima di una lunga serie di crudeli prese in giro, l'ennesimo sciacallo disposto a sfruttare la disperazione di un nucleo familiare già troppe volte colpito dalla disgrazia.
Eppure Jennie e George Sodder ritengono di poter riconoscere nella foto le sembianze di uno dei loro pargoli, così come pensano di poter identificare nella scrittura quella del compianto Louis.
I Sodder ci credono. Vogliono poterci credere.
Ci sono anche dei numeri e delle cifre, sempre scritti a mano, i numeri sono A90135
Praticamente il Codice di Avviamento Postale di Palermo

Ed ecco la foto del vero Louis Sodder al momento della scomparsa.
Notate qualche somiglianza con la foto dello sconosciuto  del 1967?

Viene assunto un investigatore privato.
Che però scomparirà nel nulla senza lasciare alcuna traccia di sé.
Aggiungendo così un ulteriore enigma ad una vicenda già confusa di suo.
Perché se alcune Storie non possono avere un lieto fine ce ne sono altre che non possono semplicemente avere nessun tipo di finale.
Semplicemente, ci sono volte in cui le cose cattive avvengono, sopratutto alle brave persone.

- EPILOGHI.

La sparizione dell'investigatore rappresentò il colpo finale per George Sodder, segnato da una vita difficile l'anziano italo- americano scomparve nel 1969.  Sua moglie Jennie lo seguì venti anni dopo.
Entrambi sono morti senza ottenere le risposte che cercavano


Rimane Sylvia, la figlia minore, che all'epoca dell'incendio aveva solo tre anni a ricordare e a tentare di ottenere la verità che i suoi genitori e i suoi tre fratelli superstiti non hanno ottenuto finora.
Resta anche una lapide, eretta per volere dei due deceduti coniugi, una lapide in cui non è presente nessun corpo ma sei fotografie, compresa quella ricevuta nel 1967 e che ripercorre tutta la Storia dello Strano Caso della Famiglia Sodder.

C'è una frase impressa in quella lapide che rappresenta bene i desideri di una intero nucleo familiare, la frase inserita nel 1975 recita più o meno così:

DOPO TRENT'ANNI NON E' TROPPO TARDI PER INVESTIGARE.

A rileggerla oggi che di anni ne sono passati sessanta, quella frase fa ancora più male.

Inutile dire che il giovane ritratto nella foto del 1967 non è mai stato identificato e a tutt'oggi  risulta ancora formalmente sconosciuto.
Fino all'ultimo respiro però sia Jennie che George Sodder si sono detti certi che si trattasse del loro scomparso figlio Louis.
Dov'è la verità?

-  FAYETTEVILLE OGGI.

Il capoluogo della Contea di  Fayette County oggi è un borgo come ce ne sono tanti altri nel profondo cuore degli Stati Uniti: i suoi quasi tremila abitanti, non hanno troppa voglia di ricordare gli eventi del Natale del' 45, se  proprio dovranno parlare della loro storia e dei loro avvenimenti illustri preferiranno sempre soffermarsi sull'eroe locale Tunney Hunsaker, un pugile professionista nato da quelle parti piuttosto che sulla famiglia Sodder.
Non è una storia che ricordano con piacere da quelle parti, evidentemente.
La maggior parte delle miniere hanno chiuso da tempo, adesso l'attività su cui si basa l'economia di Fayetteville, West Virginia sono il turismo per sportivi e la pesca.


La casa bruciata è stata ricostruita nello stesso esatto punto in cui era stata edificata la prima volta da George Sodder, sinceramente però non so dire se sia attualmente abitata.
A modo suo è  anch'essa una testimonianza di un qualcosa che avrebbe potuto essere e non è stato.

Si parlava dello scorrere del Tempo, all'inizio di questo dossier, si parlava di come gli avvenimenti ci possano influenzare e ..beh...mi chiedo che razza di vita debba essere stata quella di due genitori a cui furono strappati parte dei figli, sicuramente una in cui il Tempo deve essere scorso in maniera dolorosamente lenta.
Perché questa è una Storia che è accaduta, qualcuno si è introdotto realmente in una casa in Virginia una notte di Natale di tanti tanti anni fa, forse per un traffico di minori, forse per motivi di Mafia.
 Forse quegli sconosciuti sono stati aiutati da una polizia corrotta o più semplicemente incapace, o forse no.
Non lo sapremo mai.
Forse, come abbiamo detto prima, le cose cattive semplicemente avvengono.
E le persone cattive esistono.
Anche la notte di Natale.
Perché il Tempo non fa sconti a nessuno.
FINE.

ADDENDUM del 08/02/2016
Proprio oggi la cara Melinda\Valentina mi ha informato di aver trovato questo articolo scritto da Matteo Rubboli in cui si parla anche del mistero della Famiglia Sodder.
Ringrazio Valentina per la preziosa segnalazione.

66 commenti:

  1. Bellissimo finale, cioè bellissimo tutto il post triplo epr la verita, complimenti ;-) Cheers!

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  2. Un articolo da vero professionista. La mia ipotesi è che quel ragazzo della foto dia veramente lo scomparso Louis Sodder... la somiglianza è evidente. Mi sfugge solo il motivo per cui tale foto sia finita nelle mani del patriarca della famiglia... l'ennesima sfida a colui che ebbe la malaugurata sorte di pestare i piedi alla Mafia?
    Quell'investigatore privato scomparso non può che essere l'ennesima prova a favore dell'ipotesi mafia... mi immagino il suo corpo ormai parte integrante di un pilastro di cemento di qualche cavalcavia della Salerno-Reggio

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  3. L'assenza di una risposta certa è sempre la fonte di angoscia più grande.

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  4. Speravo nell'esistenza di una risposta... e invece no, poveri genitori!

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  5. @ Cassidy Bara Volante
    Grazie, sei molto gentile!;)

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  6. @ Obsidian Mirror
    La foto è stata rinvenuta nel cassetto della posta di casa Sodder.
    A mio avviso le ipotesi probabili del perché sia finita lì sono tre:
    1) Uno scherzo crudele da parte di qualche sciacallo.
    2) Un modo da parte dei figli rapiti di far sapere a George e Jennie Sodder che almeno uno di loro era ancora vivo.
    3) Un avvertimento di tipo mafioso.
    Le possibilità sono tante, il particolare della scomparsa nel nulla dell'investigatore privato è certamente uno dei più inquietanti e farebbe propendere davvero verso l'ipotesi mafiosa (anche se trattandosi di mafia americana, più che Salerno-Reggio Calabria m'immagino il corpo dentro un pilone a Broocklyn ). Inoltre in quegli anni consideriamo quanto fosse impreparata la polizia di una piccola città americana contro il crimine organizzato, non lo era la polizia di Chicago o di New York ad affrontare la mafia, figuriamoci quella di Fayetteville nel West Virginia.
    Insomma, credo che comunque siano andate le cose, la famiglia Sodder non avesse tante possibilità di ottenere giustizia.

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  7. @ Ariano Geta
    Mi piace molto la tua frase, se mi dai il permesso vorrei usarla come citazione all'inizio del prossimo dossier notturno, anzi mi hai dato l'idea per uno di quei giochini aggregativi che a me piacciono tanto: perché ognuno di voi non pensa a delle belle frasi sul mistero?
    Io prometto che userò le migliori in calce ai miei futuri dossier, con tanto di nome e di link al blog se ne avete uno.

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  8. @ Elisa Elena Carollo
    Poveri genitori davvero. :(
    Hanno avuto un destino ed una vita molto triste.

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  9. Grande Nick! Come sempre dimostri una umanità incredibile quando parli di certe cose.
    Il dubbio, l'incertezza sono quelli che ti uccidono. Concordo con Ariano.
    Per dei genitori deve essere una tragedia immensa che cancella la pace dall'anima. Nemmeno un corpo su cui piangere.. terrificante!

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  10. A te piacciono le storie che finiscono male, eh? Confessa.
    Bella storia, avrei preferito un po' più di sangue sparso in giro o la scoperta che dei bambini erano stati fatti hamburger, ma va bene anche così. Assomigli un po' tanto a Lucarelli, ultimamente, lo sai?

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  11. @ Patricia Moll
    Provo a mettermi nei panni di quei poveri genitori, non devono aver trascorso una bella vita: la perdita dei figli, il non sapere se erano vivi o morti, il vedere tutti i loro tentativi frustrati..... quei due poveracci si devono essere consumati giorno dopo giorno.
    Sono sempre stato dalla parte degli sconfitti, un po perché sono uno di loro, forse è per questo che mi sforzo di non dimenticare mai che dietro ad ogni fatto di cronaca ci sono le vite e persone vere.

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  12. @ Massimo Citi
    No, in realtà non amo le storie che finiscono male, giuro! :)
    Come scrivevo a @ Patricia Moll mi sento molto vicino agli sconfitti e sono incuriosito dall'elemento umano delle vicende.
    Apprezzo molto Lucarelli ed essere paragonato a lui sarebbe un grande onore. :D
    Prometto però che la prossima vicenda sarà più...ahem...solare. :D

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  13. Era proprio lì che ti volevo Nick... rendersi conto che dietro ci sono sempre persone in carne e ossa e sentimenti. Quanti se ne dimenticano!!!!

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  14. Lo sapevo che alla fine c'entravano la mafia e i terroni! Comunque complimenti per il tris!

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  15. @ Patricia Moll
    Vero, molti se ne dimenticano, ma noi non lo faremo mai !!!

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  16. @ Juan Segundo
    Grazie davvero! Spero che tu abbia apprezzato !

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  17. @ Nick: vai tranquillo, ne hai facoltà ;-)

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  18. @ Ariano Geta
    Ti ringrazio molto. ;-)

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  19. Attendevo la fine di questa storia.
    Rimangono davvero tanti misteri aperti: la telefonata, le porte aperte, gli incendi. E poi la superficialità di chi doveva investigare.
    certo è che se è davvero stata la mafia, è strano che il padre non avesse sospetti. oppure non li ha esternati.

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    1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  20. Articolo bellissimo... Tutti e tre lo sono, ed è triste pensare che si tratti di una storia vera...

    Maira

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  21. Mi hai lasciato con il punto interrogativo....che storia!

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  22. Io non vedo somiglianza tra le due foto (una presunta) di Louis e tutto il contorno mi fa credere che ci fosse proprio la volontà di straziare del tutto i genitori. Penso sia capitato loro il peggio: non solo perdere i figli, ma non sapere che ne sia stato. Terribile -_-

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  23. Mamma che roba! Al limite dell'umana comprensione!

    Davvero bravo Nick!! Mi è piaciuto questo trittico, anche se ci hai fatto soffrire nell'attesa :P

    Chiedi una frase sul mistero?

    E non te la dico XD altrimenti mi brucio l'idea per il tuo futuro post :D

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  24. @ il mondo di Dru
    Purtroppo ci sono ancora tanti lati oscuri in questa vicenda, visto il tempo che è passato dubito molto che possano essere chiariti tutti o in parte.
    Io sinceramente mi sono fatto l'idea che più che di mafia si trattasse di qualche traffico di minori attuato in quella zona da qualche banda criminale con la complicità da parte di branche corrotte della polizia e dell 'amministrazione.
    Almeno questo spiegherebbe le inefficienze nelle indagini ed i continui depistaggi.

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  25. Ho letto l'articolo con un costante brivido lungo la schiena. Angosciante davvero...

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  26. @ Maira
    Mi piange il cuore al pensiero di quello che avranno dovuto passare i genitori e gli altri fratelli dei bambini scomparsi, purtroppo ci si tende davvero sempre a dimenticare che si tratta di persone veramente esistite e di vicende reali.

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  27. @ bradipo
    Preferisci questa o sceglieresti ancora il Macellaio di Cleveland come racconto più inquietante?

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  28. @ Glò
    Concordo con te, a quei due poveri genitori è capitato il peggior destino possibile, non hanno avuto nemmeno una tomba su cui piangere....

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  29. @ PiGreco
    Lo so che vi ho fato soffrire nell'attesa, però è nella natura di questo blog...nel senso che due sono le cose che definiscono meglio Nocturnia: le interviste ed i Misteri a puntate. ;)
    E poi...almeno stavolta non vi ho fatto aspettare mesi per la conclusione di una storia.

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  30. @ Hana
    Angosciante è il termine giusto, per definire la storia della famiglia Sodder....io poi ho anche scoperto la loro storia mentre leggevo di notte profonda, con le luci spente, un po ne sono rimasto spaventato anche io.
    Ad un certo punto temevo che squillasse il telefono pure in casa mia tanto che ne ero rimasto preso....

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  31. Ma che bello questo post, ma che bravo tu. Grande Nick Parisi. Fantastico articolo. Bello, bello, bello. Si è capito che mi è piaciuto?

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    1. @ Massimiliano riccardi
      Me lo stavo giusto chiedendo.:)
      Commenti come il tuo e come quelli di chi ti ha preceduto mi ripagano di tutte le fatiche.

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  32. Qui ci vuole Nick... Carter.
    La storia della foto di Louis Sodder somiglia molto a quanto successo di recente in un famoso caso nostrano di scomparsa. Anche lì la somiglianza c'era, forse perfino di più, ma pare che fosse comunque sciacallaggio.
    Un'altra somiglianza che ho notatonel post è quella tra Silvya Sodder e Lina Romay XD

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  33. @ Ivano Landi
    C'è una similitudine con il caso di Angela Celentano, ma non ne ho voluto parlare apposta proprio perché è un caso ancora aperto e, penso chiaramente che si tratti di sciacallaggio.
    In quanto a Nick Carte, beh...era uno dei miei eroi di quando ero piccolo. ;)

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  34. @Nick: le tempistiche non le noti quando è già tutto bello che postato XD da novizio (sì, mi considero ancora tale e probabilmente lo sarò sempre a cospetto di chi -come te- è nella blogosfera da più tempo di me :P) mi godo parecchio il materiale già presente, ma devo abituarmi bene a quelle che considero sempre novità :D

    Poi c'è da dire che, non avendo tempistiche predefinite anche io, ho poco da lamentarmi XD l'importante è che passi il messaggio che le "richieste" e gli "sbuffi" per le attese danno valore a quanto si fa, insomma un modo caratteristico di esprimere la propria approvazione ^_^

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  35. @ PiGreco
    Ma guarda che io scherzavo. :D
    E' ovvio che sono orgoglioso di sapere che i miei post sono attesi con così tanta trepidazione, sbuffi e richieste comprese, vuol dire che alle persone piace come scrivo e quello di cui parlo. :D
    Semplicemente che a volte mi piace scherzare per alleggerire il clima ed è bello vedere che anche voi procedete allo stesso modo nei miei confronti. ^_^

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  36. Avvvvincente!Spero che, con le tue capacità riuscirai a scovare ancora storie del genere.
    Grazie e buondì.
    Cristiana

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  37. @ cristiana2011
    Ma grazie a te!
    Per la verità ne ho già trovate almeno altre due (una grazie ai consigli di òLady Simmons) che spero di narrare presto.
    Buona giornata a te.

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  38. @Nick: mannaggia che non si sentono i toni dei commenti :P l'importante è che passi che siamo tutti qui con il sottofondo di una risata corale :D non si andrebbe così d'accordo se non ci si divertisse insieme ;) ed è strabello così ^_^

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  39. Ottimo articolo, Nick. Vicenda sconcertante è dire poco. Le fonti, le testimonianze lasciate cadere in maniera così ridicola e frettolosa. Incredibile che tutto sia stato insabbiato e taciuto. Per la foto, sinceramente non riesco a farmi un'idea precisa. Poi con tutti gli infami che godono a colpire una famiglia già così provata, non mi stupirei che fosse pure uno sberleffo. Grande as usual, Nick!!! Un grande saluto!!!

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  40. @ PiGreco
    Alla larga da tutte quelle persone troppo seriose e senza umorismo. ;)
    L'importante è divertirsi sempre e comunque. ^_^

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  41. @ Belushi
    Ne ho narrate di vicende sconcertanti, però questa è una delle peggiori, perché rimane con poche risposte, dopotutto credo anche io che la foto arrivata nel 1967 sia solo l'opera di uno sciacallo che voleva rigirare il coltello nella piaga.
    Un grande saluto amico!!!!

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  42. Credo che ci sia molto di più della mafia dietro questo caso. I dettagli che hai fornito nei post precedenti (come la telefonata) sono molto più inquietanti e mi fanno presagire una spiegazione più complessa.

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  43. @ Marco Lazzara
    Probabilmente c'è qualcosa di più dietro, ne sono convinto, purtroppo a distanza di così tanti decenni temo che non riusciremo mai a scoprire la verità.

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  44. acciderbolina!! non avevo mai sentito questa storia, e il fatto che quei 5 siano ancora chissà dove è terrificante! La foto...beh un po' di somiglianza ce la vedo ,in effetti, dalla forma delle labbra alla curva del naso, ma non si può mai dire...secondo me è uno di quei casi mai risolti che verrà rispolverato magari tra cinquant'anni perchè uno scrittore vorrà mettersi a scrivere qualcosa alla Agatha Christie e andrà a spulciare i rapporti della polizia rimasti sepolti sotto la polvere...e allora si scoprirà che...il caso è in prescrizione e morta là.
    Triste vicenda cmq, io la casa non l'avrei mai ricostruita, onestamente!

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  45. @ Donata Ginevra
    Detto tra noi nemmeno io avrei mai ricostruito quella casa, riguardo alla foto temo che si trattò di uno sciacallo che volesse rigirare il coltello nella piaga.
    Certo che...povera famiglia davvero....

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  46. Alla fine sono riuscita a leggere tutto, a mio tempo. Ma Nick cosa mi combini? Mi aspettavo un mega finale stranissimo e invece niente soluzione! Bellissimi articoli ma adesso mi vengono in mente diverse ipotesi... Mi sembra un po' troppo ricamato come caso perché si tratti di Mafia. Bravo :D

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  47. @ Anna Massé
    Cara Anna, questa è una vicenda stranissima e senza finale, l'ho voluta narrare proprio perché era allucinante.
    Si chiamano misteri proprio per questo, perché rimangono in piedi diverse soluzioni ed ipotesi. ;)
    Nemmeno io credo che si tratti di mafia, preferisco credere ad un traffico di minori spalleggiato dalla polizia, comunque ti prometto che il prossimo mistero avrà un finale definito. :D

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  48. Ho letto con interesse tutti e tre i dossier. Non conoscevo questa storia, e penso che tu l'abbia raccontata benissimo.

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  49. @ Chiara Solerio
    Grazie per i complimenti! M fa piacere che tu abbia apprezzato! :)

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  50. Io ieri ho sentito parlare di questa famiglia al TG regionale sardo, perché a quanto pare la famiglia era originaria di Tula in Sardegna

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  51. Si esatto :-) pare che la famiglia Soddu/Sodder si sia riunita 😉

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  52. Ma dei 5 figli nn si è comunque scoperto nulla?

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  53. @ anonimo 1
    Si, pare che le origini italiane (siciliane o sarde ) della famiglia Sodder siano abbastanza ben comprovate, ne ho parlato anche io nel post.

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  54. @ Anonimo 2
    Che io sappia non se n'è saputo più nulla.

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  55. @ mumapa
    Quando ho scritto l'articolo non ho trovato davvero nessuna informazione ( e ho cercato davvero ovunque) in merito ad un ricongiungimento familiare, se tu hai delle informazioni diverse e ben documentate scrivimi all'indirizzo segnato sul modulo dei contatti ed io sarò ben felice di vagliarle.
    Mi faresti davvero un gran favore, perché a questo punto sono davvero molto curioso.

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  56. Una vicenda terribile, e dolorosissima. Questi genitori hanno attraversato una lenta agonia fino alla fine della loro vita.

    La questione della fotografia è straziante, mi vengono in mente i molti casi di bambini scomparsi (in Italia e non solo), come quello della piccola Angela Celentano. C'è da dire che, oggi, se si rintracciano i presunti bambini si può fare il test del DNA, all'epoca non c'era nemmeno quello. E oltretutto anche l'investigatore era sparito nel nulla. Terribile.

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  57. @ Cristina M. Cavaliere
    Una vicenda davvero straziante, per quei poveri genitori ogni giorno deve essere stato una sorta di morte interiore, non riesco nemmeno a immaginare quello che devono aver passato quei due poveretti.

    Se ti può interessare c'è una sorta di aneddoto. Qualche settimana fa è apparsa tra i commentatori una tizia mai conosciuta prima che sosteneva che ci fosse stato un lieto fine e che la famiglia si fosse riunita.
    Sinceramente però ho cercato notizie su siti italiani e stranieri ma tutti si concludevano come concludevo io. Ho chiesto alla persona di scrivermi e di darmi notizie certe.
    Ebbene.....la tizia ovviamente è sparita nel nulla.
    Credo nella buona fede di tutti ma se la persona non mi porta prove allora come faccio a credere in quello che dicono?

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  58. Sì, avevo letto il commento a proposito di una felice conclusione. In effetti quando si asserisce qualcosa bisognerebbe almeno produrre le fonti. Poi per carità, ci sono montagne di errori anche nelle fonti, però partire dall'articolo o da una pezza documentale sarebbe una buona prassi. Ne so ben qualcosa, leggendo saggi dove gli storici si accapigliano come scimmie infuriate sostenendo una cosa e il suo esatto contrario.

    In un mio articolo iniziale nella rubrica de Il Caffè della Rivoluzione avevo menzionato una vicenda che riguardava Saint-Just e il caso delle Saint-Amaranthe, e facevo riferimento a una biografia. Dopo un bel po' di tempo mi ha lasciato un commento (anonimo) qualcuno dicendo che l'autore della biografia da cui avevo desunto la storia era in malafede e che non è provato che le cose fossero andate così. Ora, ognuno può pensare quello che vuole ed esprimerlo, però anche non inserire una firma o un nickname non è molto lineare. Magari era un discendente di Saint-Just che voleva difendere l'onore della "Famiglia"! ;-)

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  59. @ Cristina M. Cavaliere
    Ti capisco in pieno, queste cose in rete capitano spesso, sopratutto in rete. Io proprio perchè parlo di argomenti storici o letterari cerco -prima di scrivere di documentarmi bene giusto perché so che per lo stesso argomento molto spesso ci possono essere più spiegazioni o teorie. Lo faccio perché amo la Storia, in più mia madre era professoressa (e se c'è una cosa che mi ha insegnato è proprio il rigore storico e delle fonti) di Storia e mia moglie è archeologa (anche se non lavora più in quel settore)
    A volte un errore ci può scappare in buona fede, una volta un lettore mi ha segnalato un mio sbaglio nella terminologia scientifica che avevo impiegato. Io non sono uno scienziato, questo lettore invece si. L'ho ringraziato ed ho corretto l'errore.
    Purtroppo però internet a volte diventa il luogo di ritrovo di veri e propri disadattati sociali, ti racconto un altro aneddoto quando ho pubblicato il mio post su Max Schreck ed il film "Nosferatu" su un social un tizio mi ha dato del disinformatore poichè volevo nascondere il fatto che i Vampiri esistono sul serio e che Schreck era un Vampiro, cosa -secondo questo tizio che non mi va di definire- che sarebbe accettata dalla storia.
    E io nell'articolo invece avevo portato prove di altri film fatti da Schreck, avevo scritto dove si trova la sua tomba e così via.
    Però secondo il tizio io ero quello in malafede.
    Mi sono fatto una risata e poi ho cancellato i suoi commenti bloccandolo per il futuro.
    Non mi piace fare così ma ho imparato in passato che alle volte non vale la pena perdere tempo con gente che non vuole dialogare.

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  60. Che meraviglia, Nick! :-) Così hai respirato la Storia fin dalla tua infanzia, capisco ora molto bene le origini del tuo amore. Avevo già notato che sei molto preciso nei tuoi articoli e fornisci date e circostanze, nonché immagini, molto contestualizzate. Mi piace molto anche il taglio giornalistico che dai ai post, che è essenziale nel web. Io non sempre ci riesco, sono molto più prolissa, ma ho dei lettori pazienti.

    Veramente stravagante il tizio che era intervenuto a proposito di Nosferatu. Tra l'altro pensa che avevo visto questo celeberrimo film quando studiavo tedesco alle serali. Quindi aveva le didascalie in tedesco, e l'accompagnamento era al pianoforte dal vivo, proprio come all'epoca. Beh, io avevo una fifa blu nonostante fossi in un cinema con altre persone. Ci sono delle sequenze che sono entrate nell'immaginario collettivo.

    Hai fatto bene a bloccare quel commentatore, purtroppo il blog è come una vetrina sulla strada, e trovi sempre persone maleducate o fuori di testa. Io non ho cancellato quel commento di cui ti dicevo, perché comunque era espresso con garbo. Però bisognerebbe sempre firmarsi o farsi riconoscere per essere credibili.

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  61. Che tristezza, Nick... Credo che non esista cosa peggiore che non sapere la verità. Alla morte ci si rassegna, si metabolizza, ma non sapere...

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  62. Ciao Nick! Io penso che la persona che scriveva asserendo di aver visto un servizio al tg regionale sardo su questa famiglia, si riferisse a questo:

    http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/01/04/la_tragedia_dei_fratellini_soddu_tula_commossa_per_il_dramma-68-558027.html

    Ovviamente i bambini non sono mai stati ritrovati, ma c'è stato un contatto fra i parenti sardi, con i superstiti Soddu, oggi Sodder.
    A quanto pare, lui era Sardo, nato Giorgio Soddu, in un paese vicino Sassari, mentre la moglie, faceva di cognome Cipriani, era lei che proveniva dalla Sicilia.
    Saluti, bellissimo pezzo, l'ho letto tutto d'un fiato! :D

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  63. @ MartaVi
    Ah ecco! ;)
    Tutto è più chiaro!:) Guarda quella persona non è che fosse stata molto chiara, aveva parlato di "lieto fine", di famiglia che si era riunita...e da come parlava aveva fatto intendere (perlomeno così aveva capito chiunque aveva letto i suoi commenti) che i bambini scomparsi erano stati ritrovati!
    Penso che forse nella fretta l'interlocutrice ( o l'interlocutore) abbia utilizzato poca chiarezza nello spiegare le cose.
    Io prima di scrivere il dossier mi ero informato su una decina di siti anche grandi italiani e stranieri e nessuno ne dava il ritrovamento. dopo che mi aveva scritto sono impazzito per cercare di nuovo e in nessuna parte, in nessuna delle fonti si parlava mai di un ritrovamento (ne sarei stato felice, credimi!)tutte confermavano quanto avevo scritto io.
    Per questo mi ero messo sul chi va là ed avevo agito di conseguenza troncando la discussione.
    Però se per "lieto fine",s'intende che ci sono stati contatti tra i discendenti dei Sodder americani e i discendenti dei "Soddu" sardi allora la cosa ci sta ed è pienamente comprensibile, anche se il lieto fine vero sarebbe stato il ritrovamento degli scomparsi.
    Mettiamola così: sarebbe stato meglio se quella persona fosse stata più chiara e avesse spiegato subito che i bambini non erano stati ritrovati ma che il ricongiungimento di cui parlava era stato con i lontani parenti rimasti in Sardegna.
    Grazie anche per le info sui Cipriani, cosa che spiega meglio il legame dei Sodder con la Sicialia.

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  64. @ Poiana
    Hai pienamente ragione.

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