Pages

venerdì 17 giugno 2016

NEW HORROR : TALKING ABOUT VINCENT SPASARO

Nelle prossime settimane, prima della chiusura estiva avrò modo di presentarvi quattro interviste ad altrettanti artisti italiani, due in questo mese e due a luglio, certo non sarà la versione 2016 del mese della fantascienza italiana (operazione che ho praticato con molto successo nel marzo dell'anno scorso) ma un modo per proporvi un ulteriore punto di vista su quanto avviene nel nostro paese; quattro diversi operatori (passatemi questo termine poco "artistico" e molto "aziendale") : due scrittori, un editore ed una piccola sorpresa.
A settembre con la riapertura riprenderanno anche le interviste internazionali, per adesso valorizziamo quanto di bello avviene a casa nostra.
Comincio questo mini tour con Vincent Spasaro

Se volessimo limitarci alle scarne note biografiche che circolano in rete dovremmo limitarci a dire che  Vincent Spasaro è nato a Roma (città che ama visceralmente) nel 1972, ha vissuto per un certo periodo anche in Calabria mentre da anni risiede a Piacenza assieme alla moglie e al figlio.

Certo nessuna biografia vi racconterà mai che la passione per l'insolito ed il fantastico nasce nel giovane Vincent grazie a serial quali le produzioni inglesi e gli sceneggiati Rai degli anni '70s, ma a colmare questa lacuna ci penserà per fortuna, il futuro scrittore che non perde occasione per omaggiarle ogni volta che può.

Le note biografiche vi diranno anche che è stato finalista per ben tre volte al premio Urania ed una al Solaria (aggiungo io, visto che le note non lo dicono, che le tre finali al premio Urania furono consecutive e vanno situate cronologicamente tra fine anni 90s e l'inizio del XXI° secolo.)
In seguito dalla fantascienza è passato all' Horror, grazie all'intuizione di un editor molto intelligente quale Gordiano Lupi, che chiama Spasaro ad occuparsi delle collane dedicate al perturbante e al fantastico delle edizioni Il Foglio
Grazie a quell'incontro e a quella collaborazione non solo il nome di Vincent Spasaro inizia a farsi conoscere stabilmente nell'ambiente ma tramite la loro attività vengono scoperti e  lanciati molti autori interessanti

Spasaro non rinuncia comunque a continuare a scrivere e nel 2011 arriva la svolta. quando  Mondadori, all'interno della collana Segretissimo, pubblica Assedio il primo romanzo di Vincent. Per la verità, nelle intenzioni iniziali del direttore dell'epoca, il bravissimo Sergio Altieri la pubblicazione del romanzo viene prevista per un altra collana, ma la contrazione del mercato di quel periodo e la chiusura di molte pubblicazioni spingono la scelta verso Segretissimo in una versione dello scritto depurata di tutti gli elementi soprannaturali, che comunque ottiene un buon  successo (ed in questo caso bisogna riconoscere il merito di Altieri e la sua correttezza nel voler mantenere gli impegni presi nei confronti di un giovane autore)

Assedio si rivela un romanzo importante, duro, che non fa sconti; partendo dalla recente storia del mediterraneo e da avvenimenti controversi come l'assedio realmente subito dalla città di Sarajevo e le guerre nella ex Jugoslavia, l'autore immagina uno scenario cupo ed apocalittico.
 Sullo sfondo di una cittadina accerchiata fantasmi ed entità sinistre sembrano essersi dati convegno, i morti perseguitano e si nutrono delle sofferenze dei vivi, Assedio si dimostra quindi un opera profondamente dark, con  personaggi decisamente non stereotipati quali un negromante conosciuto da tutti semplicemente come il Cieco, una osservatrice dell' ONU e l'agente Stefan Weiss.
Durante le pagine del romanzo alcuni di questi personaggi dovranno rivedere le proprie convinzioni.
Ed i lettori assieme a loro visto che Assedio unisce Thriller, horror, fantascienza ed hard boiled in una summa decisamente molto matura e personale.

Nel 2013 esce una nuova opera scritta da Spasaro, un romanzo intitolato Il Demone Sterminatore ( l'editore è la trevigiana Anordest) nel quale l'autore si diverte a variare tema e genere trattato.
Se in Assedio infatti a farla da padrone erano tematiche più vicine al perturbante in questa seconda opera i topoi sono più ispirati al fantasy, certo si tratta di un fantasy molto cupo, quasi lovecraftiano, una sorta di viaggio d'iniziazione, di romanzo di formazione a tinte forti e fosche.
Una diversità di temi ed ambientazioni che finisce per spiazzare (piacevolmente) più di un lettore, anche se va detto che entrambi i romanzi, sia Assedio che Il Demone Sterminatore ( ma l'autore preferisce ancora il titolo iniziale Fiume senza Rive) nelle loro  stesure originarie risalgono al 2000 e al 2002.

Il rapporto con Edizioni Anordest si rinforza nel 2014 quando la CE di Villorba (TV) decide di ristampare Assedio stavolta nella versione completa e dotata di tutte le scene più specificamente soprannaturali e macabre.
Il resto è storia di questi giorni, recentemente Spasaro ha collaborato con i suoi racconti a diverse antologie (una su tutte è quella ALIA 2.0 di cui ho parlato anche io), più altri progetti in corso.
A breve vi proporrò l'intervista realizzata con lo scrittore.

12 commenti:

  1. Ottimo! Spasaro è un elemento molto importante del fantastico in Italia, anche se talvolta non riconosciuto né valorizzato per il tanto che può dare.

    RispondiElimina
  2. La stima per Vincent scrittore ha preceduto l'amicizia tra noi, complice Il Foglio Letterario di Piombino e un racconto geniale, "La Mezzaluna". Se la passione, l'onestà e la bravura fossero quotate in borsa, il buon Vincde sarebbe Donald Trump. Non vedo l'ora di leggere la sua intervista, Nick, ottimo colpo!

    RispondiElimina
  3. @ Massimo Citi
    Ciao Max! Mi piace molto il tuo nuovo avatar!
    Venendo a Spasaro, è vero che finora sia stata una figura poco valorizzata, vedo però che sta facendo molte interviste e stanno apparendo diversi suoi racconti su varie interviste, quindi credo che qualcosa per fortuna stia cambiando.

    RispondiElimina
  4. @ morbidiapprodi
    So che siete molto amici, se non ricordo male tu sei stato uno dei tanti scrittori scoperti e lanciati proprio da Spasaro durante il suo periodo alle Edizioni Il Foglio.
    Bella questa amicizia tra voi.

    RispondiElimina
  5. Con te conosco sempre un sacco di gente nuova. Immagino "Vincent" Spasaro sia un nome d'arte.

    RispondiElimina
  6. @ Ivano Landi
    Non ne sono sicuro ma credo che in realtà si chiami Vincenzo.

    RispondiElimina
  7. Caro Nick, interrompo lo stacco dalla blogosfera per i motivi che conosci per farti i complimenti, stracavoli che ospitata, Spasaro è un grande. Ottima presentazione, come sempre.

    RispondiElimina
  8. @ massimiliano riccardi
    Uelà! Onoratissimo che tu abbia sospeso lo stacco per leggere il mio post!
    Di nuovo complimenti per essere diventato finalmente un uomo onesto. ;)

    RispondiElimina
  9. Hahahaha, Nick si chiamano domiciliari, arresti domiciliari :D

    RispondiElimina
  10. @ massimiliqno riccardi
    Ahahahah...Così si chiama adesso?
    Ai miei tempi si chiamava matrimonio :D

    RispondiElimina
  11. Altro autore di cui non conoscevo l'esistenza :P Attendo intervista! ^_^

    RispondiElimina
  12. @ Glò
    Domani mattina pubblico l'intervista. ;)

    RispondiElimina