Fatemi sapere cosa ne pensate dell'esperimento e di questa nuova rubrica.
Thelma Todd.
Vi dice niente questo nome?
Probabilmente no.
Troppo lontani nel tempo risultano gli del suo successo cinematografico. Troppo pochi sono stati i film con questa attrice distribuiti nel nostro paese.
E parliamoci sinceramente, a chi interessa oggi come oggi parlare di una vecchia diva del periodo del Muto o dei primi anni del Sonoro?
Eppure c'è stato un periodo, a cavallo tra la fine degli anni '20s e l'inizio degli anni '30s in cui il nome di Thelma Todd era uno dei più popolari nel mondo dello Star System hollywoodiano.
Popolare ma controverso.
"Hot Toddy" la chiamavano i fans.
Oppure come "The Ice Cream Blonde", la biondona alla crema, sia per la sua evidente fisicità e per le sue forme burrose sia per il tipo di ruoli da donna disponibile e disinibita che l'attrice era solitamente chiamata ad interpretare.
Indubbiamente era una bella donna, la Todd, fatta di quel tipo di bellezza platinata, tutta bollicine ed esuberanza che tanto era di moda in quel periodo, anche il suo percorso umano non era stato poi così diverso rispetto a quello di tante sue colleghe.
Nata nel 1906 in uno Stato diverso dalla California ( nel suo caso il Massachusetts) Thelma Alice Todd inizialmente a tutto pensava fuorché ad una carriera da divetta cinematografica, il suo sogno era quello di diventare maestra di scuola; fino al momento in cui -come da tradizione- la partecipazione della ragazza ad un concorso di bellezza non aveva sparigliato le carte in tavola.
Vincendo quel concorso la Todd non solo non sarebbe mai diventata una insegnante ma si sarebbe fatta notare da uno dei maggiori produttori cinematografici di quel tempo.
Hal Roach, era indubbiamente un furbone però conosceva il suo lavoro: conosciuta la Todd a quel concorso la scritturò immediatamente nel 1926.
L' idea iniziale del produttore fu quella di prendere quella rigogliosa ragazzotta campagnola ma a suo modo simpatica e farla incontrare ad un'altra attrice per creare una coppia comica femminile in grado di poter fornire una alternativa a coppie maschili come quella celebratissima Laurel & Hardy ( Stanlio e Ollio ) o con gruppi familiari sempre maschili come i membri della famiglia Marx.
Una coppia comica femminile nella Hollywood del 1926 era una scelta indubbiamente coraggiosa e rivoluzionaria e per i primi tempi la cosa funzionò perfino.
In coppia con l'attrice brillante ZaSu Pitts, la Todd girò dal 1926 al 1933 diverse commedie slapstick (principalmente mute), c'era una buona intesa tra le due- che contrariamente a quello che accadeva a tante altre coppie artistiche erano buone amiche anche nella vita privata). La Pitts forniva l'elemento ironico ma saggio mentre mentre la Todd finiva spesso per dare vita a figure romantiche ma svampite.
Le cose però non sarebbero durate a lungo.
Non fu l'avvento del sonoro a decretare la fine del sodalizio artistico, quanto un banale litigio.
Non tra le due donne ma tra la Pitts ed Hal Roach, che non perdonò il produttore di averla sostituita con un'altra attrice in un film drammatico.
Conclusa quella fase professionale tra il 1931 ed il' 33 però Thelma Todd non ebbe difficoltà a reinventarsi, dotata di una bella voce l'attrice proveniente dal New England continuò ad interpretare decine di cortometraggi e di lungometraggi.
S trattava sia di film comici, spesso a fianco di ex rivali Laurel & Hardy (un esempio di questo genere è la famosa commedia Fra Diavolo - in originale The Devil's Brother- del 1933, uno dei pochi film con l'attrice che girano ancora oggi, anche in Italia, in cui l'attrice interpreta il ruolo di una disinibita e disponibile nobildonna) o come i fratelli Marx; sia di film drammatici o noir, come la versione del1931 di The Maltese Falcon. Ma anche horror come l'insolito Sette Passi verso Satana ( Seven Footprints to Satan) del 1929, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Abraham Merritt, di cui parlerò presto nell'ambito del ciclo il file dei film perduti dedicato ai film andati scomparsi in maniera totale o parziale.
Ma nemmeno questa fase sarebbe durata a lungo.
Desiderosa di espandere le proprie attività, Thelma Todd nel corso del 1930 aprì assieme al suo amante del momento, il regista Roland West, un proprio night club.
Che attirò le attenzioni sbagliate.
Situato a metà strada tra Malibù e Santa Monica, il Thelma Todd's Sidewalk Cafè era diventato ben presto un punto di ritrovo di gran moda, frequentato sia da turisti che da star in cerca di fuga dai frenetici ritmi di lavoro hollywoodiani. Conosciuto informalmente anche come Thelma Todd's Inn il locale era stato costruito in un signorile edificio di due piani, all'interno del secondo di questi l'attrice aveva ricavato anche un appartamentino privato all'interno del quale viveva quando non girava e dove (si vociferava ) ospitasse anche gli ospiti più importanti.
Tra quegli ospiti, un dato giorno arrivò anche un certo Lucky Luciano
Già," quel" Lucky Luciano.
Una cartolina pubblicitaria d'epoca che ritrae il locale di Thelma Todd |
Da buon predatore qual'era il boss mafioso non era certo disinteressato nelle sue attenzioni, a lui più che conquistare la proprietaria dell'attività interessava mettere le mani sull'attività stessa.
Luciano per mesi cercò di convincere l'attrice ad impiantare all'interno del locale diverse attività tra cui una sala da gioco, ovviamente tutte attività illegali. Tutte pratiche che la legge del tempo non permetteva.
Thelma Alice Todd una dopo l'altra rifiutò tutte le proposte.
E fu proprio al nome di Lucky Luciano che molti pensarono quando il 16 dicembre del 1935 Thelma Todd venne trovata morta all'interno di un auto nel garage del suo locale.
Avvelenamento da monossido di carbonio fu detto.
Come fu rinvenuto il corpo dell'attrice. |
Sospetti tantissimi, sicurezze nemmeno una.
In pochi vollero credere all'ipotesi di un suicidio, tanto per cominciare la carriera dell'attrice stava andando ancora bene, proprio in quei giorni l'attrice aveva appena terminato di girare le riprese di The Bohemian Girl sempre prodotto da Hal Roach ancora una volta con gli amici di sempre Laurel & Hardy; inoltre secondo dichiarazioni effettuate dalla collega Ida Lupino, la Todd stava attraversando un momento felice anche dal punto di vista sentimentale essendo in procinto di sposarsi con un ricco ma anonimo imprenditore californiano.
Nessun messaggio d'addio; nessun altro comportamento tipico dei suicidi, in compenso i poliziotti che investigarono sul caso rinvennero molte tracce di sangue sul vestito della diva.
E il corpo quando venne ritrovato all'interno della macchina era in una posizione talmente innaturale da far quasi pensare che la donna fosse stata costretta con la forza a salire all'interno della macchina.
Sembrerebbe tutto chiaro.
Purtroppo in casi del genere non è mai tutto chiaro, non ci sono mai testimonianze univoche, non si trovano mai prove certe.
E' una triste regola valida oggi per i casi di cronaca contemporanea ed è ancora più valida per gli avvenimenti di un anno lontano come il 1936.
Puntuali come le Tasse giunsero infatti altre testimonianze che insinuarono il sospetto che in effetti qualche piccolo problemino di natura economica Thelma Todd ce l'aveva sul serio.
Cominciò per prima l'antica sodale ZaSu Pitts che rivelò alla stampa di aver prestato alla sua amica Thelma ripetutamente ingenti somme di denaro, lo stesso fecero altre Stelle del cinema rivelando che in realtà il Sidewalk Cafè era un pozzo senza fondo perennemente sull'orlo del fallimento.
Gli avvocati dell'attrice morta chiesero a lungo - ma inutilmente- la riapertura delle indagini, convinti della colpevolezza di Luciano e dei suoi uomini
Colpevolezza che non fu mai provata.
Ci furono però anche altri sospettati.
Venne fatto il nome dell'ex marito, un altro italo americano, chiamato Pat De Cicco, che però usci immediatamente fuori dal' inchiesta.
Poster del film horror "Sette Passi verso Satana" interpretato nel 1929 da Thelma Todd. |
I sospetti maggiori, i più infamanti, coinvolsero però il socio ed amante Roland West, ultimamente la coppia non faceva altro che litigare ed un furioso alterco si era verificato davanti a numerosi testimoni tra i due proprio il giorno prima della tragica morte dell'artista.
West pagò molto cari questi sospetti, finendo ben presto ostracizzato dall'ambiente di Hollywood e passò il resto della sua vita senza riuscire quasi più a lavorare nel mondo del Cinema.
Ad ogni modo nessun colpevole venne mai trovato, nessuno venne mai formalmente processato per la morte della donna.
Dopo i funerali il suo corpo venne fatto cremare per volontà dell'ex marito.
Dopo pochi mesi altri scandali sarebbero arrivati, Hollywood avrebbe fatto parlare di sé per altre morti eccellenti ed il nome di Thelma Todd sarebbe stato solo uno dei tanti.
Le ceneri vennero seppellite nel cimitero di Lawrence, il paese natale dell'attrice mentre ad Hollywood come testimonianza del suo passato rimase la Stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Ben pochi si sarebbero ricordati di lei, Hal Roach fu uno di questi: il vecchio produttore per una volta decise di seguire le vie del cuore e non quelle del guadagno facile; invece di sfruttare la morte della sua attrice ordinò di tagliare da The Bohemian Girl ( in Italia tradotto come Noi siamo Zingarelli o come La Ragazza di Boemia ) quasi tutte le scene in cui compariva la Todd.
L' unica eccezione fu un numero in cui l'attrice cantava.
A Roach piaceva la voce di Thelma Todd.
Ad Hollywood restarono anche le voci, le polemiche ed i rancori per l'ennesimo caso insoluto di quel luogo, nato per raccogliere i sogni delle persone ma che in fondo tratteneva meglio e più di ogni altra cosa gli incubi.
Il dispiacere di dover aspettare il nuovo anno per leggerti di nuovo è stemperato dalla potenza di questo pezzo: da ragazzino avrò visto mille volte "Fra' Diavolo" e ricordo benissimo l'attrice. Non sapevo di questo suo destino ed è lodevole il comportamento di Hal Roach: se fosse stato spietato il suo film avrebbe guadagnato molto di più!
RispondiEliminaVisto che in un lercio mercatino ho trovato vecchie VHS di Stanlio e Ollio, ritornerò bambino e queste feste mi rivedrò qualche loro film, principalmente quelli con la Todd! (Vedi come si fa presto a sciacallare le vittime di cronaca nera???)
Eh beh, tutto il mondo è paese, anche in America spesso i casi dubbi restano dubbi...
RispondiEliminaCon l'occasione, buon Natale Nick e speriamo che Santa Claus ti porti un bel regalo ;-)
Anche io come Lucius la ricordavo, non solo per Fra Diavolo ma anche per apparizioni al fianco dei fratelli Marx. Io mi sono fatto la mia idea sul caso. Il '35 non fu un bell'anno per Lucky Luciano quindi immagino avesse da dedicare tempo al procuratore Dewey che indagava su di lui piuttosto che rischiare con una nuova accusa di omicidio, forse qualche anno prima avrebbe fatto pagare caro il rifiuto dell Todd di aprire una sala da gioco nel suo locale. Per me è stato West.
RispondiEliminaPer quel che riguarda me questa nuova rubrica è la più che benvenuta, anche se certo non servirà a tenerci allegri. Ma... c'est la vie!
RispondiElimina@ Lucius Etruscus
RispondiEliminaLa Todd compariva abbastanza spesso nelle commedie di "Laurel & Hardy", in molti casi si trattava di piccoli ruoli, quasi delle semplici comparsate in altri casi come "Fra Diavolo", per l'appunto invece rivestiva uno dei ruoli più importanti. Hal Roach cercava sempre di inserirla laddove possibile proprio perché stimava molto l'attrice, quindi -in effetti- è davvero molto facile ritrovarla all'interno delle avventure di Stanlio e Ollio.
Che poi si tratta anche dell'unico motivo per cui in tanti oggi si ricordano di lei.
P.s
Visto tutto il tempo che è trascorso ormai il nostro gesto si può configurare come semplice omaggio cinefilo e passione per la materia. ;)
@ Ariano Geta
RispondiEliminaEh si, in tutto il mondo i casi possono rimanere insoluto, non solo in Italia.
Anche in America, sopratutto quando è coinvolta la Mafia o un altra associazione criminale del genere.
Soprattutto negli anni '30s quando la Mafia in alcuni momenti sembrava quasi invincibile.
@ Bara Volante
RispondiEliminaMi sarebbe piaciuto continuare con qualche altro post però davvero sono troppo incasinato per potermi dedicare al blog e alla situazione lavorativa.
Mettiamola così l'occasione mi sarà utile per provare a preparare qualche intervista.
@ massimiliano riccardi
RispondiEliminaSi, il 1935 non fu certo un buon anno nemmeno per Luciano, purtroppo se davvero fu lui ad ordinare la morte dell'attrice non lo sapremo mai.
Io però credo che quel tipo di uccisione non rientrava proprio nei canoni della Mafia dell'epoca. L'organizzazione dei vari Genovese; Luciano; Anastasia e Capone gli omicidi praticamente li "firmavano" per mandare dei messaggi ben precisi.
Quindi risulta difficile anche per me credere che sia stato Lucky Luciano, se di omicidio si tratta penso anche io che l'omicida fu qualcun altro.
@ Ivano Landi
RispondiEliminaMa come?
L'altro giorno nei commenti da te mi dici che pure tu non apprezzi troppo l'atmosfera natalizia ed oggi dici questo? XD XD XD
Ma sei incontentabile?
Ahahahahah!
A parte gli scherzi, avremo tempo di gioire e di riempirci di atmosfera natalizia quando pubblicherò gli auguri di buon Natale e di buon anno! ;)
Non mi riferivo al Natale, era un discorso più generale. Io il Natale lo abolirei per il semplice motivo che abolirei l'inverno. Atmosfera natalizia? No grazie! :P
RispondiEliminaBel post e bella rubrica, mi piace l'idea e in più scavando in quel "parasiso" neavreidei post da scrivere.
RispondiEliminaIlcolpevole? Mafioso o potente mai... 😆
@ Ivano Landi
RispondiEliminaE allora vedrai che a te dedicherò gli auguri natalizi più grandi e freddi di tutti.
Ahahah ah
@ Patricia Moll
RispondiEliminaEhhhh che ci vuoi fare? I soldi permettono gli avvocati migliori e nessuno ha più soldi di un boss corrotto.
Purtroppo.....
E questo nell'America degli anni 30 era una crudele realtà! :(
Bel post dark. Buone feste natalizie Nick, a te e alla tua famiglia.😊
RispondiElimina@ vanessa varini
RispondiEliminaGrazie! Ricambio di cuore!
Naturalmente gli auguri ce li rifacciamo anche più avanti, tra qualche giorno! :)
Ho molto apprezzato questo post, anche perché ricordo abbastanza bene l'attrice a fare da contraltare a Stanlio e Ollio. Comunque personalmente voterei, come assassino, per il socio e amante, non me lo vede Lucky Luciano a sporcarsi le mani per un locale sull'orlo del fallimento. Ne approfitto per farti tutti i nostri più affettuosi auguri a te e a tua moglie.
RispondiEliminaRicostruzione interessantissima, complimenti Nick!
RispondiElimina@ Massimo Citi
RispondiEliminaNemmeno io penso che sia stato Luciano a uccidere la Todd. Non mi fraintendere, quell'uomo era davvero un criminale sanguinario,uno che di omicidi ne ha davvero parecchi sulla coscienza.
Solo che viste le dinamiche sul come è morta l'attrice questo non mi sembra un delitto in stile "cosa nostra".
Ci risentiamo tra qualche giorno per gli auguri!
@ Senzapre7ese
RispondiEliminaGrazie! Sono felice che tu abbia apprezzato! :)
Non c'era forse quel libro, mi sembra fosse Scandali a Hollywood, che raccoglieva storie di questo tipo? Mi pareva di aver letto che la maggiorparte fossero poi inventate quasi di sana pianta. Questa che hai raccontato comunque mi sembra un vero caso giornalistico.
RispondiEliminaBeh, ero passato per fare gli auguri di Natale. :D
@ Marco Lazzara
RispondiEliminaSi, ci sono stati diversi libri, come il famigerato " Hollywood Babylon 2" di cui ho parlato qualche volta in passato che contenevano casi inventati ( o esagerati) dedicati a Star hollywoodiane. In questo caso però - e non mi sono certo ispirato a quel libro- il caso è reale e documentato.
Purtroppo per la povera Thelma Todd.
Io ero rimasto incuriosito dalla sua figura qualche giorno fa quando RaiMovie ha trasmesso proprio " Fra Diavolo" ed allora documentandomi ho trovato info sulla sua morte, il caso mi sembrava interessante, ritenevo valesse la pena farci sopra un post e...il resto, come si suol dire, è Storia. ;)
Ricambio gli auguri, comunque ce li rifaremo meglio e con più calma tra qualche giorno.