Venera è pronta per la sua rivoluzione, ma non è l’unica a voler sfruttare la situazione a proprio vantaggio: da un lato i ribelli di Aerie, che aspettano l’occasione per rivendicare la loro indipendenza; dall’altro lo scontro intestino tra il Pilota e le forze navali di Slipstream, bloccato in uno stallo logorante.
Nel frattempo qualcosa di alieno si nasconde nei cieli di Virga e forze misteriose, scatenate dall’interruzione, concentrano la loro attenzione sul destino dell’ammiraglio.
Sole pirata racconta il viaggio verso casa di Chaison Fanning, tra oscure minacce, scontri epocali, vecchi amici e nuove, ambigue alleanze.
Si provano sempre sensazioni contrastanti quando si assiste alla conclusione di un ciclo.
O comunque alla fine della sequenza principale di quel ciclo.
Da un lato si è contenti di essere arrivati alla fine della storia, felici di aver assistito alle peregrinazioni e alle traversie di personaggi amati, soddisfatti di averli visto raggiungere gli scopi prefissati all'inizio ( o quando non succede, felici comunque di aver fatto con loro un tratto di strada ed averli visti maturare sotto i nostri occhi); dall'altro lato rimane comunque un pizzico di malinconia, un poco di dispiacere perché ci siamo resi conto che quella pagina che abbiamo appena finito di leggere sarà proprio l'ultima.
Questo però avviene solo se lo scrittore è bravo, se ha saputo compiere il suo lavoro e se ha creato dei personaggi riusciti e della ambientazioni che si siano fatte notare.
E, credetemi, Karl Schroeder il suo lavoro lo sa fare dannatamente bene.
Lo ha dimostrato con la creazione dello scenario di Virga, l'immensa sfera cava dotata di atmosfera, una sua peculiare gravità (e delle forme di vita adattatesi in maniera ancora più peculiare a questo ambiente), con immensi soli artificiali -tra il quali spicca Candesce, il più grande di tutti -spesso di proprietà di singole nazioni costantemente in guerra tra loro. Nazioni sovente create su rocce galleggianti nell'aria o asteroidi alla deriva. Nazioni, ricordiamolo, a volte potentissime altre volte deboli e dislocate su pochi chilometri.
E su questa ambientazione, già a suo modo, affascinante lo scrittore canadese a partire dal 2006 ha costruito una saga in cinque volumi, di cui almeno i primi tre strettamente collegati tra loro.
Nel corso di questi ultimi tre anni la trilogia principale è stata tradotta nel nostro paese da Zona 42, oggi è arrivato il turno del presente Sole Pirata il volume conclude in maniera a dir poco pirotecnica la trilogia di Virga, chiudendo il cerchio narrativo cominciato con Il Sole dei Soli e sviluppato ulteriormente con Regina del Sole
E utilizzo il termine pirotecnico con cognizione di causa.
Pirotecnico è infatti il crescendo narrativo che viene sviluppato nelle ultime pagine, un crescendo in cui gli elementi, i dati e le avventure dei vari personaggi che si sono alternati nel corso dei tre volumi si vanno ad incastrare quasi alla perfezione.
Per ognuno dei tre volumi citati Schroeder compie la ben precisa scelta di porre il focus su un diverso personaggio: se ne Il Sole dei Soli il protagonista era il giovane e desideroso di vendetta ribelle Hayden Griffin, se in Regina del Sole la mattatrice assoluta era stata la manipolatrice Venera Fanning, due personaggi, sicuramente ben costruiti e con i loro pregi ma che potevano piacere o non piacere al lettore adesso in quest'ultimo capitolo il protagonista effettivo è l'ammiraglio Chaison Fanning col suo ritorno a casa.Pirotecnico è infatti il crescendo narrativo che viene sviluppato nelle ultime pagine, un crescendo in cui gli elementi, i dati e le avventure dei vari personaggi che si sono alternati nel corso dei tre volumi si vanno ad incastrare quasi alla perfezione.
Scelta decisamente ponderata in funzione della chiusura della trama principale.
Scegliendo Chaison Fanning come ultimo protagonista dell'ultimo volume Schroeder compie una decisa scelta di campo, un chiaro ritorno alle origini della fantascienza. Tra tutti i personaggi creati dallo scrittore per la saga di Virga, Chaison è probabilmente il più "classico", un vero e proprio archetipo letterario. Classico, perché a differenza di sua moglie Venera, ad esempio, Chaison è dotato di un vero e proprio codice d'onore, un grande senso della lealtà e nonostante i suoi difetti, le sue paure e gli inevitabili dubbi è una persona che cerca di compiere sempre la scelta giusta.
Attenzione però, non stiamo parlando di un personaggio schematico o di una figura scolpita con l'accetta: Chaison Fanning è un uomo che compie errori e che, durante il corso degli eventi manifesta delle umane debolezze ma che al contempo appare davvero preoccupato del destino delle persone a lui vicine, che cerca di salvare delle vite umane e che si dimostra guidato da un proprio codice morale
In questo senso il messaggio di Karl Schroeder appare chiaro, nel corso dell'intero ciclo di Virga non troveremo messaggi nascosti, sottotesti filosofici o speculazioni relative ai grandi misteri dell'esistenza umana e meno che mai li troveremo nel qui presente Sole Pirata. Quello che troveremo sarà semplicemente la più tradizionale avventura spaziale, grandi spazi tipici della frontiera e personaggi ben delineati a cui è facile affezionarsi.
Tutto in Sole Pirata ( in originale Pirate Sun) risuona della parola "classico": lo sono i battibecchi tra Chaison ed i suoi comprimari, il giovane Martor e l'ambasciatore Richard Reiss; classica è la costante tensione sessuale tra l 'ammiraglio e l'enigmatica Antaea Argyre; esemplari in questo senso sono anche i grandi complotti e i perenni conflitti tra gli habitat e tra le nazioni di Virga.
Certo, in Sole Pirata si compie anche qualche passo in più in funzione dell'economia narrativa della saga perché l'autore fornisce alcuni retroscena riguardo alla nascita della enorme sfera cava e svela diverse informazioni relative alla grande minaccia della Natura Artificiale che ha quasi completamente asservito la razza Umana là fuori oltre i confini di Virga.
Si tratta però di notizie date quasi sullo sfondo con estrema disinvoltura giusto per accrescere il fascino dell'immenso affresco che volume dopo volume Karl Schroeder è andato a cesellare nel solco di grandi maestri come il Jack Vance dei tempi migliori
Sole Pirata si dimostra un ottimo libro, una piacevole lettura impreziosito dalla ottima traduzione dei veterani Silvia Castoldi e Marco Passarello.
Rimane comunque la speranza che esaurita la trilogia principale la stessa Zona 42 (o qualche altro editore) si prendano presto la briga di tradurre anche gli altri due romanzi rimasti inediti.
SOLE PIRATA. Karl Schroeder
Edizioni ZONA 42
VERSIONE CARTACEA: 304 pagine. Euro: 15,90.
ISBN 978-88-98950-26-3
VERSIONE DIGITALE
Formato epub o mobi, kindle compatibile. Euro: 5,99.
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