Il lockdown sta imponendo molti sacrifici, una cosa però che sta capitando a molti di noi è quello di avere qualche spazio in più per le letture (avere voglia di leggere però, beh quello è un altro discorso...) lo Zio Nick poi, come molti di voi sanno, ha sempre avuto una predilezione per le riviste. Libri, antologie, raccolte, sono fantastiche ma le riviste richiedono un tipo di lettura e di fidelizzazione differente. Quindi prima di passare nel mese di aprile ad altri argomenti. Nelle prossime settimane ho intenzione di scrivere parecchio di Cinema con recensioni di film come The Nest e di serie televisive. I libri non spariranno certo, ci saranno segnalazioni e recensioni nel presente e nel futuro di Nocturnia ma per qualche giorno i programmi prevedono anche altro.
Oggi parliamo di riviste, io ovviamente citerò quelle dei miei generi preferiti e degli ambiti di intervento di Nocturnia, voi però potrete allargare il gioco alle vostre di preferenze.
Di molte di queste pubblicazioni ho già parlato in passato, a volte intervistandone i direttori e\o i curatori, a volte semplicemente citandole.
-SCUOLA DI FUMETTO
Nata nel 2002 ha cambiato diversi editori ma fino ad un paio di anni fa la gestione della rivista era rimasta saldamente nelle mani dell'artista veneziana Laura Scarpa (QUI la mia intervista con lei) che più volte l'ha anche salvata dall'oblio editandola in prima persona. SdF si è sempre distinta dalle altre pubblicazioni grazie agli articoli di approfondimento delle tecniche di disegno e sceneggiatura. Cosa molto apprezzata da quella parte dei lettori che erano anche fumettisti in erba e la presenza in ogni numero di almeno un fumetto di un debuttante, a volte vincitori di concorsi della stessa rivista. Nonostante l'impegno delle persone coinvolte però SdF non è quasi mai riuscita a mantenere la promessa mensilità delle uscite. Proprio nella mia intervista Laura Scarpa parlava di una certa stanchezza sia sua che dei vari collaboratori. Dopo qualche mese con il #110 la rivista cessava momentaneamente le pubblicazioni. Nel 2019 con l'apporto di un nuovo editore la NPE (Nicola Pesce Editore) con cadenza trimestrale, quindi 4 numeri l'anno. Anche se, come quasi tutto il resto, durante la scorsa annata ha subito dei rallentamenti Della vecchia gestione al momento è rimasta la stessa Laura Scarpa in qualità di autrice di articoli ed interviste mentre al timone c'è adesso Nicola Pesce. Rispetto alle passate gestioni direi che la differenza maggiore è che gli articoli sembrano più improntanti agli aspetti editoriali e legali del settore rispetto al "fare fumetti". Non mancano comunque interviste ad editori e autori.
-NOCTURNO CINEMA.
Ho già espresso più volte la mia adorazione ed il mio apprezzamento per questa rivista. Nata nel 1994 come fanzine per volontà di Manlio Gomarasca e Davide Pulici, ha attraversato tutte le fasi editoriali trasformandosi nel corso degli anni in una delle più prestigiose pubblicazioni rivolte al Cinema e a tutto quello che gli gira intorno. Nelle prime fasi l'attenzione era rivolta solo alle produzioni italiane,ben presto però il focus si è allargato diventando sempre più inclusivo ed oggi si parla della filmografia di tutti i continenti, anche se la predilezione rimane per il cinema bis. Pulici & Gomarasca sono ancora le menti e i cuori pulsanti di Nocturno, ma nel tempo molte sono le firme che si sono affiancate a loro e succedute tra le pagine, numero dopo numero. Nomi importanti nel settore. Sulla rivista si parla senza preconcetti e senza censure di tutti i generi: dall'horror all'erotico, dal thriller alla fantascienza, dalle luci rosse ai polizieschi asiatici senza dimenticare produzioni televisive, vecchi caroselli, colonne sonore, libri approfondimenti e rubriche gestite da nomi che hanno fatto la storia del grande schermo nel nostro paese, i cosidetti "nocturniani". (QUI trovate la mia intervista col Pulici e QUI trovate il sito\shop della rivista) . Già, perché i membri della redazione hanno curato molte edizioni (tra cui tante riscoperte) in vhs prima e in dvd poi. Col tempo i dossier sono passati dall'essere pubblicati in volumetti allegati ai fascicoli all'interno della rivista stessa. Edito da Cinema Bis Communication, con cadenza mensile, Nocturno Cinema rimane un appuntamento importante per chiunque ami le arti visive.
- LINUS.
Fondata nel 1965 da Giovanni Gandini, Linus è parte della storia del fumetto italiano. La prima rivista -contenitore in senso moderno e una della poche sopravvissute, forse l'unica di quella stagione. Il titolo come si può facilmente intuire è dovuto alle strisce dei Peanuts che sono state da subito una presenza costante della rivista. Del resto in 57 anni di attività le strips hanno sempre costituito l'ossatura della pubblicazione, ne cito alcune tra le tante: Doonesbury di Gary Trudeau; Monty di Jim Maddick; The Boondocks di Aaron McGruder; Dilbert di Scott Adams e Calvin & Hobbes di Bill Watterson. Ma, strips a parte nella rivista si sono avvicendati molti tra i disegnatori ed i personaggi più conosciuti del mondo. E se è vero che alcuni incontri non ci sono mai stati (Magnus) e che altri non sono stati poi così felici ( Jacovitti) in Linus hanno pubblicato Pratt; Crepax, Wolinski; Dino Battaglia, abbiamo visto il Pogo di Walt Kelly; il Braccio di Ferro di Segar e lo Jeff Hawke di Sidney Jordan. Perfino i Fantastici Quattro hanno debuttato su un supplemente speciale del periodico prima di passare alla rivale Corno. Anche tra i direttori ci sono stati nomi importanti: lo stesso Gandini; il grandissimo Oreste del Buono e Fulvia Serra. L'attuale direttore Igort arrivato nel 2018 dopo un periodo di crisi e di riposizionamenti di mercato ed editoriali ha portato diverse trasformazioni passando dal formato spillato a quello brossurato. Anche i contenuti hanno subito trasformazioni con l'avvento dei numeri monografici, ognuno dedicato ad un diverso personaggio. Che si sia trattato di Fellini o di Bruce Lee; di Frida Kahlo o di Martin Scorsese progressivo dopo progressivo il corpo centrale della rivista ha sempre ospitato approfondimenti e fumetti incentrati sulle loro vite. Oggi Linus ( QUI il sito ) presenta il solito mix di autori italiani (alcuni provenienti come Igort stesso dall'esperienza del Gruppo Valvoline altri dalle più diverse esperienze) e stranieri, classici e novità. Non tutti per la verità hanno apprezzato i cambiamenti, io invece si, anche se a volte mi piacerebbe trovare più fumetti lunghi e non ridotti a poche pagine. La rivista è pubblicata da Baldini & Castoldi- La Nave di Teseo mensilmente nelle edicole.
- FUMO DI CHINA.
Anche FdC ha compiuto un lungo percorso, anche FdC ha vissuto le sue brave trasformazioni da fanzine a prozine fino ad arrivare allo status di rivista vera e propria. Fondata nel 1978 da quattro appassionati: Franco Spiritelli, Andrea Magoni, Mauro Marcheselli e Andrea Plazzi e se il secondo si è ben presto dedicato ad altro, i restanti tre hanno proseguito nella rivista e Marcheselli e Plazzi anche nel settore. Numerosi nomi poi diventati importanti nell'ambiente quali Lupoi; Luca Scatasta e tanti altri si sono fatti le ossa tra le pagine della rivista. Critica, approfondimenti, interviste, reportages dalle varie fiere, analisi e recensioni su tutto quanto riguarda il fumetto. Per un certo periodo sono state proposte anche delle storie vere e proprie di autori poi diventati anche loro famosi, tra cui lo scomparso Federico Memola o Vanna Vinci. Anche se oggi di quella esperienza rimangono solo le strisce comiche del bravo Marcello Toninelli. Il piatto forte rimangono quindi gli interventi critici sul fumetto con una predilezione per quelli che rimangono ancora oggi le quattro aree di produzione più importanti: quella italiana, la franco-belga, quella americana e quella giapponese. Non c'è però nessuna preclusione verso altri e così, tanto per fare un esempio lo spagnolo Paco Roca si trova ad essere spesso ospite delle pagine di FdC (QUI il sito), si è discusso delle traduzioni turche di Zagor e tanto spazio viene dedicato anche al mondo dell'animazione. Edito dalla riminese Freecom e diretto da Loris Cantarelli (QUI la mia intervista con lui) esce tutti i mesi in edicola, anche FdC però ha subito dei ritardi per via delle varie chiusure .
- FANTASY & SCIENCE FICTION.
Stavolta parliamo di una rivista di racconti. La storia editoriale di F&SF è molto interessante.
E contrastata.
Versione italiana di una delle più longeve pubblicazioni statunitensi,aveva cominciato ad essere pubblicata dalla Elara (QUI il sito) nell'anno 2013, per la direzione di Armando Corridore e una annunciata mensilità. I contenuti comprendevano racconti e romanzi brevi sia di fantascienza che horror o fantasy.
Nomi famosi e grandi maestri assieme a nuove promesse, spesso anche racconti premiati, presentati in maniera sobira. Dell'edizione originale era stato scelto di tradurre solo la parte della narrativa tralasciando i vari articoli. In sintesi una buona rivista, magari non molto accattivante a livello grafico nelle pagine interne ma con ottimi contenuti, davvero per tutti i gusti. Agli inizi del 2017 però se ne erano interrotte le pubblicazioni, anche se l'editore ha sempre assicurato di voler procedere con la stampa di nuovi numeri.
Promessa mantenuta quest'anno (per la verità quando ormai quasi nessuno ci credeva più) con il diciottesimo numero pubblicato a febbraio. L'intenzione sarebbe di assicurare quantomeno una bimestralità magari aiutandosi prenotandola nelle edicole. In ogni caso una lettura consigliata per tutti gli appassionati della narrativa di qualità.
- ROBOT.
Robot invece non la troverete nelle edicole, per un breve periodo nelle fasi iniziali della sua seconda vita la si trovava distribuita anche nelle librerie. Da diversi anni la si può comprare (o ci si può abbonare sul sito dell'editore (QUI lo store ) Delos Digital. Creata dal grandissimo Vittorio Curtoni (QUI la storia della rivista raccolta in un mio vecchio articolo) e oggi diretta da Silvio Sosio detto S* ( QUI la mia intervista ). Robot è un caposaldo della fantascienza in Italia. Ne escono tre numeri l'anno ed ognuno di essi merita l'acquisto. Racconti di autori stranieri, molto spesso vincitori di premi Nebula o Hugo aprono e chiudono sempre la rivista, ma il corpus centrale della pubblicazione è rappresentato da scrittori italiani, tutti appartenenti al genere fantascientifico. Ogni anno viene ospitato anche il racconto italiano vincitore del Premio Robot. Accanto ai racconti è sempre presente una cospicua parte saggistica con articoli (mai banali ) sulla narrativa di genere, sul Cinema e sulle serie televisive del momento. Si parla sia di autori del passato che di scrittori contemporanei. Un buon equilibrio tra l'attenzione verso quanto avviene in casa nostra e l'ambiente internazionale.
-HYPNOS.
Di Hypnos invece ne escono uno o due numeri all'anno ed è dedicata ai generi weird ed horror. Pubblicata dall'omonima casa editrice (QUI il sito, QUI la mia intervista con Andrea Vaccaro, la mente della Hypnos) la pubblicazione propone racconti di provenienza internazionale ed italiani. Ogni numero contiene almeno un'opera che ha ottenuto un premio estero ed una italiana che ha conquistato il Premio Hypnos. Completano il sommario recensioni e segnalazioni delle uscite mondiali di narrativa weird. Nel recente passato non sono mancati numeri monografici come quello incentrato sul fantastico francofono. Anche in questo caso una piacevole lettura, con diverse riscoperte interessanti.Queste sono alcune delle mie letture, non tutte perché nel corso dello scorso anno ho cominciato a scoprire, leggere e ad apprezzare anche altre riviste, come Zothique della Dagon Press o la Molotov Magazine della Indipendent Legion, quindi non è escluso un secondo post a breve che continui ed integri questo. Il mio scopo odierno era quello di cominciare ad introdurre l'argomento riviste.
E voi invece? Leggete anche riviste oppure no? Quali apprezzate e quali consiglierereste a chi ancora non le conosce?
Potete citare riviste di genere come ho fatto io, oppure no. Limitarvi a un determinato argomento (Cinema, fumetti, musica etc etc....) oppure nominare l'universo mondo. L'importante come sempre è consigliare quello che vi e ci piace.
Dimenticavo, un'ultima domanda: tra le pubblicazioni di cui vi ho parlato quali conoscevate già? E cosa ne pensate?
61 commenti:
Ottima iniziativa.
"Fumo di China" e "Scuola di Fumetto" le conosco di nome ma non le ho mai neanche sfogliate, non mi sono mai interessato al disegno in sé, considerando il medium fumetto come unione imprescindibile di disegno e storia. Alcuni numeri, tipo quelli dedicati ad eroi che amo, avrei voluto prenderli ma alla fine non mi è mai capitato.
"Nocturno" ha il problema che quando l'ho scoperto ormai abitavo in provincia di Roma, dove non si trova nelle edicole. Una volta sola l'ho beccato... e di lì a poco l'edicola ha chiuso! Ammazza, ma che c'ho, la Mano che Uccide! :-D Una volta ho beccato un "bustone" con due numeri incellophanati, e dopo averlo sfogliato ho capito che non fa per me. Quel "cinema bis" non lo considero affatto bis, solo una prima classe diversa. Ai miei occhi è come dire "La Coca Cola è troppo commerciale: preferisco la Pepsi" :-P
Con "Linus" ci sono cresciuto, insieme ad "Eureka" sono le riviste che mi hanno accompagnato per anni, dall'infanzia all'adolescenza. In estate ne compravo a chili, nelle fumetterie dell'usato, e in famiglia li divoravamo.
Come sai in "Robot" ci sono pure finito, e ancora conservo vecchi numeri storici con articoli preziosi.
Le altre le conosco solo di nome, viste o da te o da TOM ;-)
@ Lucius Etruscus
Intanto grazie per aver aperto le danze. Di "Eureka" conservo diversi numeri degli anni 70s mentre "Linus" è stata una scoperta più recente. A "Nocturno" dovresti provare a dare un'altra possibilità, ha attraversato tante trasformazioni nel corso degli anni. In quanto a "Robot", si lo so che ci sei finito in mezzo. ;)
Come saprai anch'io prendo Linus, amo questa nuova versione con il "tema del mese", ti permette di approfondire diversi personaggi interessanti..e in più ci lavorando fumettisti che conosco e apprezzo. Sono anche abbonato a Scuola di fumetto, molto ma molto interessante. Fra l'altro se ti abboni con ogni copia ti spediscono anche un fumetto, il che non è affatto male :) Ti consiglio anche Sbam Comics, che è una rivista sempre sui fumetti ed è assolutamente gratuita e scaricabile online. Mi piacerebbe anche leggere Fumo di china, ma in edicola non si trova, purtroppo
Io leggevo cose un po' diverse dalla tua branca ma le posto cmq; Linus, eroi della marvel , Alan Ford, Diabolik, Topolino,paperino, Paperone ecc, e poi anche Batman.
@ fperale
Dipende dalle zone, da me a Mira "Fumo di China" si trova tranquillamente nelle edicole, penso dipenda dall'edicola (ho notato che ultimamente gli edicolanti tendono a non riordinare più le cose che per due o tre mesi non vanno vendute come interessa a loro) o dai distributori. La nuova versione di "Linus" piace molto anche a me. Grazie per il suggerimento su "Sbam Comics", ci andrò subito a dare un'occhiata.
@ Daniele Verzetti il Rockpoeta®
Bellissimo il Topolino della mia infanzia, anche Alan Ford era una lettura stupenda.
Io sono un po' modesto, non sono mai stato un grande esperto del tema :) La mia rivista di fumetti è sempre stata..Topolino.
Le conosco tutte di fama e di qualcuna ne ho letto qualche numero, ma in generale collezionavo solo magazine di fumetti, manga o videogiochi.
Concettualmente adoravo Weird Tales che ha dato i natali a tanti miei autori preferiti e le cui copertine sono uno sballo, ma per quel che concerne l'horror l'ho sempre letto tramite libri o visto al cinema od in Tv.
@ Riky Giannini
Bello anche quello! Di Topolino conservo molti vecchi numeri, il più vecchio risale al 1962, mi dipiace non averne trovati di più "anziani".
@ Pirkaf
Che riviste di videogiochi collezionavi?
Weird Tales l'edizione americana, quella classica ha rappresentato un momento irripetibile per il weird e l'horror mondiale. Adesso so che hanno provato a farla uscire di nuovo, ma se è per questo di tanto in tanto provano a farne anche una edizione italiana ma senza mai avere troppo successo. :(
Mi fermo a B.C. di Johnny Hart ;)
Se devo partire dall'inizio anche io ho mosso i primi passi della mia passione per i fumetti con Topolino. E poi Tiramolla, qualche numero di Diabolik dei primi anni '70, Lanciostory e Skorpio. Sono passata ai magazine di Marvel e ai fumetti di Bonelli. Intere collezioni che non so più dove sistemare. La mia ultima passione è Samuel Stern, anche lui dal primo numero. Delle riviste di cui parli conosco Linus, ma non è mai diventata una lettura fissa. Curiosità: ma li hai intervistati quasi tutti i direttori delle riviste di cui parli, sei un grande😉
Da un po' di anni, parecchi a dire il vero, acquisto solo prodotti mirati specifici. Però in passato ho letto riviste fumettistiche. Nell'infanzia lo storico e imprescindibile "Topolino", e poi, quando mi ha preso la passione per i manga, "Kappa Magazine".
Riviste come "Linus" ovviamente le conosco perché è impossibile non conoscerle. Mio cognato era un lettore fedele di "Linus" e ogni tanto provava a arruolarmi, ma senza successo. Tra gli studenti universitari con cui viaggiavo c'erano alcuni fissati con "Cuore".
Mi ricordo che avevi parlato di questa rivista, sembra veramente interessante e potrebbe essere un utile per sopperire alle mie lacune cinematografiche. Poi mi piace molto che NOCTURNO CINEMA permetta di acquistare anche la versione pdf, da lettore di ebook l'apprezzo molto.
Avevo sentito parlare di Linus ma non l'ho mai presa, sul sito la versione pdf costa meno di un pacchetto di patatine formato famiglia e ci sono le storie di Charlie Brown... quasi quasi.
P.S Conosci la canzone "Arriva Charlie Brown" cantata da Johnny Dorelli? Ogni volta che l'ascolto sono assalito da una sensazione di malinconia e nostalgia per un tempo mai vissuto. Ne esco devastato ma non posso fare a meno di premere su replay e far ripartire il trip.
Di FANTASY & SCIENCE FICTION ne ho parlato spesso sul mio blog (pian piano ne sto recensendo tutti i numeri). Per me è una ottima rivista, potrebbe tranquillamente rivaleggiare con Urania per materiale proposto (c'è ogni tanto qualche piccolo errore nelle immagini interne o nella impaginazione interna ma nulla di grave). Il problema principale della rivista, e dalla casa editrice in generale, è che hanno ancora una impostazione artigianale e vecchio stampo. Dovrebbero pubblicizzare di più il loro materiale (di gran prego e pieno di chicche), puntare molto di più su social e recensori selezionati (un pirata tra il pubblico alza la gruccia) e dare una rinnovata al sito prima che diventi un patrimonio della storia della rete.
Per ROBOT e HYPNOS sono delle riviste che mi piacerebbe prendere ma sono di nuovo alla ricerca di lavoro e quindi è meglio tenere stretta la mano sul portafoglio (anche se puoi immagine che non sempre riesco a tenere a freno i miei demoni bibliofili. Quelli sono bravi a tentarmi). Sicuramente quando la situazione sarà più rosea mi darò alla pazza gioia (e il mio edicolante/librario preparerà con il ricavato la vacanza tanto bramata :P ).
Una buona rivista che ho preso per qualche numero è Providence Tales, veramente ben fatta e interessante, peccato che i prezzi siano via via lievitati sempre di più a livelli per me fuori da ogni logica (17,90€ per un singolo volume per è una eresia).
Non so se può rientrare nella tua categoria ma due buone riviste per me sono Yorick fantasy magazine e Il corsaro nero. Yorick è molto specializzata su Robert E. Howar, che come sai ha un certo fascino su di me.
Tu sai che non leggo fumetti. Se vuoi, posso dirti la preferita di mia figlia. Martin mistere
Ciao
Molto interessante! Linus mi ha accompagnato per molti anni dai primi duemila in poi, ma sono più di 10 anni che non vivo nello Stivale, quindi adesso è difficile che mi trovi a leggere riviste nostrane. Leggo Prog, che puntualmente mio fratello mi regala ogni Natale, e ci trovo sempre ottimi spunti per ascoltare gruppi nuovi (o album che non conosco di gruppi vecchi), ma nulla più.
Certo che alcune delle riviste che hai menzionato sembrano davvero interessanti (e complimenti a Nocturno per la copertina con zoo John, il suo ultimo album è presenza fissa nel mio stereo da qualche settimana)!
Ottimo articolo, delle riviste segnalate posso dire di comprarle praticamente tutte tranne Nocturno.
Sono un amante del genere horror anomalo, adoro leggere romanzi e racconti horror ma proprio NON riesco a vedere invece i film; mi terrorizzano ahahhaa.
Segnalo le altre riviste che compro e che vi consiglio:
- Studi Lovecraftiani, rivista dedicata interamente ad HPL edita da Dagon Press.
- Zothique, rivista dedicata al weird, fantastico, horror con articoli e approfondimenti edita da Dagon Press.
- Providence Tales, rivista dedicata al weird, fantastico, horror con articoli e approfondimenti edita da Providence Press.
- Molotov magazine, rivista di racconti, articoli, approfondimenti dedicata all'horror contemporaneo, edita da Independent Legions.
C.
@Kolok1974
Credo fosse proprio "Studi Lovecraftiani" che mi contattò anni fa - quando avevo una rubrica fissa di pseudobiblia su ThrillerMagazine.it - per sapere se fossi interessato ad un articolo sui "libri falsi" di HPL, magari citando in fondo qualche altro esempio di questo gioco letterario. Ne fui molto lusingato, ma il problema, feci notare, è che Lovecraft e i suoi amici inventarono "qualche" libro falso, mentre negli ultimi cinquecento anni quel gioco letterario aveva generato un numero impressionante di pseudobiblia, infatti con la mia rubrica ne ho trattati in totale circa trecento, giusto per citare quelli noti anche in italia. La pratica del "libro falso" è così comune che alla fine Lovecraft sarebbe risultato tutt'altro che originale o innovativo: alla fine la collaborazione è sfumata :-P
Negli anni '70 ero un consumatore accanito di riviste e credo di aver garantito una specie di rendita mensile al mio giornalaio. Oltre a Linus e per un breve periodo anche Eureka (il periodo in cui pubblicavano le strisce quotidiane di Spider-Man), acquistavo Il Mago, Il Male, AlterLinus (poi AlterAlter), Cannibale (poi Frigidaire), i supplementi di Eureka (che pubblicavano i miei amati autori inglesi), L'Avventuroso. Oltre a tutto quello che usciva di fantascienza e di divulgazione scientifica. Più tardi ho acquistato per un po' sia Ciack che Nocturno. Quest'ultimo purtroppo dalle mie parti non arriva più da molto tempo, tant'è che per un po' ho creduto che avesse cessato le pubblicazioni.
Adesso, pur conoscendo tutte le riviste citate nel post, devo ammettere di acquistarle solo le rarissime volte in cui contengono qualcosa che mi interessa in modo speciale. L'ultima rivista vera e propria che ho acquistato con regolarità è stata Urania Horror. Mentre l'unico periodico che acquisto regolarmente al presente è l'Anastatika di Diabolik.
Poco e niente di altro, lettore di Topolino da quasi 30 anni ;)
Parto questa mia piccola rassegna dalle cose che abbiam in comune. Nocturno è sempre stato un MUST. Credo dio averlo comprato ininterrottamente per almeno dieci o quindi anni. Oggi si è perso per strada, non riconosco più il Nocturno storico che amavo. Non c'è più nulla che mi piace e anche la grafica, il formato, l'impaginazione è scaduta. I contenuti da tempo non sono più gli stessi di un tempo. Basta leggere un dossier a caso per rendersene conto. Una volta, quando Pulici e Gomarasca li curavano (adesso secondo me neanche li leggono) erano dei capolavori; oggi sono un mischione di articoli scritti da redattori (blogger?) che neanche si parlando tra di loro (all'interno dello stesso dossier trovi scritto qualcosa che viene smentito dopo due pagine da un altro articolista). Ma che roba è è diventato? Ho ancora un abbonamento attivo, lo lascerò scadere e poi basta.
Linus lo compravo spesso negli anni Novanta quando usciva in quell'accattivante formato A5. Amavo i fumetti ma non solo: c'erano articoli di un notevole spessore culturale. Oggi non so come sia e sinceramente non sapevo nemmeno esistesse ancora. Eureka lo avevo rimosso: se non ricordo male però erano solo fumetti e nient'altro. Mi sbaglio?
Per quanto riguarda le riviste letterarie (che alla fine sono le uniche che oggi entrano in questa casa), apprezzo ovviamente Hypnos, che compro sin dall'inizio; ma più di Hypnos adoro Studi Lovecraftiani, Zothique e Provicence Tales. Molto interessante Molotov, di cui ho preso i primi 2 numeri. Simpatica, ma senza strapparsi i capelli, Dimensione Cosmica. Qualche rivista dello stesso genere in inglese talvolta me la faccio arrivare ma comincia ad essere troppa roba. Numeri di Robot invece ne ho pochissimi. Numeri di F&SF nemmeno uno.
Prima due parole su alcune delle riviste che citi: Nocturno mitica anche per me, anche se ormai ha perso (non per colpa sua) il senso di cinema bis, di cose inarrivabili, di argomenti strani... Oggi quelle info sono alla portata di tutti, le visioni anche... quindi non racconta più una nicchia, ma ormai l'aveva già esplorata e raccontata a dovere.
Scuola di Fumetto di Nicola Pesce mi piace: come dici, meno tecnica e più editoria. Ma alla fine, tecniche e cose varie furono sviscerate a lungo dalla Coniglio Editore.
È stata quasi una naturale evoluzione.
Linus oggi mi piace molto perché l'idea del tema generico mensile è vincente.
Le mie, oltre queste: The Good Life (versione italiana), molto bella e particolare, moderna, su lifestyle e tanto altro.
Ogni tanto prendo Esquire, classico straniero da due anni in Italia.
Mi mancano però le riviste di settore più "pop" come la compianta XL de La Repubblica (solo in parte sostituita da Robinson).
Mi sa che è arrivato il momento di fondare un mio magazine^^
Moz-
Ho dimenticato roba. negli anni '70 compravo anche tutte, e intendo "tutte" alla lettera, le rivista di fotografia e musica che uscivano nelle edicole.
@ Franco Battaglia
Che comunque era una gran bella strip, B.C. piaceva molto anche a me.
@ Mariella
Per la verità, mi manca ancora Igort che vorrei contattare a breve, diciamo verso maggio. E Nicola Pesce....che contatterò magari più avanti, mi sarebbe piaciuto intervistare Curtoni purtroppo però quel grande personaggio non è più tra noi.
Per quanto riguarda le tue collezioni, se non sai dove sistermarle....pensa agli amici, anzi all'amico Nick...ahahahaahhh . Scherzo, so bene cosa significhi la mancanza di spazio, ti capisco bene. ;)
Lasciando perdere le riviste che compravo "una volta" (sarebbe una lista lunghissima, noiosa e per lo più sconosciuta ai/alle più...), come riviste vere e proprie oggi come oggi compro solo CLASSIX, CLASSIX METAL e RRRAZZZORRR (nuova, metal "alternativo").
Linus ho felicemente smesso di comprarla da qualche mese dopo essere rimasto abbastanza nauseato da uno dei fumetti più brutti che abbia mai letto in vita mia (no, non vi dirò qual è) e comunque questa gestione hipster-fighetta non mi piace più. Scuola di Fumetto non l'ho quasi mai presa non essendo interessato né alla tecnica né all'editoria; Fumo di China la prendo saltuariamente e ogni volta me ne pento; Nocturnia non sapevo neppure che uscisse ancora, la notizia che esce mi rende felice e se ne troverò qualche numero lo prenderò; il Fantasy mi fa orrore e la fantascienza oggi la frequento pochino e comunque non al punto da comprare una rivista a tema.
Mi incuriosisce invece Hypnos...
@ Ariano Geta
Ti riferisci al "Cuore" supplemento de l'Unità'? Vero?
"Topolino" è stato un kult della mia infanzia, mentre di"Kappa Magazine" ho acquistato solo i primi 4 numeri, in quello stesso periodo si stava verificando anche l'invazione dei Supereroi americani e non avendo abbastanza soldi ho dovuto fare delle scelte. Ma non furono scelte facili, i Kappa Boys li ho incontrati anni dopo ad una fiera a Napoli e per farmi perdonare acquistai molti dei loro primi volumi italiani, compreso il Lupi Made in Italy.
@ Ariano Geta
...Lupin Made in Italy.
@ Long John Silver
Conosco benissimo la canzone e mi piace moltissimo, così come mi piace molto la canzone dedicata a tutti i fumetti cantata da Lucio Dalla.
Riguardo F& SF, concordo con te: materiale buono a volte anche ottimo, però a parte le copertine molto poco curata. Se è per questo però, dato che possiedo un paio di numeri dell'edizione americana (risalenti però agli anni 90) posso dirti che anche l'edizione orginale, almeno all'epoca non era un granchè a livello di grafica interna. Concordo anche sul fatto che la Elara non sempre riesce a valorizzare e a pubblicizzare al meglio le loro pubblicazioni, non solo F&SF. Faccio un esempio spesso su quella rivista appaiono racconti vincitori di premi..ebbene altri editori o curatori pubblicizzerebbero in copertina o con banner la cosa per attirare i lettori, invece loro si limitano alle pagine interne. Comunque rimane una gran bella rivista che continuerò a comprare volentieri.
Capitolo lavoro: ti capisco, ci sono passato anche io, ti auguro di risolvere presto e bene.
Grazie per i suggerimenti di lettura, approfondirò volentieri. Yorick in particolare, visto che ricordo di averne sentito parlare già negli anni 90's.
@ Patricia Moll
Martin Mystere l'ho letto per lungo tempo, adesso di bonelliano continuo a comprare solo Dampyr e Zagor, più che altro per motivi economici.
Ciao e grazie.
@SamSimon
Ignoravo che vivessi all'estero, o comunque non l'avevo capito. Molto bella la segnalazione di "Prog".
Per quanto riguarda "Nocturno", ti posos dire che in quel numero hanno dedicato un bello spazio alla musica di Carpenter.
@ Kolok1974
Mi credi se ti dico che avrei voluto inserire anche "Zothique" nel post? Non l'ho fatto solo perché finora ne ho letto un solo numero, il #2 che avevo ordinato su Amazon verso la fine dell'anno scorso, adesso intendo recuperare prendendone altri numeri e magari fargli una bella recensione cumulativa. Anche le altre mi interessano molto: in particolare Molotov (che è già nel mio radar) e Providence Tales.
Grazie per i preziosi suggerimenti.
@ Lucius Etruscus
Sei una miniera di aneddoti, uno più fantastico dell'altro. ;)
@ Pietro Sabatelli
Il Topolino della Mondadori è stato la mia primissima lettura e non si dimentica. :)
@Nick:
Compravo TGM, K e Computer + Videogiochi.
Varie riviste Giappo tipo Japan Magazine, Benkyo e Kappa.
Ed ho dimenticato di citare una delle mie riviste preferite ovvero Smemoranda Brothers & Sisters che mi arrivava trimestralmente a casa e che letteralmente divoravo.
Certo, era una rivista culturale molto orientata a sinistra, ma al di là di quello mi piacevano molto gli articoli e le lettere dei lettori.
@ Ivano Landi
Di "Eureka" conservo molti numeri della gestione di Luciano Secchi, devo dire che-a parte la ben nota megalomania ed autoreferenzialità del Secchi \Max Bunker era una rivista che mi piaceva. De "Il Mago" ne trovai un solo numero ma anni dopo quando la rivista era ormai bella che andata e lo torvai in una edicola di una località di vacanza in Calabria. Per quanto riguarda le altre e cioè "Il Male"; "Frigidaire" etc...io all'epoca leggevo le rivali "l'Eternauta" e "Comic Art", in quegli anni mi piacevano fumetti più classici. Oggi forse le apprezzerei di più, credo.
"Ciak" mi piaceva, poi dopo la scoperta di "Nocturno" non c'è stata più storia, almeno per me..ed è vero che non sempre si trova "Nocturno", infatti non sei il primo in questi anni a dirmi che pensava che non uscisse più.
Bella la tua passione per Diabolik.
@ Obsidian Mirror
Vero. "Nocturno" è cambiata parecchio, intendiamoci a me piace ancora molto, però è vero che ha subito molte trasformazioni ed è anche vero che i primi dossier, quelli stampati in volumetti esterni alla rivista, erano molto più completi e ricchi d'informazioni. Recentemente ho recuperato quello dedicato ad Aristide Massaccesi e devo dire che si mangia cento volte quelli che escono adesso (salvo alcune eccezioni come quello doppio su Maurizio Merli) Ed è anche vero che una certa "atmosfera"di recupero dei tempi che furono si è leggermente annacquata. Suppongo dipenda dal fatto che durante i primi anni, quando Pulici & Gomarasca erano agli inizi, molti protagonisti del grande cinema italico dei 60 e 70's erano ancora vivi e vegeti. Era molto più facile ricostruire molti dettagli e particolari inediti. Adesso è più complicato, sono passati più anni...e molti collaboratori sono cambiati. Come detto a me piace ancora molto però secondo me le fasi migliori erano quelle degli inizi della Cinema Bis e quella in cui alla rivista collaboravano gente come Lippi o Maico Morellini.
Di "Hypnos" ho già detto. Secondo me dovresti dare una possibilità a "F&SF", magari recuperando qualche vecchia uscita.
@MikiMoz
Secondo me prima o poi arriverà una tua rivista :P LOL
Mancano anche me le riviste in stile Pop.
Nocturno e Linus sono le mie preferite al momento, della seconda apprezzo molto la versione monografica, anzi mi piacerebbe vedere di più le strisce in stile mini di Giacon. ;)
@ Fumetti di Carta (Orlando Furioso)
Metal Rules! Metal forever!!! :D
Ok, non ti chiedo di quale fumetto si tratti. Piuttosto volevo fare una mia considerazione generale: cioè, ho l'impressione che se prima si cercava di disegnare bene -o comunque l'aspetto della bellezza del disegno contava molto- adesso però mi sembra che si cerchi volutamente di disegnare "male". Non tutti, ovviamente, alla Bonelli il bel disegno conta ancora e tanti come Algozzino disegnano bene.... però mi pare che la tendenza sia di curare meno l'aspetto grafico delle storie. E' una sensazione mia? Sbaglio?
@ Pirkaf
Cosa mi hai ricordato! La "Smemoranda Brothers & Sisters "! A me piaceva tantissimo! Certo sarà che io ero e rimango di Sinistra e quindi questo me la faceva apprezzare anche di più però era una gran "bella roba", come si diceva all'epoca. ;)
Grazie per le riviste che hai voluto ricordare.
Visto che siamo in fase Amarcord, vorrei ricordare anche gli anni Ottanta e la grande esplosione di quel formato "albo a due strisce per pagina" credo nato con Lupo Alberto nel 1984. Rispetto ai volumetti verticali, che erano costretti a spezzare le strisce, quegli albi orizzonatali erano perfetti per le strips. Per anni ho comprato regolarmente "Nilus" dei fratelli Origone e "SturmStoriken", la serie antologica che raccoglieva tutte le strisce ordinate per numero, ma difficilmente resistevo a queste uscite in edicola, e molte testate ci hanno provato, anche se credo non abbiano superato la metà dei Novanta.
@ Lucius Etruscus
Ricordo in quel formato anche il revival di "Cattivik"tornato ad essere pubblicato dopo anni di assenza. Quello fu un gran bel recupero.
@Nick
Ah sì, vero, che scorpacciate di Cattivik! Anche nel formato "raccolta". Grazie alle edicole delle stazioni e ai fumetti recuperai diverse vecchie uscite e le conservo ancora. Quegli albetti mi mettevano buonumore già solo ad averli vicini ^_^
Li conosco ma son distanti dai miei gusti.
Devo aver preso qualche numero di Nocturno in passato.
Come scrive Mariella anch’io conosco Lanciostory o Skorpio ma penso che con quelle riviste che parlano di fumetti che ospiti oggi centrino poco.
Ho comprato per anni WIZ perché mi piace il fumetto americano Marvel e mi è dispiaciuto molto che poi l’abbiano chiuso.
Non sapevo dei F.Q su Linus ..però!
Ciao Nick , bell’articolo.
@Nick: "ho l'impressione che se prima si cercava di disegnare bene -o comunque l'aspetto della bellezza del disegno contava molto- adesso però mi sembra che si cerchi volutamente di disegnare "male"
Non credo che nessun* volutamente cerchi di "disegnare male" :) Credo però, questo sì, che oggi come oggi l'aspetto del "bel disegno" conti molto meno di un tempo. La bellezza è ovviamente cosa supersoggettiva e se un'antica statua greca è "bella" per tutt*, tant'è che si parla di "canone", per i media secondo me è tutt'altro. Io leggo un fumetto disegnato da Alex Ross e non mi piace per niente; leggo un romanzo a fumetti di Fumettibrutti, disegnato male se non malissimo, secondo i canoni estetici dominanti - e mi commuovo. Fumettibrutti, di cui conto di parlare presto un po' più approfonditamente, non disegna certo meglio di Alex Ross eppure io i suoi fumetti li leggo e li compro, quelli di Ross no. Non siamo solo nel campo della soggettività, ma in quello, secondo me, dell'evoluzione - o cambiamento - dello storytelling, cioè della comunicazione. Citi Bonelli: certo se non sai disegnare secondo i canoni in Bonelli non entri (...oppure entri se hai un amico che cont... oddìo, ma che dico?!? SI SCHERZA NATURALMENTE! ^_____^) e come mai certi modi di raccontare continuano, piano ma costantemente a perdere lettori/lettrici mentre "graphic novels" disegnate apparentemente col culo vendono migliaia di copie? Forse perché certi modi di raccontare sono vecchi, stantii, noiosi. I disegni di Hal Foster non mi stancherò mai di ammirarli, ma oggi una storia disegnata secondo quel canone ha davvero senso? (Non so la risposta, sono domande che mi faccio anch'io eh).
Comunque gran bell'argomento, da non fare certo nei luoghi infestatio da quelle brutte bestie cattive che sono "i fans"...
Spagna, per essere precisi! :--)
@ MAX
Ciao bello! E' sempre un piacere averti qui.
Skorpio e Lanciostory è da parecchio che non le compro più, dell' Aurea (ex Eura Editoriale) da anni prendo solo i cartonati, però riconosco che se non ci fossero state anche loro, tante serie non ci sarebbero state in Italia, quindi onore a Skorpio e Lanciostory. Anzi mi hai fatto venire la curiosità di rileggerle, anche solo per provare a vedere come sono adesso. :)
Un caro saluto e buona serata vecio.
@ Fumetti di Carta (Orlando Furioso)
"Comunque gran bell'argomento, da non fare certo nei luoghi infestatio da quelle brutte bestie cattive che sono "i fans"..."
Ehhh che ci vuoi fare, i fans (alcuni di loro perlomeno) a volte dimenticano la parte ludica delle passioni e trasformano tutto in una specie di nuova versione dei Guelfi e Ghibellini. Che poi alla fine diventa tutto un discutere del sesso degli angeli....
Il discorso che tu fai ha senso sia dal punto di vista dei gusti personali (non è bello ciò che è bello....e mia moglie ne sa qualcosa visto che ha sposato un bruttone come me) sia dal punto di vista dell'evoluzione degli stili. Per esempio mi chiedo chi tra questi grandi artisti del passato: Steve Ditko; John Romita Sr o Jack Kirby se disegnasse oggi riscontrerebbe lo stesso successo tra i lettori di oggi? King Kirby è il maestro indiscusso, ma oggi come verrebbe preso da lettori ed editori? Ho paura della risposta!
Forse Romita avrebbe qualche possibilità in più, ma di sicuro -almeno penso io- Ditko sarebbe quello che avrebbe meno problemi. Te come la vedi?
P.S
Ho letto alcune storie brevi di Fumettibrutti e la trovo un'artista di grande spessore in grado di dire in poche battute quello che altri colleghi e colleghe non riuscirebbero a dire in centinaia di pagine.
@ SamSimon
Arriba Espagna allora! :)
Del fumetto spagnolo ho parlato spesso in passato e presto dovrei tornare a farlo recensendo un paio di cose di Paco Roca.
Molto molto presto.
Beh, proprio passione per Diabolik non direi, visto che la serie inedita la ignoro del tutto da vari decenni ;-D
@ Ivano Landi
Ok, diciamo allora, passione per "l'usato sicuro" di Diabolik.
@Nick: artisti come Ditko, Kirby e Romita oggi sono considerati non dico spazzatura ma quasi. Molte persone - che secondo me sono ignoranti e supponenti - credono che tutto ciò che è accaduto nel mondo prima della loro nascita non sia degno di considerazione, anzi sia proprio brutto. Perché li chiamo ignoranti? Perché ignorano tutto ciò che non rientra nella loro comfort zone, nei loro gusti uniformati alle mode e a chi ha più seguaci su instagramm. Un po' come quell* che leggono "solo manga" o "solo supereroi", anzi "solo Marvel", o "solo Bonelli" e ascoltano "solo metal" o "solo pop".
Chiaro che ognun* può fare della sua vita e del suo cervello quel che meglio crede. Anche criticare o giudicare spazzatura ciò che non conosce - e non ha gli strumenti per conoscere. Moltissime persone oggi non sono assolutamente in grado non dico di contestualizzare, ma di fare proprio un discorso sensato che vada oltre il "pollice su" "pollice giù". Un po' come facevo io da giovane quando consideravo il Jazz rumore senza senso. Non avevo nessuna voglia di fare quel minimo, o anche massimo, di sforzo per capire se DAVVERO quella cosa un po' strana non avrebbe mai potuto piacermi. Poi, grazie al cielo (e soprattutto al culo nero che mi sono fatto) sono cresciuto :)
Ma allora ci deve piacere tutto? No, certo, non può piacerci tutto. Allora non possiamo criticare niente? Puoi criticare tutto quel che vuoi, ma la tua critica ignorante non vale niente, tutto qui. Una critica la si ascolta, la si prende in considerazione quando ci sono gli STRUMENTI per criticare. Il tuo pollice, insommma, puoi ficcartelo dove la fantasia ti suggerisce :-)))
@ Fumetti di Carta (Orlando Furioso)
Hai messo il dito nella piaga. Purtroppo questo è un male della società moderna: l'assenza totale non solo di memoria ma anche delle più semplici basi per avanzare un ragionamento. Non voglio buttarla sul sociologico o sul "Tutti colpevoli, nessun colpevole". No, per niente. Temo invece che tu abbia ragione.
Vedi si dice che tutti dovrebbero aver diritto alla propria opinione e questo è vero ma dovrebbe trattarsi di opinioni MOTIVATE non di cose buttate lì a caso o nate da PRECONCETTI o dalla NON VOLONTA' di ampliare le proprie conoscenze. Una cosa può ragionevolmente non piacerti, ma prima dovresti conoscerla e poi decidere. Tanti non lo fanno, semplicemente non gli interessa. Ed è sbagliato a prescindere.
Certo, per fortuna non è così per tutti, a volte le persone cambiano. E cambiano anche i gusti, ma bisogna fare un sforzo per conoscere quello di cui si parla. Tu, per dirne una hai fatto l'esempio col Jazz, io ti potrei fare lo stesso esempio con il Rap. Fino a non pochi anni fa non lo consideravo nemmeno musica. Sbagliavo io ovviamente perché mi fermavo ai miei preconcetti. Poi ho voluto mettere in gioco quello che IO PENSAVO di sapere e col tempo ho cominciato ad apprezzare il Rap.
Parli di strumenti ed è giusto, bisogna partire da quelli...purtroppo ora come ora non è che sia tanto fiducioso per l'immediato futuro....almeno per quanto riguarda la maggioranza delle persone.
Ciò vecio ..te avevo promesso e me ne son dimenticato.
Io ho pure controllato adesso è il 17 di questo mese non hai pubblicato niente a tema quindi stavolta in ritardo ( ma meglio che in anticipo) : Auguri di buon compleanno del Blog....😁 💪🏻👍
@ MAX
Ma grazieeeeee! Sei un tesoro! Mi hai fatto un bellissimo regalo! :D
Mi attira quel Scuola di fumetto, mi piace proprio come approccio.
Comunque, su tutto, il meraviglioso Linus. Che magnifica veste tipografica, che meraviglioso progetto editoriale da sempre. Negli anni Ottanta, quando m'era venuta una mezza idea di seguire la passione per il fumetto dopo il liceo, ne collezionavo un po', poi ho smesso, in concomitanza con l'abbandono di un sogno che probabilmente mi avrebbe reso un'artista di medio talento, nulla di più.
@ Luz
Scuola di Fumetto, al netto di alcuni difettucci passati, è una gran bella lettura e la consiglio a chiunque apprezzi i fumetti.
Linus ha vissuto diverse fasi, negli anni 80 non l'ho frequentata molto, quello fu il decennio dell'esplosione delle riviste d'autore. In quel periodo se si andava in edicola, davvero ci sono stati momenti in cui c'era talmente tanta offerta che non si sapeva quasi cosa scegliere.
Da giovanotto ne compravo parecchie, principalmente antologici di fumetti e di videogiochi. Occasionalmente prendevo quelle più colte come Focus o National Geographic.
Poi col tempo per i fumetti ho iniziato a preferire solo monografici, per i videogiochi è arrivato internet (a casa mia, perché c'era da molto più tempo) e per la cultura ci ha pensato Sky con tutti i canali sui documentari.
Quindi non compro più un cavolo. 2 estati fa ho provato qualche rivista digitale ma mi hanno stancato tutte subito (erano Far West Gazette e Conoscere la Storia).
Di queste di cui hai parlato, hai catturato la mia attenzione con Fantasy & Science Fiction e Hypnos. Dovrei dare loro una possibilità, magari mi riavvicino ai magazine.
Linus, Fumo di China e Scuola di Fumetto le conosco bene ma non sono mai riuscito ad avvicinarmi, mi sanno di dispersivo.
@ Ema
Oltretutto Fantasy & Science Fiction si trova anche nelle edicole, bisogna però prenotarlo, però si trova. Mentre Hypnos si ordina o sul sito dell'editore o su amazon o sul Delos Store.
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