Lieto di ritrovarvi tutti!
Oggi pubblico il secondo tassello del progetto creato dal buon Diego Rossi.
Un' antologia di racconti creati da autori/ autrici di casa nostra a tema pacifista.
Un progetto che ha vissuto una vita travagliata ma che stiamo riuscendo a concludere.
Stavolta vi propongo l' opera di Giulia Abbate, un racconto che non esito a definire importante ed imponente sia pur nella sua brevità.
Leggete e giudicate.
Manca un ultimo racconto e dopo pubblicherò un articolo conclusivo con tutti i link e bio annesse, ma per ora voglio che vi facciate le vostre idee senza link o sovrastrutture mentali pregresse e precostituite.
Cos' altro aggiungere se non:
Comunque la pensiate, da qualsiasi parte stiate . Buona lettura!
Siamo tutti figli dello stesso Cielo.
MASSACRO. Oggi divento maggiorenne. Sono una ragazza realizzata e sono fiera di me.
(Stelle con due gambe umane! )
Non è stato facile, nulla è stato facile. Mettermi contro i desideri della mia famiglia, contro quel
futuro retrogrado di matrimonio e figli che volevano per me. Sfidare le convenzioni di questa
società solo apparentemente libera, ma in realtà profondamente patriarcale, arretrata, retriva.
(Cielo e Terra si sono scambiati di posto. ) Eppure io non mi sono arresa. Ho fatto richiesta, ho superato tutti gli esami, ho ottenuto sempre il
massimo dei voti. Nulla è stato facile, non è facile liberarsi degli schemi precostituiti, di tutte quelle
fasulle performance a cui ti costringono dalla nascita, non è stato facile scoprire chi sono
veramente, costruire un tassello alla volta la mia vera identità, una battaglia dopo l'altra.
( L' umanità porta cappelli luminosi, splendenti.)
Ma con l'aiuto della scuola ci sono riuscita, la scuola mi ha salvata: hanno capito quanto soffrissi,
avevo tredici anni e odiavo la mia famiglia e la sua stupida mentalità, sentivo che qualcosa in me
non andava, era colpa loro, colpa della società e del suo conformismo. Un insegnante attento ha
colto il mio disagio, ha capito che in realtà ero forte, ero un meraviglioso unicorno multicolore,
rischiavo di non poter mai spiccare il volo, di non poter costruire una versione migliore e più vera
di me stessa. E mi ha aiutata a liberarmi.
( Luminosi, splendenti elmetti di metallo.)
Mi ha aiutata ad arruolarmi, e nelle Giovani Promesse di Pace mi sono subito sentita a casa, ho
trovato una vera famiglia, che non ti giudica, che non ti rifiuta se ti senti fuori posto, che ti trova un
posto e ti aiuta a fiorire, a eccellere in qualsiasi performance , a ultimare addestramenti sempre più
duri, ho affrontato prove fisiche quasi impossibili, ho potenziato lo studio e la capacità di problem
solving , ho scelto la mia identità di genere e ho costruito un tassello alla volta l ə splendidə essere
umanə che ero destinata a diventare.
( Un drappello di soldati viene alla carica dalla luna.)
E ora sono pronta. Sono una ragazza, e sono forte. Sono libera dalle catene familiari, sono libera di
esprimere il mio potenziale e posso far sì che anche altrə siano liberatə da tutto questo. Sono la
prima della fila, e sono felice, ecco che il portellone si apre, stringo tra le mani il fucile d'assalto, i
rotori dell'elicottero sollevano onde di polvere, i dintorni sono bombardati, i caseggiati sono
bonificati, non resta che fare il nostro lavoro, spazzare via ogni resistenza, distruggere ogni bieco
fondamentalista che incontriamo sulla nostra strada, non importa chi sia, non importa nulla, sono
subumani, sono residui patriarcali e medievali di tempi già sconfitti, e noi invece siamo splendidi
unicorni che hanno trovato la loro strada e ora possono brillare.
( Aprite il fuoco! Da tutte le canne! Mitragliate! Com' è bello!)
GIÙ, SQUADRA D'ASSALTO!
( Aprite il fuoco! Mitragliate! Che bello! Com' è bello! )
Giulia Abbate– 18/12/2023
Citazioni in corsivo dalla poesia “Massacro” di Liao Yiwu
Anche questo racconto "ribalta" e ci fa leggere ciò che non ci aspettiamo. Ma è così. Molti abbracciano la causa della violenza credendo fermamente in un concetto di "giustizia" che non è giustizia..
RispondiElimina@ Riky Giannini
RispondiEliminaSi è sempre detto che la fantascienza dà il suo meglio sotto forma di racconto breve, leggendo questi racconti non posso che essere d' accordo con quella definizione.
In fondo, meno "fantascientifico" di quanto sembra.
RispondiEliminaSubumani contro unicorni, e pure avvicinandoci, non riusciamo a distinguere gli uni dagli altri, anzi, a dir la verità, di unicorni non riesco più a scorgerne.
RispondiElimina@ Ariano Geta
RispondiEliminaRicorda cose che purtroppo accadono davvero in tanti angoli del mondo.
Ciao, un abbraccio.
@ Franco Battaglia
RispondiEliminaPer quanti passi avanti si possa credere di aver fatto, noi presunti esseri umani rimaniamo sempre gli stessi uomini delle caverne che eravamo un milione di anni fa. Purtroppo.
Di unicorni non ne vedo più nemmeno io....
RispondiEliminaHai riportato il linguaggio della guerra "Aprite il fuoco! Da tutte le canne! Mitragliate! Com'è bello! giù, Squadra d'assalto! Aprite il fuoco! Mitragliate! Che bello! Com' è bello!"
Fa impressione.
Ciao.
@ Innassia
RispondiEliminaFa davvero tanta impressione. Alla faccia di tutti quelli ( e c'è ne sono davvero ancora troppi in circolazione) che sostengono che la guerra sia una cosa bella.
O ancora peggio utile
Ciao.
Bentornato Nick, che bello rileggerti.
RispondiEliminaMolto realistico questo scritto, nonostante tutto.
Complimenti all'autrice per il suo particolare modo di raccontare. Aspetto il seguito.
Ti abbraccio, ciao.
@ Pia
RispondiEliminaBenritrovata cara Pia!
Grazie anche da parte dell' autrice.
Il prossimo post conterrà un altro racconto ancora scritto da un' altra bravissima artista.
Ciao!
L'ultima volta che ho sentito parlare di unicorni era su My Little pony -:)
RispondiEliminaComunque molto inquietanti quelli fantascientifici della tua amica scrittrice.
Un modo per ribaltare la visione , cambiare i punti di vista.
Le guerre non sono mai unidirezionali , complimenti a Giulia e al suo racconto pacifista.
Max
@ MAX
RispondiEliminaGrazie a te per aver apprezzato.
Comunque si, è vero, la guerra è sempre una sconfitta per tutti
Ciao.
Ciao a tutti, vi ringrazio molto per i vostri commenti al mio racconto. Sono lieta che vi sia piaciuto e che possa contribuire a questa iniziativa e a un pensiero di pace... Non vedo l'ora di leggere il prossimo racconto. E che finisca il fuoco su Gaza!
RispondiEliminaUn caro saluto a tutti e ancora grazie a Nick e a Diego.
@ Giulia Abbate
RispondiEliminaGrazie a te per avermi permesso di pubblicare qui il tuo racconto.
Nick Parisi