Il post precedente è uscito QUI, mentre QUI trovate la spiegazione del perché questo potrebbe essere l'ultimo post di Nocturnia per un certo periodo.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
mettetevi comodi e raccontateci la vostra storia.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
Sentitevi a casa vostra.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
I bambini lasciati incustoditi saranno venduti come schiavi. E grazie per tutto il pesce!"
Difficcile spiegare cosa succeda nei concitati momenti successivi, impossibile perfino immaginarlo. Gli uomini della base militare di Fort Knox sono convinti di averle viste tutte, di non avere più niente da imparare.
Quel giorno capiranno che questa convinzione è sbagliata.
E lo comprenderanno nel modo peggiore possibile.
IL MONDO NON BASTA. Sono appena scoccate le ore 15: 40 di quel freddo pomeriggio di inizio anno che il Colonello Hix, il comandante della base decide di iniziare la ricerca dell'aereo scomparso.
Due velivoli vengono fatti partire dalla base.
La ricerca non dura poi tanto.
Alle 17:00, minuto più minuto meno vengono effetuati i primi ritrovamenti.
Niente di buono.
Nei pressi di un insediamento chiamato Franklin nello stato del Kentucky i piloti rinvengono i primi relitti.
Il Capitano Thomas Mantell non ce l'ha fatta, non è sopravvissuto; iniziamo dall'aereo, i rottami dell' F-51 nelle ore, nei giorni successivi verranno trovati sparpagliati in un'area, in un raggio di circa 800 metri quadri. Viene trovato anche il suo cadavere, dall'orologio del pilota si comprende come le lancette abbiano smesso di funzionare alle 15:19 P. M.
In un secondo momentola strumentazione di bordo rivelerà come il mezzo militare si sia spinto fino a 9000 metri di quota.
Ed è qui che sorgono le prime domande.
LA VITA, L'UNIVERSO E -FORSE- TUTTO QUANTO.
Nonostante la sua giovane età, appena 25 anni compiuti da poco, Thomas F. Mantell era un veterano della US Air Force, ha prestato servizio nella Seconda Guerra Mondiale venendo perfino decorato. Alle spalle ha quasi tremila ore di volo.
E allora, possibile che abbia compiuto uno sbaglio degno di un novellino? Di un pilota appena assunto?
Cominciano la indagini, l'aviazione americana le vuole, la famiglia del pilota morto le chiede a gran voce.
S'interrogano i compagni di volo del morto, due dei piloti della squadriglia di Mantell, i sottotenenti Clements e Hammond confermano per quanto possono la ricostruzione degli eventi fatta dal loro superiore, perlomeno finchè lo hanno potuto seguire mentre il quarto componente del gruppo, non può aggiungere altro poichè sostiene di essere stato il primo a ritirarsi avendo finito troppo presto il carburante. Sarà però un altro militare, il sergente Quinton Blackwell quello che darà la descrizione più calzante dell'Oggetto Misterioso apparso nei cieli.
Un Cono Gelato rivestito o guarnito di Rosso.
E così quell'UFO verrà sempre descritto.
FONDAMENTALMENTE NON INNOCUO.
L'episodio scatena la fantasia popolare. questo ed altri eventi simili fatti di avvistamenti inspiegabili, di luci nei cieli e forme e suoni inusuali spingono in parecchi a parlare di una vera e propria isteria di massa. Come molti altri casi precedenti e successivi la stampa scandalistica si impadronisce della notizia, sorgono e sorgeranno numerose voci in proposito, qualcuno arriverà anche al punto di sostenere che Thomas F. Mantell prima chiudere le comunicazioni abbia urlato qualcosa del tipo " Mio Dio c'è della gente là dentro!".
Frase difficilmente confermabile.
Vengono creati i primi organismi ed unità di studio ed investigazione del fenomeno.
Già nel 1947 dopo gli avvistamenti di Kenneth Arnold nasce un primo organismo precursore : Il Progetto Sign.
Gli uomini del Sign studiando tutte le informazioni in possesso fino a quel momento ipotizzano che il giovane pilota si sia confuso scambiando il Pianeta Venere per un Disco Volante.
Anche questa è però una cosa che risulta difficile da credere.
Più interessante è un dettaglio tecnico: il pilota avrebbe perso conoscenza all'altezza di 7500 metri. La scarsità di ossigeno sarebbe risultata fatale per il giovane aviere.
Le conclusioni finiscono per scontentare un po tutti, sia gli scettici sia gli ufologi. L'impossibilità nel raggiungere una soluzione credibile per questo e per molti altri avvistamenti porteranno alla chiusura del Progetto Sign già nel 1948
Il rapporto conclusivo fornito dai membri del Sign sarà che l'esistenza dei dischi volanti non può essere nè confermata nè smentita.
Una conclusione che nella Storia Americana verrà utilizzata più e più volte.
Non solo per quanto riguarda i dischi volanti.
Verranno creati però altri organi, altri think thank, il più famoso resterà sempre nell'immaginario collettivo il Project Blue Book, di cui forse un giorno parleremo.
A distanza di tempo anche il Blue Book tornerà ad investigare sulla morte di Thomas Mantell.
Le conclusioni?
Mantell si sarebbe imbattuto in un pallone sonda, un tipo nuovo e particolare di pallone sonda, uno Skyhook, un modello che la marina americana stava sperimentando in segreto.
E la conoscete quella frase che sostiene che la mano destra non dovrebbe mai sapere cosa fa la sinistra?
Eccco, vale anche per i corpi militari. I vertici della marina si sarebbero semplicemente "dimenticati" di avvisare i loro colleghi dell'aviazione dell'esperimento.
Non tutti ci crederanno, una controversia che continua ancora oggi. Che crediate negli UFO, che siate scettici o meno oppure che siate come me: possibilisti ma con bisogno di ulteriori prove di una cosa sola possiamo rimanere certi.
Della morte di Thomas Mantell.
E questa è l'unica certezza che mette d'accordo tutti quanti.
Il come ed il perchè continuano a dividere le persone.
FINE.
COMMIATO:
Ci tenevo a salutarvi uno\a per uno\a ancora una volta. Mi viene il magone a pensare che questa sarà l'ultima cosa che scriverò, l'ultima storia che racconterò almeno per qualche mese. Mi sono commosso mentre scrivevo questo articolo, mi sono commosso nel pensare a tutti\e voi.
Nocturnia mi ha accompagnato per più di 11 anni, è stata la mia casa e lo sarà ancora di questo ne sono certo. Solo che adesso devo lasciarla andare per qualche tempo. Ci saranno penso dei post di tanto in tanto, delle capatine che potrei / vorrei fare appena sarà possibile, anzisono certo che un giorno ritornerò a postare con regolarità, nondimeno però questa è la fine di un ciclo. Cosa avverrà in futuro, cosa succederà nel prossimo ciclo beh, questo oggi come oggi lo sanno solo gli angeli e i diavoli. Grazie per questi 11 meravigliosi anni.
Grazie ancora amici ed amiche miei.
CIAO!
La spiegazione ci può stare, un pallone sonda che non doveva essere noto è possibile che non sia stato mai segnalato e che l'aviazione sia intervenuta ignorando del tutto che fosse un "oggetto" dell'esercito.
RispondiEliminaCerto, pensare che il pilota si sia spinto così in alto dimenticando i limiti del suo velivolo lascia pensare. Forse siamo talmente assetati di scoprire l'imponderabile, che quando ci capita di intravederlo siamo disposti a ogni rischio pur di essere certi di averlo davvero visto.
@ Ariano Geta
RispondiEliminaIl tuo ragionamento non fa una piega, consideriamo anche la giovane età del pilota e forse avremo la maggior parte delle risposte.
Ciao Nick!
RispondiEliminaCerto che sono accadute molte stranezze nei tempi andati.
Mi sembra ci sia stata poco tempo fa un Congresso che per la prima volta dopo tanti segreti mai giustificati hanno messo ben in chiaro le cause vere di tanti avvistamenti.
Sì discuteva proprio del fatto che probabilmente erano solo degli esperimenti segreti si veicoli di nuova generazione, insomma sperimentazioni che non venivano comunicati.
Comunque molto bello anche questo tuo caso messo in evidenza.
Ti ringrazio tantissimo per tutte le cose belle ed interessanti che ho sempre letto qui da te.
Mi dispiace che ci lasci, spero solo che non sia per un lungo periodo.
Ultimamente vedo blog che non sono più incisivi, sembra si sia persa la voglia (o magari è solo incapacità) di scrivere argomenti di valore con una buona base o studio dietro, come invece fai tu ed altri pochi che leggo e condivido.
Intanto abbraccio te e la tua famiglia, ciao.
@ Pia
RispondiEliminaIo ne approfitto per ringraziarti. Di cuore per tutto quanto. Nei prossimi giorni ti risponderò con maggiore calma, adesso sono tanto commosso per tutte le belle parole che mi state scrivendo e per i tanti messaggi meravigliosi che mi state mandando. Tra oggi e domani mi prenderò un paio di giorni per me, mi aspettano tanti cambiamenti e molte sfide nelle prossime settimane. Quindi mi sto preparando per ogni cosa.
Un grande abbraccio. A te e alla tua famiglia
Prima di tutto tanti "in bocca al lupo" per il tuo nuovo lavoro, ti auguro tante soddisfazioni. Ho letto con interesse la storia di Thomas Mantell, un bel mistero , (forse era proprio un pallone sonda ), come tanti altri fatti accaduti e mai spiegati con certezza. Spero di ritrovarti. Ciao
RispondiElimina@ Mirtillo14.Io mi auguro di tornare quanto prima. W il lupo e grazie per avermi seguito fino a qui.
RispondiEliminaNooo! Magari era scontato che non ce l'avesse fatta ma speravo in un'altra risoluzione per il pilota.
RispondiEliminaChe sia stato un pallone sonda (o metereologico) o un'allucinazione, secondo me il defunto pilota si è spinto oltre per curiosità, me lo immagino mentre segue l'oggetto non identificato... pensa "ancora un po', ancora un po' e lo raggiungo scoprendo di cosa si tratti!" ma quel poco in più è costata la sua vita.
@ Ema
RispondiEliminaPenso che sia stata pagata l'eccessiva curiosità del pilota. Però purtroppo dispiace tantissimo per la sua giovane età. Ne approfitto per ringraziarti per avermi seguito fino a qui. Spero di riprendere presto con altre storie ed avventure sempre con la tua presenza.
Un grande abbraccio.
Un degno finale con un mistero che ha uno scioglimento inevitabilmente un po' posticcio. Spero di avere presto tue notizie e intanto i migliori auguri di un lavoro che ti dia davvero oddisfazione.
RispondiElimina@ MaxCiti
RispondiEliminaIntanto grazie per gli auguri. Se le cose andranno come spero superato il primo periodo di rodaggio poi potrei riuscire anche a scrivere un post a settimana, quindi prima dell'inverno potrò tornare.
Incrociamo le dita.
Aspettiamo di sentire le tue impressioni sul nuovo lavoro, allora. :)
RispondiElimina@ Grazia Gironella
RispondiEliminaSuperate le prime settimane e il primo impatto vi aggiornerò di sicuro.
Un grande abbraccio.
Un caso davvero interessante, e che sembra fatto apposta per generare curiosità e dibattito, e far montare il cosiddetto "complottismo". In effetti molti hanno parlato di velivoli militari di nuova concezione, che ovviamente per essere testati dovevano solcare i cieli... solo Mantell potrebbe dirci che cosa è accaduto davvero.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il nuovo lavoro e il blog, ti rinnovo i miei auguri per il futuro, Nick, e sono sicurissima che Nocturnia non morirà mai... va soltanto a riposarsi come merita. :) Un abbraccio grande grande.
@ Cristina M Cavaliere
RispondiEliminaScusa il ritardo nella risposta ma le ultime settimane sono state pienissime. Se tutto va bene, Nocturnia non morirà davvero mai. Ricambio con piacere l ' abbraccio.
Caro Nick Parisi, sono Luigi Parisi e quasi sicuramente, ti ricorderai di me (visto che abbiamo lo stesso cognome!)... Sono felice per il tuo nuovo lavoro e assai dispaiciuto per la chiusura a tempo indeterminato del blog... E pensare che ho appena reso disponibile il cortometraggio LE COSE PERDUTE già recensito dal comune amico T.O.M. immaginandomi di vederlo anche sulle tue pagine. Riguardo al Caso Mantell, essendo un appassionato di temi ufologici, essendo stato un tesserato del CUN Centro Ufologico Nazionale di Pinotti ed essendo un amico del "signor" Adam Kadmon, diciamo che tutto è in raltà molto più semplice di quanto si possa pensare. Nessun pallone sonda o pianeta Venere. Mantell, come è stato detto era un esperto con moltissime ore di volo. Avvistò davvero qualcosa di straordinario quel giorno. E tentò di inseguirlo. Man mano che si avvicinava all'oggetto questo si allontanava di conseguenza. Mantell aveva poco più di venticinque anni e, con il cuore e l'emozione a mille, trovandosi davanti a qualcosa di incomprensibile, probabilmente gli fece commettere un unico, fatale, imperdonabile errore. Con la speranza di poterlo finalmente raggiungere sfidò la fisica dell'epoca: il suo mezzo arrivò ad un altitudine limite e di conseguenza, Mantell perse i sensi per mancanza di ossigeno. L'aereo precipitò nel vuoto e il resto... è storia. Spero che questo chiarisca una volta per tutte anche le notezie secondo cui un UAP o UFO che dir si voglia, avrebbe attaccato un nostro velivolo uccidendo il pilota. (Da qualche parte si continua ancora a sostenere questo...). Ti faccio un "in bocca al lupo" e spero di rileggerti presto. Un abbraccio, Luigi.
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