L'articolo è già stato pubblicato sulla Blogzine IL FUTURO E' TORNATO.
Allarghiamo il campo delle nostre interviste, cominciando a porre l'attenzione sulle tante case editrici, che nel nostro paese tengono alta la bandiera della fantascienza.
Cominciamo con le Edizioni Della Vigna.
Abbiamo infatti compiuto una piccola chiacchierata con Luigi Petruzzelli, fondatore e proprietario della casa editrice su cosa significhi pubblicare narrativa fantastica in Italia nel 2012, e dove finiscono i confini tra passione e professione.
Come sempre vi auguriamo buona lettura.
Nick: Ciao Luigi, grazie per aver accettato quest'intervista.
Petruzzelli: Ciao, Nicola, e un saluto ai tuoi lettori. Grazie a te per avermi contattato.
Nick: Tu sei l'editore delle Edizioni della Vigna, casa editrice che pubblica narrativa di genere, ma sei sempre stato un appassionato del settore? e se si quando ti è nata questa passione e quali erano gli scrittori che hanno formato i tuoi gusti come lettore.
Petruzzelli: Sono un appassionato del settore fin da quando avevo due o tre anni... nel senso che allora mi piaceva vedere le copertine degli Urania rossi, rombo e cerchio rosso che campeggiavano su qualche scaffale di una delle librerie di casa. Qualcuno ha ancora su i miei scarabocchi. Poi ho iniziato a leggere romanzi di SF intorno agli otto anni; tra i primi, Il pianeta Dimenticato di Leinster e Dalle Fogne di Chicago di Thomas e Wilhelm, anche se il primo che ho letto in modo un po’ più “serio” è stato, qualche anno dopo, Paria dei Cieli di Asimov. Però all’epoca, a sette-otto anni intendo, preferivo decisamente film e telefilm. Tra le collane, sono partito con i Classici e gli Slan della Libra, poi con gli Urania, e poi con il resto. Gli scrittori che mi piacciono sono tanti; complessivamente, ammetto di preferire i classici avventurosi, perché è su questi che mi sono formato: Hamilton, Williamson, Brackett, ma anche Simak, Asimov... e poi, ci sono magari singole opere di scrittori meno noti ma alle quali sono particolarmente affezionato. Altri autori, come Silverberg, Bova, Resnick, Tubb, Malzberg e tanti altri, si sono aggiunti solo successivamente alle mie letture.
Nick: La casa editrice è stata fondata nel 2007, se non ricordo male. Quali sono stati i motivi di questa scelta?
Petruzzelli: Molteplici. Il principale è stato che, visto che già da un po’ di anni ero “in giro per il genere”, e già conoscevo qualche autore, dopo essermi cimentato nella preparazione di un libro “di lavoro”, sulla gestione dei progetti software per intenderci, mi sono detto: “beh, è stato divertente... perché non provare con il mio genere preferito?”. Ci sono anche altre ragioni, ma se vuoi te le racconto più tardi al bar davanti a una buona birra fresca, altrimenti non finiamo più.
Nick:Quali sono le difficoltà maggiori che si riscontrano nell'aprire, e poi nel gestire una Casa Editrice?
Petruzzelli: Ti dico quelle che ho incontrato io. I finanziamenti iniziali e trovare dei buoni collaboratori. Senza dimenticarsi la parte legale e fiscale, di cui occorre come minimo qualche nozione. Ma soprattutto il tempo... non ce n’è mai abbastanza.
Nick: Ricordi ancora la sensazione provata davanti al primo libro stampato?
Petruzzelli: Come no? Ho preparato Uomini e Alieni di Resnick in nove mesi... vedi un po’ tu...
Nick: ) Riesci a poterti considerare ancora un appassionato? E in che misura il fatto che lavori professionalmente nel settore influisce sulla tua passione per il genere?
Petruzzelli: Certo che sono ancora un appassionato. Anche che ormai non sono più solo un appassionato, e questo pertanto influenza il mio approccio di fronte a un libro o a un sito... o a tutto il resto. Insomma, è ancora una passione, ma non è più un gioco. Devo dire che leggo ancora come prima, e fai conto che ai tempi dell’università divoravo due o trecento libri all’anno, e non solo di fantascienza, ma ormai riesco a leggere ben poco per divertimento. Però ti togli altre soddisfazioni, perché conosci personalmente degli autori che per te erano leggende.
Nick: Oggi la tua casa Editrice è una realtà consolidata, specialmente nel campo della fantascienza italiana, ma la scelta di pubblicare principalmente autori italiani dipende solo dalla passione o c'entrano anche motivazioni economiche e di budget?
Petruzzelli: Tutte e due le cose. Io credo nella fantascienza italiana, tanto che presenterò qualcosa delle Edizioni della Vigna alla Worldcon di Chicago a fine agosto 2012. Beh, so che chi legge questa intervista sa cos’è una Worldcon, quindi non sto a spiegarlo... devo anche dire che sono decisamente emozionato nel comparire tra gli invitati insieme ad autori del calibro di Resnick, Silveberg, Niven, Bova,Dean Foster, George R.R. Martin e tanti altri che mi scuso per non citare qui. Però la differenza maggiore tra i costi per un autore italiano e straniero, almeno nella mia esperienza, è la traduzione, quindi le motivazioni economiche non sono certo le principali.
Nick: Le Edizioni Della Vigna pubblicano diversi generi: fantascienza, horror, mistery. Quali sono i generi più venduti o che comunque più apprezzati dal pubblico? E invece quelli che arrancano maggiormente?
Petruzzelli: La domanda andrebbe riformulata come “quelli più apprezzati dal tuo pubblico”. È sempre un problema di contesto e di dove vai a venderli: io sono conosciuto sostanzialmente in un mercato di nicchia. Comunque il più venduto è un “fantastico” della collana Botte Piccola, il secondo e il terzo sono di fantascienza. Ma permettimi di aggiungere una cosa: tra tutti i libri brossurati che ho pubblicato, nessuno è in perdita.
Nick:Dal tuo punto di vista di editore, qual è la situazione del mercato italiano di questi anni?
Petruzzelli: Sono in crescita fin dall’inizio, per ora solo con un anno stabile, il 2009. Quest’anno la situazione non si presenta rosea, perché girano pochi soldi. Ma suppongo che sia un problema di tutta l’editoria, non solo della fantascienza.
Nick: E invece quali sono secondo te gli scrittori più interessanti e meritevoli d'attenzione venuti fuori in questi anni?
Petruzzelli: Meglio se non rispondo alla domanda... perché da editore devo essere sopra le parti, per non “preferire” nessuno degli autori che pubblico o pubblicherò. Poi certo che ho i miei gusti personali, ma ormai con il cappello che indosso, e vedi anche la risposta sulle passioni, devo tenerli per me.
Nick: Uno dei fenomeni più diffusi e controversi di questo periodo è senza alcun dubbio quello della cosiddetta pubblicazione a pagamento, qual è la tua opinione personale al proposito?
Petruzzelli: È lecita, e se si accetta un contratto di pubblicazione a pagamento poi non ci si può lamentare. Per mio conto, preferisco pubblicare solo quel che ritengo davvero meritevole. E se ho sbagliato, ci rimetto io.
Nick: Un’altra delle cose che stanno sconvolgendo sia il mercato editoriale sia il modo stesso di concepire la lettura è il sempre maggior ingresso di nuove tecnologie quali i libri digitali, secondo te la carta stampata sta morendo o gli ebook porteranno nuovi lettori?
Petruzzelli: Non so cosa succederà tra venti o cinquant’anni. Per il momento, per me gli ebook hanno solo portato nuovi lettori. Non c’è stata una perdita dei vecchi, ma un’aggiunta.
Nick : Le Edizioni Della Vigna praticano la vendita diretta, quali sono i pregi e i difetti di questa politica? E quanto secondo te può essere importante una buona distribuzione per un editore?
Petruzzelli: Pregi: contatto diretto con la maggior parte del pubblico, e quindi un maggior dialogo con i lettori anche per sapere cosa preferiscono, e bassi investimenti iniziali, quindi minor rischio. Difetti: vendi meno, e fai tanta fatica in più. Riguardo alla distribuzione, certo è importante, ma il vero punto cruciale secondo me è la promozione. Una buona distribuzione senza un’ottima promozione non serve a nulla.
Nick: L'ultima volta che ci siamo sentiti eri in procinto di partire per la LEVANTECON, puoi tracciarci un bilancio della manifestazione?
Petruzzelli: Decisamente ben riuscita, con la partecipazione di oltre duemila persone. Non tutti per la fantascienza, molti per i fumetti o i videogiochi, ma comunque il pubblico c’era ed era vivace. Proprio l’altro giorno guardavo un servizio su YouTube, e aveva avuto quasi quindicimila visualizzazioni.
Nick: Due antologie da voi pubblicate degne d'interesse sono senza alcun dubbio FANTAWEB 2.0 e STRANI NUOVI MONDI che raccoglie i vincitori del Premio Verne, ce ne vuoi parlare?
Petruzzelli: In breve sì, se vuoi maggiori dettagli ti suggerisco per STRANI NUOVI MONDI il nostro sito www.edizionidellavigna.it e per FANTAWEB anche il blog http://fantaweb2punto0.blogspot.it/ , gestito direttamente dagli autori. Del resto l’idea di FANTAWEB è nata proprio da un gruppo di autori che si sono incontrati su Internet, e hanno preparato da soli l’antologia. Quindi è bello che desiderino proseguire questa iniziativa.
Invece ilPremio Giulio Verne, organizzato dall’Associazione Culturale Giulio Verne che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente, è un premio di fantascienza a partecipazione gratuita, non c’è nessuna tassa di iscrizione o altro, il cui vincitore riceve subito cinquecento euro. Oltre alla pubblicazione sui nostri volumi, che vengono presentati durante la premiazione, insieme agli altri finalisti. E questo è il motivo per cui sui libri il vincitore viene riportato solo l’anno successivo... perché quando li mandiamo in stampa, non lo conosciamo nemmeno noi. Chi è interessato a partecipare, trova maggiori informazioni sul sito della Levantecon www.levantecon.it
Nick: Progetti futuri: a cosa stai lavorando adesso, che progetti stai seguendo e soprattutto quali sono i futuri risultati che vorresti raggiungere?
Petruzzelli: Tanti, sempre tanti. Te ne dico solo tre, che sono i miei obiettivi di questo 2012. Intanto, insieme agli autori italiani, quest’anno dopo aver pubblicato Malzberg e van Vogt aggiungeremo un’antologia di Silverberg e un altro Resnick. Naturalmente tutto inedito in Italia.
Poi, la Worldcon a Chicago, una piccola spedizione insieme a Debora Montanari e Bruno Vitiello. Per vedere se è possibile, diciamo così, propagandare negli USA la fantascienza italiana, e a questo proposito è già iniziata la preparazione di libri in inglese da portare con noi, ritirerò domani il primo di Antonio Bellomi ma seguiranno Chillemi, Pestriniero, Troccoli, Santo, Altomare... addirittura in latino... e ancora una volta mi fermo qui. Più, naturalmente, gli illustratori Alexa Cesaroni e Giuseppe Festino. L’altro obiettivo è prendere contatti diretti con gli autori americani. Chissà mai... ci si prova.
Infine, tra i grandi progetti, l’esordio di Quasar, collana dedicata a narrativa e saggistica brevi italiane e non che curo insieme ad Antonio Bellomi.
Nick: Che cosa ti sentiresti di consigliare ad un giovane intenzionato ad aprire una casa editrice e quali invece ad un giovane che vorrebbe cominciare a scrivere?
Petruzzelli: Al primo: in questo momento cambia idea, e aspetta tempi migliori. Non è periodo. Anzi, in Italia adesso lascia proprio perdere una nuova impresa.
Al secondo: oltre che scrivere è importante leggere, per migliorarsi e per conoscere il genere in cui si scriverà. E poi non scoraggiarti, e rifletti sui consigli di chi è nel campo da più di te e magari, qualche volta, te li dà per il tuo bene.
Nick: Bene, è tutto. Nel ringraziarti per la tua gentilezza, ti chiedo se c'è una domanda alla quale avresti risposto con piacere e che invece io non ti ho fatto.
Petruzzelli: Grazie a te. E, tanto per tornare al punto due, visto che dal gran chiacchierare mi si è seccata la gola, una domanda c’è: “Vuoi una buona birra fresca?” :-)
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22 minuti fa
4 commenti:
ribadisco quanto detto in precedenza, bella chiacchierata con una persona molto interessante.
Grazie Angelo. ;)
davvero bella questa intervista, complimenti!
@ Lady Ghost.
Grazie nipotuzza.
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