Dalla Sinossi Ufficiale:
"Dovresti cercare di fermarmi. Dovresti farmi ragionare, dirmi quanto male staranno tutti quanti, e non pensi all’onore della famiglia, e sarà uno scandalo tale che dovranno andare in giro senza tagliarsi i capelli per i prossimi tre anni. Poi, visto che non funzionerà, dovresti chiedermi se so cosa sto facendo e se so dove sto andando e dirmi che quello là fuori è un mondo enorme e pericoloso e che mi farò del male molto in fretta e finirò per tornare con la coda tra le gambe. E quando io ti risponderò che è tutto a posto tu dovresti addolcirti e dirmi che ti mancherò e che mi hai sempre amato e che avevi questo piano brillante di comprarti la libertà e avremmo avuto il nostro treno e saremmo partiti verso il tramonto in una nuvola di vapore."
Immagina treni grandi come quartieri, cattedrali volanti, deserti sconfinati attraversati da binari infiniti e città che si arrampicano per centinaia di piani sotto il tetto del mondo. Immagina una ragazza che vorrebbe solo guidare un treno, la sua gemella invisibile e una Storia da cui dipende il futuro - o i futuri - di un intero mondo. Immagina le meraviglie di un pianeta rutilante di colori, caleidoscopico nei molteplici panorami, con la sua corona di angeli e di intelligenze artificiali, gli artisti anarchici, le città desolate e quelle brulicanti di vita.
Ian McDonald mette in scena un’avventura governata dalle leggi ineluttabili della Narrativa, che - al solito - non sanno che farsene di un’Eroina Esuberante e Intraprendente (Ma Comunque Carina). Riuscirà Sweetness a piegare la Storia alla sua volontà, e a sopravvivere alle sfide che una dopo l’altra le si parano davanti?
Ares Express narra di uno strano mondo, così diverso, eppure così vicino al nostro, un luogo pittoresco e affascinante, dove si mescolano fantascienza e realismo magico, immaginazione e filosofia, azione scatenata e idee straordinarie.
Benvenuti nella vita di Sweetness Octave Glorious Honey-Bun Asiim XII Macchinista. Benvenuti su Marte.
Ares Express, o perlomeno la sua Storia editoriale italiana, è il racconto di un duplice ritorno. Da un lato infatti, con la pubblicazione di questo romanzo la giovane casa editrice Zona42 torna a pubblicare un opera del britannico Ian McDonald, il brillante autore col quale la stessa CE cominciò nel 2014 il proprio cammino proponendo ai lettori nostrani la traduzione italiana del romanzo Desolation Road, a suo tempo anche primo grande successo del catalogo della editrice emiliana. Ma, quello che è più importante è che Ares Express rappresenta il ritorno dello stesso autore alle atmosfere e alle ambientazioni proprio di Desolation Road
Un ritorno alle origini, dal momento che Desolation Road rappresentò nel 1988 anche il debutto editoriale di un allora giovanissimo McDonald.
I ritorni alle origini però non sono mai facili.
Il Marte descritto in Desolation Road era un pianeta ormai terraformato in un lontano ma non ben definito futuro grazie ad una tecnologia talmente progredita da risultare quasi una sorta di magia (concetto questo ormai classico nella fantascienza), un luogo talmente sorprendente da risultare quasi un personaggio autonomo all'interno della narrazione, anche se l'autore, sadicamente, solo nelle righe finali ne svelava la location.
Stavolta McDonald gioca a carte più scoperte, il lettore trova rivelato già dalle prime battute quella che sarà l'ambientazione.
Ma nonostante questo il suo Pianeta Rosso riesce comunque a soprenderci,risultando si un mondo ancora desolato,ancora abbastanza simile a come lo conosciamo ma lo stesso brulicante di vita , di scenari uno più folle dell'alto...e sopratutto terraformato (e quindi umanizzato) in un lontano futuro grazie ad una tecnologia talmente evoluta da risultare quasi una sorta di Magia.
E di Magia è completamente intessuto il romanzo.
Sia perché nello scorrere le pagine sembra di partecipare a quelle favole che le nostre nonne ci raccontavano inventadole sul momento per tenerci buoni sia perché l'autore scatena la propria inventiva a briglia sciolta,senza porsi alcun limite, dando così luogo, nei diversi capitoli, a numerosi quadri impressionisti uno più folle dell'altro.
In più all'interno di Ares Express uscito in originale nel 2001, lo scrittore britannico torna ad mescolare a piene mani fantascienza e realismo magico, esattamente come aveva fatto nella sua precedente opera.
Non si tratta però di un seguito, perché pur facendo tornare un paio di personaggi di Desolation Road (il Dottor Alimantado e l'Uomo Verde), Ares Express racconta una vicenda totalmente differente, quasi del tutto slegata da quelle precedenti. Semplicemente un nuovo impiego della stessa geografia immaginaria.
Anzi nello stesso Universo Narrativo.
Una geografia immaginaria percorsa ed unificata stavolta di immense motrici ferroviarie, macchine talmente gigantesche da aver bisogno, per essere guidate, da ordini anzi da caste familiari all'interno delle quali le qualifiche professionali come quella dei Macchinisti sono diventate ereditarie.
McDonald si dimostra ancora una volta come uno scrittore estremamente raffinato ed accattivante in grado di padroneggiare perfettamente tutti i meccanismi della sua professione.
Nel farlo stavolta compie un passo in più, utilizzando un particolare escamotage letterario, quello della meta-narrazione, della descrizione nella descrizione, con diversi personaggi (a partire dalla stessa protagonista Sweetness Octave Glorious Honey-Bun Asiim XII Macchinista) perfettamente consci di essere parte di una Storia, di un Racconto già scritto, con regole e stereotipi da seguire.
Concetto sul quale l'autore l'autore sembra insistere parecchio all'interno delle pagine.
Se ci pensate infatti, Ian McDonald spesso e volentieri riesce a dare il suo meglio quando confeziona romanzi corali, infarcendo le sue storie con numerosi punti di vista, rendendo al massimo pregi e difetti delle varie personalità descritte, in questo caso però con Ares Express adotta una maggiore compattezza nella consecutio concentrandosi su meno point of view, anzi quasi esclusivamente su quello della protagonista principale.
E questo proprio per ribadire il concetto che ogni personaggio rappresenta una Storia a sè all'interno di un dato meccanismo narrativo.
Ares Expess, rappresenta una piacevole conferma del talento di uno dei migliori affabulatori attualmente sulla piazza.
Forse lo potremmo definire un moderno CantaStorie.
Autore: IAN MCDONALD.
Titolo: ARES EXPRESS
Editore: ZONA42.
Pagine: 448
Edizione Cartacea: EURO 17,90
Edizione eBook: EURO: 7,99
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34 minuti fa
10 commenti:
Ho Desolation Road in wish list da tempo, prima o poi devo decidermi a prenderlo.
@ Pirkaf
Credimi, te lo consiglio ne vale la pena.
Io leggo avidamente i tuoi post perché sono interessato da una realtà che conosco pochissimo, che grazie a te scopro e verso cui posso aprirmi.
Desolation Road è un romanzo fondamentale nella mia storia d'amore con la SF, perché ha riacceso la fiamma dopo oltre un decennio di lontananza: inutile dire che Ares Express è in attesa già da qualche mese nella mia libreria, questa recensione mi ha fatto venire voglia di leggerlo subito.
@ Daniele Verzetti il Rockpoeta
Grazie, ovviamente ricambio. Lo stesso vale per me con i tuoi di post.
@ Senzapre7ese
Ares Express rappresenta una bella conferma , è uno di quei romanzi che riconcilia con la fantascienza.
Non è il mio genere. Ma mi lascio sempre catturare dalle tue recensioni, che aprono a mondi letterari lontani che dovrei avvicinare prima o poi.
Un abbraccio.
@ Mariella
Se vuoi provare ad avvicinarti alla fantascienza, provo a consigliarti qualche libro, il primo è un classico: "Fahreneit 451" di Ray Bradbury, il secondo è un quasi-classico:"Storia della Tua Vita" di Ted Chiang e a questi due aggiungerei proprio "Desolation Road" oppure "Il Fiume degli Dei" entrambi di McDonald.
Un abbraccio.
Ottima recensione.
Sereno pomeriggio.
@ Cavaliere oscuro del web
Grazie! :D
Sereno pomeriggio anche a te.
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