STORIE DAL DOMANI 4 (2018)

Dopo una lunga interruzione riprendo a parlare delle antologie annuali che raccolgono in edizione cartacea il meglio delle proposte della casa editrice Future Fiction nata per volontà dello scrittore Francesco Verso.
Lo scopo della Future Fiction era quello di presentare racconti e romanzi brevi provenienti da tutto il mondo senza per forza privileggiare la narrativa di lingua inglese. Dopo tutto, tra le altre cose, lo stesso Verso negli anni passati si era dimostrato come uno degli alfieri più attivi per la diffusione della fantascienza in lingua cinese.
Un'ampia attività con uscite sia digitali che cartacee della quale l'annuale raccolta Storie dal Domani rappresentava una sorta di ricapitolazione comeplessiva, ora però con questo quarto volume uscito nel 2018 e che raccoglie parte della produzione dell'anno precedente  le cose cambiano ed il discorso si allarga ulteriormente. Già perchè se la narrativa è sempre e per condizione naturale figlia dei suoi tempi allora anche il concetto di nazionalità in senso stretto comincia ad andare stretto.
Sostituito da qualcosa di più grande.
Se si volesse infatti cercare una definizione precisa alle storie e agli autori presenti in questa Storie dal Domani 4  potremmo rappresentarlo come un "Incontro tra Culture".


In fondo questo è il tema più presente e dibattuto di questi ultimi anni: parliamo di migrazioni, parliamo di melting pot , di multicultarlismo e di trasformazioni delle nostre società.
Già, migrazioni e trasferimenti. 
Il Tema dei Temi del Nuovo Millennio. 
 
Un argomento complesso, contraddittorio e con cui dovremmo sempre più fare i conti nel futuro, perché l'incontro tra culture funzioni bisogna che ci sia - da entrambe le parti- disponibilità a comprenders, accettarsi e rispettarsi nelle reciproche differenze e a conoscersi senza preconcetti e senza chiusure ma se la cosa funziona allora nelle manifestazioni artistiche che rappresentano quel dato momento e quella data società ci sarà un benefico arrichimento.
Non parlo di politica ma dello Stato dell'Arte.


Gord Sellar.

Una realtà destinata (per fortuna aggiungerei io) sempre più cosmopolita ed omincomprensiva.
Uno scrittore come il sino-americano Ken Liu ci appare così universalmente empatico e così totalmente leggibile proprio perchè sa rappresentare al meglio sia la sua cultura origine sia quella di accoglienza. Inoltre i racconti scritti dal cubano- americano Carlos Hernandez risulterebbero così scientificamente ironici se l'autore non riuscisse a combinare il realismo magico tipico della letteratura sud-americana con la pragmatticità nord-americana?
Probabilmente no.
E qui torniamo al benefico influsso dell'incontro tra Culture differenti.


Ken Liu.

Un esempio è dato dagli autori presenti nella presente antologia, tra i nove racconti ospitati troviamo così uno scrittore di origine canadese ma che da tempo vive e lavora in Corea del Sud come Gord Sellar, il già citato sino-americano Ken Liù, una scrittrice greca ma residente nel Regno Unito come Natalia Theodoridou e l'altrettanto già già citato cubano- statunitense Carlos Hernandez.
Ad arricchire il quadro poi ritroviamo un'autrice iberica come Carme Torras di nazionalità spagnola ma da sempre abituata a scrivere in lingua catalana.

Continua anche la volontà di presentare scrittori e scrittrici provenienti da tutto il mondo: dall' India (la scrittrice Swapna Kishore) e da Singapore ( Vina Jie-Min Prasad) . Non manca comunque un grosso spazio dedicato agli artisti italiani grazie alla presenza di Andrea Viscusi e Nicoletta Vallorani.


Carme Torras.

Veniamo adesso ai singoli racconti.
Apre la racconta Adescare Rasmussen di Gord Sellar che mescola due argomenti tosti per conto loro ed apparentemente difficili da unire come ambientalismo e rapporto tra sessi. Provate ad immaginare un gruppo di persone che utilizza scientemente le tecniche dell'approccio e del corteggiamento per manipolare i rappresentanti del WTO e dell'ONU costringendoli così a prendere decisioni a favore dell'ambiente. Peccato che un gruppo di ecofemministe non sia propriamente d'accordo con questo modus operandi.
Il tutto però alla luce di giochi più grandi.
Ne La Combinazione Perfetta di Ken Liu è la tecnologia a risultare invasiva. In un mondo pieno di sistemi di tracciamento e di telecamere, di società e corporazioni che raccolgono i nostri dati personali, il passo definitivo è rappresentato da qualcosa che ci dica come pensare e come comportarci.
Qual'è il limite da non valicare in queste situazioni?
Può una qualsiasi persona o ente, per quanto parta con tutta la buona fede del caso, decidere per noi? 
E sopratutto si può trovare il giusto equilibrio tra la giusta e sacrosantaesigenza di privacy con lo sviluppo tecnologico?
Ken Liù prova a dire la sua in proposito.

Andrea Viscusi.

Memehunter di Andrea Viscusi è forse una delle opere migliori di tutta la raccolta.
Una nuova professione nata grazie ai fenomeni della rete, cercare e distruggere su commissione i Memi su internet, facendone sparire lo stesso ricordo.
Viscusi si dimostra ancora una volta bravissimo a prendere un concetto a cui nessun altro penserebbe sviluppandolo fino alle sue estreme conseguenze.
Ancora una volta le insidie della tecnologia contro le necessità dell'evoluzione naturale.

Il Catalogo delle Vergini è stato invece scritto da Nicoletta Vallorani una delle veterane della fantascienza italiana, un racconto intimamente femminista, una riscrittura moderna del Mito di Barbablù. Il racconto, i suoi concetti e gli stessi personaggi  facevano parte di una porzione di una delle prime stesure del romanzo e poi sono stati cannibalizzati dall'autrice che in seguito ha pubblicato il romanzo "Avrai i Miei Occhi" del quale il racconto ne rappresenta quindi una sorta di porzione meno estesa.

Nicoletta Vallorani

Ancora un'autrice, ancora un'opera che testimonia l'importanza dell'apporto femminile nel genere.
Anche Le Prostitute Androidi non Piangono racconta di violenza sulle donne, ma se la Vallorani sceglieva di impiegare un linguaggio ricco di sottotesti privileggiando una narrazione soffusa e per immagini quasi come se confezionasse brevi singoli quadri per poi collegarli solo in un secondo momento tra loro, in questo caso invece  Natalia Theodoridou utilizza tono crudi, spesso crudeli e senza perifrasi. La scrittrice di origine ellenica non fa sconti a nessuno, nè gli interessa farlo. Inoltre in maniera totalmente inedita all'interno di questo graffiante racconto viene trattata una forma diversa di resistenza ad un regime dittatoriale ed anche di come testimoniare le stragi e i morti causati dalla repressione.
Difficile non pensare al passato recente della Grecia, ma non solo, impossibile non fare parallelismi con quanto è avvenuto in quella nazione durante la feroce "Dittatura dei Colonnelli".
Il passato spesso morde ma non sempre riesce ad essere un severo maestro che ci possa essere utile per il futuro.

Vina Jie-Min Prasad


Con l'opera successiva si cambia letteralmente Continente.
L'autrice indiana Swapna Kishore con Segreti Sopiti racconta una fiaba a tratti straziante ma che riesce lo stesso a regalare una flebile speranza. Mutazioni genetiche al servizio della comunità, ma se la comunità ti odia cosa puoi fare?
Il racconto si rivela anche una efficace critica alla divisione in classi che ancora attanaglia la società indiana.

Di clonazione, di stampa in 3D e frodi alimentari parla Una Serie di Bistecche della singaporiana Vina Jie-Min Prasad, ma che ci crediate o meno il racconto è anche una delicata storia d'amore.

Si torna in Europa con Meccanicamente della iberica Torras, distopia allo stato puro con un tocco di speculazione scientifica per una storia su un uomo incappucciato che, in un mondo morente ripara gli oggetti del passato.
Si chiude come si è cominciato con un opera dal chiaro sottotesto ecologista.

Il Registo Internazionale del Panda da Monta di Carlos Hernandez parla di sesso e di metodi decisamente inusuali per evitare l'estinzione dei Panda. L'opera potrebbe scandalizzare qualche lettore per via del suo contenuto ma lo scrittore se la gioca bene ricorrendo ad una certa dose di umorismo e di dissacrazione che non fa mai male.
Cosa fare per salvare una specie che sta scomparendo quando tutti gli altri metodi sono falliti ?
A mali estremi rimedi estremi.


Storie dal Futuro 4 si conferma una buona raccolta, con testi alle volte estremi, ma che offrono uno sguardo a 360 gradi sulla produzione fantascientifica internazionale, con molte piacevoli sorprese.
In attesa di recuperare il Primo volume e di dedicarmi a breve al quinto (e per il momento ultimo arrivato della serie) se volete approfondire. le mie precedenti recensioni della serie Storie dal Domani li trovate QUI e QUI.

AAVV ( A CURA DI FRANCESCO VERSO)
STORIE DAL DOMANI 4
ASS. CULT. FUTURE FICTION
PAG: 284. PREZZO: EURO 15,00
ISBN:  978-1980560463
LINK: QUI.

14 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Davvero un plauso a tutti gli autori. Opere la cui la trama è molto originale Penso a Stellar ed a Viscusi ma anche alle due autrici Come la Swapna Kishore ed anche la Natalia Theodoridou, Un libro davvero interessante, una svolta nuova con idee che non ricalcano il passato ma si evolvono e si indirizzano su nuove strade.

Scusa peri commenti sopra cancellati .

Nick Parisi. ha detto...

@ Daniele Verzetti il Rockpoeta
Non ti preoccupare per i commenti cancellati, capisco benissimo.
Grazie per aver apprezzato.

Obsidian M ha detto...

Una versione "beta" di Avrai i miei occhi, quindi...

Mirtillo14 ha detto...

Sono d'accordo nel dire che l'incontro tra culture diverse è un tema di grande attualità e lo sarà sempre di più. Per questo è necessario che ci siano sempre rispetto e disponibilità al confronto e al dialogo, per un arricchimento reciproco.
Interessante e molto attuale anche il tema del tracciamento e dell'utilizzo dei dati personali, fin quando è lecito tutto ciò ?
Ma tutti i racconti partono da temi di grande attualità, anche lestinzione dei panda. Credo che "Storie del domani" sia un'ottima lettura. Saluti.

Temistocle Gravina ha detto...

Interessante suggerimento di lettura. L'incontro tra culture è indispensabile oggi, poiché la possibilità di viaggiare, materialmente o virtualmente, che la società contemporanea da' è impressionante; quindi chiudersi sarebbe un morire.
Tuttavia penso che l'incontro debba essere un dialogo. Io personalmente non sono per una commistione completa e totale. Se non resta il limite della mia e dell'altrui cultura, c'è la perdita dell'identità culturale. Non sto dicendo che ognuno deve stare a casa sua, ma che pur vivendo nella stessa casa, ognuno deve conservare la propria identità, altrimenti alla fine ci ritroveremo con una società mondiale globale omologata, che avrà dimenticato il suo passato e quindi le sue radici. Scusa se forse sono andato fuori tema...

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M
Più che altro è una porzione di versione "beta", si trattava di un capitolo di una versione precedente di "Avrai i Miei occhi" che l'autrice ha espanso in racconto autonomo. La qual cosa diventa interessante per chi come me possiede entrambi i volumi, questo di "Future Fiction" e quello di "Zona42", può confrontare le versioni e farsi una idea del processo creativo dell'autrice.

Nick Parisi. ha detto...

@ Mirtillo14
Gli argomenti trattate nelle storie di quest'antologia sono tutti temi di grande attualità, la storia del panda poi è divertentissima, bisogna avere la mente aperta anche lì però.
In sintesi una buona antologia con tanti racconti che costringono a pensare.

Nick Parisi. ha detto...

@ Temistocle Gravina
Guarda, in sostanza sono d'accordo con te.Il fatto è che quello dell'incontro \confronto tra culture diverse diventerà l'argomento con cui dovremo confrontarci sempre di più e non è facile trovare un equilibrio.
Secondo me sbagliano sia quelli che vorrebbero costruire solo muri sia quelli che pensano che basti accogliere per eliminare tutti i problemi. Il fatto è che la convinvenza è una cosa che bisogna costruire giorno per giorno, bisogna accettare e rispettare le reciproche differenze (laddove non alterino i diritti umani, di religione, di sesso e di opinioni -una cosa come l'infibulazione secondo me è una barbarie da estrirpare senza se e senza ma-della natura e degli animali) e sopratutto bisogna che ci sia volontà di farlo da tutte le parti. Non è facile, però ripeto altre possibilità-secondo me-non ce ne sono.

Grazia Gironella ha detto...

Da anni non seguo più la fantascienza, ma mi piace l'idea che questa antologia contenga racconti provenienti da culture diverse. La bilancia è troppo spesso a favore degli autori anglosassoni - gli stessi che io preferisco, di solito, ma li preferirei allo stesso modo se conoscessi meglio scrittori di altre nazionalità? Forse cambierebbe qualcosa nei miei gusti.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

I miei complimenti agli autori.
Saluti a presto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Grazia Gironella
Questa è una domanda interessante, di solito noi conosciamo solo gli autori anglo-americani, che poi sono quelli che riescono ad avere una maggiore diffusione di vendite. Però se anche gli altri autori avessero le stesse possibilità di quelli americani?
Tutto sta a dare una possibilità anche agli scrittori di altri paesi.

Nick Parisi. ha detto...

@ Cavaliere oscuro del web
Saluti anche a te.

Marco L. ha detto...

Curiosa idea quella di Viscusi. C'era un racconto di Asimov e uno di Matheson in cui i protagonisti cercavano invece di risalire alle origini di chi sia a creare le barzellette.

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Da quello che ha scritto Viscusi sul suo blog e su Fb, "Memehunter" è collegato ad altri racconti, compreso l'ultimo appena uscito su "Distopia", il tutto farebbe parte di un universo che sta componendo chiamato il Mondo della Seocrazia.
Il raconto di Asimov credo di averlo letto anni fa, molto divertente.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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