Quanto a “La porta sul buio”, che intitola la serie, vi chiederete cosa vuol significare. Ebbene, vuol dire molte cose: aprire una porta sull’ignoto, su ciò che non conosciamo e che perciò ci inquieta, ci fa paura. Ma per me vuol dire anche altre cose. Può capitare, ed è capitato una volta, anche una sola volta nella vita di una persona, di chiudersi una porta alle spalle e trovarsi in una stanza buia… cercare l’interruttore della luce e non trovarlo… provare ad aprire la porta e non poterlo fare. E dover restare lì, al buio… soli… per sempre. Ebbene, alcuni dei protagonisti delle nostre storie si sono chiusi questa fatale porta alle spalle.
Dario Argento La Porta sul Buio. Introduzione.
Nel 1973 Dario Argento è ormai un nome conosciuto agli italiani. Il Film L'Uccello dalle piume di Cristallo ha di fatto generato un personalissimo percorso nell'ambito dell'allora fiorente cinematografia italica. I successivi Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio non fanno altro che confermare il talento dell'emergente cineasta.
Molti però si sorprendono lo stesso quando la RAI gli commissiona una miniserie di quattro episodi di taglio Giallo- Thriller con qualche venatura (sottilissima) horror.
La RAI in quegli anni anni non era ancora diventata quel carrozzone pullulante di sfigati reduci da tutto il sottobosco possibile di reality che siamo abituati a conoscere ai giorni nostri; ma un ambito approdo non alla portata di tutti.
In parole povere lavorare nella RAI del 1973 è come ricevere un miracolo all'interno della Cattedrale di S.Pietro. E in quella cattedrale, la funzione non può che essere calligrafica e tradizionalista, ed Argento sembra quanto di più lontano da quello stile.
Eppure i dirigenti RAI del periodo si rivelano abbastanza entusiasti e collaborativi nonostante alcuni diktat; e del resto con la situazione di monopolio la rete ritiene di potersi permettere il rischio.
Nel Settembre 1973, quindi la prima rete (l'attuale Raiuno) trasmette LA PORTA SUL BUIO miniserie di quattro episodi in prima serata ognuno della durata di 52 minuti circa.
Argento sembra credere molto nel progetto: produce tutti gli episodi, ne gira personalmente due, di cui uno in sostituzione di un altro regista ed introduce gli episodi all'inizio sull'esempio del suo idolo Hitchcock.
Ad affiancare il regista c'è il collaboratore di sempre Luigi Cozzi e che scrive diversi dei soggetti e delle sceneggiature, mentre la colonna sonora viene affidata al compositore e musicista Jazz Giorgio Gaslini.
Dicevo delle limitazioni: al regista romano viene proibito di mostrare immagini troppo cruente, gli viene imposto ad esempio di non mostrare uccisioni con coltelli, non per la violenza in sè, ma perchè il coltello può essere scambiato per uno strumento fallico (sic), di non calcare troppo sull'aspetto morboso delle storie.
Tuttavia, nonostante le limitazioni il prodotto finale è impressionante.
Dei quattro episodi i migliori sono i primi due:
IL VICINO DI CASA.
Una giovane coppia appena giunta col proprio figlio neonato nella loro casa nuova scopre che un vicino di casa ha appena ammazzato la moglie. I tre si ritroveranno in balia della lucida follia dell'uomo.
Diretto da Luigi Cozzi anche autore del soggetto,si svolge completamente di notte.la storia è permeata di un'atmosfera angosciante. E' ancora oggi uno dei lavori migliori di Cozzi, ricco di citazioni Hitchcockiane e con un ottimo montaggio.
Nei ruoli degli sposini troviamo Aldo Reggiani (LA FRECCIA NERA) e Laura Belli(IL SEGNO DEL COMANDO; HO INCONTRATO UN OMBRA) ma l'interpretazione migliore la riserva nel ruolo dell'uxoricida Mimmo Palmara uno di quei tanti, tantissimi caratteristi misconosciuti del cinema e della televisione italiana sopratutto dle periodo d'oro dei peplum e degli spaghetti western
.
IL TRAM.
Un omicidio apparentemente irrisolvibile: una donna ammazzata in un tram affollato e nessuno che si sia accorto dell'omicidio. Il commissario Giordani,uomo pieno di tic indaga. Giungerà al punto di mettere in pericolo la propria fidanzata pur di scoprire l'omicida.E ci sarà una dura lezione: l'apparenza spesso c'inganna.
E' l'episodio diretto da Argento (sia pure sotto pseudonimo) e ci sono tutti i topoi del regista che nel finale si toglie anche lo sfizio di lanciare un messaggio quasi politico.
Il Commissario Giordani viene interpretato da Enzo Cerusico, oggi completamente dimenticato, ma all'epoca uno degli attori più amati dal pubblico televisivo per il suo volto da eterno ragazzino,al punto di diventare un vero prezzemolino delle serie Rai, principalmente in quelle dedicate ai più piccoli.
Meno convincenti sono gli ultimi due episodi:
LA BAMBOLA.
Girato da Mauro Foglietti altro collaboratore Argentiano. E' forse l'episodio più debole.
Consigliato solo ai fans più sfegatati di Mara Venier che qui appare in un ruolo.
TESTIMONE OCULARE.
Una giovane donna ritiene di aver assistito ad un omicidio ma la polizia non le crede perchè non ci son prove, qualcuno però comincia a perseguitare la donna.
Pur essendo firmato da Roberto Pariante l'episodio è stato completamente rigirato da Argento insoddisfatto del risultato del collega.
Anche qui ottimi attori, la testimone non creduta viene interpretata da Marilù Tolo, mentre il Commissario Rocchi ha il volto e la voce diGlauco Onorato (LA FRECCIA NERA).
E fa quasi rabbia vedere come in quegli anni si potesse contare su tanti ottimi attori, una scuola oggi quasi completamente scomparsa.
LA PORTA SUL BUIO fu un buon successo di un Argento che cominciava a dimostrare il suo talento. I telespettatori italiani dimostrarono di gradire il lavoro di un Argento ormai lanciato verso il successo internazionale.
In seguito però il tempo non è stato clemente con il regista romano,in un certo senso è come se quella porta sul buio che rendeva uniche le sue opere si si per lui chiusa. Basta osservare i suoi ultimi lavori che si sono dimostrati uno più deludente dell'altro; a cominciare da OPERA fino al ridicolo (parere personale) LA TERZA MADRE.
Recentemente la Rai ha provato ad affidare ad Argento un nuovo progetto: il risultato è stato un film televisivo TI PIACE HICHCOCK? che io non ho visto, ma che mi dicono talmente brutto al punto di spingere i vertici Rai a non trasmetterlo e a stoccarlo negli archivi dell'emittente di stato.
De lA PORTA SUL BUIO sono in circolazione dei DVD a colori, ma io vi consiglio di provare a guardare gli episodi in bianco e nero.
E sperare che la porta prima o poi si riapra.
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2 ore fa
23 commenti:
Bellissima e interessantissima recensione. Mi ha riportato un po' al passato (io avevo 13 anni, e cominciavo a 'capire' qualcosa) e fatto vnire la voglia di rivedere gli episodi. Ma sono alla ricerca di qualsiasi cosa riguardi quel periodo, quegli sceneggiati (a quel tempo si chiamavano ancora così, però la maggior parte era roba buona!) in bianco e nero che spesso avevano sceneggiature fatte da scrittori italiani e stranieri di alto rango, oggi considerati maestri.
Temistocle
Assolutamente da vedere! E soprattutto meglio rispolverare vecchi sceneggiati (come fa TIM) che le ultima cose di Argento (Ti piace Hitchcok? Giallo) che sono davvero poco ispirati. Il "backin time" premia sempre! ^__^
@ TIM ed Edu.
Io subisco il fascino di questi vecchi sceneggiati: del resto ero bambino quando li trasmettevano,quindi c'entra molto anche il fattore nostalgia.
Però erano indubbiamente meglio sceneggiati, recitati e curati di molte delle cose ignobili e ribadisco ignobili che passano adesso.
Certo qualcosa di buono c'è anche adesso,non voglio generalizzare, però molte cose sono( per me) indegne.
Su Argento, i suoi ultimi lavori sono deludenti,niente a che vedere con LA PORTA SUL BUIO, ma anche con i suoi film degli anni settanta.
Peccato davvero, spero che si riprenda; però ne dubito.
Io ho visto solo l'episodio "Il Tram" che mi è piaciuto molto.Fa rabbia pensare a come Argento si sia ormai ridotto.
uno dei miei registi preferiti...Profondo rosso e Suspiria, oltre a il Gatto a 9 code e La chiesa i miei preferiti
@Fra.
Si fa rabbia, vedere come si sia ridotto. E pensare che ha fatto in passato dei veri e propri capolavori della cinematografia tout court.
@libe@.
Argento è stato a lungo anche uno dei miei preferiti.
Ammazza, bellissimo post! Mi piacciono molto gli sceneggiati Rai dei settanta, in particolare "L'amaro caso della Baronessa di Carini" con Janet Agren, diretto da Daniele D'Anza. Ottima recensione e onore a te per avere ricordato i nomi dei caratteristi italiani(Cerusico) su tutti.Un saluto!
Li recupererò senz'altro, è da parecchio che me lo riprometto.
Ti piace Hitchcock? mi sembra sia stato trasmesso da Rai2, io l'ho visto in tv una manciata di anni fa, e be', ehm, ahm, boh, urendo.
Serie di pregevole fattura, che fa dell'atmosfera cadenzata il suo forte.
"Il tram" e la Roma che da quotidiana rimane quasi sospesa nel tempo, il palpitante "Il vicino di casa", e che dire di "Testimone oculare"? In un momento, non dico quale, me la fece fare davvero sotto! A me è piacque anche "La bambola": dolce, tetro e profondo; e non sono fan della Venier, ma poi esistono suoi fan? :D Grande merito a Gaslini ("riutilizzato" da Argento), le musiche le ho ancora in testa.
Serie tra l'altro recuperabilissima, oltre i citati DVD viene anche riproposta in TV, ad orari notturni, ma basta puntare la registrazione.
In un corso di operatore di ripresa a cui ho partecipato ultimamente si parlava proprio della scuola RAI di allora, di come fosse altamente professionale, anche nella mera tecnica di realizzazione di certe trasmissioni. Ora non esiste più una formazione, e i protagonisti vengono buttati nella mischia così, per vari motivi...
C'è anche da dire che gli sceneggiati del tempo erano spesso osteggiati dalla stampa, ritenuti non di eccelsa qualità; non si immaginava cosa sarebbe venuto dopo! :D Certo, per vederli occorre una certa predisposizione mentale, tener presente una lentezza tipica delle produzioni del periodo, ma inteso questo si può goderne appieno!
Ragazzi. Sono proprio contento, di avere lettori così tecnici e preparati come voi.
E lo dico con ammirazione nei vostri confronti. Davvero, davvero.
@Belushi.
Mi fa piacere incontrare un altro appassionato dei sceneggiati anni settanta ed anche dei caratteristi italiani del cinema e dalla televisione del nostro paese. LA BARONESSA DI CARINI è uno dei miei Kult di sempre ed un post è in preparazione; se ti interessa sto preparando ora degli articoli su IL SEGNO DEL COMANDO e RITRATTO DI DONNA VELATA.
@Simone Corà.
Grazie per la segnalazione, non ero sicuro che TI PIACE HITCHCOCK fosse poi stato trasmesso alla fine, sul fatto che fosse orrendo non ne avevo, invece dubbi,
@occhio sulleespressioni.
Ottimo intervento!
Da te non mi aspettavo niente di meno. Mi trovo particolarmente d'accordo sul fatto che sia stato un errore da parte della RAI l'aver eliminato le scuole interne per i tecnici.
Sui tempi dilatati delle storie e delle recitazioni, beh, considera che la maggior parte degli attori e dei registi provenivano da l mondo del teatro.
Cosa che a parer mio, rendeva la recitazione superiore.
M'interessa il tuo(ed anche degli altri)parere su questo particolare.
Un saluto a tutti.
Grande articolo Nick! Chi di noi può dire di non aver mai amato almeno un film del mitico Argento? Io personalmente ritengo un gradino sopra gli altri Profondo Rosso e 4 Mosche di velluto grigio. Anche suspiria e inferno non erano male, niente a che vedere con la terza madre, classificata di rigore nel reparto "tavanate galattiche". Però devo dire che Opera lo ritengo ancora passabile, direi l'ultimo film decente. Io mi ricordo che negli anni 80, durante una trasmissione di Tortora (credo portobello ma non ne sono sicuro), il Darione aveva una rubrica horror settimanale e mandava in onda dei mini episodi piuttosto splatter. Mi ca**vo letterlamente addosso! Nessuno se la ricorda?
Certo che mi ricordo.
Se non erro la trasmissione si chiamava GIALLO, e fu uno dei primi programmi che Tortora fece dopo le ben note vicende giudiziarie.E sempre se non ricordo male,il Darione, utilizzò attori non professionisti, scelti tra i suoi fans, per i suoi miniepisodi. In quella trasmissione, ricordo anche,utilizzarono una giovanissima Alba Parietti come valletta.
Sono sicuro che riesco a leggere il post... ce la faccio, si, aspetta!!
Eh, fai pure con calma.
A proposito Eddy, stamattina non riuscivo a commentare il tuo ultimo post, sai se per caso è una cosa che riguarda solo me?
Dopo il post da Iguana ci stavo pensando... XD però no sembra che Blogger stia veramente spappolando i maroni... Ora sembra ok...
Non conoscevo minimamente la serie. Mi hai davvero colpito. Adesso vedo di recuperare, perché se è bello solo la metà di quello che hai scritto, vuol dire che è un gioiellino da collezione.
Per la terza madre siamo allineatissimi. Io faccio anche di peggio: Suspiria è meraviglioso ma Inferno è una ciofeca, secondo me, eh?!
Pensa che adesso se vuoi vedere una serie-seria l'unico canale che si permette di investire in Qualità (Q maiuscola) è l'americana AMC... vedi tu...
Qualcosa di buono di tanto in tanto esce ancora, sempre più raramente però...
In Anerica, fino a qualche anno fa Sy Fy investiva molto; in Italia SKY ha fatto cose decenti con BORIS e ROMANZO CRIMINALE; la MEDIASET?
Beh lasciamo perdere...
Ora vado da te a vedere se riesco a commentare.
Ciao.
@Eddy.
Comunicazione di servizio. Continuo a non poter commentare da te, non so se il problema possa dipendere da me oppure no, Comunque oggi pomeriggio quando mi metterò a postare un nuovo articolo, cercherò di capirlo.
Sono nel forum di Blogger... sto impazzendo... se va avanti così cambio piattaforma e vado su wp
No, tranquillo. Ma per caso capita solo a me, o anche ad altri commentatori?
Magari può essere che è un problema mio e del mio account, ma mi sta capitando solo sul tuo blog.
Ecco ora con l'account google non riesco nemmeno a postare sul MIO di blog.
Ok blogger mi ha letteralmente scocciato.
Firmato Nick.
Prova uno.
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