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mercoledì
maggio

I FILM RITROVATI: GLI ANNI TRENTA ! -Prima parte.

Inutile ricordare quanto gli anni 30 s del secolo scorso siano stati uno dei periodi più importanti dal punto di vista creativo di tutta la storia del Cinema mondiale.
Molto è nato allora.
 Comprese molte tra leggende e dicerie. 
Nel 1930 Il Cinema era la moda del momento, ma anche se i film venivano girati in tutte le parti del mondo, esisteva un luogo tra le colline losangeline che la nuova arte aveva eletto a suo regno, un luogo sorto faticosamente tra i vecchi aranceti per ospitare Studios e Teatri di poa.
Tutto avveniva ad Hollywood.

Anche se qualcosa spesso scompariva. E qualcosa lentamente tornava alla luce.
Carriere, reputazioni,  identità fittizie...e film.
 Pellicole ritenute scomparse a lungo ma rintracciate grazie al'opera di esperti ed appassionati.
Ecco qualche esempio :



-PERICOLOSA PARTITA  (CACCIA FATALE)    Anno: 1932   Origine :  Stati Uniti.


Ecco una pellicola che ha avuto diversi remake e rifacimenti in tutto il mondo.
Questo però è stato l'originale.
Anche l'idea di base è stata riciclata centinaia di volte: un naufrago si ritrova su una strana isola circondato da altri che in momenti diversi hanno subito il suo stesso destino, ad ospitarli è un nobile russo dai modi gentili: il Conte Zaroff, un uomo sfuggito alle purghe sovietiche. Sull'isola si trova anche una bellissima bionda di cui s'innamora il naufrago.
Ma i naufragi sono stati tutti causati dagli uomini del Conte. Lo stesso Zaroff si rivela solo uno psicopatico con l'ossessione per la Caccia.
Le prede? 

Esseri umani, i suoi stessi ospiti considerati alla stregua di Trofei.
Il titolo originale la dice lunga: The Most Dangerous Game ed anche la storia della sua produzione si rivela interessante. A produrlo è la RKO e lo gira in contemporanea con King Kong.
Stessi Set, stessa Troupe, stessa scenografia, stesso autore delle musiche, uguale il regista Ernest G. Schoedsack, uguale il produttore Merian C. Cooper.  Da King Kong arriva anche l'attrice principale, la bella Fay Wray.



Insomma, come accadeva spesso a quei tempi, per risparmiare sulle spese, durante il giorno si girava la pellicola principale, in questo caso King Kong mentre di notte si pensava al film secondario, cioè The Most Dangerous Game con la povera Fay Wray, che all'epoca era al'inizio della sua carriera, costretta a lavorare sia di giorno che di notte.

- IL CASTELLO MALEDETTO ( THE OLD DARK HOUSE) Anno: 1932   Origine: Stati Uniti



 The Old Dark House narra la vicenda di una tenebrosa famiglia gallese, i  fratelli Horace e Rebecca Femm. Rinchiusi all'interno della loro magione assieme ad un maggiordomo ubriacone e al di lui fratello piromane.
Non certo le primissime persone a cui verrebbe in mente di chiedere aiuto. Eppure alcuni viaggiatori si trovano nottetempo a dover chiedere ricovero proprio ai Femm, inutile dire che mal gliene incorrerà.
The Most Dangerous Game è un classico Universal prodotto in quegli anni, la regia è curata dal "geniaccio" James Whale, mentre dietro le quinte c'è il grande produttore Carl Laemmle Jr.
Insomma,  la creme de la creme per quanto riguardava l'horror cinematografico, quanto di meglio si potesse desiderare; consideriamo poi che Il Castello Maledetto era il primo film in cui recitava Boris Karloff dopo il successo planetario di Frankestein allora c'erano tutte le carte in regola per poter costruire un altra riuscita al botteghino...e in effetti tutti i segnali lo facevano presagire.

Giusto?
Sbagliato!
Il Castello Maledetto si rivelò un fiasco totale, quantomeno negli Stati Uniti (mentre in Europa, a Londra in particolare, le cose andarono molto meglio.)
Non piacque la regia di Whale considerata troppo sarcastica e smaliziata, non colpirono la recitazione di Karloff e di Charles Laughton, l' altra  Icona Horror coinvolta nel film, considerati entrambi troppo legnosi e non assolutamente in parte.
In parole povere, la pellicola venne presto dimenticata e le copie una dopo l'altra andarono perse o distrutte.
Tutte quante.



Dovettero passare almeno trent'anni perché si ricominciasse a parlare de Il Castello Maledetto;  col passare del tempo il film era infatti stato rivalutato, il suo valore sia sentimentale che economico era aumentato e tanti collezionisti si erano detti disposti a pagare cifre esorbitanti pur di potersi accaparrare una qualsiasi eventuale copia superstite.  Di conseguenza numerosi investigatori se ne erano messi sulle tracce...ed anche qualche storico. Dopotutto si trattava del più grande vuoto  nella cinematografia di Karloff.

Ben pochi tra i cercatori erano però persone oneste o degne di fiducia.
Fu però un appassionato vero, un vero cultore del Cinema a ritrovare il film.
Gene Curtis Harrington ( 1926-2007) era un regista originario di Los Angeles, un professionista che nel corso della sua carriera avrebbe prima girato molti film del brivido negli anni 60s e poi nel decennio successivo si sarebbe ritagliato un proprio angolino in produzioni televisione . Harrington però era anche un esperto del genere, uno  trascorreva tutti i suoi momenti liberi alla caccia di memorabilia riconducibili al filone horror oppure nella ricerca di film scomparsi.
A metà degli anni 60s, fu proprio Harrington a ritrovare i negativi de Il Castello Maledetto e lo fece andando in luogo dove nessuno prima di lui aveva pensato di  cercare.
Gli Archivi della Universal.



In un certo senso fu un ritrovamento storico e che fece epoca, non solo Harrington curò personalmente il restauro de Il Castello Maledetto, ma a suo modo indicò la via ad altri ricercatori dimostrando come fosse possibile rintracciare in tutto o in parte film considerati scomparsi.
Dopo di lui numerose altre pellicole furono rintracciate in ogni parte del mondo.
Ma di questo parleremo in un altro post.
(Continua...)

14 commenti:

Babol ha detto...

Che meraviglia, soprattutto il secondo film di cui hai parlato :)
Purtroppo non ne avevo mai sentito parlare prima d'oggi ma direi che mi hai incuriosita!!

MikiMoz ha detto...

Un tour meraviglioso! Il cinema anni '30 a super-affascinante... non so manco io il perché: forse perché molte opere di quell'epoca (o anche precedenti) erano inerenti a ghost-stories, o cose di manieri medievali che, combinate conla tecnica di allora, risultano molto suggestive!

Moz-

Roberto ha detto...

Bellissimo post, di straordinario interesse!

Ivano Landi ha detto...

Di The dangerous game girò una sua versione anche Jess Franco nel 1974: La contessa perversa. Il conte Zaroff in questo caso fa da spalla alla moglie, la contessa del titolo, la vera cacciatrice. Piuttosto disorientante il finale.

Nick Parisi. ha detto...

@ Babol
Il Castello Maledetto è poco conosciuto in Italia, ha circolato poco, ma in Inghilterra negli anni 60 ne è stato fatto un remake, quindi almeno quello dovrebbe essere di facile reperimento.

Nick Parisi. ha detto...

@ MikiMoz
La penso allo stesso modo. Sarà il black and white con le sue ombre, saranno le scenografie ricche di antichi castelli, segrete, corridoi ricchi di ragnatele...e specialmente una gran tecnica ed ottimi attori. Non c'erano effetti speciali allora e quel poco che riuscivano a fare dovevano crearlo e compensarlo con una grande tecnica e molta creatività.
Io, come si è visto, sono un grandissimo fans dei classici horror della Universal. Ritengo che furono prodotte molte perle al'epoca, certo poi ci sono molte pellicole che oggi fanno sorridere, che sono invecchiate male. Però, ad esempio non so se oggi ci sarebbe il coraggio di produrre un film come Freaks, tanto per nominarne uno.

Nick Parisi. ha detto...

@ Roberto Paglia
Grazie! :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Di The Most Dangerous Game ne sono stati prodotti molti di remake. Non conoscevo la versione di Franco (sono sincero) la cosa non mi stupisce. Sicuramente è un tema molto nelle corde di un regista come "Tio Jess" che del surreale fece la sua bandiera.

Ariano Geta ha detto...

Incredibile notare come un'arte ancora giovane (negli anni '30 il cinema aveva poco più di trent'anni) già sembra aver raggiunto livelli di creatività tale da costringere i registi successivi a copiare le stesse idee...
Speriamo che vengano rinvenute altre pellicole "perdute" che trasmettano nuovi spunti ai sempre più ripetitivi cineasti dei nostri giorni.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Magari anche all'epoca c'erano generi codificati e idee riciclate., comunque la sensazione generale è che nonostante tutti esistesse una maggiore freschezza e voglia di rischiare. Certo che da un po di anni assistiamo a troppi remake, reboot e sequel con conseguente diminuzione di idee nuove, questo è indubbio.

Obsidian M ha detto...

Meraviglia!!!! Devo averli! Ma tu li hai già trovati da qualche parte, per caso? P.S. Spero che questa sia la prima parte di una serie lunghissima...

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian
No, purtroppo non ce li ho nemmeno io, però so che sono disponibili tranquillamente perché non rientrano nemmeno più sotto gli obblighi di copyright.
P.S
Ti prometto che ci sarà almeno un altra puntata sui film ritrovati, mentre quella sui film perduti sarà un po più lunga.

Boh non so mah ha detto...

Che bell'articolo. Non conosco una cippa del cinema anni 30 quindi ben vegano queste ventate di cultura :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy M.
Allora ti farà piacere sapere che è appena uscito un nuovo articolo.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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