STORIA DI STATUE E DI SCANDALI.
La prima parte è uscita QUI.
Col passare del tempo, il numero dei ritrovamenti aumentò proporzionalmente, in particolare a cavallo degli anni 70s, sembrò che dovessero essere risolti la maggior parte dei misteri legati al mondo del Cinema, che dovessero essere riempite tutte le caselle mancanti alla voce Film Perduti degli anni 30.
In particolare si verificarono un paio di casi particolarmente eclatanti, eccone uno:
- LA MASCHERA DI CERA ( MYSTERY OF THE WAX MUSEUM ) Anno: 1933 Origine: USA
A quanto pare la povera Fay Wray non era molto fortunata nella scelta dei copioni.
Ancora una volta avrebbe recitato in una pellicola che sarebbe scomparsa per decenni.
Ancora una volta poi si sarebbe tratato di un film seminale nella storia del' horror mondiale con decine, se non centinaia di adattamenti o di remakes girati in ogni parte del mondo anche in anni più recenti.
Il problema è che proprio la versione originale, cioè quella di cui parleremo adesso, venne data per scomparsa almeno fino al 1978.
La trama de La Maschera di Cera è piuttosto nota: Ivan Igor (avete notato come il nome del cattivo nella maggior parte dei film statunitensi degli anni 30s, ma non solo, abbia sempre delle assonanze russe o quantomeno slave?) è uno scultore reso invalido da un incendio, però continua a realizzare somigliantissime statue di cera dalle sembianze perfette.
Igor però nasconde un macabro segreto: le sue creazioni sono ottenute coi corpi di veri esseri umani. Una giornalista comincia ad investigare senza accorgersi che rischia di diventare lei stessa la nuova vittima di Igor.
Ad interpretare la giornalista c'era proprio la Wray, probabilmente una delle primissime Scream Queen della Storia, mentre il bravo caratterista Lionel Atwill indossò con garbo i non facili panni del folle Ivan Igor. Atwill ( 1885- 1946) era un attore britannico di gran talento che compariva spesso nei film gotici (era apparso anche ne Il Figlio di Frankenstein ) ma la cui carriera qualche anno dopo sarebbe stata distrutta da uno scandalo di natura sessuale. Inoltre a dirigere il film fu chiamato Michael Curtiz uno dei registi più leggendari di Hollywood che creò un gran prodotto.
La Maschera di Cera ottenne un discreto successo e per un breve periodo venne distribuito e proiettato senza problemi. Poco alla volta tutte le copie esistenti vennero ritirate dalla circolazione, qualcuno ordinò di farle sparire perfino dagli archivi e non fu più possibile per nessuno poter visionare il film.
Come si è detto, le cose cambiarono solo nel 1978 alla morte di Jack L. Warner.
Già, ma chi era Jack L.Warner?
Jack L.Warner era uno degli uomini più potenti di Hollywood.
Assieme ai suoi tre fratelli nel 1918 aveva creato la casa di produzione Warner Bros. di cui era stato fino alla morte l'influente presidente, tra le altre cose era stato anche uno dei padri del' Academy Award (eh già, il famoso "Oscar"!) Insomma, Jack L. Warner era uno dei padroni di Los Angeles.
Immaginate la sorpresa dei suoi esecutori testamentari quando dalla camera blindata personale di Warner videro rispuntare fuori copie intonse di diversi film di cui si erano perse le tracce da decenni.
Tra queste c'era anche La Maschera di Cera.
Che Warner avesse agito così spinto dalla passione per il Cinema oppure per eliminare dalla circolazione alcuni film considerati ormai pericolosi, ad oggi non è ancora dato saperlo.
Un abitudine molto diffusa ad Hollywood era infatti quella di acquisire e poi nascondere o distruggere tutte le copie di film di cui desiderava realizzare prima o poi un remake, poteva trattarsi quindi di film stranieri o anche di produzioni di qualche Studios concorrente. Oppure semplicemente poteva trattarsi di pellicole in cui erano stati coinvolti attori o registi in seguito allontanati dalla comunità Hollywoodiana a causa d qualche scandalo o perché accusati di essere comunisti.
In questo caso, però possiamo solo ipotizzare.
Magari Jack Warner era semplicemente un collezionista.
Casi del genere però avvenivano un po in tutto il mondo, un altro film horror, un altro caso importante di scomparsa e di ritrovamento sarebbe avvenuto nello stesso 1933, stavolta però dal' altro lato del' Oceano.
In Inghilterra.
Ma di questo parleremo tra breve .
(Continua e finisce col prossimo post...)
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36 minuti fa
18 commenti:
Io ne ho visto uno dei remake peggiori, mi sa. Qualche anno fa.
Ahahaha :)
Non sapevo manco che l'originale fosse risultato perduto per tutto questo tempo! Oo
Moz-
@ MikiMoz
E' stata una scoperta anche per me, quando qualche giorno fa ho scoperto la cosa. :)
Riguardo al'orrido remake, ti riferisci per caso a quello con Paris Hilton?
Io ne ricordo almeno un paio di brutti remake. Uno è quello del 97 sceneggiato da Fulci e Argento, l'altro è un prodotto australiano di cui non ricordo altro...
Ma che interessanti questi remake..
In una delle mie svariate notti insonni , penso di essermi imbattuta in questo remake..
Abbraccio serale!
Altro tema sfruttato tantissimo, che invece, come ci dimostri, era già stata concepito negli anni '30 (c'è qualcosa che non sia stato concepito negli anni '20 e '30? Credo che quel ventennio sia stato un momento straordinario per la creatività artistica e letteraria dell'umanità).
@ Ivano Landi
Si, di remake de La Maschera di Cera ne hanno fatti tanti, non sempre si tratta di prodotti riusciti.
Conoscevo la versione di Argento e non mi ha fatto impazzire. Purtroppo (o per fortuna mia) mi è sfuggita la versione australiana.
@ Nella Crosiglia.
Quale dei tanti remake hai visto?
@ Ariano
Come dicevamo nei commenti al'articolo precedente, molte idee che circolano e che si utilizzano nel Cinema oggi, erano già nate negli anni 20\30s. Non sarebbe nemmeno un male, dipende sempre da come queste idee vengono usate e\o riciclate.
Oddio, non ricordo se c'era lei, comunque era una sorta di classico cliché (ragazzi, tra cui fighi e puttanelle) che si ritrovano vittime di qualcosa e qualcuno: alla fine un incendio scioglieva tutto il laboratorio.
Pessimo.
Moz-
Me lo ricordo...
Un caro saluto caro Nick
@ MikiMoz
E allora forse c'era proprio lei, comunque era una delle prime a morire. Diciamo pure che chi si è perso quel remake non si è perso niente.
@ Angie Ginev
Un caro saluto cara Angie.
Pure io ho visto un remake, qualche annetto fa ormai, credo fosse di Stivaletti se non ricordo male, lo davano su un tv locale che trasmette questi film a tarda notte.. lo ricordo benissimo perchè avevo l'influenza e non potendo dormire guardai la tv e trasmettevano questo film...bellissimo cmq!
@ Donata Ginevra
Quello di Stivaletti con Robert Hossein nel ruolo del'artista pazzo non era male come remake, peccato che l'attrice protagonista fosse un po cagna come attrice.
Il primo romanzo di Cristiana Astori parla proprio di questo tema.
@ Marco Lazzara
Ne ho sentito parlare, infatti e la cosa m'incuriosisce.
A me è piaciuto molto. Anche il suo secondo. Tra l'altro (quando ci vedevamo) mi aveva raccontato che parte della vicenda, oltre a raccontare dei fatti reali sul perduto Un Dia en Lisboa con Soledad Miranda, era anche in parte autobiografica.
@ Marco Lazzara
Figura molto interessante quella di Soledad Miranda, ci sarebbero molti articoli da poter scrivere su di lei.
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