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domenica
dicembre

QUALI SONO STATI I VOSTRI LIBRI PREFERITI DEL 2018?

Ultimo post per quest'anno - a parte una fugace apparizione per gli auguri per il nuovo anno - mantengo quindi una promessa fatta a suo tempo e recupero un'altra vecchia tradizione di questo blog.
In passato - qualcuno di voi lo ricorderà- ho pubblicato alcuni post riguardanti le migliori letture dell'anno (ecco: QUI e QUI), si trattava più che altro di un modo per chiacchierare tra noi riguardo alle reciproche preferenze e fare una carrellata delle uscite migliori relative ai libri di genere usciti negli ultimi 12 mesi. In alcuni casi inoltre, ho deviato dalla regola principale considerando come facenti parte delle uscite di questo anno anche alcuni libri pubblicati verso il dicembre del 2017, ma si tratta di eccezioni rarissime.


Logicamente non riuscirà ad essere un bilancio completo di tutte le uscite interessanti del 2018, e non vuole nemmeno esserlo, si tratta solo di una lista parziale delle uscite che il sottoscritto considera come particolarmente significative. Per questo chiedo il vostro aiuto,se qualcosa sfuggirà al sottoscritto sentitevi liberi di parlarne voi nei commenti, suggerite tranquillamente nomi  e titoli, ok?
Nelle prossime righe il sottoscritto inserirà alcuni titoli che considera particolarmente significativi, nei prossimi mesi aspettatevi recensioni più approfondite di molti di questi titoli.
Ma, ripeto, visto che-nonostante il mio impegno- tantissime cose interessanti mi sfuggiranno sicuramente vi invito a visitare i cataloghi delle varie Case editrici (sia quelle di cui parlerò oggi sia quelle che non citerò) sicuramente troverete qualcosa di interessante e che farà per voi.



Un ultimo dettaglio: all'interno delle presenti righe troverete il doppio logo Pax -SF\ Cosmolinea B-Log perché nei prossimi giorni giorni altri blogger riprenderanno questo argomento, con alcuni di loro sono già d'accordo, se qualcuno tra voi vorrà aggiungersi potrà tranquillamente usare uno o entrambi i loghi.
Andiamo a cominciare. Facciamo qualche  bilancio,  per questo anno decisamente contraddittorio.

- CHIUSURE; FERMATE & SOSPENSIONI ATTIVITA'.

Prima le cattive notizie.
Ogni anno ci sono riviste che terminano il loro percorso, case editrici che chiudono, collane sospese per i più vari motivi nonché lutti.


Nel campo dei fumetti ha cessato la sua corsa  Scuola di Fumetto una rivista storica attiva dal 2001, sia pure attraverso il cambio di diversi editori, ma al timone come direttrice c'era sempre stata la fumettista Laura Scarpa, con una passione ed una dedizione unica. Mentre è notizia recente la cessazione delle attività della casa Editrice Della Vigna, gestita da sempre dal fondatore e socio unico Luigi Petruzzelli. Nel settore della fantascienza Della Vigna ha pubblicato diversi libri  e lanciato tantissimi scrittori italiani, diventando un esempio di come si potesse fare editoria di gran qualità e passione. Sia a Luigi che a Laura faccio i miei migliori auguri per il futuro e spero che entrambe le attività possano riprendere presto.
Molti,troppi anche i lutti, difficile ricordarli tutti: Stan Lee, Harlan Ellison;  Gardner Dozois; Ursula K. LeGuin; Kate Wilhelm; Christopher Stasheff e Steve Ditko ( e ci aggiungo anche l'attrice Zienia Merton )
Questo solo rimandendo in ambito estero.
Ogni scomparsa, ogni lutto rende tutti noi estremamente più poveri e ci priva di qualcosa di molto importante, ognuno di loro rappresenta un talento che non tornerà mai più.
In Italia una scomparsa inaspettata si è abbattuta sull'ambiente proprio mentre il sottoscritto compilava questo post, quella del curatore di Urania Giuseppe Lippi, ma su questo tornerò più avanti.
- AUTORI.

Per ogni annata ci sono autori che sembrano essere più presenti degli altri, presenti come numero di libri tradotti e stampati, come titoli nelle varie collane e come affetto da parte dei lettori. In questo 2018 l'autore straniero che sembra andare più per la maggiore risulta essere il britannico Ian McDonald. Si sono difesi bene anche il cinese Cixin Liu; l'altro britannico Charles Stross; James S.A. Corey , lo statunitense Allen M. Steele e l'israeliano giramondo Lavie Tidhar presente sia come autore che come curatore di antologie.
Per quanto riguarda gli italiani Dario Tonani continua la sua esplorazione di Mondo9 mentre Valerio Evangelisti ritorna al suo inquisitore Eymerich. Inoltre arrivano tante belle conferme (Alessandro Vietti ma non solo) e diverse novità che fanno ben sperare (Linda De Santi) per il futuro.
Ma ne riparlemo, non solo oggi, ma anche nei prossimi 12 mesi, eccome se ne riparleremo...

- MONDADORI.

Mentre da tempo si sono perse le tracce della "rivale" Fantasy & Science Fiction edita da Elara, Urania e le sue consorelle continuano la loro corsa in edicola.
Dei dodici numeri usciti quest'anno in Urania, ho apprezzato Progetto Jennifer di Charles Stross, un romanzo facente parte del ciclo della Lavanderia, un riuscito melange di spy story alla 007,  orrore lovecraftiano e fantascienza mescolato con un pizzico di sesso, il romanzo viene presentato purtroppo però in due volumi (i numeri 1658 e 1659 della collana), personalmente continua a non piacermi l'abitudine uraniana dello spezzare i romanzi in due parti, la storia però è piacevole. Come da tradizione il numero novembrino ospita il vincitore del Premio Urania dello scorso anno,in questo caso il romanzo premiato è Simbionti di Claudio Vastano. A corredo del romanzo sono stati presentati anche i tre racconti finalisti di un altro premio l'Urania Short per i quali era presente una scheda per poter votare il vincitore.
Di Vastano ho già parlato in passato (QUI) e presto riparlerò di questo romanzo.
Aggiungo anche RED di Linda Nagata uscito a dicembre 2017, (Urania #1649) primo capitolo di una trilogia che pare avere parecchio da dire.

Per quanto riguarda le altre collane da edicola, invece Urania Collezione ha riproposto a maggio (nel suo numero 184) un vero e proprio capolavoro della fantascienza anni '60s, una di quelle opere che -a suo tempo- ha contribuito a rinnovare e ridefinire lo stesso concetto di science fiction, mi riferisco a quel Rito di Passaggio scritto nel 1968 da Alexei Panshin e vincitore di un meritato Premio Nebula.

Millemondi ha seguito la tradizione.
Le tre uscite del 2018 (rispettivamente i numeri 80-81-82) hanno ospitato Mondi senza Fine la traduzione di The Year's Best Science Fiction  una delle antologie dei migliori racconti dell'anno curata da Garner Dozois, nello specifico la numero 34 quella dedicata alle uscite del 2016.
Le antologie di Dozois hanno sempre goduto della reputazione di essere le più complete e quelle con la qualità più alta rispetto alle concorrenti e questo Mondi senza Tempo (nonostante lo spezzettamento in tre parti) è davvero splendido, una delle migliori raccolte che mi sia capitato di leggere da parecchio tempo a questa parte.
Come sappiamo Millemondi aveva cominciato a tradurre le antologie di Dozois dopo aver presentato nella sua completezza la serie rivale di Hartwell,  purtroppo la recente scomparsa di Gardner Dozois avvenuta nel maggio di quest'anno potrebbe causare qualche variazione nei programmi futuri e, al momento non si sa ancora se per i prossimi anni Millemondi seguiterà a stampare ancora qualche inedito di Dozois o se si orienterà su qualche altra Serie del Meglio concorrente.
Il che non è una questione di poco conto dal momento che buona parte delle antologie annuali che stanno uscendo in questo momento in America, come la serie curata da Jonathan Strahan o quella gestita da Rick Horton oltre alla fantascienza raccolgono anche il fantasy, cosa questa che potrebbe non piacere a quei lettori troppo"puristi"che non amano troppo veder mescolati i due generi.
Ad ogni modo vedremo l'anno prossimo cosa accadrà, nel frattempo godiamoci Mondi senza Tempo.


La vera sorpresa dell'anno però è stata rappresentata dalla collana Jumbo, tramutatasi da supplemento in una vera e propria collana autonoma, tra le quattro uscite dell'annata le migliori sono state, in primis Coyote- Estrema Frontiera del grande Allen Steele, terzo capitolo della saga sulla colonizzazione umana del pianeta alieno Coyote, in realtà la luna di un gigante gassoso l'unico esopianeta dove sia possibile la vita tra quelli scoperti dall'asfittica umanità del futuro e di conseguenza l'unico luogo nell'universo dove la gente possa sfuggire a regimi sempre più oppressivi, inquinamento e sovrappopolazione. Uno dei personaggi fa di tutto per portare su Coyote gli ultimi esemplari di cavallo scampati all'estinzione, a questo punto della vicenda però i coloni sono pronti a reclamare per loro una meritata indipendenza, evento questo che scatenerà ulteriori conseguenze. Il romanzo migliore di tutti però rimane Luna Nuova del già citato Ian McDonald, primo capitolo di una trilogia che promette sfaceli, QUI trovate la mia recensione di Luna Nuova.

Lasciando il mondo delle edicole per passare all'universo delle librerie, mi limito a citare due uscite per la collana Oscar Fantastica: la prima riguarda Nella Quarta Dimensione, del cinese Cixin Liu, uno dei nuoi astri nascenti della narrativa internazionale la seconda riguarda Naila di Mondo9 di Dario Tonani primo autore italiano ad aver avuto a suo tempo un Millemondi (e adesso anche un Oscar Fantastica a sé dedicato)
La novità più importante però che  investe un po tutta la Mondadori riguarda-come scrivevo sopra- la recente, recentissima  ed inaspettata scomparsa di  Giuseppe Lippi avvenuta il 15 di questo mese. Lippi è stato  per 28 anni responsabile di Urania prima nelle vesti di curatore e poi in questi ultimi mesi in quella di consulente.
28 anni non sono pochi, al momento non mi sento in grado di parlare di questo avvenimento, altri migliori di me lo faranno, anzi lo stanno già facendo.
Nel mio caso forse questo momento di scriverci sopra arriverà più avanti, per adesso mi limito a fare le mie doverose e sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di Giuseppe Lippi.
Quello che però è chiaro è che decisamente ci troviamo davanti alla fine di un'epoca.
In tutti i sensi.

-ZONA42.

Altra annata positiva per i "barbuti" di Zona42 che non si sono fatti mancare uscite interessanti sia per quanto riguarda gli autori autoctoni sia per quelli "importati".
Li cito tutti e tre, perché tutti e 3 meritano di almeno uno arriverà la recensione a breve.

Gli italiani sono :

1) Madre Nostra, di Stefano Paparozzi

2) Il Potere, di Alessandro Vietti


Diversissimi l'uno dall'altro, ma entrambi dimostrazione della bravura e della capacità della narrativa nostrana di non essere seconda anessuno.
Il terzo volume quello dedicato ad un autore italiano invece, rappresenta un doppio ritorno:
quello del primo autore pubblicato dai barbuti alle loro origini,cioè Ian MacDonald, nonchè il ritorno dello stesso autore alle atmosfere e alle ambientazioni del suo primo indimenticato romanzo e cioè Desolation Road.

3) Ares Express, di Ian MacDonald.

- DELOS.

Da sempre un punto di riferimento per la fantascienza ma non solo.
Oltre alla veterana rivista Robot oramai giunta alla sua 84° uscita e che alterna all'interno delle sue pagine autori italiani a quelli stranieri (spesso questi ultimi presenti con opere che si sono aggiudicate i più importanti premi internazionali quali lo Hugo, il Nebula o il Locus) da seguire sono collane come Biblioteca di un Sole Lontano che propone in digitale per il formato kindle, diversi romanzi brevi e racconti lunghi.



Visto che il sottoscritto ama particolarmente (e penso si sia capito) scrittori come Allen Steele; Robert Reed e Kristine Kathryn Rusch opto per il romanzo breve I Fiumi di Coyote (sempre del ciclo omonimo) di Steele,uscito recentemente questo ottobre per la collana digitale.

-INDIPENDENT  LEGIONS.

Direttamente dalla bottega di Alessandro Manzetti numerosi nomi che hanno fatto la storia dell'horror e del perturbante moderno dagli anni '80s fino ai nostri giorni, spesso anche nella versione in lingua inglese. Sovente si tratta di nomi colpevolmente assenti da troppo tempo dai cataloghi italiani come Richard Laymon; David J. Show e PoppyZ. Brite
Volete un autore italiano?
Putridarium, di Paolo Di Orazio
Cercate incubi stranieri?
Il Ritorno della Bestia, di Richard Laymon




-ACHERON BOOKS.

Almeno parzialmente, per questa CE specializzata nell' horror  l'annata che si sta concludendo, sembra essere trascorsa sotto gli auspici del nume tutelare Lavie Tidhar
A febbraio la casa editrice ha fatto uscire l'antologia a tema zombesco Ebrei contro Zombi curata dall'autore israeliano assieme a Rebecca Levene, otto racconti otto usciti dalla penna di altrettanti autori internazionali tutti provenienti dalla cultura ebraica, si va dalla classica ambientazione romeriana alle più personali trasposizioni del folklore del popolo eletto.
In sintesi un'antologia che si legge volentieri e che vale l'acquisto.




Sempre di Tidhar, ma stavolta in veste d'autore Acheron a maggio ha rilasciato uno dei capolavori dello scrittore, e cioè quel Central Station uscito originariamente nel 2016.
Central Station è una storia di fantascienza ambientata nella Tel Aviv del futuro e rappresenta una chiara metafora incentrata sul potere della religione e sull'incontro delle più diverse culture tra loro.

-HYPNOS

Diverse novità anche in casa Hypnos, le uscite spaziano dall'horror al weird, dal classico riconosciuto alle novità più recenti, dal maestro straniero all'autore di casa nostra.
Oltre all'organizzazione del premio omonimo giunto ormai alla VI° edizione, Andrea Achille Vaccaro & soci continuano a far uscire un'ottima rivista, intitolata Hypnos giunta ormai all'ottavo numero,hanno dato alle stampe diversi ottimi volumi.
Tra tutti segnalo il weird lovecraftiano La Ricerca Onirica di Vellitt Boe di cui ho parlato QUI.
Il romanzo breve  ha fatto vincere alla sua autrice Kij Johnson un meritatissimo World Fantasy Award.




-FUTURE FICTION.

Torniamo alla fantascienza con la Future Fiction di Francesco Verso.
Se non vi piace fermarvi solo alla narrativa proveniente da paesi e da culture anglosassoni ma volete approfondire anche autori di altre nazioni e lingue,questa è la casa editrice che fa per voi.
Storie dal Domani 4: I Migliori Racconti di Future Fiction 2017 uscito nel marzo di quest'anno rappresenta la summa delle migliori uscite dell'annata precedente e costituisce un ottimo modo per leggere in un unico volume le opere più significative scelte dall'editore.
Si va dai "nostri" Andrea Viscusi; Francesco Verso e Nicoletta Vallorani al cinese naturalizzato americano Ken Liu passando per la catalana Carme Torras e il coreano Gord Sellar




Una piacevole conferma.

-RiLL\WILDBOAR

La RiLL si occupa principalmente di giochi di ruolo, tutti gli anni però indice un concorso aperto ai migliori racconti di genere, non vi è preclusione, partecipano racconti horror, fantasy e di fantascienza felicemente mescolati tra loro. Il vincitore ed i primi classificati ogni volta vengono ospitati -assieme ai vincitori di diversi concorsi esteri frutto di gemellaggio con la RiLL- la mia recensione del volume dell'anno scorso la trovate QUI . L'antologia di quest'anno uscita fresca fresca da poco e che ho terminato di leggere in questi giorni è la nuovissima : Ana nel Campo dei Morti,
un'altra antologia che merita l'acquisto e la lettura.
A gennaio la recensione.
Considerando che la RiLL \Wildboar  in contemporanea alla prima produce tutte le annate anche una seconda antologia che raccoglie la narrativa breve di un autore vincitore (o che comunque si è fatto segnalare) delle precedenti edizioni, anche in questo caso senza preclusioni di genere, possiamo ben dire che si tratta di uno spazio in più che viene offerto agli scrittori italiani.
Uno spazio di grande pregio e qualità.



-EDIZIONI WATSON.

Tanti nomi italici per la Watson.
Come sempre si conferma il talento di Maico Morellini col suo Diario dell'Estinzione, un fantahorror vittoriano che accontenterà anche i palati più esigenti. Ma anche notevoli risultano essere Nonaroth di Angelo Berti e Arabrab di Anubi di Alessandro Forlani (anche se tecnicamente è uscito a fine 2017 ma lo considero come facente parte dell'anno in corso)

- MILENA EDIZIONI

Stavolta nomino un saggio, uno dei migliori usciti negli ultimi tempi.
Avete capito,vero?
Mi riferisco a Com'era Weird la Mia Valle di Fabio Lastrucci & Vincenzo Barone Lumaga, forse l'analisi più lucida sulla narrativa di genere che mi sia capitato di leggere di recente.

E con questo ho concluso la mia rapida (ahahahah ) ed agevole (seeee! Come No! diranno i miei piccoli lettori) carrellata .
Sento già però le vostre critiche nelle mie orecchie: "Ma come non hai citato X!"; "Non hai parlato della casa editrice Y!"; "E gli autoprodotti, perché non parli delle autoproduzioni???".
Ecco aiutatemi voi, aiutatemi a colmare quelle che vi sembrano imperdonabili dimenticanze, riempiamo assieme le mie lacune, dite la vostra in proposito.
Raccontateci e raccontiamoci quelli che secondo il vostro parere sono stati i libri migliori di questo 2018 che se ne sta andando.
Se sarò sopravvissuto agli eventi di fine anno (lo Zio Nick nel profondo è il peggiore dei Grinch) ci risentiamo a gennaio 2019.
Nel frattempo Buon Natale e Buon Anno Nuovo a tutti!

-BONUS CARD: IL PARERE DELLO STUDIOSO

Nel mio ultimo post avevo condotto una intervista collettiva ad alcuni scrittori del nostro paese, tra tutte avevo trattenuto quella che vi vado a proporre adesso, perché l'intervistato in questione Francesco Corigliano, si era offerto a trattare le risposte più sotto il punto di vista di chi sta studiando la materia che sotto il profilo dello scrittore. Ho ritenuto allora di effettuare alcune aggiunte alle domande e ho considerato l'intervento più adatto al presente post. Oltretutto penso che il settore-oltre che di bravi scrittori, abbia bisogno di bravi studiosi specie se giovani e proiettati verso il futuro, abbiamo bisogno di voci nuove e non di puntare sempre e solo sui soliti nomi. Consideriamo quindi  questo intervento non come un incoraggiamento ma come un inizio di un percorso - ammesso che intervenire su Nocturnia faccia curriculum- una maniera per creare il primo (o comunque uno dei primi tasselli) passo di una futura carriera. Tra le altre cose Francesco (che interviene prettamente trattando l'horror ) ci spiegherà alcune differenze fondamentali tra l' horror ed il weird.
Buona lettura e  benvenuto Francesco su Nocturnia!


Prima di diventare uno studioso del settore cosa conoscevi della narrativa italiana di genere?
Prima di dedicarmi approfonditamente alla letteratura fantastica conoscevo solo pochi nomi contemporanei dell’ambito italiano. Le mie conoscenze si fermavano ai capisaldi del fantastico, principalmente Calvino e Buzzati, la cui produzione dai toni soprannaturali si incontra facilmente durante il percorso universitario medio nella facoltà di lettere. Altri autori che avevo incrociato, quasi per caso, erano Landolfi e Bontempelli.
A parte questi “classici”, però, mi era noto poco o nulla del panorama italiano: gli unici due scrittori contemporanei di cui avevo nozione, seppur vaga, erano Valerio Evangelisti e Danilo Arona, scoperti tramite suggerimenti e prestiti di libri.
Fino a qualche anno fa era più facile imbattersi in autori contemporanei stranieri piuttosto che italiani, mentre oggi c’è un passaparola molto attivo (naturalmente soprattutto grazie ai social) che permette di far circolare più facilmente nomi e titoli.

2)-Quali sono state le opere e gli autori italiani che più ti hanno colpito e quali sono gli autori nostrani più rappresentativi dell'horror e del weird italiano?
È abbastanza complicato rispondere direttamente ad una domanda del genere, visto lo stato di grande eccitazione in cui si trova oggi il panorama horror/weird italiano. Escludendo i classici cui accennavo più sopra, ed escludendo anche autori molto noti che hanno toccato il genere solo occasionalmente (talvolta con risultati di rilievo), se volessi azzardare i nomi di cinque colonne dell’horror italiano contemporaneo direi che Baldini, Mari, Evangelisti, Arona e Di Orazio sono imprescindibili. Offrono cinque prospettive diverse, seppure in qualche modo complementari, su quel caleidoscopio inafferrabile che è l’inquietante. C’è poi una miriade di autori emergenti o meno conosciuti la cui opera è d’altissimo valore, ma che semplicemente non hanno ancora avuto modo di dimostrare la costanza e la “tenuta” dei quattro che ho nominato sopra.
Se dovessi invece indicare un titolo importante, suggerirei Gotico rurale di Baldini, ma più per una questione affettiva che per un vero e proprio primato.


3)- Quale è lo stato della narrativa horror e weird italiana secondo te? Nel bene e nel male
Il panorama italiano al momento è in una condizione di ribollente fermento che rende quasi impossibile stabilire parametri certi e inequivocabili. Il fiorire continuo di piccole case editrici dedicate al settore, l’avvicinarsi al genere da parte di quelle medie e il “ritorno” sui propri passi di quelle più grandi (ammesso che sia possibile dire che si siano mai davvero allontanate) sono tutti fattori che segnalano un’energia rinnovata ed esplosiva. Inoltre c’è un susseguirsi di nuovi concorsi, di nuove riviste, di convegni, fiere, collettivi, blog e antologie che indica anche un sano desiderio di riunirsi e collaborare (anche con l’estero). A ciò va unita una curiosità sempre maggiore da parte del mondo accademico per questo settore editoriale.
In generale direi che la situazione per l’horror e il weird in Italia va decisamente migliorando, sulla spinta di un interesse vitale. Restano certo dei punti critici: molte pubblicazioni sembrano realizzate solo per sfruttare la cresta dell’onda, rischiando di restare iniziative senza prospettive future; inoltre a volte si ha la sensazione che l’offerta in questo settore superi la domanda, o che i sostenitori della domanda coincidano con quelli dell’offerta – un fenomeno di circolazione “chiusa”, e del quale si parla già da un paio d’anni, per il quale i lettori di certi libri sono soltanto quelli che in qualche modo sono già addetti ai lavori. Inoltre bisogna aspettare un po’ di tempo per inquadrare il senso e l’utilizzo di nuove etichette quali quella di “novo sconcertante italico”. Staremo a vedere come evolveranno le cose.

3b) Potresti dare una definizione precisa di horror e weird per i lettori di Nocturnia 
Altra domanda difficile! Per farla molto breve: per me l’horror è quella parte della fiction che si occupa di tabù, con l’esplicito intento di approfondire temi che sono comunemente riconosciuti come spiacevoli, indesiderabili e ripugnanti (e che perciò non devono essere necessariamente soprannaturali).
Il weird, invece, è per me la parte della fiction che si occupa dell’inconcepibile, dello “strano” nel senso più puro – ovvero di ciò che non può essere ricondotto a nessuno schema, neanche a quelli afferenti all’immaginario soprannaturale comune (fantasmi, vampiri, magia eccetera). Per questo motivo il weird deve necessariamente trattare il soprannaturale, poiché letteralmente va oltre il concetto di “naturale”.
Naturalmente nella maggioranza dei casi è impossibile distinguere l’horror dal weird, ed essi a loro volta si possono mescolare con il fantastico tradizionale, col fantasy, con la fantascienza e così via.

4)-Più in particolare che anno è stato il 2018 e quali sono state le opere più importanti venute fuori?
Il 2018 mi sembra in linea con la tendenza generale ed è stato caratterizzato dalla pubblicazione di tanti romanzi da parte di grandi case editrici (le quali però paiono mantenere qualche riserbo nel nominare direttamente i termini “horror” e “weird”), nonché da un generale recupero dei classici internazionali (soprattutto anglosassoni). Nell’ambito delle case editrici minori è stato un continuo pubblicare romanzi e antologie, con contributi di autori emergenti davvero meritevoli e che fanno ben sperare anche per il 2019. Non saprei indicare precisamente delle opere importanti, perché moltissime lo sono per i motivi più disparati; piuttosto, forse in controtendenza, segnalerei degli articoli che secondo me rivelano tutto il potenziale del dibattitto su questi temi, ovvero Il canone strano di Carlo Mazza Galanti (su NOT) e Tra fantasy, fantastico e weird: indagine sul “Novo Sconcertante Italico” di Federico Di Vita (su L’Indiscreto).

5- Che previsioni fate per il futuro e cosa invece desiderereste possa succedere (sia in generale che per la vostra attività personale)NB Nel caso qualcuno di voi voglia annunciare una sua uscita lo faccia senza problemi.
Auspicherei poche (ma non semplici) cose.
1) La nascita di un premio nazionale dedicato all’horror e al weird che sia riconosciuto in modo unanime da case editrici, riviste, autori e dalla rete editoriale internazionale impegnata nel settore
2) La nascita di un collettivo di riviste (più che di un’unica rivista) che possa fungere da riferimento per chi si interessa del settore e soprattutto per chi vi si vuole avvicinare
3) L’allargamento del pubblico, sia tramite operazioni mirate da parte delle case editrici maggiori (che in parte mi sembra già ci sia), sia tramite convention apposite (e in parte ci sono pure quelle)

6) Nell'Università italiana che considerazione c'è oggi per la narrativa di genere: è ancora ghettizzata o qualcosa si sta muovendo


L’horror e il weird sono sempre più studiati nell’accademia italiana. Più che una vera e propria ghettizzazione, direi che nel passato vigeva una forma di cautela, per la quale si temporeggiava prima di parlare in maniera approfondita di questi settori della letteratura, preferendo magari l’analisi dei famosi classici di cui dicevo sopra (Buzzati, Calvino, parte della Scapigliatura e così via); oggi però questo riserbo va sempre più sfumando. C’è molta più sicurezza e confidenza nell’approccio a questi temi, quasi sempre trattati da prospettive vicine ai gender studies, alla speculazione filosofica e sociologica, all’incrocio con l’estetica cinematografica, musicale e videoludica. Complice anche la più facile circolazione di saggi e articoli tra studenti (ancora prima che tra studiosi), il fermento e la curiosità per l’horror e il weird approdano sempre più facilmente alla divulgazione accademica (per quanto mi sembra che sia più comune trovare studi condotti da italiani che vengono pubblicati su riviste all’estero).

Biografia :

Francesco Corigliano è nato nel 1990 a Vibo Valentia, e vive e lavora a Cosenza. Nel 2013 si è laureato in Filologia Moderna, con una tesi dedicata ai racconti del terrore. Attualmente, lavora come insegnante di scuola media e sta svolgendo un lavoro di ricerca sulla letteratura weird nell’ambito del Dottorato Internazionale di Studi Umanistici dell’Università della Calabria. Ha partecipato con successo a diversi concorsi letterari. In particolare, nel 2015 si è classificato al primo posto (ex aequo) al Premio Hypnos, mentre nel 2017 è giunto secondo; nel 2018 ha vinto la quattordicesima edizione del concorso NASF per racconti di fantascienza. Suoi racconti sono usciti su antologie di svariati editori. Inoltre, nel 2017 un suo racconto ispirato ad alcune leggende su San Francesco da Paola è stato pubblicato sulla rivista “VIA – Voices in Italian Americana”, rivista culturale statunitense.

BONUS CARD 2: I VOTI DEL FORUM "URANIAMANIA".

Negli anni passati ogni volta che ho compilato un post come questo ho sempre chiesto la collaborazione degli utenti del forum di UraniaMania , che hanno sempre aderito con entusiasmo elencando le loro preferenze, l'anno scorso purtroppo per tutta una serie di circostanze non riuscii a pubblicare niente, suppongo che sia per questo che stavolta la partecipazione è stata molto inferiore al passato (hanno aderito in 3) . Ad ogni modo mi assumo io la responsabilità visto quanto accaduto l'anno scorso.

Pubblico qui, in ogni caso, il risultato ringraziando gli utenti Ciccio, capricorno52 ed il mitico Bibliotecario per la loro partecipazione.  Si potevano emettere anche più voti per categoria:

- IL Miglior Libro Uscito in Edicola:

 Luna Nuova (Urania Jumbo) di Ian McDonald  -2 Voti 
 Nessun domani (Urania) di Nancy Kress  -2 Voti
Coyote estrema frontiera (Urania Jumbo) di Allen Steele -1 Voto
 Urania 1649 “ Red “ di Linda Nagata -1 Voto
 Cosmocopia (Urania) di Paul Di Filippo -1 Voto

-Il Miglior Volume ( o i migliori volumi ) di Fantascienza del 2018

La materia del cosmo (Oscar Mondadori Fantastica) di Cixin Liu -2 Voti
Luna Nuova (Urania Jumbo) di Ian McDonald -2 Voti
Persepoli Rising (Narrativa Fanucci) di James S.A. Corey -1 Voto
Il Potere (I libri dell'Iguana) di Alessandro Vietti-1 Voto
Oscar Fantastica “Alchemy Wars. La Liberazione” Ian Tregillis -1 Voto
 De Agostini “Ready playyer one” di Ernest Cline -1 Voto
Il Problema dei Tre Corpi,   Cixin Liu. -1 Voto
Materia del Cosmo, Cixin Liu  -1 Voto

-Il Miglior Volume di Autore Italiano del 2018

Il Potere (I libri dell'Iguana) di Alessandro Vietti -1 Voto
Materia oscura (Odissea Fantascienza) di A.A.V.V. a cura di Emanuela Valentini -1 Voto
I Simbionti di Claudio Vastano -1 Voto

-Il Miglior Volume di Autore Straniero del 2018

 Luna Nuova (Urania Jumbo) di Ian McDonald -1 Voto
La materia del cosmo (Oscar Mondadori Fantastica) di Cixin Liu -1Voto.

Uno degli utenti ha votato anche :

-Il Peggior Libro dell'Anno:

“Nella quarta dimensione” Cixin Liu.

E con questo è davvero tutto.
Ci risentiamo a gennaio 2019 (se sopravvivo!)

ADDENDUM:

-POST DELLO STESSO TENORE:

VERSO L' INFINITO A TAPPE.

PATRICIA MOLL.

UN BLOG SENZA PRETESE.

41 commenti:

MAX ha detto...

Ciao Nick!
Madonna quanti libri...su questo post.
Vedo che dai una corsia preferenziale alla fantascienza e all’horror o mi sbaglio?
Guarda visto che l’hai chiesto faccio presto a risponderti.
Ne ho letto solo due:
Mi devo autoflagellare😀
1) La Filosofia del boudoir ( più che altro riletto )
di De Sade per partecipare allo speciale di Ivano Landi
2) letto una 15na di giorni fa’ Mi vivi dentro ‘ di Alessandro Milan ( molto bello)
...son bocciato lo so ...!
Buona serata

Patricia Moll ha detto...

Gran bel post Nick! Molto ricco e dettagliato.
Dei libri elencati non ne ho letti nemeno uno ma tu sai che non è il mio genere.
Ho letto tantissimo ma di tutt'altro genere.
Ciaoooo

Obsidian M ha detto...

Si potrebbe, per il prossimo anni, istituire un "Nocturnia Award" che sono sicuro diventerebbe subito ambitissimo"!
Ho provato a riflettere su una mia ipotetica lista ma non è facile (anche perché di solito io leggo le novità con molto ritardo). Se riesco a mettere insieme due idee magari prima del 31/12 mi faccio vivo...
PS: Dozois morto? Ma dai? Non lo sapevo....

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Un vero saggio unito ad una interessa intervista. Sei un grande del settore sobo affascinato dai tuoi post ed imparo tanto su un settore che conosco poco. Grazie

Nick Parisi. ha detto...

@ MAX
Effettivamente ho una piccola, piccolissima predilezione per la fantascienza e l'horror, ma una cosa che non si nota nemmeno... LOL :-)
Riguardo ai libri, beh dai...alcuni li sto leggendo adesso (come "Mondi senza Fine" 3) quindi non è che io sia messo tanto meglio di te. :P

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Beh, puoi citarli lo stesso, magari mi fornisci qualche idea per i regali natalizi. ;)

sinforosa c ha detto...

Quest’anno, oltre a letture “leggere”, libri per bambini, ho letto libri di pedagogia/pscicologia, molto lontani da questi argomenti. L’ultimo in ordine di tempo un bel libro di Daniele Novara: i bulli non sanno litigare.
Complimenti a te, buona giornata e, se no ci sentiamo più, sereno Natale.
sinforosa

sinforosa c ha detto...

... se NON ci sentiamo più. Perdona l’errore

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian Mirror
Purtroppo Dozois ci ha lasciati questo maggio, in Italia era appena uscita la seconda parte di
"Mondi senza Fine", per l'anno prossimo credo che Mondadori tradurrà l'antologia col meglio del 2017, che è poi l'ultima alla quale Dozois ha lavorato, per il futuro successivo non so...
Un premio Nocturnia sarebbe una gran bella idea, al momento però non so ancora quanto sarò presente in rete, anzi è probabile che durante i primi mesi del prossimo anno io sarò abbastanza latitante.

Nick Parisi. ha detto...

@ Daniele Verzetti il Rockpoeta
Grazie mille, ricambio, lo stesso avviene con me quando leggo i tuoi di post.
Sei un grande e te lo dico con grande stima.

Nick Parisi. ha detto...

@ sinforosa c
Mi sembra un gran bel testo, lo cercherò in giro.
Buone feste anche a te e a tutti quelli a cui vuoi bene.

Alessia H.V. ha detto...

Alloraaa! Quest’anno ho letto abbastanza per i miei soliti standard e posso dire che fra le letture più stimolanti si trovano Moby Dick, Il Barone Rampante e Neuromancer. Sono state delle esperienze pazzesche, molto diverse, ma completissime. Adesso sto leggendo una serie di racconti di Lovecraft e vorrei finirne altri di Borges,vedremo cosa riesco a fare in queste ultime due settimane!
Ciao Nick, buona giornata!!

Ariano Geta ha detto...

Effettivamente, molta carne sul fuoco. Io invece quest'anno ho letto meno del solito, in maggioranza fumetti. Ovviamente qualcuno mi è piaciuto di più e qualcuno meno, ma la cosa curiosa è che son quasi tutti libri e fumetti "vecchi", si vede che sto diventando nostalgico e leggo solo cose "d'antan" (con qualche eccezione, tipo "Trashed" di Derf Backderf).
Se questo è il tuo ultimo post per il 2018 colgo l'occasione per farti i miei più sentiti auguri per le feste. Ovviamente ti attendiamo l'anno prossimo, motivato e ben preparato come sempre ;-)

Federica Leonardi ha detto...

Che bella l'intervista a Francesco!
Io quest'anno ho letto pochissime novità (che le CE mi perdonino X,D), e mi sono concentrata piuttosto sulla riesumazione di quei titoli che sono caduti, per un motivo o l'altro, nell'oblio.
Ho scoperto e mi sono innamorata alla follia di Karel Capek.
Ho scoperto e mi sono divertita con Thorne Smith (I fantasmi di Cosmo Topper è il suo primo romanzo che leggo, lo recensirò a gennaio, dopo la pausa natalizia, ma già ti posso dire che sto cercando gli altri titoli)
Tra le CE segnalo la promettentissima Carbonio Editore. Hanno un catalogo che mi suscita una reazione pavloviana incontrollabile, e dopo aver letto Fumo negli occhi voglio assolutamente recuperare le opere di narrativa, a cominciare da "La bellezza" di Aliya Whiteley.
Fuori dai generi fantastici, il noir esistenzialista di Derek Raymond mi ha tenuta compagnia per mezza estate, e ha ricevuto il testimone da Horace McCoy, che ho letto all'inizio per "Non si uccidono così anche i cavalli?" ma mi ha conquistata con "Un bacio prima di morire".

Lucius Etruscus ha detto...

Uau che lavorone!!! Complimenti per le letture e per il riassuntone di fine anno ^_^
Io purtroppo temo di non aver letto sf quest'anno, almeno che io ricordi, ma ti ruberò l'idea (citandoti) per un post riassuntivo delle migliori letture del 2018 ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Alessia H.V.
Bellissimo! Leggere Loveraft e Borges assieme diventa proprio un' esperienza quasi mistica ti invidio molto, e non per scherzo.
Buon Natale a te e alla tua famiglia!

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Avrei voluto inserire anche i fumetti, mi credi? Purtroppo in questi mesi mi sono dovuto concentrare sulla ristampa del Meglio di Jacovitti e ne ho potuti comprare davvero pochi di altri.
Buon Natale anche a te, ti scrivo in privato.

Patricia Moll ha detto...

Col tuo permesso perchè no? :D)

ps se non mi vedi più in giro però vieni a cercarmi. I miei lettori una volta o l'altra mi menano quando vedono he parlo ancora di libri ahhaahahhaha

Nick Parisi. ha detto...

@ Federica Leonardi
Per Karel Capek, come ti ho detto sul tuo blog, provo una vera e propria ammirazione perché è stato uno dei precursori\fondatori della fantascienza e vale la pena di essere ricordato.
Grazie per la segnalazione della nuova CE, a questo punto mi hai incuriosito parecchio.
Buone feste a te e alle persone a cui vuoi bene.

Nick Parisi. ha detto...

@ Lucius Etruscus
A questo punto aspetto, ma sono curioso. ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Ahahahahah Dai pure la colpa a me. LOL

Patricia Moll ha detto...

Come duceva Wildae? So resistere a tutto trane he alle tentazioni.... ahahahhahahaha
Fatto il post https://hermioneat.blogspot.com/2018/12/quai-sono-stati-i-vostri-libri.html
Ciaoooo

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Sono diventato ufficialmente un diavolo tentatore ahahahahah.

Patricia Moll ha detto...

Ebbene sì!!!!ahahahahahha

Marco LZ ha detto...

Io alla domanda del post ho già risposto nel corso dell'intervista. Devo dire che questo è stato un anno in cui ho letto parecchio di autori italiani. Per quanto riguarda autori stranieri che hanno pubblicato qualcosa quest'anno ho letto l'ultimo Dicker: ne parlerò poi più avanti sul blog. Ho letto anche L'Uomo di Gesso di C.J. Tudor.

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Leggerò volentieri le tue rece e grazie ancora per aver partecipato all'intervista.

Ivano Landi ha detto...

Le uniche due opere attinenti ai generi che ho letto quest'anno sono entrambe antidiluviane:
"La reincarnazione di Peter Straub" nella bella edizione originale rilegata Mondadori del 1975, in cui mi sono fortunosamente imbattuto in uno scambialibro.
E il bellissimo "I figli dell'invasione" di John Wyndham, trovato nella stessa maniera.
Mi ero ripromesso di leggere anche la trilogia di Bradbury dell'estate/autunno ecc., ma per ora non c'è stato modo.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Belle entrambe,sia Peter Straub che "I Figli dell'Invasione", secondo me Wyndham è uno di quegli autori che meriterebbero una riscoperta continua e perpetua.
Per Bradbury ci sarà tempo in futuro,cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno.

Federica Leonardi ha detto...

solo per precisazione: il romanzo di McCoy è "Un bacio e addio", mi sono confusa con Levin ':D

Buone feste, Nick!

Nick Parisi. ha detto...

@ Federica Leonardi
Capita,capita...anche me capita spesso e volentieri di confondermi,nessun problema.:D
Buone feste anche a te, Federica!

Ivano Landi ha detto...

Anch'io ho fatto confusione... me ne sono accorto solo ora leggendo la tua risposta. Ho scritto "La reincarnazione di Peter Straub" invece che "di Peter Proud" ;-D

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
E io che pensavo tu ti riferissi allo Straub scrittore horror,ahahahahah. :D
Ti capisco perché immagino tu abbia avuto una fine anno abbastanzaimpegnativa. :D
Ahahahahah

Ivano Landi ha detto...

Puoi dirlo forte, Nick. Comunque "La reincarnazione di Peter Proud" è di Max Ehrlich e non di Peter Straub.^^ Conoscevo il film dagli anni '70, ma finora non avevo mai avuto occasione di leggere il libro da cui era stato tratto.
Stesso discorso per Wyndham. Conosco "Il villaggio dei dannati" da una vita, ma non avevo ancora letto il libro da cui l'avevano tratto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Era solo per farti notare che mi ero confuso anche io. ^^

Pirkaf ha detto...

Ho preso nota di alcuni. :-P

Nick Parisi. ha detto...

@ Pirkaf
Felice di esserti stato utile. :D

Luz ha detto...

Ben triste la lettera dell'editore che chiude.
Oggi per altro seguivo il video di una editor che spiega perfettamente perché vengano stampati più di 60.000 all'anno in Italia. Praticamente gli editori vivono costantemente in una morsa che li costringe a pubblicare periodicamente ma anche a essere fin troppo prudenti. Ho un'amica a sua volta amica intima dell'editore Voland, e mi ha parlato di salti in alto pur di arrivare a un margine di guadagno.

Luz ha detto...

Dimenticavo di rispondere alla tua domanda: quest'anno ho scoperto Marai e Saramago, ti lascio immaginare che cosa sia stato per me. Tu ti aggiri sulla fantascienza. È un genere che pratico poco o nulla. ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Luz
La situazione dell'editoria rappresenta davvero una sorta di cane che continua a mordersi la coda, la cosa ancora più triste è che questo stato condiziona anche i collaboratori a tutti i livelli. So di traduttori che, quando va bene, vengono pagati con tariffe compilate dieci\quindici anni fa, così come sento di realtà anche affermate che non pagano i collaboratori ("perché sai c'è la crisi, però ti paghiamo in visibilità!"). Qualche volta è capitato anche a me e me lo sai dire cosa me ne faccio io a quasi cinquant'anni della "visibilità"? :P

Eh, so che la fantascienza non è il tuo genere, però per fortuna in futuro dovrei affrontare sempre di più anche il noir. ;)

morbidiapprodi ha detto...

Carissimo Nick, ti ringrazio tardivamente per la citazione al nostro saggio sul tuo ricchissimo post, data la grande mole di informazioni, a una prima lettura frettolosa mi era sfuggito il tuo commento. Onoratissimo davvero, inoltre è di grande interesse l'intervista che hai imperniato sul tema del weird,come sempre sei un punto di riferimento imperdibile (e utilissimo per chi ama e studia il fantastico)Per quanto riguarda le mie letture del 2018, mi ha divertito moltissimo il brillante Wylo Helig di Fabio Larcher e grande ammirazione per Ivo Torello e il suo bellissimo romanzo "La casa delle conchiglie", che consiglio senza il minimo dubbio.:)

Nick Parisi. ha detto...

@ morbidiapprodi
Ve lo meritavate, vi ho inseriti con piacere nel post.
Ciao!

Ricordando il passato

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