DIABOLICH, L'ASSASSINO CHE SFIDO' TORINO. - Seconda Parte

La prima parte è uscita QUI

"Proprio l'imperiosità del comando "non uccidere" ci assicura che discendiamo da una serie lunghissima di generazioni di assassini i quali avevano nel sangue, come forse ancora abbiamo noi stessi, il piacere di uccidere"
Sigmund Freud.

"Ognuno di noi è il suo proprio diavolo, e noi facciamo di questo mondo il nostro inferno "
Oscar Wilde.

La notizia dell'omicidio si propaga rapidamente.
Nel suo profondo la Torino del 1958 è un luogo che ama i suoi casi di cronaca, li coccola perfino perché questo ricorda ai suoi abitanti che anche sotto l'ombra delle Alpi l'imprevisto può accadere. I giornali locali finiscono così dare ampio spazio al delitto. Certo,come spesso accade nel nostro paese, non manca il rovescio della medaglia: diversi cronisti non fanno che rimarcare l'origine meridionale della vittima.
Come se queste cose non potessero certo accadere ad un nativo.
Quasi un modo per allontanare la paura, per renderla meno quotidiana. Ma alla fine si tratta solo la peggiore delle ipocrisie.

DIABOLICH, L'ASSASSINO CHE SFIDO' TORINO.-Prima Parte.

"L’odio e la cattiveria abitano due case confinanti: la seconda tiene sempre aperta la porta per la prima"
Proverbio Inglese.

"La cattiveria la puoi trovare anche nell’ultima delle creature. Quando Dio ha fatto l’uomo doveva avere il diavolo accanto."
Cormac McCarthy.


L'uomo è una ben strana creatura, in grado di aspirare alle più alte vette della creazione fino quasi alle stelle ma perfettamente capace delle più atroci bestialità. Un dualismo che ci ha sempre accompagnati sin dalle origini.
Un credente magari a questo punto tirerebbe fuori il Peccato Originale mentre un laico preferebbe parlare di scelte personali ed esperienze di vita.
Senza rendersi conto che probabilmente stanno parlando della stessa cosa.
La realtà è che non lo sappiamo, semplicemente non siamo in grado di saperlo. Nonostante tutto quello che abbiamo imparato ancora non ci conosciamo.
Probabilmente questo sarà un dualismo che accompagnerà la razza umana fino alla fine dei suoi giorni.
E gli esempi di malvagità pura non mancano.
Eccone uno.

DESDY AND ME: INTERVISTA A GIUSEPPE DI BERNARDO A PROPOSITO DELL'INSONNE.

Come sapete esiste un filo rosso che collega tutte le mie interviste le une con le altre, in questo caso torno ad incontrare il fumettista Giuseppe Di Bernardo (ne ho parlato QUI e potete trovare l'altra intervista che gli ho fatto QUI). E' sempre un piacere re-incontrare i miei precedenti intervistati, è un modo per fare il punto sul tempo trascorso e sui progetti annunciati e su quelli realizzati.  In questo caso specifico l'odierna intervista verterà su un personaggio in particolare: Desdemona "Desdy" Metus la DJ fiorentina creata dallo stesso Di Bernardo assieme ad Andrea Polidori, le cui avventure dal tono decisamente esoterico hanno appassionato numerosi lettori. Oggi parleremo sia della serie (anzi "delle" serie) a fumetti sia del corto live action ancora disponibile su You Tube (lo trovate QUI) di cui ho parlato verso la fine dell'anno scorso ( QUI).
Su l'Insonne tornerò presto con una mia recensione di Ouverture, inoltre spero di poter intervistare presto il regista Alessandro Giordani e qualcuno degli interpreti, magari proprio Chiara Gensini, l'interprete di Desdemona.
Oggi però è il giorno di Giuseppe Di Bernardo che ringrazio.
Buona lettura!
E fatemi sapere le vostre impressioni su Ouverture!

Nick:  Ciao Giuseppe, bentornato su Nocturnia, questa intervista sarà incentrata principalmente sul tuo personaggio Desdemona Metus, ovvero "L'Insonne", di cui recentemente avete reso disponibile una versione live action valida come episodio iniziale per una serie televisiva. Torniamo alle origini, raccontaci di come è nato il personaggio che poi avrebbe debuttato nel 1994.

Giuseppe Di Bernardo:  "Era una notte buia e tempestosa"... No. Forse tempestosa no, ma certamente nebbiosa, di fumo di sigarette e vapore acqueo. Con il mio sodale, Andrea Polidori, passavamo le serate in giro per la notte fiorentina, fantasticando di una serie a fumetti thriller con una ragazza come protagonista. Io stavo facendo un corso di fumetto e presentammo un progetto a una piccola casa editrice romana che lo accettò. Non è da tutti esordire nel mondo del fumetto direttamente con una serie da edicola. La casa editrice, però, era un gigante dai piedi d'argilla, e dopo poco tempo è andata a carte quarantotto. Sono seguiti dieci anni d'oblio per Desdemona, fino al 2005 quando è tornata in edicola con un reeboot. Sono stati 13 episodi ad alta tensione, sia narrativa che editoriale. La serie è autoconclusiva, quindi ve la potete leggere tutta d'un fiato, anche se gli ultimi tre volumi non sono facili da trovare.

SIBILLA, ARIMA & LE ALTRE : STREGHE A MILANO. - L'Inizio.

"Non lascerai vivere colei che pratica la magia."
 Antico Testamento. Libro dell' Esodo.

"Le streghe ammettevano nei processi di aver avuto rapporti col diavolo. Ci si rivolta il sangue! Come era possibile costringervele, se il diavolo non c'è! Ma la voce del buonsenso ci dice che non è vero, non è vero! Il diavolo esiste, era appunto l'inquisitore."
Stanisław Jerzy Lec.

Milano!
Una delle città più importanti d' Europa.
Quasi Un Milione e mezzo di abitanti.
I Celti Insubri che verosimilmente la fondarono la chiamavano Medhelan, un uomo, forse un capo, un certo Belloveso nel corso del suo peregrinare si trovò,racconta la leggenda, davanti un animale che stazionava nei pressi di un Santuario, la bestia in questione era una creatura quasi mitica: una Scrofa Semilanuta e ritenne che quello fosse il presagio che stava cercando per fermarsi e costruire un nuovo borgo. I romani che arrivarono di lì a poco l'avrebbero ribattezzata Mediolanum.
Sede della Finanza italiana, luogo di nascita di molte imprese ed attività.
Crediamo di conoscerla, in passato qualcuno ha pensato di poterla ridurre ad un semplice slogan.
Eppure non la conosciamo davvero.
Così come non conosciamo completamente nessuna delle città, dei luoghi e dei posti dove viviamo.
Alcune Storie si perdono col passare del Tempo; parecchie delle Umane Vicende che costellano il percorso degli eventi vengono dimenticati.
E' sintomatico. Scontato perfino.
Eppure ci sono Storie che fanno più male delle altre.
Che urlano perfino.
Eccone una.

Settima Puntata di "Nocturnia Files"a disposizione su FantascientifiCast!

Dedico sia questo post che la puntata odierna di "Nocturnia Files" alla memoria di Marisa Forzani (voi la conoscevate anche come Ximi o Blogghidee) una delle persone migliori che abbia mai conosciuto in rete e che è recentemente e prematuramente scomparsa.
Che la terra ti sia lieve cara amica!

Dopo una breve assenza è disponibile una nuova puntata di Nocturnia Files su FantascientifiCast il podcast di Omar Serafini dedicato alla fantascienza e al fantastico.
Questa volta abbiamo pensato di proporre una puntata autoconclusiva, oggi parliamo di Thelma Todd, l'attrice statunitense soprannominata per la sua morbida bellezza “bionda alla crema" , famosa nella storia del cinema per i suoi film(ne abbiamo parlato QUI e QUI) di cui alcuni horror, ma anche per la sua misteriosa morte degna di un romanzo hard boiled.


Come sapete in queste registrazioni io mi limito a lavorare da anfitrione e a scrivere i testi ma come narratrice troverete la bravissima Elena Elisa Carollo con la sua meravigliosa voce.

Ringrazio Omar per l'ospitalità ed Elisa per la sua grande professionalità, tutte le lodi del mondo non basterebbero a ringraziarla per il grande lavoro che sta svolgendo (voi comunque fategliele, perché se le merita!!!)
Dimenticavo! Il link per ascoltare la puntata è QUESTO!
Fateci  sapere cosa ne pensate!
Ci rivediamo tra qualche giorno per un post a tema "misterioso"!

ARES EXPRESS (2018)

Dalla Sinossi Ufficiale: 

"Dovresti cercare di fermarmi. Dovresti farmi ragionare, dirmi quanto male staranno tutti quanti, e non pensi all’onore della famiglia, e sarà uno scandalo tale che dovranno andare in giro senza tagliarsi i capelli per i prossimi tre anni. Poi, visto che non funzionerà, dovresti chiedermi se so cosa sto facendo e se so dove sto andando e dirmi che quello là fuori è un mondo enorme e pericoloso e che mi farò del male molto in fretta e finirò per tornare con la coda tra le gambe. E quando io ti risponderò che è tutto a posto tu dovresti addolcirti e dirmi che ti mancherò e che mi hai sempre amato e che avevi questo piano brillante di comprarti la libertà e avremmo avuto il nostro treno e saremmo partiti verso il tramonto in una nuvola di vapore."
Immagina treni grandi come quartieri, cattedrali volanti, deserti sconfinati attraversati da binari infiniti e città che si arrampicano per centinaia di piani sotto il tetto del mondo. Immagina una ragazza che vorrebbe solo guidare un treno, la sua gemella invisibile e una Storia da cui dipende il futuro - o i futuri - di un intero mondo. Immagina le meraviglie di un pianeta rutilante di colori, caleidoscopico nei molteplici panorami, con la sua corona di angeli e di intelligenze artificiali, gli artisti anarchici, le città desolate e quelle brulicanti di vita.
Ian McDonald mette in scena un’avventura governata dalle leggi ineluttabili della Narrativa, che - al solito - non sanno che farsene di un’Eroina Esuberante e Intraprendente (Ma Comunque Carina). Riuscirà Sweetness a piegare la Storia alla sua volontà, e a sopravvivere alle sfide che una dopo l’altra le si parano davanti?
Ares Express narra di uno strano mondo, così diverso, eppure così vicino al nostro, un luogo pittoresco e affascinante, dove si mescolano fantascienza e realismo magico, immaginazione e filosofia, azione scatenata e idee straordinarie.
Benvenuti nella vita di Sweetness Octave Glorious Honey-Bun Asiim XII Macchinista. Benvenuti su Marte.


Ares Express, o perlomeno la sua Storia editoriale italiana, è il racconto di un duplice ritorno. Da un lato infatti, con la pubblicazione di questo romanzo la giovane casa editrice Zona42 torna a pubblicare un opera del britannico Ian McDonald, il brillante autore col quale la stessa CE cominciò nel 2014 il proprio cammino proponendo ai lettori nostrani la traduzione italiana del romanzo Desolation Road, a suo tempo anche primo grande successo del catalogo della editrice emiliana. Ma, quello che è più importante è che Ares Express rappresenta il ritorno dello stesso autore alle atmosfere e alle ambientazioni proprio di Desolation Road
Un ritorno alle origini, dal momento che Desolation Road rappresentò nel 1988 anche il debutto editoriale di un allora giovanissimo McDonald.

INTERVISTA CON GIOVANNI GUALDONI!

Prima intervista del 2019 ! L'ospite odierno è lo sceneggiatore e scrittore Giovanni Gualdoni, del quale recentemente ho presentato il suo libro Leonardo da Vinci. Il Rinascimento dei Morti (ne ho parlato QUI). Nel corso della sua ormai ventennale carriera (e questa intervista è il mio modo per omaggiare l'anniversario) Giovanni ha contribuito a rinnovare il fumetto italiano ed europeo creando e sceneggiando numerose serie a fumetti. Molte produzioni (come il fantasy Akameshi e L'Anello dei Sette Mondi nate inizialmente per il mercato francese  sono state tradotte anche da noi) nascono sotto il marchio del Settemondi Studio che riuniva sotto di sé numerosi sceneggiatori e disegnatori tutti uno più bravo dell'altro. Il suo lavoro più importante di questa fase rimane però Wondercity creato e sceneggiato da Gualdoni stesso e disegnato da diversi validi artisti della scuola Disney. Wondercity diventa un buon successo internazionale  risultando pubblicato in numerosi paesi europei (Francia; Spagna; Portogallo; Croazia; Grecia e Turchia. Per l' Italia pubblica la nostrana Free Books). Altro progetto purtoppo sfortunato è l' horror Dr. Voodoo. Nel 2006 Giovanni entra nello staff bonelliano con la qualifica di redattore creando numerose storie per l'Indagatore dell'Incubo Dylan Dog, diventandone anche curatore della testata dal 2010 al 2013 (e anche di questo parleremo nell'intervista!). Attualmente oltre a continuare il suo lavoro di soggettista e sceneggiatore Giovanni Gualdoni è curatore delle testata Martin Mystere- Le nuove Avventure a Colori. Ma non solo!
Ringrazio Giovanni Gualdoni per la sua disponibilità, per la sua gentilezza e per essersi prestato a questa lunga intervista!
A tutti quanti voi invece auguro una buona lettura! A presto con le nuove Interviste Nocturne!


Armadel ! Il primo Iperfumetto italiano.

Nick: Ciao Giovanni, sei il benvenuto su Nocturnia, come prima domanda ti va di raccontarci dei tuoi inizi? Cosa ti ha avvicinato al mondo del fumetto?

Giovanni Gualdoni:  Leggo fumetti fin da bambino. Ho cominciato, come credo molti, con Topolino, il Giornalino e il Corriere dei Ragazzi. Il mio primo fumetto da adulti è stato un Dylan Dog, e, per l'esattezza, il 29, "Quando la città dorme", scritto da Medda, Serra &Vigna e disegnato da Montanari & Grassani. Ricordo di averlo acquistato perché, nella mia classe, all'epoca frequentavo le medie, c'era una ragazza che mi piaceva e con cui non avevo argomenti in comune. Un giorno ho scoperto che leggeva l'OldBoy e, nella speranza di fare colpo, l'ho acquistato anch'io. Con la compagna di scuola non è mai accaduto nulla, ma in compenso da lì ho iniziato a collezionare tutti gli albi della serie e, successivamente, tutti quelli della Bonelli. Finite le medie ho convinto i miei genitori ad iscrivermi al Liceo Artistico e lì ho cominciato a comprare manga e comics. Per farlo non mangiavo durante la pausa pranzo e usavo il denaro che mettevo da parte per i fumetti. Da lì la passione è esplosa e mi ha portato ad iscrivermi ad una scuola specializzata, vale a dire la La Scuola superiore d'Arte applicata all'Industria. O, come la chiamavamo tutti: Scuola di Fumetto del Castel Sforzesco, perché, in quegli anni, si trovava proprio dentro al castello, in uno scenario da favola. Quando arrivai alla scuola ero convinto di voler fare il disegnatore di fumetti ma mi scontrai quasi subito con la dura realtà: molti compagni erano molto più bravi di me e facevano molta meno fatica a disegnare. Ebbi un periodo di sconforto che finì quando feci la scoperta, sempre rapportandomi con quegli stessi compagni, che talento per il disegno e immaginazione non sempre andavano a braccetto. In pratica molti di loro non sapevano costruire storie mentre a me le idee venivano senza difficoltà. Da qui la decisione di smettere di disegnare e iniziare a scrivere. Prima racconti brevi e poi sceneggiature.

Accade in Italia # 49 - Le Segnalazioni di Febbraio

A giorni Nocturnia torna con una programmazione (quasi) regolare, magari un giorno spiegherò per bene i motivi per i quali non ho ripreso subito.
Comunque ne riparleremo....
Per adesso torna Accade in Italia,nei prossimi giorni poi tornano anche gli articoli "veri".
Tornano anche le nostre artiste ed illustratrici: Alessia H.V ; Paola Cocchetto . Fatele un bentornato coi fiocchi, se lo meritano.


The Third Eye is Just my Awakened Consciousness. Digital Painting 2018
Copyright e Diritti: Alessia H.V
Ecco le segnalazioni di questo mese.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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