Buona Pasqua a Tutti!

 

Per qualche giorno non sarò molto online, quindi ne approfitto per fare a tutti quanti voi, alle vostre famiglie e a tutte le persone alle quali volete bene tutti i miei migliori auguri di Buona Pasqua

Certo, più che Pasqua sarà una "Pasquarantena", però cerchiamo di passare al meglio questi giorni, in serenità e al meglio.

Anche mia moglie ci tiene a fare i suoi auguri, mentre Trixie dal canto suo non può che dire:"Meooooowrrr!" . Da buona campana, Venusia sta cominciando a preparare alcuni dei piatti della tradizione, compreso un rustico chiamato "casatiello". Una roba leggerissima: un rustico nella cui farcitura sono presenti: salumi e formaggi di varie tipologie e uova sode sulla crosta. Piccante e pepato Q.B (ma attenzione Q.B nel dosaggio che si applicherebbe a Napoli, Caserta, Avellino e limitrofi....e cioè, come se non ci fosse un domani). 

 

Quello nella foto non è il casatiello di Venusia, il suo è ancora in preparazione, l'immagine serve giusto per fornire una idea a "non campani" di cosa si tratta.

Se vi va, giusto per fare una roba alla, scambiamoci le ricette, perché non dite nei commenti i piatti pasquali delle vostre tradizioni regionali che in questi giorni allieteranno le vostre tavole?

ZOMBIES OF THE STRATOSPHERE (1952)- LA PRIMA VOLTA CHE LEONARD NIMOY INTERPRETO' UN ALIENO.

 

 Il 26 di questo mese avrebbe compiuto novant'anni l'attore Leonard Nimoy, l'indimenticato Spock originale della saga di Star Trek. Per l'occasione tre grandi blogger hanno voluto celebrarlo con dei loro post. Nello specifico si tratta di Lucius Etruscus ne Il Zinefilo , di  Sam Simon del blog Vengono fuori dalle fottute pareti e Cassidy de La Bara Volante, tutti e tre- ovviamente e come è giusto che sia- si sono concentrati sul Spock e su Star Trek. Lo Zio Nick invece, famoso per il suo continuo non rispettare gli anniversari e le ricorrenze, in questo post omaggerà l'attore a modo suo ed in ritardo, così come più avanti farò lo stesso con Dante.  Come sappiamo l'attore ebbe nel corso della sua vita un rapporto quantomeno controverso ed ondivago con il suo personaggio più celebre ed anche di questo si parla in quei tre articoli, che consiglio a tutti di leggere perché lo meritano.  Ma l'artista bostoniano, di origine ucraina, però è stato molto di più. Nel corso della sua lunga carriera Nimoy è stato un apprezzato fotografo, poeta, scrittore oltre che, naturalmente, attore e regista. Io stesso, poco tempo fa, in questo post, ho parlato di una delle sue numerose attività al di fuori di Star Trek. Nel 1982, grazie ad una coproduzione internazionale, ebbe modo di lavorare anche con gli italiani (anche se, al momento di compilare le biografie, non lo ricorda quasi nessuno). Sto parlando del Marco Polo televisivio di Giuliano Montaldo,  dove ebbe modo di interpretare uno dei numerosi "cattivi"della sua lunghissima carriera.

Leonard Nimoy ebbe anche una proficua  frequentazione con il genere della fantascienza. Non mi riferisco solo a quel vulcaniano dalle orecchie a punta che tutti conosciamo, non parlo delle sue apparizioni in Fringe o del remake del 1978 de L'Invasione degli Ultracorpi. Mi riferisco alle sue orgini, agli inizi.  

E Spock non fu certo il primo extraterrestre interpretato da Nimoy. 

Preparatevi a fare la conoscenza con Narab il Marziano. 

QUALI SONO LE VOSTRE RIVISTE (DI FUMETTI, DI CINEMA, HORROR & SCI-FI) PREFERITE?

 Il lockdown sta imponendo molti sacrifici, una cosa però che sta capitando a molti di noi è quello di avere qualche spazio in più per le letture (avere voglia di leggere però, beh quello è un altro discorso...) lo Zio Nick poi, come molti di voi sanno, ha sempre avuto una predilezione per le riviste. Libri, antologie, raccolte, sono fantastiche ma le riviste richiedono un tipo di lettura e di fidelizzazione differente. Quindi prima di passare nel mese di aprile ad altri argomenti. Nelle prossime settimane ho intenzione di scrivere parecchio di Cinema con recensioni di film come The Nest e di serie televisive. I libri non spariranno certo, ci saranno segnalazioni e recensioni nel presente e nel futuro di Nocturnia ma per qualche giorno  i programmi prevedono anche altro.

Oggi parliamo di riviste, io ovviamente citerò quelle dei miei generi preferiti e degli ambiti di intervento di Nocturnia, voi però potrete allargare il gioco alle vostre di preferenze.

Di molte di queste pubblicazioni ho già parlato in passato, a volte intervistandone i direttori e\o i curatori, a volte semplicemente citandole.

INTERVISTA CON ALFONSO F. DAMA.

Come preannunciato vi propongo la mia intervista con lo scrittore e sceneggiatore Alfonso Dama, una chiacchierata a 360° sullo "stato dell'arte" della letteratura di genere nel nostro paese. Ringrazio Alfonso F. Dama per la sua gentilezza e disponibilità. A tutti voi -come sempre- auguro una buona lettura. 


Nick: Benvenuto su Nocturnia, caro Alfonso F. Dama, grazie per aver accettato di partecipare a questa intervista, è un piacere averti ospite. Per cominciare ti andrebbe di presentarti ai lettori di questo blog? 

Alfonso F. Dama: Certo. Innanzitutto il piacere è soprattutto mio, sono davvero onorato di essere qui. Seguo il tuo blog da anni, anche se ho interagito poco, ma lo ritengo fra i migliori del settore. Dunque, sono Alfonso Dama (la F sta per Frank, ma la uso solo su facebook e in altri rarissimi casi), nato a New York (Brooklyn) svariati anni fa... ho perso il conto... (risatina timida). Sono un appassionato di libri, musica e astrofisica da quando ero alto meno della mia scrivania. Vado matto per il caffè, i fagioli, le missioni spaziali e... le belle donne... (ehm!)... Quando mi si chiama “scrittore”, ancora oggi mi giro per vedere se ho qualcuno alle spalle. Una volta andai a denunciare lo smarrimento della patente e un appuntato, dopo che gli diedi le generalità, mi chiese “lei è quello che scrive libri?” Mi prese un coccolone, pensai: ma che mi stanno tenendo d’occhio? A casa smontai il telefono!

Accade in Italia # 70- Le Segnalazioni di Marzo

Nel corso della settimana scorsa ho rallentato un poco le pubblicazioni, non c'entra il covid, non c'entra nemmeno l'hardware del Buon Vecchio Zio Nick che ormai comincia ad accusare colpi...In quanto al software, beh quello non ha mai funzionato un granchè nemmeno quando il Buon Vecchio Zio Nick era un implume ed imberbe pulzellotto. No, semplicemente l'immersione nel Mistero di Roanoke mi ha preso più tempo di quanto avessi voluto e \o ipotizzato. Lo rifarei di sicuro e alla fine mi sono anche divertito parecchio. Solo che ho voglia di cambiare per un poco argomento.

 Mentre scrivo queste righe, lo sappiamo ormai tutti, mezza Italia è ripiombata in zona rossa. E' passato un anno dal primo lockdown nazionale e siamo di nuovo punto e a capo. Ma questi sono tempi incui bisogna stringere i denti e mantenere i nervi saldi.

Per fortuna ci sono le sane buone letture ad aiutarci, quindi procediamo senza indugi con le segnalazioni, ma prima.....

GLI ARTISTI OSPITI (1) 

L'INTERVISTA.

Vi propongo una chiacchierata a tre con gli autori di "Elbrus"che spero possa interessarvi visti gli aromenti, del romanzo cui parlerò più diffusamente tra qualche riga più in basso.

RITORNO A ROANOKE: LO STRANO CASO DELLE DARE STONES. - Conclusione.

  I post precedenti di questo ciclo sono apparsi QUI, QUI e QUI Il dossier orginale su Roanoke invece è uscito in due parti QUI e QUI

"Gli uomini non sono prigionieri del fato, ma piuttosto rimangono più facilmente  prigionieri delle loro menti. "

 Franklin Delano Roosevelt

 "Tutto è un enigma e la chiave di un enigma è un altro enigma."  

Ralph Waldo Emerson

A volte i peggiori disastri vengono compiuti da persone anche in buona fede ma fin troppo convinte di avere ragione, anche quando più di un dettaglio dovrebbe far nascere almeno qualche dubbio, perfino quando è il mondo intero che urla in maniera sempre più disperata la falsità delle convinzioni riportate. Questo è quanto è successo finora nella vicenda delle Dare Stones. L'ostinazione e l'ossessione del professor Haywood Pearce Jr nel fidarsi delle persone sbagliate è l'esempio del caso in questione. La rivelazione della frode attuata da Bill Eberhardt rappresenta a lungo l'atto tombale di tutta la ricerca del destino dei coloni scomparsi.

Le ricerche si fermano, molti studiosi tolgono il sostegno inizialmente dato, troppo forte è la paura di vedere associato il proprio nome a quello che si sta rivelando il più grande abbaglio della Storia dell'archeologia statunitense. Lo stesso esimio professor Morison dell'Università di Harvard, dopo l'entusiasmo iniziale, si affretta a dichiarare al mondo intero di aver sempre dubitato della veridicità delle Dare Stones. La Seconda Guerra Mondiale che sempre più forte sta battendo alle porte della giovane nazione fa il resto. 

Rimane però la prima delle Pietre, quella trovata sul fiume Chowan da Louis Hammond e che ha dato inizio a tutta la ricerca.

Anche se Boyden Sparkes, il giornalista che ha rivelato la falsità di tutte le altre, promette di investigare anche su di questa molti elementi, diversi dettagli rimangono aperti.

SONO SEMPRE IN TEMPO PER FERMARMI. - DIECI ANNI DOPO.

 CONFESSIONI SEMISERIE E SEMI- NO' DI UN SOPRAVVISSUTO REDUCE DELLA BLOGOSFERA.

 


Il 17 di marzo del 2011 usciva il primo post di un nuovo blog, secondo gli esperti il 2011 era ancora un periodo abbastanza dorato per la blogosfera italiana. Quel nuovo piccolo piccolissimo blog si chiamava Nocturnia e veniva scritto da un tale, il sottoscritto, che già dal 2008 partecipava alla vita della rete in veste di commentatore. Ho raccontato numerose volte in passato di come in realtà fosse stata mia moglie Venusia ad avere l'idea del blog e a coinvolgere un grafico mio amico senza farmi sapere niente. Questo per farmi un regalo e anche per farmi apprezzare di più la rete. Io all'epoca mi consideravo orgogliosamente analogico. Non volevo farmi coinvolgere più di tanto dalla novità. Il nome Nocturnia me lo aveva subdolamente estorto chiedendomi di un mio vecchio progetto di una fanzine cartacea dei tempi in cui vivevo a Napoli, io mi ero ricordato di quella rivista che avrei voluto lanciare intitolata Nocturnia, progetto che stoppai quando scoprii che in edicola esisteva già e con gran merito la splendida Nocturno Cinema, rivista che consiglio a chiunque ami il grande schermo. Il titolo stesso del primo post la diceva lunga: SONO SEMPRE IN TEMPO PER FERMARMI. Infatti io per primo ero convinto che non sarei durato a lungo, giusto qualche articolo tanto per provare, pochi mesi e poi sarei tornato ad essere un semplice fruitore.

Era il 2011.....ed eccomi ancora quì. Alla faccia dei pochi mesi e dei pochissimi articoli....

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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