SURVIVAL BLOG : UNA DELLE STORIE NON RACCONTATE.




La mia trasferta friulana è conclusa, è ancora presto per dire se ne verrà fuori qualcosa di buono, però in attese del ritorno alla normale programmazione oggi realizzo un piccolo sogno,in occasione del mio compleanno, per il Primo di Maggio: inserire su un mio Blog un raccontino dedicato al Survival Blog. Non sono uno scrittore, ma questo è il mio modo per farvi un regalo ( spero gradito); voglio ringraziarvi per come avete accolto NOCTURNIA.
Con SEGNALI DAL BUIO, torniamo ai primi giorni del S.B, quelli de L'ULTIMO POST, che Alex ha pubblicato ne IL BLOD SULL'ORLO DEL MONDO, il 15 novembre dell' anno scorso. Doveva essere solo un gioco, ed invece si è trasformato in uno degli esperimenti di scrittura collettiva più entusiasmanti della rete: tutti ci siamo divertiti a partecipare, quasi ognuno di noi ha creato un suo alter ego nel' universo pandemico del 2015. Edu ha immaginato un sè stesso fanatico religioso; allo stesso modo Ariano si è immaginato come un "cannibale filosofico"; Hell si è costruito un Inghilterra decadente ed affascinante.

Ma tutti abbiamo costruito le nostre storie. Quanti eravamo? Trenta? Quaranta?
Ma non è questo il momento per parlare più diffusamente del mio S.B,altri come Ferru hanno giustamente fatto un bilancio della loro esperienza, ma nel mio caso sono passati tanti di quei mesi che non so se è il caso di farlo adesso...
Io all'epoca non avevo ancora un Blog e grazie alla gentilezza di Alex raccontavo le storie del mio alter ego nei commenti al BLOG SULL'ORLO DEL MONDO ma questa storia non esisteva neanche all'epoca. E' tutta nuova, ve la lascio.
P.s.
Ringrazio tre persone: TIM; Ferruccio Gianola e Michela. Non so come avrei fatto senza di loro.
Le immagini sono di Villa Foscari a Malcontenta di Mira (Ve), che meriterebbe una visita, anche solo per le sue leggende di fantasmi di donne dai capelli rossi e di Walking Dead e Dawn of Dead, Michele mi avrebbe dovuto fare delle illustrazioni ad hoc ma non ce l'ha fatta, spero che il risultato sia comunque all' altezza.

SEGNALI DAL BUIO.
Quando guardi a lungo nell'abisso,l'abisso ti guarda dentro.
Friedrich Nietzsche.

Località: Una Villa Palladiana sul fiume Brenta; Mira, provincia di Venezia.
Data: 26\11\2015.


Sarà almeno mezz’ora che continuo a scrutare lo schermo del PC; sono
incredulo. Alex è vivo. La maggior parte degli altri blogger sono ancora vivi. Non so nemmeno perché stamattina mi sia venuta la voglia di accendere il computer: niente in rete da mesi. Nemmeno la rete internazionale d’emergenza fornisce più notizie attendibili, Venusia ogni volta si lamenta, perché secondo lei così sperpero inutilmente le poche ore di energia che i pannelli solari riescono a fornirci. Fino a pochi minuti fa cominciavo a credere che avesse ragione; adesso invece… prima il post di Alex, l’ultimo post, come lo ha chiamato lui, poi una inarrestabile catena: Tim; Ferruccio; lo Spadaccino; Piscu. Tutti vivi. Non ci credo. Non riesco neanche a definire quello che provo, sono tutti segnali che, dal buio, mi richiamano alla mia vita precedente. Sono preoccupato per quello che scrivono Ariano ed Edu, ma non posso farci niente, questa storia ci ha cambiati tutti, i Gialli, gli infetti, quelli che ormai tutti chiamiamo loro ci hanno cambiato. Vorrei solo riuscire a trovare tra le mail un messagio dei miei fratelli da Napoli e da Roma, vorrei potermi illudere, almeno per pochi istanti.
Solo per questo lascio anche io il mio,e faccio così capire la mia
posizione qui, sul Brenta. Se i miei fratelli sono ancora vivi esiste una
piccola possibilità, remota ma esiste, che loro e mio padre possano leggerlo e
tentare di raggiungermi. Ma è solo una illusione, lo so. Non
c’è più niente a Napoli: solo loro tra le macerie della mia città
natale.

Venusia mi chiama; mia moglie, a differenza di me, non si è lasciata
abbattere.
Lei cerca sempre di tenersi occupata e alla fine è grazie a questa donna che non mi sono lasciato andare, che non mi sono arreso.
“ Tesoro. Ti dispiacerebbe? C’è da riparare una porzione del muro, alcuni
mattoni si sono staccati, io nel frattempo mi dedico all’orto ed alle ragazze
qui che muoiono di fame“. La osservo circondata delle galline e dalle
oche che abbiamo trovato un poco ovunque tra i giardini e i cascinali
abbandonati della zona, così se c’è una cosa che proprio non ci manca sono le
uova.
“Solo un attimo Ven, mi ci dedico subito. Voglio prima uscire a ritirare le
reti”.
Lei finge di non notare il rigonfiamento della Beretta nei pantaloni, così
come io fingo di non dare troppo peso alla sua apprensione.
“Sbrigati però, sai che non mi va quando stai troppo tempo ‘fuori’”.
Già, a dire la verità non piace nemmeno a me oltrepassare il cancello,
fuori dalla sicurezza del muro di cinta della vecchia villa; ma fatti
pochi passi c’è il fiume che dovrebbe fare da barriera e loro non sono mai
riusciti ad attraversarlo. Nonostante tutto, uscendo, mi faccio accompagnare
da Cenere, il nostro grosso meticcio. Lascio invece Cipolla, il bouledogue
francese a badare a Venusia. Le mie mani giocano nervosamente con la Beretta.
Almeno la pesca oggi è andata bene: a fine della mia giornata posso contare
su due belle prede. Certo, essendo pesci da fondali fangosi dovranno essere
pulite attentamente, però poteva andar peggio: ho ancora nella bocca il sapore
schifoso del pesce gatto di qualche giorno fa. Cenere è nervoso, si agita, comincia ad abbaiare nervosamente in direzione del bordo fiume.



Il Brenta non è più il canale sonnacchioso ed inquinato che nei giorni andati veniva solcato da battelli carichi di turisti annoiati; le inondazioni e gli straripamenti dei due anni passati ne hanno profondamente cambiato l’idrografia: molte zone dove una volta c’erano strade, ville e campi coltivati adesso sono state rivendicate dalle acque. Il corso d’acqua che prima riempiva a stento un canale striminzito adesso è diventato un fiume impetuoso. La stessa villa dove siamo,una volta era circondata dal fiume solo su un lato, adesso è praticamente su un’isola. Fino ad ora solo io e Venusia siamo riusciti ad arrivarci prima dell’alluvione. Dopo, nessun altro; meno che meno loro.
Fino ad ora.

Una voce angosciata risuona nell‘aria. Non riesco trattenere Cenere,
che parte in quarta e si scaglia nella direzione da cui provengono le
urla. Trasportata dalla corrente, assieme a rottami e detriti, una persona è
riuscita ad arrivare fino a noi: una ragazzina, poco più che una bambina si
agita tra i flutti nel tentativo di giungere finalmente a riva.
Qualcuno cerca di trattenerla. Un paio di mani scheletriche spuntate tra le
acque cerca di ghermirla.
Qualcuno, o meglio qualcosa.
Mi basta il colore innaturale di quelle mani per capire che
appartengono ad uno di loro:appartengono ad un GIALLO.

La ragazzina cerca di resistere, ma è intirizzita al punto da rischiare l’assideramento.
Riesce però ad arrivare a riva. Solo ora mi rendo conto che
sull’altro lato del fiume, tra le canne e gli arbusti, sono acquattati altri
gialli; persone una volta normali trasformate in belve furiose ed
antropofaghe da quel fottuto prione coreano. Ma quelli non sono un problema, sono lontani, in più il freddo li rende letargici. Non così quello che ha seguito la ragazza, probabilmente il più affamato… o il più rabbioso. Sembra ancora abbastanza veloce e forte. È una donna, probabilmente sui quaranta, con un vistoso taglio sul collo rimarginatosi male.
Provo a puntare la pistola contro la gialla. La bambina, supina a terra,
continua ad urlare e piangere mentre Cenere, che dovrebbe difendermi,
continua sì ad abbaiare, ma a distanza di sicurezza. Con la coda dell’occhio credo di notare mia moglie che arriva di corsa con il piccone in mano.

La donna contagiata mi ringhia contro, porta ancora addosso i resti di un
abito da manager. Lei fa un passo avanti, io uno indietro, nel tentativo di prendere la mira. Questo è il momento peggiore: non sono mai stato un amante delle armi o della guerra. Prima non sapevo nemmeno com’è fatta una Beretta, perfino adesso ho difficoltà ad usarla. Per fortuna però, almeno stavolta, non dovrò scegliere: Venusia, con un colpo deciso, pianta la punta del piccone direttamente in fronte alla donna,la contagiate fa in tempo solo ad emettere un gorgoglio sorpreso e poi crolla morta a terra. Io rimango un attimo fermo, come un coglione, con la pistola puntata verso il nulla.

“Avevo sentito le urla. Ero preoccupata… ”
“Prima d’ora non avevo visto nessun giallo in grado di nuotare. Ven, sarebbe
un problema se ce ne fossero altri così.”
Non lo dico tanto per dire, perché sulla riva opposta gli altri gialli
sembrano agitati alla visione della fine della donna. Sparo due o tre colpi nel
mucchio, ne vedo uno cadere a terra, gli altri si disperdono. Spero che le temperature stanotte si abbassino ulteriormente, così dovrebbero scomparire
del tutto. Mia moglie si china preoccupata sulla ragazza. La sconosciuta
sembra sana, non mostra segni di morsi, ma non posso esserne sicuro.
Non mi piace quello che sto per fare, ma ho visto troppe persone, compresi
molti che conoscevo, diventare gialli.

“Venusia, allontanati.” Cerco di dirlo nel modo più calmo e gentile
possibile, la pistola che trema nelle mie mani.
Lei capisce subito, ma non fa cenno di allontanarsi.
“Sai che deve essere fatto. Non piace nemmeno a me. Ma potrebbe essere
contagiata.”
Mia moglie si alza, mi si para davanti, allarga le braccia.
“Ma non lo vedi che è solo una bambina e che si sta assiderando?”
Provo ad insistere: “Venusia, spostati. Per favore… ”
“Se lo fai, non sei tanto diverso da quelle bestie. Se le spari non ti far
più vedere da me.”
Sconfitto, abbasso la pistola. La mano trema ancora. Lei si addolcisce:
“Facciamo così. Adesso io controllo che non abbia né morsi né graffi strani.
Poi la sistemiamo nella camera più lontana dalla nostra per qualche giorno,
teniamo la camera sprangata in modo che, se si trasforma, non possa sfondare
la porta. Entriamo solo per darle da mangiare. Se poi mostrerà segni di contagio
allora, e solo allora, la elimineremo.”

Non ascolta nemmeno la mia risposta, solleva delicatamente la ragazzina senza
badare ai suoi vestiti ed alla pelle bagnata; la sconosciuta fa in tempo, per
un attimo, ad uscire dal suo stato d’incoscienza e con un accento dell’Est
europeo sussurra una sola parola in direzione di mia moglie : “Grazie”.
Rimango solo. In un accesso di rabbia butto il corpo della gialla morta nel
fiume, senza nemmeno estrarre il piccone. Solo dopo mi renderò conto dell’errore che ho fatto; per un poco niente più pesca: chi lo sa che diavolerie
quel cadavere può attaccare ai pesci…



Mi siedo, scoraggiato, su un sasso vicino alla riva. Cipolla, scodinzolando
con il suo mozzicone di coda, mi si affianca festante.
“Cipolla. Che cazzo di nome per un bouledogue!” esclamo mentre gli gratto la
testa. Lo ha deciso Venusia, il nome del cane. L’abbiamo trovato nel giardino
di un casolare di campagna, quando fuggivamo da Mira per i campi. I
proprietari, durante l’evacuazione della riviera, erano scappati
abbandonandolo. E' stata Venusia ad insistere che ce lo portassimo dietro; lei
è fatta così. Lo stesso giorno abbiamo incrociato un’auto, lì abbiamo trovato le
chiavi e la cartina con la strada fino alla villa. Il proprietario aveva
sicuramente intenzione di andarsi a barricare lì dentro; beh, non è mai
riuscito ad arrivarci. All’interno della macchina, c’erano i suoi resti. Chi
l’abbia fermato sulla strada e divorato è abbastanza chiaro. La sua morte,
però, è stata la nostra salvezza.
Come le alluvioni del 2014 che hanno alterato buona parte del
territorio di Mira e Dolo e creato di fatto un’isola che fa da confine e
barriera tra la nostra casa ed il resto del mondo.
Fino ad ora…
Venusia mi ha raggiunto poco fa, sembrava più calma.
“Ho controllato. La bambina non mostra segni di morsi o contagio; adesso sta
dormendo. C’è solo una cosa che mi preoccupa”.
“Cosa?”.
“Credo che sia stata violentata. Non credo che stesse scappando solo dai
gialli…” Venusia, rimane in silenzio per un istante poi mi bacia sulla
guancia. “So che alla fine quella bambina non l’avresti ammazzata. Tu non sei
così.”
“Ne sei sicura? Sai, di solito arriva sempre il momento in cui la vera natura delle persone viene fuori,e scopriamo come siamo fatti veramente. Bene, sono
contento che stavolta questo momento non sia arrivato.”
“Ne sono sicura. Ricordati, tu non sei così.”

Così ora, mentre lei è in cucina a preparare i pesci presi oggi, io sono qui,
da solo, davanti allo schermo, fermo, a pensare. Venusia è convinta, io no. Avrei sparato alla ragazza, pur di sentirmi sicuro? L’avrei accolta in casa se non ci fosse stata mia moglie?
Fuori di qui ci sono altre persone vive, altri sopravvissuti. Molti di loro li
conosco. Con le loro mail raccontano a me ed al mondo che rimane il loro
vivere, il loro lottare, il loro morire. Quanto sono disposto oggi ad
aiutarli?
Quanto sono disposto adesso ad ospitarli, a condividere con loro quel poco che
ho?
Basterebbe poco, basterebbe digitare qualche mail in più per convincerli a
venire qui, ma lo voglio veramente?
Sono diventato saggio o semplicemente egoista?
Tu non sei così! Sicuro?
Alzo la mano per digitare un messaggio sulla tastiera del Computer e l’abbasso
quasi subito.
Guardo lo schermo del PC. Lo schermo del PC guarda me.
Fine

E sò soddisfazioni !




Insomma, si è concluso il FUN COOL. Come altre cose che cominciano per gioco nella Bloggosfera si è trasformato in una meravigliosa iniziativa di aggregazione, ben più di tanti concorsi "seriosi" e spocchiosi. Per il secondo anno di seguito ho partecipato, quasi per gioco, con un raccontino composto sul momento. Quest' anno sono arrivato sedicesimo su 132 partecipanti. Insomma sedicesimo su 132, mi sento orgoglioso come un tacchino in una casa di vegetariani. Ringrazio la giuria e l'organizzatore, per il divertimento del FUN COOL.

Ho vinto qualche cosa? Ho vinto qualche cosa.
Il mio premio consiste in un commento pieno d'insulti da parte di gelo sul mio Blog, considerando che il cagunzio in queste cose è particolarmente creativo tremo al pensiero di quello che ne verrà fuori...

In più io preso dalla mia ben nota vena masochista gli ho chiesto di mandarlo in friulano (lingua nativa del cagunzio), quindi lo invito a nozze. Io prometto di tradurlo in napoletano; veneziano ed in quasiasi altro dialetto conosca; voi per continuare il giochino dopo potrete tradurlo nei vostri di dialetti, così realizziamo la nostra unità d' Italia.

Certo bisognerà prima che quello sfaticato del Cagunzio si decida a mandarlo quel commento.
Nel frattempo domani dovrei tornare a Venezia e quindi NOCTURNIA dovrebbe tornare alla sua naturale programmazione.

Comunque questo era il mio raccontino:
L'ARTE DI ARRANGIARSI.
"Sapete tutti che siamo su questa maledetta isola da settimane, quindi smettetela di protestare e non chiedetemi di abbassare il machete che ognuno sopravvive come può".

Eh si, è proprio brutto! Mi sa che me lo merito davvero l'insulto del cagunzio.

QUAL E' LA VOSTRA SERIE PREFERITA?

No, non sono ancora tornato, manca qualche giorno però per preparare il campo al mio ritorno ,oggi quindi mi faccio i fatti vostri.
No( e due), non fraintendetemi non m'interessa sapere del vostro conto in banca ( che sarà comunque più florido del mio; LOL) nè delle vostre preferenze politiche (che tanto dovunque si va a parare, è sempre una tristezza quì in ItaGlia).
No parliamo di Serie Televisive.
In parole povere e rimanendo nel nostro campo di preferenza quali sono quelle che vi sono piaciute di più che avete adorato; ricordiamo anche quelle che non vi sono piaciute ma a cui dareste una seconda possibilità e quelle che invece hanno rappresentato la vostra maggior delusione.
Comincio io? Comincio io.
LE SERIE KULTO.

SPAZIO 1999.
Beh che dire chi era bambino negli anni settanta ha cominciato ad apprezzare la Fantascienza grazie a questa serie. Le storie dei 300 uomini prigionieri sulla Base ALPHA su una Luna sfuggita alla sua orbita sono rimaste nell'immaginario collettivo di una intera generazione.Certo plausibilità scientifica zero ma con un MARTIN LANDAU e una BARBARA BAIN nel loro ruolo della vita.Poi che dire c'erano le AQUILE, c'erano gli alieni, ogni puntata un pianeta nuovo.E poi oggi sembra impossibile ma la prima stagione fu coprodotta dalla RAI.
Altro che Donna Detective e Capri, vabbè lasciamo perdere....
GALACTICA.
Quattro stagioni una più bella dell'altra. Una serie che giustamente, è stata definita figlia dell'11 Settembre, con una tensione crescente e sempre ben girata. EDWARD J. OLMOS e MARY McDONNELL spettacolari nei ruoli del Comandante Adama e del Presidente Rosslyn. L' unico caso di Rifacimento migliore dell' originale.




BABILON FIVE.
Cinque stagioni eccezionali, una coerenza di fondo rara. La creatura di MICHAEL STRACZYNSKI è stata maltrattata dalla RAI con puntate (e stagioni) trasmesse di notte fonda e a cazzo di cane. Però è l'unica serie che ha creato una mitologia spaziale in grado di competere col mostro STAR TREK.


THE TWILIGHT ZONE.
La prima e forse miglior serie antologica, in onda sulla CBS dal 1959 al 1964. Da noi la conosciamo come AI CONFINI DELLA REALTA'.Devo aggiugere altro? Tutti noi dobbiamo qualcosa a ROD SERLING.

LE SERIE OTTIME


THE X-FILES.
Alla fine allo allungato troppo il brodo e sono stati troppo incoerenti,al punto che perfino CHRIS CARTER, che aveva creato la serie non riusciva più a districarsi. Però le prime cinque stagioni erano fantastiche. E poi, insomma,noi volevamo credere
Forse si sarebbero dovuti fermare in tempo.


FARSCAPE.
In Italia hanno avuto alterne fortune ma le storie dell' Astronauta Chrichton, di Moja il leviatano bionave, dei Pacificatori sono folli quanto basta. Quattro stagioni ed una miniserie conclusiva per questa coproduzione tra Usa ed Australia con le creature aliene fornite gentilmente dal figlio del creatore dei MUPPETS.

LE SERIE INSOMMA UN PO COSI'



DOLLHOUSE.
JOSS WHEDON è un grande però la stagione di casa di bambola è troppo pasticciata. In più Whedon ripete sempre lo stesso errore: lavora sempre con la FOX che gli cancella le serie,lui allora s'inkazza, giura che non lavorerà mai più con la FOX, poi propone nuove serie indovinate un pò, alla FOX che gliele cancella di nuovo, lui s'inkazza e giura che non lavorerà più con la FOX e poi...
Però, ELIZA DUSHKU rimane sempre un gran bel vedere.

LE SERIE CHE ...AAAAAHRG!

FLASHFORWARD.
Come rovinare un bel romanzo. Un gran pilot poi tutto il resto è da dimenticare. Una storia che più ingarbugliata e noiosa non si può, certo la ABC ci ha messo del suo, però....

Ecco qua. Ma, ma direte e STAR TREK ?
A me piace molto la serie classica, perlomeno le prime due stagioni,quando ancora non era arrivato quel genio di Freidemberg, ma sarebbe stato un po scontato parlarne qui. E ma, ma, ma come? Hai dimenticato SUPERNATURAL;DOCTOR WHO;BUFFY;LOST e...
Per essere sinceri a me queste ed altre serie piacciono tutte ma se avessi nominato tutte quelle che riscontrano almeno in parte i miei favori mi ci sarebbero volute almeno tre pagine. Dite voi la vostra, dite quelle che vi piacciono, quelle che odiate, magari ditemi se siete d' accordo su quelle che ho nominato.
E magari, perchè no qualche suggerimento su qualcosa che secondo voi non dovrei, non dovremmo perderci.
Ciao e Stay Human.

COMUNICAZIONE DI (DIS)SERVIZIO.



Starò via per qualche giorno e quindi NOCTURNIA, fino a Venerdì potrebbe avere un rallentamento. Infatti domani sarò ad Udine dai suoceri, e per motivi personali mi tratterò nella provincia Friulana per il resto della prossima settimana. Ci sarebbero in effetti tre post quasi pronti, ma ancora non mi soddisfano pienamente( sono un maledetto cagacazzo, lo so! Anche con me stesso :D) e non mi va di approfittare della connessione di suocera e marito di suocera come li chiamo io per scherzare...e come ho detto altre volte, non sono uno di quelli che riesce a scrivere post in continuazione( ma come faranno gli altri? Mamma mia che invidia :D).
Può essere quindi che posterò come può essere di no. Ma tanto Sabato torno più carico di prima è una minaccia promessa.
Ma, nel frattempo, prima di sfracassarvi ulteriormente i maroni ecco la comunicazione importante: BUONA PASQUA A TUTTI o BUON WEEK END LUNGO se preferite. Da me, Venusia e Trixie, l'ippopotamo travestito da gatto nero, che vive in casa da anni.
Rimpinzzatevi come HOMER SIMPSON, bevete tanta birra DHARMA, godetevi le vostre vacanze sul TARDIS o su BASE ALPHA, in una parola voi e le vostre famiglie\amici\amanti varii\animali e piante carnivore al seguito.
SIATE FELICI E GODETEVI QUESTI GIORNI.
Tanta serenità, tanto divertimento a tutti ..ed anche un po di schei in più, che in questo momento non guastano mai.
Ciao a tutti

LA LISTA E I CORTI.

Due segnalazioni veloci stavolta. Veloci ma doverose.
Vi piace scrivere ma odiate i Romanzoni fiume? L' Editore a cui mandate i vostri scritti vi rimprovera sempre perchè concludete le vostre storie in poche pagine mentre lui ha bisogno di riempire tomi di almeno mille pagine?
Allora è' tornato il Concorso che fa per voi: le Edizioni XII lanciano la nuova edizione dei CORTI: ecco a voi il BANDO della competizione.
Come nelle passate annate si tratta di scrivere storie da 200,900 o 1800 caratteri,spazi compresi ma escluso titolo e come nel passato i migliori racconti saranno pubblicati in un liro della Collana I PIGMEI.
Probabilmente parteciperò anch'io, principalmente per far impazzire gelostellato, che di quel volume sarà il curatore. :)
Insomma fate impazzire anche voi il Cagunzio, inondate le Edizioni XII con le vostre storie, lo farete lavorare ma sotto sotto lo farete felice perchè lui queste cose le adora ed alla fine comunque sarà andata vi sarete divertiti voi e lui.


Seconda segnalazione:
In rete si possono trovare tante recensioni di E-book di giovani autori Italiani sopratutto di quelli che trattano i nostri argomenti preferiti; in passato ne ho fatta qualcuna anche io, ma da qualche giorno in rete gira una lista particolarmente completa.
Sto parlando di QUELLA compilata da Zweilawer, prima di me ne hanno parlato Alex, Hell e TIM,e se ve ne parla anche il sottoscritto perchè è un iniziativa che merita di essere conosciuta da tutti. Non ho mai frequentato molto il Blog di Zweilawer, ma dopo aver visto la sua lista mi sono reso conto di averci perso parecchio fino ad adesso.
Quindi se andate in cerca di e-book scaricabili gratuitamente o con una minima spesa, date pure un occhiata alla Z LIST.
Alex, che è molto più bravo di me in queste cose, nel suo post di segnalazione proponeva tre semplici consigli a chi intendesse scaricare uno degli E-BOOK della Z LIST, sono talmente d'accordo con i consigli di Alex che vi ripropongo i suoi consigli:
1) Quando scaricate cercate sempre di mandare un feed od un commento all'autore.
2) Cercate di essere gentili nelle critiche, perchè qui non avete a che fare con editori brutti, sporchi e cattivi ma con gente che si è fatta il mazzo nello scrivere, gente esattamente come voi e me.
3) Se una di queste opere vi è piaciuta allora fategli pubblicità.
Perchè per un autore non c'è niente di peggio che essere ignorato.
Ciao.
P.s
Sarò fuori tutto il pomeriggio quindi potrò rispondervi solo in serata.
Stay Human.

SURVIVAL OF THE DEAD. (2009)

Sono passate tre settimane da quando i morti si sono risvegliati
ed hanno cominciato a nutrirsi di carne umana. Su Slaughter Island
due famiglie sono in disaccordo su come affrontare la crisi;
gli O'Flinn vorrebbero sterminare completamente i ritornanti,
i Muldoon invece sono fautori di un tentativo di convivenza
in attesa di una cura.
Un gruppo di militari in fuga verrà chiamato in aiuto da Patrick
O' Flinn. I Militari cercano solo un posto dove sopravvivere. Ma quando
la stupidità Umana si rivela essere più pericolosa dei morti cannibali,
quando la voglia di sopraffare l'avversario si rivela più forte degli
affetti familiari sopravvivere sarà ancora più difficile del previsto.
E sopratutto siamo sicuri che la verità sia da una parte sola?



SURVIVAL OF THE DEAD conferma ed amplifica tutti i limiti ed i difetti del Romero ultima maniera. purtroppo aggiungo io, perchè scrivere alcune recensioni fa male. Fa male stroncare( sia pure nel mio minuscolo angolino) un autore particolarmente amato. Non ricordo nemmeno più le volte che ho rivisto NIGHT OF THE LIVING DEAD o DAWN OF THE DEAD. I suoi morti viventi ( Romero non ha quasi mai adoperato il termine Zombie, da lui non particolarmente amato)
hanno creato l'ultima delle figure archetipe dell' Horror moderno, le pellicole del regista di Pittsburgh, hanno quasi sempre rappresentato una perfetta amalgama di tensione e denuncia sociale.

Eppure qualcosa si è infranta nell'incantesimo...
E si è infranta progressivamente film dopo film , da quel LAND OF THE DEAD in cui Romero con la creazione degli zombie intelligenti si era praticamente castrato da solo; Per essere sinceri non era neanche stato troppo aiutato da alcune recitazioni sbagliate, prima tra tutti, quella di una inguardabile Asia Argento.
Non a caso Romero nel successivo DIARY OF THE DEAD era dovuto tornare alle origini, girando una pellicola ambientata durante i primi giorni della "zombie outbreak",confezionando così il Capitolo più riuscito tra quelli realizzati negli ultimi anni;quello con una maggiore onestà di fondo e lì, per un attimo...solo per un attimo il cineasta sembrava tornato ai vecchi splendori.
Solo un attimo purtroppo, perchè questo SURVIVAL OF THE DEAD rappresenta una ulteriore regressione di Romero.

In S.O.T.D,purtroppo mancano, o sono fortemente annacquati, proprio gli elementi che per anni hanno rappresentato il marchio di fabbrica Romeriano: la denuncia sociale e l' horror. Intendiamoci ci sono scene ben realizzate come quella in cui il gruppo dei disertori bonifica dai morti antropofagi la chiatta che li porterà sull' isola. Il vecchio leone riesce comunque a regalare qualche zampata. Ma è tutto il film a risultare deludente: in quasi ogni scena un personaggio viene attaccato alle spalle da uno zombi, e se alla prima scena puoi trovarlo piacevole, alla centesima volta ti verrebbe di urlare per la noia e la scontatezza delle situazioni.

Alcuni elementi, comunque, gestiti in maniera diversa avrebbero forse potuto migliorare il film: penso ad esempio alle figure delle due sorelle, una zombificata e l' altra ancora vivente ed al loro rapporto empatico. Oppure agli scontri tra Patrick O'Flinn e Seamus Muldoon, entrambi più interessati alla vittoria della loro personale scaramuccia piuttosto che ai destini dei loro familiari e degli altri isolani.
Buone intuizioni,però gestite male.

Due parole sugli Attori:il Canadese Alan Van Sprang riprende il ruolo di Sarge Crocket il Comandante dei disertori, già comparso in un cameo in DIARY e confeziona qui una discreta recitazione,anche se calca eccessivamente la mano in un paio di scene; più convincente Athana Karkanis nel ruolo di Tomboy la soldatessa lesbica mentre Kathleen Munroe nel doppio ruolo delle sorelle Jane- Janeth O' Flinn delude abbastanza.

Avrei voluto scrivere un tipo di recensione diversa,sopratutto quando si parla del mio regista preferito. Continuo ad avere fiducia in lui, però se un domani realizzerà altri film (ed il fans che è in me ne vorrebbe vedere cento di futuri film di Romero) spero che possano essere più simili agli altri suoi film che non a SURVIVAL OF THE DEAD

SEMBRA IERI...E INFATTI ERA IERI!


Piccola ricorrenza oggi. Un mese che esiste quest'angolino, un mese è un piccolo e strano periodo paragonato agli anni di durata della maggior parte dei miei vicini di cella però per me è l'occasione per fare un primo bilancio( e no, non vi preoccupate non ci saranno post simili tutti i mesi) ma specialmente per rimediare ad una piccola dimenticanza.

Un Mese di vita di NOCTURNIA, dunque. Il Blog non è ancora come lo vorrei io ,alcune cose cambieranno,mi rendo conto ad esempio che scrivo post troppo lunghi, spesso rileggendoli mi sembrano legnosi. Eppure a molti di voi piacciono, un primo dato è che i post che hanno riscontrato più successo sono stati quelli dalle recensioni librarie e quelli a zonzo tra i Blog, contrariamente ai miei timori, a voi interessa sentire le mie opinioni, quindi che dire...?
GRAZIE A TUTTI.

Il rapporto con il Blog in sè stesso sta cambiando, se passano più giorni senza postare comincio a sentirmi in colpa, quasi come se trascurassi una mia creatura, certo non raggiungerò mai i livelli di molti di voi, che siete tanto bravi da postare tutti i giorni (anche più volte al giorno). Però NOCTURNIA, sta diventando sempre più importante per le mie soddisfazioni.
Ed il vostro rapporto con le "vostre creature" com'è?
Avanti non siate timidi.

A livello di grafica e di link devo imparare ed aggiustare diverse cosette, ed il fatto che faccia un lavoro che comporta turni di certo non aiuta, però prometto che in questi giorni mi rimetto al lavoro e qualche piccolo miglioramento ci sarà. Una cosa di questi giorni, invece è l'aver eliminato i captcha, cioè quelle fastidiose paroline che apparivano all' invio dei commenti: effettivamente facevano perdere tempo e molti di voi, come CYB, me l' avevano chiesto ( e poi davano fastidio anche a me).Poi, il post del CAGUNZIO mi ha convinto definitivamente per motivi etici. Eh si gelo, in questo caso, ma solo in questo hai avuto perfettamente ragione. :)

La cosa che però tutti avete dimostrato di gradire è stato il Banner con il titolo del Blog. Beh questa non è opera mia. Il merito è di un pacioso signore di nome Michele Saggese.
Michele è un grafico bravissimo, ha un suo sito (www.piquadroadv.com) che vale la pena di essere visitato) e tra parentesi è già all' opera su un paio di nuove cose che gli ho commissionato.

Del resto agli amici non si può dire di no ed io come amico so essere particolarmente rompicoglioni: ma Michele mi conosce sin dai tempi (più anni fa di quanti vorrei ricordare)in cui io, lui e suo fratello Luigi c'intestardivavamo a creare piccole fanzine cartacee in quel di Napoli. Fanzine che non avrete mai sentito nominare, ma erano anni gloriosi, ci divertivamo da pazzi, in cuor nostro magari speravamo di poter diventare i nuovi FUMO DI CHINA o cose del genere. Ma era la fine di un epoca, le fanzine cartacee erano una razza in via d'estinzione. Io, tra parentesi, già nel 1998 avrei voluto lanciare una rivistina chiamata NOCTURNIA. Ci rimasi di merda quando scoprii che in edicola esisteva già una (ottima) rivista chiamata NOCTURNO.

Gli anni sono passati, alcune cose sono rimaste e di NOCTURNO sono diventato un devoto lettore.
Dai prossimi giorni il Blog tornerà alla sua naturale programmazione, ci tenevo però a ringraziarvi tutti quanti; in più mi piacerebbe che qualcuno di voi mi rispondesse alla domanda di prima, quella sul vostro rapporto con i vostri blog (chi li ha) e cosa vi spinge a leggere un post rispetto ad un altro.
E....Oh, ma aspetta! Ho scritto un altro post lungo.Allora è più forte di me!
Eh ma pork...!
Ciao a tutti, buon fine settimana.

UNO DOPO L' ALTRO. GLI OMICIDI DI HARPER'S ISLAND.




< Me n'ero andata sette anni fa, dopo che John Wakefield aveva ucciso sei persone,>
< Mia madre era tra loro.>



Con questa voce narrante gli spettatori vengono introdotti alle prime puntate di Harper's Island, la Serie Slasler, per eccellenza. Tredici episodi da quarantacinque minuti, andati in onda sul Network Usa CBS nel 2008. Un inizio ed una fine ben delineati, sin dall' inizio, per un idea semplice ma indovinata: trasportare il concept dei tanti film Horror e Thriller come VENERDI 13 e REAZIONE A CATENA all' interno dei meccanismi seriali della Televisione Americana.
L' uomo a cui dobbiamo questo semplice gioiellino, Ari Schlossberg, probabilmente, non diventerà mai un nome noto come Joss Whedon o Chris Carter. Ma con Harper's Island centra sicuramente il bersaglio. Schlossberg infatti,utilizza tutti i topoi dei cicli horror, senza inventare niente di nuovo ma ci regala un prodotto godibile senza scadere nel semplice body count, grazie ai tempi televisivi i personaggi, anche quelli totalmente marginali, vengono approfonditi, ottengono un loro spessore: ci si affeziona, quasi dispiace quando vengono eliminati. A Schlossberg, la CBS, che ha sempre supportato la serie, ha affiancato registi di grande esperienza come John Turtletaub ( SMALLVILLE, qui in veste anche di produttore esclusivo)e Scott Peters (I 4400). Completano il quadro dei produttori Jeffhrey Bell eKarim Zreik, che dopo l'immeritata cancellazione della loro serie JERICHO apparivano particolarmente ansiosi di potersi riscattare.

Dal punto di vista narrativo conHarper's Island è come se lo spettatore cominciasse la visione con il secondo tempo di un film, la mitologia di Wakefield, già conosciuta da Abby e dagli altri personaggi, viene data quasi per scontata. Lo stesso assassino ( defunto? ancora vivente?) viene descritto con un alone leggendario alla stregua di un Freddy o di un Jason Voohres; gli ospiti di Henry e Trish convenuti sull' isola sullo Yacht del padre di lei sono solo ansiosi di divertirsi, lo stesso padre di Abby,interpretato dal Jim Beaver di SUPERNATURAL, un uomo pieno di segreti e che avrebbe tolto di mezzo il Serial Killer , vorrebbe solo dimenticare e fare in modo che la figlia non si faccia troppe domande sul passato.
Eppure,ovviamente, gli omicidi riprendono, già sullo Yacht, gli invitati cominciano ad essere eliminati uno dopo l'altro, in maniera sempre più cruenta ed in numero sempre maggiore. Solo la protagonista e pochi altri si ritroveranno nel finale, a dover affrontare l'invisibile minaccia. E come "tradizione" le mani dietro gli omicidi si riveleranno quelle del più scontato ma anche più insospettabile dei protagonisti.



Pregi e difetti, dicevo: la serie non inventa nè innova nulla ma questo non è necessariamente un male; però a livello sceneggiativo ho trovato davvero poco credibile,il fatto che i superstiti comincino a sospettare che qualcosa non vada per il verso giusto solo dopo molte morti "strane" e dopo molte sparizioni; anzi che continuino nei festeggiamenti senza chiedersi come mai il loro amico od il loro parente,presente fino alla sera prima,sia sparito senza lasciare traccia.
Ma, nell' economia generale della storia, questo mi sembra un peccato veniale. In più, beh non so voi, ma il personaggio di Madison, la nipote di Trish,io l'ho trovata veramente odiosa.Uno di quei personaggi di bambino antipatico che ti fa venire la voglia di non procreare mai; in più la figura che combina più disastri (a parte l'assassino) all' interno della serie. Non per niente, sua è la voce che alla fine della sigla pronuncia la frase uno dopo l'altro, l'autentico tormentone della saga.

Azzeccatissima la scelta degli attori: tutti volti abbastanza noti del piccolo schermo. Da Richard Burgi ( THE SENTINEL) ,l'unico attore a conoscere esattamente quanto sarebbe durato il suo ruolo nella parte del miliardario Thomas Wellington a Christopher Gohram, un Henry Dunn molto credibile. Fino alla protagonista, l'inglese Elaine Cassidy che ci regala una spigolosa ma affascinante Abby.
Ma tutti i comprimari sono indovinati: prendete ad esempio la coppia formata da Chloe e Cal, rispettivamente interpretati da Cameron Richardson e Adam Campbell, spesso interpreti di riusciti intermezzi comici negli episodi.
O il personaggio dello zio Marty, interpretato nel pilot da Bill Pullman ( INDIPENDENCE DAY) e nella serie da Harry Hamlin (L.A. LAW), a vederlo comparire con una pistola ed una valigia carica di soldi, ci aspetteremmo sviluppi interessanti dal suo character, invece il fatto che gli autori lo facciano morire gia al termine del primo episodio si rivela una piacevole doccia fredda; un modo per avvertirci che facendo "morire" l' attore più conosciuto già all'inizio, nessun personaggio può ritenersi al sicuro.
Simpatica anche la scelta di dare a tutti gli episodi titoli onomatopeici sintomatici del tipo di morte a cui andranno incontro i personaggi.

Di Harper's Island, la CBS ha creato anche una serie parallela per il Web, chiamata Harper's Glove che ha riscosso un buon successo tra gli internauti Americani.
Nel nostro paese invece,è stata trasmessa una prima volta su RAIDUE, dove è passata quasi inosservata e più recentemente è stata ritrasmessa dal benemerito Carlo Freccero su RAIQUATTRO, che nel deserto televisivo, si conferma, ogni giorno di più, una delle poche oasi per gli appassionati Horror.

Però volete un consiglio? Il modo migliore per godersi la serie è quello di prendere il DVD, una bella bottiglia di Bordeaux (o di birra, fate voi) ed un piatto di patate fritte e,come se fosse un unico film, godervi gli episodi,di seguito uno dopo l'altro.

Anche le MALEDETTE ZANZARE leggono LIBRI DA LEGGERE assieme agli SPETTRI DELLA ZONA UNOUNO.

Lo so. Nemmeno LINA Wertmuller nei suoi giorni peggiori si sarebbe inventata un titolo del genere. Però sono reduce da due turni di notte consecutivi al lavoro e non me ne è venuto in mente nessun altro..
I miei compagni di cella, oops volevo dire di Blog, invece con l' arrivo dei primi caldi sfornano novità su novità e progetti uno dopo l' altro, facendomi fare la figura dell' inveterato pigrone. Cosa che per altro, sono veramente.
In rete, ci sono tante novità interessanti, però,e mi fa piacere farne parte. E in più cosa non disprezzabile, provengono tutte da persone meritevoli di aver successo...


Il buon Corà, dopo vari raccontini antipasto, come TRES su CARNEVALE ( forse una delle migliori antologie italiane degli ultimi anni) ha fatto uscire il suo primo libro.
MALEDETTE ZANZARE,è pubblicato direttamente in edizione digitale, QUI se ne parla.Certo gli devo ancora perdonare il fatto di aver usurpato il mio amato fiume Brenta con la sua storia splatter, ma il buon Silente con il suo stile sempre scorrevole e divertente, si fa perdonare.
Io sono notoriamente un Neanderthal, quindi spero in una futura edizione cartacea, vero che la farete prima o poi? Vero?
Certo Corà ha i suoi difetti, ad esempio è convinto che Dan Simmons sia l'identità segreta di Joe Lansdlale però sa scrivere... quindi se non avete mai letto un e-book prima d' ora, magari cominciate con questo.




Veniamo ora a chi dei libri si occupa della parte grafica : Matteo Poropat da tempo si occupa ( e bene di tutto ciò, che riguarda l' impaginazione sia di edizioni cartacee che digitali con la sua EBOOK AND BOOK. Spesso anche con giovani e meritevoli autori.
L'ultima creazione è SPETTRI DELLA ZONA UNOUNO di Enzo MIlano.
Dalla sinossi del romanzo di cui si parla su QUESTE pagine mi sembra un Cyberpunk interessante.
Prometto che sfuggirò la mia naturale idiosincrasia per le edizioni digitali con questi due libri e di parlarvene presto più diffusamente in mie recensioni.
Perchè ve ne parlo ?
Perchè credo che la narrativa di genere Italiana, meriti di crescere e svilupparsi e che i giovani autori vadano sostenuti da lettori ed editori.
Perchè vorrei poter vedere più coraggio da parte degli editori Italiani nel proporre nuove opere ai lettori e non che gli autori debbano per forza autoprodursi.
Perchè credo che sia giusto che gli autori possano avere un qualche riscontro anche economico per le loro opere.
Perchè, non vorrei più trovare in libreria solo le ristampe di King, o libri di vampiri ghei per bimbeminkia.
E solo con operazioni come i due libri di cui vi ho parlato si può pensare di cambiare un poco le cose.


La terza segnalazione, non è proprio una novità ma ormai una piacevole certezza.
Di blog dedicati alla lettura in rete se ne trovano molti, però uno dei più belli, almeno per me è QUESTO LIBRI DA LEGGERE.
Già il sottotitolo : IL RISTORANTE DELL' ANIMA è significativo di quale che sia lo stile della padrona di casa; MICHELA, non si fossilizza su un solo genere, ma è una lettrice onnivora. Ama la lettura, sa scrivere ed i risultati si vedono sui suoi post.
Provate a fare un giro sul suo blog e vi sembrerà dalle sue descrizioni quasi di respirare i libri di cui vi parlerà. Michela vi prenderà per mano e vi farà amare gli autori, e vi ricorderà che la carta stampata,spesso, è fatta della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Con poche parole vi farà entrare diritti nel' atmosfera del racconto.
E dopo non vorrete più uscirne.

IL GRAN SACERDOTE DI ATLANTIDE.


Sin dalle sue origini il cinema horror Americano ha sempre utilizzato all' interno delle sue pellicole numerosi attori inglesi. Questo oggi quanto nel suo primo periodo di splendore :gli anni trenta e quaranta, con i grandi classici UNIVERSAL. Vuoi per la loro maggior professionalità rispetto alle loro controparti statunitensi, vuoi per la loro adattabilità, tanti sono stati i caratteristi Britannici che hanno calcato le scene dei film Americani. George Zucco, probabilmente è stato uno dei primi, forse uno dei più dimenticati oggi.
L' attore di Manchester è stato però uno dei più apprezzati villain della celluloide: un vero habituè delle pellicole thriller ed horror dell' epopea del cinema in black and white . Quando nel 1939 i produttori andavano in cerca di un attore che impersonasse un Moriarty credibile da poter contrapporre al grande Basil Rathbone ne LE AVVENTURE DI SHERLOCK HOLMES pensarono immediatamente a lui. Quando negli anni successivi le Major come la UNIVERSAL, o le case minori come la MONOGRAN o la PRC avevano bisogno di antagonisti efficaci nei numerosi horror dell' epoca nessun altro attore era più adatto di George Zucco. Se la notte presi dall' insonnia vi è capitato di assistere a retrospettive di film con scienziati pazzi, beh è allora avete visto probabilmente un film con George Zucco.


Questa è la parte seria e vera riguardo a George Zucco. C'è però una fastidiosa leggenda sorta molto dopo la morte dell' attore Inglese.
Se chiedete a qualche appassionato ci sarà sicuramente qualcuno che vi farà la descrizione di George Zucco come di un pazzoide affascinato o praticante di magia nera. Tanto fissato da non confondere più i ruoli che interpretava dalla vita reale al punto di passare buona parte della sua vita alla ricerca del Necronomicon (già,proprio QUEL Necronomicon).
Ci saranno altri tizi, la maggior parte in assoluta buona fede, convinti che il brillante caratterista morì completamente pazzo all' interno di un Sanatorio, e terrorizzato dall' idea di essere perseguitato da Chtulhu (già, proprio QUEL Chtulhu).
Infine qualcun altro rincarerà la dose raccontandovi la parte finale della storia, quella che racconta di come la figlia e la moglie di Zucco alla mezzanotte successiva alla morte dell' attore si fossero suicidate..o addirittura sparite misteriosamente senza lasciare traccia.
Affascinante vero?
Affascinante. Ma ovviamente più falso dello scheletro dell' uomo di Piltdown, o di uno degli scoop di MISTERO su Italia uno.
Stavolta però i colpevoli, non sono quei buontemponi di Bossari e Degan, ma un simpatico quanto inaffidabile signore di nome Kenneth Anger, lui sì grande appassionato di esoterismo.


Anger, artista famoso( o famigerato, a seconda dei punti di vista) per essere stato simpatizzante delle teorie di Aleister Crowley, per aver, prima collaborato in alcuni progetti e poi litigato, con Jimmy Page dei Led Zeppelin. Nonchè per alcuni libri come HOLLYWOOD BABILONIA o film sperimentali tra cui INVOCATION OF MY DEMON BROTHER a cui collaborarono Mick Jagger e l' ex membro della Manson Family ( già proprio QUEL Charles Manson) Bobby Beausoleil.
Anger, nel 1988, quindi molti anni dopo la morte di Zucco diede alle stampe HOLLYWOOD BABILON II. il seguito del suo libro più famoso in cui inventò, tra le altre,la falsa storia sulla pazzia e la morte del caratterista Inglese. Zucco, fu solo una delle tante personalità di Hollywood ad essere vittima del libro di Anger; ma probabilmente la più maltrattata dall'invenzione proprio per il tipo di film da lui recitati.
Nella realtà il povero ed oggi semidimenticato attore, nella realtà descritto dalla maggior parte dei suoi colleghi come una persona schiva e gentile; diverso dai ruoli perversi e malevoli recitati morì per una banale e terrena polmonite in un ospedale Losangelino e la moglie e la figlia gli sopravvissero per diversi anni, prima di spegnersi per cause assolutamente naturali.
Vatti poi a fidare dei biografi.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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