DA LORD OF LIGHT AD ARGO - Un Guest Post di Ivano Landi - Prima Parte

Questo post si inserisce all’interno del progetto di collaborazione tra blogger nato con il nome Pax Fantascientifica e poi divenuto Cosmolinea B- Log. Questo significa che il seguente articolo in due parti compare in simultanea anche nel blog di Ivano Landi Io e Ivano ci siamo accordati per inserire entrambi i loghi , uno all'inizio e l'altro alla fine del post.
QUI trovate il post di Ivano Landi.
Ringrazio Ivano che ha scritto questo splendido articolo in due parti e per avermi proposto la pubblicazione anche su Nocturnia.
Buona lettura



Da Lord of Light ad Argo - Quando Jack Kirby e Barry Geller provarono a cambiare il mondo /1 di 2 
di Ivano Landi


Quando mio padre mi fece vendere tutti i fumetti perché "non distruggessi la mia mente", non osai dirgli che la mia mente, grazie a Jack Kirby, se ne era già andata. L'influenza di Jack crebbe in me per i successivi quattordici anni, ispirandomi la scelta di studiare fisica, la visione di altri mondi, altre culture, altre dimensioni, e le possibilità future delle nuove tecnologie. (Barry Geller)




Quelli di voi che sono nati prima, o durante, gli anni '60, ricorderanno probabilmente la crisi degli ostaggi dell’ambasciata americana a Teheran, per averla vissuta in diretta attraverso i telegiornali     e la stampa. Chi è nato dopo potrà invece averne sentito parlare per la prima volta solo grazie a un film del 2012, intitolato Argo, con la regia di Ben Affleck, che ne è anche l'interprete principale. Questo post si occupa, in modo diretto, della vicenda degli ostaggi, e, in modo indiretto, del succitato film, poiché tratta di una serie di circostanze particolari rievocate, sebbene alla lontana, anche dalla pellicola di Affleck.

Tutto, com'è noto, ebbe inizio la mattina del 4 novembre 1979, quando un folto gruppo di studenti universitari iraniani, fedeli alla rivoluzione khomeinista dell'anno precedente, dette l'assalto all'ambasciata statunitense di Teheran. Si trattò del non facilmente prevedibile sbocco di un braccio di ferro che andava avanti da mesi, da quando cioè gli Stati Uniti avevano concesso asilo al deposto
Shah Reza Pahlavi (1919-1980), salito al potere un quarto di secolo prima grazie a un colpo di stato, in gran parte organizzato dagli stessi americani, che aveva rovesciato il governo del presidente eletto Mohammad Mossadeq (18821967). Il risultato dell'assalto fu la cattura di cinquantadue cittadini statunitensi, tenuti poi segregati nei locali occupati della sede diplomatica, come merce di scambio per la riconsegna dello Shah da parte del governo americano. Questo per 444 giorni, la durata di una crisi internazionale che, oltre a portare il mondo sull'orlo di una nuova grande guerra, minò nel profondo la fiducia del popolo americano e azzerò ogni speranza del presidente Jimmy Carter di essere rieletto per un secondo mandato alla guida del suo Paese.

Non tutti i cittadini americani presenti nell'ambasciata al momento dell'assalto furono però presi prigionieri. In cinque - i diplomatici Mark Lijek e Joseph Stafford, le rispettive loro mogli, Cora e Kathleen, e Robert Anders, un alto rappresentante addetto ai visti - si trovavano nell'unico edificio della struttura con accesso diretto alla strada e riuscirono a sfuggire alla cattura, mescolarsi alla folla e rifugiarsi nell'appartamento di Anders. Continuarono poi, per alcune ore, grazie a una radio collegata al network dell'ambasciata, a seguire il succedersi degli eventi, grazie soprattutto al racconto in diretta del cronista Codename Palm Tree - alias di Henry Lee Schatz, un diplomatico addetto in realtà alla raccolta e all'analisi di dati sull'agricoltura iraniana - che vedeva tutto dal suo ufficio al sesto piano di un palazzo antistante la sede diplomatica. Ma già alle tre del pomeriggio ogni comunicazione in lingua inglese era cessata, compreso quella di Codename Palm Tree.

Ma facciamo adesso un salto spazio-temporale e spostiamoci al di là dell'Europa e dell'Atlantico, e alla mattina del giorno successivo, il 5 novembre. Dopo che il Consiglio rivoluzionario iraniano aveva subito respinto ogni possibilità di trattativa, agli americani non restava che percorrere la strada dell'operazione clandestina, ossia passare la patata bollente alla CIA. In particolare, la guida delle operazioni venne affidata al trentottenne Tony Mendez, da quattordici anni agente del dipartimento di scienza e tecnologia della famosa, e famigerata, agenzia di intelligence. Ma è soprattutto la sua
passata esperienza sul campo, come specialista in esfiltrazioni attraverso cambi di identità, a farlo ritenere l'uomo giusto a risolvere il caso.






Mendez, ancora all'oscuro dell'esistenza dei cinque fuggitivi, concentrò dapprima i suoi sforzi sulla ricerca di un modo di liberare i cinquantadue prigionieri in ambasciata. Ma si trattava di un compito tutt'altro che facile, dopo che la rete d'intelligence stabilita dalla CIA in Iran ai tempi dello Shah era andata quasi completamente distrutta e con gli unici tre agenti rimasti sul campo tutti e tre prigionieri nella sede diplomatica. La soluzione che propose, fingere di restituire il corpo dello Shah usando un body double cadavere venne bocciata dai vertici della Casa Bianca e tutto sembrava ormai giunto a un punto morto. Finché un giorno gli fu consegnato un dispaccio segreto del Dipartimento di Stato che lo avvisava di sei cittadini statunitensi scampati alla cattura e nascosti da qualche parte a Teheran. Erano loro a correre i rischi più seri nell'immediato, dal momento che la sede diplomatica aveva pur sempre puntati addosso gli occhi del mondo intero, e fu deciso che il loro caso dovesse avere la precedenza. Mendez, stavolta, non ebbe dubbi sul suo piano d'azione: prima avrebbe procurato ai sei delle false identità, poi si sarebbe recato in Iran, li avrebbe accompagnati all'aeroporto e fatti imbarcare su un volo di linea.

A Teheran, nel frattempo, i cinque si erano divisi in due gruppi e avevano trovato rifugio nelle residenze diplomatiche dell’ambasciatore canadese Ken Taylor, e di John Sheardown, un altro membro della stessa ambasciata amico di Anders. Da Sheardown trovò inoltre rifugio Henry Lee Schatz, vale a dire Codename Palm Tree, tenutosi nascosto fino ad allora nella residenza di un diplomatico svedese. I sei fuggitivi formavano così, per la prima volta, un unico gruppo. Ma la loro situazione era tutt'altro che comoda. Più volte i Guardiani della rivoluzione erano arrivati a un passo dallo scoprire i loro nascondigli, mentre il paziente lavoro di ricostruzione dei documenti fatti a striscioline dagli americani al momento dell'assalto all'ambasciata, portato avanti da dei tessitori di tappeti iraniani, avrebbe potuto condurre da un momento all'altro alla scoperta che mancavano sei persone all'appello*. Inoltre, a peggiorare le cose, ci si mettevano anche gli organi di stampa americani, che cominciavano a far filtrare voci sul loro conto. Il 10 gennaio 1980, un cablogramma dettato da Mark Lijek e
Robert Anders, con una richiesta di soccorso immediato, fu recapitato a Washington attraverso l'ambasciata canadese.






Tony Mendez aveva nel frattempo deciso di fornire a sei proprio delle identità canadesi. Gli mancava solo una storia plausibile da fornire alle autorità iraniane riguardo alla loro presenza a Teheran. Giornalisti, membri di associazioni umanitarie e prospettori petroliferi nordamericani erano una presenza costante da quelle parti, ma erano anche tutti strettamente monitorati. Il Dipartimento di Stato gli propose allora di trasformare i sei in insegnanti in cerca di impiego, ma c'era il dettaglio, non da poco, che tutte le scuole in lingua inglese della capitale iraniana erano state chiuse. Mendez respinse inoltre l'idea del governo canadese, di trasformarli in agronomi: da quelle parti, fece notare, il suolo si ricopre di neve a gennaio. Un'altra settimana si era così conclusa con un nulla di fatto.

Ma Mendez ebbe infine un'intuizione, che capì subito essere quella giusta. I film di fantascienza, rifletté, erano spesso girati in località esotiche che dovevano evocare il paesaggio di un altro pianeta, cosa di meglio quindi che trasformare i sei uomini in una squadra di pre-produzione approdata in Iran alla ricerca di una location adatta a girarvi un film hollywoodiano ad alto budget. Un investimento più che allettante per il nuovo governo iraniano, affamato di dollari. Mendez si dedicò così a particolareggiare il suo piano, che poi propose ai suoi superiori, ottenendo, sebbene a denti stretti, il loro sì e quello della Casa Bianca. Tutto è pronto, a quel punto, per l'entrata in scena di Kevin Costa Harkins, produttore cinematografico irlandese di belle speranze.







Il 19 gennaio 1980, Tony Mendez AKA Kevin Costa Harkins vola a Los Angeles con 10.000 $ in tasca per incontrarvi il truccatore cinematografico John Chambers (1922-2001), da tempo suo collaboratore alla CIA e vincitore dell’oscar per il miglior make-up con Il pianeta delle scimmie. Chambers accetta di collaborare con Mendez e coinvolge a sua volta nel progetto un amico e collega, come lui specialista in make-up, di nome Robert Sidell. In quattro giorni i tre mettono in piedi una finta casa di produzione, la STUDIO SIX PRODUCTIONS, più sei finte identità e sei finti curriculum per le sei persone che avrebbero formato la finta troupe cinematografica. E il film? A quello provvederà lo stesso Chambers.

Dobbiamo fare adesso un salto di alcuni mesi, indietro fino al giorno in cui John Chambers ricevette una telefonata da Barry Ira Geller. Geller, uomo di scienza oltre che scrittore e produttore per il cinema e la televisione, aveva acquistato i diritti cinematografici del romanzo di fantascienza di Roger Zelazny (19371995), Lord of Light, aveva scritto la sceneggiatura del film che ne avrebbe tratto e raccolto i fondi necessari alla sua produzione. Si era poi messo alla ricerca di qualcuno che disegnasse come Jack Kirby (1917-1994), il celebre autore di fumetti idolo della sua infanzia e adolescenza, per realizzare i disegni di scena. Ma nessuno dei disegnatori che gli si proponevano appariva abbastanza bravo ai suoi occhi da reggere il confronto. Allora, si disse alla fine, perché non provare a interpellare direttamente Jack Kirby?



* * *


* I documenti in questo modo recuperati furono in seguito pubblicati dal governo iraniano in una serie di libri raccolta sotto il titolo Documents From the US Espionage Den.

L'immagine in alto sotto il titolo è: Jack Kirby, Brahma's Pavillons of Joy (1978, colori di Mark Englert, 2015).

Le altre immagini sono frames del film Argo (Ben Affleck, 2012).

INTERVISTA CON TRICIA SULLIVAN !

Ciao a tutti gente!
Finalmente riesco a presentarvi l'intervista con la scrittrice Tricia Sullivan, l'autrice del romanzo Selezione Naturale pubblicato l'anno scorso da Zona 42.
Tricia è una delle voci nuove della fantascienza internazionale: un' artista di origine statunitense ma che da anni vive e lavora in Gran Bretagna.
Desidero ringraziare due persone: la prima è proprio Tricia Sullivan, per la sua pazienza nel confrontarsi col mio pessimo inglese, per la sua disponibilità e per la sua sincerità.
Nel caso vogliate approfondire QUI trovate una breve scheda sulla autrice.
La seconda è Andrea Viscusi che mi ha fatto la gentilezza di tradurre per me l'intervista!
Grazie Andrea! Mi hai davvero aiutato molto in un periodo incasinato della mia vita!
Anche per questo troverete una novità rispetto alle precedenti interviste con la traduzione in italiano ( in rosso nel testo) affiancata alla versione originale in inglese ( in nero nel testo)
Buona lettura a tutti! Attendo i vostri commenti


Accade in Italia # 26 - Le Ultime Segnalazioni di Aprile


Il nuovo lavoro (temporaneo ma dagli orari spaccati, molto spaccati ) mi sta lasciando davvero poco tempo per il blog e - credetemi- mi dispiace veder languire la mia creatura. Tuttavia in questo fine settimana dovrei riuscire ad avere tempo per far uscire questa serie di segnalazioni ed anche per cominciare a scrivere la recensione di un film che recentemente ha fatto davvero parlare molto di se.
Penso che dovrei riuscire anche a tornare a visitare i vostri blog a breve.
Insomma, farò di tutto per mantenere il contatto visto che mi mancate davvero molto tutti quanti.
Adesso però cominciamo con le segnalazioni, davvero molto ghiotte anche stavolta.

1)   ARCANI MAGGIORI"  DI SERGIO L. DUMA

Di Sergio L. Duma ho già parlato in passato (QUI). Adesso vi presento la sua ultima uscita, un thriller in piena regola:

Titolo: ARCANI MAGGIORI

Un paese di provincia. Un adolescente che ha una relazione con un compagno di classe. La sua vita sconvolta dalla scomparsa di Lisa, la ragazza più bella della scuola, che frequentava adulti ed è forse finita in un brutto giro. Numerose persone avrebbero avuto interesse a farle male. Il leader di un gruppo di naziskin potrebbe conoscere particolari importanti sul suo conto. Lo stesso vale per una ragazza che la incontrava di frequente per ragioni enigmatiche. Persino l’insegnante di religione della scuola, un fascinoso sacerdote, sa qualcosa al riguardo. Mentre l’esistenza del protagonista diviene più problematica, il mistero si fa più intricato, e la soluzione si trova in una soap opera intitolata Amore Infinito, imperniata sugli intrighi di un’infida casalinga, e sulle figure dei tarocchi, gli Arcani Maggiori, letti da una vicina di casa del ragazzo. Alla fine, il protagonista intuirà tutti i collegamenti e scoprirà la verità. E nel colpo di scena finale, ci sarà un inaspettato ribaltamento di prospettiva.

Prezzo versione cartacea: € 17,50
Prezzo versione ebook: € 6,99
ISBN: 9788869342301
ASIN: B06Y1PY8TX
Pag. 408

Link Acquisto 1: http://www.bibliotheka.it/Arcani_maggiori_IT

Link Acquisto 2: https://www.amazon.it/Arcani-Maggiori-Thriller-Sergio-Duma-ebook/dp/B06Y1PY8TX/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1491469496&sr=1-1&keywords=sergio+l.+duma

2) " L' INCONSISTENZA DEL DIAVOLO " DI DANIELE PICCIUTI

Anche di Daniele Picciuti ho già parlato in passato ( QUI), con molto piacere ritorno oggi ad ospitarlo su queste pagine virtuali.


La storia è quella di Maura Allegri, una giovane giornalista che, alla ricerca della storia giusta che le permetta di far colpo sul suo capo, si ritrova a pedinare un uomo inquietante dalla bocca storta che, da alcuni gesti e sguardi intercettati mentre era in metropolitana, lei sospetta essere un pedofilo. L’uomo scompare in una fabbrica abbandonata dove lo aspettano altri criminali con i quali ha degli affari in corso. Maura scopre così che una bambina e una ragazza sono tenute prigioniere ma, prima che possa chiedere aiuto, viene scoperta e costretta a fuggire nei meandri della fabbrica, che sarà preludio a una vera e propria discesa negli inferi.
Ciò che viene chiesto al lettore è che cosa sia il diavolo, se esiste davvero o se il male è soltanto frutto delle scelte degli uomini. Per Maura la risposta è nel titolo stesso del romanzo mentre per altri… non è così.
L’inconsistenza del diavolo è un thriller claustrofobico, a tratti psicologico, in cui non mancano azione e immagini violente ma, come di consueto, mai fini a se stesse.


Daniele Picciuti è romano, classe 1974, vincitore e finalista a numerosi concorsi letterari, ha all’attivo varie pubblicazioni in antologie multiautore. È Presidente dell’Associazione Culturale Nero Cafè. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Ritorno alla Mary Celeste (Dunwich Edizioni, 2013), La polvere del tempo (Nero Press, 2014), Terraluna (Runa Editrice, 2014), Virtual Flux e Room 12 (Delos Digital. 2014), R’lyeh. Dal profondo (Dunwich Edizioni, 2015), Clowns vs Zombies, scritto a quattro mani con Luigi Bonaro (Nero Press Edizioni, 2015). A dicembre 2015 è uscito il romanzo Nero Elfico (Watson Edizioni), vincitore nel 2016 del Premio Cittadella come migliore romanzo Fantasy. Sempre nel 2016 esce I Racconti del Sangue e dell’Acqua, dopo l’esordio nel 2011 con Bel-Ami Edizioni (vincitore nel 2013, del concorso letterario Io Scrivo), in una nuova edizione illustrata da Roberta Guardascione, sotto il marchio Nero Press Edizioni.

Daniele Picciuti
L'INCONSISTENZA DEL DIAVOLO
Collana: Le Vespe. Ed. GOLEM
pag. 256  
€ 9,90
ISBN 978-88-98771-71-4


3)  "UN FANTASMA MOLTO AFFAMATO"  DI EMILIA CINZIA PERRI

Una segnalazione da parte di una mia conoscente dei tempi in cui a Napoli realizzavo fanzine (cioè per chi non lo sapesse, delle riviste amatoriali cartacee realizzate tramite fotocopie e distribuite gratuitamente in alcune librerie e fumetterie della città partenopea.
Mi atteggiavo a grande artista, a ripensarci bene mi sembra non una vita ma tante vite fa.
Con grande gioia do il giusto spazio alla mia "storica" amica Emilia Perri.

Un romanzo fantastico per ragazzi ambientato durante l’Hungry Ghost Festival di Singapore

Ang Mo Kio, periferia di Singapore.

Come ogni anno, gli abitanti della cittadina si preparano al ritorno dei defunti. È iniziata, infatti, la Festa dei Fantasmi, il periodo in cui, secondo tradizione, le anime dei morti abbandonano il mondo delle ombre e vagano tra i vivi, spinti dalla fame. Mei Lin Chen, adolescente insicura segretamente innamorata dell’amico Faran, conosce bene le regole per la convivenza: deve ignorarli, lasciarli in pace e, se sente chiamare alle sue spalle, non deve rispondere, perché potrebbero essere loro. Quando scopre che il fratellino Yan vede i fantasmi e ha risposto al richiamo di uno di questi, la sua vita si complica. Lo spirito, un vecchio dalla pelle bianca, ha appena aggredito Faran e adesso sembra essersi attaccato a Yan e ai genitori.
Cosa fare? E, soprattutto, come liberarsene? Il target ideale della storia va dai 7 ai 12 anni

Emilia Cinzia Perri, Un Fantasma molto Affamato

pagine 106, 10 euro, Collana Colori, Watson edizioni

Cover di Silvia Vanni, da Aprile 2017 in libreria

ISBN9788898036943

Sito della casa editrice: http://watsonedizioni.it/

Autrice Emilia Cinzia Perri

Vive tra Roma e Bologna e insegna materie letterarie nei licei. Ha seguito corsi di scrittura e sceneggiatura e vinto nel 2005 il premio Carlo Boscarato per la sceneggiatura dell’albo Korea 2145. Diversi suoi racconti sono stati pubblicati in antologici editi da Delos Books, Plesio editore, Alcheringa, La lettera scarlatta. Nel Novembre 2016 è edito da Kleiner Flug, su disegni di Silvia Vanni, il graphic novel “Salomé”, di cui firma la sceneggiatura.


  )  LE GRAPHIC NOVELS DI STEFANO LABBIA

Mi scrive anche Stefano Labbia un giovane autore di fumetti.
Ecco come si presenta:
Sono un giovane autore romano in procinto di uscire con due graphic novel, una a colori e di genere supereroistico, per così dire, ed un'altra di genere black humour - gangster in tricromia.
La prima ha editore e sarà probabilmente distribuita nel circuito delle librerie specializzate, la seconda vedrà la luce con un albo autoprodotto a breve - 50 pagine / tavole - ma distribuito presso il circuito delle librerie (Feltrinelli - Mondadori etc.).



KREMISI di Stefano Labbia
Sinossi: Giorni nostri. USA NY. Jackson Moore è un metalmeccanico newyorcheese di origini africane sui trent'anni. Ha un figlio pre adolescente ed è vedovo. Un esplosione di un laboratorio segreto, presente negli scantinati di un palazzo newyorchese, lo travolge mentre una sera sta andando al lavoro. L'uomo rimane ferito e strane sostanze lo pervadono e confluiscono all'interno del suo corpo. Scopre, successivamente di potersi trasformare in Kremisi, un super essere in grado di fare qualsiasi cosa gli passi per la mente. I suoi poteri sono infatti illimitati. Salvo quello della conoscenza. Per trasformarsi basta che Jackson pensi al suo costume rosso e subito questi appare attorno al suo corpo. Ogni cosa che immagina viene creata istantaneamente, ogni potere che desidera, viene a lui donato solo usando il pensiero. Kremisi inizierà a pattugliare, così, New York di notte, in segreto. Ma quando il guerriero della notte (James Karl Viper ) si imbatterà in lui....




Killer Loop di Stefano Labbia
 Sinossi Giorni nostri. Kimberly – questo il suo nome "d'arte" - è un
uomo sui trent'anni. Girovaga per il mondo, armato del suo coltello a serramanico e della sua 9 mm munita di silenziatore. Irriverente e loquace almeno quanto Deadpool, con cui condivide la professione (killer prezzolato) ha in sé un dramma interiore che maschera attraverso sarcasmo ed ironia tagliente. Sua sorella, infatti, è stata brutalmente uccisa e violentata da una gang affiliata ad un sindacato criminale chiamato Pauraz. Ottenuta vendetta sui criminali colpevoli del massacro della sorella, l'uomo decide che la sua "missione" è quella di eliminare il marcio che si annida nella società. Dietro compenso, ovviamente. Ma, complice un misunderstanding, presto, incrocerà la strada proprio con Pauraz... Kimberly si troverà quindi ad affrontare, da solo, senza nessun aiuto, se non quello del(l'in)fido hacker Jimmy Jones, l'intero sindacato criminale. Una ricompensa a 5 zeri per chi lo porterà da loro, sguinzaglia piccoli e medi criminali che si gettano letteralmente alle calcagna del giovane killer. Preso tra fuoco incrociato, Kimberly sarà capace di arrivare sino alla fine e sgominare il male alla radice?

E per Aprile è davvero tutto!
Il prossimo mese forse il formato delle segnalazioni cambierà tornando ad una sola puntata mensile, una sorta di " best of" delle segnalazioni che mi giungeranno e che proporrò volta per volta secondo il mio sindacabilissimo giudizio.
E adesso, la domanda delle domande:
Quale tra le segnalazioni di oggi è stata stavolta la vostra preferita?

BUONA PASQUA !

Buona Pasqua a tutti gente!
Godetevi questi giorni sia che siate in ferie sia che lavoriate come me!



Auguri "Nocturni" a voi e alle vostre famiglie!
Ci risentiamo tra giovedì e venerdì con un nuovo post!

I Campi Elisi secondo Jennifer Marie Brissett

Con questo post riparto con un altra sana abitudine, ricordate quel progetto di collaborazione tra blogger di cui vi parlai l'anno scorso? 
Oggi io e Derek Zoo de Un Blog Senzapretese  aggiungiamo un altro importante tassello a quel discorso: il bravissimo Derek vi parlerà da par suo, del romanzo Elysium uscito qualche mese fa per i tipi di Zona 42 mentre il sottoscritto vi traccerà un breve, brevissimo ritratto della scrittrice Jennifer M. Brisset.

Il progetto era partito col nome Pax Fantascientifica e poi si era evoluto trasformandosi in Cosmolinea B- Log, io per non sbagliare inserirò entrambi i loghi uno all'inizio e l'altro alla fine del post.
Buona lettura!

Nocturnia in finale al premio Italia ( e in due categorie diverse!)

Mentre la vita fa il suo corso e -per l'ennesima volta- mi porta verso direzioni inaspettate con me che cerco di comprendere se questi cambiamenti possano rappresentare o meno una dimensione definitiva per il sottoscritto dalla rete arriva una nuova soddisfazione personale.
Ricordate il premio Italia, vero?

Ebbene per il secondo anno di seguito questo piccolo blog che risponde al nome di Nocturnia finisce nella rosa dei finalisti.
Con una piccola novità.


Se in passato finora Nocturnia concorreva infatti solo in una categoria quest'anno le candidature sono raddoppiate.
Ma come dico sempre: andiamo per ordine.

NON SI SEVIZIA UN PAPERINO (1972)

Questo articolo è dedicato alla memoria di Tomas Milian.


Accendura.  Basilicata. Nelle vicinanze di una moderna e trafficata autostrada la natura brulla e selvaggia domina ancora i paesaggi. 
Una mano femminile scava tra le rocce, estraendone fuori lo scheletro di un neonato. Poco distante alcuni bambini del paese, appena usciti dalla locale chiesa si divertono a spiare l'attività di due prostitute. La stessa mano femminile che aveva disseppellito il corpicino morto adesso compie alcuni riti di magia nera nei confronti di alcuni pupazzi dalle fattezze infantili. 
Uno dopo l'altro i bambini di Accendura vengono uccisi in maniera sempre più brutale. I sospetti d si concentrano esclusivamente nei confronti di una "maciara", una donna ritenuta colpevole di stregoneria e per questo esclusa dal resto della cittadinanza. Il caso assume ben presto una rilevanza nazionale focalizzando l'attenzione delle grandi testate giornalistiche del Nord Italia.  Andrea Martelli, uno dei cronisti di "nera" giunti in paese comprende quasi subito che gli omicidi nascondono qualcosa di molto diverso e molto più grande. L'unico però che sembra dargli ascolto è il giovane prete del paese. I carabinieri infatti preferiscono concentrare tutte le loro indagini nei confronti di Patrizia, la giovane e bella figlia di un industriale milanese, con alle spalle un passato da tossicodipendente.
Ma il paese ha già parlato, i contadini sono convinti di aver già individuato il vero colpevole delle morti. 
Tutti gli indizi sembrano portare alla "maciara".

Nel 1972, Lucio Fulci crea uno dei suoi film più riusciti, una pellicola che lui stesso considererà "tra le sue più riuscite" e di cui si riterrà più soddisfatto  In quell'anno con Non si sevizia un Paperino il regista romano gira un thriller a tutti gli effetti che però col passare del tempo sarà molto apprezzato  sopratutto dagli appassionati  horror.
Non si sevizia un Paperino è infatti principalmente un thriller, uno di quelli duri e cattivi all'interno del quale "il Terrorista dei Generi" si diverte però, per l'ennesima volta, a rimescolare le carte, ad infrangere ti cliché della materia  trattata.
Ma anche a rompere con i canoni "argentiani", che all'epoca, non solo erano di moda  ma che venivano quasi considerati come i soli possibili.

Accade in Italia #25 - Le Segnalazioni di Aprile

Aprile dolce dormire, si suole dire.
Non per me che dal 3 del mese comincio un nuovo lavoro (temporaneo e con degli orari spezzati) che mi terrà occupato quasi tutti i pomeriggi di aprile. La cosa potrebbe avere delle ripercussioni sulla programmazione del blog, più o meno nella stessa maniera di gennaio (ricordate?)
Però proverò lo stesso a scrivere e a fa uscire uno o due post al mese , così come cercherò lo stesso di venirvi a trovare sui vostri di blog.
Magari i post saranno più brevi e a cadenza più lunghe, ma ci saranno.
Voi però, provate a portare pazienza, ok?
Cominciamo quindi subito questa nuova puntata di Accade in Italia e cominciamola con il mantenimento di una vecchia promessa.

1) LE OPERE DI MARCO LAZZARA.

Chi segue questo blog conosce già molto bene il nome di Marco Lazzara, la sua è una presenza costante ed informata sia come lettore sia come blogger ( QUI) a anche come scrittore (QUI)
Adesso è con enorme piacere che segnalo proprio le due più recenti fatiche letterari del Lazzara "scrittore"

"ARCANI"  (2015)  GDS Edizioni



Durante una fiera di paese, un giovane uomo entra incuriosito nel padiglione della zingara. La donna lo strega con una sorta di malia, con cui lo tiene avvinto a sé, ed estratto un mazzo di tarocchi, inizia a raccontargli delle storie, una per ogni carta dei 22 Arcani Maggiori. Queste storie un po’ per volta si riveleranno collegate l’una all’altra da un misterioso filo conduttore, finché, giunti all’epilogo della vicenda, ogni carta verrà girata e ne verrà svelato il reale significato. Con richiami a Il Castello dei Destini Incrociati di Italo Calvino e L’Uomo Illustrato di Ray Bradbury, Arcani non è un semplice insieme di storie, ma rappresenta un autentico concept narrativo, dove il simbolismo dei tarocchi è solo uno dei tanti livelli interpretativi della storia che viene raccontata e che fa da cornice all’intera opera.
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Prezzo: 14,90 € (cartaceo); 2,49 € (e-book)
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“GUERRA E PACE SUL RETRO DI UNA CARTOLINA” DI MARCO LAZZARA (YCP, 2016)


Guerra e Pace ?????
Si può scrivere un racconto - un buon racconto - lungo una sola pagina? Ne sapeva qualcosa in proposito Jack Ritchie, che a proposito di un suo personaggio diceva: "quel tipo avrebbe potuto scrivere Guerra e Pace sul retro di una cartolina". Sono cento i racconti di questo libro, divisi in quattro sezioni a seconda del loro genere letterario, ma tutti hanno in comune di essere lunghi una sola pagina, racchiusi in una cornice letteraria che richiama "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino. C'è un viaggio in treno. Poi l'incontro con una misteriosa fanciulla, che però non è ciò che sembra. E una sfida mortale, prima che il treno giunga a destinazione. Questi sono gli elementi che danno il via a tutto quanto. E poi, come nel romanzo di Calvino, l'elemento conduttore è un libro, che alcuni vogliono scrivere, altri vogliono leggere, altri ancora vogliono riscrivere... Un gioco di scatole cinesi e di riferimenti letterari, fino a scoprire infine cos'è davvero questa Guerra e pace sul retro di una cartolina.

Videotrailer: https://goo.gl/vYNuka
Prezzo: 11,00 € (cartaceo); 2,49 € (e-book) Link acquisto (cartaceo): https://goo.gl/nzqnyl


Biografia:  Marco Lazzara nasce a Moncalieri, provincia di Torino, il 24 giugno 1984, giorno di San Giovanni Battista, ma anche Notte delle Streghe.
Dopo la laurea in Chimica, inizia a lavorare come docente per diverse realtà formative del Piemonte, dove si occupa di chimica, tossicologia, igiene alimentare, sicurezza sul lavoro, tematiche psicosociali.
Contemporaneamente ha iniziato a scrivere narrativa, a partire dalla pubblicazione di alcuni racconti su antologie.
I suoi libri sono “Incubi e Meraviglie” (2013), “Arcani” (2015), “Guerra e Pace sul Retro di una Cartolina” (2016).



Mi scrive Federica Leonardi, una scrittrice di quelle decisamente molto brave, da tenere d'occhio per segnalarmi l'uscita di un ebook, che sicuramente farà contenti tutti gli appassionati del fantastico made in Italy

Divagazioni Aliene è un  ebook che raccoglie i racconti vincitori  dello Short Kipple 2016.
Si tratta di tre racconti, che vanno dal weird alla sci-fi; oltre al  "Il mistero del tuo corpo",  il racconto  composto dalla Leonardi nella raccolta sono presenti "Parole di pioggia" di Gabriele Valenza e "Nostra signora Eternità" di Alessandro Schillaci.

L'ebook è pubblicato nella collana Capsule, ed è disponibile sia su Amazon 
che nel Kipple store.
Formato ePub e Mobi Pag. 51 0.95 
Sinossi : La poesia di un incontro lovecraftiano si espande sulla trama di una spiaggia isolata, nel passare degli anni, nel mutare della solitudine in consapevolezza e poi, nel destinare ogni ricordo al proprio fato. Tutto sembra un sogno e lo stacco del Fantastico si apposta su ogni lato dell’immaginazione, diventa realtà.     Federica Leonardi – Il mistero del tuo corpo
La trama del reale si compone d’infinite percezioni, sicurezze, sensazioni. Eric è uno di quelli che lavora col reale, e nei prolungamenti innaturali del corpo ha instaurato il proprio modello di vita e sostentamento. Le sue percezioni ESP ne fanno un esperto manipolatore mentale e così, ci sarà mai qualche sorpresa che potrà sconvolgergli la vita?  Alessandro Schillaci – Nostra signora Eternità
Può una favola essere un complemento all’esplorazione spaziale, alla sintesi tra incontri alieni e fede mistica, addirittura religiosa? Andando incontro al nostro destino esistono una serie di domande da risolvere, e tutto appare rivestito da una coltre indeterminata che rende la vita sospesa,  incerta; ma poi, trovare le risposte giuste renderà davvero la nostra vita connessa alle forze trascendentali dell’energia?    Gabriele Valenza – Parole di pioggia
Gli autori:
Federica Leonardi è nata nel mese dei morti, si approccia giovanissima alla letteratura crepuscolare, passando lunghi pomeriggi in compagnia di E. A. Poe. Da allora continua a leggere e scrivere di follie, corpi brulicanti e indecenti mutazioni.
Ha scritto alcuni racconti pulp, tra i quali il lungo Re di cuori (Delos Digital).
Nel 2015 ha esordito con il romanzo weird Il signor W. per la casa editrice LaPiccolaVolante.
Nel Novembre 2016 il suo racconto Dietro il frigorifero viene inserito nell’antologia Altrisogni Vol. 3 (dbooks.it) Nel Dicembre dello stesso anno, il racconto Sangue bianco viene pubblicato nell’antologia Strane Visioni, edizioni Hypnos.
Alessandro Schillaci nasce nel 1973 a Casale Monferrato. Laureato in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Torino, lavora come Software Engineer nel capoluogo piemontese.
Da sempre appassionato di narrativa e di fantascienza, è attratto da tutto ciò che riguarda tecnologia e antiche civiltà. Nel tempo libero si dedica, oltre che alla scrittura, alla progettazione e creazione di videogiochi in ambito mobile e desktop.
Nel 2016 è finalista a Lucca Comics 2016 per il premio “Start and Up” con il progetto Steampunk Adventure (videogioco Android e PC Desktop). Nel 2014 pubblica un videogioco sperimentale di narrativa interattiva, Little Falls sulle piattaforme Android e Pc. Nel 1995 vince il premio “Aleramicus” come miglior romanzo di Fantascienza (1995, Acqui Terme) e nel 1997 ottiene il terzo posto al premio di narrativa “Monferrato di racconto…” (1997).
Per due volte è finalista al premio di poesia “Ravasenga” (1996-1997 undicesimo e decimo posto, Casale Monferrato).
Gabriele Valenza è nato a Palermo nel 1984. Si è iscritto al corso triennale della scuola del fumetto di Palermo, ottenendo il diploma di fumetto nel 2011. Nello stesso anno ha collaborato con la rivista di cultura, scienza, arte e fotografia Alta Nox, per la quale ha scritto e disegnato alcune storie. Nel 2012 ha disegnato Female Force, William Moultoun Martson – The creator of Wonder Woman, per la “Bluewater Comics”. Nel 2015 scrive il suo primo libro: Gli osservatori, pubblicato su Amazon. Nel febbraio del 2016 pubblica il suo secondo libro: L’isola bianca: 33°22’04.0”N, 112°16’10.0”W.
E con questo è tutto!
Ci sarebbero state altre segnalazioni da fare, però in questo frangente ho preferito selezionare queste due per dargli maggior spazio e fornirgli la più ampia visibilità possibile.
Arrivederci alla prossima puntata!

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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