TALKING ABOUT MIGUEL ANGEL MARTIN

Sto provando a tornare attivo - lentamente, con i miei tempi - però non mi va di lasciare il blog sfornito del tutto fino a settembre, di conseguenza eccovi quindi una scheda sul disegnatore spagnolo Miguel Angel Martin e prima dell'inizio di luglio cercherò di farvi leggere anche l'intervista (altrimenti non dovessi riuscire a farcela, se ne riparla dopo al 16/07)  
Ci sono alcune persone che desidero ringraziare : lo stesso Miguel Angel Martin (che ebbi modo di di conoscere di sfuggita nel 1998 alla prima Napoli Comicon ) ed anche Michele Nitri della Hollow Press che mi ha messo in contatto con lo scrittore, senza dimenticare ovviamente il mio sodale TOM del blog The Obsidian Mirror che per primo mi ha ventilato la possibilità di poter intervistare gli autori collegati alla Hollow Press.
Adesso procediamo con la scheda.  ;)



Miguel Ángel Martín  alcuni anni fa venne definito dalla rivista TIME come il maggior disegnatore europeo di fumetti e la posizione di TIME non è certo isolata: infatti quando si tratta di stilare una classifica degli artisti più importanti sono molte le pubblicazioni che inseriscono il nome dell'artista iberico tra i maggiori disegnatori del mondo.

Sicuramente però Miguel Ángel Martín è anche uno degli artisti più trasgressivi e dissacranti dei nostri tempi, un fumettista in grado affrontare con sensibilità e nonchalance anche i temi più scottanti
Non a caso il suo personaggio più conosciuto, il suo fumetto simbolo corrisponde al nome di Brian the Brain.  Brian è un bambino nato nel futuro, sprovvisto di scatola cranica a causa di un esperimento a cui si è sottoposta la madre: il cervello di Brian rimane così esposto in bella vista rendendo il personaggio spesso vittima di gesti di di incomprensione ed emarginazione. Ma Brian riesce comunque a conservare una profonda umanità che lo rende estremamente più sensibile e "normale" della maggioranza delle persone (oltre ad avere poteri telecinetici e telepatici ereditati dall' esperimento, il che decisamente non guasta)



Del resto, la società futura in cui vive, respira ed agisce Brian the Brain si rivela piena di storture, di malattie, perfino di paure. Un luogo dove  parole  come "normalità ed "anormalità"e" non hanno più ragione di esistere e dove l'orizzonte sembra farsi perennemente più scuro.

Ma a voler ben vedere il leit motiv di tutta l'opera di Miguel Ángel Martín sembra consistere proprio in un continuo tentativo di voler  chiarire e definire - prima di tutto agli occhi dello stesso artista ed in secondo luogo nei confronti dei lettori -  quale possa essere  la definizione di patologia ( in tutti, ma proprio tutti i suoi aspetti ) - tentativi che finiscono indubbiamente per spostare l'asticella sempre più in là la stessa definizione del significato di "patologia".

Il tutto comunque con uno stile semplice e lineare ed a suo modo accattivante.

Qualche dato biografico: Miguel Ángel Martín è nato a Leòn nel 1960 ed è proprio nel comune spagnolo che l'illustratore muove i suoi primi passi; nel 1986 il "nostro" pubblica la sua "Cronica Negra" sul giornale La Cronica di Leòn
 mentre negli anni successivi  M.A.Martín comincerà a pubblicare le sue illustrazioni e tavole all'interno di quotidiani spagnoli come El Pais e riviste internazionali come la prestigiosa Rolling Stone. Appaiono anche i primi album (come il già ricordato Brian the Brain il cui primo volume risale al 1995 o Rubber Flesh cominciato nel 1993) mentre le riviste a fumetti internazionali si disputano le sue storie a fumetti.
E sono nomi importanti, dalle iberiche Makoki ed El Vibora passando per la greca Babel fino alle italiane Blue e Selen

Nel corso di queste storie l'autore affina sempre di più il suo personale stile narrativo che mescola cronaca nera, violenza, sesso e finto cinismo.

Giungono anche numerosi premi, impossibile citarli tutti, basta ricordarne tre, che a loro modo raccolgono in linea ideale tutta la carriera del disegnatore. Si comincia infatti nel 1993 quando Martín vince il premio come artista rivelazione al Salon Internacional de Comics de Barcelona, nel 1999 invece arriva il celebre Yellow Kid in qualità di miglior disegnatore straniero all' Expocartoon di Roma. Infine nel 2007 proprio nel corso di una delle sue tanto amate Napoli Comicon giunge un ulteriore premio per festeggiare la raccolta The Complete Brian the Brain

Ma dall' Italia non giungono solo premi: nel 1996 la Procura di Cremona a causa dei suoi contenuti espliciti ordina il sequestro del volume Psychopatia Sexualis edito in nel nostro paese dal piccolo editore Topolin ed anche se alcuni anni dopo arriverà l'assoluzione totale per l'autore e per l'editore Jorge Vacca (proprio quest'ultimo se la vedrà brutta almeno nelle fasi iniziali della vicenda) per un certo periodo il disegnatore spagnolo sarà costretto a girare in lungo e per largo la penisola diventando una sorte di simbolo delle battaglie anti censura.



Ad ogni modo l'autore affronta la questione col sorriso sulle labbra ed ancora oggi ne parla in maniera quasi divertita.

Nel corso degli ultimi anni M.A.Martín ha continuato a disegnare e a collaborare con numerosi editori iberici ed italiani (ma non solo ) In particolare nel nostro paese le sue storie appaiono regolarmente sull' antologico U.D.W.F.G della già ricordata Hollow Press.
Quanto prima vi proporrò l'intervista che mi è stata rilasciata.

16 commenti:

Poiana ha detto...

Ciao Nick,
Mi sento molto ignorante, perché non ho mai sentito nominare né lui né le sue opere.
Ti aspetto e ti abbraccio forte forte
Poiana

Nick Parisi. ha detto...

@ Poiana
Non sei ignorante, quante cose scrivi tu sugli animali e sulla natura che io non conosco?
Ognuno di noi ha le sue specifiche conoscenze.
Un abbraccio.
Ad ognuno

Glò ha detto...

Fantastico Brian The Brain, che non avevo mai sentito nominare! Curioso anche lo stile, mi pare molto lineare e semplice, forse per qualche ragione legata alle tematiche affrontate? Probabilmente ne scoprirò di più grazie alla tua intervista! *__*
Ciao Nick! Un abbraccio!!! ^_^

Nick Parisi. ha detto...

@ Glò.
Lo stile è volutamente lineare, un po' c' entra la scuola spagnola che si basa proprio su una un certo tipo di tratto. Poi c'è da dire che indubbiamente Martin affronta temi difficili davvero scomodi e alle volte pesanti per questo credo che per contrasto l' autore voglia alleggerire il disegno.
Un abbraccio!!!

AleK ha detto...

Dedicato a chi si illude di vivere in una società che difende la libertà d'espressione. E' una lotta continua...

Ben tornato Nick! ^^

Pirkaf ha detto...

Delle opere di Martin conosco solo Brian, ma mi sono segnato anche le altre in prospettiva futura.
Bentornato. ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ AleK
Grazie davvero!
Non è ancora un ritorno in pianta stabile ma non mi andava di lasciare completamente sguarnito il blog.

Nick Parisi. ha detto...

@ Pirkaf
Non eri il solo, anche molte altre persone che conosco erano a conoscenza solo di Brian. Io stesso ho citato solo una parte delle infinite opere di Martin.
Brian inoltre- almeno per me- è anche la più bella tra le sue opere.
Grazie per il bentornato. ;-)

Patricia Moll ha detto...

Piacere risentirti Nick!
Non amo i fumetti e simili però sono sempre interessanti i tuoi post.
Un abbraccio

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
I tuoi incoraggiamenti sono sempre i benvenuti.
Un abbraccio.

Obsidian M ha detto...

Sono contento che questa intervista sia andata in porto. Chi meglio di te avrebbe potuto realizzarla? ^_^

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M.
Merito anche tuo che mi hai messo in contatto con Nitri. ;)

Ivano Landi ha detto...

Bentornato Nick. E con un mio coetaneo!

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Ogni cosa x i miei lettori!

cristiana marzocchi ha detto...

L'interesse suscitato dal post, compensa parzialmente la tua latitanza.
Buona domenica!
Cri

Nick Parisi. ha detto...

@ cristiana2011
Più bel complimento non mi potevi fare! :)
Buona domenica anche a te!
Nick

Ricordando il passato

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