PIU' QUARANT'ANNI CON STAR WARS: SENSAZIONI E SUGGESTIONI .


Il 25 maggio del 1977 negli Stati Uniti usciva il primo Star Wars, quello che anni dopo sarebbe stato conosciuto meglio come Episodio IV: A New Hope.  Ben pochi scommisero sul successo della pellicola, tra questi c'era perfino l'attore più famoso tra quelli che avevano partecipato alle riprese, il britannico Alec Guinness (che ebbe sempre un rapporto molto controverso con la saga e con Obi-Wan Kenobi il personaggio da lui interpretato). Nei primi giorni solo una quarantina di sale in tutto il territorio americano accettarono di proiettare la pellicola e oltretutto solo in accoppiata con un altro film.
Dopo pochi giorni Star Wars si era trasformato nel maggior successo di quell'annata a livello mondiale.
Anche nel nostro paese Guerre Stellari, come fu tradotto da noi il titolo, si  rivelò come il film di maggior incasso del periodo, numerose persone accorsero a vedere quel film che all'inizio nessun Cinema voleva.
Tra questi c'era anche un bambino di appena otto anni portato al Cinema da suo padre, quel bambino come avrete capito ero io, la passione per la fantascienza ce l'avevo già ma quel film che nessun esercente voleva avrebbe rappresentato la consacrazione definitiva.
Questo però è un altro discorso. 
E lo faremo un'altra volta.



Maggio 2020.
Con la distribuzione nelle edicole e nei negozi specializzati di Star Wars: l'Ascesa di Skywalker in DVD è BluRay si chiude decisamente un ciclo. Nelle intenzioni della Disney che ne detiene i diritti questo non rappresenterà la chiusura del franchise che invece- come testimonia la serie The Mandalorian- dovrebbe continuare a lungo, ma solo la fine delle vicende della famiglia Skywalker.
Con L'Ascesa di Skywalker si conclude comunque un ciclo, un percorso durato 43 anni, una lunghissima cavalcata, sia pure con numerosi stop ed errori di percorso, che ha condizionato sia nel bene che nel male l'evoluzione dello stesso concetto di intrattenimento popolare.
Ma film dopo film, sceneggiatura dopo sceneggiatura si assiste anche a qualcosa d'altro.


Si nota come siano cambiate le nostre società e come si siano trasformati i rapporti all'interno di esse.

Prima suggestione:

Quando fu prodotto Episodio IV nel 1977 la quasi totalità dei personaggi principali appartenevano al sesso maschile. Protagonista assoluto era Luke Skywalker (l'attore Mark Hamill), spalla e comprimario l'antieroe Ian o Han Solo (quel' Harrison Ford che grazie a quella saga sarebbe diventato una star di fama globale). Lo stesso valeva per i piloti della Ribellione, per gli Assaltatori Imperiali, per i generali e per il villain Dart Fener\ Darth Vader.
L'eccezione in quel caso era rappresentata da Leia o Leila  Organa (l'attrice Carrie Fisher)che pur rappresentando un personaggio forte e volitivo, in grado di tener testa alle sue controparti maschili rimaneva pur sempre la classica "Principessa da Salvare."
Non si trattava di una scelta razzista o sessista, era semplicemente lo Spirito dei Tempi e (quasi) nessuno se ne stupì.
Quella era la norma, l'innovazione era rappresentata da Ridley Scott che in Alien nel 1979 creava una figura di donna indipendente (anche dal punto di vista sessuale) come Ellen Ripley, la differenza la cercava George Romero in Zombi \ Dawn of the Dead del 1978 raccontava un gruppo di sopravvissuti con un leader afromericano ma anche  di una ragazza che piano piano si affrancava sempre di più da una relazione limitante scoprendosi molto più coriacea di quanto essa stessa pensasse.
Ma Star Wars che metteva in scena una "Galassia lontana lontana" multietnica, polireligiosa e sopratutto multi-linguistica intendeva raccontare prima di tutto una bella e tradizionale fiaba adattandola ad uno scenario simil-fantascientifico e semi-fantasy.

Nel 1980 con Episodio V: L'Impero Colpisce Ancora sarebbe arrivato il primo comprimario afro-americano nella persona di Lando Calrissian (Billy Dee Williams) segno di una volontà di essere via via sempre più inclusivi (anche se va ricordato che già con Una Nuova Speranza la voce originale di Darth Vader proveniva dal grande attore afro-americano James Earl Jones.)  Inoltre i personaggi femminili avrebbero, sia pur lentamente, acquisito una sempre maggior rilevanza capitolo dopo capitolo.
Al punto che quando nel 2016 la Disney e J. J. Abrams con la sua Bad Robot vollero dare il via all'ultima delle tre Trilogie col Capitolo VII: Il Risveglio della Forza appena arrivò il momento di creare dei personaggi nuovi inserirono non un ma una protagonista assoluta chiamata Rey (la britannica Daisy Ridley) assistita da Finn un coprotagonista di colore (John Boyega)
In fondo non fecero altro che ri-narrare la stessa vicenda di Una Nuova Speranza ma da un punto di vista diverso, un voler forse giocare sul sicuro ma che non faceva altro che riflettere lo specchio di un mondo più globalizzato e interconnesso.
E nessuno (se non le menti più retrograde ) se ne è stupito o ci ha trovato qualcosa da ridire.
Era ancora una volta lo Spirito dei Tempi che era cambiato.

Seconda Suggestione: 

Quando George Lucas ha cominciato a girare la Trilogia Prequel o seconda Trilogia nel 1999 dopo una pausa di più di venti anni il mondo del Cinema non era certo stato fermo.
In particolare e quasi in contemporanea alla lavorazione del nuovo trittico di pellicole ( 1999-2002- 2005) c'erano in uscita  altre due trilogie che si contendettero i favori del pubblico e dei botteghini con l'universo della Forza; mi sto riferendo alle Matrix Series (1999- 2003-2003) dei fratelli e poi sorelle Wachowski e alla trilogia de il Signore degli Anelli di Peter Jackson (2001-2002-2003)
Furono in particolare gli Hobbit e gli Elfi neo-zelandesi gli ossi più duri, al punto che molti ipotizzarono o temettero la nascita quasi di una sorta di rivalità (molto più proclamata che reale) tra i rispettivi fandom.

Echi di quel confronto tra saghe si possono trovare in Clerks II il"parto"artistico del 2006 di un nerd e fan di tutto rispetto come Kevin Smith.
In una delle scene più conosciute Smith maestro e creatore del genere del meta-cazzeggio mette in piedi una discussione tra appassionati: Randal Graves, uno dei personaggi ricorrenti del suo universo (eh si, non solo esiste ma ha anche un nome: il View Askewniverse le cui figure più famose sono i due spacciatori Jay e Silent Bob, quest'ultimo interpretato dallo stesso Smith) ragazzone ormai sulla quarantina fanatico alla follia di Star Wars si trova a discutere con una persona vent'anni più giovane di lui che invece gli oppone il Signore degli Anelli come esempio di ciclo perfetto.
Una discussione tra "soggettoni" con gli stessi percorsi di vita ma con età diverse, in questa maniera la scena finisce per assumere  la valenza di un passaggio del testimone tra vecchi e nuovi nerd.

Va detto che Kevin Smith non è nuovo a questo tipo di interventi, il regista e sceneggiatore proveniente da Red Banks, New Jersey ama talmente la saga al punto da aver ironizzato diverse volte su di essa, spingendosi al punto di sbeffeggiare la natura del Mito stesso. Alcuni anni prima del film appena citato nel breve ciclo a fumetti di Clerks da lui scritti, lo stesso Randall e il suo amico Dante si imbattono e prendono parte ad un commercio illegale di rarissime, trashissime e sboccatissime (e per fortuna inesistenti nella realtà) action figures di Guerre Stellari che ritraggono i personaggi del film nelle posizioni più imbarazzanti possibili, compresa una  collezione chiamata Luke & Leia: Incesto. (Che-ripeto- nella realtà non sono mai esistite, ma solo una invenzione satirica della mente di Kevin Smith, per ironizzare sugli eccessi di un certo tipo di collezionismo)
 Ancora prima nel 1994 proprio con Clerks (film col quale Smith ha debuttato professionalmente),  Dante e Randall affrontano un altro dialogo rimasto famoso nel quale i due commessi si fanno domande sul destino degli operai che hanno costruito la Morte Nera e se abbiano mai goduto dei diritti sindacali.

Ma aldilà del meta-cazzeggio smithiano, la discussione tra Randall e il giovane appassionato del Signore degli Anelli esposta in Clerks II sia pure in maniera ruvida e pacchiana espone una verità assoluta. Ogni epoca, ogni generazione ha i suoi Simboli, i suoi punti di riferimento e i suoi capolari, veri o presunti che siano.
E ci sarà sempre qualcuno pronto ad appropriarsene.
Ora accantoniamo il mondo citazionista di Kevin Smith e torniamo al cuore della Trilogia delle Trilogie.

Un'altra conseguenza intrinseca delle grandi saghe e dei cicli di successo è che i volti degli attori coinvolti finiscono per essere associati a quel ruolo per la vita: per quanti film abbia mai interpretato Christopher Lee nella sua vita, per la maggior parte delle persone lui sarà solo sempre e solo Dracula;  Elijah Wood rimarrà Frodo in eterno e Mark Hamill lo Jedi Luke Skywalker.
Ecco, proprio giocando su queste assonanze e magari anche memore del precedente confronto tra le due epopee seriali, J.J. Abrams per la terza trilogia ha procurato -probabilmente in maniera incosapevole- un certo brivido a tutti gli appassionati assegnando delle parti ad un paio di attori reduci dal ciclo "concorrente", come Andy Serkis (era stato Gollum nel'epica tolkeniana e adesso Supremo Snoke nei primi due film della terza trilogia, entrambi i ruoli realizzati in motion capture) e Dominic Monaghan come membro della ribellione nel finale L'Ascesa di Skywalker.
 Più di qualcuno ci ha voluto vedere un desiderio di omaggiare o unificare i vari cicli, altri la volontà uniformante della Disney. Molto più probabilmente nella scelta di Monaghan per una parte, seppur minore c'era un altra volontà da parte di Abrams.
Più o meno ogni regista ha degli attori preferiti, artisti con cui lavorano in continuazione, a volte per amicizia a volte per fiducia nelle loro doti professionali, altre volte perché i registi, quelli con forte personalità si comportano come animali "che marcano il territorio".
 J.J Abrams più o meno ha fatto lo stesso nei due film del ciclo che ha diretto personalmente: il Capitolo VII: Il Risveglio della Forza e il IX: L'Ascesa di Skywalker assumendo in essi per piccole parti attori con cui aveva già lavorato in serial come Alias o Lost: lo stesso Monaghan, Ken Leung o Greg Grunberg.

Sia come sia, voluta o casuale, la scelta di Serkis e Monaghan ha creato delle indubbia ebbrezza in molti appassionati e più di qualcuno ci ha voluto vedere degli omaggi e delle associazioni che forse non erano nemmeno previste.
Ma è il destino di tutte le mitologie quello di creare echi, sentimenti e discussioni che molto spesso vanno oltre le intenzioni principali.
E la cosa vale anche per le mitologie di celluloide.

30 commenti:

Ariano Geta ha detto...

In quell'anno lontano c'era pure un altro ragazzino al cinema ;-)
Un ragazzino che rimase colpito e poi vide anche il terzo episodio (il secondo lo perfetti, non ricordo perché). E per me doveva concludersi così... ma io sono un romantico, ho poco senso degli affari ;-)
Ecco, forse perché ci vedo troppa speculazione sopra, non mi sono mai appassionato ai nuovi film più recenti, pur avendone visti alcuni (rimanendone peraltro deluso anche solo per i "fondamentali" che ci aspetta da un film).

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Detto sinceramente anche io avrei preferito che si fermassero al "Ritorno dello Jedi", però, aggiungo anche che la cosidetta trilogia prequel, quella girata all'inizio del nuovo millennio mi ha profondamente deluso. Però c'è anche da dire che l'idea dei nove film suddivisi in trilogie Goege Lucas ce l'aveva sin dall'inizio, era partito con il IV capitolo perché pensava che fosse quello più facile da realizzare ed anche quello con maggiori possibilità di successo al botteghino. Porbabilmente nel riprendere in mano la saga con la trilogia prequel Lucas ha scontentato parecchi fan (me compreso, ma nel mio caso c'entra anche il fatto che non amo particolarmente i prequel e se volete un giorno spiegherò il perché)J.J. Abrams è stato sicuramente più furbo a dosare meglio gli elementi, al netto di qualche contestazione sopratutto relativa al film "Gli Ultimi Jedi", che comunque era stato diretto da altri.
Condividiamo gli stessi ricordi, quella visione si che fu una bella esperienza. :)

Obsidian M ha detto...

Ovviamente c'ero anch'io al cinema in quegli anni Settanta ad assistere a "una nuova speranza" (anche se ai tempi non si chiamava ancora così). La sala del mio paese era talmente piena che mi toccò accomodarmi per terra, seduto davanti alla prima fila (un'esperienza di visione che non augurerei a nessuno.
Come Ariamo mi persi il secondo capitolo (che recuperai in seguito) per arrivare direttamente al "Ritorno dello Jedi", ormai abbastanza scaltro da riuscire a sedermi su una poltrona.
I tre prequel li ho apprezzati moltissimo, nonostante i pareri che si sentono in giro siano molto contrastanti. Un po' deludente il VII capitolo, tanto che non ho ancora avuto voglia di recuperare i successivi, né tantomeno gli spin-off
Non ho mai creduto davvero alla rivalità tra la saga di Star Wars con "Lords of Rings": quella è roba che non ho mai calcolato nemmeno per sbaglio e l'unica volta che ho provato a vederla in tivù una domenica pomeriggio (per far contenti i miei nipoti) mi sono addormentato di sasso dopo pochi minuti
P.S.: ho provato a digitare "Luke & Leia: Incesto" su Google e sono finito su siti irripetibili (meno male che non c'era la Simona alle mie spalle).... ma esistono davvero?

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M.
No, per fortuna quelle action figures non esistono (pensavo di averlo anche chiarito nel post) sono solo un frutto della mente perversa di Kevin Smith che ha voluto ironizzare sugli eccessi del collezionismo, tra parentesi in quello stesso numero, Smith aveva mostrato tantissime finte action figures una più improbabile dell'altra, tra cui una con Luke senza mano ritratto con espressione sofferente dopo lo scontro con Dath Fener. ;)
Quel fumetto, durato pochi numeri, era servito a Smith per poter riciclare tutta una serie di scene che per motivi di scarso budget non aveva potuto girare nel 1994 nel film di "Clerks". ;)
In parole povere anche la presunta rivalità tra"Star Wars" e "Lord of Ring" è stata più pubblicizzata che realmente avvenuta, ci sono state si delle discussioni riguardo alle preferenze personali tra singoli appassionati come sempre succede, ma non guerre reali tra Club e Fan. Quello che ci fu realmente fu una pesante controversia tra lo scrittore David Brin che stroncò di brutto la trilogia prequel e diversi siti di appassionati che risposero ancora più duramente, questo avvenne sul serio e fu una "querelle" che andò avanti a lungo.
Io ho una mia idea relativa ai prequel e la dirò ora: in sintesi i prequel, tutti quanti rischiano sempre di deludere perchéfinché certi avvenimenti rimangono solo ipotizzati sullo sfondo o nei riassunti ogni appassionato, ogni singola persona si fa le sue idee in proposito e tutti rimangono contenti. Ma quando si mette nero su bianco finisce che la maggior parte delle persone ne rimangono deluse o scontente. Inoltre molto spesso i prequel si rivelano solo scorciatorie per coprire la mancanza di idee degli autori, un po come i remake.
Ma questa è solo la mia idea personale.

Pirkaf ha detto...

Io ho visto questa serie perché veniva trasmessa pirata nei primi anni '80 su un canale privato ( era L'impero Colpisce Ancora ), partendo quindi dal secondo film.
Non sono mai stato un appassionato della prima ora, anche se ho apprezzato moltissimo il primo ciclo ( ma già del terzo film ci sono cose che trovai discutibili ).
Gli altri cicli successivi li ho visti solo una volta, e l'ultimo film uscito lo scorso anno manco l'ho visto, perché il penultimo non mi era piaciuto per nulla.
Insomma non sono un grande fan della serie, ma comunque l'ho sempre apprezzata, non a caso ho visto anche Rogue One e The Mandalorian e li ho apprezzati anche, ma per me si potevano benissimo fermare con la prima trilogia.

Clarke è vivo ha detto...

Sono un "nuovo nerd" e preferisco Il signore degli anelli, ma la saga di Star Wars ha comunque il suo perché.

Nick Parisi. ha detto...

@ Pirkaf
Le repliche di Guerre Stellari e de l'Impero Colpisce ancora in effetti sono stati uno dei primi grandi successi serali delle reti private. Hanno contribuito molto alla fama del Ciclo nel nostro paese.
Io ti consiglierei di vedere l'ultimo film, non è certo perfetto però riesce a risolvere alcuni degli sbagli del penultimo.
Pure io, dovessi scegliere direi che preferisco di gran lunga la prima trilogia.

Nick Parisi. ha detto...

@ Clerke è vivo"
Io le amo entrambe, mia moglie che ha dieci anni meno di me preferisce "Lord of" ed anche "Lo Hobbit", però è giusto. Ognuno ha le sue preferenze e c'è spazio per tutti.

Mariella ha detto...

Davvero interessante il tuo post dedicato alle suggestioni.
Peccato che io non abbia mai sopportato Star Wars. E non riesco né a leggerne la magia né a riconoscere alcuna suggestione.

Alessia H.V. ha detto...

Tutta l'ultima fase di Star Wars non l'ho seguita. Sono rimasta ai primi sei film e ho visto soltanto la spin-off dedicato ad Han Solo (che non mi ha colpita molto, devo dire). Appena recupero tutto avrò un parere più completo, ma posso solo dire che sono affezionatissima alla trilogia degli anni '70/'80 e che amo l'episodio I che a molti non è piaciuto!
Ciao Nick!

Pietro Sabatelli ha detto...

L'ho scoperto un po' tardi Star Wars, erano gli anni 2000, eppure l'effetto è stato straordinario, però se devo scegliere tra questa saga e quella de Il signore degli anelli scelgo quest'ultima ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Mariella
E' giusto così, ad ognuno il suo, per fortuna c'è spazio per tutti. ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Alessia H.V.
Del film su Han Solo ho sentito parlare molto male in effetti, ho preso il dvd l'anno scorso e devo ammettere che, a parte un paio di scene, non è che abbia colpito tanto pure a me. Ma in questo suppongo c'entri il fatto che a me i prequel e i racconti sul passato dei personaggi (salvo alcune eccezioni come "Rogue One" che affrontano le vicende da altri punti di vista, rispetto a quanto già conosciamo per rimanere in ambito Star Wars)non mi piacciono per niente, personalmente preferisco che rimanga sempre un poco di mistero sui vari personaggi e sugli eventi del loro passato.
Limite mio, me ne rendo conto. ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Pietro Sabatelli
Diciamo anche che dalla sua "Lord of Rings" ha due cose:la prima è che a differenza di altre saghe come "Guerre Stellari" o "Star Trek" parte da dei romanzi già scritti, la seconda è che tutti e sei i film (ci metto in mezzo anche la trilogia de "Lo Hobbit") sono stati gestiti in maniera maniacale da una sola persona e cioè Peter Jackson, di conseguenza ne è venuto fuori un risultato più corposo e compatto e grazie a quell'unico punto di vista ne è venuta fuori una lettura più coerente senza inversioni di rotta, cambi di direzione e passi falsi dovuti al passaggio tra più mani.
Anche qui parere personale. ;)

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Interessanti le tue suggestioni. Io amai da ragazzo la trilogia iniziale poi ho visto anche gli altri ma l'emozione dei primi tre non l'ho mai più toccata.

Nick Parisi. ha detto...

@ Daniele Verzetti il Rockpoeta®
Stessa cosa per me, pur avendo apprezzato tante altre cose come quest'ultima trilogia o lo spin off "Rogue One", le emozioni che mi aveva dato il primo film non le ho più ritrovate, ma è normale, ero un bambino e le cose avevano tutte un altro sapore. Il sapore della scoperta, della prima volta che si vivevano tante esperienze, tutte nuove.

Ema ha detto...

Mamma mia, per me "Star Wars" è la kryptonite, sarà per sempre Guerre Stellari e 'fanculo la globalizzazione!
Però va be', per una questione di motori di ricerca, hai fatto bene a lasciarlo in originale.

A me fanno ridere i personaggi dalla carnagione scura nella fantascienza, con popoli evoluti che raramente stanno sotto il sole e non hanno più bisogno della melanina 😅 ma va be', il politicamente corretto deve sempre vincere 😓
Fai bene a sottolineare il personaggio femminile di Alien, di pochissimi anni dopo, altrimenti qua le femministe (sceme) sono sempre pronte a gridare al patriarcato 🤦‍♂️

Mitici i pipponi nerd nelle opere di Kevin Smith!


p.s. ripulendo le email ho notato un mio commento che forse ti sei perso:
https://wwwwelcometonocturnia.blogspot.com/2019/12/tra-topi-e-paperi-alcuni-personaggi.html?showComment=1580234992925#c6157173852851463247

MAX ha detto...

Se farai una retrospettiva su Harry Potter mi troverai più interessato😀
Non amo particolarmente la fantascienza a meno che non sia contaminata con l’horror .
Ma a te a otto anni tuo padre ti ha portato al cinema a vedere Guerre Stellari?
Il mio mi ha portato a vedere Fantasia della Disney a quell’eta ...
Comunque ho visto i tre vecchi , il primo prequel -Minaccia fantasma , il primo sequel dei vecchi con Han Solo vecchio e coa bagnina 😀😀😀 poi basta ho rinunciato.
A spetta c’è pure il Signore degli anelli..( ecco mia moglie invece preferisce tutti i Star Wars ...ma ha pure in dvd la trilogia dei film di Jackson) salvo il secondo mi è piaciuto un sacco.

MAX ha detto...

No bagnina ma BAGOINA 😀

Nick Parisi. ha detto...

@ MAX
Ognuno ha i suoi gusti, per fortuna, sai che noia se la pensassimo tutti allo stesso modo?
P.s
Si mio padre mi aveva portato a vedere Guerre Stellari a otto anni, per la verità quando ne avevo quattro mi aveva portato a vedere anche Biancaneve e i Sette Nani della Disney però mi ero messo a piangere, pensa te! Ed io adoro i film di Walt Disney, chi lo sa cosa mi era preso! ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Ema
Guarda, la questione è questa: la mia opinione in merito è che il politically correct ad ogni costo sta rovinando il Cinema. Mi spiego meglio: io sono per la parità e contro ogni tipo di discriminazione, però recentemente mi è capitato di vedere episodi del Doctor Who nel quale il protagonista andava a Venezia nel Medio Evo e ci trovava abitanti della Serenissima interpretati da attori di colore e asiatici, stessa cosa con la recente versione dei "Miserabili". E la verosimiglianza storica? Nella Francia del 1800quando èp stato scritto il romanzo non c'erano commissari ed ispettori della polizia di colore, oggi invece giustamente si ci sono e spero che ce ne siano sempre di più senza badare al colore della pelle, religione e sesso di appartenenza. Operazioni come quella dei "Miserabili" mi lasciano perplesso,se vogliono combattere le la parità ci sono tanti altri modi: evitare di dare ruoli stereotipati ad afro-americani, sino-americani, italiani, offrire ruoli sempre più belli e complessi a tutti senza distinzioni di sesso o razza, ma almeno la verosimiglianza storica ci vuole,altrimenti si finisce -per combattere una stortura a crearne una altrettanto grande ma opposta, ecco.

Marco L. ha detto...

1) La parte di Tarkin avrebbe dovuto interpretarla Christopher Lee, ma la rifiutò, e consigliò a Lucas di chiedere a Peter Cushing, che invece accettò.
2) In Clerks c'è un dialogo in cui discutono sul fatto che nell'esplosione della seconda Morte Nera siano morti anche i lavoratori in subappalto che ci stavano lavorando. "Figurati se le truppe d'assalto sanno installare un gabinetto!"
Mi chiedo se Abrahms abbia voluto omaggiare questa scena, perché Finn faceva proprio quello per il Primo Ordine...

Ema ha detto...

Nick, parli del razzismo inverso che secondo me è ben peggiore del razzismo puro.
Cercando si sensibilizzare ma ottengono solo più odio!

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
1) Christopher Lee e Peter Cushing erano inatti grandi amici, alla morte del secondo a Lee gli ci vollero anni per riprendersi, l'unica differenza è che a Cushing non disturbava essere associato alla fantascienza e all'horror mentre Lee, che detestava in particolare essere associato al personaggio di Dracula, cercò per anni di affrancarsi dal genere. Solo quando molti dei film da lui girati diventarono dei cult mondiali e quando si rese conto di essere diventato una icona per milioni di persone che cambiò (fortunatamante) la sua posizione in merito.
E tra le altre cose comparve nella seconda trilogia.

2) NOn ho idea, però potrebbe essere possibile, il buon Kevin Smith oltre ad essere un superfan ed un ottimo regista gode di molte amicizie nell'ambiente, non a caso, ha fatto diverse comparsate (vedi quella in "Scream 3") quindi una citazione ci starebbe benissimo!;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Ema
A proposito, hai sentito delle novità a riguardo del #MeToo?
Pare che le accuse fatte a Woody Allen fossero tutta una montatura, orchestrata dal figliastro giornalista.
La cosa in America sta facendo rumore.

Patricia Moll ha detto...

Guai a chi mi tocca Guerre STellari!
Maledizione mi hanno pure fatto morire Han Solo e non si fa ad una innamorata non solo del personaggio ma anche dell'attore. grrr

Ti confesso però che i primi episodi, quelli vecchi, sono quelli che mi sono piaciuti di più. Gli ultimi...no! Proprio no!

Quanto al post, è da applausi!

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Una cosa che ha deluso molti fans è che hanno fatto tornare i tre protagonisti della prima trilogia solo per farli morire.
Anche io preferisco la prima trilogia, quest'ultima non mi dispiace...è la trilogia prequel che mi ha lasciato perplesso.
Grazie per aver apprezzato il post. ;)

Ema ha detto...

No, mi sono perso la faccenda ma posso solo immaginare 🤦‍♂️

Luz ha detto...

Io quando uscì avevo 6 anni e no, non fui portata al cinema a vederlo. Lo scoprii molto più in là, in pieni anni Ottanta, quando passarono questi film in tv. Qualcosa mi piacque profondamente, qualcos'altro sfuggì perché bisognava stare molto attenti all'intreccio. La conobbi realmente solo quando uscirono i prequel nei primi anni Duemila.
Non so perché questa saga non abbia attraversato anche la mia famiglia, è strano. Eravamo più sul versante La storia infinita, ET.

Nick Parisi. ha detto...

@ Luz
Ognuno di noi è diverso, i gusti personali ci definiscono e questo è un bene. Infatti tu per esempio hai apprezzato la trilogia prequel molto di più di quanto abbiano fatto molte persone..ed anche questa è una bella cosa.
ET e La Storia Infinita sono due classici che qui su Nocturnia godono di infinita stima.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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