Ci sono alcune storie che, per loro stessa natura, hanno una trama regolare; iniziano, si sviluppano e raggiungono la loro naturale conclusione senza particolari scossoni. Ma ce ne sono molte altre che, invece, sembrano non avere regole. Storie che compiono percorsi ellittici, sghembi, perfino irreali.
Storie che tornano al loro punto di partenza, racconti quasi senza fine. Non diresti mai che storie come queste si possano incontrare, compenetrare, trovare una loro regola.
Eppure semplicemente succede.
Questa storia in particolare parlerà di fumetti e di cinema, parlerà di un personaggio e degli uomini che, a latitudini diverse, hanno dato vita a quello stesso personaggio.
MILANO, 1961.
Sono giorni di fermento nella sede delle Edizioni Araldo,quelli del Giugno 1961, una nuova collana è stata recentemente lanciata e sembra già che possa piacere al pubblico dei giovani lettori.
Del resto la Araldo già da anni produce un piccolo fumetto Western in forma di striscia : TEX scritto da Gian luigi Bonelli ( che s'immedesima quasi completamente nel personaggio )e disegnata dal bravissimo Aurelio Galeppini, Tex Willer è un buon personaggio,al pubblico di quegli anni piace il genere Western e lui sarà l'unico fumetto con quelle ambientazioni che resisterà indenne al passaggio delle mode, alle trasformazioni dei gusti del pubblico. Ma perchè una casa editrice possa continuare ad esistere, a combattere contro la concorrenza feroce bisogna che non si adagi, che riesca a sfornare qualcosa di nuovo.
Bonelli e Ferri. |
Nasce quindi ZAGOR, il creatore è un giovane nemmeno trentenne che si firma Guido Nolitta, mentre il disegnatore sin dagli inizi è un ligure dal tratto nervoso ma potente chiamato Gallieno Ferri.
La storia a questo punto è ancora semplice, lineare e la conoscono tutti gli appassionati di narrativa disegnata : Guido Nolitta non è altri che lo pseuodnimo di Sergio Bonelli che sceglie questa strada per non creare confusione col più celebre padre.Mentre Gianluigi è sostanzialmente un romanziere prestato alla sceneggiatura, il figlio Sergio decide di riscrivere e ricreare nel suo protagonista le atmosfere e le sensazioni dei romanzi e dei film che lui onnivoramente ama .
Zagor è il patchwork del citazionismo: in lui c'è molto di Tarzan, qualcosa dell' Uomo Mascherato, spizzichi dei romanzi di Fenimore Cooper. Tanta avventura, qualcosa dello spirito della Frontiera e, man mano che gli anni passano anche influenze fantascientifiche nonchè horror.
La commistione ha successo, gli elementi si mescolano bene e Zagor comincia a diffondersi nelle edicole.
Anche in quelle fuori dai confini.
ISTAMBUL, 1962- 1971.
Della Turchia si dice che abbia il corpo in Asia ma il cuore e la mente in Europa. Che sia vero o meno, anche negli anni sessanta da parte dei giovani Turchi c'è curiosità e amore nei confronti di tutto ciò che viene dall' Europa.
Zagor come molti altri fumetti italiani approda sulle rive del Bosforo, in breve tempo diventa uno fumetti dei più amati del paese.
C'é però un problema.
Quelle di Zagor sono edizioni pirata, non concordate con la Araldo che non riceve nemmeno una lira per i diritti. In una parola illegali
Quasi tutte le Edizioni Turche dei fumetti stranieri in quel periodo lo sono, spesso vengono stampati con copertine differenti opera di disegnatori locali, in alcuni casi addirittura viene cambiato il nome della testata per non far risaltare troppo il legame con l'originale. Sono lontani i tempi della globalizzazione, non c'è ancora internet a fare da cassa di risonanza , nella maggioranza dei casi passano anni prima che vengano gli Editori originali possano scoprire la cosa.
E altri produttori, stavolta cinematografici ne approfittano.
Tra la fine degli anni '60 e l'inizio del decennio successivo la Turchia vede svilupparsi una fiorente industria cinematografica,nasce perfino Yesilcam una sorta di Cinecittà Turca. Sull'esempio di Inghilterra; Spagna; Francia e Italia domina il bis : storie del terrore; polizzieschi; western e finti supereroi. Uscirà tra le altre cose perfino una versione apocrifa di Batman.
Hasal Suan un produttore rampante decide di finanziare nel 1971 due film sul fumetto : Zagor kara korsan'in hazineleri (Zagor - L'Oro del Pirata Nero) e Zagor kara bela (Zagor - Il Guaio Nero) entrambi, anche in questo caso, in edizione totalmente pirata.
Sergio Bonelli nel frattempo diventato anche editore non vedrà una lira dalla realizzazione dei due film. E non a caso, proverà sempre sentimenti ambivalenti verso questi due film; se da un lato lo sceneggiatore Nolitta sarà sempre orgoglioso del fatto che una sua creazione possa diventare pellicola, dall'altro "l'editore Bonelli sarà sempre maldisposto verso i produttori delle pellicole in questione.
A recitare nel ruolo del protagonista viene chiamato il giovane acrobata Levent Cakir. Cakir si affeziona al personaggio, che gli somiglia anche fisicamente, pur recitando in altri ruoli desiderà sempre poter riprendere il ruolo.
Il Servizio Militare incombe però, e al suo ritorno l'attore troverà il Mondo del Cinema Turco profondamente cambiato: a Yesilcam vengono prodotti principalmente film Hard, Cakir rifiuterà sdegnosamente di prendervi parte.
Ma il suo nome sarà sempre associato dagli appassionati turchi a Zagor.
EUROPA, 2010.
La ruota è girata e sono cambiati i tempi.
Nel 2010 la Araldo non esiste più, adesso si chiama da anni SERGIO BONELLI EDITORE. Lo stesso Bonelli non scrive più sceneggiature adesso se ne occupa il toscano Moreno Burattini, in compenso però Gallieno Ferri disegna ancora le storie e le copertine del fumetto.
Zagor continua ad essere pubblicato in Turchia, in edizioni totalmente legali stavolta.
Manca però ancora qualcosa alla conclusione di questa nostra storia. Verso la fine del 2010 una casa editrice di Istambul la 1001 ROMAN decide d'invitare i creatori di Zagor ad una mostra fumettistica sul Bosforo.
Il 3 Novembre da Milano partirà una nutrita pattuglia di artisti italiani, indisponibile Bonelli impegnato a Lucca ci sarà però Gallieno Ferri, che in Turchia sarà trattato alla stregua di una star finendo subbissato di richieste d'interviste da parte dei maggiori network e quotidiani Turchi.
Invitato dagli organizzatori, si unirà a Ferri; Burattini e agli altri italiani anche Levent Cakir orgoglioso di poter incontrare uno dei creatori del personaggio che ritiene anche un pochettino suo.
Con l'occasione viene anche prodotto un DVD in lingua turca e con sottotitoli in italiano dei due film degli anni settanta diventati nel frattempo piccoli cult per gli appassionati e anche, in fondo per Sergio Bonelli.
Ferri e Cakir ad Istambul. |
Le storie, tutte le storie, sono scritte da uomini, lo stesso vale per i personaggi e alla fine almeno in questo caso i due mondi si sono incontrati.
Ringrazio Moreno Burattini per il suo permesso di utilizzare dal suo Blog le foto della trasferta turca e per alcuni dati utili alla scrittura di questo post.
I diritti di Zagor sono di proprietà della SBE.
24 commenti:
Che bella storia Nick. Ma quante ne sai? ;)
Zagor è uno dei miei fumetti preferiti, lo adoro!
@ Gian.
Allora siamo in due. da bambino leggevo Zagor con passione, l'avevo abbandonato in età adolescenziale...ma poi la maledetta passionaccia ha colpito ancora e dal 2001 l'ho ripreso senza lasciarlo più.
storia bellissima e raccontata egregiamente! bravo! cose così aiutano a dare un visione molto terrena e perciò più vicina a noi dell'arte. Potresti fare dei begli ebook con queste chicche!
@ TIM.
Grazie! Il mondo del Cinema, della letteratura è uno scrigno pieno di racconti come questi specialmente quello Europeo del "bis" tra gli anni '50-'70.
Anche in Italia non scherzavamo su queste cose, comunque...penso a quando si giravano le esterne senza permessi, o quando s'inquadravano le marche delle bibite o delle sigarette senza problemi in un film. Cose oggi impensabili.
Molto interessante. Zagor per qualche tempo ha fatto la guerra con Tex. Non ne leggo da molto tempo, ma non è detto che non vada a cercare qualche albo.
@ Ferru.
Ricordavo bene infatti che tu, sei il più "Texiano" tra noi. ;)
Ma tu mi vuoi proprio bene! Io con Tex, Zagor e il Piccolo Ranger (altra testata scritta da S.B), ci sono cresciuto. E giuro che, da appassionato di fumetti, non conoscevo nulla di questa storia della Turchia e dei due film dedicati a Zagor. Ora sarà un problema dormire la notte finché non riesco a procurarmeli (sperando che esistano in versione italiana)...
@ A. D.
I DVD sono usciti per una casa editrice Turca, quindi sono in quella lingua, però sono provvisti di sottotitoli nella nostra lingua, almeno questo. ;)
Per la precisione ci sarebbe anche un terzo film intitolato a ZAGOR del 1970, però col personaggio non c'entra niente dal momento che è un Western vero e proprio, quindi il nome è solo una similitudine.
Bellissimo articolo Nick!Zagor è stato uno dei primi fumetti che ho letto e tutt'ora uno dei miei personaggi preferiti.Conoscevo i due film turchi ma non sapevo la storia nel dettaglio e devo dire che il Dvd da zagoriano di vecchia data mi fa gola:-)
@ Fra.
Grazie!
Se devo essere sincero quei DVD farebbero gola anche a me!
Anche a me viene da dire "Ma quante ne sai?". Ma già lo so che se rispondi potrei lasciare eredità per almeno 3 generazioni!
Bellissima storia. Zagor lo lessi a suo tempo come "passatempo" e non l'ho mai seguito con passione. Ma ste chicche mi rendono assai falice, cumpà!
Grazie.
Penso di aver letto forse un solo numero di Zagor, ma la storia che hai descritto è egualmente affascinante (come spesso lo è quella degli autori dietro grandi storie).
sei un libro aperto zietto!! Bravissimo,diamine mi lasci a bocca aperta ogni volta che scrivi qualcosa su questi argomenti, grande!!
Interessante questa storia. Soprattutto il "lieto fine" nonostante la pirateria, speriamo che sia di buon auspicio per situazioni attuali ma non troppo dissimili...
@ Eddy.
Mi piace tenermi informato sulle cose che mi piacciono. Poi ci sono storie che sono affascinanti al punto che si raccontano da sole.
@ Matteo.
Hai detto bene! Dietro alle storie ci sono le persone, e a me piace sempre ricordare l'uomo dietro la storia.
@ LadyGhost.
Grazie ! Lo stesso avviene quando leggo le tue storie sui fantasmi.
@ Ariano.
Lo spero anche io, solo che sono più dubbioso perchè quelli erano anni più "ingenui" e meno cattivi anche su cose come la pirateria adesso è tutto più criminale.
Un post davvero interessante. Da te imparo sempre cose nuove.
Grazieee!!! :)
Urca che articolone interessante!
Non a caso è stato segnalato anche da Moreno Burattini sulla pagina di Facebook dedicata a Zagor.
Conoscevo alcuni fatti sui film di Zagor ma devo anche ammettere che conosco poco il personaggio avendo seguito con maggiore attenzione negli anni Dylan, Dampyr, Magico Vento e Brendon.
Complimenti vivissimi.
Uno dei migliori post finora.
@ Melinda.
Grazieeeee a teeee! :)
@ EDU.
Ho visto e ne sono contentissimo.
Che spettacolo, è tutta una storia dal sapore d’altri tempi. La Turchia degli anni ’60 e ’70, l’Italia degli stessi anni e i personaggi come Zagor a fare da ponte. Ho la curiosità di vederli questi due film, chissà se hanno saputo cattuare l’essenza del fumetto?
@ Angelo.
So che sono ispirati a due avventure della serie, gli spezzoni che ho visto in reta mi danno uno Zagor ed un Cico estremamente credibili.
La Turchia e l'Italia di quel periodo erano più simile di quello che si pensi.
Zagor è stato il mio primo amore fumettistico serio, tra le elementari e le medie, poi son passato a Mister No, e quindi alla Marvel (ah… i tempi della Corno… quanti anni son passati?).
Accidenti, che ricordi…
@ Iguana.
Il mio primo amore fumettisticamente parlando, é stato Topolino, poi sono arrivati Jacovitti e Zagor.
I ricordi....i ricordi... ti restituiscono il piacere delle cose, vero?
Non so, a me fanno soprattutto sentir vecchio… :-)
(ma con taaaaanta esperienza! ri :-))
@ Vabbè....io volevo indorare la pillola, anche perché siamo coetanei e quindi siamo nella stessa barca. ;)
Eh, si...taaaaaanta esperienza.
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