LA MEMORIA E IL FUTURO : TALKING ABOUT PACO ROCA


La settimana prossima vi proporrò una nuova intervista.
Sarà anche la prima effettuata con un disegnatore di fumetti non necessariamente legato al mondo del brivido  o della fantascienza.
Lo scopo di questa evoluzione è chiaro: Nocturnia è un blog che si occupa anche di fumetti, una realtà spesso sottovalutata ma che dal punto di vista della creatività ha da insegnare molto, dal punto di vista narrativo.

In più ci sono autori importanti che non esito a definire dello stesso valore- anzi spesso superiori - di tanti romanzieri che sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire per una chiacchierata, non a caso negli ultimi anni è salita prepotentemente alla ribalta, l'espressione graphic novels, cioè, come diciamo noi che fingiamo di capire l'inglese : romanzi grafici.

Inoltre la prossima intervista mi darà anche  l'occasione per cominciare a parlare di una nazione importante ai fini dell'immaginario del fantastico, e finora colpevolmente trascurata come la Spagna. 
In futuro colmerò questa lacuna parlando di alcuni fumetti (magari anche una piccola cronistoria dei  fumetti spagnoli, i Tebeos  o Historietas come vengono chiamati nella lingua di Cervantes) e di alcuni film o saghe horror provenienti da quel paese.

Cominciamo alla grande con l'incontro con Paco Roca uno degli autori iberici più sensibili e talentuosi venuti  alla ribalta in questi ultimi anni.




Parlare di Paco Roca, parlare con Paco Roca, nonostante la sua giovane età, significa immergersi in pieno nella storia recente del suo paese, una storia che l'autore valenciano dimostra di conoscere, di amare e di saper sviscerare in tutti i suoi aspetti. L'ambientazione storica, l'attenzione verso il passato diventa così una maniera per esorcizzare il presente, una ricerca,  un tentativo di definire e comprendere l'attualità.

Francisco Josè Martinez Roca nasce a Valencia nel 1969 e sin da piccolo si appassiona al fumetto. Nel 2000 pubblica GOG il suo primo lavoro come disegnatore;  GOG sarà anche uno dei pochi  suoi fumetti non scritti da lui, da quel momento in poi Paco prenderà in mano le redini anche dell'aspetto narrativo di quasi tutte le sue opere.


Nel 2001 arriva EL JUEGO LUGUBRE pubblicato da La Cùpula un editore spagnolo del settore. Un comics dai decisi toni orrorifici ed  ambientato nel 1936, pochi giorni prima del colpo si stato effettuato dai generali fedeli a Francisco Franco.  IL GIOCO LUGUBRE  tradotto l'anno successivo anche in Italia grazie alla felice intuizione di
Alessandro Editore, è il racconto incentrato su un pittore maledetto disegnato con le fattezze e i modi del  Salvador Dalì prima maniera. I toni splatter e le descrizioni da incubo abbondano supportate anche da una narrazione consapevole  e da disegni ingannevolmente semplici e solari, già da questa prima opera "a solo" s'intravede una gran maturità e una precisa padronanza della tecnica grafica.


Nel 2003 arriva invece HIJOS DE LA ALHAMBRA , ancora un opera dai toni decisamente splatter che fornisce l'occasione all'autore di poter esplorare gli aspetti oscuri di un altro periodo storico fondamentale per la Spagna. Roca infatti imbastisce un feuelleton  degno della migliore tradizione, portando il suo protagonista nella Granada del XIX secolo,  che ancora porta i segni della Reconquista  e della mancata pacificazione nonostante siano passati secoli.

Il volume nelle intenzioni originali dovrebbe rappresentare l'inizio di una serie intitolata I VIAGGI DI ALEXANDER ICARO. 
L'autore però decide di cambiare registro abbandonando i toni orrorifici degli esordi e contemporaneamente abbracciando toni più soffusi ed intimistici nelle sue opere successive.
Quello che non cambierà mai sarà l'attenzione per l'elemento storico.
 I FIGLI DELL' ALHAMBRA sbarca in Italia grazie alla Planeta de Agostini  in un edizione  ,per una volta, abbastanza spoglia dagli errori redazionali e di lettering che hanno reso tristemente famoso quest'editore agli occhi dei lettori italiani.

Il 2004  è  l'anno de IL FARO- premiato in patria per la  miglior sceneggiatura dal quotidiano Diario de Avisos di Tenerife- un altra opera dedicata alla Guerra Civile. Un racconto delicato e struggente in cui l'autore immette anche la sua condanna per ogni forma di conflitto e tutti i suoi sentimenti antifranchisti.
Da quel momento in poi le Graphic Novels dell'autore valenciano verranno pubblicate in Spagna esclusivamente sotto il marchio delle prestigioese Ediciones Astiberri,  mentre nel nostro paese sarà l'ottima Tunuè   ad assicurarsi i diritti delle creazioni di Roca.



Due però sono le opere più significative tra quelle scritte e disegnate da Roca.
La prima è senza dubbio ARRUGAS del  2007 ( in Italia RUGHE.  Edizioni Tunuè ) una delicata ma per niente lacrimevole storia che parla di alzheimer e di amicizia, che definisco senza ombra di dubbio come una delle mie migliori letture tout court di questi ultimi anni.
RUGHE ottiene numerosi premi sia al Salone  Internazionale  del Fumetto di Barcellona sia a Lucca che al Romics, e oltre le verie edizioni internazionali, raggiunge un tale successo in patria da generare un vero e proprio lungometraggio  a cartoni animati  per la regia di
Ignacio Ferreras. Il cartoon quello stesso anno ottiene un meritato Premio Goya.




Opera ancora migliore risulta EL INVIERNO DEL DIBUJANTE  del 2010  (Edizione italiana L' INVERNO DEL DISEGNATORE.  Tunuè ) dove l'autore - per l'ennesima volta- prendendo spunto dalla storia del periodo franchista finisce per affrontare un tema ancora oggi  purtroppo molto attuale: il diritto d'autore e il rispetto degli artisti e del loro lavoro  da parte delle case editrici.

- I FATTI.
Nel 1958 cinque disegnatori abbandonano la maggiore casa editrice di fumetti nel tentativo di creare una loro rivista, l'ambizione  di mantenere la proprietà di tutti i diritti dei personaggi creati. Ma la Bruguera l'editore abbandonato non ci sta e compie un attività di boicottaggio senza limiti per far rientrare i "ribelli" nei ranghi.
Roca, qui crea il suo secondo capolavoro, compie un azione di ricerca e di documentazione encomiabile, racconta i fatti senza abbellirli di fronzoli, pur schierandosi dalla parte dei disegnatori (tutti suoi miti d'infanzia) non dimentica di essere solo un narratore e non un propagandista; per far questo rimane attento ai risvolti umani delle persone coinvolte. Certo Roca ricorda,l'importanza della Bruguera e della sua maggiore pubblicazione Pulgarcito ( l'equivalente della Mondadori e di Topolino ) per la formazione di tanti ragazzi del suo paese facendo nascere parecchi tra i personaggi  della storia a fumetti spagnola , ma col suo fumetto l'autore valenciano scrive un testo importante per la battaglia dei diritti degli artisti.
Anche la parte grafica è particolarmente curata specialmente per le azzeccate scelte cromatiche, con le pagine dai colori diversi che scandiscono lo scorrere del tempo.
Dal canto suo la Tunuè  confeziona un eccellente edizione italiana inserendo anche un articolo del disegnatore Carlo Chendi che riporta com'era la situazione nel nostro paese nello stesso periodo.
Inutile dire che anche da noi le cose non andavano certo  molto meglio.




I romanzi  grafici di Paco Roca oltre che in Spagna e in Italia sono stati pubblicati anche in   diversi altri paesi, come ad esempio:  Francia; Portogallo e Giappone.
Nel rimandarvi all'intervista vi segnalo  il SITO PERSONALE spagnolo e anche  QUELLO italiano.

Paco gracias por su amabilidad y por su tiempo, estoy en deuda contigo!

16 commenti:

Argonauta Xeno ha detto...

Tunuè ha vinto un premio anche quest'anno, forse. Dovevo prendere il loro libro premiato, anziché il pataccone che sarà pure andato sold out, ma non mi ha lasciato molto.
Ci farò un pensiero, ma a novembre! :D

Nick Parisi. ha detto...

@ Salomon.
Per curiosità: che libro avevi preso?
Per quanto mi riguarda, credo che la Tunuè sia una delle migliori case editrici di fumetti di qualità al momento nel nostro paese.
Ti capisco per novembre. ;)
Io avrei tanti desideri riguardanti i fumetti ma per motivi che sappiamo mi tocca aspettare prima di potermi concedere una spesa come si deve. :(

Frammenti di Cenere ha detto...

Mi hai incuriosito, non conoscevo Paco Roca.
Mi sembra interessante "il gioco lugubre" e se lo riesco a trovare so anche a chi regalarlo :)

Ariano Geta ha detto...

Di fumetti in lingua ispanica conosco un po' solo quelli argentini, mi interessa conoscere un autore della terra d'origine dell'idioma castigliano (quantunque valenciano, come tu specifichi ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Giovanni Spider
Credimi per un appassionato di splatter, "Il Gioco Lugubre" va più che bene. ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano.
Sai che in Spagna sono molto sensibili su quest'argomento.
Per esempio mai chiamare spagnolo uno di Barcellona. ;)

Boh non so mah ha detto...

Mai sentidos nominàr... :B (Spagnolizzazione del dialetto veneto, che come noto a tutti, basta aggiungere a cazzo delle "s" alla fine di alcune parole per poter parlare correttamente in spagnolo...XDXDXD)

Grazie per farmi conoscere questi personaggi!
Rimanendo sul fantastico con cosa consigli di cominciare?

Hell Nuki ha detto...

Arrugas <3

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy.
Ma per davveros? :P
Se vuoi rimanere in ambito fantastico, allora ti direi di cominciare senza dubbio proprio con Il Gioco Lugubre, dovresti trovarlo ancora in fumetteria sia nella vecchia edizione della Alessandro Editore del 2002 sia in quella più recente a cura della Tunuè.

Nick Parisi. ha detto...

@ Fainting Spell

Estoy de acuerdo! ;)

angie ginev ha detto...

Sono ignorante, non lo conoscevo, ma apprezzo molto il fatto che colmi le mie lacune, se fossi qualcuno di famoso, mi farei intervistare subito da te.
Un abbraccio
Angie

Nick Parisi. ha detto...

@ Angie
Ma non è vero che sei ignorante.
Ci sono tantissime cose tu conosci e che io ignoro.
Ricambio i complimenti. ;)

Anonimo ha detto...

In realtà le due edizioni (la precedente di Alessandro Editore e quella Tunué, in libreria dal 31 gennaio) sono un po' diverse, perché la più recente è stata rimaneggiata dallo stesso Paco Roca. A breve spero di riuscire a proporre un confronto tra le due edizioni su pacoroca.wordpress.com

Nick Parisi. ha detto...

@ Mara Fam
Grazie per la precisazione, in effetti è una notizia importante.
Quando tra pochi giorni proporrò l' intervista con Roca spero di riaverti qui.
A presto.

Argonauta Xeno ha detto...

@Nick: Avevo preso vari libri. Il "pataccone" è Ghostopolis di Doug Tennapel (ReNoir). In realtà è abbastanza carino, con alcune belle invenzioni. Però potevo risparmiare e prendere altri due volumi di Locke & Key.

Nick Parisi. ha detto...

@ Salomon
Locke & Key merita molto.
Mettiamola così, sei ancora in tempo per recuperarlo. ;)

Ricordando il passato

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