GLI ALTRI FILM RITROVATI DI WALT DISNEY.



Alcuni giorni fa ho parlato (QUI)  di una delle produzioni del Walt Disney pre-invenzione di Topolino, un cartoon intitolato Little Red Riding Hood, il primo mai realizzato da Walt, a lungo considerato perduto e poi ritrovato fortuitamente da un collezionista dall'occhio lungo ma inconsapevole.
Oggi ritorno sull'argomento parlando brevemente di alcune delle altre produzioni perse e ritrovate degli inizi del disegnatore ed imprenditore dello spettacolo più famoso del mondo.

 Nei suoi anni a Kansas City, l'artista realizzò diversi cortometraggi, una buona parte considerati perduti immediatamente dopo il fallimento del Laugh-O-Gram, il suo primo studio.
Tra questi c'erano una buona parte dei filmati della serie omonima (che riadattava fiabe famose in maniera ben poco fedele alle trame classiche) ribattezzata per l'appunto dei Laugh-O-Grams 
E qui sorgono i primi problemi.
Tanto per cominciare gli esperti ed i collezionisti non riuscivano nemmeno ad accordarsi sul numero dei cartoon presenti nella serie, se si trattava di Sei o di Sette pellicole, tutte comunque realizzate nel 1922.
Solo di tre di loro si era abbastanza certi
I motivi?

Jack the Giant Killer (1922)


Come detto nel post precedente, dopo la fine dell'avventura del Laugh -O-Gram i vari mini-film subirono frequenti cambi di proprietà, Disney ne perse totalmente i diritti e se ne disinteressò a lungo, i vari filmati vennero sovente spezzettati e reintitolati specie negli anni successivi al 1929 quando vennero sonorizzati per essere ridistribuiti in una moltitudine di sale locali.
 Se per esempio il secondo titolo della serie I Musicanti di Brema (The Four Musicians of Bremen) ed il penultimo - Il Gatto con gli Stivali (Puss in Boots)-erano arrivati intatti fino a noi, se dell'ultimo uscito Cenerentola (Cinderella.) si pensava di avere tutto, altrettanto non si può dire di Goldie Locks and the Three Bears scomparso per decenni.
Inoltre, proprio il frequente cambio delle titolazioni aveva finito per generare più di un dubbio sulla veridicità dell'esistenza di qualche nome.
Circolavano voci su due intestazioni in particolare: 
Jack and the Beanstalk e Jack the Giant Killer .
Si trattava dello stesso film con due titoli diversi o di due pellicole differenti?

Nessuno lo sapeva perché nessuno ne aveva saputo più niente da tanto, troppo tempo.
C'è da ricordare -e questo contribuisce a giustificare le controversie sull'attribuzione dei titoli-come nelle fiabe di matrice anglo-sassone il nome del protagonista sia spesso Jack, quando non diversamente e appositamente specificato.

Proprio il ritrovamento di quella primitiva versione di Cappuccetto Rosso ha dato nuovo spunto alla ricerca.
Questo grazie a due ricercatori del MoMA, il Museum of Modern Art di New York.
Cole Johnson e David Gernstein.

La Cinderella del 1922


Nel 2010, praticamente l'altro ieri, Gernstein ha annunciato di aver ritrovato in una collezione privata, Jack and the Beanstalk.
Inoltre Gernstein potè annunciare una chicca ulteriore.
Sempre dalla stessa collezione privata spuntò fuori una bobina della Cinderella del 1922 con un maggiore metraggio e contenente un finale alternativo, un finale diverso (con Cenerentola ed il Principe che invece di vivere per sempre felici e contenti non fanno altro che litigare) da quello conosciuto fino a quel momento.
Purtroppo il collezionista proprietario delle due bobine non autorizzò, nè mai lo fece in seguito, la copia dei due film permettendone solo il restauro e la proiezione pubblica in una sola occasione.
Dal canto suo Johnson spulciando tra gli archivi dello stesso MoMA ritrovò una copia in buono stato di Goldie Locks and the Three Bears nella sua versione reintitolata (come The Peroxide Kid) e sonorizzata del 1929, che per un errore di qualche precedente curatore era stata inserita all'interno di una altra serie di corti disneyani. Sempre all'interno del MoMA Gernstein rintracciò anche Jack the Giant Killer provando una volta per tutte che si trattava di due pellicole diverse.
Il 4 novembre del 2010 all'interno del Festival To Save and Project buona parte di queste pellicole sono state proiettate al pubblico.
Ed è accaduto anche qualcos'altro.
Un anonimo spettatore ne ha approfittato per effettuare una registrazione pirata di Jack the Giant Killer per poi diffonderla in rete a disposizione di tutti.
Giusto o sbagliato che sia il gesto è un ulteriore conferma che Walt Disney fa ancora parlare molto di sè e della sua opera.
Perfino della sua fase più misconosciuta.

 BONUS CARD: ELENCO DEI LAUGH-O-GRAMS.

I titoli che circolano, tutti del 1922, sono questi:

Cappuccetto Rosso (Little Red Riding Hood)
I Musicanti di Brema (The Four Musicians of Bremen)
Jack and the Beanstalk 
Jack the Giant Killer (secondo altre fonti Jack and the Giant Killer)
Goldie Locks and the Three Bears.
Il Gatto con gli Stivali (Puss in Boots).
Cenerentola (Cinderella.)

24 commenti:

sinforosa c ha detto...

Guardando queste immagini e leggendo il tuo post, mi rendo conto di quanta strada abbiano fatto cinematografia e tecnologia. E fra cento anni come sarà? Non lo saprò mai, peccato. Ciao Nick, interessante.
sinforosa

Luz ha detto...

Da una parte è interessante osservare il tratto rudimentale di questi primi cartoon, dall'altro non dobbiamo farci sfuggire un particolare: l'evoluzione dei cartoon è direttamente proporzionale al crescente interesse da parte del pubblico, come vero e proprio genere nascente e poi di grande successo fra gli anni '40 e i '50.

Ema ha detto...

Te l'ho già scritto in passato... ma come cazzo facevano a sparire delle pellicole intere? Una delle poche cose positive di oggi, con internet, è che il rischio è pressoché impossibile.
Comunque è sempre bello riscoprire il Walt Disney "primordiale"! Fa quasi paura.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

È affascinante scoprire le origini di Disney e delle sue opere. Certo sembra una spy story quella delle pellicole che sparivano...

Mariella ha detto...

"Cenerentola e il principe non facevano che litigare" finale diverso ma sicuramente più realistico. GRANDE WALT DISNEY.

Marco L. ha detto...

Pensa che è capitato qualcosa di simile per le prime registrazioni dei Pink Floyd, dove non si sa bene quali canzoni fossero state effettivamente incise o fossero solo titoli alternativi o siano andate perdute o semplicemente i nastri non vengano diffusi.
E, sorprendentemente, c'è lo stesso dubbio sul disco More, che è del 1969, e permangono ancora oggi molti dubbi sul materiale di quel disco.

Ariano Geta ha detto...

Le fiabe tradizionali erano un vero pallino per Disney, prima ancora dei grandi successi ormai classici.

Pia ha detto...

Davvero interessante, grazie Nick.
I finali che cambiano sono tipici di quei tempi, tutti impostati sull'ironia mista a realtà. Perché il cartoon più che raccontare una storia doveva necessariamente divertire. Almeno mi sembra di ricordare ciò. Ciao e di nuovo grazie.

Long John Silver ha detto...

Uno degli aspetti che mi affascinano dei cartoni di quel periodo è il costante miglioramento della tecnica realizzativa. Sopratutto in un periodo dove tutti potevano tentare di entrare e il mercato non era ancora diventato una sorta di Oligopolio.

Pietro Sabatelli ha detto...

Se li mandassero in onda li vedrei tutti ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Pietro Sabatelli
Siamo in due,dubito però che saranno mai trasmessi da una qualsiasi rete italiana, nemmeno dalla "Fuori Orario" della Rai3 dei suoi tempi migliori. Comunque, per fortuna nostra, alcuni di questi sono disponibili su internet.

Nick Parisi. ha detto...

@ sinforosac
Me lo chiedo anche io, pensando però alle evoluzioni degli ultimi anni (basta pensare al passaggio tra 2D e 3D, ritengo che sarà qualcosa che nemmeno potremo immaginarci. Io per me rimango però fedele alle tecniche classiche come i vecchi cartoon Disney della mia infanzia come "Robin Hood" o "Gli Aristogatti". ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Luz
Questo è vero, l'animazione era una delle grandi frontiere della cinematografia dagli anni '30 ai '50s. Infatti, tanto per raccontarne una quando Disney assunse Floyd Gootfredson l'uomo che poi avrebbe disegnato le strisce di Topolino per più di 45 anni, dal 1930 al '75 questi all'inizio non ne voleva proprio sapere di disegnare fumetti ma voleva lavorare sui cartoon. Walt gli garantì che i fumetti sarebbero stati per Gottfredson solo un incarico temporaneo, giusto qualche mese in attesa di trovare un sostituto. E invece lo tenne per decenni lì! Per fortuna che Gottfredson si innamorò dei fumetti e fu ben felice di rimanere su quell'incarico.... ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Emanuele Di Giuseppe
Quando anni fa ho cominciato ad occuparmi della rubrica "Il File dei Film Perduti" l'ho fatto proprio perché ero curioso di capire come mai tantissime pellicole fossero andate scomparse. Da quello che ho capito le cause sono molteplici: tanto per iniziare per tantissimo tempo il materiale con cui venivano realizzate le pellicole cinematografiche era altamente infiammabile quindi si bruciava facilmente (sai quante tra sale cinematografiche, magazzini o case private sono andate incendiate proprio perchè le pellicole prendevano fuoco? Infinite). Inoltre non esisteva la mentalità della conservazione, non si aveva l'idea di star facendo qualcosa che meritasse di essere salvato quindi si preferiva buttar via. Per questo di molte delle prime stelle del Cinema Muto come Theda Bara o Lon Chaney Sr è rimasto pochissimo. Inoltre nel caso specifico dei cartoon del primo Disney si trattava di produzioni destinate ad un pubblico locale, quello di Kansas City e di conseguenza prodotte in un numero limitato di copie. Se ne avranno tirate una decina\ventina di copie a cartoon sarebbero anche tante....logico che la maggior parte di loro siano andate distrutte nel corso dei decenni.

Nick Parisi. ha detto...

@ Daniele Verzetti il Rockpoeta®
Infatti lo sembra davvero! Mi immagino quel collezionista senza nome che possiede le bobine dei due film rarissimi di Disney e sopratutto che sa di averle solo lui in tutto il Mondo! Per certe cose davvero non c'è prezzo! Sai che soddisfazione per lui?

Nick Parisi. ha detto...

@ Mariella
Cenerentola praticamente insegue il Principe col mattarello, davvero un finale divertentissimo. :D
Grande Disney davvero! ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Bellissimi i particolari che racconti! Se non l'hai già fatto per qualche post sul tuo blog che mi è sfuggito pubblicherei volentieri un tuo guest post su Nocturnia se mai ti andasse di scriverlo.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
le fiabe ed anche gli animali antropomorfi, infatti questi primi cartoni animati sono pieni di gatti e quant'altro che fanno da spalla ai loro padroncini umani.

Nick Parisi. ha detto...

@ Pia
Vero anche questo! Gli animatori del tempo avendo pochissimi minuti a disposizone avevano bisogno di essere i più divertenti possibili alterando così i finali.

Nick Parisi. ha detto...

@ Long John Silver
Concordo! La cosa bella è pensare che oggi la Disney è un colosso globale mentre all'epoca il giovane Walt faticava veramente a tacitare i creditori. E' l'insegnamento che non bisogna mai arrendersi.

Alessia H.V. ha detto...

Telo condivido su facebook questo articolo!
Ascolta, ma le fonti da cui riprendi queste chicche quali sono? Tanto per farmi un'idea se volessi effettuare qualche ricerca.

Nick Parisi. ha detto...

@ Alessia H.V
Ho visto, grazie per la condivisione.
Riguardo alle fonti, sto per cominciare a scrivere un terzo articolo stavolta su alcuni personaggi scomparsi della Disney (ci sarà qualche sorpresa)alla fine del quale inserirò i link.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Sono sempre colpita dal taglio insolito, quasi trasgressivo, dato da Disney a queste fiabe, come in "Cenerentola" dove l'eroina e il principe non fanno altro che litigare. Chissà se traeva spunto dalla sua stessa esperienza...

Nick Parisi. ha detto...

@ Cristina M. Cavaliere
Diciamo che sopratutto all'inizio di fantasia ne aveva da vendere... ;)

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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