CULTI SVEDESI (2019)

LE VISCERE DEI MITI. NOVE SQUARCI NELL'UNIVERSO DI H.P.LOVECRAFT.

"Un gruppo di ragazze adolescenti di notte va a caccia di ragazzi all'interno di una discoteca, nel bosco vicino qualcos'altro di incredibilmente più antico è anche lui a caccia. Due fratelli partiti dalla Svezia affrontano un lungo viaggio attraverso tutta l'Europa per portare a casa la nonna, una giovane coppia si trasferisce in uno dei quartieri più costosi e alla moda di Stoccolma, attenzione a quello che si desiderà però...perché si potrebbe ottenerlo! Nel 1718 un contadino e la sua famiglia si trovano a dover fare i conti con la guerra e con le sue crudeltà. Di ritorno ai tempi nostri una gallerista conosciuta per le sue opere dai toni decisamente scandalistiche e pornografiche è convinta di aver fatto l'affare della sua vita; ma quando si ha a che fare con la Fondazione Carcosa" non bisogna mai prendere le cose alla leggera.
Per tutti ci sarà un prezzo da pagare".

Da diversi anni nel nostro paese abbiamo assistito ad un enorme incremento delle pubblicazione di opere di genere provenienti dal Nord Europa, in particolare mi sto riferendo a romanzi scritti in Svezia, l'evento scatenante è stato Stieg Larsson con la sua trilogia Millenium, tradotta da noi a partire dal 2007. Quello è stato il Big Bang, da quel momento in poi è stato tutto un fiorire di proposte e di pubblicazioni, in primis di libri a tematiche Noir, quelli che noi chiameremmo Gialli.
Un poco prima però era arrivato anche l'horror.
In quel caso decisamente seminale era stato John Ajvide Lindqvist col suo Låt den Rätte Komma in (Lasciami Entrare) struggente storia di vampiri e di solitudini che s'incontrano, probabilmente uno dei romanzi europei più belli degli ultimi venti anni.
E questo anche volendo prescindere dal genere.


Certo, ultimamente l'interesse appare leggermente scemato, tuttavia (e per fortuna) alcuni editori continuano a guardare con interesse al bacino immenso della letteratura scandinava.
La veneziana Marsilio, sicuramente.
Ma anche le Edizioni Hypnos stanno facendo la loro parte.

 Proprio la CE milanese negli ultimi scorci dell'anno passato ha dato alle stampe questo Culti Svedesi, una raccolta di nove racconti dell'autore svedese Anders Fager.


Mr. Anders Fager.
 Per Fager, nato a Stoccolma nel 1964, si è trattato dell'opera del debutto letterario, dopo una carriera militare e diverse occupazioni come game designer.
Un debutto all'insegna del nume tutelare Lovecraft.

Provate ad immaginare i Miti di Cthulhu in salsa scandinava, provate ad unire l'orrrore estremo con una manciata di tematiche noir e qualche tocco estremo ed il risultato che leggerete sarà Svenska Kulter (questo il titolo originale della raccolta) uscito in patria nel 2009 e primo capitolo della Trilogia horror conosciuta in Scandinavia come il ciclo de Il Mondo dei Culti.

In Svezia nel 2011 sono uscite anche le altre due parti, anche se al momento non si sa se saranno tradotte anche nel nostro paese e dopo di questo la serie è stata anche trasposta all'interno di una serie di giochi di ruolo.
Quello di Fager è uno stile asciutto,crudo, secco ed immediato quasi chirurgico. All'autore non interessa tanto la creazione di atmosfere quanto piuttosto fornire un quadro quanto più possibile tagliente di una società moderna (la nostra) nella quale le creature lovecraftiane, non solo esistono ma sono penetrate in profondità, anzi si sono letteralmente incistate nel tessuto della stessa società.
Una quotidianità del Male e di tutte le possibili umani e inumane deviazioni, tutte rinchiuse all'interno di una manciata di racconti che non vogliono fare sconti a nessuno.

Alle volte anzi l'orrore, il perturbante diventano l'occasione per mettere in luce le contradizioni e le difficoltà del mondo nel quale viviamo.
Appaionosi le divinitàdel pantheon del Solitario di Providence, in una delle opere si cita anche Carcosa e Il Segno Giallo, in altre Yog- Sothoth e Shub-Niggurath  ma si tratta per lo più di rimandi, di un tentativo di andare oltre l'influenza del grande scrittore e di farla propria.
Veniamo adesso ai racconti contenuti nell'antologia: tecnicamente ce ne sono 5 di foliazione più ampia e altri 4 più ridotti che l'autore ha preferito intolare semplicemente Frammenti, che però contribuiscono a legare meglio il tutto e sopratutto verso la parte finale del volume cominciano a far comprendere come tutte quante le vicende possano appartenere ad una macronarrazione comune con contatti tra le varie vicende.

Il primo racconto Le Furie di Borås comincia come inizierebbe una qualsiasi serata in discoteca di una compagnia tutta al femminile, ma nel mondo di Fager nulla è quello che sembra e la musica, l'alcol ed il divertimento lasceranno presto spazio ad una delle creature lovecraftiane più enigmatiche e invasive che si possano mai immaginare.

Frammento I e Frammento IV sono estremamente collegate e mettono in scena due enigmatici personaggi (forse) forieri di ulteriori sviluppi: la misteriosa Ambasciatrice della Donna Enfia e l'altrettanto anziano Fredman, due figure di una certa età che paiono saperne molto sul mondo dei Culti. Fredman in particolare nonostante il ruolo appare molto legato ad una certa parte della sua famiglia.

Il Viaggio della Nonna è forse il racconto più bello di tutto il gruppo, al punto che in Svezia ha ricevuto almeno un premio ed è stato riproposto più volte. Un lungo percorso tra varie nazioni che diventa un modo per affrontare temi come l'integrazione, il razzismo (non a caso vengono citati i continuazione i "Democratici" svedesi, cioè il movimento di destra nazionalista di matrice sovranista molto attivo in quella nazione) Ma l'orrore c'è ed è uno di quegli orrori che mordono sul serio,
In ogni senso.

Con Frammento II si torna alle origini, una bella storia di orrori marini e di creature da incubo.

Con Il Desiderio di un Uomo Distrutto si cambia completamente. E' l'unico pezzo della raccolta ad essere ambientato nel passato e che vuole testimoniare come in definitiva i Mostri peggiori sono e saranno sempre gli esseri umani.
E questa rimarrà una verità valida in tutti i tempi e in tutte le località del pianeta chiamato Terra.


Il Segno Giallo che farà la sua comparsa ne "Il Capolavoro della Signorina Witt"

Frammento III è un piccolo pezzo noir, un breve inframmezzo nel mondo multi-etnico della malavita di Stoccolma e della Scania (la regione meridionale della Svezia dove si trova per l'appunto Stoccolma.

 Per sempre Felici a Östermalm, invece procurerà più di un brivido ad i lovecratiani D.o.c dal momento che si può considerare come una rielaborazione\ omaggio di una delle opere più belle e riuscite dell'autoredi Providence, sta a voi indovinare quale, dopo la lettura.

Il Capolavoro della Signorina Witt è un lungo viaggio sull'otto volante delle emozioni, ed è al contempo il più disturbante della raccolta perché affronta in chiave drammatica due dei temi più controversi dei nostri tempi: la pornografia in primis e poi il dibattito su cosa possa essere considerato Arte e cosa No e quali sono i limiti che un artista deve porsi nell'ambito della sua attività.
E se se li deve porre.
Con una protagonista femminile decisamente molto respingente ma che si troverà a dover fare i conti con i risultati delle proprie scelte.
Ma alla fine, anche se potrebbe sembrare il contrario e nonostante i momenti hard core questo si dimostrerà come uno dei racconti nel quale le Creature dei Miti avranno spazio maggiore all'interno delle dinamiche della trama.
Quello descritto in Culti Svedesi è un universo silente, non necessariamente maligno di per sè, ma incomprensibile proprio a causa della sua "Alienità", del suo essere qualcosa d'altro rispetto a noi. All'interno di questo mondo poi gli esseri umani si trovano ad aver a che fare con minaccie esterne ma sopratutto si trovano a doversi confrontare con tutte le loro meschinità e piccolezze.
Spesso lasciandosi schiacciare proprio da quest'ultime.

CULTI SVEDESI
LE VISCERE DEI MITI. NOVE SQUARCI NELL'UNIVERSO DI H.P. LOVECRAFTAUTORE: ANDERS FAGER
TRADUTTORE: FULVIO FERRARI
EDITORE: HYPNOS
ISBN: 9788896952832
KINDLE: 5,99 EURO
CARTACEO: 16,90 16,05 EURO
LINK: HYPNOS
LINK: AMAZON

22 commenti:

MAX ha detto...

Interessante recensione, potrebbe essere una lettura per quest’estate.
Leggere di qualcosa che ha comunque a che fare con Lovecraft non avendo mai letto niente di suo può essere un ottimo punto di partenza per me.
Ciao

Ariano Geta ha detto...

Ho letto "Carcosa" nella parte introduttiva, quindi immagino che T.O.M. sarà già nei paraggi per attingere informazioni ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ MAX
In realtà ti suggerirei se vuoi avere a che fare con Lovecraft di cominciare a leggere proprio Lovecraft e i suoi racconti. Perché tutti coloro che si sono ispirati a Lovecraft compreso Fager ma non solo lui hanno adattato al loro stile le opere di H.P.L e ne hanno fatto qualcosa di diverso (tanto per cominciare H.P.L non avrebbe mai inserito scene di sesso o di violenza nelle sue storie). Quindi benissimo leggere i prosecutori ma leggi sempre prima le opere di H.P.L.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Se conosco bene TOM come credo di conoscerlo credo che già abbia letto o almeno preso nota di acquistare questo libro da tempo, magari ben prima che ne sentissi parlare io. ;)

Alessia H.V. ha detto...

Sembra super interessante (poi ultimamente sto in fissa con i Paesi Scandinavi, quindi mi risulta ancora più appetitoso come titolo!). La Hypnos tira fuori belle cose!

Obsidian M ha detto...

Comprato lo scorso ottobre a Stranimondi (e quindo autografato dall'autore che era presente allo stand Hypnos) e letto mi pare a dicembre!
Non posso che confermare ogni singola parola di quanto hai detto. "Il viaggio della nonna" è indubbiamente il racconto di maggior valore: sembra quasi di esserci su quel furgone scassato che trasporta la vecchia dai Balcani alla Scandinavia!
Ricordo bene anche "Il desiderio di un uomo distrutto".. seppur localizzato in Svezia mi sembrava di leggere un romanzo di Akutagawa, solo che invece dei samurai c'erano dei soldati nordici. Gli altri racconti, dopo solo sei mesi, si sono invece già dissolti in qualche angolo oscuro della mia memoria.

Nick Parisi. ha detto...

@ Alessia H.V.
Da tempo volevo dedicare spazio alla narrativa di genere scandinava e finalmente ci sono riuscito, penso che entro fine dell'anno ci saranno altri post in proposito, sto pensando non solo alle recensioni ma anche a qualche intervista con qualche autore svedese, in questi ultimi due\tre anni ho trascurato un poco troppo le interviste e vorrei riprendere.
Incrociamo le dita...

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M
Tra parentesi credo che la Hypnos intenda continuare a tradurre la trilogia, ieri su FB ad una mia precisa domanda Vaccaro mi ha confermato che stanno lavorando alla traduzione del secondo volume che dovrebbe uscire entro la fine di quest'anno.

Babol ha detto...

Molto ma molto interessante!! Lo metto subito in lista Ammazzonica :P

Nick Parisi. ha detto...

@ Babol
Se lo leggerai, fammi sapere cosa ne pensi. ;)

Mirtillo14 ha detto...

Ho letto con interesse il tuo post, però devo dire che non ho mai letto niente della narrativa scandinava e, quindi, sono completamente impreparata in materia !!! Potrei provare a leggere qualche cosa ma non so se mi piacerebbe, credo non sia il mio genere. Saluti.

Grazia Gironella ha detto...

Per la prima volta leggo un articolo sul genere horror e ne sento un po' il fascino! Ho comprato sui due piedi "Lasciami entrare". Le tue parole sono state molto convincenti. ;)

Clarke è vivo ha detto...

Ah se le edizioni Iperborea pubblicassero anche l'horror scandinavo! Per fortuna c'è Hypnos.

Nick Parisi. ha detto...

@ Clarke è vivo
Sai che colpevolmente mi ero anche dimenticato delle edizioni Iperborea? :C
Mea culpa...eh si che pubblicano (tra le altre cose) anche "I Mumin" della grandissima Tove Jansson.
Hai fatto benissimo a ricordarmelo.

Nick Parisi. ha detto...

@ Mirtillo14
Ti capisco, è giusto che tu abbia le tue preferenze ed è ancora più giusto che tu segua quello che ti piace. Per fortuna, direi...
Sai che noia se apprezzassimo tutti le stesse cose?

Nick Parisi. ha detto...

@ Grazie Gironella
Fammi sapere cosa ne pensi! Spero davvero che ti piaccia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Anch'io non ho mai letto nulla al riguardo ma spinto ed invogliato dal tuo post penso che sia ora che invece provi qualche assaggio.

Nick Parisi. ha detto...

@ Daniele Verzetti il Rockpoeta®
Buone letture allora, nel Nord Europa ci sono tanti autori fortissimi nel genere crime
ma non solo, fammi sapere i risultati dei tuoi assaggi.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Ottima recensione.
Sereno pomeriggio.

Nick Parisi. ha detto...

@ Blogger Cavaliere oscuro del web
Serena serata a te e ben tornato!

Marco L. ha detto...

"Provate ad immaginare i Miti di Cthulhu in salsa scandinava"
Anche no, grazie. Se voglio leggere di Cthulhu, mi leggo Lovecraft. Tutto questo appropriarsi dei lavori altrui mi lascia decisamente indifferente. Già è uno scempio quello operato da August Derleth coi frammenti inediti di Lovecraft. Poi leggo che questo ci ha pure buttato dentro Il Segno Giallo...
Per me è a livello di fanfiction.

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Più o meno tutti hanno utilizzato il Marchio Giallo, a partire da Lovecraft stesso. In realtà Fager ha un suo stile ed è uno dei pochi che è riuscito a dire qualcosa di suo sui miti senza stravolgerli o umiliarli troppo. In quanto a Derleth indubbiamente ha avuto il merito di non far dimenticare Lovecraft pubblicandone tutta l'opera dopo la morte, però è vero che ha fatto molti scempi.
Anni fa intervistai Ramsey Campbell che ammise il fatto che ben pochi tra i continuatori di H.P.L fossero stati in grado di essere al livello del maestro (lui compreso). Questo però non gli ha impedito di continuare a scrivere omaggi ai "Miti", anche in tempi recenti e con buoni risultati.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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