INTERVISTA AD ANDREAS ESCHBACH.

Pubblico qui l'intervista allo scrittore tedesco Andreas Eschbach, che ringrazio per la sua disponibilità.
Prima di cominciare, il consueto avvertimento: al termine della versione in lingua italiana troverete la versione originale in lingua inglese.
Spero che l'intervista vi piaccia, in ogni caso qualsiasi eventuale errore in fase di battitura va addebitato esclusivamente alla mia persona.
Buon divertimento e grazie per essere passati.


Public the interview to the German writer Andreas Eschbach, whom I thank for his availability.
Before you start, the usual caveat at the end of the Italian version will find the original version in English.
I hope you enjoy the interview, however any eventual error while typing must be attributed exclusively to me.
Have fun and thanks for being passed.


Nick: Ciao Andreas, benvenuto e grazie per aver accettato. Oggi sei considerato il maggior scrittore di Fantascienza in lingua tedesca e sicuramente uno dei più importanti d' Europa.
Ma com'è cominciato tutto questo? Quali sono stati i tuoi inizi e cosa ti ha avvicinato proprio alla Fantascienza?


Andreas Eschbach: Beh, devo ammettere di essere lusingato dalle dichiarazioni come quelle che citi tu, ma dal mio punto di vista, io sono semplicemente uno scrittore di racconti, un romanziere che è ossessionato da un sacco di idee, idee che gli chiedono di essere trasformate in romanzi, e che il solo responsabile del fatto che nella maggior parte dei miei romanzi appaiono alcuni- o, talvolta, parecchi- elementi fantastici debba essere ritenuto il mio passato di accanito lettore di fantascienza. Per questo sono stato più o meno "adottato" dai lettori tedeschi di SF, forse anche perché nel momento in cui è stato pubblicato il mio primo romanzo non c'era nessun altro disponibile per quel ruolo.


Nick: Quali sono stati gli scrittori (Tedeschi e stranieri) che ti hanno maggiormente influenzato? Se vuoi puoi citare anche i programmi televisivi, i film e i comics.

Andreas Eschbach : Sono parecchi. Devo a Enid Blytonl'amore per la lettura di libri avventurosi, sono stato profondamente influenzato dalla serie "PERRY RHODAN " - la conoscete in Italia?
Si tratta di una space opera tuttora in corso che descrive il futuro del genere umano, e lo fa a partire dall'anno 1961, dato che viene scritto da un team di scrittori, ogni settimanane viene pubblicato un nuovo romanzo. Attualmente ha superato siamo di gran lunga il numero 2.600, ed in effetti questa serie è la più grande saga continuamente aggiornata nella storia della letteratura - Un pò come se Tolstoj avesse scritto 120 volumi di "Guerra e Pace". "PERRY RHODAN" ha una grande influenza su tutta la fantascienza tedesca.
Io ero un lettore di questa serie durante tutta la mia adolescenza, e i miei primi lavori ne erano tutte imitazioni .
Ma una volta che ho iniziato a scrivere, ben presto sono andato per la mia strada, ha trovato più gioia nel inventare le mie idee che copiare quelle altrui.
Ho scoperto altri scrittori che sono divenuti importanti per me - Autori di SF ma anche altri. Ho letto molte cose di Heinlein e di Arthur C. Clarke, ma anche Hemingway e Hansun . L'ultima grande influenza sulla mia scrittura è stata la scoperta delle opere di Georges Simenon, che mi impressiona con la sua capacità nel creare un'atmosfera da frasi e periodi semplici.




Nick: Tu, come altri tuo colleghi che sono ricercatori e scienziati hai una formazione scientifica : sei laureato in Tecnica Aerospaziale...

Andreas Eschbach: No, questo è un mito. Ho studiato la tecnologia aerospaziale, ma ho lasciato per diventare uno sviluppatore di software. Ho fondato una società di software nel 1993 che ho condotto per 3 anni, dopo ho incontrato i primi successi con i miei romanzi e ho dovuto prendere la decisione se continuare a scrivere o mantenere la società. E la mia decisione era quella di continuare con la scrittura.



Nick: ....ma quanto conta il background scientifico nella realizzazione delle tue storie?

Andreas Eschbach : A volte è molto importante, a volte no. A volte l'idea per un romanzo deriva da un fatto scientifico in cui mi sono imbattuto, e quello che cerco di fare in quel caso è quello di condividere la mia passione - o le mie paure - con il lettore.

Nick: Il tuo primo romanzo "Die Haarteppichknupfer" ( In Italia "Miliardi di Tappeti di Capelli ") ha avuto una genesi molto interessante. Ce ne vuoi parlare ?

Andreas Eschbach . Tutto nasce un breve racconto che avevo scritto, più o meno in una giornata nel 1985. Fu pubblicato in una piccola rivista letteraria- e presumevo, subito dimenticato. Ma con mia sorpresa, cinque anni più tardi ho incontrato l'editore di quella rivista, e lui ricordava ancora la storia.
Già da prima avevo la sensazione che ci fosse qualcosa di speciale attorno a questa storia, ma è stato solo dopo questo incontro che ho deciso che l'avrei espansa in un romanzo. Un romanzo costruito da capitoli che avrebbero dovuto funzionare come storie a sè stanti.
Mi ci è voluto un lavoro molto impegnativo per raggiungere questo obiettivo, perché dovevo abbandonare un sacco di elementi che i romanzi normalmente presentano - per esempio, il protagonista unico ! Ma è stato interessante,proprio tenendo fuori tutti questi elementi, ne ho imparato ad apprezzare il valore che normalmente hanno per un romanzo .
Ho dovuto lavorare fino al 1993, per terminare questo libro, un altro anno per trovare un editore che ha osato pubblicare questa bestia difficile, e nel 1995 il romanzo è venuto fuori. In un primo momento, le vendite sono state piuttosto deludenti, ma poi ha vinto il Premio della fantascienza Tedesca, che ha rappresentato un grande aiuto per il libro e, anche, per la mia carriera,.
Il racconto originale, tra l'altro, rimasto inalterato è ora il primo capitolo del libro !

Nick : Cosa ha maggiormente colpito del libro gli editori e i lettori?

Andreas Eschbach : La storia in sé e il modo inusuale di raccontarla. In altre parole, la forma. Non ne ero cosciente, mentre stavo scrivendo, ma oggi posso comprendere ciò che gli altri hanno visto subito: che la forma del romanzo rispecchia il tema della tessitura e della costruzione di tappeti!


Nick: Dopo Die Haarteppichknupfer" col tuo secondo romanzo "Solarstation" (In Italia Nippon Story cambi radicalmente stile ed ambientazione. Se il primo romanzo era una quasi una fiaba corale composto da racconti intrecciati tra loro e che risentono, secondo me, di atmosfere da new wave. "Solarstation" è un classico Thriller Tecnologico.
Quali sono stati i motivi di questa scelta?


Andreas Eschbach : Ho scritto questo romanzo, mentre stavo cercando un editore per il primo. Spedire il manoscritto agli editori e vedersi rimandare indietro- il proprio bambino ! Le tue parole scritte col sangue del tuo cuore ! - È un'esperienza molto dolorosa per qualsiasi scrittore che sia agli inizi. E inevitabilmente arriva la sensazione che nessuno è interessato a un nuovo scrittore, che ci sono già troppi che scrivono e che si farebbe meglio bruciare il manoscritto e scordarsi tutto quanto.
Ma io feci una cosa che i redattori davvero odiano: chiamai per telefono quelli che avevano respinto il mio manoscritto, per chiedergli i motivi della decisione. .
Non avevo chiamato per vendere il libro, così come non lo avevo fatto per incolparli di qualcosa- forse in realtà, è stata quella la ragione per cui quei redattore, alla fine, parlarno con me.
Ho imparato molto riguardo al tema della pubblicazione in quel pomeriggio trascorso al telefono. La maggior parte degli editori con cui ho parlato non si ricordavano nemmeno il mio manoscritto - cosa che ho considerato già un informazione in sé - ma alcuni lo ricordavano, e uno mi disse: " Beh, ho ricavato queste sensazioni dal tuo romanzo da un lato, ha una certa atmosfera, però in quantità non sufficiente , dall'altro possiede certo della parti d' azione ma in percentuale non sufficiente".
Dopo che avevo riattaccato, mi fermai a riflettere su quello che avevo sentito. Per quanto concerne l'atmosfera, pensai, avevo dato tutto quello che potevo in questo primo libro. Ma per quanto riguarda l'azione -quello era il dato interessante, dato che ci avevo nemmeno provato. Così ho deciso di scrivere un altro romanzo con tutta l' azione che ero in grado di inserire e questo romanzo poi è diventato "SOLARSTATION".



Nick: Con "Jesus Video ", compi un ulteriore cambio di ambientazioni. "JV"" è probabilmente il tuo lavoro più conosciuto (e in alcuni casi più discusso) molti l'hanno paragonato a TIMELINE di Chricton, a distanza di più di dieci anni cosa ti ha lasciato dentro quel romanzo?

Andreas Eschbach: Beh, in realtà non mi è mai piaciuto molto questo confronto, perché TIMELINE di Crichton è apparso anni dopo "Jesus Video " e ha un soggetto completamente diverso - il medioevo -, mentre "Jesus Video" primariamente si occupa di questioni sulla religione,la fede,le credenze personali e così via.
Sono sempre stato interessato alla religione, e un giorno mi sono fatto questa domanda: cosa cambierebbe se potessimo avere qualcosa in più da Gesù Cristo,qualcosa che non sia stato scritto da persone che non lo hanno mai nemmeno incontrato mentre camminava tra noi?
E se potessimo vedere un suo video ? Che cosa faremmo se potessimo vederlo in TV proprio come riusciamo a vedere i politici e tutti gli altri? In che maniera tutto questo cambierebbe il mondo, e come cambieremmo noi ?
Questa era la domanda da cui era nata l'idea per questo romanzo.



Nick: Uno dei particolari più piacevoli di "JV" è la scelta di uno scrittore di fantascienza come protagonista.
C'è per caso un (involontario) tocco biografico e ha giocato tutto il desiderio di lavorare su un ambito che conoscevi?


Andreas Eschbach : No, anche se ero sicuro che chiunque avrebbe potuto pensare che mi stavo raffigurando nello scrittore, quindi ho reso il personaggio molto diverso da come sono.
Certo non propriamente l'opposto di come sono io, ma in gran parte differente. E mi sono divertio un sacco nel farlo !
Il motivo per cui ho creato questo personaggio era che sentivo dentro di me la necessità di considerare le, diciamo, "relazioni speciali" tra Germania e Israele.
Sentivo che non potevo scrivere un romanzo che si svolge in Israele senza considerare il fatto che io sono uno scrittore tedesco: Non c'è modo di evitare tutta la storia della Germania nazista e gli eventi dell'Olocausto con le loro conseguenze. Quindi,invece proprio per affrontarli, ho inserito questo ragazzo dentro la storia. E lui lo ha fatto abbastanza bene, devo ammetterlo.


Nick: So che di "JV" la Televisione Tedesca ha tratto un adattamento televisivo, che poi per uno scrittore rappresenta da un lato una delle maggiori soddisfazioni e dall'altro il costante confronto con le diversità anche di adattamento del testo.
Ti va di parlaci di questa esperienza?


Andreas Eschbach : Beh, il film ... Sono rimasto deluso che quasi niente della storia originale sia finito nella storia sullo schermo: Il film racconta una trama quasi completamente diversa con un finale che è, per gli amanti della SF, un cliché.Quindi, il messaggio più importante che vorrei trasmettere è: se avete visto solo il film, non sapete nulla del romanzo. Leggete il romanzo, vi sorprenderà totalmente.
D'altra parte devo ammettere che il film ha aiutato la mia carriera. Non è male essere quello che viene chiamato " a filmed autor ". Improvvisamente si diventa "qualcuno".
Per dire qualcosa di positivo: ho incontrato gli attori alla premiere e li ho trovati simpatici, tutti quanti. Penso che il modo in cui il film è stato realizzato tecnicamente sia molto, molto buono, sembra una produzione molto costosa di Hollywood, e non ho idea di come questo sia stato possibile, dato il budget che avevano a disposizione. E adoro la colonna sonora del film. Ho preso il CD e lo ascolto spesso quando scrivo.



Nick : Una costante dei tuoi lavori è la tua adattabilità a sottogeneri diversi, accompagnata sempre però da una estrema leggibilità: "Kellwitts Stern" (Trad. Italiana La Stella di Kellwitts ) è uno Juvenile, il già ricordato "Jesus Video " è a metà tra il Thriller e la Hard science fiction, hai perfino scritto un episodio per "PERRY RHODAN" la più longeva collana popolare tedesca. Con quale genere però ti trovi più a tuo agio? O per te si tratta di momenti diversi dello stesso atto creativo?

Andreas Eschbach : Scrivere un romanzo non è mai una cosa sempre piacevole. Quasi sempre si raggiunge un punto in cui si dice: Damned, perché ho cominciato a scrivere questa cosa?
L'arte arriva quando si comincia a trascendere questa agonia.



Nick : Sei stato tradotto all'estero in diverse occasioni. David Hartwell uno dei maggiori antologisti al mondo ha speso parole d'elogio nei tuoi confronti e David Morrow ha inserito un tuo racconto nell' Antologia SFWA EUROPEAN HALL OF FAME. Tuttavia ancora oggi la maggior parte della letteratura di genere fantastico letta al mondo è di provenienza anglo americana. Ritieni che ci possa essere prevenzione nei confronti della SF non anglofona o ci sono degli effettivi limiti nella fantascienze nazionali?

Andreas Eschbach : Gli scrittori non vengono esclusi a causa della loro nazionalità. La gente compra i libri che ama leggere, e l'unico modo per poter competere è quello di scrivere libri migliori.
Questo è ciò che voglio per me e per i miei colleghi - in pratica, per tutti gli scrittori di SF in Europa: il poter riuscire a scrivere libri sempre migliori. In realtà, penso che lo stiamo vedendo già accadere .


Nick In particolare com'è lo stato di salute della fantascienza tedesca? La Germania è stata una delle prime Nazioni a produrre fantascienza Televisiva con la serie Die Rampatrouille (Trasmessa anche dalla Rai negli anni sessanta col titolo di ASTRONAVE ORION ) precendente addirittura a Star Trek, ha delle collane come la già ricordata PERRY RHODAN, eppure in quasi tutto il mondo la fantascienza è in crisi, con diminuzione di lettori, cessazione di pubblicazioni e perdiata di spazi nelle librerie. M'interesserebbe un quadro della situazione nel tuo paese sia a livello editoriale che di bacino di lettori ma anche come possibilità e limiti di diffusione estera dei vostri scrittori.

Andreas Eschbach: La Fantascienza è in crisi perché, come ha dichiarato una volta Valerio Evangelisti agli Utopiales di Nantes, alla fine noi "abbiamo vinto". La Fantascienza ha conquistato il mondo.Se ci fermiamo a riflettere scopriamo che viviamo in un totalmente mondo fantascientifico oggi, se ci fermiamo a riflettere. Allora, qual è il modo di scrivere più Fantascienza? Questa è la domanda a cui dobbiamo rispondere come scrittori.
La mia personale risposta è che io non scrivo Fantascienza, scrivo riguardo al futuro dell'umanità. Sono due cose diverse. la Fantascienza è un genere, il futuro, invece è un tema che non viene mai superato.
Per quanto riguarda il mercato tedesco se sei interessato, io non sono davvero la persona a chiedere. In primo luogo, perché adesso io vivo in Francia, quindi sono un po distaccato da ciò che sta accadendo nelle librerie tedesche. In secondo luogo, perché davvero non mi interessa ragionare tanto per "Mercati". L'unica cosa che osservo è che oggi, un sacco di libri affascinanti con elementi di fantascienza sono stati scritti da scrittori che non provengono dalla scena SF, ma da altrove. Il che sottolinea ancora una volta che la Fantascienza ha invaso ogni parte del mondo della cultura, anche la letteratura alta!



Nick: Tu in passato sei stato tra i più attivi fautori della nascita di una fantascienza Europea. Parlami un poco dell''antologia EINE TRILLION EURO.

Andreas Eschbach: Tutto è nato da contatti che erano nati e che avevamo stabilito intorno alla più grande convention di SF che c'é nel mondo, gli Utopiales di Nantes. Questo festival, con il suo budget di diversi milioni di euro e i suoi 40.000 visitatori paganti ogni anno, batte ogni altro festival di Fantascienza, anche quelli più grandi fatti negli Stati Uniti. Centinaia di scrittori provenienti da tutto il mondo e soprattutto dall'Europa sono invitati ogni volta, perché l'idea di base è stata fin dagli inizi nel 1998 è stata di portare gli scrittori di fantascienza in contatto tra loro, per creare una rete. L' Antologia EINE TRILLION EURO non sarebbe stata possibile senza questa rete.
Personalmente, non credo ci sarà mai una cosa come una narrativa "europea". L'Europa non è una nazione con tutto quello che comporta essere una nazione - il modo di educare, la mentalità, il modo di vivere, la lingua e così via -, l'Europa è qualcosa che non è mai esistito prima e in quanto tale, è una vera cosa Fantascientifica! E' un'entità transnazionale - e stiamo ancora imparando a comrpendere il suo significato.
Ciò significa - questo può già si dire con certezza - che dobbiamo dialogare gli uni con gli altri, e che dobbiamo dialogare TANTO. Vuol dire costruire delle reti.
Vuol dire comunicare.
E a questo sforzo che ho cercato di dare un contributo con la mia antologia: per scoprire quello c'è oltre! Tutti conoscono in ogni parte del mondo come si chiamano gli scrittori americani di fantascienza, ma non conosciamo i grandi nomi nei nostri paesi vicini! Questa è la cosa che dovremmo fare tutto il possibile per cambiare.

Nick: Quale tra le cose che hai scritto, ti hanno dato più soddisfazione e quali, col senno di poi, oggi non riscriveresti o scriveresti in un modo totalmente diverso?

Andreas Eschbach : Riesco ancora ad soffermarmi su tutti i miei romanzi. Vorrei fare solo piccoli miglioramenti, ma comunque io non lo farò. I romanziper definizione non sono mai perfetti, un romanzo perfetto sarebbe perfettamente noioso.
Quindi, ciò che un romanzo può raggiungere al massimo è di riflettere l'autore nel momento in cui lo ha scritto - con le sue capacità, con le sue debolezze, con i suoi stati emotivi. E i miei romanzi sono questo, sono stati scritti per come ero capace di scriverli. Non c'è n'è nessuno che vorrei cancellare, e nessuno che potrei apprezzare più degli altri.
Li amo tutti ;-)


Nick: Quali sono tra i tuoi colleghi scrittori quelli che segui con maggiore interesse ed attenzione?

Andreas Eschbach : Naturalmente ci sono un sacco di scrittori che ho incontrato o di cui sono diventato amico, ma sarebbe un elenco troppo lungo per rendere giustizia a tutti. La cosa più importante per me è quella di non fermarsi mai ai confini dei generi. Un mio ottimo amico è uno scrittore di thriller psicologici che, da quanto ho visto con grande entusiasmo, hanno, un grande successo soprattutto in Italia: Wulf Dorn( Nota di Nick: un grande giallista che nel nostro paese ha pubblicato per Corbaccio Editore). Lo conoscevo già quando l stava appena iniziando a scrivere, e assistere a quanto successo ha avuto è stato naturalmente una grande gioia per me, perché ho sempre saputo che lui era un narratore nato.
Mi piace avere ragione su queste cose !



Nick: Progetti futuri: a cosa stai lavorando adesso e cosa ci dovremo aspettare in futuro da Andreas Eschbach ?

Andreas Eschbach : Sono impegnato nelle ultime fasi di completamento di una serie di tre volumi chiamata la serie dell' * OUT.. Con l'asterisco che fa parte dei titoli.
I romanzi sono intitolati * BLACK OUT,, OUT HIDE * e * TIME OUT..L'idea di base si gioca sul cosa accadrebbe se potessimo collegare i nostri cervelli direttamente direttamente allo stesso modo con cui oggi ci colleghiamo con il nostro telefoni cellulari e internet.
Avremmo ancora la possibilità di scrivere e di parlare, ma cosa accadrebbe se ci bastasse il solo pensare per connettersi agli altri?
Se adesso ritieni, che forse quest'ipotesi non è così meravigliosa come potrebbe sembrare di primo acchitto, sei sulla strada giusta su quello di cui che questi romanzi tratteranno.


Nick: Bene, abbiamo finito. Nel ringraziarti per la tua gentilezza e per il tempo che ci hai dedicato, ti chiedo se c'è qualche domanda che non ti ho fatto e a cui cui invece avresti voluto rispondere.

Andreas Eschbach : Non ho mancato una domanda. Se ti sei perso una risposta, non esitare a chiedere.*


INTERVIEWS TO ANDREAS ESCHBACH - THE ENGLISH VERSION !


Nick : Hello Andreas, welcome and thanks for accepting. Today you are considered the greatest writer of Science Fiction in Germany and definitely one of the most important in Europe
But how all this started? What were your beginnings and what has brought you to your Fantasy?


Andreas Eschbach : Well, I have to admit being flattered by statements like the one you cite, but from my point of view, I am simply a writer of tales, a novelist who is haunted by a lot of ideas that demand to be turned into novels, and it must be just my past as a vivid reader of science-fiction that is responsable for the fact that in most of my novels, some – or sometimes a lot of - phantastic elements appear. So I am more or less "adopted" by the German SF readers, maybe out of lack of having someobody else available at the time my first novel was published.


Nick: What were the writers (Germans and foreigners) who have most influenced you?

Andreas Eschbach: A lot. I owe to Enid Blytonthe love of reading adventurous books, I am deeply influenced by the "Perry Rhodan" series – is this known in Italy? It is an ongoing space opera that describes the future of mankind, and it does so since the year 1961, being written by a team of writers, with one novel being published every week. Meanwhile, we are far beyound number 2.600, and in fact this series is the largest continously told story in the history of literature – as if Tolstoi wrote 120 volumes of "War and Peace". "Perry Rhodan" is a huge influence on all German SF. I read this while growing up, and my first writings were imitations of it.
But once I've started writing, I soon went my own ways, found more joy in inventing my own ideas that in copying other's. Other writers became important – writers of SF and others. I read a lot of Heinlein and Arthr C. Clarke, but Hemingway and Hamsun as well. The last big influence on my writing was the discovery of the works of Georges Simenon, who impresses me with his ability to create atmosphere out of simple sentences and simple phrases.



Nick : You have a scientific background: six graduate in Aerospace Technology, your other colleagues are researchers or scientists...

Andreas Eschbach: No, this is a myth. I studied Aerospace technology, but I quitted in order to become a software developer. I founded a software company in 1993 and led it until 3 years later, I encountered first success with my novels and had to make the decision whether to continue writing or the company. And my decision was to go with the writing.


Nick:... How important is the scientific background in the creation of your stories?

Andreas Eschbach: Sometimes very important, sometimes not. Sometimes the very idea for a novel comes from some scientific fact I stumbled upon, and what I try then is to share my fascination – or my fears – with the reader.



Nick: Your first novel "Die Haarteppichknupfer "" (In Italy " Miliardi di Tappeti di Capelli " ) has had an interesting genesis. Do you want to talk about?

Andreas Eschbach : At first it was only a short story I had written in 1985, more or less in one day. It was published in a small literary magazine – and forgotten, I assumed. But to my surprise, I met the publisher of this magazine 5 years later, and he still remembered this story. I had have the feeling before that there was something special around this story, but it was after this meeting that I decided that I would expand it into a novel, and in a novel build of chapters that should work as stand-alone stories.
It was a very demanding work to achieve this, because I had to drop a lot of concepts that normal novels have – for example, the protagonist! But it was interesting; by dropping all these concepts I learned to appreciate the value they normally have for a novel.
It took me until 1993 to finish this book, another year to find a publisher who dared to publish this difficult beast, and in 1995 it came out. At first, sales were rather disappointing, but then it won the German SF award, which was a big help for the book and for my career, too.
The original short story, by the way, is now the first chapter of the book – unaltered!


Nick: What was initially welcomed by the book publishers and readers?

Andreas Eschbach: The story itself and the ususual way to tell it. The form, in other words. I wasn't aware of it while I was writing it, but today I can see what others saw immediately: that the form of the novel reflects the subject of the weaving and knitting of carpets!


Nick : After Die Haarteppichknupfer, with your second novel SOLARSTATION"" radically changes style and ambiance. If the first novel was like a fairy tale ensemble composed of interwoven stories and suffering, in my opinion, the atmosphere of New Wave."SOLARSTATION"is a classic Thriller Technology.
What were the reasons for this choice?




Andreas Eschbach I wrote this novel while I was looking for a publisher for the first one. Mailing your manuscript to publishers and getting it back again – your child! your words, written with your heart's blood! – is a very painful experience for every beginning writer. You inevitably get the feeling that noone is interested in another writer, that there are already too many who are writing and that you should better burn and forget it.
But I did one thing editors actually hate: I called those who rejected my mansucript by phone in order to ask them why they did reject it. I did not call to sell the book, and I did not call to blame them – maybe that's the reason they actually talked with me, some very long. I learned a lot about the publishing word on that afternoon I spent on the phone. Most of the editors I talked to didn't even remember my manuscript – which I considered an information in itself –, but some did, and one said to me: Well, I was torn about your novel - on the one hand it has atmosphere, but not enough, on the other hand, it has action, but also not enough."
After I had hung up, I sat there, pondering what I had heard. As far as atmosphere is concerned, I thought, I have given all I've got in this book. But as far as action is concerned, I haven't even started. So I decided to write another novel with as much action as I was capable of, and this became "SOLARSTATION".


Nick : With "Jesus Video", perform another change of settings. "JV" is probably your best known work (and in some cases discussed) many have compared to Crichton's TIMELINE , after more than ten years what did let in your own that novel?

Andreas Eschbach :Well, actually I didn't like this comparison very much, because Crichton' TIMELINE appeared years after "Jesus Video " and has a totally different subject – the Middle Age –, while "Jesus Video" deals primarly with questions of religion, faith, belief and so on.
I have always been interested in religion, and it was one day that I asked myself: What would be different if we had more from Jesus Christ than what some people wrote down who never even met him while he walked among us? What if we could see a video of him? What if we could see him on the TV just the way we can see politicians and others? How would this change the world, how would this change us? This was the question out of which the idea for the novel was born.


Nick: One of the most pleasant thing in particular "JV" is the choice of a science fiction writer as the protagonist. And is there an (involuntary) touch biographical and played all the desire to play on a field that you knew?

Andreas Eschbach: No, of course I was sure that everybody would think that I am portraying myself in the writer, so I made him much different from me. Not the opposite, but largely different. And I had a lot of fun doing so!
The reason I introduced this character was that I felt the need to consider the, let's say, "special relations" between Germany and Israel. I felt that I could not write a novel that takes place in Israel without consideration to the fact that I am a German writer: All the history of nazi Germany and the holocaust rings with this constellation, and there is no way to avoid it. So in order to face it instead, I sent this guy in. And he did quite well, I must say.


Nick : I know that, "JV" the German Television has taken a TV adaptation, then a writer who represents a side of great satisfaction and the constant comparison with other differences include adaptation of the text.
Would you like to tell us about this experience?


Andreas Eschbach: Well, the movie ... I was disappointed that almost nothing of the original story went into the story on screen: The movie tells an almost totally different story with an ending that is, among SF lovers, a cliché. So, the most important message I would like to convey is: If you have only seen the movie, you know nothing about the novel. Read the novel, it will totally surprise you..
On the other hand I have to admit that the movie advanced my career. It is not bad to be what is called " a filmed author". Suddenly you are "somebody".
To say something positive: I met the actors at the premiere and I found them sympathetic, all of them. I think the way the movie was technically made is very, very good; it looks like a very expensive Hollywood production, and I have no idea how this was possible, given the budget they had. And I absolutely adore the film music. I got it on CD and hear it often while I write.


Nick : A constant of your work is your adaptability to different sub-genres, but always accompanied by extreme clarity: "Kellwitts Stern" is a Juvenile, the previously mentioned "Jesus Video" is halfway between Thriller and Hard Science fiction, you even wrote an episode of "PERRY RHODAN"the longest running series Teutonic folk.But what kind you are most comfortable with? Or is it for you at different times of the same creative act?

Andreas Eschbach: Writing a novel is never always comfortable. One almost always reaches a point when one says:Damned, why did I start this thing? Art begins in transcending this agony.


Nick: You have been translated abroad on several occasions. David Hartwell, one of the world spent more anthologists words of praise to you and David Morrow put your story in a 'Anthology SFWA EUROPEAN HALL OF FAME. However, today most of the fantasy genre of literature read in the world comes from Anglo American. Do you think there will be prevention against Anglophone SF or not there are actual limits in the national SF?

Andreas Eschbach : It makes no exclude writers because of their nationality. People buy the books they like to read, and the only way to compete is to write better books. This is what I wish for myself and for my colleagues – in fact, for all writers of SF in Europe: That we achieve to write better and better books. Actually, I think we see it happen already.


Nick: In particular how the health of the German science fiction? Germany was one of the first nations to produce fiction Television with previous Die Rampatrouille even Star Trek, like PERRY RHODAN series has, but in almost all the science fiction world is in crisis, with reduction of readers, ceased publication and lost space in bookstores. Interest me a picture of the situation in your country both at the level of editorial readership as well as the possibilities and limits of foreign dissemination of your writers.

Andreas Eschbach: SF is in a crisis because, as Valerio Evangelisti once put it at the Utopiales in Nantes,"we have won". SF has conquered the world. We live in a SF world today, if you think about it. So, what's the point of writing SF anymore? This is the question we have to answer as writers.
My answer is that I don't write SF, I write about the future of humanity. This is not the same thing. SF is a genre, the future is a theme that never gets outdated.
As for as the German market is concerned, I am really not the person to ask. First, because I live in France, so I am a little detached from what is happening in German bookstores. Second, because I really don't care much for "markets". The only thing I observe is that today, a lot of fascinating books with SF elements are written by writers who are not coming from the SF scene, but from elsewhere. Which underlines again that SF has invaded every part of the world's culture, even the high literature!



Nick: In the past you have been among the most active proponents of the birth of a European fiction. Tell me a little of'' anthology EINE TRILLION EURO.

Andreas Eschbach: This was born out of the contacts that had been established around the biggest SF convention that is in the world, the Utopiales in Nantes. This festival, with its budget of several million euros and its fortythousand and more paying visitors every year, beats every other SF festival, even the big ones in the USA. Hundreds of writers from all over the world and especially from Europe are invited every time, because the basic idea behind was from the very beginning in 1998 to bring SF writers in contact with each other, to establish a network. The anthology ONE TRILLION EUROS would not have been possible without this network.
Personally, I don't think there will ever be such a thing as a "European" fiction. Europe is not a nation with what a nation includes – the way of upbringing, the mentality, the way of living, the language and so on -, Europe is something that has never existed before and is as such a real SF thing! A transnational entity - and we are still about to learn what that means.
It means – this can already be said for sure – to talk to each other, and to talk A LOT. It means to build up networks. To communicate. And this the endeavour I tried to make a contribution to with my anthology: to find out who is there!Everybody everywhere knows the American writers of SF, but we don't know the big names in our neighbour conutries! This is what we should do everything possible to change.


Nick : One of the things you've written, which ones have given you most satisfaction and which ones, in hindsight, not rewrite or would you write in a totally different way.

Andreas Eschbach: I can still stand with all my novels. I would only make minor improvements, but I won't do it. Novels are by definition never perfect; a perfect novel would be perfectly boring. So, what a novel can achieve at the most is to reflect the author at the time he was writing it – with his capacities, with his weaknesses, with his emotional states. And my novels do so, they have been written as good as I was capable of. There is none I would abolish, and none I could praise above all. I love them all ;-)


Nick: What are among your fellow writers who follow with more interest and attention ?
Andreas Eschbach: Of course there are a lot of writers I met or I am friend with, but it would be a list too long to do them all justice. The most important thing for me is not to stop at the boundaries of genres. A very good friend of mine is a writer of psychological thrillers which have, as I saw with great enthousiasm, become very successful especially in Italy: Wulf Dorn. I knew him already when he was just starting to write, and to see how successful he has become is a great joy, because I always was sure he was a naturally born storyteller. I love being proven right about such things!



Nick: Future Plans: What are you working on now and what we should expect in the future by Andreas Eschbach.

Andreas Eschbach: I am in the last stages of completing a three volume series calles the *OUT-series. Mind the asterisk, it's part of the titles. The novels are titled BLACK*OUT, HIDE*OUT and TIME*OUT . The basic idea is what would happen if we could connect our brains directly the way we connect today via our cell phones and internet. We still have to write and to talk, but what if it would be enough just to THINK to connect to others?
If you think now, maybe that's not as glorious as it appears on first thought, you're on the right track what this novels are about.



Nick: Well, we're done. In thanking you for your kindness and for the time you've spent, I wonder if there is any question that I have not done that and so instead you wanted to respond ?

Andreas Eschbach: I didn't miss a question. If you missed an answer, feel free to ask.

TIM POWERS E LE PORTE DI ANUBIS.

In attesa di presentare l'intervista con Andreas Eschbach,presento un articolo già uscito su IL FUTURO E' TORNATO, c'è un motivo per cui lo faccio, anzi due: il primo è per invitarvi sempre a dare uno sguardo alla nostra piccola blogzine, il secondo è perchè presto si potrebbe parlare dello Steampunk , proprio con uno dei suoi creatori.



Siamo tra la fine degli anni settanta e l'inizio del nuovo decennio o giù di lì. In un College Statunitense tre giovani di belle speranze stringono amicizia, una di quelle amicizie che durerà fino ai nostri giorni.
E fin qui, in questa nostra storia non ci sarebbe niente di strano.
Quello che cambia in questa nostra storia sono i nomi dei tre giovani di belle speranze. I tre ragazzi che s'incontrano in quel' istituto scolastico californiano rispondono rispettivamente ai nomi di James Blaylock; K.W. Jeter e Tim Powers.
Tutti e tre col desiderio di diventare scrittori, tutti e tre appassionati di fantascienza.

 E di Philip K. Dick.

E se con Dick in seguito diventeranno anche amici, sarà la fantascienza ad unirli ancora di più. I tre, infatti, riusciranno tutti a diventare scrittori di un certo successo, e troveranno anche il modo di "inventare" un genere letterario.

La scena letteraria della prima metà degli anni ottanta è in subbuglio: quello che va di moda è il cyberpunk, nell' horror invece, lo splatterpunk mentre i tre, invece, preferiscono scrivere bizzarre storie ambientate nella Londra industriale del diciannovesimo secolo così come preferiscono ispirarsi a H.G. Wells e a serie come Wild Wild West.I tre nuovi "punk" prendono a chiamarsi in maniera scherzosa scrittori steampunk.
Sarà K. W. Jeter a coniare, in un certo senso, il termine.

Storie simili esistevano già, ma saranno i tre ragazzi californiani a dare il via ad una piccola rivoluzione.
Blaylock scrive Homunculus; Jeter Morlock's Night, ma sarà il timido cattolico Powers a creare forse il romanzo più bello del terzetto con The Anubis Gate nel 1983.


Le Porte di Anubis è un romanzo strano, in sè stesso contiene molti dei topoi del genere; in primis c'è la magia, Powers adora la magia, la inserisce spesso nelle sue opere, non stupisce quindi che The Anubis Gate cominci con un complotto di alcuni maghi, ( tenetene d'occhio uno in particolare ) per richiamare in vita antiche forze. Lo scopo?
Sconfiggere l'Impero Britannico.
Del resto cronologicamente siamo in Egitto all'inizio del diciannovesimo secolo e l'Inghilterra è la maggiore potenza coloniale del tempo,
logico quindi che molti paesi e diversi popoli siano leggermente incazzati per questo, no?
Ma quel mago in particolare, che ad un certo momento sembrerà pure sdoppiarsi, ha ben altre mire, diciamocelo pure.
Peccato per lui che le cose non andranno esattamente come vorrebbe.


L'azione poi si sposta nel nostro secolo, nel 1983 quando un miliardario americano vecchio e malato scopre il segreto dei viaggi nel tempo e per dimostrarne la veridicità invita il giovane professore Brendan Doyle a partecipare ad una conferenza tenuta dal famoso poeta Coleridge a Londra nel 1810.
Doyle accetta perchè oltre ad aver appena vissuto un lutto familiare è ossessionato da un altro poeta, vissuto nello stesso periodo nella capitale Britannica, un poeta della cui vita si conosce ben poco.
Peccato che anche per il giovane professore le cose non andranno come previsto, dal momento che si ritroverà prigioniero in una Londra non propriamente accogliente.
Una Londra popolata da maghi ma anche da minacce ben più terrene e forse, anche da un licantropo.

Bel casino, eh? E questo è quello che succede solo nelle prime pagine.

Le Porte è un romanzo lungo, in alcuni momenti anche contorto, in altri dotato di una obiettiva pesantezza, però è un romanzo che si costruisce tassello dopo tassello, un "acquired taste" un gusto alla lettura che si acquisisce pagina dopo pagina.
Se si superano alcuni scogli, come la ridicola giustificazione scientifica dei viaggi nel tempo fatta da uno dei personaggi, il libro conquista per i suoi protagonisti, Doyle su tutti, conquista per la sua girandola di avvenimenti, conquista per il suo mescolare eventi e personaggi storici realmente esisititi ( il già ricordato Coleridge) con altri di pura fantasia.

The Anubis Gate, non è solo una narrazione steampunkdal momento che ha anche elementi propri della fantasy o della science fiction vera e propria. Ma è anche e sopratutto un racconto sull'ineluttabilità del destino, sulla storia personale che s'interseca con Storia con la S maiuscola, con alcuni guizzi sul finale che da soli varrebbero la lettura del libro.
VOTO : 7,5 su 10.
NOTA.
Nel romanzo sono presenti alcune citazioni e alcuni scherzi rivolti ai suoi due colleghi Blaylock e Jeter, ad esempio il nome del misterioso poeta William Ashbless che tanto ossessiona il protagonista, in realtà è stato un personaggio creato, per scherzo da Blaylock durante gli anni del College.
Nel nostro paese Le Porte di Anubis è stato tradotto negli anni novanta da Fanucci ed è ancora abbastanza facile reperirlo sulle bancarelle dell'usato.

UNIVERSI VICINI :TALKING ABOUT ANDREAS ESCHBACH.



Tra qualche giorno, penso per giovedì \ venerdì proporrò una nuova intervista. In questa mia esplorazione dell'"Universo Fantascientifico", questa volta approdiamo in Germania.

Andreas Eschbach nasce ad Ulm nel 1959; sin da subito manifesta un grande talento ed una gran passione per la scrittura e a dodici anni vende il suo primo racconto ad una rivista Tedesca di Computer.
Ma questo non basta ancora. Eschbach ama la fantascienza, ne vuole scrivere ancora quindi dopo gli studi in Ingegneria Aerospaziale comincia a proporsi alle maggiori case editrici tedesche.

Il frutto di tutti questi sforzi è, nel 1995, la pubblicazione del suo primo romanzo : Die Haarteppichknüpfer, tradotto da Fanucci in Italia come MILIARDI DI TAPPETI DI CAPELLI.



MILIARDI DI TAPPETI DI CAPELLI è un romanzo corale composto di brevi episodi in apparenza slegati tra loro su una casta di artigiani il cui unico scopo nella vita è rappresentato dalla costruzione di tappeti destinati ad un imperatore lontanissimo,che quasi nessun essere vivente ha mai incontrato.
Per riuscire nel loro compito questa casta costituita da soli uomini ha il permesso di utilizzare un unico tipo di tessuto: ,capelli femminili donati dalle proprie mogli e dalle proprie figlie.
Lo stesso pianeta dove la storia è ambientata risulta essere lontano dalla maggior parte delle rotte commerciali, quasi volutamente isolato dal resto del consesso umano.
L'autore usa un tono lieve nel tratteggiare la trama, una metodologia che risente di influenze new wave donando alla storia un repiro quasi fiabistico.
Quelle di Eschbach non sono però fiabe consolatorie, e man mano episodio dopo episodio verrà dipanata una perversa logica dietro tutta questa bizzarra tradizione.

Il romanzo in patria ottiene un discreto successo Eschbach però non è totalmente soddisfatto, e complice anche alcune critiche ricevute per la sua opera d'esordio con le successive opere decide di cambiare totalmente ambientazione e stile col suo secondo parto letterario.

Solarstation( tradotto in Italia da Fanucci con l'imbarazzante titolo NIPPON STORY) del 1996 è una solida storia tecnologica ambientata su una stazione spaziale,la trama è quanto di più classico la fantascienza ci abbia abituato.
La voce narrante è quella dell'unico americano a bordo: l'addetto ai lavori pesanti; un uomo che non ha problemi a definire sè stesso un fallito esattamente come è decaduta la sua nazione, travolta dal sorgere delle economie asiatiche ( Giapponesinel caso specifico del romanzo). Il tema del tracollo dell'occidente rimane però sullo sfondo, quasi una scusa per poter congegnare una storia avvincente e tipica della migliore "hard science fiction"

Il maggior successo per lo scrittore arriva però con il controverso Jesus Video del 1998 (LO SPECCHIO DI DIO; sempre per i tipi di Fanucci)
La trama di Jesus Video contiene in sè alcuni dei maggiori topoi e clichè della narrativa fantascientifica: il tema dei viaggi nel tempo; il ritrovamento di un manufatto impossibile, in questo caso l'artefatto è un modello di telecamera talmente nuovo da non essere ancora entrato in produzione ma che viene ritrovato in Israeledurante gli scavi di alcune tombela cui datazione corrisponderebbe agli anni della predicazione di Gesù; e infine ma non ultimo, un complotto che parte dal Vaticano.

Jesus Video negli anni successivi è stato spesso associato a Timeline
di Michael Crichton, paragone spesso e volentieri forzato, non solo per le diversità della trama, anche perchè il romanzo di Eschbach è stato pubblicato ben due anni prima di quello dell'autore statunitense.
Il romanzo ottiene talmente tanto successo in patria da ottenere una trasposizione in video dalla rete televisiva ProSieben, che ne ricava Jesus Video- L'enigma del Santo Sepolcro una miniserie in due parti per la regia di Sebastian Niemann,che vede la partecipazione anche dell'italiana Naike Rivelli il prodotto televisivo però, andato in onda in Germania nel 2002 in diversi punti presenta una trama totalmente differente da quella del romanzo.
Procedura abituale, questa da parte di reti televisive, produttori e case cinematografiche ma che riapre l'annosa domanda su quanto sia lecito cambiare in sede di adattamento e quando invece si tratti di vero e proprio tradimento dell'opera letteraria, un dibattito su cui ognuno di noi potrà avere una sua personale idea, che varia caso per caso e che è ben lontano dal potersi considerare concluso.

In seguito anche un altro lavoro di Eschbach, EINE BILLION DOLLAR otterrà una trasposizione in questo caso radiofonica, Eschbach nel frattempo ha continuato a scrivere,rimanendo sempre all'interno del genere; la sua è una fantascienza diretta ed immediata in grado di arrivare ad ogni tipo di lettore. Spesso anche quando lo scrittore non compone opere direttamente riconducibili al genere finisce comunque per inserirne elementi all'interno dei suo racconti.

Tra le altre opere di Andreas Eschbach degne di nota segnalo lo Juvenile KELWITTS STERN e il recente Ein König für Deutschland uscito nel 2009. Eschbach ama tanto il genere da aver scritto anche dei romanzi per il ciclo di fantascienza popolare Perry Rhodan, forse il più longevo in Germania.
Nel corso degli anni lo scrittore di Ulm, anche se recentemente si è trasferito in Francia assieme alla moglie ha ottenuto i maggiori premi tedeschi come il Kurd-Laßwitz-Award, o il Science Fiction Club Deutschland
, un premio assegnato dai fan, dalla cui competizione cui lo scrittore è stato escluso per permettere la vittoria anche agli altri scrittori in ligua tedesca.


Andreas Eschbach è, tra le altre cose, un convinto sostenitore di una via europea alla fantascienza al punto di aver entusiasticamente curato EINE TRILLION EURO una bella antologia di autori europei, con la presenza di un racconto di Valerio Evangelisti in rappresentanza dell'Italia.

L'antologia come tante altre cose purtroppo è ancora inedita nel nostro paese.
Eppure mi piacerebbe poter credere che le cose possano cambiare, che anche il mercato italiano possa riaprirsi e trovare il coraggio di guardare all 'Universo oltre l'Universo.

BENVENUTI AD ADMIRAL CITY .


C'è una nuova Round Robin in Città.
In origine c'è stato il Sick Building Syndrome, creato da Davide Mana il primo esempio di racconto a puntate ognuna scritta da un autore diverso nato in Italia.
Combattendo contro un certo scetticismo, di molti presunti esperti ma anche di una parte della rete, il progetto si è rivelato un successo, la narrazione è stata terminata, con una sua coerenza interna, quasi tutti i partecipanti si sono messi in gioco e lo hanno fatto in maniera ottimale divertendosi e creando un universo affascinante..

Niente di strano, quindi che dopo alcuni mesi, la maggior parte di noi ha deciso di ripetere l'esperienza con una nuova round robin, quella che cambia stavolta è l'ambientazione.
Lo sfondo non sarà più una casa stregata, ma un intera città.
E ci saranno i supereroi.

Attenzione quindi, adesso state entrando ad Admiral City.



L'idea è di Alex "McNab" Girola, Alex è uno scrittore bravissimo, ma, e mi scuserà, io ritengo che il meglio di se lo dia, non nei racconti ma nella costruzione di Universi e nella costruzione di scenari.
In questo caso nel mondo immaginario di DUE MINUTI A MEZZANOTTE si possono ritrovare atmosfere debitrici dei migliori fumetti supereroistici come le saghe di RISING STARS e DOOMSDAY, ma con un tocco molto personale.


Il primo capitolo opera dello stesso Girola è già online , ecco però l'ordine d'ingaggio dei capitoli e degli scrittori.

Angelo Sommobuta Cavallaro
Paolo Ungheri
Massimo Mazzoni
Lady Simmons
Barney Panofsky
Davide Mana
Gluttonysin
Cristiano Pugno
Cuk
Mr.Giobblin
Ferruccio Gianola
Cily
CervelloBacato
Gian De Steja
Salomon Xeno
Lorenzo Ladogana
Ariano Geta
Domenico "Helldoom" Attianese
Matteo Poropat
Qwertyminus
Nicola Corticelli
Mirko Borghini
Gherardo Psicopompo
Valerio Villa
Masca Micilina
Gianluca Santini
Nick Parisi
Temistocle
Chuck Testa
Alessandro Soldati
Riccardo Rizzo
Fra Moretta
Angelo Benuzzi

Molti di questi nomi li conoscete già, come vedete ci sarò anche io perchè questo tipo di sfide mi appassionano, così come mi gasa la compagnia che si creata attorno al progetto.
Voi cosa dite, ci divertiremo anche stavolta ?

A VOLTE RITORNANO ! Capitolo "2" ! ...I blogger sicuramente si ! Gli altri non si sa !

Fine delle ferie e tante belle novità : uno di noi decide di non chiudere la sua casa editrice, un altro presenta il suo nuovo libro; una gentil signorina festeggia un anno di vita del suo blog e due vecchi amici dopo tre anni finalmente riescono ad incontrarsi.
Nel frattempo però nel cosidetto mondo reale.....




Volevo stacccare la spina per qualche giorno e la spina ho staccato!
Certo non completamente, non riesco mai a farlo del tutto. Qualcosina in rete l'ho seguita lo stesso pur non avendo voluto abusare troppo del computer dei suoceri, però in linea di massima mi sono un poco disintossicato dal Web.

Nella mia settimana friulana, nonostante fossi flagellato da un tempo inclemente -ha piovuto praticamente tutti i giorni e a qualsiasi ora- sono riuscito a fare qualche giro sul Collio ed uno in Slovenia ,e- cosa ancora più importante- dopo tante occasioni mancate, quasi sempre per colpa mia, io e MATTEO POROPAT , dopo tre anni di frequentazione sui rispettivi blog siamo riusciti a combinare un incontro dal vivo, con contorno delle nostre rispettive compagne per la vita.



Quella che vedete è la scioccante prova di questo storico incontro, da cui traspare il reciproco entusiasmo e la concordata soddisfazione per il mitico avvenimento.
(Per la cronaca...io sono quello bello e simpatico sulla sinistra).
Mi crede nessuno se vi dico che abbiamo passato tutto il tempo a discutere dei massimi sistemi,e sulla vita, l'universo e tutto quanto?
No, eh? Chi lo sa il perchè?
Inutile perfino aggiungere che le nostre compagne, dopo aver visto com'è venuta questa foto, si sono categoricamente rifiutate di farsi immortalare con noi.







Venendo a cose più serie, in questi giorni si sono succedute una serie di belle notizie, e se di una di queste, una certa round robin stories a sfondo supereroistico parlerò più diffusamente in un successivo post; ecco nell'ordine, tutte le altre.




Max Citi e Silvia Treves, dopo la chiusura della libreria CS hanno deciso di mantenere in vita la loro casa editrice, questo significa che le Edizioni CS_Libri continueranno a pubblicare e che in futuro potrebbero uscire tra la altre cose nuovi numeri di ALIA; Fata Morgana ed altre pubblicazioni. QUESTO è il post in cui Max comunica la sua decisione.
Che dire? Finchè ci saranno queste notizie la Cultura nel nostro martoriato paese avrà quantomeno una possibilità.



EDU Vitolo da sempre gran conoscitore del mondo della musica, sta per dare alle stampe SUB TERRA, un nuovo libro dedicato al Rock estremo e all'underground musicale - generi, se vogliamo profondamente intrecciati anche ad un certo tipo di immaginario del cinema horror e gotico.
Conoscendo la passione e la competenza che EDU, da sempre riversa nei confronti della musica sono sicuro che SUB TERRA potrebbe diventare un testo imprescindibile nella libreria di qualsiasi appassionato.
Il volume uscirà a fine Aprile, QUI trovate il comunicato stampa nonchè il bando del concorso ad esso collegato.



last but not least desidero congratularmi con Lady Ghost, il cui blog PENSIERO SPENSIERATO ha appena compiuto UN ANNO DI VITA .
Avendo passato da poco anche io questa soglia, e avendo visto in questi dodici mesi tantissimi blog nascere e morire, so quanto sia bello e ricco di soddisfazioni superare questa boa.
E poi, come racconta le storie di leggende e fantasmi la nostra nipotuzza preferita non le racconta nessuno.
Cento di questi giorni Lady Ghost! E sbrigati a risolvere i tuoi problemi col computer !

Piccola aggiunta, la versione grafica è di Matteo Poropat.

PAUSA ! ! !

E' arrivato il momento.


In occasione delle imminenti festività Pasquali, Nocturnia si prende una piccola vacanza.
Niente di lungo o di eccessivo, è vero che i miei problemi lavorativi continuano, come - lo devo ammettere per amore della completezza, in queste ultime settimane c'è stata una certa flessione negli accessi.
Ma non sono questi i motivi: se nel primo caso, quello è un problema che dovrò risolvere col tempo personalmente, il secondo, anche solo qualche mese fa, mi avrebbe creato dispiacere, in questo periodo invece mi limito a prenderene atto e a scrivere solo i post che mi continuano a piacere.

In realtà mi godrò qualche giorno di riposo, pronto a riprendere il "blogging " dopo il giorno 13 Aprile. Ho diversi fumetti e libri da leggere, una serie televisiva da recuperare, qualche giro da fare.

Insomma, probabilmente diminuirò la mia presenza in rete in questo periodo. Alcuni post già preparati continueranno ad uscire su IL FUTURO E' TORNATO, che v'invito a seguire.

Ma cosa ci aspetta alla riapertura?


La prima cosa sarà l'intervista con lo scrittore Tedesco Andreas Eschbach, poi sicuramente arriveranno delle recensioni su alcuni dei libri e dei fumetti che leggerò in questo periodo.
Magari è la volta buona che riuscirò a terminare i post sulle Janare e sullo sceneggiato IL SEGNO DEL COMANDO, due post che vi ho promesso da tempo.
In più ci sono tre iniziative che sto ipotizzando con tre blogger diversi.
Insomma, stavolta sono riuscito a scrivere un post breve...meglio tardi che mai.


BUONA PASQUA A TUTTI QUANTI !!!!!

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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