AUGURI A TUTTI !




BUON NATALE 2012 E UN FELICE 2013 A TUTTI QUANTI




NEL FRATTEMPO....STIAMO LAVORANDO PER VOI.



CIOE', QUALCUN ALTRO STA LAVORANDO....IO DI SICURO, NO.     :)

Alla Fine Ogni Cosa Arriva...Alla Fine !


 Sono contento che stiano per arrivare  le ferie natalizie questo mi dà l'occasione per poter approfittare delle feste per poter fermare un attimo il blog.
Non lo nascondo, sono un poco stanco.

Due Minuti a Mezzanotte: la Fine dei Giochi.

Grazie ad un strabiliante ed effervescente ultimo capitolo a cura di Angelo Benuzzi si è conclusa la corsa di Due Minuti a Mezzanotte.
Otto mesi ci sono voluti perché la Round Robin supereroistica creata da Alex Girola arrivasse alla sua naturale conclusione, otto mesi che per i lettori hanno rappresentato un vero e proprio ottovolante carico di sorprese, aspettative- qualche rarissima volta delusioni- ma più spesso hype, divertimento e soddisfazioni.
In questi giorni arriveranno sicuramente diversi post che sviscereranno sotto tutti i punti di vista i meriti certi e i demeriti soggettivi di questo progetto, e saranno tutti  scritti meglio di come potrei fare io. Sento però così a caldo di scrivere due righe - in quello che probabilmente sarà il mio penultimo atto da blogger, almeno per un periodo- con le mie considerazioni.


34 partecipanti ufficiali, più qualcuno ritiratosi durante lo svolgimento (ma prontamente sostituito ), 28.900 visualizzazioni, una marea di personaggi inseriti nella "run".
Queste le fredde cifre.
Dietro però c'è stata una grande passione da parte di tutti.
Ringrazio Alex Girola per aver creato il tutto e per avermi coinvolto in questa bellissima iniziativa.

Inutile dire che qualche detrattore arriverà, dietro l'angolo spunteranno i soliti "soloni"- quelli che magari non partecipano mai a nessuna iniziativa salvo poi denigrare tutto ad opere concluse- ma almeno io posso tranquillamente affermare che alla fine Due Minuti a Mezzanotte è stato un piccolo successo.

Certo, una Round Robin, come tutte le opere collettive, se gestita male, può incorrere in alcuni difetti.
 essendoci più scrittori potrebbe esserci una mancanza di coordinazione e di continuità tra capitolo e capitolo con parti decenti, parti buone e parti scritte malissimo, c'è il piccolo fastidioso particolare di non poter avere il pieno controllo con i destini finali dei personaggi -anche quelli inventati personalmente- e, a proposito di questi ultimi spesso avviene  un altra cosa di cui tenere conto, cioè che qualsiasi partecipante dei capitoli iniziali e mediani si sente autorizzato a creare personaggi su personaggi  costringendo spesso gli autori degli ultimi capitoli a compiere delle vere e proprie stragi insensate per ripulire il campo e per poter arrivare ad un finale decente.

In questo caso però i primi due pericoli non si sono realizzati, escludendo forse un piccolo momento di stanchezza nel periodo estivo.
Mentre il terzo...direi che è stato gestito bene: certo io sono uno di quelli che si affeziona ai personaggi, la fine di Eddie è stata un brutto colpo, il sapere poi che nemmeno nei racconti il "parvenu" o lo sfigato riesce  a sopravvivere rappresenta un duro colpo a quello che resta del mio idealismo d'accatto...
Però la storia ...beh ragazzi, la storia complessiva del Due Minuti a Mezzanotte è stato un bel momento per la rete,la dimostrazione che quando c'è la serietà i progetti non solo si portano a termine ma si portano a termine bene.
I personaggi sono stati gestiti bene, quasi tutti hanno avuto una loro evoluzione coerente, spesso gli autori hanno volontariamente attuato una sorta di coordinamento tra loro e la qualità media dei capitoli è stata alta.
E poi ricordiamoci sempre che alla fine rimane un gioco.

Sicuramente ognuno dei partecipanti ricorderà dei capitoli piuttosto che altri, stessa cosa faranno i lettori ma anche questo fa parte del divertimento.
Un divertimento che -oltre che ai lettori- è stato ben gestito da Alex Girola e dai trentaquattro partecipanti.
I complimenti  ad ognuno di loro- compresi anche coloro come Giordano Effrodini che hanno curato la parte grafica e Matteo  Poropat che ha curato l'edizione in eBook, a questo punto non sono doverosi.
Sono giusti.




I soliti soloni a questo punto potranno obiettare che non tutti i fili sono stati sciolti, che rimangono ancora dei punti da chiarire.
Ma se conosco bene Alex e la maggior parte dei partecipanti come credo di conoscerli penso che una seconda stagione ci sarà e che risolverà buona parte delle sotto-trame lasciate in sospeso ( se poi qualcuno resusciterà Eddie, tanto meglio  magari come impazzito supercattivo  Lol)
Perchè é solo un gioco.
Un gioco come lo è stato tempo prima il Sick Building Syndrome, e per di più un gioco ben riuscito.
E anche gestito bene.


Consiglierei un domani a qualcuno di partecipare ad una Round Robin?
Ma certo che sì!

JOHN SHIRLEY: L' INTERVISTA COMPLETA !

Pubblico l' intervista completa con lo scrittore Horror e  SF  John Shirley, vincitore tra le altre cose, del Bram Stoker Award.
Ringrazio Shirley, per la sua gentilezza e la sua disponibilità e anche per la velocità con cui mi ha rimandato indietro l'intervista con le sue risposte.
 In coda troverete la versione originale in lingua inglese, allo scopo di fare un lavoro quanto più possibile professionale.
La revisione della traduzione di questa mia intervista  è stata effettuata da Lucrezia " Lady Simmons"  Polito la cui padronanza della lingua inglese è infinitamente superiore alla mia e per quest'aiuto la ringrazio.
Attendo i vostri commenti, mi auguro che l'intervista vi piaccia.


In this post we publish the full interview with the SF writer  John Shirley, winner -among other things- of  the prestigious Bram Stoker Award.
I publicly thank John Shirley for his kindness and availability
At the tail end Italian version you can find the original version in English.
Good read.


Nick : Ciao John, benvenuto su Nocturnia, ti ringrazio per aver accettato di rispondere a questa intervista.
Per cominciare ti chiedo di riandare agli inizi della tua carriera, in particolare m'interesserebbe sapere cosa ti ha avvicinato alla fantascienza?

John Shirley:  trovai una scatola di riviste Galaxy (una pubblicazione di fantascienza) di mia sorella, e cominciai a leggerle da bambino. Quella fu la causa scatenante l’infezione. Non uso il termine infezione per caso. Amavo anche la mitologia, i miti greci, i film horror e via dicendo da cui ero attratto molto più che per il semplice l’escapismo – mi piaceva l’intrusione dell’apparente impossibile nel mondo possibile. Fantascienza, fantasy ed horror mi davano l’impressione che i limiti e le restrizioni del mondo ordinario potessero essere infranti, e che noi potessimo trovare la nostra strada dal banale al miracoloso, mi sembrava liberatorio.

Nick: Quali sono stati gli scrittori ( puoi citare anche i film, i comics o le serie televisive o i gruppi musicali ) che ti hanno maggiormente influenzato come lettore prima ancora che come scrittore?


JS :  leggevo fumetti di supereroi da ragazzo, e numerosi libri di fiabe. Mi piacevano moltissimo anche Edgar Rice Burroughs e Robert E Howard. C’è stato anche il periodo Edgar Allan Poe ed il periodo HP Lovecraft. Leggevo anche avventure storiche. Storie della frontiera americana, i Cavalieri della Tavola Rotonda e cose alla Robin Hood. L’avventura eroica era una parte di me, come per ogni ragazzo, ma crescendo ho visto pochi eroi eccezionali e più ambiguità morale – da cui un interesse per scrittori come Ray Bradbury, Richard Matheson, Robert Sheckley, Harlan Ellison, e JG  Ballard. Da teenager mi colpì la natura da incubo della guerra del Vietnam, e la mancanza di giustificazione per essa – e dalle immagini delle atrocità associate ad essa. Questo mi spinse a scenari alternativi, e trovai Jimi Hendrix, Janis Joplin, gruppi come i Blue Cheer ed in special modo Frank Zappa e i Mothers of Invention. Sono stato influenzato da The Who, Alice Cooper e David Bowie e poi i Blue Oyster Cult. Potevano scrivere testi colti ambientati nei mondi oscuri dell’immaginazione...Zappa mi ha insegnato che l’originalità consiste nell’osare e che frantumare le regole della creatività può essere a volte la cosa più creativa da fare. Più avanti sono stato influenzato da Patti Smith, i Sex Pistols, Lou Reed and The Stooges e la mia scrittura orientata al noir riflette una certa influenza di Lou Reed...da quel momento ho messo da parte le letture di fantascienza (eccetto Jack Vance, James Tiptree e Michael Moorcock)  e ho cominciato a leggere letteratura moderna, come Hubert Selby e William Burroughs e al tempo stesso molti scrittori del tardo XIX/primo XX secolo, e molti poeti “imagisti” come Baudelaire...Ora leggo principalmente saggistica.


Nick: Nel 1979 pubblichi TRANSMANIACON, il tuo primo romanzo. Da TRANSMANIACON si cominciano a notare alcuni punti fermi della tua narrativa: un sistema di potere oppressivo o dittatoriale , uno o più personaggi che oscillano tra desiderio di ribellione e ricerca della morte e sopratutto il rapporto con la musica. Da cosa deriva l' interesse per tutte queste tematiche ?

JS:  Ero molto giovane quando ho scritto quel libro la dittatura è sempre una minaccia e forse la giovinezza vede quella minaccia più nitidamente; il titolo del libro è ispirato ad una canzone dei Blue Oyster Cult, ero immerso nella loro musica in quel periodo. Desideravo che i lettori vivessero una corsa pazza e riottosa attraverso un immaginario surreale – volevo che “sentissero” nella loro mente una specie di colonna sonora per il libro…la Morte era sempre tra i miei pensieri. La morte è assolutamente impressionante e persistente. Si ripresenta sempre non appena ce ne dimentichiamo.

QUANDO I SUPEREROI ESISTONO REALMENTE.

Uno dei generi più diffusi tra i fumetti è quello dei Super eroi, ognuno di noi ha letto almeno una volta nella sua vita le pagine dedicate agli eroi in calzamaglia, tutti abbiamo delle preferenze e magari perfino qualche volta nella nostra ingenuità infantile abbiamo desiderato crescendo di poter diventare uno di loro.
Solo che i Supereroi non esistono così come non esistono superpoteri.
La parte più razionale di noi prende il sopravvento, le esigenze quotidiane ci avvincono, nel mio caso poi ho smesso di credere negli eroi mascherati  o meno nel momento stesso in cui  ho smesso di credere in Babbo Natale,nella fatina dei dentini e nelle promesse dei politici.
Cioè a circa quattro anni e mezzo.
 
Phoenix Jones, arrestato a Seattle per aver sedato una rissa con l'aiuto dello spray al peperoncino.


Però qualche giorno fa mentre cercavo dati per scrivere un post celebrativo per l'imminente conclusione del progetto Due Minuti a Mezzanotte ho scoperto che -in un senso molto lato- i Super eroi esistono anche nel nostro  mondo reale.
Certo niente magnati con desiderio di vendetta, niente alieni caduti sul nostro mondo, niente grandi poteri da cui derivano grandi responsabilità ma solo vigilanti che si creano un proprio costume e che nella migliore delle ipotesi pattugliano la strada qualche notte ogni tanto.

il Premio I LOVE YOUR BLOG di Nocturnia!


Alle volte un Meme può essere utile per superare un momento di  stanchezza e di crisi di idee come quello che mi sta capitando in questi giorni, saranno le corse di fine anno, saranno le incombenze varie, sarà quella cavolo di IMU ...
La traduzione dell 'intervista con John Shirley è quasi pronta, mia moglie sta rivedendo e ricontrollando il tutto,
. Insomma per lunedì dovrebbe uscire, poi qualche altro post e poi...
Nocturnia si prenderà una piccola vacanza dal 20 dicembre fino al 4 gennaio, pronti a tornare con ancora più energia.
Per fortuna ci sono le belle sorprese, ancora più gradite per le regole e le motivazioni di questo Premio I LOVE YOUR BLOG:

TALKING ABOUT JOHN SHIRLEY.

Dopo il post scherzoso dell'altro giorno, torniamo a parlare di argomenti seri:
sono molto contento perché sono in condizione di potervi presentare una nuova Intervista Notturna entro pochi giorni.

Torniamo  alla dimensione internazionale, il che è interessante perché ci dà l'opportunità di poter affrontare uno dei periodi più creativi avvenuti in letteratura negli ultimi decenni: la nascita di un movimento come il Cyberpunk.

John Shirley è uno dei maggiori scrittori americani ed è uno di coloro che in quella stagione negli anni ottanta, non solo c'era ma assieme a gente del calibro di William Gibson o Bruce Sterling ha contribuito a creare il genere.

John Shirley è un personaggio molto interessante: nato ad Houston in Texas nel 1953 e cresciuto a Portland  è uno scrittore, uno sceneggiatore per il cinema e la televisione ma anche un musicista che oltre a cantare in proprio scrive testi per i Blue Oyster Cult.

E spesso saranno proprio dei musicisti i protagonisti delle sue prime opere. dopo alcuni racconti nel 1979 il nostro dà alle stampe TRASMANIACON una delle sue tante utopie negative ( tradotta con lo stesso titolo da Mondadori  sul numero 834 di Urania )  dello stesso anno  è DRACULA IN LOVE  , un romanzo Horror considerato precursore dello Splatterpunk.

Il 1980 regala ai lettori un altro romanzo fondamentale : CITY COME A-WALKIN' anche questo tradotto da Urania nel numero 902 con il titolo Il Rock della Città Vivente - ed una volta tanto la traduzione italiana di un titolo straniero si rivela felice- ma l'opera più importante di Shirley si rivela una trilogia che raccoglie in sé tutti gli elementi ricorrenti dello scrittore.


La Trilogia viene conosciuta col nome collettivo di A SONG CALLED YOUTH
e decolla nel 1985 con il bellissimo romanzo ECLIPSE, che risente però dei climi  dell'appena conclusa Guerra Fredda. In sintesi la trama descrive un mondo  in cui dopo un tentativo di invasione sovietica dell'Europa la Nato crea una compagnia di sicurezza formata da mercenari razzisti e senza scrupoli ispirati da un mellifluo telepredicatore: la Seconda Alleanza.
La SA all'inizio della saga domina quasi completamente diverse nazioni col suo potere di stampo fascista.
 Solo una minoranza di persone riesce a riconoscere i nuovi governanti per quello che sono: dei dittatori.
Tra gli oppositori ancora una volta figura una splendida figura di musicista: Rick Rickenharp. In particolare il finale di ECLIPSE si rivela di una forza ancora oggi simbolica e sorprendente, col sacrificio finale di Rickenharp  che in una sorta di battaglia tra il bene ed il male occupa l'Arc de Trionphe parigino prima che venga spazzato da un arma nucleare tattica  sfidando fino all'ultimo il potere a
forza di assoli di chitarra Rock.
L' Alleanza sembra vincere su tutta la linea, ma gli oppositori conosciuti adesso come Nuova Resistenza grazie alla musica ed alla morte del musicista non solo smascherano agli occhi di molti la vera natura della Seconda Alleanza ma ottengono l'esempio simbolico di un martire.

Nei due romanzi successivi: ECLIPSE PENUMBRA del 1988 ( Trad. italiana Azione al Crepuscolo; Urania 1276) ed ECLIPSE CORONA del 1990 ( Trad. italiana La Maschera sul Sole; Urania 1290) i sopravvissuti tra i ribelli tra cui Daniel Torrence riescono faticosamente a vincere la loro battaglia, in un susseguirsi continuo di cambi di scena.
Recentemente ECLIPSE è stato ristampato nel nostro paese anche da Hobby & Work.



In seguito lo scrittore comincia anche a lavorare in veste di sceneggiatore per il Cinema e la Televisione, in particolare nel 1994 scrive i primi trattamenti per il film THE CROW con Brandon Lee, anche se alla fine la versione finale sarà realizzata dallo scrittore horror David J. Show, ma Shirley scriverà sceneggiature anche per diverse serie televisive come Deep Space Nine e Poltergeist: The Legacy.

In anni più recenti John Shirley, parallelamente alla creazione di propri romanzi e di propri universi  ha dato alle stampe anche diverse novelizations e "Tie-In" di cui molti come il recente (2011) BIOSHOCK: RAPTURE sono tradotti nella lingua di Dante dalla Multiplayer.It 

John Shirley è uno scrittore  autorevole, la cui influenza risulta fondamentale sia nella fantascienza che nella narrativa del terrore ( tra le altre cose la sua antologia BLACK BUTTERFLIES del 1998 è stata insignita del prestigioso Bram Stoker Award, la massima onorificenza mondiale nel campo della letteratura horror), con lui ho fatto una breve chiacchierata che conto di potervi presentare quanto prima (al più tardi entro lunedì della prossima settimana)
Spero anche in tempi brevi di farvi una piccola sorpresa nel campo delle interviste, stavolta però non con uno scrittore, nel frattempo però, con mio grande piacere, vi rimando a tra qualche giorno quando potrete leggere il pensiero di John Shirley.

Piccola Nota per una comunicazione: purtroppo almeno per un periodo mi vedo costretto a impedire l'uso dei commenti agli anonimi, in questi giorni c'è stato un picco di commenti Spam il cui massimo è stato raggiunto nella giornata di ieri. Quindi per un tempo che mi auguro breve  su Nocturnia potranno commentare solo gli Account blogger e le Open ID.
Mi scuso per l'eventuale disagio. 

DORMIRE..., FORSE SOGNARE...

Mi vien da ridere...
Ho sempre sognato molto in vita mia, alle volte anche ad occhi aperti, spesso scontrandomi poi con una realtà diversa dalle mie aspettative, - ma che ci volete fare? Un idealista rimane sempre un idealista anche a quarant'anni.
Proprio per questo ho sempre avuto una vita onirica molto sviluppata, molto presente durante le mie notti.
Non fraintendetemi, lo so benissimo che la fase REM dura pochi istanti, che è una fase limitatissima... e che ...bla bla bla.....ma in fondo ho sempre avuto la sensazione psicologica che la mia vita onirica durasse tutta la notte al punto spesso di svegliarmi dispiaciuto di non aver assistito alla fine del sogno in questione.
Non ne ho mai fatto mistero a proposito dei miei sogni, a volte ne ho anche parlato sul blog.
Qualche settimana fa in sede di altro post  Melinda - non solo lei ad essere sinceri, i però lei  invece che nel privato me li ha chiesto in fase di commenti  - mi ha praticamente detto che sarebbe curiosa di leggere qualcosa a proposito dei miei sogni.
Quindi, razza di curiosona  (Lol ) questo post è per te.
Come tutti ho fatto i soliti sogni: ho sognato di essere a scuola o di stare a svolgere esami molti anni dopo la conclusione del mio percorso scolastico, ho sognato di essere al lavoro, ho sognato di parenti morti da anni, ho sognato di animali o di donne che nella realtà non avevo.
E nella maggior parte dei casi sapevo benissimo che stavo vivendo un sogno.
C'erano però dei sogni molto più creativi, molto più divertenti e anche lì sapevo che erano solo una finzione notturna, anzi spesso non ero nemmeno io il protagonista, anzi il più delle volte non c'ero nemmeno all'interno della mia vita
Una sola regola: se avrete voglia, mi piacerebbe una sorta di scambio di prigionieri, cioè che anche voi raccontaste qualcosa dei vostri sogni.

Una sola avvertenza: questo sarà un semplice post di cazzeggio, fatto per divertirci tra noi ma sempre con rispetto reciproco nessuna sorta di verosimiglianza scientifica, di analisi psicologica o di sfottò.

-  CAVALLI BIANCHI E PUNTATE INTERROTTE.



Questa cosa mi è capitata quando ero un adolescente, una notte mi capitò di fantasticare su una famiglia: padre, madre e due bambini : un maschietto ed una femminuccia.
 La famiglia vive ai bordi di una landa desertica, una vita difficile, se quella si può chiamare vita.
I due bambini compiono un viaggio all'interno del deserto guidati in questo da un cavallo bianco,l'animale gli manda visioni di un posto migliore con fiumi, mulini, fontane e campi coltivati.
Durante il loro peregrinare i due fratelli incontrano altre persone alcune amichevoli, altre di meno però continuano il loro viaggio.
Per non portarla alla lunga, questo sogno lo vissi come una sorta di telefilm a puntate, sigla finale compresa: una notte sognai la prima puntata, la seconda notte sognai la seconda puntata, la notte ancora dopo immaginai il trailer della terza e conclusiva puntata.
Bene, la notte successiva per motivi familiari passai la notte sveglio...non ho mai saputo come terminasse il sogno.

- LA CASA INFINITA.
Invece parliamo di un sogno ricorrente che facevo da bambino, ne ho già parlato altre volte. E' l'unico caso in cui ho veramente avuto paura di una mia immaginazione onirica, anzi è stato l'unico caso in cui non capivo nemmeno di essere dentro in un sogno.
Mi ritrovo dentro una casa, piena di stanze, una di quelle case di una volta, arredata anche  con uno stile antico.
Io mi aggiro dentro quella casa in cerca di un uscita, in alcune di queste immense stanze si trova il diavolo che mi attira perché vuole la mia morte.
Il sogno l'ho ripetuto più volte, anche da adulto l'ho rivissuto in qualche occasione.
Ed ogni volta a costo di difficoltà riuscivo a venire fuori da quella casa.
Alle volte mi chiedo cosa sarebbe accaduto se fossi finito in una di quelle stanze o se non fossi riuscito a scappare da quella casa?

- COME IN UNA FICTION.
Un altra villa, cambia però tutta l'impostazione del sogno. In questo caso mi sono proprio divertito.
Ci sono questi tre fratelli, io per comodità li chiamerò "Fratello Maggiore"; "Sorella" e" Fratello Minore", i tre ragazzi ereditano da uno sconosciuto parente questa meravigliosa Villona con un ancora più meraviglioso giardino.
Con due problemi, però.
Nocturnia non ha Dee protettrici, ma se dovessi
immaginarne una sicuramente avrebbe il volto di
Camila Morgado.
Primo: la villa fa gola ad un palazzinaro senza scrupoli che vuole impossessarsi il terreno per avviare una sorta di speculazione edilizia.
 Secondo: nella villa ci sono alcuni fantasmi ( tra cui un gatto nero ed una bellissima damina settecentesca ) che desiderano cacciare i nuovi proprietari per rimanere belli tranquilli in pace.
Lo speculatore nel sogno aveva le fattezze di Christian De Sica e devo dire che era molto in parte, mentre la bella "fantasma" era l'attrice brasiliana Camila Morgado.
Avvengono tante cose: il gatto nero è il primo a passare dalla parte dei tre fratelli - fantasma o meno è pur sempre  ruffiano come tutti i gatti e poi "Sorella" gli fa mangiare scatolette buonissime; il palazzinaro ha un tirapiedi  sfigatissimo "interpretato", diciamo così da Francesco Pannofino che nel tentativo di far fuori i tre fratelli non solo fallisce tutti i colpi ma ogni volta finisce in ospedale.  Nella Villa poi arriva una simpatica restauratrice inglese che comincia una relazione con "Fratello Minore", la restauratrice somigliava un po all'attrice inglese Hannah Spearritt .

Hannah Spearritt: lo ammetto
sono un fan della serie di
PRIMEVAL.
Probabilmente ho fatto questo sogno in un periodo in cui ero abbastanza scocciato dalle Fiction che passavano in televisione.
Avete presente quelle robe inutili su Preti, Santi, Poliziotti  e tutte con quell'insopportabile sottofondo finto- cattolico-perbenista?
Si, quelle cosette mortifere che ci propinano e che su Boris venivano costantemente prese per il culo  i fondelli ?
Ecco credo che fosse il periodo di una delle Fiction più ridicole ed inutili mai trasmesse dalla RAI: Bakita, la Santa Africana
( A proposito cari vertici RAI o Mediaset, a quando Serghei, il Beato del Kazakistan ?) e il mio subconscio magari ha impostato tutto il delirio onirico sotto forma di una fiction differente.

Ad un certo punto la "Fantasmina" cominciava ad avere una simpatia per "Fratello Maggiore" nel momento in cui si rendeva conto che questi non desiderava stravolgere la struttura della Villa ma anzi la amava e desiderava farla tornare ai vecchi splendori mentre per lui era solo una ragazza un po stramba da cui si sentiva comunque attratto.

Ricordo in particolare una scena in cui "Fratello Maggiore" portava fuori la "Fantasmina" dentro un Pub, lei davanti al cameriere ordinava improbabili piatti settecenteschi nonché del vino di Creta ( no so nemmeno se esiste ) seguiva un momento collettivo di imbarazzato silenzio finché "Fratello Maggiore" non ordinava due birre e due porzioni di stuzzichini della casa.

Inutile dire che tutto finiva nel migliore dei modi, o quasi...
Fratello Minore si sposava con Restauratrice; il palazzinaro finiva in prigione mentre il tirapiedi  stanco di stare dalla parte sbagliata alla fine passava dalla parte dei fratelli finendo per diventare una sorta di loro factotum.
Qui arriviamo al quasi...
Solo Fratello Maggiore e Fantasmina non riuscivano a vivere fino in fondo la loro "storia" (beh  e vorrei vedere !!!), per non ricordo più quale motivo i fantasmi della Villa perdono la capacità di interagire con i vivi, lei rimaneva vicina a lui ma senza forma mentre lui aspettava il suo ritorno.
Il sogno si concludeva con una frase di Fratello Maggiore rivolto alla sua Fantasmina:
" Ti aspetterò per tutta la vita perché ti aspetto da quando sono nato ".
E poi mi svegliavo.

Magari un giorno potrei scriverci un racconto sopra, magari dando un ulteriore seguito a tutta la storia,  ma tanto nemmeno nei miei sogni la RAI o Mediaset realizzeranno Fiction diverse dalle solite.
Per adesso "godiamoci" la nuova Santa Barbara....Sigh! :(

Ci sarebbero altri sogni però forse è il caso che mi fermi, dopotutto dopo un post del genere perderò sicuramente quasi tutti i miei commentatori, la metà dei miei Followers si cancelleranno, gli amici fingeranno di non riconoscermi più in strada, gli scrittori non vorranno più farsi intervistare da me (già adesso, non è che sia facile...) e per concludere il tutto le statistiche future dei miei post saranno prossime allo zero.
Adesso è il vostro turno: quali sono stati i vostri sogni più strani ? Quali sogni avete voglia di raccontare?
Buon Fine Settimana nel frattempo.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...