COME FALENE NELLA NOTTE.


Nuova puntata della rubrica dedicata alle vite degli Attori; nelle esplorazioni precedenti abbiamo posto l'attenzione su casi in cui una diceria ha quasi rischiato di rovinare perfino il ricordo di un uomo già morto e defunto, abbiamo esaminato destini tragici, ultimamente con Rondo Hatton, perfino l'esempio su come Hollywood possa sfruttare una progressiva malformazione genetica ai suoi fini.

Adesso cambiamo scenario, affrontiamo un ulteriore tassello di quella gran simulazione che chiamiamo recitazione: quei casi, e non sono certo pochi, in cui un nome, un volto esplode improvvisamente, diventa subito popolare, magari in alcuni casi per un certo periodo ce lo ritroviamo dappertutto...per poi dimenticarcelo subito dopo.
Qualcuno ha nominato Scamarcio per caso ?
Sono quelli che sono ripiombati nell'oblio, quelli che hanno ballato per una sola stagione, gli inventori di un unica canzone di successo condannati a ricantare sempre e solo quella per tutta la loro carriera.
Sono loro.
LE METEORE.


- MICHAEL BIEHN.

A pensarci bene, il suo è il volto del Cinema di fantascienza degli anni Ottanta, a lungo è stato l'attore feticcio di James Cameron.
Cameron gli ha dato ruoli di primo piano in molti dei suoi film di maggior successo: Biehn ha interpretato Kyle Reesenel primo TERMINATOR (1984); il Caporale Hicks in ALIENS-SCONTRO FINALE (1986) e per finire è comparso nel ruolo del cattivo in THE ABYSS nel 1989.

Un successo nato per caso, anzi nato da un capriccio di Arnold Schwarzenegger, scelto inizalmente per il ruolo di Reese, il soldato venuto dal futuro per salvare Sarah Connor, che letta invece la sceneggiatura s'impuntò per interpretare il cyborg assassino.
Ma i tempi cambiano e cambia anche il modo di far cinema e perfino il sodalizio tra l'attore Biehn e il "suo" regista s'interrompe; Cameron taglierà alcune scene in cui compare Reese nel secondo TERMINATOR ed anche nel franchise di ALIEN, il personaggio del Caporale Hicks, valutato inizialmente come nuovo eroe della saga verrà cancellato.
Michael Connell Biehn continua a recitare, recentemente è apparso anche in GRINDHOUSE, ma per lui gli anni del successo sono ormai lontani.


- DUANE JONES.




Un nome che è entrato nella storia del cinema tout court, il protagonista del primo indimenticabile NIGHT OF LIVING DEAD, il primo afroamericano scelto come eroe buono in un film horror.
Del resto eravamo nel 1968, le lotte per i Diritti Civili insanguinavano ancora i nostri amati-odiati U.S.A, facile quindi che, in molti vedessero a posteriori una valenza politica nella scelta effettuata da George Romero di un attore di colore come protagonista del suo primo film.

Ho utilizzato l'espressione a posteriori non a caso, perchè se è vero che NIGHT OF LIVING DEAD ha delle precise valenze sociologiche e politiche, la scelta di Duane Jones come eroe della storia invece non ne ha per niente. Ed è stato lo stesso Romero a smentire la ricostruzione dei critici, dichiarando più volte di aver proposto a Jones l'interpretazione di Ben, semplicemente perchè tra tutti i suoi conoscenti fosse l'unico che sapesse recitare.

Duane Jones, infatti sapeva recitare, forte di una laurea alla Sorbona, era tornato nella sua natia New York e lì aveva studiato recitazione aggregandosi spesso a compagnie teatrali all black.
E al teatro tornò una volta terminato di girare il film che gli diede la notorietà, ma non il successo e da cui non ottenne nessun vantaggio economico.
Per il resto della sua vita, secondo le testimonianze di persone a lui vicine, si rifiutò non solo di parlare ma perfino di assistere ai successivi film girati sugli Zombi da Romero, preferendo dedicarsi alla direzione di compagnie teatrali e alla promozione di altri attori teatrali di colore.
Nel 1988 Duane Jones ha lasciato questo mondo per colpa di attacco di cuore. Ben pochi si sono ricordati di lui.

Altri esempi sarebbero da fare, altri sarebbero i nomi da fare, ma per ora può bastare.
Una piccola reminiscenza perchè viviamo in un mondo ricco, quello che ci manca alle volte è proprio la capacità di ricordare.
La prossima puntata di Kult Actors sarà dedicata ad alcune attrici italiane.
E dopo di loro parleremo di alcune scream queen.

Una candidatura inaspettata al premio Italia.


Questa proprio non me l'aspettavo!
Tutti gli anni dal 1972 la Word SF sezione italiana istituisce un premio, il Premio Italia destinato a diverse categorie: miglior Artista; miglior Curatore; miglior collana; miglior rivista professionale; miglior sito web nonchè tante altre.
Non ci avevo nemmeno fatto caso, ma oggi un amico, mi ha fatto notare che Nocturnia aveva ricevuto due voti nelle candidature come miglior sito Web dedicato al fantastico.


Considerando, che i votanti totali sono stati 72 per 150 segnalazioni...e considerando sopratutto che ero all'oscuro perfino della mia candidatura, questa situazione mi sembra in proporzione, come il recitare in recite scolastiche e scoprire di essere stati segnalati all' Oscar.

Certo,Nocturnia, non è andata in finale, ve lo dico subito, però la soddisfazione è fortissima, per un Blog nato appena un anno fa.


QUESTO è il link dei finalisti categoria per categoria.
Mentre QUI vi inserisco il link della categoria Sito web amatoriale o rivista online amatoriale con tutte le segnalazioni compresa quella di Nocturnia.
Le premiazioni si terranno alla Italcon di Bellaria (RI) dal 24 al 27 maggio.
Faccio di cuore i miei più sinceri in bocca al lupo a tutti i finalisti, ringrazio le due persone che mi hanno "candidato" e mando uno speciale saluto al mio amico Davide Mana, poichè il suo blog Strategie Evolutive ha ottenuto anche lui una meritatissima segnalazione.

C'è però un ringraziamento più importante che va fatto: a tutti voi che passate sulle pagine virtuali di questo blog.
Accusatemi pure di essere ruffiano, pensate pure che sono eccessivamente sensibile ma la meravigliosa avventura che in tutti i mesi trascorsi, ha vissuto la piccola creatura non sarebbe stata possibile senza di voi.
Ok, la smetto con la zuccherosità. Promesso...però, grazie, eh!....e non abbandonatemi proprio ora. Lol

AFFIDABILE IO ? MA DAAAAI !


Inutile dire che ne sono contentissimo.
Per essere sinceri, non sono sicuro di meritarmi un premio sull'affidabilità dal momento che, a causa d'impegni e per il periodo di Pasqua, farò prendere al mio blog qualche giorno di ferie, ma non preoccupatevi, non sarà come l'altra volta. In questo caso sarà solo per qualche giorno al massimo una decina, pronti a tornare con l'intervista allo scrittore Tedesco Andreas Eschbach.
In questo caso sono stato nominato due volte, prima da PENSIERO SPENSIERATO e poi da VITE DI CARTA.
LadyGhost e Narratore vi ringrazio entrambi .


Come si distingue un Blog Affidabile? Per alcuni semplici ma importanti regole :
1) E' aggiornato regolarmente
2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali
5) Non é infarcito di troppa pubblicità
Cosa deve fare chi riceve il Premio ?
Ecco come procedere:

A) Se ricevi il premio, scrivi un post sul tuo blog ringraziando il sito/blog che ti ha nominato con un link ed inserisci dove preferisci sul tuo sito/blog il distintivo de "Il Blog Affidabile" che trovi in questa pagina. Spiega inoltre brevemente quando e perché hai deciso di aprire il tuo blog.
B) Nello stesso post segnala altri 5 siti/blog che a tuo giudizio sono meritevoli di menzione. Ricordarti di far precedere l'elenco dei blog che hai scelto da questa dichiarazione solenne:

"Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile" disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio".
Se conosci più di 5 blog meritevoli di ricevere il distintivo del blog affidabile consigliaceli e li terremo in considerazione per il premio.

C) Fai sapere ai blog/siti che hai scelto che sono stati premiati inviando loro un link a questa pagina se vogliono saperne di più sul Premio e sul suo funzionamento.


Dunque: quando ho deciso di aprire Nocturnia?
Per la verità ne ho già parlato QUI, quello che posso aggiungere è che frequentavo la rete già da due\ tre anni e diversi blogger forse stanchi della mia presenza sui loro siti cominciarono a suggerirmi di aprire un blog mio. Io non è che fossi molto convinto: sono per natura molto pigro e il pensiero di dover scrivere in continuazione articoli mi sembrava un impegno eccessivo.
In più chi ci capiva di post; link, immagini e tutto quanto il resto?
Io sicuramente niente.



Però avevo due cose che mi sconfinferavano in testa: una era il nome Nocturnia,che avrei voluto utilizzare per una fanzine cartacea molti anni prima, quando vivevo a Napoli, l'altra era la mia passione per l'insolito, la fantascienza e il mistero in tutte le loro forme.

Contattai quindi Michele Saggese, un mio vecchio amico dei tempi napoletani e gli chiesi di curarmi la grafica.
Il resto lo sapete.

Adesso è il momento di nominare cinque blog:

THE TRALFAMADORE FILES.
IN MY DREAMS.
ARAKNEX'S FILM CRITIC HORROR VAULT.
ANGELO BENUZZI.
MATTEO POROPAT.

Questo è tutto per il momento gente, ci vedremo con un altro paio di post e poi Nocturnia andrà in ferie fino al giorno 13 Aprile.

LA STRANA VITA DI RONDO HATTON.


Il mondo del Cinema è un mondo che sa essere anche crudele, spesso noi non vediamo niente di più che l'aspetto "piume e paillettes", più volte non vogliamo andare oltre le chiacchiere "gossippare". Dimentichiamo invece il sottobosco che orbita nelle radici di quell'universo.
Un sottobosco popolato di attori dalle vite spesso più interessanti di quelle delle grandi stars, esistenze in cui la tragedia si accompagna alla dignità e alla voglia di riscatto. Dignità che permane fino alla fine, nonostante, le speculazioni degli Studios.
Piccoli caratteristi, insomma, visti magari cento volte e subito passati nel dimenticatoio.
Rondo Hatton è stato uno di quei caratteristi. Con la differenza che se avete visto il suo volto, di certo non l'avreste dimenticato.

Rondo K. Hatton nasce nel Maryland nel 1894, il cinema è lontano dai suoi sogni, il giovane Hatton ama lo Sport in tutte le sue forme e la sua ambizione sarebbe proprio quella di diventare cronista sportivo, le cose sembrano inizialmente andare bene: un piccolo giornale gli offre un posto di lavoro, il giovane è entusiasta, le cose sembrano girare per il verso giusto...



Imprevista, ma non imprevedibile nel 1914 arriva a distruggere i suoi sogni, la discesa degli Stati Uniti nella Prima Guerra Mondiale. Quella guerra distrugge intere generazioni: sogni, vite, territori.
Ma nel caso di Hatton, lui sarà colpito in maniera differente da quella di tutti quanti gli altri.
Al suo ritorno il giovane scopre di essere malato di Acromegalia, lui che, quando andava al College era ritenuto il ragazzo più bello dell'istituto, a causa di questa disfunzione della ghiandola pituitaria vede il suo corpo trasformarsi: la testa, il viso, il naso alterarsi, assumere forme grottesche. E dolorose.

L'uomo per qualche anno continua a lavorare come giornalista, ma nel 1930 un regista nota la sua stravagante bruttezza e gli offre un piccolo ruolo in HELL HARBOR un film del terrore.
Hollywood s'impossessa del personaggio; nasce anche una leggenda: Hatton sarebbe stato sfigurato da un gas nervino tedesco nelle trincee della guerra, questa è la versione che sarà raccontata ai giornalisti, questa è la versione che circola ancora oggi.
Probabilmente solo una invenzione degli Studios, per pubblicizzare l'attore e i film horror da lui interpretati


la Universal in particolare, che nel decennio precedente ha dominato gli schermi con le sue versioni di Dracula; Frankenstein e dell' uomo lupo decide di rilasciare una serie a metà tra il giallo e il macabro sul classico Sherlock Holmes.
Nel ruolo del detective di Baker Street verrà chiamato l'attore Basil Rathbone, praticamente perfetto per quel ruolo
Rondo viene ingaggiato per il ruolo dell'antagonista Creeper Hoxton inizialmente il ruolo dovrebbe durare per un solo film : THE PEARL OF DEAD del 1944 ma tale è il successo del personaggio sugli schermi che il ruolo verrà replicato altre volte e Hatton comincerà una piccola carriera da Star di film di serie B.


Sembrerebbe un lieto fine vero?
Minuscolo, ironico ma pure sempre un maledetto lieto fine; in realtà il fisico indebolito dell'Attore, indebolito dalla malattia non riesce a reggere tutte le sollecitazioni a cui Hatton si sottopone: nel 1946 un attacco di cuore stronca l'uomo.

Rondo Hatton è stato una di quelle persone a cui la vita ha portato via molte cose, che ha dovuto affrontare la cosa peggiore che possa mai capitare ad un essere vivente: il tradimento del suo stesso corpo.
Eppure è riuscito a reinventarsi, a trasformare il suo male in qualcosa con cui convivere, ma proprio quando stava per goderne i frutti sia pure come attore secondario in film del terrore beh...la vita gli ha di nuovo portato via tutto quanto.


NOTE A MARGINE :
L'Attore non è stato completamente dimenticato, dall'inizio del ventunesimo secolo esiste un premio cinematografico che porta il suo nome.

Interpretando Frank Spada - Il Concorso.


Quasi un anno fa, si svolgeva un concorso organizzato dall’Assessorato alla Cultura e all’Ambiente del Comune del Remanzacco in provincia di Udine.

Si trattava, di un concorso fotografico legato alla narrativa e consisteva nel realizzare delle immagini basandosi sulla lettura del romanzo MARLOWE TI AMO scritto da un mio amico,l’autore friulano Frank Spada.

Il concorso aveva avuto successo ed aveva visto presentare diverse opere interessanti, ma, alcuni problemi avevano allungato i tempi per la nomina dei vincitori. Ora ricevo, e ben volentieri pubblico questo comunicato stampa :


Ringraziandovi anticipatamente della cortese attenzione che avete prestato al concorso fotografico “Interpretando Frank Spada” vi informiamo che, seppur con molto ritardo rispetto alle date preannunciate, lo stesso si è concluso con successo e con una nutrita partecipazione di opere.

Difficoltà tecniche ed organizzative hanno bloccato per qualche tempo l’iniziativa che ora intendiamo far ripartire con lo stesso entusiasmo col quale era stata presentata all’inizio.

A breve la giuria si riunirà per decretare la foto capace di “interpretare” al meglio il romanzo di Frank Spada.

Sarà nostra cura informarVi tempestivamente sulla programmazione dell'esposizione fotografica e degli eventi correlati che vedranno protagoniste le opere dei fotografi.

Scusandoci per il ritardo col quale vi aggiorniamo sul proseguio del concorso, confidiamo nella Vostra collaborazione e porgiamo i nostri più cordiali saluti.


Il Consigliere Comunale

Sebastiano Micolini


Di solito non pubblico comunicati Stampa, ma in questo caso sono felice di fere un eccezione perchè conosco beneRemanzacco, dal momento che in quel luogo aitano delle persone a cui voglio bene e oltretutto, un domani potrei andare a vivere là. Inoltre Frank Spada è un mio buon amico e sono felice che i suoi scritti continuino ad attirare interesse e lettori
Buon Week end a tutti quanti!

DEVIL'S INC.

Stretta è la foglia, larga la via
dite la vostra che io ho detto la mia...




Il patto col Diavolo, un vero e proprio archetipo della letteratura,la cosa più pericolosa ed esecrata dalla Chiesa in tutte le sue epoche.
Quanti casi sono stati raccontati nelle leggende, nelle storie e perfino nelle vite di Santi e personaggi famosi.
Ma è mai accaduto veramente?

Ecco un piccolo caso, uno dei tanti esempi, una delle tante storie bisbigliate quelle che, si insomma, raccontiamo senza poter garantire per la loro autenticità, quelle che magari inventiamo sul momento davanti ad un falò estivo solo per incuriosire la ragazza che ci piace.

Io ho trovato questa storia mentre cercavo del materiale per un racconto che sto scrivendo,mi ha incuriosito quindi così come l'ho letta così io ve la ripropongo.

lA CHIESA DEL DIAVOLO
il Lago di Garda dalle parti di Brescia, a pensarci bene non sarebbe il primo posto a cui associare leggende macabre, troppo solare il luogo, troppo legato alle atmosfere vacanziere.
Eppure proprio sul Garda, e precisamente vicino a Manerba si trova la piccola chiesetta di San Sivino, ora completamente abbandonata ed in rovina.
La Chiesa è dedicata a un santo che non esiste nel nostro calendario cristiano ma ...non è quello la cosa interessante.


LA LEGGENDA.
Anno 1200 D.C, la leggenda narra di un mugnaio, talmente ricco da avere sempre paura di perdere tutto e di finire in miseria, proprio quell'anno un non ben specificato evento naturale gl'impedì di poter macinare il grano col suo mulino.
Disperato l'uomo si rivolse prima alle forze del bene.
Senza risposta.

Comparve però il "male" nelle vesti di un nobile cavaliere (altre versioni parlano però di un prete).
Il patto era chiaro: lavoro e ricchezza per il Mugnaio, l'anima dello stesso dopo la sua morte al Diavolo.
Il contratto, perchè di vero e proprio contratto si parlava venne redatto su una pietra: l'uomo firmò con l'impronta di una mano, il Demonio con l'impronta del piede.
Il Diavolo rispettò la sua parte dell'impegno: il mugnaio non solo prosperò arricchendosi sempre di più,ma per il resto della sua vita non ebbe più problemi.

Ma, perchè in queste storie c'è sempre un ma, l'uomo invecchiando ebbe paura per la propria anima -"meglio tardi che mai" direbbe una mia amica.


Il parroco locale, esorcizzò la pietra spezzando il patto....anche se, bisogna dirlo, il più lo fecero le cospique donazioni alla Chiesa attuate dal mugnaio, per la serie c'è sempre un prezzo per tutto.
L'uomo perse tutti i suoi beni materiali perchè il diavolo non gliela fece passare liscia, in compenso ebbe salva l'anima.


La pietra con l'aggiunta di una croce impressa dal parroco di San Sivinoè ancora lì, incastonata tra i ruderi della chiesa.

UNA POSSIBILE SPIEGAZIONE.
La pietra del patto col diavolo potrebbe essere il simbolo di un antico culto pagano, del resto nell'intera zona del Bresciano il cristianesimo ha attecchito solo dal IV secolo Dopo Cristo in poi e questo solo dopo feroci e profonde resistenze.

Il Cristianesimo nella sua espansione però aveva un asso nella manica, per poter conquistare i cuori delle popolazioni dove tentava di diffondersi: l'appropriazione dei "simboli" preesistenti.
Un esempio classico è lo stesso Natale che ha preso alcune valenze dai Saturnali latini

Ma se in quel caso furono date simbologie positive ad elementi pagani, nel caso della pietra fu chiamato in causa l'odore di zolfo.
E il manufatto lasciato esposto fuori un edificio di culto cristiano quasi come avvertimento alla popolazione nel ricadere negli antichi culti.

UNA PROPOSTA.
L'amore o la paura per i simboli ha accompagnato la razza umana durante tutto il suo percorso evolutivo, ma la valenza dei simboli stessi può cambiare.
Io sono notoriamente u un possibilista e al contempo uno scettico, dell' horror mi attira l'aspetto letterario, delle leggende il legame col folklore e col territorio.
Ma quante leggende o racconti, o frammenti di storia possiamo trovare nel territorio italiano?
Quante storie potremmo raccontare?
Io ne ho riportata una, raccontate voi la vostra.


Prima che me ne dimentichi, il link l'ho trovato QUI e le foto sono di Bellelli e Bertagna.

IL LABIRINTO DEL FAUNO (2006).

Spagna, 1944.
Mentre nel resto d'Europa ancora infuria la seconda guerra Mondiale.
Carmen accompagnata dalla figlia Ofelia si trasferisce in campagna per essere più vicina a Vidal un militare sposato in seconde nozze. Vidal, il cui incarico è quello di eliminare gli ultimi focolai di ribellione contro il regime di Francisco Franco, si rivela presto una persona gretta e crudele.
Ofelia per sfuggire al clima di terrore che incombe tutto attorno a lei, si rifugia in un mondo di sogno di cui solo lei possiede la chiave.
Un giorno in mezzo a delle rovine di un antico labirinto incontra un Fauno che le rivela la sua vera natura: Ofelia in realtà è la figlia del Sovrano del Re delle Fate.
Ci saranno però delle prove da affrontare.
E un prezzo da pagare.



El Laberinto del Fauno, coproduzione tra Spagna e Messico, è stato a lungo l'oggetto del desiderio del regista messicano Guillermo del Toro; uno che quando deve descrivere la sua attività di cineasta a in produzioni Holliwoodiane utilizza la metafora del " tentare di inserire caviale negli hamburger.
Il Cinema di del Toro, infatti è ancora un cinema pensato per dar spazio all'immaginazione, alla dimensione del sogno magari "dark", magari per niente consolatorio.
A differenza di molti altri suoi colleghi l' oversize cineasta latinoamericano non si è svenduto completamente. Spesso anzi rinuncia a progetti più remunerativi per lavorare ai film e alle storie che lo appassionano di più.
Così è stato anche in questo caso.


Del Toro ha creduto talmente tanto nel suo IL LABIRINTO DEL FAUNO da presentarlo in concorso a Cannes, al festival francese però il film fu programmato dagli organizzatori solo l'ultimo giorno utile però, quando i giochi per le assegnazioni dei premi erano già fatti.
Al regista, nonostante alcune nomination fu fatto anche capire esplicitamente di non sperare in alcun risultato data la natura prettamente fantasy della pellicola. Questo però non impedi alla pellicola nel corso dell'anno successivo, di vincere numerosi premi importanti come i Goya in Spagna, i BAFTA in Inghilterra o le tre statuette conquistate ai più commerciali Oscar.


Certo IL LABIRINTO DEL FAUNO, non è un film fantasy nel senso classico del termine, la trama ha più sottotesti di quanti si potrebbero immaginare per un film del genere, già dalla prima inquadratura assistiamo all' agonia di una bambina mentre la voce fuori campo ci introduce nel mood della sottotrama fantasy, quella bambina scopriremo poi è Ofelia la protagonista della storia.
E già con quelle immagini iniziali capiamo che tutto gli eventi a cui assisteremo ci porteranno verso un finale che potrebbe anche non piacerci.

Questo è il biglietto da visita de El Laberinto del Fauno, questo è quello che promette di darci:una fiaba nera poco consolatoria lontana anni luce dalle solarità Disneiane. In questo film il Lupo cattivo esiste veramente, quello che manca è il prode Cacciatore.
O il principe Azzurro.
Nella pellicola si torna alla concezione originarie della fiabe, quando erano storie cupe e sanguinarie prima della ripulitura più tarda effettuata dai Fratelli Grimm o Charles Perrault, quando veramente lo scopo era quello di spaventare a morte chi le ascoltava.


L'ambientazione viene divisa su due livelli, quello della "nostra realtà" descritto con colori cupi e sporchi e quello della "presunta realtà alternativa" leggermente più colorata ma non per questo meno crudele e spietata entrambe ossessionate dal tempo, inteso come entità e come minaccia verso i personaggi. Entrambe le realtà conservano comunque al loro interno una dicotomia bene \ male, sia pure in forme più sfumate. Il patrigno di Ofelia, il Capitano Vidal, interpretato qui da un grandioso Sergi Lopez, è indubitabilmente un criminale, un uomo sadico e senza umanità, i soldati franchisti suoi sottoposti sono solo assassini senza volto, meri esecutori materiali delle depravazioni del loro comandante.


Per converso però i ribelli, i "buoni" del film sono un coacervo di tutte le peggiori forme di disorganizzazione che per quasi tutta la pellicola li porteranno a compiere errori su errori.

Saranno solo poche figure quelle che riscatteranno col loro comportamento i destini degli esseri umani: una sarà la Governante Mercedes ( Maribel Verdù), un altro sarà ilil Dottor Ferreiro (Alex Angulo)
, il medico passato dalla parte dei rivoltosi. Sarà lui infatti a pronunciare alcune delle parole chiave del film, quando in una delle scene fondamentali del film risponderà ad un deluso Capitano Vidal che il motivo per cui ha seguito gli antifranchisti è solo perchè non vuole diventare come lui.
Ma saranno le eccezioni; le poche figure veramente positive dall'inizio alla fine della pellicola.


Perfino Ofelia(la giovane attrice di Barcellona Ivana Baquero) la protagonista è un personaggio imperfetto,sempre in bilico tra i due mondi. Sempre ad un passo dal fallimento ed al perdere entrambe le realtà.
Un suo sbaglio infatti determina la morte di due fate, ma a rifletterci bene quello che accomuna tutti ma proprio tutti i personaggi, l'elemento comune è il compiere continuamente errore. Pagandoli tutti col dolore
.

Sbaglia la madre di Ofelia quado getta nel fuoco il feticcio con la Mandragora che avrebbe dovuto proteggerla, finendo così per pagare il gesto con la propria vita. Sbaglia Ofelia in continuazione; sbagliano i ribelli quando perdono i medicinali forniti da Ferreiro facendo così scoprire l'uomo da Vidal e dai franchisti.

Dall'altra parte, il regno fatato, quello a cui la protagonista aspira, è un mondo altrattanto pericoloso.
Il Fauno che dovrebbe guidare la bambina ha movenze e toni volutamente ambigui,
è una figura che rappresenta un regno antico ma malato e decadente.
Forse la figura più riuscita del film, quella da Fauno, aiutato in questo dall' ottima interpretazione dell'americano Doug Jones famoso per essere stato Abe Sapien nei film di HELLBOY.
La mimica di Jones è perfetta, sia nel ruolo del Fauno sia quando interpreta l'Uomo Pallido, l'orco nella cui casa Ofelia viene mandata a compiere una delle prove.


E come in un percorso iniziatico alla fine Ofelia riscatterà sè stessa nell'ultima prova quando si rifiuterà di sacrificare il fratellino appena nato,compiendo così la vittoria dell'innocenza e dell'infanzia sulle brutture del mondo, Vidal pagherà i suoi crimini e assisterà alla vittoria dei ribelli ( vittoria che ci sarà solo nella pellicola dato che nella realtà storica le cose sono andate in manierà un pò diversa)e per un istante, solo per un istante, entrambi i mondi si fonderanno.
Un pezzo del colore del mondo delle fate ariverà nel nostro e Ofelia si ricongiungerà col suo vero padre.
Solo per un istante, il tempo di un respiro.
O di un sogno.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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