INTERVISTA CON ELISABETH VONARBURG.

Buongiorno a tutti e buon inizio settimana! Vi propongo questa mia intervista con la scrittrice Elisabeth Vonarburg, una artista fondamentale nella cultura fantascientifica nord americana. Di origine francese Elisabeth Vonarburg è stata ed è unfigura indispensabile per la rinascita e diffusione della fantascienza franco-canadese nel Mondo ed in patria. Ringrazio Elisabeth per questa splendida conversazione, per la sua gentilezza e per avermi regalato una delle più belle interviste di tutta la vita di Nocturnia. Io desidero anche ringraziare la scrittrice Adriana Lorusso per avermi messo in contatto con Elisabeth Vonarburg. Al termine della versione in lingua italiana i lettori francofoni potranno trovare la versione originale in lingua francese. 

Buona Lettura! Attendo le vostre impressioni!

 (For french version, please scroll down)

 ( Pour la version française, se il vous plaît faites défiler vers le bas!)

 Nick:  Benvenuta su Nocturnia Elisabeth, è davvero un grande piacere averti ospite del mio blog. Era da anni che desideravo intervistarti Come prima domanda ti chiedo di raccontarci dei tuoi inizi e del momento in cui hai deciso di diventare una scrittrice.

Elisabeth Vonarburg: Avviso iniziale: uso il termine "lecteurices" e "auteurices", nella forma femminile, come plurale di "lettore\lettrice" e "autore\ autrice"... 

 Per essere sincera, non ho deciso o scelto di diventare una scrittrice. Da bambina, volevo diventare una pittrice. Ma sono stata abilmente scoraggiata dal diventarlo perchè ricevevo molti complimenti tutte le volte che qualcosa... È successo poco a poco. Un percorso comune a molti: infanzia solitaria, genitori loquaci, che mi parlavano spesso senza farsi limitare dalla mia età, e per di più grandi lettori: tanti libri in casa; la scoperta con meraviglia, avvenutamolto presto, del potere delle parole: potevo raccontarmi delle storie senza dover aspettare che qualcuno me le leggesse! L'adolescenza è stata solo leggermente meno solitaria - non era per niente divertente essere una ragazza solitaria nella campagna degli anni '60; la maggior parte della mia soddisfazione narcisistica veniva ancora dalle lodi che ricevevo (dai miei insegnanti, adesso) per quello che scrivevo... e avevo un'amica al liceo che era selvaggia e amante delle parole quanto me, così ci incoraggiavamo a vicenda... Tutto questo, e anche un anno di diario scritto dai sedici ai diciassette anni (non ne potevo più!) mi hanno finalmente indirizzato verso la scrittura come principale mezzo di espressione, e verso la narrativa - ma sicuramente non l' auto-fiction (1) (Nota di Nick autobiografia- romanzata), per carità! (Ci ho anche provato quando avevo quindici anni, ma ho smesso molto rapidamente...). Ho trovato la mia vita abbastanza difficile senza rinfacciarmela con l'auto-fiction! In effetti, trovavo la vita reale in generale piuttosto dolorosa, non volevo metterci delle storie - e poi ero troppo occupata a cercare di viverla, questa cosiddetta vita reale! Questo mi capita ancora, a proposito. La scoperta della fantascienza è arrivata al momento giusto per permettermi di scrivere immaginando di non parlare di me stessa. Quando ho imparato a scrivere, circa dieci anni dopo, questa illusione si è dissipata - perché, naturalmente, si parla sempre di se stessi, ma l'ego non deve essere una cosa piccola, centripeta ed angusta, è tutto ciò che ci tocca e ci attraversa, cerchi sempre più ampi che si espandono fino all'universo se si osa immaginare. E con la fantascienza (e i suoi generi cugini) potevo finalmente osare.

Accade in Italia - Speciale Amici di Blogghe.

 Buon inizio settimana a tutti.

Ho riflettuto molto riguardo a tante cose accadute e ai miei dubbi sul continuare o meno, diciamo che il fine settimana mi ha fatto capire alcune cose, la prima è che nonostante tutto, malgrado alcune cose accadute, amo ancora bloggare e scrivere, quindi non chiuderò Nocturnia. Al massimo ci sarà un rallentamento ogni tanto nei ritmi della pubblicazione ogni tanto, ho deciso di tornare ad avere un approccio più soft a tutta la questione, ci saranno periodi con dieci post ed altri in cui potrebbe non uscirne nemmeno uno per una decina di giorni.Tutto sarà di nuovo improntato al massimo divertimento. Una ultima cosa mi permetto di aggiungere e questa è una considerazione in generale, da sempre ho imposto i miei rapporti in rete con il massimo rispetto e la massima libertà. Tutti sono e saranno sempre i benvenuti! Però una cosa è la democrazia e la libertà, altro è l'anarchia. Quando si entra in casa d'altri (ed entrare in un blog è come entrare d'altri ) sarebbe sempre bello e giusto rispettare le regole, la sensibilità e la mentalità del padrone di casa.  Liberissimi di non entrare, liberissimi di non condividere e di dissentire, ci mancherebbe. però chiedo sommessamente di non scambiare mai la gentilezza e la sensibilità altrui (mia in questo caso) come debolezza. E soprattutto ci vorrebbe rispetto per la fiducia che viene reciprocamente affidata.

Tutto qui.

Ed ora torniamo a divertici.

GLI ARTISTI OSPITI.

DANIELE VERZETTI.

 LE SEMBIANZE DEL MALE


Paesaggio disadorno 
Erbacce incolte
Una costruzione ora abbandonata

Dentro
Un'altalena vuota
Incuria
Ed una statua in pietra
Della Vergine Maria
Con uno sguardo coraggioso
Che osa guardare in alto
Invece di coprirselo 
Con le sue mani
Le uniche forse realmente innocenti.

Sente ancora le loro voci
Allegre e scorazzanti
E poi di colpo
Quegli imbarazzanti silenzi
Quei nauseanti silenzi
Silenzi di cui anche lui ha memoria diretta
 
È notte
Tutto intorno è calma apparente
Luci spente ovunque
Solo dalla porticina satanica della sacrestia
Filtra una lucina fioca
E nessuno di loro ammetterà mai
Di essersi avvicinato a quella porta
Eppure molti si raccontavano  tra loro
Che chi veramennte si fosse accostato 
In una di quelle notti 
Non poteva fare a meno di ascoltare due suoni distinti:
Un respiro affannoso e schifosamente eccitato
Ed uno di loro
Sibilare un acuto e straziante lamento
Neanche veramente piangere
Ma mugolare terrore
Disgusto
Orrore

E poi quella paura 
Che da quel momento non ti abbandonerà più
Paura di fidarsi di chiunque
O nel migliore dei casi
Solo di tutte le Tonache nere 
Delle loro mani sudaticce
Del loro respiro sconcio 
E della loro faccia stravolta
Letteralmente trasformatasi 
Assumendo le sembianze del Male.

Ed allora
Chi ha passato di tutti voi bimbi
Questo orrore
Ora sa bene che sguardo ha Lucifero
E quale faccia ha il male.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

Pubblicata QUI.




Le sue illustrazioni le trovate QUI.


Per sempre 


Cercarsi e trovarsiscoprire di avere immensi cieli
che ci uniscono.
Avere quella dolce sensazione
che tutto mai finirà.

Perché siamo veri, sinceri
ci ascoltiamo anche in silenzio
viviamo considerandoci
mai abbandonandoci
ai nostri inutili egoismi.
 
Sospesi nel tempo
realtà incondizionabile di noi.
Siamo in continua crescita
erriamo e...
le correzioni inevitabili
ci fanno conoscere anche la forza
quel potere grande
che ci sprona a continuare.

Liberi di vivere
senza rimpianti
con emozioni potenti.
Le difficoltà non prevarranno
lotteremo insieme...
Per sempre. 

Pia
 
Pubblicata QUI.  

 Ecco è tutto, oggi ho voluto ringraziare tre delle tante splendide persone che ho incontrato in rete (siete tutti delle splendide persone). Ricordo sempre che le opere dei vari artisti ospiti sono di loro assoluta proprietà e che concedono le loro creazioni solo per la ripublicazione su questo blog in via assolutamente amicale. 

Ci risentiamo presto con la recensione de "il Signor Diavolo" di Pupi Avati, l'intervista con Elisabeth Vonarburg e poi.....

Streghe, streghe, streghe!

DI BLOGGER E DI BLOGGING, LE REGOLE (IN)ESISTENTI DEL SETTORE.

 

 Se esiste una costante nella blogosfera sono le discussioni su cosa sia o non sia la blogosfera stessa, su quali siano le regole ed i comportamenti sani da attuare o da non attuare in rete. E' un fenomeno che è sempre esistito, con diverse scuole di pensiero. Da che ho memoria ed opero prima come lettore poi come parte in causa ho assistito a parecchie discussioni in merito. 

Discussioni spesso costruttive, a volte sterili, però è indubbio che nell'ultimo anno, anno e mezzo queste discussioni sono aumentate. Recentemente ho letto in particolare numerosi interventi riguardanti l'annosa questione dei commenti, in buona sostanza le tesi sul campo sono due: da un lato alcune persone si sono interrogate su quale debba essere il target dei lettori e dei commentatori, se il fatto che molti commenti nati da altri blogger creino un sistema da "circolino chiuso" con uno scambio da "do ut des" (volendola rendere ancora più pane al pane il tutto si ridurrebbe ad un semplice "Io commento da te perchè poi spero che tu venga a commentare da me"). Da questo quindi nasce la domanda delle domande:

"Chi Vogliamo come nostri utenti, lettori e commentatori? A quale pubblico, a quale target (per usare un bruttissimo termine) ci rivolgiamo?

Altri invece si domandano la cosa opposta, se sia giusto, se non sia invece una manifestazione di gentilezza ricambiare una visita a chi è già passato a leggere e commentare da noi. E sopratuttol non farlo possa tramitarsi in una sorta di disinteresse se non di vera e propria maleducazione.

E da qui nasce la seconda domanda delle domande:

"Qual'è il modo giusto di comportarsi in rete?"

Da tempo desideravo dire la mia però in particolare lo spunto su questo post me lo hanno dato alcuni interventi di Miki Moz (il più recente QUI),  quello breve di Mariella con la terza domanda delle domande (QUESTO) e quello molto più di pancia ed istintivo di Sinforosa Castoro (QUI

Trutte opinioni con una loro base ed una loro legittimità. Anche se io sono più vicino alle posizioni di chi pensa che una forma di interazione debba comunque rimanere tra i siti, perchè se è vero che la fase migliore della blogosfera è alle nostre spalle, l'atteggiamente contrario rischia di buttare via il bambino con l'acqua sporca. Con Miki siamo amici, esiste una reciproca stima, per quanto mi riguarda è una delle persone migliori che abbia mai conosciuto ed uno dei blogger più preparati in circu. Ma su questo tema - e ne abbiamo parlato numerose volte- abbiamo idee divergenti.

Ora dal basso della inesperienza di più di dieci anni di Nocturnia vorrei dire la mia, con una precisazione: come per molte altre cose non credo che esista una regola universale e reciprocamente condivisa, i blog sono delle estensioni della nostra personalità ed a casa propria ognuno fa quello che vuole. Quindi quello che dirò riguarda solo il mio gusto e la mia personale esperienza.  Sempre nel mio caso ritengo di essere fortunato perché ho sempre avuto dei gusti piuttosto onnivori, però nonostante questo se mi trovassi a dover scegliere un post su George A. Romero oppure uno sul come lucidare l'argenteria del prozio Agenore oppure un altro sul come è fatta al suo interno una macchinetta del Caffè finirei sempre per leggere il primo.

Ciao Emidio!

 Ci sono post che non vorrei mai scrivere, oggi è uno di quei casi.

Ieri una telefonata  mi ha dato una delle notizie più brutte che potessi mai sentire. un mio vecchio amico (ed amico di molti di voi) ci ha lasciato. I blogger e i lettori più recenti non conosceranno il nome di Emidio Tribolati ma chi come me è in circolazione da più tempo lo conosceva e lo apprezzava con il nick di Bradipo Cinefilo, prima che si ritirasse il suo blog  (questo)  era uno dei migliori della rete. Ma ridurre Emidio ad una firma della rete sarebbe riduttivo: Emidio era tante cose, un veterinario coscienzioso innamorato del suo lavoro, un marito affettuoso ed un padre amorevole. La sua era ed è una famiglia unita e splendida. La vita in passato li aveva colpiti in una maniera tremenda ma ne erano usciti fuori grazie al loro amore e alla loro unione. Avevo incontrato Emidio in un paio di occasioni, una memorabile volta si era aggiunto a noi anche il Moz (ne avevo parlato QUI


 

Il Bradipo apprezzava il Cinema, amava la buona cucina ed in questo eravamo simili, era un piacere sentirlo parlare, era un piacere stare in sua compagnia. Anche se per la semplice mancanza di tempo ci sentivamo di meno la notizia della sua dipartita mi ha devastato, lascio un pensiero alla moglie e ai due figli.

Perdonatemi per questa interruzione dalle solite teatiche ma Emidio era una gran persona e meritava queste righe.

Addio Emidio, che la Terra ti sia lieve.

Accade in italia# 76. - Le Altre Segnalazioni Autunnali.

 Ultimamente mi sto chiedendo con sempre maggiore intensità se abbia senso  il continuare a bloggare, le soddisfazioni sono sempre meno e di certo come mi è stato fatto notare più volte negli ultimi mesi (a volte con una certa insistenza) le condizioni della rete sono cambiate molto rispetto a dieci anni fa equando ho cominciato e che, secondo alcuni, l'era dei blog puri è tramontata e che adesso si dovrebbe cambiare formato, magari con un vlog su youtube o con un podcast, non mi riferisco a niente e nessuno in particolare ma faccio un discorso generale. Inoltre ho la sensazione che quello che scrivo ( e come lo scrivo) non interessino più a nessuno. Certo finora mi divertivo ancora a scrivere e questo mi bastava almeno fino a qualche giorno fa. Però la stanchezza è subentrata accompagnata da una robusta dose di frustrazione dovuta a certi eventi degli ultimi giorni che non statò a raccontare perchè-come sapete- non amo troppo le polemiche da social. Niente è eterno fa parte delle regole del gioco, prima o poi tutto ha una fine. Al momento le opzioni sul tavolo sono diverse: tra cui quella di mettere in stand by il blog per un tempo indefinito o in maniera definitiva con il nuovo anno.

Niente è ancora deciso, altre volte ho sospeso e poi ho ricominciato, magari tra un paio di giorni ricomincerò con qualche nuova iniziativa e con maggiore entusiasmo quindi staremo a vedere. Per adesso cerco di finire quanto cominciato. Quindi ecco a voi una nuova a puntata di "Accade in Italia"

INTERVISTA CON ANDERS FAGER.

 Bentornati! mi ci è voluto qualche giorno in più ma oggi vi presento l'intervista che ho realizzato con lo scrittore Anders Fager. Fager è un autore horror ma anche un game designer molto bravo. Le sue opere si sono fatte spazio dalla natia Svezia a tutta Europa. Da noi due suoi romanzi appartenenti al ciclo dei "Culti Svedesi" ( una rielaborazione in chiave nordica e moderna dei lovecraftiani Miti di Chtulhu) sono stati editi dalle Edizioni Hypnos. Anders Fager mi ha concesso questa bella intervista, ringrazio l'autore per la sua gentilezza e per la sua disponibilità. Al termine della versione in lingua italiana troverete la versione originale in inglese.

Buona lettura e tutti! Fatemi sapere cosa ne pensate!

 (For english version, please scroll down )

VERSIONE IN LINGUA ITALIANA.

Nick: Benvenuto su Nocturnia, Anders Fager grazie per aver accettato l'intervista. E' un vero piacere averti come ospite  

 Anders Fager: Grazie a te per avermi invitato.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...