Accade in Italia # 57 - lo Speciale delle Feste per gli "Amici di Blogghe"!

Rientro momentanemente dalle feste natalizie per mantenere una promessa e per fare una sorpresa a qualcuno che non se lo aspetta.
Dopo di queste segnalazioni tornerò a "nascondermi" fino a dopo l' otto gennaio, per adesso ci tengo a fare ancora i miei più sentiti auguri di Buone Feste e di un Felice Anno Nuovo 2020!
E adesso cominciamo con alcune segnalazioni di uscite (che una volta tanto travalicano i generi che spesso e volentieri appaiono su Nocturnia)

Buon Natale e Buon Anno per il 2020!

Tantissimi Auguri a tutti!
Tra qualche giorno pubblicherò le ultime segnalazioni e poi affronterò un breve periodo di chiusura che mi servirà anche per il cambio di operatore telefonico (chi ci è passato prima di me me ne racconta peste e corna del periodo intermedio) ed anche il passaggio da Windows 7 alla versione 10.
Però nel frattempo tantissimi auguri a tutti voi, alle vostre famiglie ed anche a tutte le persone alle quali volete bene!



Augurissimi a tutti!
Se non rispondo subito ai vostri commenti non preoccupatevi, sarò fuori per un paio di giorni ma dal 26 risponderò a tutti!

TRA TOPI E PAPERI: ALCUNI PERSONAGGI SCOMPARSI DEI FUMETTI E DEI FILM DI WALT DISNEY. -Seconda Parte.

La prima parte è uscita QUI.

Nel 1934 le cose vanno decisamente molto meglio per Walter Elias Disney, seppur ancora agli albori i suoi nuovi Studios di Burbank in California viaggiano a gonfie vele, l'azienda può contare su un personaggio come Mickey Mouse che ha un forte impatto commerciale in patria e all'estero (il primo numero della prima serie del Topolino italiano edito dalla CE fiorentina Nerbini risale al 1932) e questo consente a Walt e ai suoi dipendenti di potersi dedicare con relativa tranquillità a tante altre iniziative.


Vi sembra Paperina? Beh, credetemi non lo è !


 Una di queste, la più famosa è la serie di cortometraggi delle Silly Sinphonies (Sinfonie Allegre in italiano), pur non avendo un protagonista fisso, nel corso degli anni -la serie durerà dal 1929 al 1938- le Silly Sinphonies rappresenteranno non solo il modo per provare nuove tecniche di animazione ma anche il banco di prova per alcuni personaggi già creati come il cane Pluto ed il lancio per nuovi protagonisti dell'universo disneyano come I Tre Porcellini ed il Lupo Cattivo che, in una sequela di quattro episodi cominceranno a costruire la loro interminabile saga (da segnalare che almeno all'inizio Ezechiele Lupo avrà ben tre figli malvagi e famelici come lui, i tempi del buonissimo Lupetto amico dei porcellini sono ancora lontani).
 Nel 1934 all'interno di questa serie esce un cartoon tra i tanti.
S'intitola The Little Wise Hen (La Gallinella Saggia) una favola morale su una chioccia che cerca di educare nel modo migliore i suoi pulcini

The Little Wise Hen (1934) con Paperino e Meo Porcello
A complicare le cose penseranno due personaggi minori, due veri e propri sfaticati che vivono all'interno di una capanna ribattezzata con una certa classe Club o Circolo dei Pigri, un maiale chiamato Peter Pig (Meo Porcello) e uno sgraziato papero.
Donald Fauntleroy Duck.
In italiano Paolino Paperino. 

INTERVISTA CON ANDREA BERNESCHI.


L'anno scorso avevo pubblicato una intervista collettiva a diversi scrittori italiani sullo stato della fantascienza e sulla narrativa italiana di genere (il post è QUI). La cosa ottenne un certo riscontro e mi ripromisi di continuare l'esperimento sotto altre forme (ad esempio il recente post sui traduttori ). Ci fu però un autore che l'anno scorso non riuscì a partecipare ma che aveva voglia di mettersi in gioco come i suoi colleghi. Per questo abbiamo deciso di proporre l'intervista a questo scrittore in forma singola quasi una sorta di antipasto verso più corpose chiacchierate che faremo l'anno prossimo. L'anno prossimo infatti ho intenzione di rilanciare il format delle mie interviste dando molto più spazio a questo come ad altri artisti italiani e stranieri.

Nel frattempo cari amici ed amiche diamo il benvenuto ad Andrea Berneschi.

INTERVISTA:

Nick: Prima di diventare scrittore cosa conoscevi della narrativa italiana di genere?
Andrea Berneschi: Salgari, Calvino, Buzzati, Sclavi, Evangelisti, Gianfranco Manfredi, i connettivisti, Giuseppe Genna... sono un lettore onnivoro e modestamente ho sempre avuto ottimi gusti.

TRA TOPI E PAPERI: ALCUNI PERSONAGGI SCOMPARSI DEI FUMETTI E DEI FILM DI WALT DISNEY. -Prima Parte.

No, non ho intenzione di far diventare Nocturnia un blog tutto incentrato sulla materia disneyana, questo post diviso in due parti per il momento rappresenterà la mia ultima incursione nel mondo creato dal grande Walt, forse l'anno prossimo affronterò qualche altro momento sugli inizi dell'avventura disenyana parlando della guerra mossagli dal produttore Charles Mintz che gli fece perdere buona parte dei collaboratori iniziali nonchè i diritti di Oswald the Lucky Rabbit, l'ultimo personaggio creato da Walt prima della nascita di Topolino e del suo Impero, però per quello ci sarà da aspettare ancora un pochino.
C'è però un motivo se, ultimamente, ho parlato così tanto di Walt Disney.

A parle il fatto che siamo quasi a Natale e i film disneyani sono un argomento decisamente molto adatto per il periodo....

SCIOCCO DETTAGLIO PERSONALE.

Sin dalla più tenera età sono stato un lettore complulsivo, ormai lo sapete.
In particolare delle lunghe saghe ho sempre amato i personaggi meno conosciuti, quelli che apparivano per un poco e di cui poi improvvisamente se ne perdevano le tracce, gli errori di percorso, le direzioni prese e poi abbandonate lungo il viaggio, i cambi improvvisi delle trame e tutto questo è cominciato(come per molti altri ritengo) proprio con i fumetti di Topolino.
Certo da Topolino sono poi passato ad altre letture, anche questo fa parte del percorso della vita, prima Jacovitti, poi la fantascienza e l 'horror e poi e poi......Ma questa è un altra storia, però conservo ancora una buona parte dei "giornaletti" che leggevo da bambino e proprio da quei numeri sono nate tante delle mie passioni.
Compresa quella sui personaggi. 

I primi disegni conosciuti di Mickey Mouse (circa 1928)

Avrò avuto tra i nove e i dieci anni quando presi la decisione di "catalogare" tutti i personaggi Disney ricorrenti e cioè quelli che comparivano in più di una storia compresi i più rari e sconosciuti....e questo la dovrebbe dir lunga sugli stani processi mentali che già allora animavano i più oscuri reconditi del mio cervelletto.
Ebbene, ben presto scoprì anzi scopersi, per una volta utilizziamo pure questo arcaismo, che la cosa semplicemente non era possibile.
Non per una persona sola perlomeno.
Troppi erano i personaggi creati dai vari autori che prima o dopo si erano succeduti alla corte di Walt Disney : i personaggi delle origini, quelli creati dalla casa madre nel corso dei suoi novant'anni di attività, ma anche quelli creati dagli artisti di molti dei paesi in cui si creavano le storie disneyane, come l' Italia, il Brasile o la Danimarca.
Eppure proprio per questo si possono scoprire tanti dettagli interessanti.
E poco o per niente conosciuti dalla maggior parte dei lettori attuali. 

I GENITORI DI MINNI.

Floyd Gottfredson al lavoro.

Walter Elias Disney cominciò a pensare ad un topo antropomorfo già ai nel 1925 ai tempi del Laugh-O-Gram Studio e sulla base delle sue idee Ub Iwerks cominciò ad effettuare i primi schizzi del personaggio.
Si trattava di un personaggio molto diverso rispetto a quello che poi verrà fuori.
La tesi più accreditata è che Walt prese come fonte d'ispirazione un topo che bazzicava per i locali dello studio. L'artista inizialmente voleva chiamare il nuovo ipotizzato personaggio col nome di Mortimer Mouse fortunatamente però sua moglie Lilian lo convinse (Storia vera, come direbbe il mio amico Cassidy) che non sarebbe stato un nome adatto per un personaggio per bambini. Come spesso accade nei matrimoni la moglie ci aveva visto più lungo del merito e Walt Disney di buon grado accettò di ripiegare sulla miglior scelta Mickey Mouse.


Mrs Mouse, la madre di Minni.

Mickey Mouse \Topolino debuttò quindi nei cartoon nel 1928 e poi nelle strisce a fumetti nel 1930.
Disney comunque non rinunciò del tutto al nome Mortimer e lo fece impiegare più volte per alcuni personaggi secondari inseriti nelle prime avventure del Topo, primo tra tutti uno zio di Minni un riccone che appare già a cavallo della seconda avventura Mickey Mouse in Death Valley (in italiano Topolino nella Valle Infernale) del 1930 , in seguito poi sarebbe arrivato anche uno Zio Martino anch'esso miliardario ma stavolta parente di Mickey e questo ha fatto si che talvolta (ma non sempre) i due personaggi risultino accorpati ed intercambiabili tra loro.
L'universo topoliniano delle prime avventure è un ambiente ancora rurale anzi totalmente contadino, che risente della grande depressione e che vive di riflesso della realtà americana. I personaggi rischiano di vedere le case pignorate, le banche fallire da un momento all'altro, però di contempo proprio l'ambientazione agreste faceva sì che nelle varie vicende aleggiasse quasi un'aurea di innocenza ed entusiasmo per il futuro.
A disegnare le prime storie c'erano all'inizio (a parte qualche intervento di Walt Disney ai testi) lo stesso Iwerks e Win Smith in seguito però sarebbe arrivato quel talento naturale di Floyd Gottfredson (1905-1986)  in sostituzione di Smith.

I genitori di Minni.


Gottfredson (che all'inizio non voleva dedicarsi alle strisce disegnate desiderando piuttosto essere assegnato al reparto animazione) s'innamorò talmente dell'incarico al punto da essere considerato come una sorta di "Terzo Padre di Topolino"dopo gli stessi Disney ed Iwerks creando buona parte della sua caratterizzazione del character.
Oltretutto rimanendo come disegnatore delle strisce del Topo fino al 1975.


 Ma nelle prime storie compaiono anche dei genitori veri.
Quelli di Minni.

I genitori di Minerva "Minnie" Mouse (così si chiama in originale anche se quel Minerva non viene quasi mai usato) compaiono con un ruolo di primo piano in Topolino e il bel Gagà (Mr. Slicker and the Egg Robbers) la terza avventura di Mickey ospitata dai quotidiani statunitensi dal settembre al dicembre del '30 per poi tornare come comparse l'anno dopo nella quinta vicenda Topolino vince Spaccafuoco (Mickey Mouse Vs. Creamo Catnera) per poi scomparire del tutto senza più essere nemmeno nominati.


Marcus Mouse (Tognone nell'edizione italiana)
Marcus Mouse (in italiano ribattezzato Signor Tognone) e sua moglie Mrs. Mouse (in Italia chiamata Signora Tognone) fisicamente sono più alti e magri rispetto alla figlia e al dilei fidanzato Topolino, personalmente ho sempre pensato che questo sia stato fatto apposta per dare una caratterizzazione più infantile quasi da adolescenti a Mickey e a Minnie, però questa è solo una mia impressione.
Tognone è un agricoltore mentre sua moglie ha più una connotazione da casalinga,si trovano a dover lottare contro i debiti che stanno strozzando la loro fattoria, cosa che finirà per coinvolgere anche il rapporto tra Mickey e Minnie.
Con Mickey che farà di tutto compreso provare un improbabile suicidio per salvare il suo rapporto con Minerva.
Ma nell'universo disnenyano delle origini c'era un poco di tutto, tanti personaggi secondari che poi sarebbero andati dimenticati, tipo Bill Barba, l'inetto caprone sceriffo della citadina abitata da Mickey tutti esponenti di quell' America che stava cambiando e come tali anche loro dopo un poco non ebbero più ragione di esistere.
 Ma c'era anche una certa dose di riciclo nel Topolino primordiale.
Qualcosa di inaspettato.
Non certo sconosciuto ma ignorato dalla maggior parte degli attuali lettori dei fumetti Disney.

 IL PERSONAGGIO DISNEY PIU 'LONGEVO E' QUELLO MALVAGIO.

 Nei primi cartoon che nelle prime avventure disegnate delle avventure di Mickey compare come villain un certo Pete che già era comparso in una precedente serie di cartoon : le Alice Comedies (anche conosciute col titolo di Alice in Cartoonland)
 Bisogna fare un passo indietro.

Dopo la conclusione del ciclo dei Laugh-o-Grams e nonostante il fallimento del suo Studio di Kansas City il buon Walt assieme ai suoi collaboratori dell'epoca  (cito tra gli altri  Freeleng, Harmon, Iwerks e Roy Disney nonchè Lilian Bounds-cioè il fratello e la futura moglie di Walt- quella che trovò il definitivo nome del Topo) decisero di lanciare una seconda serie di 57 episodi e che durò dal 1923 al 1927 che mescolava animazione ed attori dal vero e almeno all'inizio vagamente ispirata alla Alice di lewis Carroll .
Walt su invito di Roy si era già trasferito a Los Angeles ed era fortemente motivato a ricominciare.
Ed anche se in seguito Disney ne  perse i diritti le Alice Comedies rappresentarono nel bene e nel male un grandissimo banco di prova per i futuri lavori dell'artista sia a livello tecnico sia per la catena di reazioni che provocarono.

La prima versione di Gambadilegno (qui battezzato Bootleg Pete) nel cartoon Alice solves the Puzzle (1925)

 Si cominciò nel 1923 con l'episodio pilota Alice's Wonderland all'interno del quale assieme alla prima Alice comparivano anche Walt ed Ub in compagnia degli animatori Harman, Maxwell ed Ising che interpretavano loro stessi mentre lavoravano.
In seguito però, nelle puntate successive sarebbe comparsa solo Alice.
Il ruolo Alice venne interpretata da varie baby artiste, prima tra tutte la piccola Virginia Davis i cui genitori accettarono sia per potersi finalmente trasferire in California per curare la figlia malata sia per il previsto pagamento del 5% degli incassi mentre tutti gli altri personaggi erano realizzati in animazione.
A filmare la Davis pensò Roy mentre Walt, Iwerks e gli altri disegnatori si occuparono dei disegni.
In seguito però Virginia Davis una volta superati i sette anni venne rimpiazzata prima da Margie Gay e poi da altre bambine.
Molti di questi film ( non però Alice's Wonderland ed Alice solves the Puzzle di cui parlerò adesso che sono ancora disponibili) però risultano perduti.
A partire dal 1925 (più precisamente dal' appena ricordato episodio Alice solves the Puzzle) in quei corti  cominciò ad apparire una sorta di via di mezzo tra un orso e un gatto che cambiò tanti nomi : Bootleg Pete, Black Pete; Terrible Tom; Peg Leg Pete e tanti  ma alla fine si trattava sempre e solo di lui, della prima incarnazione del buon vecchio Pietro Gambadilegno che, dopo essere comparso in diversi episodi della serie di Alice dopo la sua conclusione venne trascinato senza troppi problemi in quella di Mickey Mouse.

LA QUESTIONE "JULIUS THE CAT".

Non era però tutte rose e fiori.
 Disney & Soci sin dall'inizio avevano utilizzato animali antropomorfi nelle loro produzioni, del resto quella era la tendenza del periodo, già ai tempi del primissimo Cappuccetto Rosso comparirono  un cane bianco ed un gatto nero entrambi senza nome, entrambi tornarono poi in altri cartoni dei Laugh-O-Grams, non si trattava di una scelta voluta piuttosto servivano degli intermezzi comici per movimentare la trama.

Sempre da Alice solves the Puzzle, il gatto Julius affronta Pete.
.
Senza quasi accorgersene la presenza del gatto diventò una piacevole abitudine, un vero e proprio marchio di fabbrica di quelle originarie produzioni e gli spettatori cominciarono ad apprezzarne le apparizioni. 
La cosa subì una significativa evoluzione con le Alice Comedies.

Per questa sua seconda serie Walt aveva finalmente trovato un distributore importante, una azienda che gli poteva garantire una più ampia diffusione, purtroppo però le persone scelte non erano semplicemente le più adatte di cui potersi fidare in quel momento.

La contraente scelta, Margaret J. Winkler fino a poco tempo prima era stata la distributrice dei cartoon di Felix the Cat, solo che non si era lasciata esattamente in buoni rapporti con Pat Sullivan che deteneva i diritti del famoso personaggio. Consigliata probabilmente anche dal fidanzato Charles Mintz, il futuro irriducibile nemico della famiglia Disney, chiese con una certa insistenza a Walt (praticamente glielo impose) di sviluppare un personaggio quanto più possibile "simile" a Felix.
Così quel felino nerofocato che sovente era apparso nei Laugh-O-Grams ribattezzato col nome di Julius the Cat divenne il comprimario (anzi il vero co-protagonista delle Alice Comedies) l'eroe che spesso e volentieri salvava la bambina umana dai vari pericoli che si trovava a dover affrontare.
Disney che evidentemente, pur affezionato al personaggio,  non doveva amar troppo la situazione una volta conclusa la serie npon riprese quasi più Julius optando per lo sviluppo di altre figure che, forse, sentiva più sue.
In questo fu quasi obbligato anche dalle azioni della Winkler e di Mintz, ma di questo ne parleremo probabilmente l'anno prossimo.
Per adesso con l'ultima parte di questo post in onda tra pochi giorni affronteremo alcune questioni dedicate a Paperino, ai suoi primi anni, ad alcuni dei suoi comprimari scomparsi ....con qualche sorpresa di Natura ...beh, Romantica.
Già, anche Paperino ha il suo passato.
 (Continua...)

Copyright & Diritti delle immagini: Disney\Panini Comics (A parte Alice Comedies i cui diritti dovrebbero essere liberi, se mi sono sbagliato contattatemi pure che correggerò ed aggiungerò info ben volentieri)

ALCUNE  FONTI:

-Per info sul Laugh-O-Gram-Studio
In lingua Inglese:

LAUGH-O-GRAM_FILMS

DISNEY WIKI

 -Per Ub Iwerks:

DIGITAL MEDIA FX

-In generale:
Link in italiano:

I.N.D.U.C.K.S.

Link in Inglese:

LAMBIEK COMICLOPEDIA.

TVTROPES. 

DISNEY FILM PROJECT

-Per Zio Mortimer

TOPOLINO.IT

-Per Marcus Mouse \Tognone

PAPERPEDIA

WIKIPEDIA.

I.N.D.U.C.K.S

-Per Bootleg Pete (Pietro Gambadilegno in "Alice solved the Puzzles)

DISNEY FILM PROJECT

-Per Mrs. Mouse

PAPERPEDIA.

Alti link nella seconda parte del post.

GLI ALTRI FILM RITROVATI DI WALT DISNEY.



Alcuni giorni fa ho parlato (QUI)  di una delle produzioni del Walt Disney pre-invenzione di Topolino, un cartoon intitolato Little Red Riding Hood, il primo mai realizzato da Walt, a lungo considerato perduto e poi ritrovato fortuitamente da un collezionista dall'occhio lungo ma inconsapevole.
Oggi ritorno sull'argomento parlando brevemente di alcune delle altre produzioni perse e ritrovate degli inizi del disegnatore ed imprenditore dello spettacolo più famoso del mondo.

 Nei suoi anni a Kansas City, l'artista realizzò diversi cortometraggi, una buona parte considerati perduti immediatamente dopo il fallimento del Laugh-O-Gram, il suo primo studio.
Tra questi c'erano una buona parte dei filmati della serie omonima (che riadattava fiabe famose in maniera ben poco fedele alle trame classiche) ribattezzata per l'appunto dei Laugh-O-Grams 
E qui sorgono i primi problemi.
Tanto per cominciare gli esperti ed i collezionisti non riuscivano nemmeno ad accordarsi sul numero dei cartoon presenti nella serie, se si trattava di Sei o di Sette pellicole, tutte comunque realizzate nel 1922.
Solo di tre di loro si era abbastanza certi
I motivi?

Accade in italia #56 - Le Prime Segnalazioni in attesa del Natale

Il conto alla rovescia per la fine dell'anno è partito. Presto Nocturnia si fermerà per le vacanze di Natale e per alcune riorganizzazioni ( tanto per dirne una ne approfitterò per fare il passaggio da Windows Sette alla famigerata Versione Dieci,chi ci è passato prima di me ha descritto vari casini prima che la cosa si normalizzi. Io ho resistito fino alla fine ma adesso Windows mi avvisa che dall'anno prosismola versione che utilizzo non sarà più supportata) ma prima di allora vi dovrete subire potrete godere ancora qualche post a firma del sottoscritto.
Tra i medesimi un paio di articoli di segnalazioni.
Ecco il primo.

L' ARTISTA OSPITE.

Un gradito ritorno.
La nostra illustratrice storica Alessia.H.V ci onora della sua presenza con un paio delle sue illustrazioni. Ringrazio Alessia e ricordo che le opere degli artisti (illustrazioni, foto e poesie) che compaiono in questa rubrica sono di stretta proprietà dei loro autori.

Gargoyle by Alessia.H.V 2019
 La prossima puntata conto di avere ben due artisti in questa vetrina.
E procediamo con le segnalazioni.

PROFESSIONE TRADUTTORE: TRADURRE FANTASCIENZA IN ITALIA NEL 2019 .

INTERVISTA COLLETTIVA SULLO STATO DEL FANTASTICO IN ITALIA DAL PUNTO DI VISTA DI CHI TRADUCE I LIBRI CHE POI NOI LEGGEREMO.

Di solito quando si parla di editoria-di tutta l'editoria non solo quella di genere- nel nostro paese (ma non solo) di solito ci si sofferma solo su due o tre categorie: gli autori (ovviamente e giustamente), gli editori e gli autori delle copertine e spesso tutto il resto viene, se non proprio trascurato, messo in secondo e terzo piano.
Provate però un attimo a pensare a quante e a quali diverse figure professionali servono per realizzare un libro o una qualsiasi altra pubblicazione.
Provate a riflettere a quanto lavoro c 'è sotto.
I traduttori per esempio.

Persone il cui compito è quello di trasporre i testi da altre lingue ed adattarle alla nostra.
Quanto conosciamo del loro lavoro?

Ho quindi chiesto aiuto su Facebook ai miei contatti per realizzare una intervista collettiva, l'idea era (oltre a voler tentare un focus sui traduttori) era  quella di restituire a chi legge un quadro quanto più possibile sfaccettato e completo di quelli che sono gli aspetti di una attività importantissima ma non sempre adeguatamente valorizzata.
Hanno risposto in quattro, alcuni  hanno risposto a tutte le domande, altri ad una parte, cosa peraltro prevista dagli accordi presi.
Come tutte le analisi non può ovviamente dirsi completa, consideriamola un punto di partenza per poter continuare ad approfondire il discorso anche in futuro.

Certo, come ogni cosa  l'analisi è migliorabile, di conseguenza i traduttori e le traduttrici che lo vorranno potranno partecipare nei commenti di questo post (quindi.....sentitevi liberi di dire la vostra!)

Pubblico le risposte nell'ordine di arrivo.
Ringrazio con estrema gratitudine nell'ordine:  Ferdinando (Wanni) Temporin (WT),  Lia Tomasich (LT);  Chiara Reali (CR) , Marco Passarello (MP)
Senza di loro il presente post non esisterebbe.

CAPPUCCETTO ROSSO (1922) . Il Film Ritrovato di Walt Disney .

Ci sono Storie che cominciano da lontano, ci sono Storie che non si concludono mai del tutto, così come ce ne sono altre che prima di arrivare alla loro naturale conclusione compiono ed affrontano immensi stravolgimenti del loro percorso.
E poi ci sono altre Storie che contengono al loro interno un misto di tutti questi elementi.
Di norma sono le Storie più interessanti da narrare.
Ma anche le più misconosciute.

1919.
Cento anni fa.
Due ragazzi entrambi appena diciassettenni, entrambi col sogno di diventare animatori cinematografici, si incontrano in uno Studio pubblicitario di Kansas City.
Si trovano subito reciprocamente simpatici.
Il lavoro non durerà a lungo ma è quanto basta perché si possa cementificare un'amicizia che produrrà molti e duraturi frutti.
Ma questo i due ragazzi ancora non lo sanno.

Il primo dei due risponde al nome di Ub Iwerks, l'altro è un certo Walt Disney.
Accadono parecchie cose: sia Disney che Iwerks perdono e trovano diversi lavori però rimangono in contatto tra loro, ognuno dei due aiuterà l'altro a trovare nuovi mezzi per sbarcare il lunario e se in futuro sopratutto il secondo troverà più di un motivo di rinfacciare all'altro alcune scelte, per adesso a parlare è l'amicizia e la reciproca fiducia.

QUALI SONO I VOSTRI BLOG PREFERITI ? - Edizione 2019 !

Senza che quasi ce ne rendessimo conto siamo prepotentemente entrati dritti dritti nel penultimo mese di questa annata. Il 2019 si sta preparando a salutarci, quando andremo a fare i nostri bilanci in proposito riguardo alle cose serie ognuno di noi deciderà nel suo privato se è stato un anno positivo o meno.
Quest'anno diversi dei blog storici hanno per cause e situazioni diverse diradato le loro uscite, da più parti si parla di crisi se non di morte imminente ed irreversibile.
Io ovviamente non sono del tutto d'accordo.
Ci saranno trasformazioni, riposizionamenti e abbandoni di sicuro, ma parlare di morte del settore non è ancora il momento



Adesso però vorrei provare -forse per esorcizzare tutta una serie di cose di cui parlerò nel finale del mio articolo- a fare qualcosa di rilassante parlando di blog!
E, per fortuna, dato che siamo nel periodo giusto dell'anno, ci viene in aiuto uno dei post più amati.
Signore e signori, date il bentornato al Classico dei Classici di Noctunia, al meme dei memi:
Il Franken-Meme di Nocturnia, Edizione 2019!

Essere blogger alle soglie del 2020?

Avevo smesso da tempo coi memi che girano per internet, in questi giorni ne sta circolando uno molto intelligente che  pone alcuni quesiti sull'essere blogger oggi.
 Lo ha  creato Nino Baldan, un blogger che non conoscevo prima, ma questo è un errore mio che mi prometto di rimediare quanto prima. Desideravo già partecipare per conto mio e su mia iniziativa poi per fortuna sono stato taggato da Emanuele Di Giuseppe a cui vanno tutte le mie perpetue maledizioni fino alla generazione dei suoi eredi che deciderò io  tutti i miei sinceri ringraziamenti per aver pensato a me.
Veniamo ora alle belle domande create da Nino Baldan.


Quali sono le ragioni che ti hanno spinto ad aprire un blog?

In realtà potrei parlare con maggior cognizione di causa delle ragioni che mi hanno spinto a continuare col blog! Come ho raccontato più volte io all'inizio non ci pensavo nemmeno ad aprire un blog. Provate ad immaginare la persona più retrograda ed anti tecnologica che conoscete.
Ecco quella ero io!
Subito dopo il matrimonio mia moglie Venusia ha insistito davvero molto perchè mettessimo internet ed io a ripeterle che andava bene ma che io in rete non ci sarei mai entrato. Avevo i miei interessi e non ne volevo anche un altro.
Sbagliavo profondamente lo so ma se esiste una costante nella mia vita è quella di essere sempre stato un grandissimo "Orso".
Poi poco alla volta ho cominciato a seguire e poi a commentare alcuni siti e blog che si occupavano degli stessi argomenti che interessavano al sottoscritto: libri, films, serie televisive horror & sci-fi ed il "danno" ha cominciato ad essere compiuto.
Lentamente iniziavo ad appassionarmi.
Un giorno mia moglie non contenta mi ha fatto trovare l'ossatura del primo Nocturnia già pronta grafica e tutto, mancavano solo i post.
Ne ho cominciati a scrivere un paio giusto perché mi dispiaceva lasciare il tutto vuoto ed è accaduto un qualcosa che mai avrei immaginato: non solo c'era chi commentava ma anche a me piaceva scrivere.
In quel momento mi sono detto: "Giusto un paio di mesi e poi mi fermo!"
Eravamo nel 2011, fate voi il calcolo di quanti mesi sono passati da allora.
Ecco quella che sentite nel sottofondo è la risata di mia moglie!

Come nasce l'idea dietro ai tuoi post?

Non esiste un'' unica modalità di ispirazione, fondamentalmente sono un uomo molto curioso, sono sempre alla ricerca di fonti e di notizie. Spesso è la lettura di un libro o un fumetto o la visione di un film a darmi lo spunto per scriverci sopra, a volte-come nel caso dei miei vecchi post sui film di George ARomero  (oppure QUI e QUI) - mi m'imbatto in dettagli troppo ghiotti perché non siano narrati. Più spesso è come se fosse la storia stessa ad impossessarsi di me e a pretendere di essere narrata (questo mi capita sovente con le storie di delitti e avvenimenti misteriosi) Il recente dossier sul serial killer Antonio Boggia era più di un anno che aspettava di "uscire fuori":  avevo letto su un giornale una breve citazione, giusto un due righe di accenno su di lui e per un anno non ho fatto che cercare info in merito. Del caso di Bodom Lake avevo invece letto su una rivista di Cinema una rece del (discutibile ) film che ne era stato tratto. Ogni volta mi auto-maledico perché comincio sempre dicendomi: "Stavolta sarò breve!"; "Voglio concludere tutto con un unico post" 
Ed invece faccio una fatica bestiale inserendo dettagli su dettagli in post interminabili e a puntate chilometriche. 
D'altro canto se trattenessi qualche dettaglio, se non fossi preciso mi sembrerebbe di non essere professionale e di non rispettare i lettori.
Sono strano lo so.

Quali mezzi utilizzi per il blogging?

Sempre e solo il mio Pc, il mio vecchio Asus, non riuscirei ad usare altro. Però sta avendo sempre più problemi, non ultima la tastiera che ci sta lasciando, e ciò aggiunto alla sempre maggiore mancanza di tempo sta diventando il primo motivo della mia lentezza in rete.

Quanto impieghi per un post e come inserisci il blogging nel tuo tempo libero?

Dipende, paradossalmente riuscivo a gestirmi meglio quando lavoravo su turni. Sono molto lento e meticoloso nello scrivere e nella media impiego due o tre giorni per comporre un post. Di norma scrivo la sera o il pomeriggio o con la musica in sottofondo o con la Tv accesa.  Ricontrollo centinaia di volte quanto scritto ...e nonostante tutto capita sempre qualcosa che sfugge. Anni fa un bravissimo sceneggiatore mi disse che è una cosa normale, una delle tante varianti della legge di Murphy  Eppure ogni volta che esce un mio post mi sembra di aver combinato un qualcosa di perlomeno decente, qualcosa per cui ne è valsa la pena nonché una delle passioni e degli hobbies più belli del mondo che mi permette di conoscere sempre persone e cose nuove. Magari ridurrò l'impegno, magari mi prenderò sempre dei momenti di pausa ma non smetterò mai. 

Qual è il tuo rapporto con i social network e come sono legati al tuo blog?

La mia idea sui social è che possono essere degli strumenti decenti e a volte ottimi per condividere informazioni ma pessimi strumenti per comunicare, spesso - e qui parlo in generale - diventano il rifugio di tanti sfigati (Haters o Leoni da Tastiera) che un tempo si sarebbero limitati ad inveire e a vomitare il loro odio al bar dopo aver ingurgitato quantità variabili di alcolici più o meno legali. Ognuno dovrebbe aver diritto alle proprie opinioni ma dovrebbero essere opinioni motivate,  informate e rispettose di quelle altrui, invece tante volte sembra di assistere a veri e propri linciaggi o combattimenti tra polli (e dico polli perché la maggior parte di questi "eroi" se non fosse coperta dall'anonimato della rete non avrebbe nemmeno il coraggio di dire la metà di quanto dichiara sui social ).
 Per non parlare poi delle Fake News!
E la cosa peggiore è che ci stiamo abituando a questo clima. Detto questo se impiegati bene possono diventare i migliori alleati di un blogger (e parlo sempre dell'aspetto della "condivisione" e della diffusione dei post). Twitter è un'ottimo strumento di messaggistica, Facebook mi ha permesso di conoscere e contattare tantissimi scrittori e disegnatori anche stranieri per le mie interviste e sono riuscito a far arrivare le cose che scrivo a persone che altrimenti non le avrebbero mai lette, quindi si, dipende sempre da come i social vengono utilizzati. Usarli per condividere infos non per perdersi dietro sterili discussioni all'ultimo sangue.
Da due cose un blogger non dovrebbe mai farsi schiavizzare: la prima sono i flame sui social, la seconda sono le statistiche di accesso.

Vedi questa "crisi" del blogging in prima persona, al punto da avere avuto la tentazione di trasferirti in pianta stabile sui "social"?
La crisi esiste ed è inutile negarlo, io però non mi trasferirei mai sulle piattaforme social: non riuscirei a fare le stesse cose. La nuova "frontiera"però più che i social paiono essere i podcast che invece rappresentano una alternativa valida ai blog che anche io guardo con interesse. Ma non abbandonerei mai la mia creatura.
Bene è tutto! E' stato bello partecipare a questo gioco, presto arriva anche il mio Franken-Meme!

LE REGOLE DEL GIOCO
1) taggare altri cinque bloggers: visto che sono stati taggati quasi tutti quelli che conosco  per quanto mi riguarda siete tutti liberi di partecipare.
2) linkare il post originale (FATTO! )
3) lasciare lì un commento, per permettere a Nino Baldan di sapere che avete continuato il Meme.
4) L'immagine di copertina può essere questa oppure una a vostro piacimento.

ITALIAN MONSTER: ANTONIO BOGGIA, IL PRIMO SERIAL KILLER ITALIANO - Terza Parte

Le prime due parti sono uscite QUI e QUI.


" Un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre... Ma non può contenere la primavera."
Gandhi.
"Non avere paura | perché porto il coltello tra i denti, | ed agito il fucile come emblema virile. | Non avere paura della mia trentotto, | che porto qui sul petto. | Di questo invece devi avere paura: | io sono un uomo come te."
Franco Battiato.

Per quanto possano apparire diverse tra loro tutte le vicende umane si assomigliano almeno per una cosa, per un elemento specifico. Prima o poi potrebbe arrivare sempre il momento in cui tutti i segreti vengono svelati, le bugie potrebbero finire per essere scoperte e le azioni compiute e taciute venire fuori. E tanti dettagli o segnali sui quali in precedenza non ci si era soffermati a sufficienza adesso esplodono in tutta la loro singolare virulenza
Non sempre questo avviene ma quando capita, ebbene la vicenda si sta avvicinando al suo gran finale.
E spesso si tratta di un finale senza possibilità d'appello.
Per Antonio Boggia da Urio vicino Como quel momento giunge quando le forze dell'ordine cominciano a perquisire una certa cantina \magazzino a Stretta Bagnera in cerca di indizi.

ALLA STRETTA BAGNERA  UNA CANTINA UNA VOLTA C'ERA...

La Stretta Bagnera.
Un nome ben meritato.
Il viaggiatore che voglia addentrarsi per le vie  centrali di Milano senza volersi limitare solo ai suoi angoli più turisticamente conosciuti o nominati potrebbe ad un certo punto imbattersi in una stretta, strettissima viuzza a forma di L.

L'Angolo di Trixie #3!

Happy Halloween from Trixie the Cat!
Buon Halloween a tutti dalla gatta Trixie!




ITALIAN MONSTER: ANTONIO BOGGIA, IL PRIMO SERIAL KILLER ITALIANO ! - Seconda Parte

NOTA: Inizialmente il mio dossier sul Caso di Antonio Boggia avrebbe dovuto essere di sole due parti. Ma la seconda parte era venuta troppo lunga perfino per i miei standard. Data la mia assenza dal blog di questo periodo(causa impegni personali)  ho voluto dividere il post per poter disporre di una riserva di articoli per i presenti giorni. Di conseguenza il finale del dossier lo troverete in un terzo e conclusivo intervento che avverrà nei prossimi giorni e che conterrà anche una carrellata su alcuni serial killer precursori di Boggia e che operarono e furono condannati prima dell'Unità d'Italia.
Nel frattempo: Buona Lettura e Buon Halloween a tutti!

La prima parte è uscita QUI.

“Ero un errore della natura, una bestia impazzita”.
Andrej Romanovič Čikatilo

“In tutta sincerità noi odiamo questo mondo.”
Marshall Applewhite

Probabilmente in queste due frasi è racchiusa una parte della verità riguardo alla vera natura degli assassini seriali, qualcosa di quanto avviene all'interno delle loro menti o nel chiuso delle loro anime.
Sempre che ne possiedano una.
Già perché nonostante tutti gli studi in proposito, gli sforzi degli studiosi ed in barba a tutti i progressi fatti nel settore della Criminologia ci sarà sempre qualcosa che continuerà a sfuggirci del tutto, quella minuscola e sottile fiammella che ci fornisce il discrimine tra un essere umano ed i suoi simili.

Prendiamo il caso di Antonio Boggia, ad esempio.
Può essere definito un "errore della natura?" "Una bestia impazzita?" In tutta coscienza possiamo dire "Che odia il Mondo?"
Oppure si tratta semplicemente di un sociopatico che lucidamente persegue con fredda determinazione un suo -sia pur folle e malato- progetto personale?
E guai a chiunque si ponga sulla sua strada.
Anche questa però rischia di essere una definizione fin troppo riduttiva.
Nel frattempo il Mondo attorno a lui si è trasformato ancora una volta.

MIRROR MIDNIGHT

Non si dovrebbe rimanere soli in casa.
Ci sono libri che non dovrebbero mai essere aperti.
Ci sono desideri che non dovrebbero mai essere espressi.
Potrebbero essere esauditi.
Specie durante la notte di Halloween
Questa Notte!

Nei primissimi tempi di attività utilizzavo spesso il tag "Amici di Blogghe", mi serviva per diffondere e pubblicizzare e diffondere le iniziative in rete dei miei vicini di blog. Sia quelle a cui partecipava anche il sottoscritto sia quelle degli altri.
Recentemente e per vari motivi avevo quasi del tutto abbandonato questa pratica,probabilmente mi ero solo scocciato di vedere tanti Blogghe sparire da un giorno all'altro (Vite di Carta; Libri da Leggere; Nella Mente di RedrumSulla Strada e parecchi altri; giusto per citarne alcuni)e tantissimi Amici smettere da un giorno all'altro. In un certo senso avevo sostituito la rubrica con le segnalazioni ben più omni-comprensive di "Accade in Italia".
Oggi riprendo il tema ben volentieri parlando di uno splendido cortometraggio che ha avuto anche il merito di arrivare al momento giusto e di riuscire ad unire diversi talenti.
In questa sede mi concentrerò in particolare su tre di loro.

THE HAUNTING (OF HILL HOUSE) - Prima Stagione

C'è un trauma nel passato della famiglia Crain, molti anni prima la matriarca Olivia è morta in circostanze poco chiare all'interno  di Hill House, una sinistra dimora vittoriana che Olivia in compagnia del marito Hugh aveva rilevato per restaurarla e poi venderla ad un prezzo più alto. Le versioni sempre più reticenti sull'accaduto fornite da Hugh non hanno mai convinto del tutto, così da alimentare i sospetti sull'uomo. A distanza di molti anni i cinque figli della coppia cercano di andare avanti come possono, ma nessuno di loro è mai riuscito a superare totalmente i traumi vissuti. Le domande sono ancora parecchie, adesso però i Crain sono costretti a tornare loro malgrado ad Hill House.
Ma i fantasmi sono solo nella loro mente oppure tra le mura ed i corridoi di Hill House,c'è davvero qualcosa che trama e si agita nell'ombra?

Dopo Black Summer questa è la seconda produzione Netflix di cui parlo sul blog.
Anche stavolta parliamo di una serie horror, anche in questo caso ritroviamo alcuni dei marchi di fabbrica della società operante nel settore della distribuzione di contenuti via internet, come la messa in onda in contemporanea di tutti e dieci gli episodi della prima stagione (in questo caso il 12 ottobre del 2018) ma le similitudini finiscono praticamente qui, stavolta si affronta uno dei temi più classici dell' horror, quello della casa stregata, così come classicissima è anche l'origine materiale da cui è stato originato il tutto e cioè  uno dei romanzi più importanti di tutta la narrativa fantastica.
Un romanzo talmente importante e seminale da contenere al suo interno uno degli incipit più famosi ed universalmente conosciuti di tutta la storia della narrativa mondiale.
Sto parlando di queste parole:

«Nessun organismo vivente può mantenersi a lungo sano di mente in condizioni di assoluta realtà; perfino le allodole e le cavallette sognano, a detta di alcuni. Hill House, che sana non era, si ergeva sola contro le sue colline, chiusa intorno al buio; si ergeva così da ottant'anni e avrebbe potuto continuare per altri ottanta. Dentro, i muri salivano dritti, i mattoni si univano con precisione, i pavimenti erano solidi, e le porte diligentemente chiuse; il silenzio si stendeva uniforme contro il legno e la pietra di Hill House, e qualunque cosa si muovesse lì dentro, si muoveva sola.»

ITALIAN MONSTER: ANTONIO BOGGIA IL PRIMO SERIAL KILLER ITALIANO ! -Prima Parte.

"Proprio l'imperiosità del comando "non uccidere" ci assicura che discendiamo da una serie lunghissima di generazioni di assassini i quali avevano nel sangue, come forse ancora abbiamo noi stessi, il piacere di uccidere."
Sigmund Freud.

“La storia non è altro che una raccolta delle deposizioni fatte dagli assassini circa le loro vittime e se stessi.”
Simone Weil.

Italiani Brava Gente!
Questo almeno si dice in giro.
Per anni, anzi per decenni ce lo siamo ripetuti in continuazione
Ingannandoci. Anzi, illudendoci alla grande.

Per lungo tempo ce la siamo raccontata dicendoci che eravamo un popolo gentile,incapace di cattiverie, per niente razzisti, generosi e lontanissimi da ogni tipo di ignoranza (e se per questo ci raccontavamo cose del tipo: "I No Vax non arriveranno mai in Italia". Vero?")
A questo poi si sono aggiunti i luoghi comuni che amano tanto all'Estero, quegli stereotipi romantici che vorrebbero ancora viva e presente l 'Italia degli anni '50s e dei film della Loren.
Eppure il Male è Male indipendentemente dalle latitudini, dal clima e dal tipo di alimentazione ed anche noi abbiamo avuto la nostra nemmeno troppo breve lista di criminali.
E non mi sto riferendo solo alla Mafia o alla Camorra, no sto parlando di quell'altra "lista della vergogna": gli assassini seriali !
Ecco una breve retrospettiva di coloro che aprirono l'oscura strada, dei primi serial killer italici.
Italiani Brava Gente?
Non tutti a quanto pare!

ANTONIO BOGGIA (1799- 1862)

.
Lui è stato il primo in assoluto a vedere la sua fine umana nell' Italia unita. Ma quando l' Italia ancora non era Italia c'era già quest'uomo conosciuto sotto diversi pseudonimi.
Uno peggiore dell'altro.
Mostro di Milano; Mostro di Stretta Bagnera e tantissimi altri.
Tutto questo e molto di più è stato Antonio Boggia.
Nato ad Urio dalle parti del Lago di Como sul finire del XVIII ° Secolo già in gioventù ha diversi problemi con la giustizia, sia per motivi economici (truffa e cambiali scadute) sia a causa del suo carattere (veniva spesso coinvolto in risse sempre più sanguinose). Per questo fa quello che gli indesiderabili e quelli pronti a ricominciare daccapo hanno sempre fatto.
Trasferirsi all'Estero dove nessuno li conosceva
Nella complicata e peculiare geografia italica ottocentesca non era nemmeno una cosa così difficile:alle volte bastava andare nella città più vicina per trovarsi in un altra Nazione.
E Boggia compie lo stesso passo. Dal Lombardo -Veneto governato dagli Asburgo dove ha sempre vissuto si trasferì inizialmente nel Regno di Sardegna. Ma non per questo riesce a lasciarsi dietro i suoi demoni.

LA BALLATA DI BLACK TOM (2016)


Sinossi Ufficiale: "New York, anni Venti. Charles Thomas Tester è un “intrattenitore” nella Harlem del jazz. Lui sa come lanciare un incantesimo anche senza magia e come attirare la gente. Ma quando dovrà consegnare un pericoloso libro a una maga solitaria nel cuore del Queens e s’imbatterà in un ricco occultista di nome Robert Suydam a Flatbush, sulle cui tracce è l’investigatore Thomas Malone, il giovane nero di Harlem aprirà la porta a un regno di profonda e imperscrutabile magia, attirando l’attenzione di creature che sarebbe meglio lasciare dormienti. L’umanità sarà davvero spazzata via? Il globo tornerà di nuovo ad appartenere a… Loro?"

Il mondo della narrativa weird ed horror continua a fare i conti con una eredità importante ma- che in questi ultimi anni pare anche diventata-ingombrante quale quella di H.P. Lovecraft. Semmai è esistito nel corso del XX ° secolo uno scrittore tramutatosi in punto di riferimento per molti lettori e per tantissimi emuli artistici questi è stato proprio il Sognatore di Providence. Il suo personalissimo stile letterario fatto di atmosfere evocative e geometrie non euclidee, la sua altrettanto personale cosmogonia (I Miti di Cthulhu ) brulicante di riti più antichi della nostra razza, un pantheon fatto di creature talmente aliene da risultare inconcepibili per l'occhio e la mente umana, i suoi pseudobiblia (vi dice niente un certo Necronomicon?) e la sua geografia fittizia hanno costituito  un unicum letterario difficilmente replicabile ma che vanta lo stesso numerosi epigoni, veri o presunti eredi ed altrettanti tentativi di imitazione.
Però Lovecraft era un essere umano, come tale imperfetto e -di conseguenza - portatore di luci ma anche di ombre.
Sopratutto preda dei suoi demoni
Inutile girarci attorno, mi sto riferendo al rapporto dell'autore con le minoranze etniche, alle sue concezioni riguardo alle razze.
Temi difficili da affrontare in poche righe, il dibattito in America (così come in Europa) sulla figura dell'autore continua ancora oggi e non sembra che si arresterà tanto presto.
E' indubbio però che si sta assistendo ad una sorta di riposizionamento dell'ambiente letterario nei confronti dell'"uomo" Lovecraft e delle sue contraddizioni.

Accade in Italia # 55- Speciale StraniMondi

Lo so, lo so, ho da poco realizzato una puntata di "Accade in Italia" e adesso ne faccio uscire subito un altra.
Come mi permetto ? Chi me lo fa fare? Ho forse esaurito le idee?
No, semplicemente capita che a giorni a Milano ci sarà l'annuale convention di StraniMondi e quindi ho ricevuto un paio di segnalazioni aggiuntive riguardo a novità librarie che usciranno a cavallo della manifestazione, inoltre io non potrò essere a Milano nemmeno quest'anno però intendo lo stesso onorare la convention.
Oltretutto ne approfitterò per parlare anche di un paio di amici per le loro attività non strettamente collegate a StraniMondi, un post quindi suddiviso in due sezioni.
Cominciamo pure.

L'AUTORE OSPITE

Come già fatto altre volte in passato ospito una bella poesia dell'amico Daniele Verzetti, ringrazio il Rockpoeta per avermi concesso il permesso di ripubblicare la sua opera e vi invito a visitare il suo blog.
Anni fa ci sono passato anche io, come ricorderanno i più vecchi dei miei lettori, tempo fa sono stato vittima di una crisi e di una riconversione aziendale e da quel momento la mia vita è cambiata, non certo in meglio ma di questo ne riparleremo un altro giorno. Per adesso mi limito a ricordare che nella maggior parte dei casi le vere vittime delle crisi aziendali non sono certo le alte sfere ma sono solo i lavoratori.
Persone come voi e come me.

METAMORFOSI e RICONVERSIONI

Metamorfosi radicali
Sconvolgono
Realtà inermi.

Città, paesi, persone
Subiscono
le leggi implacabili del mercato.

Una Fabbrica chiude
E 470 persone – in maggioranza giovani –
Restano sul ciglio della strada
A guardare
Il loro futuro che muore.

Carotidi piangenti
Latrati di voci avariate
Corde vocali
Imputridiscono
Perdendo
L’ultimo brandello di credibilità.

Impianti riconvertiti
Fagocitano
Lavoratori obsoleti…

Ma se a 35 anni
Sei Vecchio
Perché vivere fino a 80?

La Vita biologica s’allunga
Quella dell’Anima si abbrevia

Allungateci l’Anima

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

BLACK SUMMER. La Serie.

I Morti si stanno risvegliando e sopratutto si stanno risvegliando sempre più famelici ed aggressivi. Le strutture umane e politiche si rivelano estremamente fragili, non ci vuole molto perché la Società frani su se stessa. Tutti contro tutti, l'unico scopo è la semplice sopravvivenza.
Una giovane madre di nome Rose, viene separata dalla figlia, assieme ad un eterogeneo gruppo di sopravvissuti, la donna farà di tutto per ritrovarla.
E nessuna pietà nei confronti di tutti quelli che cercheranno di fermarla.

Sono circolate opinioni differenti nei confronti di Black Summer, o quantomeno nei confronti della sua prima stagione. Se andrete a cercare informazioni in rete, troverete senza problemi sia recensioni e pareri entusiastici (tra cui anche quelli di un "certo" Stephen King, di certo non l'ultimo arrivato) che descrivono gli otto episodi distribuiti da Netflix come di una positiva ventata di aria nuova nel settore delle Apocalissi Zombi,sia stroncature più o meno assolute che bollano il prodotto come soporifero o addirittura inconcludente.
La verità come spesso avviene sta nel mezzo.
Ma questo lo vedremo dopo.
Prima di andare avanti c'è da aggiungere che, come abbiamo notato un po' tutti quanti ultimamente, nel corso di questi ultimi anni le produzioni cine-televisive dedicate ai morti viventi siano decisamente proliferate oltre ogni limite con creazioni non sempre all'altezza delle aspettative. Inoltre una delle regole non scritte dell'intrattenimento popolare prevede come l'inflazione di un determinato genere possa generare come non voluto effetto secondario una certa stanchezza ed un rigetto da parte di ampie porzioni di pubblico.


Ovviamente non siamo ancora a questi livelli e personalmente almeno il sottoscritto non si stancherà mai di film e serie televisive dedicate a zombie e revenants vari, però è indubbio che l'attuale stato dell'arte sta spingendo molti di noi fruitori non occasionali del genere ad essere sempre più esigenti e ci porta ad alzare l'asticella del gradimento sempre più in alto.

Accade in Italia ...ed anche in Francia # 54 - Le Segnalazioni di Ottobre

Pubblico volentieri una nuova puntata della mia rubrica Accade in Italia.
Solo due segnalazioni stavolta a causa della lunga fermata ma entrambe di peso.
Buona lettura!

LIBRI.

"TA-SHIMA" TOMO 1, DI ADRIANA LORUSSO.

Per cominciare una notizia davvero speciale ed importante.
Si tratta di parlare della prima traduzione nella nostra lingua di un romanzo di fantascienza già uscito in francese scritto da un'autrice italiana residente in  Belgio.
Lei si chiama Adriana Lorusso, il libro (il primo di una serie che oltralpe pare abbia spopolato) s'intitola Ta-Shima. La prima pubblicazione francese risale al 2007 per i tipi dell' Editore Bragellonne e per la cura di Jean-Claude Dunyach, grande autore francofono e grandissimo amico di Nocturnia.
Oggi arriva anche la versione italiana

SINOSSI:
Per otto secoli il pianeta Ta-Shima non ha avuto contatti con la Federazione dei mondi umani ed ha dato vita ad una società imperniata sugli imperativi di sopravvivenza in un mondo inospitale. Vi coesistono due razze di esseri umani, diverse come caratteristiche fisiche e comportamenti: gli Shiro, signori arroganti e sanguinari, pronti ad uccidersi l’un l’altro per un banale punto d’onore e gli Asei, tarchiati e villosi, che hanno per gli Shiro un’ammirazione sconfinata. Tuttavia l’equilibrio fra le due razze è ben più sottile di quanto appaia a prima vista.
La dirigente di Ta-Shima è morta in un incidente sospetto e i membri del consiglio decidono di richiamare in patria una dottoressa ribelle, Suvaidar Huang, che non ha nessuna voglia di tornare a casa: la vita è molto più comoda sui pianeti ipersviluppati della Federazione. Un concorso di circostanze la obbliga però a fuggire a Ta-Shima. Riuscirà ad abbandonare le abitudini straniere per ridiventare un’autentica Shiro? E scoprirà il segreto di Ta-Shima, che dev’essere protetto ad ogni costo?
La trama è condotta con una grande abilità a rilanciare costantemente l’interesse. Le considerazioni sociologiche, etnologiche e genetiche si fondono perfettamente in una planet opera che lascia ampio spazio all’avventura.

BIOGRAFIA:
Adriana Lorusso è nata in Italia ed è emigrata in Belgio dove ha lavorato come interprete simultanea e traduttrice. È autrice di quattro romanzi e di una raccolta di novelle, tutti pubblicati in Francia. Ta-Shima, cui è stato attribuito il premio Bob Morane, è il suo primo romanzo pubblicato in italiano

Prezzo Edizione Italiana: Euro 7,85
Formato:  Kindle
Lunghezza stampa: 832
Editore: Bruocsella (14 agosto 2019)
Lingua: Italiano

Prezzo Edizione Francese: 
- Cartaceo:  Euro 22,00 
- Kindle: Euro: 12,99
Editore: Bragellonne 
Lingua: Francese

Link per l' Acquisto:
Per l'edizione francese : QUI.
Per l'edizione italiana:  QUI.

"LO STRANGOLATORE DI LITTLE ROCK", DI JURI CASATI.

Adesso parliamo di un giovane e bravissimo autore italiano. Un horror thriller che lascerà il segno.

Chi uccide a Little Rock, Arkansas? Chi è l’inafferrabile assassino che semina il panico e che nessuno sembra in grado di fermare? Forse solo i morti lo sanno…
SINOSSI:
Un imprendibile strangolatore semina il panico a Little Rock, uccidendo persone che sembrano scelte a caso. La catena degli omicidi ha una lontana origine: l’incendio dell’ospedale dei Veterani avvenuto trent’anni prima. Sarà una sensitiva che dice di parlare con i morti a indirizzare l’FBI sulla pista giusta. O forse verso qualcosa di ancora più terribile e inaspettato…


L'AUTORE :
Juri Casati è nato a Monza nel 1975.
Ha pubblicato America notte (DZ Edizioni, 2018) e Fuoco a Milano (La Sirena Edizioni, 2018). Tra i molti racconti pubblicati si possono ricordare Il bottone rosso in Voci nel buio: antologia di racconti horror (Catnip Edizioni, 2018); Segreti e  bugie a Los Alamos in Esescifi 2016 (Esescifi, 2017); Expo Zombi Milano in 666 (Leima Edizioni, 2016); La vendetta di Tim in Nove strati di buio (Echos editore, 2016); Cinque minuti prima e Attacco alla Base Luna sui n. 17 e 18 della rivista IF Insolito & FantasticoLa borsa in Scrittori in carrozza (Ponte alle Grazie, 2014); Il campo dei miracoli in La Serra Trema (Dunwich Edizioni, 2014).
Ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui: primo classificato nel Premio Dino Buzzati “Cimitero Monumentale: un posto da vivere” nel 2015; secondo classificato nel concorso “Scrittori in carrozza”, indetto dall’Università Cattolica e da Trenord nel 2014. Nel 2015 il racconto Davanti alla mia vecchia scuola è stato trasmesso su Radio m2o durante la trasmissione MarioAndTheCity.


  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 505 KB
  • Lunghezza stampa: 201
  • Editore: Delos Digital 
  • Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
  • Lingua: Italiano
  • Prezzo: 3,99 EURO (2,79 su Amazon)

Link per l'Acquisto: QUI.

E per oggi abbiamo finito.
Ci risentiamo presto!

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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