I SERIAL DI BATMAN DEGLI ANNI 40 - Seconda Parte.

La prima parte è uscita QUI.

Nel 1949 la guerra era ormai finita da tempo, l' America l'aveva vinta eppure certe cicatrici rimanevano ancora profonde.
Rimaneva anche la voglia di divertirsi, il desiderio di cambiare pagina.
Lentamente si tornava alla vita.
C'era qualcosa però che non si era mai arrestato nemmeno nei giorni peggiori, qualcosa che aveva fornito speranza al cittadino medio, che lo aveva distratto per qualche momento dai pensieri della giornata.
Si trattava di forme di quello che oggi chiameremmo Cultura Popolare, come il Cinema ed i Comics, meglio se fusi in un unica veste. quella dei serial cinematografici.

Così dopo la guerra si decise di dare una sorta di seguito a quel primo imperfetto serial di Batman.

- "BATMAN AND ROBIN " (1949).

A volere fortemente questa sorta di secondo atto fu ancora una volta la Columbia, anche se per una precisa volontà del produttore Samuel Katzman il capitale messo a disposizione per il serial fu perfino inferiore rispetto a quello del primo capitolo. Niente per cui sorprendersi, Katzman nel corso degli anni si era fatto la reputazione di produttore estremamente taccagno, particolarmente a suo agio nel realizzare film o serial in condizioni  di estrema ristrettezza economica.


Nel corso dell'anno precedente l'uomo si era fatto notare grazie a diverse produzioni realizzate in contemporanea, tra cui un altro serial, dedicato a Superman (di cui prima o poi parleremo) e nel corso del tempo avrebbe implementato questa sua caratteristica finendo nel corso degli anni 50 col lavorare contemporaneamente anche su 15 film l'anno, spesso di fantascienza (tra cui va citato almeno il semi classico La Terra contro i Dischi Volanti) e quasi tutti realizzati con budget ridicoli.




La cosa si nota particolarmente in questo Batman and Robin: i costumi dei due protagonisti vengono realizzati con molta meno cura rispetto al precedente serial. Se nel Batman del 1943 il 
cappuccio del protagonista era stato realizzato dotandolo di due enormi protuberanze più simili alle corna di un diavolo che ad un pipistrello e se, sempre nel 1943, lo stesso cappuccio rischiava di scivolare in continuazione dal volto dell'attore, adesso nella nuova versione non solo tutte queste caratteristiche sono ancora presenti ma vengono perfino aggravate: l'intero costume batmaniano in molte scene sembra perfino troppo grande per l'attore che lo veste. 
Peggio andò al Robin della nuova versione con il sidekick costretto ad indossare un collant femminile sulle gambe al posto di un più costoso tessuto.

La cintura di Batman?
Una striscia di tela
Decisione questa responsabile di diversi momenti di umorismo involontario, è il caso di una scena rimasta famosa in cui l'uomo pipistrello caccia fuori una intera fiamma ossidrica dalla cintura.
Inoltre anche in questo secondo capitolo al posto della BatMobile venne impiegata una macchina più comune, in questo caso un nuovo  modello di  Mercury 


Avete bisogno di un passaggio? 

I realizzatori dovettero affrontare anche un altro tipo di problema: il tempo era davvero passato per tutti ed anche per Lewis Wilson e per Douglas Croft, gli interpreti del primo serial, i due erano ormai indisponibili per il ruolo ( e sinceramente non so nemmeno se furono presi in considerazione per questa seconda avventura)
Bisogna comunque considerare che sia Croft che Wilson non solo non erano mai entrati nel giro grosso ma negli anni immediatamente successivi al termine del secondo conflitto mondiale erano praticamente usciti anche dal giro delle produzioni minori

Jane Adams è Vicki Vale.
Di conseguenza i due vennero sostituiti da un' altra coppia di attori.
E questo, per quanto possa sembrare un controsenso, rappresentò un punto di forza per Batman and Robin.
Uno dei lati positivi di questa seconda avventura.
La parte dell' Uomo Pipistrello venne affidata al trentacinquenne Robert Larkin Hanks, meglio conosciuto col nome d'arte di Robert Lowery, un  giovane attore di Kansas City attivo da tempo e a suo agio sia in ruoli drammatici che in parti brillanti.
Decisamente più atletico (ed anche migliore come attore ) rispetto al suo predecessore, Lowery interpretò un Batman decisamente più credibile in confronto a quello di Wilson. 

Johnny Duncan (Robin ) e Robert Lowery ( Batman)
in una scena del serial.
Cambiò anche il ruolo del ragazzo meraviglia, dal momento che Katzman s'impuntò personalmente nella scelta di un ventiseienne ex ballerino newyorkese (all'epoca si disse scelto apposta per la sua bella presenza) rispondente al nome di Johnny Duncan
Sia come sia l'interazione tra i due protagonisti funzionò creando  delle scene riuscite all'interno delle varie puntate.
In seguito i destini dei due non avrebbero potuto essere più diversi: se Lowery riuscì a ritagliarsi un suo spazio come interprete sia per il Cinema che per la Televisione fino a tutti gli anni sessanta. Duncan invece si ritirò quasi subito, facendo solo sporadiche -e  non sempre accreditate -apparizioni in film scult come iquel Plan 9 from Outer Space girato dal famigerato Ed Wood jr considerato (all'epoca in tono ironico e denigratorio. oggi quasi con venerazione) dagli appassionati come "il Film più brutto di tutti i tempi"
Il primo sarebbe poi  morto quasi dimenticato nel 1971 mentre il secondo, diventato un ottimo imprenditore, sarebbe invece scomparso poche settimane fa, nel febbraio 2016 a 92 anni.
Fino all'ultimo aveva partecipato a diverse mostre di fumetti (di cui era appassionato ) in qualità di ospite d'onore.

Ad arricchire il cast ci furono altri due discreti artisti: la bella e polposetta Jane "Poni"Adams, nel ruolo di Vicki Vale e Lyle Talbot che espresse un buon Commissario Gordon.

Ottimi caratteristi, i due comprimari sarebbero diventate presenze costanti in tante produzioni horror e sci fi di serie B o Z.
La Adams soprannominata "Poni" per via della sua passione per l'equitazione si era fatta conoscere nel 1945 partecipando al film House of Dracula mentre per quanto riguarda Talbot fu molto attivo anche in televisione fino a buona parte degli anni '80 ( piccola curiosità: anche lui fu coinvolto da Wood, stavolta accreditato, in Plan 9 )
Insomma, il cast contribuì a salvare in parte la qualità di questo secondo serial, che oltretutto si distinse, da un lato per le forti atmosfere "crime", dall'altro per una maggiore fedeltà alle tematiche del fumetto originale.
Certo, i tempi del politically correct erano ancora lontani, ma qualcosa era già cambiato rispetto al clima vissuto e mostrato nel Batman del 1943: gli ex nemici di qualche anno prima si stavano trasformando lentamente in alleati, di conseguenza in questo caso gli autori inserirono meno commenti anti tedeschi o anti nipponici, meno scene razziste, meno patriottismo esasperato.

La mentalità era ancora totalmente W.A.S.P perlomeno stavolta si ebbe  un po più di buon senso.
Questo cambio di visione risulta evidente in particolare nella scelta dell'avversario, laddove in Batman il villain era stato uno scienziato giapponese, stavolta si optò per un più classico criminale mascherato. Indubbiamente si preferì andare sul sicuro creando non un personaggio dotato di super poteri ma l'ennesima figura di scienziato pazzo.
Però Wizard, questo il nome del "cattivo" si rivelò un idea azzeccata, soprattutto grazie al mistero sulla sua identità che oltre a sviluppare molto l'aspetto "investigativo" del serial, contribuì ad aumentare l'interesse degli spettatori che settimana dopo settimana continuarono a tornare nelle sale cinematografiche col desiderio di scoprire quale fosse il vero volto del criminale.
Identità scoperta, come da tradizione, solo nel corso dell'ultimo episodio.

Già, perché anche in questo caso il serial fu proposto nel cinema americani in 15 puntate.
I titoli?
Estremamente fumettosi:

  1. Batman Takes Over (trasmesso nelle sale americane il 26/05/1949)
  2. Tunnel of Terror 
  3. Robin's Wild Ride 
  4. Batman Trapped! 
  5. Robin Rescues Batman! 
  6. Target - Robin! 
  7. The Fatal Blast 
  8. Robin Meets the Wizard! 
  9. The Wizard Strikes Back! 
  10. Batman's Last Chance!
  11. Robin's Ruse 
  12. Robin Rides the Wind 
  13. The Wizard's Challenge 
  14. Batman vs. Wizard 
  15. Batman Victorious




Anche Batman and Robin ebbe un discreto successo, però lentamente il periodo d'oro dei serial stava terminando, ben presto sarebbero arrivate altre fonti d'intrattenimento.
Nuovi modi di fare spettacolo.
Uno di questi si sarebbe chiamato Televisione.
Questa però è un'altra storia.

8 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Interessante come sempre. Certo che Batman alla guida di un'utilitaria (parafrasando Alessia in "Lo chiamavano Jeeg Robot") 'nun se pò vedé!!!'

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
E non ho parlato della casa di Bruce Wayne... al posto dell' edificio gotico a più piani dei fumetti e dei film, il cosidetto Wayne Manor qui come casa Wayne viene usato un villino di periferia stile casalinghe disperate..
Sigh!

Massimo Citi ha detto...

Direi che la principale differenza con il Batman dei nostri giorni è l'investimento delle major nella produzione della serie di film. Credo meritebbe riflettere sul graduale spostamento del denaro da produzioni di "alto" livello ai Batman, ai Superman ai Fab4... Siaomo diventati più cretini? Possibile. Bella comunque la rassegna di Batman sfigati.

Coriolano ha detto...

Ingenui a basso costo ma affascinanti nel riflettere il loro tempo, inoltre serial & cliffhangers come dire che, non si è inventato "tutto" dagli ottanta in poi.


Nick Parisi. ha detto...

@ Massimo Citi
Beh quei prodotti erano figli del loro tempo, così come i blockbuster come le produzioni della Marvel o la trilogia del Batman di Nolan sono figli del nostro di tempo. Fare un paragone esatto sarebbe proponibile solo in parte. Si può provare a capire cosa sia cambiato (in meglio ed in peggio) nella società, questo si.
Però ogni epoca ha avuto i suoi lati buoni e le sue problematiche, forse ecco la nostra ha tra i suoi lati oscuri -tra le altre cose- sia la perdita della Memoria Storica sia un grosso e pericoloso abbassamento del livello di Cultura Media ( per non parlare del fenomeno dell'analfabetismo di ritorno).
Cose rimediabili, ma bisogna lavorarci molto sopra.
E non sarà un lavoro facile!

Nick Parisi. ha detto...

@ Coriolano
infatti quelle produzioni là erano proprio uno specchio esatto della loro società nel male: il razzismo evidente nel "Batman" del 1943 e che va condannato (contestualizzato si,ma mai giustificabile) e nel bene: la fantasia sfrenata di certe soluzioni.
Ed è in questo senso che vanno rivisti, senza aspettarsi grossi capolavori ma come ritratti onesti di un certo periodo.

Marco L. ha detto...

Oddio che imbarazzo...
Di peggio ho visto solo Aquaman...

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Non c'è mai fine al peggio, ti assicuro....

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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