LA GIUSTIZIA VELATA: LO STRANO CASO DI JOSEPH FORCE CRATER -Prima Parte

"Sommo diritto, somma ingiustizia"
Marco Tullio Cicerone.

"Spesso commette ingiustizia non solo colui che fa qualcosa, ma anche colui che non la fa"
Marco Aurelio.




- PRELUDIO.
6 Agosto 1930
E' un mercoledì mattina.
L'afosa estate newyorkese sta vivendo i suoi giorni più caldi.
Nel chiuso di una stanza un uomo sta distruggendo dei documenti.
Inquadriamolo per un momento di spalle.
L'uomo per gli standard dell'epoca ha una figura corpulenta, solo le mani sottili ed eleganti paiono contrastare il fisico appesantito.  L'uomo è vestito in maniera signorile, i capelli imbrillantinati secondo la moda del periodo presentano una vistosa riga centrale.
I modi sono tranquilli ma una sensazione di untuoso, quasi di falso trasuda comunque dalla sua figura.


L'uomo si gira verso la porta come per ricevere qualcuno appena entrato, adesso possiamo notarne la fisionomia dal doppio mento e dagli occhi acquosi.
La stanza dove ci troviamo è un ufficio della Corte Suprema dello Stato di New York e l'uomo è un giudice della stessa corte, la sua giurisdizione ha valore per tutta la contea.
L'uomo si chiama Joseph Force Crater.
Ben presto tutti gli abitanti della città impareranno a memoria questo nome.
Un nome conosciuto e chiacchierato.


Joseph Force Crater

La seconda persona che è entrata nella stanza, anzi nell'ufficio è un giovane assistente, il suo nome è Joseph Mara. Mara consegna a Crater due assegni. Glieli ha chiesti il giudice in persona e tra tutti e due la cifra totale ammonta a 5150 dollari.
Che nel 1930 costituiscono una bella cifra.
Tale da permettere ad una persona di vivere nel lusso senza problemi per diversi mesi.

Joseph Mara ignora a che possano servire tutti quei soldi, poco dopo lo stesso giudice si farà accompagnare dal suo assistente al suo appartamento cittadino nella Fifth Avenue per poi assegnargli un periodo di ferie.
Solo in un secondo tempo Mara farà caso a quelle due piccole valigette cariche di carte che Crater ha insistito per portarsi dietro, ma sul momento il giovane assistente non ci bada.
Nessuno ci fa caso almeno all'inizio.

-  L'UMANA COMMEDIA.

Quella sera stessa il giudice pare concedersi un soffio della bella vita della Grande Mela: compra un biglietto per Dancing Partners una commedia di grande successo che in quel momento viene programmata  al Belasco Theatre di Broadway, però prima di andarci si concede una cena in un ristorante. A fargli compagnia ci sono due persone, la prima è un vecchio amico avvocato di nome William Klein.
La seconda è una formosa e procace ballerina con cui da tempo Crater intrattiene una relazione . La ragazza si chiama Sally Lou Ritz, ma gli amici ( o le persone con cui è comunque in maggiore confidenza ) la conoscono semplicemente come "Ritzi".

Una foto di scena con Sally Lou Ritz

Joseph Force Crater pur essendo regolarmente sposato da anni non disdegna le attenzioni di "Ritzi", la loro relazione anzi è un po una sorta di segreto di Pulcinella; spesso il giudice trascorre intere settimane di vacanza con la ballerina.
Certo, questo ovviamente quando non sta con la moglie o quando si trova in pubblico a pontificare sui sani valori familiari,

Ma non è questo ciò che ci deve importare in questa sede.
Ciò che importa è che, in seguito, sia Klein che Sally Lou Ritz detta "Ritzi" sosterranno che per tutta la serata il giudice Crater si comporterà in maniera normale, non darà segno di essere in alcun modo preoccupato da alcunché, nè farà riferimento a future trasformazioni nella sua vita.
Ma la serata finisce presto verso le ora 21:00 la compagnia si separa ed il giudice Crater si avvia ad assistere allo spettacolo per cui ha comprato il biglietto.
Ed è qui che le testimonianze cominciano a divergere.

In un primo momento Klein e Ritzi sostengono che Crater si allontani in Taxi, in un secondo momento cambiano la loro deposizione, dichiareranno infatti di essere stati loro due a prendere quel Taxi mentre il giudice si allontanerà da solo a piedi.
Sia come sia questa è l'ultima testimonianza, l'ultimo avvistamento attendibile o meno di Joseph Force Crater.

Come abbiamo fatto all'inizio inquadriamo il giudice di spalle, coi passi dell'uomo che risuonano sempre più debolmente in lontananza
verso zone non illuminate dai radi e fiochi lampioni di questo quartiere di New York.
Lentamente sarà come se fosse la stessa oscurità ad avvolgere al figura elegante dell'uomo, quasi come se la reclamasse.
Joseph Force Crater scompare nel nulla e questa maledetta storia può finalmente cominciare.
Ma siamo ancora solo all'inizio.
(Continua....)

20 commenti:

Patricia Moll ha detto...

Ma dove le stani tutte queste storie Nick?
Sono interessanti. Mistero e thriller... aspetto il seguito ora.
Bacio

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Le info su questa vicenda le ho trovate su siti americani, alla fine li linkerò perché mi hanno aiutato tanto a raccapezzarmi in questa storia, e poi è sempre giusto segnalare le fonti.

MikiMoz ha detto...

E il fatto è che le sai raccontare terribilmente bene, diocaro!
Ora voglio il seguito e voglio leggerlo da te!!

Moz-

Nick Parisi. ha detto...

@ MikiMoz
Cercherò di scriverlo quanto prima il seguito.

;)

Ivano Landi ha detto...

Che altro aggiungere? Il mio pensiero lo ha già espresso Moz ;-)

Unknown ha detto...

A costo di passare per ripetitivo, mi accodo ad Ivano e al Moz, se un fenomeno, mi incanti ogni volta ;-) Cheers

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Beh, che dire, se non grazie! ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Cassidy Bara Volante
Grazie anche a te.
Cheers! ;)

cristiana marzocchi ha detto...

Cosa direee....che sei un tantino sadico quando inizi una storia del genere a puntate.
Mi sa che il giudice era un gran furbone.
Cristiana

Nick Parisi. ha detto...

@ cristiana2011
Per ora non aggiungo altro.....riguardo al furbone. ;)

Massimo Citi ha detto...

Eccolo qui, che inizia una storia golosa e si ferma dopo poche righe... Maledetto. Inutile dire che ESIGO al più presto il seguito. Altrimenti parlo con certi miei amici e in un modo o nell'altro mi dirai come va a finire ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Massimo Citi
Niente sacciu! Niente dici! ^^

Ariano Geta ha detto...

E vai, attendiamo il seguito. Tu dici di non essere uno scrittore eppure ti dico che come "narratore" non ti batte nessuno ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@Ariano Geta
Troppo buono, come sempre del resto.;-)

Orlando Furioso ha detto...

Nick: sai DAVVERO come suscitare interesse e curiosità!
Attendo il seguito (o i seguiti) con ansia e, come sempre, NON andrò a informarmi su wiki o altrove per non togliermi il gusto - gusto ottimo, lo so già - della lettura dei tuoi articoli! ;)
A presto

Nick Parisi. ha detto...

@ Fumetti di Carta ( Orlando Furioso)
Grazie! Già domani mi metto a scrivere il seguito. Vedrai non ti deluderò.

Lucius Etruscus ha detto...

Evvai, un nuovo mistero bello fresco ^_^

Nick Parisi. ha detto...

@ Lucius Etruscus
Visto che bello?

Obsidian M ha detto...

Ma come sarebbe a dire "continua"? Non ci hai ancora detto niente!!!

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M
E' perché più vado avanti e più divento sadico! LOL

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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