HINTERKAIFECK !- LO STRANO CASO DELLA FAMIGLIA GRUBER. -Seconda Parte

Attenzione: i contenuti e le immagini presenti in questo articolo potrebbero offendere la sensibilità dei lettori.


La prima parte è uscita QUI.


"Abbiamo fatto il lavoro del Diavolo"
Robert Oppernheimer

"Il Diavolo è un ottimista se crede di poter peggiorare gli uomini."
Karl Kraus



- IL TEOREMA DELLA FARFALLA.

L'animo umano è un qualcosa di estremamente insondabile, e questo riguarda anche i rapporti tra Karl Gruber ed i suoi vicini. molti suoi concittadini non lo amano per nulla,sicuramente in parecchi non lo stimano.
Eppure forse proprio per questo, nei giorni immediatamente successivi al 1°di aprile la sua assenza nel paese di Kaifeck viene notata.
Più che altro viene notata la mancanza della piccola Cäzilia da Scuola.
Ed è proprio dagli insegnanti della piccola che ha appena compiuto i suoi sette anni che arrivano le prime denunce all'autorità competente. Andreas Gruber sarà sicuramente una figura controversa all'interno della comunità di Kaifeck ma su una cosa sono tutti d'accordo, amici o dettrattori che siano. All'istruzione di Cäzilia, all' interno della famiglia Gruber, tutti ci tengono, perfino il burbero Andreas..
La bambina è mancata raramente alle lezioni, perfino nei giorni delle peggiori bufere di neve, lei era presente in aula.
Eppure, capitano tante altre cose.

Avete presente i movimenti causati dal battiti delle ali di una singola farfalla?
Ogni movimento determina delle vibrazioni, piccolissime conseguenze certo.  Ma proprio perché si tratta di un piccolo essere che compie piccoli gesti, esclusivamente per questo attrae la nostra attenzione solo sugli elementi secondari.


Il piccone 
Alla fine però la farfalla riesce a volare e a percorrere grandissime distanze.
Con noi che rimaniamo lì fermi a domandarci come faccia un così piccolo essere a farcela.
Lo stesso capita con i segnali che avvengono nei giorni successivi al aprile del 1922.
Ognuna di essere rappresenta un piccolo avvertimento, ma sarà solo quando la summa degli eventi risulterà completa in ogni suoi tassello che i bravi cittadini della zona decideranno di darsi da fare.
Perdendo forse del tempo prezioso.

Il 2 aprile cade di domenica, e nella Baviera del 1922 nessun uomo o donna timorati di Dio mancherebbe ad una funzione religiosa, meno che mai un appartenente alla famiglia Gruber, famosa proprio per le sue simpatie clericali. Eppure a quella messa non si presenta nessuno di loro,non lo fa la bella e prosperosa Viktoria che continua ad animare i sogni sporchi dei paesani e non lo fa nemmeno la vecchia nonna Cäzilia.

Il 3 poi, è il turno del postino, il già ricordato Josef Mayer, a presentarsi alla fattoria di Hintekaifeck per consegnare la posta Non solo Mayer non viene ricevuto da nessuno ma l'uomo nota diversi elementi, piccoli dettagli quali la mancanza del passeggino di Josef, il figlio più piccolo di Viktoria o la porta di casa socchiusa che lo mettono in allarme. Però alla fine sono solo dettagli, pensa l'uomo.
Ma come per i battiti della farfalla, anche il Male, risiede nei dettagli.
E questa è una vicenda fatta di dettagli, tantissimi dettagli storti che, almeno fino a questo momento sono stati ignorati da tutti.

Passa ancora un giorno.
Il mattino dopo entra in scena un ulteriore personaggio, si tratta di un meccanico, si chiama Albert Hofner, e durante la settimana precedente si era messo d'accordo con Andreas Gruber, per sistemare il danneggiato trattore della fattoria, anche Albert quando si presenta ad Hinterkaifeck nota diversi particolari fuori posto: sopratutto l'iniziale silenzio innaturale che lo accoglie, le porte sprangate, perfino il cane della famiglia Gruber sembrerebbe scomparso.
Ma Albert Hofner è fatto di una pasta diversa rispetto a quanti lo hanno preceduto, non scappa e non si tira indietro: prima svolge il lavoro per cui è stato chiamato, poi una volta riparato il trattore impensierito dalla continua latitanza degli abitanti decide di investigare.
Non farà tanta strada: l'uomo trova spalancata una delle porte del fienile che prima erano chiuse!
Come se qualcuno se ne fosse andato via in fretta e furia.
Poi dal buio, finalmente dopo tante ore di silenzio, si ode un segnale di vita.
E' il latrare di un cane.
C'è qualcosa nel verso disperato della bestia che spaventa il meccanico, Albert Hofner decide quindi  di andare a chiamare aiuto e per questo si dirige verso un'altra delle fattorie della zona, quella della famiglia Schlittenbauer.


La soffitta della fattoria dei Gruber

Lorenz Schlittenbauer è un vedovo di aspetto giovanile, patriarca di una famiglia numerosa e decisamente benestante; in passato ha avuto una relazione con Viktoria Gruber dopo la scomparsa in guerra del di lei marito Gabriel, anzi l'unico motivo per cui non è riuscito a sposarla è stato per la fiera opposizione di Andreas.
Anzi, per dirla tutta, Lorenz è un altro dei nomi che vengono fatti in paese quali possibili padri del piccolo Josef.
L'altro nome, come sappiamo, è quello dello stesso nonno Andreas Gruber.
Sia come sia Lorenz non perde tempo, chiama a raccolta altri due vicini e corre ad ispezionare la masseria dei Gruber.
E' la tarda serata del 4 aprile del 1922 quando un gruppo composito penetra all'interno del fienile, inizialmente s'imbattono nel cane.
Ferito ad un occhio, pestato a sangue e legato ad un palo.
Poi trovano tutto il resto.


- ANATOMIA DI UNA STRAGE.

Che misura dare ad una tragedia?
Per quanto ci si possa provare non esiste un modo "giusto" di descrivere, anzi di affrontare vicende come queste. Non ci sono maniere"corrette" per rendere i fatti nella loro dimensione più esatta quando parliamo di accadimenti reali, i rischi sono tanti e concreti.
Ed io, umile narratore di questa indecifrabile storia, non posso far altro che continuare a raccontare gli eventi così come si svolsero.

Lorenz Schlittenbauer è il primo ad entrare nel fienile.
Quello che vede lo segnerà per il resto della sua vita.
In un certo senso lo perseguiterà anche.
Per terra in mezzo ai pagliericci c'è un piccone insanguinato.
E vicino, praticamente accatastati alla rinfusa, uno sull'altro quattro cadaveri.
Si tratta dei corpi di Andreas Gruber (63 anni) , di sua moglie, la matriarca Cäzilia che di anni ne ha ormai 77, della loro figlia Viktoria ( 35 anni ) e della piccola Cäzilia che ha visto trascorrere solo 7 primavere.
Particolare inquietante: la bambina pare essersi strappata da sola lunghe ciocche di capelli, segnale probabile di grandissimo stress o di enorme paura.


La sensazione che si prova è che le quattro persone siano state attirate o condotte una dopo l'altra nella capanna e lì uccise, la bambina probabilmente è stata l'ultima ad essere colpita, ancora più probabilmente è morta dissanguata dopo una lunga agonia.
Oppure ha semplicemente assistito agli omicidi dei suoi famliari prima di essere a sua volta ammazzata, questo spiegherebbe almeno in parte le trecce strappate.
Mancano all'appello ancora due persone:la prima è Josef il bimbo che forse è figlio dello stesso Lorenz Schlittenbauer  o forse no, ma che secondo altri  potrebbe essere il frutto di un rapporto contronatura tra Viktoria e Andreas o forse no.
Sopratutto manca la nuova cameriera, quella Maria Baumgartner arrivata da pochissimo a servizio della famiglia
Sarà sempre Lorenz, una volta penetrato nel'edificio patronale a rinvenirne i corpi straziati.
Entrambi morti nel sonno nei loro rispettivi letti, entrambi uccisi selvaggiamente con lo stesso piccone che ha martoriato le carni delle altre vittime.

Ben presto sul posto giunge anche il sindaco di Kaifeck, che trascina con se alcuni poliziotti dei centri vicini, già dalle prime indagini emergono due elementi, il primo è che molto verosimilmente l'eccidio è stato compiuto nella notte tra il 31 marzo e il primo di aprile, poche ore dopo l'arrivo di Maria.
La povera Maria Baumgartner la cui unica colpa è stata quella di bussare alla porta sbagliata nel momento sbagliato conclude così la sua esistenza terrena.


La camera di Maria Baumgartner.
Viene fuori un secondo particolare, se possibile ancora più macabro: chiunque sia stato il responsabile, chiunque abbia reciso quelle sei vite ha continuato ad abitare in quella casa almeno per altri due o tre giorni: ha dormito nei loro letti, ha mangiato il loro cibo e ha sfamato le loro bestie come se niente fosse successo.
Come se la cosa quasi non lo riguardasse neppure.
Partono le indagini.
(Continua....)

24 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Ribadisco: inquietante come un film horror. E la suspence incuriosisce, ma anche stavolta resisterò alla tentazione di "googlare" e attenderò il tuo prossimo post su questa storia terribile.

sinforosa c ha detto...

Mammamia!
sinforosa

MikiMoz ha detto...

Umh... è inquietantissimo, sempre di più.
Chi può essere stato, tanto da restare in casa coi cadaveri? Forse qualcuno della famiglia?? :o

Moz-

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
I particolari morbosi purtroppo non sono ancora finiti, anche nella terza puntata ce ne saranno altri.

Nick Parisi. ha detto...

@ Sinforosa C
Si, effettivamente è l'invocazione giusto per casi come questi.

Nick Parisi. ha detto...

@ MikiMoz
E' una ipotesi...;)

Il Moro ha detto...

Argh! Agghiacciante. Poi quando ci sono di mezzo i bambini mi prende sempre male.

Nick Parisi. ha detto...

@ Moreno Pavanello
Lo so, capita lo stesso anche a me.

MAX ha detto...

Inquietante ...aspetto impazientemente la prossima puntata.
Mi spiace chiaramente perché è una storia vera ...ma son quelle storie che mi garbano non poco.
Ciao

Nick Parisi. ha detto...

@ MAX
Se ti va puoi recuperare i miei vecchi Mysteri, devo ricordarmi di aggiornare la pagina inserendoci gli ultimi post, però se vuoi ecco il link: https://wwwwelcometonocturnia.blogspot.com/p/sono-piu-cose-in-cielo-e-in-terra.html

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Tanta suspense in questa storia.
Saluti a presto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Cavaliere oscuro
Tanti saluti anche a te.

Mariella ha detto...

Davvero una storia terribile😱😱😱

Nick Parisi. ha detto...

@ Mariella
Già, è sul serio una storia terribile.

Ivano Landi ha detto...

L'arma del delitto farebbe pensare a un ex politico italiano, ma i tempi non coincidono. Come sempre, attendo gli sviluppi...

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Eh se è per questo, credo proprio che il nostro caro ex presidente di colpe ne abbia tante ma che per questo delitto sia stranamente innocente. ;)

Long John Silver ha detto...

Molto interessante. E se il marito di Viktoria non fosse effettivamente morto e fosse tornato a casa anni dopo per poi scoprire poi la presenza di un figlio indesiderato? magari nato proprio da un parente apparentemente insospettabile?

Nick Parisi. ha detto...

@ Long John Silver
Nella terza ed ultima puntata verrà affrontato anche questo dubbio.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Agghiacciante è dire poco. Il particolare delle trecce strappate è il più atroce in assoluto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Cristina M.Cavaliere
Già soprattutto quando si tratta di delitti che riguardano bambini non si può che provare una grande pietà. Infatti credo che almeno per un poco smetterò di trattare casi di cronaca e di Storia che riguardino i minori, ogni volta mi ci vuole qualche giorno per riprendermi.

Obsidian M ha detto...

Eppure ho la sensazione di aver già sentito parlare di questa vicenda... boh.
A parte questo, le premesse per finale aperto ci sono tutte...

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M.
A parte i post di Donata la vicenda ricorda un poco il coso di Villisca Axe Murders di cui hai parlato anni fa.

Marco L. ha detto...

Vado a leggere il finale... anche se ho il sospetto che sarà un cold case.

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Non li chiamerebbero misteri altrimenti...però ti assicuro che il prossimo caso che tratterò avrà un finale ben definito.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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