Castel Noarna, vicino Nogaredo. |
in maledetti congressi dove venivano compiute
diversità e quantità di incantagioni, sortilegi
giochi bestiali ed ereticali.
Dalla Canzone "Lunario di Settembre" di Ivano Fossati e Lamberti Bocconi
- STORIA DI DUE NOMI.
Il termine strega ha origini lontane, arcaiche: tutto deriva probabilmente da un uccello mitologico che i latini chiamavano Strix che secondo le leggende, penetrava all'interno delle case per rapire bambini di cui poi si sarebbe cibata.
Un mito quindi, una leggenda.
Più probabilmente le strigi altro non erano che un ricordo, la reminiscenza di un antico culto della fertilità, quello della Dea Madre, forse le streghe altro non erano che le discendenti ( o le depositarie di quello che rimaneva degli antichi riti) delle sacerdotesse di quel culto, un culto che in seguito tutte le religioni organizzate avrebbero combattuto. E il cristianesimo non avrebbe fatto eccezione, anzi spesso avrebbero fatto discendere l'origine della stregoneria e della superstizione anche dai culti della Dea pagana Diana
Ma erano streghe le donne che nel 1646 vennero incarcerate a Nogaredo? Erano seguaci di Diana o del Diavolo?
Come le altre migliaia di vittime dei Processi per Stregoneria compiuti a cavallo tra il 1500 e il 1600, sicuramente no.
Donne spaventate, finite in un meccanismo più grande di loro, magari anche vittime della superstiziose ma accusate ingiustamente.
C'è però l'etimologia di un altro nome che ci può aiutare a comprendere il perchè proprio in quel paese trentino si concentrò tutta l'isteria collettiva: Nogaredo, la cui nascita viene fatta risalire al XI Secolo, deriva il suo nome dalla parola nux, cioè noce. Proprio l'albero da sempre associato ai Sabba e ai ritrovi stregoneschi.
Una combinazione, una casualità senza alcun dubbio ma che getta una nota che incuriosisce ancora di più su questa vicenda.
-DI TORTURE E DI CONFESSIONI.
I Giudici cominciano a torchiare Domenica e Lucia Chemelli, anche loro, come Mercuria prima di loro, subiscono il supplizio del "tratto di corda".
Tra le due è la giovanissima Lucia quella che cede per prima. La ragazza confermerà tutte le accuse, farà altri nomi tra cui anche quello di sua nonna, in particolare sarà un "evento" da lei narrato a segnare il suo destino e quello di molte altre persone.
Nella zona vive un giovane soggetto ad attacchi epilettici, Cristoforo Sparamani è il suo nome.
E come spesso accade in questi frangenti a causa del suo disturbo diventa il capro espiatorio dei dileggi dei suoi concittadini.
Sua madre Cecilia nel corso degli anni ha tentato di tutto per guarirlo: una volta che la medicina ufficiale ( peraltro molto lacunosa a quei tempi in quanto a conoscenze ) la donna ha provato a mandarlo a Padova presso Sant'Antonio nel tentativo di ottenere per lui la grazia, finendo in ultima istanza, per affidarsi ad un monaco di Trento per fargli togliere delle eventuali fatture.
Lucia racconta ai Giudici la storia che essi stessi si vogliono far raccontare: sarebbe stata lei a stregare il giovane. Lei assieme a Mercuria e ad altre donne.
Il racconto di Lucia Chemelli, letto oggi, risulta pieno di tutti i topoi delle storie sulla stregoneria, le donne si sarebbero tramutate in gatti penetrando nottetempo nella camera del ragazzo, lo avrebbero cosparso di un unguento dato loro dal Diavolo in persona, in seguito una volta terminata la pratica, le donne avrebbero ripreso forma umana dando luogo a festini nella stessa cucina della casa del giovane in compagnia del demonio stesso.
La testimonianza rappresentò l'atto di accusa finale per molte delle persone coinvolte nel processo.
- VOCI DAL PASSATO.
"...se vostra Signoria mi dimanderà, dirò quel che saprò, ma di grazia non mi faci dar tormenti!"
Testimonianza di Lucia Cavaden, una delle accusate.
" Vostra Signoria scriva pure che l'ho fatto, non so però di averlo fatto"
Dalla testimonianza di Domenica Graziadei, un altra delle accusate.
la fase istruttoria dura almeno un anno. Al termine delle indagini almeno quindici tra uomini e donne vengono incarcerati,compresa l'intera famiglia Graziadei, perfino Cecilia Sapramani viene accusata assieme agli altri.
Tutti rischiano di finire tra le grinfie del boia.
- L'UOMO CHE TENTO' DI SALVARLI.
Nonostante il clima di isteria collettiva che dilaga nella zona, nonostante le denunce che continuano ad arrivare nei confronti delle persone imprigionate, non tutti sono convinti della colpevolezza delle presunte streghe. Un uomo,un avvocato tenterà fino all'ultimo di impedire che arrivi una sentenza di colpevolezza.
Marco Antonio Bertelli non è certo un eroe ,non si tratta nemmeno dotato di una mente illuminata, Bertelli risulta piuttosto essere piuttosto un uomo del suo tempo con le sue molte ombre. Tanto per cominciare è convinto anche lui dell'esistenza della stregoneria ed è fermamente persuaso che per le donne sia più facile essere tentate in quanto più fragili e deboli degli uomini (SIC !) nondimeno Bertelli compie fino in fondo il suo dovere di avvocato, cerca davvero con tutti i mezzi di salvare la vita di tutte le persone accusate, con uno zelo raro per quei tempi.
Durante il processo che si svolge a Palazzo Lodron, l'uomo riesce a dimostrare che gli interrogatori non sono stati compiuti correttamente, inoltre chiama a sè l'aiuto della scienza facendo disporre una perizia medica sulle donne accusate di essere strie.
Se lo sono veramente sostiene l'avvocato allora dovrebbe essere presente sul loro corpo il Marchio che, secondo la credenza dell'epoca, il Diavolo sarebbe solito apporre sui propri adepti.
I medici visitano tutte le accusate.
E, inutile dirlo, non riscontrano alcuna presenza di Marchi Demoniaci.
Per un momento, solo per un momento Marco Bertelli si convince che ce la può fare, che sta seguendo la giusta strada..
Ma le sue vittorie procedurali si dimostreranno solo delle vittorie di Pirro, la sentenza in fondo era già stata scritta già dal primo giorno .
- LA SENTENZA.
SENTENZA di CONDANNA delle STREGHE del 13 APRILE 1647
Noi Paride Madernino, Giudice Delegato, sentenziamo e codanniamo
DOMENICA CHEMELLI - LUCIA CAVADEN - DOMENICA GRAZIADEI - CATERINA FITOLA - GINEVRA CHEMOLA - ISABETTA e PAOLINA BRENTEGANI
che per mano del Ministro di giustizia, a tutte sopra le Giare, luogo a questo effetto destinato, gli sii tagliata fa testa dal busto, a tale che se ne morino e le anime loro si separino dalli corpi; e inoltre gli cadaveri di quelle siino abbruciati e le reliquie sue in dette giare seppellite ad esempio d'altri.
Il boia, Ludovico Oberdorfer arriva fino da Merano per eseguire la sentenza, le sette donne vengono decapitate e poi i loro corpi vengono arsi nella Località conosciuta come le Giare, un altro degli accusati, l'uomo chiamato Santo Graziadei, si salva a stento dalla condanna e morirà in prigione quattro anni dopo.
Assieme a lui se va anche il ricordo degli avvenimenti, come se la gente del luogo si vergognasse, quasi come se volessero nascondere il proprio disonore..
- NOGAREDO OGGI.
Nogaredo è un tranquillo paese di circa 2000 anime, i luoghi degli avvenimenti narrati esistono ancora: Palazzo Lodron è tuttora di proprietà della famiglia omonima, nelle zone attorno a Castel Noarna si producono ottimi vini.
Questo per quanto riguarda il presente, c'è un periodo però in cui l'intero paese ricorda gli avvenimenti del passato ed è a cavallo tra il 30 Aprile e il 1 Maggio con una manifestazione i costume che coinvolge praticamente tutti gli abitanti.
Finché potremo raccontare la Storia saremo sempre in grado di ricordarla.
18 commenti:
Storia purtroppo simile a tante altre... :-(
@ Ariano
Purtroppo è vero. :(
Sto pensando di raccogliere tutti questi miei post sulla stregoneria tipo questoi o quello sulle vicende di Triora in un unico Dossier sulla stregoneria, magari ci penso un altro pò...
@ Sam
La Chiesa almeno fino al 1500 si dimostrò molto tollerante nei confronti delle superstizioni e di quanto rimaneva dei abitudini pagane, poi cominciò tutto la persecuzione e lo schifo.
Si parla almeno di 9 milioni di vittime a causa dei processi per stregoneria, una cifra a dir poco spaventosa.
So che esistono alcune associazioni che si occupano di rifare i processi allo scopo di dare almeno un minimo di giustizia ai nomi delle persone coinvolte. Certo non servirà a molto però almeno si riabilita la memoria di molte delle vittime.
Meno male che la ricordano tuttora. L'oblio è davvero il padre di tutti gli orrori. Un ottimo lavoro, Nick, meritevole di tutta la nostra attenzione. E del nostro ricordo
@ Massimo Citi
Si è trattato di una fase oscura e sicuramente non onorevole della nostra storia, che almeno possa insegnarci qualcosa.
Hai pensato di render disponibile tutto in formato eBook?:) Sarebbe interessante...
@ Sam
Gli darò una lettura sicuramente, del resto Carlo Ginzburg è una sicurezza, tra parentesi avevo utilizzato il suo saggio sui Benandanti come base per scrivere il mio post sull'argomento.
http://wwwwelcometonocturnia.blogspot.it/2012/10/la-leggenda-dei-benandanti.html
Grazie per la segnalazione.
@ Dr Jekyll
Quella della raccolta in eBook è una cosa che mi è stata suggerita anche per altre mie serie di post, in effetti avreste ragione, solo che la mia proverbiale pigrizia ogni volta me lo fa dimenticare....:(
Appena avrò messo un pò di ordine nella mia vita lo farò sicuramente.
Per adesso magari riunirò tutti i miei post sulla "Stregoneria in Italia" sotto un unico Dossier Notturno"
Decapitazione? beh.. tutto sommato poteva andare anche peggio.. tipo bollite. In quanto a fantasia gli inquisitori dell'epoca ne avevano da vendere.
@ Obsidian
L'inquisizione su queste cose dimostrava una grande e perversa fantasia.
Purtroppo certi cosiddetti "esseri umani" quando si tratta di far del male ai propri simili fanno uscir fuori il peggio di loro.
ho appena finito di leggere tutto il dossier completo su tablet e la cosa che mi impressiona di più è la quantità di casi come questo che ci sono in italia. sai di qualcosa anche dalle parti di treviso? sarei molto curioso.
Altra cosa: ma i luoghi di queste torture esistono ancora e sono visitabili?
@ Eddy
Anche in Veneto esistono grandi leggende sulle streghe nonchè diverse tipologie tra cui le più famose sono: le gatte masciare o le bele butele, tra Verona e Vicenza (ma anche tra il Friuli e la Lessinia) era viva la tradizione delle Anguane che però erano più una sorta di Ninfe dei boschi con il corpo di donne e i piedi di animale. Più vicino a te a Farrò di Follina dalle parti di Cimadolmo è visitabile la cosidetta " Busa Scalona" dove secondo la leggenda una misteriosa vecchia affidava neonati alle donne del luogo. Se t' interessa poi esiste un libro scritto dal trevigiano Roberto Borin dal titolo Viaggio nei Borghi delle Streghe che dovrebbe toglierti alcune curiosità. Per concludere a Verona nel 1200 furono trucidati almeno 200 eretici accusati anche di stregoneria mentre a Venezia città nel 1500 ci furono 200 processi di piccola entità di cui però solo 8 finirono con delle condanne ( la serenissima era molto tollerante più della maggior parte degli Stati europei dell' epoca).
Comunque la maggior parte dei luoghi del processo di Nogaredo esistono ancora e sono visitabili nei giorni di festa o durante le rievocazioni storiche o le sagre in costume.
Spero di esserti stato almeno un po utile.
Penso sia capitato a tutti di immaginare come ci si comporterebbe sotto tortura, cos'è un dolore così acceso e persistente.
Interessante il fatto che la cosa venga ricordata con una rielaborazione, spesso certe storie vengono sopite, perdono significato o il ricordo si fa diverso e sfaccettato, o addirittura negato.
@ Occhio
Mi sono sempre chiesto come mi sarei comportato io se fossi stato mai sottoposto ad interrogatori o a torture, mi auguro di non doverlo scoprire mai....però conoscendomi temo che non resisterei a lungo. :(
Brutta bestia il pregiudizio e l'ignoranza questi sono i terribili effetti...di allora.
Ma anche oggi non siamo messi troppo bene. Ciao Angie
@ Angie
Direi proprio di no. Non siamo messi molto meglio.
Anzi forse ai nostri giorni subiamo anche un pizzico di ipocrisia in più.
9 milioni è un genocidio vero e proprio!
Già, l'epoca "d'oro" dell'inquisizione è questa. L'Europa era un postaccio...
@ Salomon
Genocidio è il termine giusto!
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