TALKING ABOUT DANIELE STATELLA!

L'Apocalisse a Vercelli.
Non ve n' eravate accorti?
Eppure è proprio così che ho sentito parlare per la prima volta del futuro ospite delle Interviste Notturne.
Tanto per cominciare tranquillizzatevi, non siete distratti. Nel 1999 non c'è stata nessuna apocalisse.
Meno che mai a Vercelli.

Tutto comincia con un giovane disegnatore vercellese che si è appena diplomato alla Scuola del Fumetto di Milano, il giovane appassionatissimo di Dylan Dog  ha già qualche esperienza alle spalle con editori come Edilfumetto o Trentini però ha una enorme voglia di raccontare una storia che possa sentire sua.

Il giovane disegnatore di cui non riveleremo mai il nome, se non per dire che si tratta di Daniele Statella riesce però a convincere due tipografi molto conosciuti in loco, cioè i fratelli Saviolo a pubblicare alcune sue opere: i Saviolo da tempo meditano di compiere il gran passo trasformandosi in editori, Statella vuole invece vedere la sua opera pubblicata.

I tre giungono così ad un accordo,  il risultato di questo accordo è la  nascita della cosiddetta "Trilogia del Giorno" cioè  tre volumi a fumetti ( pubblicati con il classico formato alla francese)  che il disegnatore realizza utilizzando un bel tratto di ispirazione bonelliana e che narrano una ancora più classica storia horror.
La storia  narra infatti della fine del mondo, di di mostri insettoidi nascoste tra le nebbie e le risaie del vercellese pronte a sterminare la razza umana ma anche  monaci fantasma con l'aggiunta un gustoso particolare: Daniele Statella infatti si diverte a ritrarsi tra i personaggi.
Pratica questa che si ripeterà spesso nel corso degli anni nei fumetti che il disegnatore realizzerà.

Per quanto riguarda la "Trilogia del Giorno" nell'ordine escono i volumi: 
- Domani è un Altro Giorno.
- Un Giorno Perfetto.
- La Fine del Giorno.


Il volume finale della
Trilogia del Giorno

"La Trilogia del Giorno" dà la possibilità all'artista di farsi notare, il tratto lineare del  disegnatore piemontese diventa sempre così più richiesto. Prima arriva la miniserie Laura Melies sempre per i tipi di Saviolo, in seguito il bravo sceneggiatore Giuseppe di Bernardo lo coinvolge nello staff di Desdy Metus- L'Insonne, la bella e sfortunata serie dedicata alla DJ fiorentina Desdemona Metus ambientata in una esoterica Firenze mai  descritta prima in maniera più affascinante ed alle prese con casi uno più gotico dell 'altro.

Ma il nostro per lunghi anni sarà associato alla casa editrice Star Comics per cui realizzerà numerosi progetti. Per l'editore perugino infatti l'artista disegna diversi numeri di molte miniserie tra cui Factor-V; Dr Morgue; Pinkerton S.A  e sopratutto Cornelio- Delitti d' Autore uscita a cavallo tra il 2008 ed il 2010 per cui l'artista disegna 5 dei dodici numeri totali.

Per la seconda volta infatti Giuseppe di Bernardo coopta Daniele Statella tra i disegnatori della miniserie creata da lui, Carlo Lucarelli e Mauro Smocovich.
Statella coadiuvato dalle chine dell'altrettanto bravo Marco Fara si dimostra uno dei realizzatori migliori del personaggio -a metà tra il noir e l' horror- costruito sulle fattezze di Carlo Lucarelli.
Contemporaneamente a tutti questi lavori l'artista piemontese si toglie un altra soddisfazione, poiché diventa anche collaboratore della casa editrice milanese Astorina e così può disegnare Diabolik uno dei personaggi più rappresentativi del fumetto italiano.

Una ulteriore svolta avviene nel 2012 quando l' artista realizza finalmente il suo vecchio sogno ed entra finalmente nella Bonelli, ancora una volta per una serie horror.
E non una qualsiasi.

Infatti il futuro intervistato di Nocturnia, comincia a lavorare su Dampyr, probabilmente il miglior fumetto dell'orrore di questi ultimi anni. 
Per Dampyr infatti Statella illustra il numero 171 della collana intitolato Ragazzi Perduti * più l' albo fuori serie Ballo di Fine Estate. entrambi con un buon successo di pubblico e di critica. 
Dopo aver ultimato entrambi gli albi a Statella vengono affidati altre sceneggiature per lo stesso personaggio attualmente in fase di  lavorazione.


Cover di Fumo di China
illustrata da Daniele Statella.

Ma il nostro prossimo intervistato si è fatto conoscere nell'ambiente anche per la sua continua attività di diffusione del "media" fumetto : oltre ad insegnare all'Università Popolare di Vercelli nel corso degli anni Statella ha ideato o a gestito in qualità di direttore artistico molti festival  tra cui Vercelli tra le Nuvole,  Fumetti al Castello di Abbiategrasso (MI), o Casale Diabolika a Casale Monferrato (AL). Così come è tra i fondatori dell'Associazione Culturale Creativecomics che realizza eventi dedicati ai Comics, al Teatro e al Cinema

Prima di chiudere il post vi segnalo brevemente anche la carriera come regista intrapresa da Statella, tra gli altri cito il lungometraggio weird western A Pezzi- Undead Men** che può vantare gli effetti speciali di Sergio Stivaletti.



Nei prossimi giorni, quindi vi proporrò la mia intervista con Daniele Statella  disegnatore di fumetti come Dampyr e Diabolik.
Scommetto che questo l'avevate già capito, vero?

Orientativamente l'intervista uscirà mercoledì, poi nel fine settimana uscirà la seconda parte del Dossier dedicato alla
Vampira di Barcellona che mi pare vi sia abbastanza piaciuto


* Inchiostrato come sempre dal fido Marco Fara
** Realizzato in co-regia con la regista e sceneggiatrice  Alessia di Giovanni

16 commenti:

Ivano Landi ha detto...

Non conoscevo questo autore ma devo dire che il segno stilistico delle prime due copertine che hai pubblicato, alla francese, mi piace molto. La terza copertina invece, quella di FdC, ha il tipico sapore bonelliano che mi respinge a pelle.
Il particolare poi della Dj fiorentina nella Firenze esoterica ha delle curiose assonanze con il mio personaggio della produttrice discografica e esoterista fiorentina Eva Luna che gestisce il pub Ragnarock di Firenze :O
Attendo con piacere l'intervista :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Pensa che "Desdy Metus" ha una storia editoriale molto lunga e complessa: Desdemona Metus è stata creata da due sceneggiatori all'inizio degli anni 90s e ne sono usciti una manciata di numeri per un piccolo editore. Poi l'editore è fallito, uno dei due creatori- un certo Polidori, ha completamente abbandonato il settore del fumetto ed il personaggio è caduto nell'oblio per anni.
Col nuovo millennio l'altro creatore e cioè Giuseppe Di Bernardo ha riesumato il personaggio che tra, il 2004-2006 è stato pubblicato dalla "Free Books" col nuovo titolo "Desdy Metus", infine solo pochi anni fa un altro editore ha concluso le avventure della DJ fiorentina.
Come vedi è stato un lunghissimo percorso! :D
Interessante la storia della tua Eva Luna, davvero interessante. :)

Alessia H.V. ha detto...

Ha un tratto molto lineare e pulito! :D
Non mi pronuncio di più perché voglio leggere l'intervista prima!!
Un saluto Nick!!

Nick Parisi. ha detto...

@ A.H.V
Statella ha davvero un tratto molto classico e pulito, comunque dopodomani potrai farti una idea.
Sono contento di poterti far conoscere un disegnatore nuovo.

Obsidian M ha detto...

Vivo ad Abbiategrasso da dieci anni e non ho mai sentito nominare "Fumetti al Castello". Sono davvero irrecuperabile!

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian Mirror
Non essere troppo duro con te stesso, magari non viene organizzata tutti gli anni....o meglio, sicuramente c'è stata l'edizione del 2013. Di questo ne sono sicuro, dal momento che ho visto le pubblicità su alcune riviste ( mi sembra anche su "Fumo di China", ma dovrei andare a ricontrollare) ed in rete, ma dovrei controllare se è stata ripetuta anche nel 2014.Magari lo chiedo allo stesso Statella.
Se poi verrà ripetuta anche nel corso di quest'anno te lo comunico con un largo anticipo.

Marco L. ha detto...

Io ho il primo numero originale di Dampyr, acquistato nel lontano 2000.

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Anche io! Ripensando adesso ai primi numeri, tutti ambientati durante la guerra nell' ex Jugoslavia la serie è proprio andata in una direzione inaspettata.

Marco L. ha detto...

Infatti non mi piaceva!

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
L' Harlan Draka che compare ne primo numero non aveva niente a che fare con l'Harlan che appare dal numero 4 in poi: era un cialtrone che pensava solo ad imbrogliare gli sprovveduti, stessa cosa Kurjak descritto come un miliziano senza scrupoli. Forse hanno cambiato le cose in corsa proprio per venire incontro ai lettori.
L'unica cosa che mi lasciò perplesso è stata la morte troppo frettolosa di Yuri il primo compagno di avventure di Harlan. Quello sarebbe stato un personaggio che avrebbe potuto avere sviluppi interessanti se lo avessero tenuto.
Ad ogni modo l'impostazione che hanno dato alla serie dopo le prime tre avventure mi piace molto e non ne perdo nemmeno un numero.
Piace molto anche a mia moglie che fino a poco tempo prima apprezzava solo Dylan Dog,

Glò ha detto...

Attendo l'intervista! *__*
La trilogia mi incuriosisce abbastanza, sia per ambientazione che per l'elemento horror. Bello lo stile!

Nick Parisi. ha detto...

@ Glò
Domani ne parleremo in maniera molto completa
Magari è la volta buona che ristampino la Trilogia.

Manuela Bonci ha detto...

Stile interessante. Anche io attendo l'intervista allora...

Nick Parisi. ha detto...

@ Manuela Bonci
Ci vediamo domani allora. ;)

Daniele Statella ha detto...

ehi! grazie a tutti ;)
No, purtroppo ad Abbiategrasso abbiam fatto solo quella edizione nel 2013. Colgo l'occasione per invitarvi al festival che stiamo organizzando presso l'antico borgo medievale del Ricetto di Candelo (BI). Fari puntati sul fantasy, da Zagor a Dragonero e poi i quindici anni di vita editoriale di Dampyr con numerosi autori ospiti, un portfolio e tanto altro. Qui trovate info aggiornate di continuo https://www.facebook.com/events/935435609800341/?notif_t=plan_user_joined

Nick Parisi. ha detto...

@ Daniele Statella
Ciao! grazie per il chiarimento su Abbiategrasso, che rigiro anche ad @ Obsidian Mirror. Così come rigiro a tutti coloro che ne fossero interessati la tua segnalazione su Ricetto di Candelo.
A presto e grazie ancora per avermi concesso l'intervista.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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