TALKING ABOUT PAUL DI FILIPPO


Puntuale come le tasse (ma spero più gradita) arriva la mia scheda della serie Talking About, come Paul Di Filippo, quindi procediamo senza indugio con la mia breve biografia, l'ultima di questo 2015 quasi agli sgoccioli (attimino di commozione, tre minuti di silenzio in memoria dell'anno che ci sta per lasciare anche se gli abbiamo voluto tanto bbbbbene e pronti a partire verso nuove e rutilanti avventure!)
oramai saprete il mio futuro intervistato è l'autore americano
Cominciamo subito col dire che Di Filippo è uno scrittore molto eclettico, saldamente legato alla fantascienza ma, all'interno di questo settore , in grado di spaziare da un genere anzi da una corrente all'altra.
Nelle storie di Di Filippo si può trovare infatti veramente di tutto dallo steampunk, al cyberpunk, dal weird al bizzarro fino alla fantascienza avventurosa e sempre in maniera estremamente prolifica, divertita, con continue strizzatine d'occhio e di altissima qualità.
Il nostro è in grado di spaziare da divertiti pastiches weird western in cui fa incontrare il Solomon Kane creato da Robert E. Howard con un giovane Cotton Mather, a invenzioni degne della miglior fantascienza come il mondo della città Lineare, per finire con racconti di viaggi nel tempo in cui il protagonista effettua il viaggio solo intende conoscere (anche in senso biblico) Maria di Nazareth  il tutto mentre compone interessanti articoli critici


Di chiare origini italiane Paul Di Filippo, nasce nel 1954 nella cittadina di Woonsocket nel Rhode Island, il più piccolo tra gli Stati Uniti d' America, nel 1972 dopo aver ottenuto il diploma di scuola superiore, molla tutto e si trasferisce nella Hawaii.
Lo scopo dichiarato?
Quello di diventare scrittore a tempo pieno.
Le cose non andranno come previsto, ma Di Filippo ricorderà sempre con estrema ironia, quasi con nostalgia. questo primo periodo fatto di tentativi falliti e lavori part time.
L'anno dopo nel 1973, lo scrittore rientra nel Rhode Island, frequenta il locale college con profitto, si diploma nel 1979 e, al ritorno da un altro viaggio, stavolta in Europa, comincia a lavorare come programmatore di computer e come impiegato.
Il sogno nel frattempo però, non è cambiato, Paul Di Filippo vorrebbe ancora trasformarsi nel Paul Di Filippo "lo scrittore", quindi spesso si prende delle pause in cui vive dei suoi risparmi e scrive e tenta di vendere i suoi scritti.

Un primo parziale risultato arriva nel 1977, quando l'uomo riesce a vendere il racconto Falling Expectations. Ma subito dopo quel racconto, una parodia delle opere dello scrittore Barry Maltzberg (all'epoca un nome di primo piano) Di Filippo sembra fermarsi, l'uomo pare non aver trovato ancora la sue precisa direzione e nemmeno la sua dimensione letteraria.
Quindi dovrà passare ancora tanta acqua sotto i ponti prima di poter rivedere pubblicata una nuova opera di Paul Di Filippo.

Il fiume sembra fermarsi nel 1985, quando l'artista piazza quasi in contemporanea non uno ma ben due racconti: Rescuing Andy sulla rivista Twilight Zone Stone Lives sulla rivista F&SF, da allora sarà un crescendo, e sarà lo scrittore a non fermarsi più.
I racconti pubblicati aumentano poco alla volta, supereranno il numero di cento, giungeranno spesso in finale nei vari premi ( tra le vittorie segnalo l'inglese BSFA per Lennon Spex scritto nel 1992 e il francese Grand Prix  de L’Imaginaire nel 2001 per Karuna, Inc.) finché nel 1994 giunge il grande momento.
Paul Di Filippo, diventa uno scrittore a tempo pieno.

In questo modo, grazie alle varie pubblicazioni, quello di Di Filippo comincia ad essere un nome molto appetibile, uno di quelli amati dai lettori e che i curatori di riviste o delle varie antologie della miglior fantascienza dell'anno sempre più spesso inseriscono in copertina.
Arrivano anche le raccolte personali, nel 1995 esce The Steampunk Trilogy, una collezione di tre racconti che, a detta di critici, esperti e lettori, contribuisce a rilanciare la seconda fase della popolarità dello steampunk (ed è anche il primo libro ad utilizzare il termine coniato da K.W. Jeter in copertina). L'anno successivo è la volta di Ribofunk, una personale rielaborazione da parte dello scrittore del cyberpunk, un genere sicuramente molto amato da Di Filippo, a cui lo scrittore ha sicuramente contribuito ma di cui sempre più sembra comprenderne anche alcuni limiti.

Fino a quel momento Di Filippo è uno scrittore conosciuto ed apprezzato principalmente per i suoi racconti, molti lo spingono quindi a cimentarsi nella dimensione più ampia del romanzo. Cosa che, puntualmente avviene nel 1997 con Ciphers a cui fa seguito nel 2000 Joe 's Liver, anche se l'artista continuerà sempre a preferire le raccolte, sopratutto quelle tematiche perché gli permettono di poter raccogliere in un unica sede diversi racconti scritti su un determinato argomento.
Difficile nominare tutte le opere notevoli composte dall'autore, in questa sede mi limito a segnalare le raccolte Lost Pages (1998); Strange Trades (2001); Babylon Sister (2002); Neutrino Drag (2004) e The Emperor of Gondwanaland and other stories del 2005 tradotto da Mondadori come L'Imperatore di Gondwana su Urania nel 2007.  Mentre per quanto riguarda la narrativa lunga bisogna ricordare il bellissimo ed innovativo dittico della Città Lineare costituito dai romanzi brevi A Year in the Linear City del 2002 e A Princes of a Linear Jungle scritto due anni dopo. Il mini ciclo è stato presentato anche in Italia dalla Delos nella collana Odissea Fantascienza, rispettivamente, nei numeri 26 il primo volume con il titolo Un Anno nella Città Lineare e 55 con il titolo La Principessa della Giungla Lineare. Sempre Odissea Fantascienza ha proposto La Trilogia Steampunk (# 51) a riprova di un interesse sempre crescente da parte del mondo della fantascienza italiana nei confronti dello scrittore italo americano e della sua opera.
Per chi volesse approfondire con le varie traduzioni italiane di Di Filippo, vi propongo il link dell'ottimo Catalogo Vegetti.

Molto attivo anche nel settore della critica e delle recensioni letterarie, lo scrittore conduce diverse rubriche sulle maggiori riviste del settore, se -ad esempio - anche da noi ormai è conosciuta la rubrica di mini racconti Plumage from Pegasus grazie all'edizione italiana di F &SF, molte altre sono state le riviste che hanno ospitato gli interventi di Di Filippo, come la IASFM e Interzone.

Paul Di Filippo è un autore brillante, sempre pronto a mettersi in gioco e a lanciarsi in nuove iniziative, recentemente ha dato il via ad una forma di collaborazione con lo scrittore italiano Claudio Chillemi, collaborazione da cui al momento sono nati due racconti: The Panisperna Boys in "Operation Harmony"  pubblicato su F & SF (e tradotto sul numero 13 dell'edizione italiana della rivista, edita da Elara) e The Horror at Gancio Rosso ( editato sia nella versione italiana che in quella internazionale in inglese da Acheron Books)

Rimane un' ultima cosa da dire, una curiosità interessante: Paul Di Filippo, da sempre vive a Providence, la città natale di H.P. Lovecraft e questo ha portato spesso e volentieri a creare confronti tra i due scrittori più conosciuti del Rhode Island. Si tratta ovviamente di due scrittori molto diversi ed è impossibile poterli paragonare, ma Di Filippo ha sempre dimostrato un grande amore ed un ancor più grande rispetto per Lovecraft e in più di un occasione si è divertito ad omaggiarlo e a citarlo.
Entro pochi giorni vi proporrò l'intervista con lo scrittore italo americano, l'intervista uscirà in contemporanea sul sito TrueFantasy.
Sarà un buon modo per chiudere in bellezza un altro anno Nocturniano.
Siete tutti invitati.

30 commenti:

Unknown ha detto...

attendiamo, attendiamo!!

Poiana ha detto...

Quando leggo le tue schede mi sento sempre molto ignorante, zio Nick. Ho bisogno di un traduttore che mi spieghi un po' de generi di cui parli.
TI mando un abbraccio e ti auguro una felice festa dell'Immacolata.

Massimo Citi ha detto...

Ottimo lavoro, Nick. Ho adorato Di Filippo per la Steampunk Trilogy, particolarmente per il suo incontro fantastico tra Emily Dickinson e Walt Whitman e ho seguito anche le sue produzioni successive. Sono curiosissimo.

Nick Parisi. ha detto...

@ Donata Ginevra
Mi metto subito al lavoro, ma mi ci potrebbero volere alcuni giorni.

Nick Parisi. ha detto...

@ Poiana
Mi hai dato una idea! Con l'anno nuovo scriverò alcuni post in cui spiego le differenza tra generi letterari, finora avevo dato per scontata la cosa dal momento che nei primi tempi il mio era un luogo frequentato solo da altri appassionati che condividevano le mie stesse passioni, a cui non c'era bisogno di spiegare cosa era lo steampunk o il weird, adesso il mio blog è invece seguito da gente che ha altre passioni (ed io sono più contento così perché vuol dire che quello che scrivo interessa la gente) quindi si credo che lancerò questa serie di post in cui parlo delle basi dei generi, delle differenze tra loro cercando di avere un linguaggio il più chiaro possibile.
In fondo, credo che a te accade la stessa cosa quando parli chessò di ungulati o di rapaci notturni a chi è digiuno dell'argomento, no?
Grazie per avermi fatto venire quest'idea.

Nick Parisi. ha detto...

@ Massino Citi
La Steampunk Trilogy è molto bella, devo dire che Di Filippo è un autore che all'inizio non mi aveva preso, adesso invece è uno dei miei preferiti.

cristiana marzocchi ha detto...

Nick, tu sei un maestro per ma.
Ho sempre letto molto, fin da bambina, disordinatamente, di tutto.
Ora tu mi aiuti a fare ordine nelle mie caselle 'librarie'.
Cri

Nick Parisi. ha detto...

@cristiana2011
Sarà un piacere aiutarti a far ordine nelle tue caselle libraie.
Ciao.

Lucius Etruscus ha detto...

Complimenti per la bella scheda, e davvero servirebbe un post "spiegone" sui vari generi, perché ne nascono in continuazione ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Lucius Etruscus
Hai ragione, sono sempre più convinto a scrivere uno o più post sui vari generi verso gennaio.
Sarebbe molto utile, anzi penso che per l'occasione chiederò l'aiuto di voi appassionati.

Poiana ha detto...

Ciao zio Nick. non ho capito perché non mi arrivano le notifiche.
Grazie a te se vorrai spiegare anche a noi "ignoranti del genere" ciò di cui parli. Effettivamente sì, mi capita esattamente la stessa cosa quando parlo di animali con chi non è nell'ambiente, ma è normale che sia così ;)

Baci baci

Lucius Etruscus ha detto...

Dopo annose e inconcludenti discussioni sul pelo di categoria, tempo fa avvicinandomi al thriller ero contento perché non c'erano le infinite sfumature di categoria della sf: che ingenuo che ero...
Un giorno un paleoantropologo disse che bisognava smetterla con tutte le sotto-categorie di Homo, con troppe poche differenze a giustificarle: poi trovò lui un cranio con una leggerissima differenza per la sua età e battezzo' una nuova categoria!
Così fanno i lettori: i romanzi amati li si inserisce in categorie esclusive, gli altri è roba varia. Così non si discute mai di catalogazione: si litiga su quale opera sia più bella!
Guai a dire a un amante di "Blade Runner" che quello non è cyberpunk e non c'entra nulla neanche alla lontana: le opere belle sono cyberpunk perché è un nome figo, le opere brutte no.
Ormai ogni autore ha il suo genere e ogni fan conia una speciale categoria per lui: ti conviene preparare un post aggiornabile in presa diretta :-D

Nick Parisi. ha detto...

@ Poiana
Ovviamente io non mi permetterei mai di utilizzare il termine "ignoranti", preferirei adoperare il termine neofiti del genere. Il tuo commento mi ha fornito l'entusiasmo per poter lanciare una nuova rubrica, in cui parlerò dei vari generi.
Tu però fammi un favore, nel caso dovessi essere troppo contorto o complicato nelle mie spiegazioni non ti fare scrupoli a farmelo sapere. ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Lucius Etruscus
Beh, in effetti anche nel thriller abbondano le categorizzazioni e le divisioni tra genere e genere ;)
Riguardo le storture sulla categorizzazione da parte dei lettori, hai una grossa parte di ragione, per quanto mi riguarda io apprezzo i generi ma, diciamo così, con "moderazione". :)
Cercherò di fare in modo di parlare quantomeno dei generi più importanti stando attento a non diventare troppo "specifico" e "specialistico".

Poiana ha detto...

Quando dico "ignoranti del genere" intendo dire gente che non conosce questi argomenti, come me. So di essere ignorante in materia e non lo trovo offensivo ;)
Ok capo, sarà fatto ^^

Lucius Etruscus ha detto...

Io infatti mi sono accostato al thriller con innocenza candida, credendo - me tapino - che al massimo ci fossero grossi generi tipo giallo, thriller e noir. Invece ho scoperto la stessa voglia di sfumare che c'è nella sf, anche se con meno risonanza per drastica differenza di lettori. ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Poiana
grazie nipotuzza numero due!
Conto su di te! :)))))))

Claudio Chillemi ha detto...

Bellissima scheda per un grande autore. Grazie per la citazione dei due racconti prodotti insieme al sottoscritto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Lucius Etruscus
Ti capisco benissimo! Pensa quando ho scoperto, ad esempio, che il "polar" francese è diverso dal "noir" americano. ;)
Comunque è vero che nel thriller c'è meno guerra rispetto al fantastico. ;)

Unknown ha detto...

Zio Nick, piccolo O.T.

vedo il tuo blog tutto strano. senza sfondo. Tutto bianco. e in cima alla pagina mi vien fuori questo link:
http://wwwwelcometonocturnia.blogspot.it/2015/12/talking-about-paul-di-filippo.html?m=1
con quel m=1 che mi rimanda tanto ai template per mobile.... o è il mio pc che dà i numeri, o stai sperimentando qualcosa....
fammi sapere, se sono ammattita del tutto :D

Ivano Landi ha detto...

Devo dire che mi ha incuriosito il concetto di città (e giungla) lineare. Nell'intervista è uscito fuori qualcosa di chiarificatore al riguardo?

Nick Parisi. ha detto...

@ Claudio Chillemi
L'ho fatto con piacere, se t'interessa ti anticipo già che nell'intervista parleremo ancora con Paul dei due racconti prodotti insieme da voi due.
Dimenticavo: benvenuto su Nocturnia! :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Donata Ginevra
Si ho visto il link che mi hai mandato ed effettivamente mi rimanda alla versione per cellulare, però se vado col mio PC in maniera autonoma arrivo direttamente alla normale versione web, quindi non so che dirti, se non che non credo che tu sia ammattita. Potrebbe essere un problema del browser.
Domani proverò ad accedere col PC di mia moglie e vedremo. Tu fammi sapere se ci sono ancora incidenti di questo tipo.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Ne parleremo della Città Lineare, eccome se ne parleremo. ;)

Glò ha detto...

Attendo con impazienza l'intervista! Ho la Trilogia da leggere - spero a breve, con gli altri cento titoli, ovviamente, che dovrei leggere a breve XD E il commento di Massimo Citi mi ha incentivato a considerare di dare precedenza a Di Filippo rispetto agli altri titoli-a breve :D
(OT piccino: ti annuncio che ho iniziato Cronache di Mondo9 e che finora sto apprezzando *_*).
Bella l'idea suggerita da Valentina-Poiana per alcune dritte, giusto per non perdere la bussola (tanto siamo d'accordo che le eccessive specificazioni dei generi sono arbitrarie e anche nocive, già se n'è parlato)!
E ci rileggiamo all'intervista *__*

Nick Parisi. ha detto...

@ Glò
Si, credo che la rubrica sui generi, sarà un ottima scelta, secondo me sarà un idea vincente e sono contento che siate d'accordo anche voi.
Sono felice che tu stia apprezzando Mondo9. ;)

Belushi ha detto...

Ottimo pezzo, come al solito. Attendo l'intervista, che mi interessa molto, apprezzando Di Filippo. Restando indietro con i post e leggendoli uno dopo l'altro è praticamente come leggere una rivista. Bellissimo. Grande Nick!!! A presto!!!

Nick Parisi. ha detto...

@ Belushi
Per l'intervista manca davvero molto poco, purtroppo per una serie di motivi ho avuto davvero poco tempo in questi giorni.
Ma se tutto va bene entro martedi^\mercoledì esce tutto.

Claudio Chillemi ha detto...

Grazie. Ho parlato con Paul al telefono e mi ha anticipato qualcosa. Bello il vostro sito.

Nick Parisi. ha detto...

@ Claudio Chillemi
Gli ho voluto fare apposta la domanda sulla vostra collaborazione, perché la cosa m'incuriosiva.
Grazie per i tuoi complimenti per il mio piccolo blog, un sito che porto avanti in completa solitudine da almeno quattro anni e mezzo.
Ci risentiamo domani quando pubblicherò l'intervista.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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